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Proposte indecenti Capitolo 8 “No…appena decido di commettere atti di vandalismo o distruggere psicologicamente qualcuno sei il primo che chiamo. Buona notte” lo salutò quasi con dolcezza, allontanandosi poi nella notte Era passata una settimana dal suo ultimo incontro con Spike. Non lo aveva più rivisto da allora. Si stava dirigendo con passo spedito verso l’entrata del Bronze -mi dio quanto sono ripetitiva, posso sventare tutte le apocalissi che voglio ma alla fine è sempre qui che ritorno! È un circolo vizioso- senza guardarsi intorno si sedette al bancone, ordinando una coca-cola, aveva imparato a sue spese che l’alcol non le giovava. Sorseggiando la bibita si voltò verso la pista da ballo, le venne da sorridere. Chissà cosa stava facendo Parker in quel momento…probabilmente rovinava la serata a qualche ragazzina idiota. poi le tornò in mente spike, era passato parecchio tempo dall’ultima volta che lo aveva visto. Si scoprì ad osservare speranzosa l’entrata, quasi lo stesse aspettando. Non faceva fatica ad ammettere che averlo intorno non era poi così irritante. Si erano divertiti insieme. Persa in questi pensieri continuava ad osservare un punto indistinto nella sala affollata, senza però rendersi conto che il ragazzo che aveva inconsciamente fissato tutto il tempo si stava dirigendo nella sua direzione. -merda! Certo che ho un sesto senso naturale per finire nei casini, anche quando non me ne accorgo! Avrei almeno potuto fissare un ragazzo decente, guarda questo che capelli!- pensò, osservando un po’ schifata il tipo che si avvicinava “ciao” la salutò con un sorriso a trentadue denti “ciao” rispose lei con un’espressione tirata -e adesso cosa gli dico? Che fissavo un punto indefinito e che lui era in mezzo?- “ho…ho visto che mi stavi guardando…” disse un po’ imbarazzato, indicando con il pollice l’angolo da cui era venuto “sì…sì è vero…credevo di conoscerti…eravamo nella stessa classe alle elementari…ma vedo che mi sbaglio, scusami” blaterò -perfetto, ipotesi uno, mi ha presa per una cerebro-lesa e sta andando a chiamare l’ambulanza; ipotesi due, lo ha inteso come uno squallidissimo tentativo di rimorchiarlo…credo proprio che sia meglio tenersi a distanza di sicurezza da questo bar- “Bè…io sono Mike, se ti va potremmo ballare e …” la incoraggiò il ragazzo,invitandola a seguirlo in pista -qualcosa mi dice che non ha creduto alla balla della scuola elementare…- si guardò furtivamente in giro per scoprire se c’era qualcuno nella sala che conoscesse a cui attaccare un bottone infinito, nella speranza di scollarsi di dosso il nuovo corteggiatore. ma la sua buona stella doveva essere andata a prendere il caffè. Rassegnata stava per seguire il ragazzo quando “Buffy? Ti stavo proprio cercando…dove eri finita?” annunciò una voce familiare alle sue spalle Il sorriso di Buffy si allargò improvvisamente, immediatamente ricambiato da Spike “Non ci crederai ma ti stavo cercando anch’io” rispose al settimo cielo, senza più badare a Mike, che li guardava confuso accortasi dello sguardo interrogativo del giovane, la Cacciatrice aggiunse “Mike…scusami, ma aspettavo un amico” detto questo si allontanò verso un angolo appartato del bancone, sedendosi vicino al vampiro “si direbbe che ti deva un altro favore” “ho deciso di intervenire quando ho visto la tua espressione mentre si avvicinava…” “così eri già qui e mi hai lasciato lì a fare figuracce! Ma bene, e io che credevo avessimo fatto una tregua” rispose fintamente arrabbiata “ma bene…e così è colpa mia se non riesci a tenerti lontana dai brutti incontri serali! Prova a rimanere a casa e giocare a monopoli!” “ok…credo che questa sera abbiamo iniziato con il piede sbagliato…allora, come stai?” “bene, ma sentivo il bisogno di salvare la fanciulla indifesa della settimana. Tu?” rispose sorridendo “che domande…non vedevo l’ora di essere salvata!” “e da quando in qua hai tutta questa voglia di vedermi? Guarda che potrei anche abituarmi!” “non avevo voglia di vederti…solo un po’…” concluse alzando gli occhi “bene allora…ero venuto proprio per questo, sapevo che la mia capacità di seduttore non era diminuita con gli anni!” disse strizzandole l’occhio “cosa vorresti dire scusa? Se intendi propormi di bere, cacciare altri ex o cose di questo genere ti avverto che ho preso un lungo periodo di vacanza da questo genere di divertimenti” Spike stava per ribattere con una battuta tagliente quando sentì le prime note di “smells like teen spirits” dei Nirvana (accenno nel bivio B). senza pensarci due volte la afferrò per un braccio dirigendosi al centro della pista “non vorrai perderti la nostra canzone passerotto!” senza trattenere una risata lo imitò, iniziando a muoversi con lui. -qualcosa mi dice che non me lo scollerò di dosso tanto presto…non che mi dispiaccia però, anche lui ha i suoi pregi…- pensò passandogli le braccia intorno al collo “ti ho già detto che sei bellissima?” “no, in genere mi saluti con un ‘un giorno ti ucciderò’” “ma la situazione potrebbe anche cambiare…” sussurrò, trascinandola in un angolo, senza lasciarla andare “già, potrebbe…” rispose lei, senza sottrarsi, accarezzandogli i capelli senza smettere di guardarla appoggiò le mani sul muro, per non lasciarla allontanare, chinandosi. FINE |
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