.:: Riflessione su Spike ::.

Vi riporto una discussione nata sul forum dopo un bellissimo post di Saki, potete leggere i miei e i suoi interventi... queste riflessioni sulla sua personalità e sul suo evolversi in tutte e 7 le stagioni mi sembrava molto interessante!

Saki

Spike e' in assoluto il personaggio che piu' ha vissuto e piu' ha sofferto in queste sette serie. Ha attraversato un lungo processo di crescita che lo ha portato a riconquistare la sua anima per amore e ad affrontare tutte le conseguenze e i tormenti del caso...

Secondo me Spike rappresenta l'uomo comune, privo di grandi qualita' ma con sogni di grandezza. Tentato dal male che gli offre l'immortalità e la potenza che non potrebbe mai conquistare da vivo, cede. La sua discesa all'inferno e' quanto mai vertiginosa, e' lui che tocca gli abissi piu' profondi, e' lui che con la sua sete di dolore e vendetta arriva dove neppure Angelus e' giunto: uccide lo stesso simbolo del bene, la protettrice dell'umanita', la cacciatrice.
Eppure mantiene sempre una certa umanita'. E' l'unico che si nutre di cibo, oltre che di sangue, e ha vizi molto umani come l'alcol e il fumo. Di fatto la sua identità di vampiro non e' altro che un rovesciamento punto per punto della sua vecchia identità di uomo: William aborriva la violenza dicendo che combattere era compito dei poliziotti? Spike e' sempre in prima linea e il nomignolo sprezzante attribuito a William per le sue rozze poesie, "il sanguinario", diventa quanto mai azzeccato per lui.

Dalla quinta serie in poi la storia di Spike diventa il racconto di una lenta redenzione, ottenuta grazie al sentimento piu' antico e potente: l'amore.

All'inizio e' un amore che vive di passione e ossessione, un amore che esita e sbaglia e viene calpestato e rinnegato. MA e' anche un amore che lentamente rende Spike piu' nobile e piu' forte di quanto lo sia mai stato nella sua esistenza umana e vampirica. E' proprio ponendo se stesso in secondo piano che Spike si innalza al di sopra di tutti e il suo sacrificio per la salvezza di Dawn e Buffy e' tanto più importante e significativo perche' viene da un essere che non dovrebbe provare sentimenti "reali" e umani.
Ecco che la frase di Buffy "Quello che hai fatto per me e per Dawn era reale" e' l'inizio dell'educazione sentimentale e morale di Spike. Da questo momento il suo personaggio continua a crescere e ad riavvicinarsi all'umanita' che aveva rinnegato.

La sesta serie e' un momento di passaggio per tutti i personaggi e Spike non fa eccezione.
Il vampiro ottiene quello che ha sempre desiderato: il corpo e il possesso della cacciatrice.
Ed e' esattamente questo il problema: se il vampiro ha realizzato il suo desiderio, l'uomo rimane invece insoddisfatto perche' Buffy non mostra amore o dedizione, solo attrazione fisica.
Il punto e' che Spike non ha mai amato e non sa cosa significa davvero amare o essere amato:
William ha vissuto di un'ossessione non ricambiata per Cecily
Spike ha provato la passione e la dipendenza fisica e psicologica per il proprio sire, ma e' chiaro anche dalle sue parole che il suo rapporto con Dru non viveva dell'amore, non di quello umano almeno. passione certo, oscurita' senza dubbio.
Harmony era solo un giocattolo con cui Spike ha ricreato in maniera rovesciata il rapporto con Dru.
Con Buffy tutto cambia. All'inizio e' ossessione, poi passione e infine amore. Un amore pero' che non sa come esprimersi e come comportarsi. Spike sperimenta con Buffy tutto cio' che ha imparato nella sua non-vita, ma con lei nulla porta al risultato che il vampiro era abituato a ottenere:
la proposta di uccidere il suo sire per lei viene accolta con disprezzo, le sue dichiarazioni appassionate sono derise, neppure il sesso riesce a legarla a lui.
Il fatto e' che, come lui stesso afferma nella quinta serie, Spike non e' amcora buono, e' ok.
La sesta serie serve esattamente a dimostrare questo: nonostante il chip, nonostante le passioni tutte umane, nonostante i tentativi di inserirsi nella gang e di conquistare Buffy, Spike ancora non percepisce la differenza tra giusto e sbagliato, tra amore e ossessione.
E qui arriva il tentato stupro. Questo e' un momento cruciale per il personaggio di Spike che raggiunto il punto piu' basso della sua esistenza si trova davanti a un bivio: perdersi per sempre o cercare di risalire, finalmente.

Qui comincia la vera rednezione. Qui si dimostra che l'amore per Buffy era reale, ma troppo forte inaspettato e sconosciuto per essere gestito.
La riconquista dell'anima e' l'inizio del vero tormento perche' Spike deve finalmente fare chio' che a riifiutato per anni, affrontare cio' che ha rinnegato ripetutamente: Spike viene messo brutalmente di fornte alle proprie debolezze, ai propri errori, alla propria umanita'.
Il parallelismo con le figure dei martiri e' piu' volte sottolineato nella settima serie: la scena della croce, le tentazioni e le manipolazioni del maligno, la resistenza dell'anima.
Spike attraversa il purgatorio in questa serie, la sua anima e il suo amore sono ripetutamente messi alla prova.

Ed e' proprio in questa serie che Spike dimostra di avere finalmente compreso la differenza tra amore e ossessione, tra semplice attrazione fisica e vero sentimento. I suoi discorsi con Buffy sono illuminanti per entrambi.

E' proprio Buffy, il personaggio che piu' di ogni altro gli aveva ricordato le sue bassezze e la sua natura malvagia, che ora prende atto e rende esplicito il suo cambiamento:
"Sei vivo perche' ti o visto cambiare....puoi diventare un uomo migliore...lo sei...forse tu non riesci ancora a vederlo, ma io si'. Io credo in te Spike".
Come la scena dello stupro, questo dialogo è un vero e proprio spartiacque. Da questo momento Spike ritrova qualcosa che aveva perduto insieme alla sua anima: la capacita' di sperare in un futuro migliore.
La speranza e' forse uno dei sentimenti piu' umani e Spike se ne riappropria in questa serie. Di fronte al male che lo tormenta e lo tenta, Spike resiste senza esitazione. "Cosa ti fa credere di avere una scelta? Cosa ti fa credere di poter valere qualcosa?"
"Lei lo crede. Lei crede in me"
Come in passato il male tenta Spike nel momento di massima sofferenza e umiliazione, ma questa volta la risposta è "no".
Perche' a differenza di William, Spike ha conosciuto l'amore, quello vero finalmente, e ha ritrovato la speranza. MA soprattutto Spike ha compreso che cio' che rende grande un uomo non è il potere ottenuto a scapito di altri o il rispetto ottenuto con il terrore. Cio' che veramente ci rende umani e grandi è la capacità di offrirci agli altri, di sacrificarci per coloro che amiamo, di combattere nonostante la paura e la debolezza. Spike ha guardato in faccia le proprie paure, ha affrontato la propria imperfezione e ha scoperto che quel qualcosa di rifulgente che aveva sempre cercato nel mondo era dentro di lui, nella sua capacità di amare .

Joss ha creato un grande personaggio che ci colpisce e ci rispecchia, perche' rappresenta tutto cio' che la nostra debolezza e la nostra sete di potere (fisico, psicologico, sessuale...) potrebbero farci diventare, ma ci rivela anche che non e' mai troppo tardi per tornare indietro, che, nonostante tutto, la nostra umanita' e la nostra capacita' di amare non muoiono mai completamente.

Raffa

Hai detto giusto su tutto: il suo personaggio non potrebbe essere piu'sfaccettato e profondo, grazie alla crescita di cui tu parli.
E l'accostamento con l'uomo comune e'sorprendente. Spike alla fine e'quello che piu' somiglia ai vampiri di Anne Rice: legati al mondo, alla carne, che cercano di mischiarsi con gli umani... Angelus vuolde distruggere il mondo, lui ci vuole vivere in mezzo.
Cmq, verissimo, e' lui che raggiunge il male piu'estremo, per riscattarsi da tutti coloro che in vita lo avevano umiliato... lui stesso dice "ero stanco di vivere alle regole della societa',e ne ho inventate di mie". Si e'creato la sua societa', in cui lui era potere in quanto se lo conferiva da solo, in cui nessuno piu' poteva umiliarlo, in cui era qualcuno... Ed ecco anche qui, umanita'.
Il desiderio si sentirsi potente, si poter riportare suoi successi, in fondo tutto e'desiderio di farsi amare, di farsi accettare. E umanita'e' nell'amore per Drusilla: omicidi, sangue, carneficine, ma tutto per la sua donna, amore, qualunque cosa.
E'vero, e'interessamnte il punto in cui dici che la sua identita di vampiro e'un rovesciamento punto per punto della sua vecchia identita'umana; ma credo che il concetto di amore invece era qualcosa che lo ha caratterizzato dall'inizio della sua vita umana e vampirica, e l'ha accompagnato fino a come lo troviamo adesso, attraversando il suo cambiamento... Io credo che questo sia il punto piu'importante: E'diventato vampiro per il rifiuto della donna amata (cecily); ha compiuto omicidi per la compagna di secoli (dru) ; e'cambiato con la sola forza di un amore rinnegato (Buffy). Mi commuovo adesso ;_;
Ecco, la penso proprio come te tranne questo piccolissimo punto: secondo me ha sempre amato... Magari in maniera diversa, con diversa intensita'...

Poi, il suo cambiamento lo descrivi magnificamente Saki!!
Il sacrificio, il cambiamento... la quinta stagione e'quella che mi ha lasciato il segno nel cuore. Spike si innalza sopra di tutti, sante parole: chi mai lotterebbe contro la sua natura, per sacrificarsi e fare tutto quello che ha fatto, con la sola sua forza di volonta'?
Fare i buoni, per i buoni e'facile. E'quello che fanno, se lo sentono dentro. Ma per lui, non e'facile affatto... Lui rifiutato,sia dai demoni che dagli umani, lui rinnegato dalla donna amata, lui attirato dalla gloria che il lato oscuro gli ha sempre potuto dare, lui che dalla parte del bene era solo un perdente... lui che lascia da parte tutto e contro ogni natura vede solo il bene di lei...

Lei che lo usa, e lui accetta tutto... Mi piace anche la parte in cui spieghi come il lui vampiro sarebbe soddisfatto di avere il suo corpo, ma il lui "umano" vorrebbe il suo cuore.
Ed ecco il bivio che si trova davanti, la decisione estrema di cui parli..... il suo desiderio piu'grande sarebbe in fondo prendere la via breve, come fatto all'inizio della sua non vita,ossia tornare al male, e perdersi per sempre, ma riavere la gloria.... ma nel suo cuore sa qual e' la via che realmennte prendere: quella piu'difficile, il cercare di risalire... Con la consapevolezza che per risalire, riacquistando l'anima, tutta la sofferenza provata fino a quel momento sarebbe stata solo che triplicata.
Ma a lui, non importa... come dice lui stesso "Ho ridimensionato la parola sofferenza da quanto mi sono innamorato di te". Mai parole piu' vere. E mai dimostrazione migliore di redenzione e di vero amore, come dici tu.
Mi piace moltissimo il tuo accostamento con i martiri: dici che sia voluto, o lo vediamo noi?

Dici: E' proprio Buffy, il personaggio che piu' di ogni altro gli aveva ricordato le sue bassezze e la sua natura malvagia, che ora prende atto e rende esplicito il suo cambiamento:
"Sei vivo perche' ti ho visto cambiare....puoi diventare un uomo migliore...lo sei...forse tu non riesci ancora a vederlo, ma io si'. Io credo in te Spike".

Ecco, questa frase, questo punto, non potrei dirlo in maniera migliore!! Sei un mito Saki!!
Lei finalmente gli da un motivo per sperare, e sperare in se stesso... come non era mai riuscito a fare, nemmeno in vita!!!!

Come dici tu, il male lo cerca e lo porta alla disperazione, ma questa volta spike e'forte, non si arrende piu'!
E dici: "MA soprattutto Spike ha compreso che cio' che rende grande un uomo non è il potere ottenuto a scapito di altri o il rispetto ottenuto con il terrore. Cio' che veramente ci rende umani e grandi è la capacità di offrirci agli altri, di sacrificarci per coloro che amiamo, di combattere nonostante la paura e la debolezza. Spike ha guardato in faccia le proprie paure, ha affrontato la propria imperfezione e ha scoperto che quel qualcosa di rifulgente che aveva sempre cercato nel mondo era dentro di lui, nella sua capacità di amare ."

Questa frase e'la piu' grande lezione anche per tutti noi!
Quanti di noi cercano qualcosa di rifulgente, cercano qualcosa che possa risolvere i problemi e le paure....

"Joss ha creato un grande personaggio che ci colpisce e ci rispecchia, perche' rappresenta tutto cio' che la nostra debolezza e la nostra sete di potere (fisico, psicologico, sessuale...) potrebbero farci diventare, ma ci rivela anche che non e' mai troppo tardi per tornare indietro, che, nonostante tutto, la nostra umanita' e la nostra capacita' di amare non muoiono mai completamente. "

Concordo, la tua conclusione e'esattamente quello che ho pensato leggendo le tue giustissime e vere riflessioni!!
Hai creato una riflessione bellissima, sei incredibile!
Grazie per averla condivisa ...
La mia conclusione? "Spike" ci da lezioni di vita... da non crederci vero?
Complimenti Saki!!

Saki

Sono d'accordo con te: Spike e' sempre stato segnato dall'amore, ma cio' che intendevo e' che non ha mai conosciuto il "vero" amore (intendo quello umano) prima di incontrare Buffy. Il rapporto con Drusilla e' assolutamente fuori da qualsiasi schema e secondo me e' per questo che lui con Buffy non ha mai saputo bene come comportarsi e ha sempre fatto un sacco di errori: l'unico modello di relazione a cui poteva rifarsi era atipico e unico e non poteva essere rivissuto. Infatti quando di fronte a Buffy lui prova a comportarsi come avrebbe fatto con Drusilla (ad esempio nel momento in cui vuole provarle il suo amore uccidendo la sua sire) non ottiene altro che disprezzo;
C'e' un parallelismo chiarissimo da questo punto di vista tra la terza e la sesta serie:
quando viene lasciato da Dru, Spike torna a Sunnydale lamentandosi e piangendosi addosso fino a che decide di passare al contrattacco e dice "Tornero' l'uomo che ero un tempo e lei mi amera' di nuovo, la cerchero' e la trovero', ovunque lei sia, la picchiero' e la torturero' e lei mi amera' di nuovo"
E in effetti per qualche tempo Dru torna con lui...
Nella sesta serie Buffy lo lascia e per un po' lui rimane passivo poi decide di passare al contrattacco e cerca di ottenere di nuovo il suo "amore" con la violenza "Se mi sentirai ancora dentro di te tornerai da me". Di fatto nel momento del tentato stupro Spike non percepisce la differenza sottile tra passione e violenza perche' con Drusilla le due cose avevano sempre coinciso. Quando Buffy gli dice "chiedimi ancora perche' non potro' mai amarti" Spike capisce all'improvviso che tutto quello che credeva di sapetre sull'amore era un illusione, che la sua esperienza passata non puo' dirgli come comportarsi e va in crisi. Come dice a Clem buffy lo fa impazzire, perche' con lei il rapporto e' completamente diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai vissuto.
E nonostante tutto questo e' evidente che, anche solo a livello istintivo, Spike conosce e riconosce l'amore. Il suo discorso a Angel e Buffy nella terza serie "Voi non sarete mai amici, vi amerete e vi combatterete fino a distruggervi...l'amore è passione, e' incontrollabile...l'amore e' una cosa strana" e' uno dei suoi discorsi migliori...