TOGETHER AGAIN

di Marta Meduri

e-mail: verity@katamail.com

Coppie: Buffy/Angel…le altre le ho decise strada facendo

Spoiler: Le prime 4 serie di Angel

Rating: per tutti

Time:dopo la fine della settima serie di buffy.

Anno di produzione: Marzo-Aprile 2004 (un anno fa…a me sembra passata una vita!!)

Disclaimer: I personaggi di Btvs e di Ats sono di proprietà di Joss Whendon, della FOX e della WB. L'autrice scrive senza alcuno scopo di lucro.

Commenti: Ho scritto questa fanfiction prima di vedere la settima serie di buffy e le serie di Angel, quindi anche se sapevo cosa succedeva perché avevo letto qlc gli avvenimenti sono spesso stravolti. Mi sono semplicemente basata sugli spoilers che ho letto, cambiando il tutto a mio piacimento. Soprattutto: Cordelia ed Angel non si sono mai innamorati, lei non ha mai avuto una relazione con Connor e non hanno mai combattuto la Bestia. Riguardo a BTVS, Spike non è mai morto, Angel nn è andato a Sunnydale per dare il medaglione a Buffy e Willow e Kennedy si sono lasciate.

Riassunto: Dopo Chosen Buffy e i suoi amici vanno a Los Angeles stabilendosi a casa di Angel…Si incroceranno storie vecchie e nuove e ognuno cercherà di offrontare i propri fantasmi…

 

 

PROLOGO:

Buffy si rigirava nervosamente nel letto della squallida stanzetta del motel che divideva con Dawn e Willow. Le altre due dormivano profondamente – Beate loro…- pensò Buffy che, non volendo disturbare ulteriormente il loro sonno, si alzò dal letto e, indossata la sua giacca di pelle, uscì dalla stanza sperando che una passeggiata all’aperto rischiarasse i suoi pensieri.

Un mese, una settimana e due giorni…tanto era passato dall’ultima battaglia…la più dolorosa, di cui ancora portavano le ferite…quelle fisiche si stavano rimarginando, sarebbe rimasta solo qualche cicatrice, ma le altre…Anya e le giovani cacciatrici che lei stessa aveva addestrato, che lei stessa aveva mandato a morire…un altro pezzo del suo cuore che se ne andava.

Il Consiglio era arrivato il giorno dopo lo scontro, mentre loro stavano ancora seppellendo quello che restava delle giovani vittime e lì, davanti a quel cratere che fino al giorno prima aveva rappresentato il loro mondo, la loro Bocca dell’Inferno aveva cominciato a dare ordini, a smistare le slayer sopravvissute verso altre convergenze mistiche. A quel punto Buffy non c’aveva visto più…li aveva mandati al diavolo, utilizzando tutto l’odio ed il rancore che aveva dentro e dando voce alla sofferenza che da qualche tempo non le dava tregua. E’ troppo facile arrivare e dettare legge quando il “cattivo” è stato sconfitto…così Buffy si era ufficialmente licenziata, e una volta per tutte si era messa alle spalle quella gente che mai in sette anni di servizio le era stata minimamente d’aiuto. Giles si era rifiutato di abbandonarla, anche se quelli del Consiglio gli avevano offerto una carica piuttosto importante, ed ora era lì in quel vecchio motel, assieme a tutto quello che restava della sua famiglia. Willow, Dawn e Xander erano anche loro sconvolti per l’esito dello scontro (Xander più di tutti, perché anche se non stavano più insieme aveva amato profondamente l’ex-demone) ed erano ancora lì…a pochi chilometri dalla voragine che si era portata via tutti i loro ricordi. Quasi senza accorgersene Buffy era finita proprio lì…ai margini di quel burrone che racchiudeva gli ultimi sette anni della sua vita. Si sedette su un sasso e immersa nei propri ricordi si mise ad aspettare l’alba.

 

Capitolo I: DECISIONI

- Anche tu hai difficoltà a dormire?- le chiese gentilmente il signor Giles, posandogli affettuosamente una mano sulla spalla.

- Ogni volta che chiudo gli occhi ritorno lì sotto e rivivo quei momenti…- gli rispose Buffy, alzando appena il viso verso il suo ex Osservatore, che per lei e per il resto del gruppo, rappresentava la figura paterna, l’unico “adulto” rimasto tra loro, l’unico adulto di cui si fidassero.

- Ti capisco, anche per me è la stessa cosa…però…-  Buffy si alzò in piedi e finì la frase per lui:

- Dobbiamo continuare a vivere…show must go on…ma se pensa che tornerò sui miei passi e mi farò mandare dal Consiglio su qualche sperduta  Bocca dell’inferno…- Giles riuscì a fermare quel fiume in piena, alzando le mani in segna di resa e sorridendo alla sua cacciatrice:

- Alt…non voglio niente di tutto ciò! Abbiamo fatto le nostre scelte..Ora dobbiamo SOLO decidere che strada prendere…hai deciso cosa vuoi fare della tua vita?-

- Non voglio più essere una cacciatrice…voglio riprendere a studiare, trovarmi un lavoro ed occuparmi di Dawn…dobbiamo solo decidere da DOVE ricominciare…Lei che dice?- Giles avrebbe voluto ribattere, ma in cuor suo capì che per ora era meglio lasciare le cose così, Buffy avrebbe capito da sola, presto o tardi (ma lui era sicuro che sarebbe stato presto…), che non è possibile voltare le spalle al proprio destino.

- Bè, ricominciare non è mai facile e forse per rendere le cose più semplici potremmo andare a L. A. ed appoggiarci da Angel e gli altri, almeno per i primi giorni- Buffy scosse la testa esclamando:

- No posso fargli una cosa del genere…Lui se ne è andato da Sunnydale a causa mia ed ora non posso ripiombare nella sua vita così- Giles sospirò, sarebbe stato difficile convincerla

- La nostra è una situazione d’emergenza, non sappiamo dove andare, non abbiamo più una casa e loro sono gli unici su cui possiamo contare per avere un aiuto, a meno che non decidiamo di spostarci a casa mia, nel vecchio continente. Oppure potresti metterti in contatto con tuo padre…-

- Per carità! Ok, mi ha convinta…andremo a Los Angeles, ma decideremo se fermarci lì o proseguire solo dopo che IO avrò parlato con Angel e mi sarò fatta giurare che non scapperà un’altra volta a causa mia…- Giles sorrise ed abbracciò la ragazza dicendo:

- Ma come si fa a lasciare una ragazza meravigliosa come te?!-

- Lo vada a chiedere ai miei ex…- disse Buffy ridendo, mentre tornavano verso il motel  per comunicare agli altri la loro decisione. Alle loro spalle intanto era sorto il sole, una nuova alba…che portava con se tutte le promesse, tutte le speranze per un futuro migliore.

 

Arrivati al motel trovarono gli altri al bar, intenti a consumare la prima colazione.

- Buongiorno ragazzi, dormito bene? Abbiamo grosse novità…- esordì Giles.

- Togliamo le tende?!- chiese speranzoso Xander, che odiava quel motel. Buffy annuì con la testa.

- Evviva- esclamò Dawn andando ad abbracciare la sorella- non lo reggo più questo posto!-

- E dove si va?- chiese Willow arguta come sempre. Buffy prese coraggio e poi rispose:

- L. A.- Xander, Willow e Dawn strabuzzarono gli occhi ed esclamarono all’unisono:

- Dove?!?!?!?!?!- Buffy rispose quasi spazientita:

- L. A. , Los Angeles, La Città degli Angeli, o come diavolo volete chiamarla! E…si, prima che me lo chiediate,  andremo da Angel…altre domande?- Willow rispose per tutti:

- Credevo fosse l’ultimo posto dove volessi andare…-

- Peccato che è anche l’unico…E’ una grande città e non avremo grossi problemi a trovare lavoro e a riorganizzarci. E poi in fondo è anche la città dove io e Dawn siamo nate…-

- D’accordo…visto che finalmente abbiamo deciso che ne dite di radunare i nostri pesantissimi bagagli e di partire…non so voi, ma io ne ho abbastanza di questo postaccio!- esclamò Xander.

- Xander ha ragione, andate a preparare la vostra roba, io mi informerò sugli orari della corriera che porta a Los Angeles- disse Giles avviandosi verso la receptions del motel. Buffy lo fermò dicendo:

- Passa alle undici- e poi continuò vedendo lo sguardo stupito degli altri- certe cose non cambiano mai…-.

 

Eh già…era di nuovo su quella corriera, l’ennesima volta. I suoi ultimi viaggi a Los Angeles erano inevitabilmente legati a lui... per fuggire dal senso di colpa per averlo ucciso, per litigare, per aiutarlo, o semplicemente per vederlo. Buffy pensò che sarebbe stato strano essere di nuovo insieme, un’altra volta, come ai vecchi tempi. E pensò alle persone che tra poco avrebbe rivisto.

Cordelia…chissà se era vero quello che Faith, Willow e lo stesso Angel le avevano detto sull’ex reginetta della scuola. Dicevano che era cambiata e che da quando era morto Doyle, il mezzo-demone amico di Angel, aveva ereditato le sue visioni che permettevano ad Angel di salvare gli innocenti. Buffy era davvero curiosa e aveva anche tanta voglia di riabbracciarla. Anche se non era mai stata la sua migliore amica le voleva bene, faceva parte di quell’esigua schiera di persone di cui si fidava, che avevano diviso con lei gioie e sofferenze e che considerava AMICI.

Wesley…il pomposo osservatore mandato dal Consiglio, che lei si era sempre rifiutata di accettare. Anche lui era cambiato, non era più un codardo topo di biblioteca, ma un uomo in gamba e simile a Giles, sempre secondo quello che gli avevano riferito di lui.

Faith…i suoi cambiamenti aveva potuto vederli con i suoi occhi, mentre combattevano spalla a spalla contro il nemico comune. Non era stato facile, ma ormai si fidava di lei e la considerava come un’altra sorella scapestrata a cui ogni tanto serviva una strigliata. Anche Faith aveva mandato al diavolo il Consiglio, non li aveva ascoltati prima, figuriamoci ora, dopo che avevano tentato di ucciderla più volte. La sua vita ormai era a Los Angeles, dove lavorava per la Angel’s Investigations (che da quando Fred e Gunn si erano trasferiti a New York era a corto di organico), e lì era tornata portandosi dietro Spike, dopo che il Consiglio se ne era andato assieme alle altre slayer, che a differenza di Faith e Buffy ne avevano accettato l’autorità… Beata ignoranza!

Spike…l’ultimo arrivato in ordine di tempo a Los Angeles. Dopo la fine della battaglia Buffy e Spike si erano seduti in disparte ed avevano parlato. Lei aveva confessato che gli voleva un bene immenso, ma che non lo amava perché, come ormai avevano capito tutti il suo cuore se l’era portato via un altro vampiro, che aveva lasciato Sunnydale anni prima, avvolto nella nebbia. Così dopo un ultimo bacio Spike aveva raggiunto Faith ed anche lui aveva abbandonato quel che restava di Sunnyhell. Buffy si chiedeva come facessero ad andare d’accordo Spike ed Angel, che non si erano mai potuti vedere prima figuriamoci ora, dopo che Angel aveva saputo, per colpa di qualche demone chiacchierone che girava per i bassifondi di L. A., che la cacciatrice aveva avuto un altro amante vampiro. Willow, che era stata a Los Angeles per ridare l’anima ad Angel, le aveva riferito che Angelus avrebbe voluto fare la pelle ad entrambi e che perfino Angel, dopo aver riavuto indietro la sua anima era piuttosto arrabbiato. Bè, aveva poco di cui lamentarsi lui, visto chi era l’ultima persona che Buffy avrebbe incontrato a casa sua!

Connor…suo figlio..suo e di Darla. Buffy rischiò l’infarto quando Willow le comunicò la notizia. Inizialmente pensò di andare da lui e di gettargli addosso tutto il veleno che aveva in corpo, ma poi riflettendo si disse che Angel non le doveva alcuna spiegazione, non stavano più insieme e le loro strade si erano separate da tempo. Lei aveva avuto le sue relazioni e non doveva stupirsi se anche lui aveva fatto lo stesso. L’unica cosa che non riusciva a capire era: che fine ha fatto la maledizione?! Willow non era riuscita a sapere nulla e sarebbe nevicato all’inferno prima che Buffy rivolgesse questa domanda al diretto interessato. Forse tramite Cordelia…Comunque tornando a Connor, Willow le aveva raccontato tutta la storia, l’estremo sacrificio di Darla (con tutto l’impegno del mondo Buffy non riusciva a non odiarla, soprattutto ora che era riuscita dove Buffy aveva fallito: gli aveva dato un figlio, l’aveva legato per sempre a lei, dimostrando di essere la donna della sua vita), il rapimento di Connor, il suo incredibile ritorno (in pochi mesi era passato dall’infanzia alla pubertà!) e i suoi tentativi di uccidere il padre. Ora però le cose si erano sistemate e Connor, Angel, Wesley, Cordelia, Faith e Spike vivevano tutti insieme e si consideravano una famiglia, anche se piuttosto atipica. Mentre la mente di Buffy era impegnata a riflettere sui componenti della Angel’s Investigation la corriera era arrivata a destinazione: L. A.

 

Capitolo II: CITY OF ANGEL

- Non credo di farcela- esclamò Buffy davanti alla porta dell’Hyperion- non potremmo tornare domani mattina? Non è carino presentarsi a casa della gente all’ora di cena…- provò ad argomentare Buffy guardando speranzosa gli amici. Ma Dawn, stanca per il viaggio, posò a terra il suo bagaglio e, prima che Buffy potesse fermarla, suonò il campanello dicendo:

- Visto? Non era poi così difficile…- prima che Buffy potesse ribattere un ragazzo aprì loro la porta. Aveva all’incirca l’età di Dawn, era alto ed aveva due occhi che parlavano da soli: gli stessi occhi di Darla…e così Buffy capì di avere davanti a sé Connor. Il ragazzo li guardò con curiosità dicendo:

- Vi serve qualcosa? A guardarvi bene direi di si…Sembra che abbiate visto la fine del mondo! Siete venuti nel posto giusto, la Angel’s Investigation vi aiuterà a risolvere i vostri problemi!-

Buffy non riuscì a trattenere un sorriso e disse a Connor:

- Si vede che passi molto tempo con Cordelia e comunque, Connor, noi la fine del mondo l’abbiamo vista davvero, avevamo un posto in prima fila!- lui li riguardò stupito uno per uno, per poi tornare ad osservare la ragazza che lo aveva chiamato per nome, riconoscendo in lei il grande amore di suo padre, che teneva una sua foto sulla scrivania. Poi vide anche Willow, che prima non era riuscito a riconoscere visto che il suo volto era completamente coperto da uno scatolone.

- Ciao Willow, sono felice di rivederti. Prego entrate, gli altri saranno felici di rivedervi-.

- Saranno certamente felici, se prima non gli viene un infarto! Meno male che due su sei sono già morti!- esclamò Xander entrando.

- Avete fatto molte migliorie da quando sono venuta…- disse Willow entrando ed osservando ammirata l’ex hall dell’albergo, che ora era diventata un grande salone con tanti divani ed un bellissimo tavolo di mogano, completato con delle sedie uguali.

- Bè si, approfittando del momento di quiete ci siamo dati ai lavori domestici, lì a sinistra c’è la palestra dove ci alleniamo, di là c’è l’ufficio della Angel’s Investigation e di qua invece ce la cucina, dove si trovano gli altri in questo momento- e detto questo entrarono nell’enorme cucina.

Buffy aveva il cuore che batteva a mille…pochi secondi e l’avrebbe rivisto. I minuti successivi furono piuttosto caotici…domande, risposte, ma soprattutto baci e abbracci, visto che Xander, Dawn e Buffy non vedevano Cordelia e Wesley da anni. Faith spiegò subito ai nuovi arrivati che Angel stava facendo la ronda e che quindi lo avrebbero incontrato solo il giorno dopo.

- Cielo, è una vita che non ci si vede!- esclamò Cordelia quando dopo cena si sedettero sui divani per parlare un po’. Buffy le rispose ridendo:

- Nel mio caso è passata effettivamente una vita!- Wesley prese la parola e disse:

- Vi stabilirete qui a Los Angeles?- e Xander gli rispose guardandosi intorno soddisfatto:

- Ti dirò Wes…la città non è niente male, la residenza è di mio gradimento, la compagnia pure…quindi se nessun demone ha progettato di far sprofondare anche L. A. in un gigantesco cratere… Si, direi che l’idea è quella di stabilirci qui!- Spike diede una pacca sulla spalla si Xander:

- Benvenuto a casa fratello! I demoni qui a L. A. hanno vita breve, soprattutto da quando sono arrivato io!- Sentendo queste parole Dawn scoppiò a ridere e disse al vampiro ossigenato:

- Ma sentitelo! Sei sempre il solito presuntuoso!- Spike si mise a rincorrerla gridando:

- Presuntuoso a me?! Briciola come ti permetti?! Se ti prendo!- Mentre Spike si occupava della sua Briciola, gli altri si erano messi a parlare tra di loro, Cordelia con Xander, Faith con Willow e Giles con Wesley, Connor si avvicinò a Buffy e le chiese indicando Dawn:

- Lei è tua sorella?- Buffy annuì e lui continuò dicendo- Quanto mi odi da 1 a 10?- Buffy lo guardò stupita per un secondo prima di rispondergli:

- Non posso negare di aver odiato tua madre, per gelosia e perché mi ha fatto del male. Ma tu non mi hai fatto niente e non ti odio affatto…anzi, sento già di volerti bene, perché ne voglio a tuo padre, e tu me lo ricordi molto…la stessa bocca, la stessa forma del viso…a prima vista sembri la copia di Darla, ma osservandoti meglio hai molto anche di lui…- le disse scompigliandogli i capelli in un gesto affettuoso, poi continuò –e tu? Pensi di poter sopportare me e questi pazzi che ti ho portato dentro casa?!- Lui le sorrise e dandole un bacio sulla guancia disse:

- Parafrasando le tue parole…mio padre è pazzo di te…quindi! Benvenuta a casa!-

- A proposito di tuo padre…sai dove posso trovarlo? Vorrei parlare con lui senza tutto il circo tra i piedi…- disse indicando le persone che popolavano il salone dell’Hyperion.

 

Grazie alle indicazioni di Connor, Buffy era riuscita a trovare subito Angel. Rimase a spiarlo da lontano per qualche minuto, cercando nel suo volto qualche cambiamento. Sapeva che essendo un vampiro non sarebbe mai invecchiato, ma cercava nel suo atteggiamento qualcosa che gli facesse capire come stava. Buffy si stupì di leggere nel suo volto una serenità e una determinazione che raramente lo aveva contraddistinto. Non sembrava più il tormentato vampiro che anni prima aveva lasciato lei e Sunnydale e, anche se era felice per lui, Buffy si rammaricava un po’, con una punta di gelosia, di non essere lei la responsabile di questi cambiamenti. Quando si accorse che Angel si era reso conto di essere osservato decise di uscire allo scoperto, e gli arrivò alle spalle nel buio vicolo di Los Angeles. Angel però non si fece prendere alla sprovvista e, girandosi di scatto, la prese per le spalle e la atterrò, credendola un potenziale aggressore. Buffy, ammaccata per la caduta gli disse:

- Complimenti, ottimi riflessi! Non trovi grottesca questa scena? Vicolo buio, io e te…ricorda tanto il nostro primo incontro…a parte il fatto che quella volta sono stata io ad atterrarti!-

- Buffy…- mormorò Angel, stupito di ritrovarsela davanti, mentre l’aiutava a rialzarsi.

- In carne ed ossa…anche se questa volta me la sono vista davvero brutta-

- Spike me lo ha detto…avrei dovuto chiamarti, ma non sapevo dove rintracciarti…se mi avessi detto del First…avremmo potuto aiutarti…-

- Andiamo Angel! Anche tu in questi anni hai dovuto affrontare Apocalissi e nemici vari, ma non mi pare che tu sia corso a chiedere il mio aiuto….Era nei patti, ricordi?! Ad ognuno la propria vita, i propri amici e i propri demoni!- disse lei spazientita dal suo atteggiamento.

- Siamo alle solite…nemmeno cinque minuti insieme e già cominci ad alzare la voce- ribattè lui alzando gli occhi al cielo. Buffy, che effettivamente aveva alzato il tono di voce gli rispose:

- Io non sto alzando la voce! E anche tu…sempre così iper protettivo…io avrei dovuto dirti dei problemi giù a Sunnydale, ma tu niente! Perdi l’anima e devo saperlo da Willow, rischi di morire e devo saperlo da Faith, hai un FIGLIO, dico un FIGLIO, con Darla e sono l’ultima a saperlo…come credi che mi senta?!- ora stava davvero strillando, scaricava su di lui tutta la tensione accumulata negli ultimi mesi, come era sempre stato del resto. Anche Angel era alterato ora e alzò la voce con lei, cosa che Buffy gli aveva visto fare molto raramente:

- Fidati che anche sapere di te che vai a letto con Spike è stato un bel colpo! Cos’è gli esseri umani non sono abbastanza per te, CACCIATRICE?! Devi avere dei gusti un po’ perversi…due vampiri e tra l’uno e l’altro, ciliegina sulla torta, Capitan America…doveva valere ben poco se dopo di lui ti sei data al sesso sfrenato con Spike! Lui tanto non rischia di perdere l’anima! Sei diventata lo zimbello di tutte le creature infernali…l’unica cacciatrice che invece di uccidere i vampiri se li porta a letto!- Buffy non riusciva a credere che Angel, il suo Angel le stesse dicendo tutte quelle cattiverie. Si portò una mano alla bocca, cacciò le lacrime che minacciavano di uscire e lo schiaffeggiò con forza, gridandogli contro:

- Ma come ti permetti?! Che ne sai di quello che ho passato in questi anni?! Ti sei chiesto perché ho fatto quello che ho fatto?! Ero sola…circondata dai miei amici, eppure sola. Avevo bisogno di qualcuno a cui appoggiarmi e Spike mi amava, mi amava da impazzire…Ed io, era di quello che avevo bisogno…essere amata…- ora non strillava più, era calma, anche se le lacrime ormai le rigavano il viso- Te ne sei andato per farmi avere una vita NORMALE, per farmi essere felice, ma così facendo mi hai rovinato la vita…c’ho provato, ho provato ad avere una vita normale, con un ragazzo normale che mi amasse alla luce del sole…ed è andata uno schifo! Per ben due volte! Il primo Parker, mi ha solo usata, voleva l’avventura di una notte ed io, come una scema ci sono cascata. E Riley, il classico bravo ragazzo, americano al 100%?! Bè, sicuramente Spike si sarà dilungato nei particolari, quindi non ti faccio il resoconto dettagliato, ti dico solo che quando è tornato a Sunnydale con la sua mogliettina e la sua vita perfetta mi ha fatto sentire una fallita sotto tutti i punti di vista…Ma le tue parole…Bè, mi hanno fatto stare peggio! Essere giudicata da te…l’unico che mi ha sempre capita e appoggiata…GRAZIE, grazie anche per questo!- Angel si pentì subito del suo sfogo, le lacrime di Buffy, di cui lui stesso era responsabile, gli laceravano il cuore. Le si avvicinò, incerto se abbracciarla o no, poi temendo di essere respinto le prese una mano e, senza mai lasciarla la fece sedere su una panchina. Cercò di scusarsi dicendo con la voce che gli tremava un pò:

- Mi dispiace…non volevo farti star male…so che hai sofferto e che hai passato un inferno… letteralmente- e a questo punto sorrise e Buffy rispose al suo sorriso, mentre lui le asciugava le lacrime che bagnavano il suo viso, reso ancor più bello dalla luce della luna – e solo che…è inutile negarlo, sono GELOSO! Geloso marcio, perché Spike, Riley e pure quello stronzo di Parker (e prega che non lo incontri mai, altrimenti mi dimenticherò di avere un’anima!) hanno avuto quello che a me non è concesso…- Buffy scosse la testa, per poi tornare a fissare i suoi splendidi occhi color nocciola, che le erano tanto mancati in quei sofferti anni d’esilio:

- Non capisci che per me è lo stesso?! Pensare a te con Darla, e chissà con quante altre…mi fa ribollire il sangue…Comunque, anch’io non penso tutte le cose cattive che ti ho detto prima…E’ vero che andandotene mi hai fatto piombare nella più nera depressione, ma ora, solo ora capisco che hai fatto bene…- Angel stava per intervenire, ma lei continuò- aspetta! Tutte le tiritere sulla vita normale col ragazzo normale sono cazzate…Nella mia vita non c’è niente di normale e nessun ragazzo sano di mente che si definisca tale si sognerebbe di dividere la sua vita con me. Spike su una cosa ha ragione, anch’io sono una creatura delle tenebre… Cacciatrice, La: colei che gira di notte per i cimiteri, alla ricerca di vampiri da impalettare. E anche se sono stanca, se ho detto a Giles che, almeno per ora non voglio più combattere, la realtà resta questa. Tornando a noi, il tuo abbandono, seppur dolorosamente, mi ha aiutata a crescere, per farlo dovevo stare lontana da te e vivere la mia adolescenza, con i balli, le serate a spettegolare con le amiche, le quotidianità della scuola e poi dell’università che tu, dall’alto dei tuoi 240 anni non capivi…Nessun ragazzo mio coetaneo mi avrebbe lasciato il giorno del ballo di fine anno…e ti sei sempre trovato meglio con Giles che con Xander e gli altri…Ma ora…non sono più una ragazzina, in questi ultimi due anni sono dovuta crescere in fretta…

Ho capito, anche se magari non le condivido pienamente, le tue scelte e…- terminò porgendogli la mano-…amici?!- Angel la guardò un secondo, poi strinse la sua mano e l’abbracciò dicendo:

-Amici!- anche se in cuor proprio entrambi sapevano, come aveva previsto Spike anni prima, che tra due persone che si erano amate e che si amavano come loro, non ci sarebbe mai potuta essere l’amicizia…- Su, andiamo a casa…Una cosa però devi concedermela: come diavolo potevo andare d’accordo con Xander?!- a quel punto scoppiarono a ridere, mentre si incamminavano verso la macchina di Angel. Dopo un po’ che camminavano Angel si fermò, colto da un’illuminazione improvvisa:- MA COSA CI FAI QUI A L.A.?!- Buffy gli raccontò del periodo che avevano trascorso vicino alla voragine, incerti su quale potesse essere il loro futuro, gli disse dei suoi dubbi e delle sue paure (come solo con lui riusciva a fare) e dell’idea di Giles di venire a Los Angeles. Prima che lui potesse dire qualsiasi cosa si fermò e gli disse:

- Gli altri sono già tutti all’Hyperion, ti sono venuta a cercare perché prima di prendere qualsiasi decisione devo farti una domanda: per te è un problema se ci fermiamo qui? Cordelia e Wesley hanno detto che possiamo prendere alcune stanze dell’albergo…ma prima di accettare voglio essere sicura che tra qualche tempo non scapperai anche da qui…Cordy e gli altri non me lo perdonerebbero!- Angel le sorrise e accarezzandole una guancia le disse:

- Tu e gli altri siete i benvenuti a casa mia…Come potrei non aiutarti nel momento del bisogno, tu e Connor siete le persone più importanti della mia vita…A proposito, che impressione ti ha fatto? Credi che potrete andare d’accordo?!- chiese con un po’ di timore.

- Ti assomiglia…credo che andremo d’accordo…a meno che non abbia preso il carattere di Darla…non so se te lo ricordi, ma tra noi non c’era un gran feeling!- la tensione era spezzata, così ridendo e scherzando, come Buffy non faceva da tempo, tornarono a casa, mentre Angel chiedeva informazioni sugli altri componenti della banda.

 

Capitolo III: SCELTE

Buffy sperava che il resto della banda non si accorgesse dei suoi occhi gonfi, per fortuna Spike non c’era, il vampiro l’avrebbe notato subito, ma lui e Faith erano usciti per dare il cambio ad Angel. Dopo i saluti di rito tra Angel e la Scooby gang, l’attenzione tornò su di lei e Cordelia, al cui occhio non sfuggiva mai niente, allargò le braccia in segno d’insofferenza dicendo:

- Complimenti Angel, neanche due ore a Los Angeles e già l’hai fatta piangere! E non fare la faccia da “Dead Man Walking”, perché lo sai che non la reggo! E tu Buffy…bada bene a non farlo sprofondare nella depressione come le ultime volte che vi siete visti, altrimenti ti cavo gli occhi, visto che poi sono sempre io che mi devo sopportare i suoi malumori!- Buffy ed Angel sgranarono gli occhi allo sfogo di Cordelia, mentre gli altri si fecero una bella risata.

- E’ tutto ok…- disse Buffy per giustificare Angel – abbiamo avuto un accanito scambio di idee ma ora, abbiamo chiarito il passato, più o meno…e siamo qua!-

- Bene- disse Wesley che come al solito era la testa pensante del gruppo- ora che abbiamo stabilito che rimarrete qui con noi…cosa avete intenzione di fare: studiare, lavorare…?-

- Io a Sunnydale, prima che sprofondasse…lavoravo in un cantiere, sono capomastro, quindi non credo che avrò grossi problemi a trovare un impiego…già da domani mattina comincerò a cercare, ho voglia di lavorare, di ricominciare e di buttarmi tutto alle spalle- Cordelia capì che il suo ex stava pensando ad Anya e con fare comprensivo gli appoggiò un braccio sulla spalla, mentre gli sussurrava all’orecchio, in modo che gli altri non sentissero:

- So cosa vuol dire perdere qualcuno che si ama…è successo anche a me…quando vuoi parlare, sfogarti…io sono qui- Xander la ringraziò, non riconoscendo nella ragazza che aveva di fronte l’ex cheerleader vanesia ed egoista che voleva sempre stare al centro dell’attenzione.

- Io vorrei riscrivermi all’università…e magari trovare un lavoretto per mantenermi…- disse Willow. A quel punto Angel prese la parola:

- Bè la Angel’s Investigation si è ingrandita, ora abbiamo anche una piccola filiale a New York, dove lavorano Fred e Gunn. Cordelia accetta qualsiasi caso…a volte ci toccano anche casi in cui le forze del male non c’entrano niente…- a quel punto intervenne Cordelia stizzita:

- Lo dici tu che le forze del male non c’entrano niente! La moglie di quell’uomo era una tale arpia che era nostro dovere aiutarlo a scoprire i suoi tradimenti…e poi mi pare che dopo che ha ottenuto il divorzio Mr Forest ha pagato più che bene il tuo disturbo!-

- Effettivamente…Comunque tornando a noi, c’è sempre posto per una potente strega, nonché abile pirata informatico…e anche per un ex Osservatore- continuò Angel rivolto a Giles.

- Perfetto…essere pagata per fare quello che ho sempre fatto gratis! Non chiedo di meglio-

- Anche per me va benissimo. Mettendo insieme le nostre conoscenze io e Wesley potremo fare molte cose!- risposero Willow e Giles, soddisfatti dell’offerta ricevuta.

- E tu Buffy? Hai intenzione di unirti al gruppo? Combatteremo insieme come hai vecchi tempi?!- chiese Cordelia alla vecchia amica, ma lei scosse la testa dicendo:

- No…ho appeso i paletti al chiodo…ne ho abbastanza di mostri e vampiri, senza offesa per i presenti naturalmente!- Angel non perse l’occasione per punzecchiarla:

- Cos’è, ora vuoi la tua vita NORMALE?!- Lei fece buon viso a cattivo gioco e rispose al fuoco:

- NORMALE non potrà mai esserla, vivendo con vampiri, streghe ed ex osservatori! Comunque vorrei evitare i guai, almeno per un po’…Mi cercherò un lavoretto e mi riscriverò all’università, stringendo i denti credo di potercela fare! A proposito, Connor dove vai a scuola? Dawn deve iscriversi e penso sia meglio che la segni alla tua stessa scuola, così potrai darle una mano…-

- Certamente, sono contento di poter essere utile- disse sorridendo a Dawn per poi continuare rivolto a Buffy – Io vado alla Hemery School, la conosci?!- chiese vedendo che Buffy era sbiancata, mentre appoggiandosi con una mano al divano ci si metteva a sedere.

- Si…effettivamente la conosco, anche piuttosto bene…era la mia scuola qui a Los Angeles, quella da cui sono stata espulsa…- Connor la guardò stupito e le chiese:

- Sei stata espulsa?!- Dawn tolse la sorella dall’imbarazzo spiegando come stavano le cose:

- Si, ma non è stata colpa sua…la palestra era piena di vampiri e per ucciderli ha dovuto dargli fuoco…il preside ed i professori non la presero molto bene…-

- Era anche la sera del ballo scolastico!- aggiunse Buffy sconsolata.

- Non hai mai avuto una gran fortuna con i balli- cominciò Cordelia – Qui a L.A. sei stata espulsa ed a Sunnydale…una volta mi hai difeso dalla pazza invisibile, poi c’è stata la “caccia alle cacciatrici”, per non parlare dell’ultimo anno…si può dire che hai chiuso in bellezza…Angel ha avuto il buon gusto di mollarti proprio quella sera…- gli altri le lanciarono un’occhiataccia e Connor scosse la testa esclamando quasi sconvolto:

- Come hai potuto farle una cosa del genere…?!La sera del ballo…sei proprio di un altro secolo-

Angel si sentiva un po’ sulle spine, era consapevole di aver sbagliato tanto con lei, ma non gli sembrava così sconvolgente il fatto di averla lasciata proprio quella sera. Si giustificò così:

- Ancora con il ballo…Però ci sono andato lo stesso! Abbiamo anche ballato insieme…-

Buffy terminò per lui:

- Wild Horses…ho consumato quel cd dopo che te ne sei andato. Comunque direi che per stasera abbiamo chiacchierato abbastanza…è meglio andarcene tutti a dormire, che ne dite?!-

Tutto il gruppo accettò la sua proposta e in breve tempo ognuno si ritirò nella sua stanza.

 

Come al solito Buffy non riusciva a dormire. Dopo aver consumato le lenzuola a forza di rigirarsi nel letto, decise di aprire gli occhi e guardarsi un po’ intorno. La stanza, arredata più o meno come tutte le altre, non era molto grande. C’era un bel letto da una piazza e mezza, un comodino, una bella scrivania con la sedia e delle mensole ed un armadio a due ante. Buffy rinunciò a dormire e si alzò per svuotare i due scatoloni che contenevano tutto ciò che era rimasto delle sue cose. Tirò fuori gli album di fotografie, l’annuario della Sunnydale High School e il libro di poesie che le aveva regalato Angel per metterli sulle mensole; poi prese due cornici, una con una foto di lei e Dawn con Joyce ed una con tutta la banda e le mise sulla scrivania. Mise Mr Ciccio accanto ai libri sulla mensola e un portagioie, con i gioielli suoi e di sua madre, sul comodino. Poi passò all’armadio per appendere i pochi vestiti che le erano rimasti:due giacche di pelle (la sua e quella che le aveva regalato Angel), un paio di Jeans, un pantalone di pelle e uno nero, quattro magliettine, due golfini ed un maglione. Non aveva avuto tempo di scegliere i vestiti…aveva infilato nello scatolone le prime cose che le erano capitate in mano, escludendo le giacche di pelle di cui mai e poi mai si sarebbe privata. Non aveva preso neanche un pigiama, stava dormendo con una tuta…erano pochi vestiti, ma lei poteva arrangiarsi, i primi soldi li avrebbe usati per Dawn…per non fargli mancare nulla.

Ora che aveva sistemato le sue poche cose la stanza appariva meno asettica e Buffy pensò di uscire dalla sua stanza per curiosare un po’ in giro. Era curiosa di vedere lo studio di Angel, visto che per ficcanasare nella sua stanza avrebbe dovuto aspettare l’indomani. Scese le scale dell’albergo in silenzio, per non disturbare il sonno degli altri ed entrò nella sede della Angel’s Investigation. Oltrepassò le scrivanie di Wesley e di Cordelia, che distinse subito visto che quella dell’inglese era ordinatissima mentre su quella di Cordy spiccavano oggettini colorati ed una cornice con una loro foto nel giorno del diploma. Buffy si avvicinò alla scrivania di Angel e notò con stupore che, accanto ad una foto di Connor, faceva bella mostra di sé una sorridente Buffy di qualche anno prima. La prese in mano e non si accorse della presenza di Angel:

- Non riesci a dormire?- le chiese, appoggiandosi alla porta. Buffy saltò, essendo stata presa di sorpresa e, posata la foto, si sedette sulla sua scrivania rispondendo:

- E’ più di un mese che dormo poco e male…da dopo la battaglia…-

- So quello che vuoi dire…ma devi combattere i tuoi fantasmi, non sfuggire da loro…-

- Per favore Angel, non mettertici anche tu…mi basta il signor Giles…-

- Non voglio farti la morale o dirti cosa devi fare…penso solo, e lo dico per esperienza, che fuggendo non si risolve nulla. C’hai già provato altre volte anche tu del resto. Sei una delle persone più forti che io conosca, non posso credere che tu non ce la faccia…-

- Lo so…so quello che dovrei fare, quello che è giusto, i miei doveri…ma non ci riesco, ho bisogno di tempo…tu non hai idea di quello che ho visto, mi sento in colpa per la morte di quelle ragazze che IO ho convinto a combattere, che IO ho istruito e che sempre IO ho condotto la sotto…- Angel abbozzò un sorriso avvicinandosi e sedendosi accanto alla ragazza:

- E poi sarei io quello tormentato dai sensi di colpa…non è stata colpa tua, hai fatto quello che dovevi fare, hai salvato il mondo senza preoccuparti della tua vita, hai rischiato come tutte le altre e grazie al cielo sei sopravvissuta…Ora non devi più pensare al passato, sei arrivata qui per cominciare una nuova vita. Butta il resto alle spalle e pensa a quello che vuoi fare…non vuoi combattere?! D’accordo…ti prometto che per quanto mi riguarda ti terrò lontana da tutto ciò che riguarda mostri ed apocalissi. Domani pomeriggio ti accompagnerò alla Hemery, così segnerai Dawn e poi…che tipo di lavoro vorresti?- concluse Angel.

-Sei meraviglioso…mi chiedo solo come ho fatto a stare lontana da te tutto questo tempo… riesci a far apparire tutto meno nero!- e continuò sorridendo dopo aver osservato i suoi vestiti sempre rigorosamente neri- Certo…a guardarti non si direbbe…Hai mai pensato a comprare un bel maglione azzurro o, che ne so…verde?!- Angel le sorrise dicendo:

- Cordelia dice che sembrerei strano ed anche un po’ ridicolo senza il mio abbigliamento dark!-

- Probabilmente…però un giorno, o meglio una sera mi piacerebbe fare una prova…-

-Se ci tieni tanto…ma poi devi promettermi che non ti metterai a ridere!-

-Promesso!- disse facendo il segno dei boy-scout- Per quanto riguarda il lavoro pensavo ad un lavoretto come cameriera di sera…tanto in questa casa si vive soprattutto di notte e poi così il giorno avrei tempo per Dawn e per studiare, ammesso che ne abbia voglia…-

-Hai detto che volevi iscriverti…non ne sei sicura?!- Buffy scosse la testa dicendo:

- Guardiamo in faccia la realtà Angel…A scuola non sono mai andata bene…Cacciatrice o non cacciatrice non mi è mai piaciuto studiare anzi. Prima di diventare una Cacciatrice ero una stupida ochetta bionda, ideale per le commedie demenziali americane…Poi voi vampiri siete entrati nella mia vita ed ora alle volte vengo anche definita intelligente…-

- Tu sei intelligente Buffy…sei astuta e non sei soltanto un bel corpo con i super-poteri…non sarai un genio del computer come Willow o un mostro di conoscenze come Giles o Wes…ma non sei assolutamente stupida. E se c’è una cosa che Cordelia mi ha dimostrato in questi anni è che tutti possono cambiare e migliorarsi, basta solo la volontà…guarda lei! Quando ha cominciato a lavorare con me sapeva a malapena accendere il suo computer ed ora…è quasi all’altezza di Willow. Tu sei dotata, e non solo perché sei una cacciatrice, e puoi essere tutto ciò che vuoi…certo, magari vista la tua altezza non potrai mai fare la modella, però- Buffy gli diede uno scappellotto sulla nuca, quasi sconvolta da quello che aveva sentito:

- Tu che fai ironia…?!Questa si che è la fine del mondo! Comunque ti ringrazio per la fiducia che hai nei miei confronti…Per quanto riguarda l’università mi sono iscritta per far contenta la mamma, voleva…vabbè lo sappiamo benissimo cosa desiderava per me…-

- Quello che ogni genitore vuole per suo figlio…Ora che ho Connor capisco ancora meglio le ragioni di tua madre…Non la prenderei troppo bene se decidesse di mettersi con una vampira… Tornando a te, ora non hai più scusanti. Non devi fare qualcosa per far contento il signor Giles o Dawn o me o uno qualsiasi dei tuoi amici…devi farlo per te, solo e soltanto per te…-

- E se io non lo sapessi…- le disse guardandolo negli occhi. Angel le prese la mano dicendo:

- Non devi decidere questa notte o domani. Rifletti, ascolta il tuo cuore…Ed intanto trovati un lavoretto. E lo sai che se ti servono soldi non hai che da chiedere…come ha detto Cordelia le cose mi vanno piuttosto bene-. Buffy scosse la testa rifiutando:

- Grazie Angel, ma non posso accettare i tuoi soldi, devo farcela da sola. La tua ospitalità è fin troppo generosa, già così non so come sdebitarmi…- Angel scese dalla scrivania e le si parò davanti prendendole le braccia tra le mani:

- Sdebitarti tu?! Non scherzare…Tu mi hai salvato la vita, sei la causa della mia redenzione, la luce che rischiara le mie tenebre, la spinta ad andare avanti ed a non arrendermi…e mi vieni a dire che non sai come ripagarmi?!- Buffy quasi commossa dalle sue parole sdrammatizzò:

- Posso sempre occuparmi delle faccende domestiche: lavare, stirare, ordinare, cucinare…-

- Tutto ma non la cucina per favore…da quel poco che ricordo non sei mai stata una grande cuoca e, passi per me e Spike, ma non vorrei perdere mio figlio ed i miei più cari amici per avvelenamento da cibo!- le rispose sarcastico. Lei scoppiò a ridere:

- Sei davvero insensibile! Comunque non posso darti torto, cucino malissimo, ma con le pulizie non me la cavo troppo male! Cambiando discorso, conosci una bar o un ristorante pronto ad accogliere una svitata come me?!-

- Bè, non è che io frequenti tutti questi locali, però ce ne sarebbe uno, ed è anche l’unico dove mi fiderei a farti lavorare…appartiene a Lorne, un mio amico…- Buffy lo guardò sorpresa:

- E da quando tu avresti una vita sociale? Ridi, scherzi, hai degli amici…Sono gelosa lo sai? So che non ne ho diritto, ma lo sono lo stesso…Quando stavamo insieme eri sempre triste, tormentato…Ora sembri un'altra persona…-

- Sono sempre lo stesso Buffy…Chiedi a Cordy, Wes o agli altri, ci sono spessissimo momenti in cui mi estraneo dal mondo e mi chiudo nei miei silenzi e non c’è nessuno o nessuna, se ho interpretato bene il tuo pensiero, di cui essere gelosa…Perché nessuna in questi anni mi ha fatto perdere l’anima…anche se ci sono state altre donne, questo lo sai…-

- Scusa, ma non ti seguo…Vuoi forse dire che sono l’unica sfigata sulla faccia della Terra che ha quest’onore?!-

- Forse perché sei l’unica che amo…-

- Bè almeno non fingiamo più che le cose non stiano così…-

- Anche se questo non cambia niente…-

- Lo so Angel, tu resti un vampiro e…BASTA, mi sento ridicola anche solo a pensarlo…sono anni che ci diciamo le stesse cose… siamo un cliché…ma del resto è risaputo a tutti che gli opposti si attraggono, no?! E hai visto Spike e Faith? Stanno sempre appiccicati!-

- Sei gelosa?- chiese lui per punzecchiarla, ma Buffy sorrise alzando le spalle:

- No, spero solo che siano felici…perché voglio bene ad entrambi- sospirò e poi continuò cambiando discorso- domani sera potresti portarmi dal tuo amico?- Angel annuì e disse:

- Spike è più coraggioso di me…e la sua anima non ha controindicazioni…-

- Volere è potere, me lo hai detto tu…comunque io non ho fretta…- disse mentre si avviava alla porta per tornare a dormire, ormai era quasi l’alba. Angel la guardò mentre saliva le scale, poi sorrise e le disse sarcasticamente:

- Un’ultima cosa…l’uscita di questa sera “amici”…Bella cazzata, eh?! Buonanotte…amore mio…- Buffy sentendosi chiamare così, tornò sui suoi passi, scese di corsa le scale e gli buttò le braccia al collo. Lui non riuscì a resistere alla tentazione di baciarla, di stringere ancora a sé quel corpo che tanto amava. Quando si staccarono lei, temendo la sua reazione, cominciò:

- E’ stato un errore, un momento di debolezza, non accadrà più…-lui le tappò la bocca con la mano e ridendo, tra un bacio e l’altro le disse: - Andassero tutti all’inferno…!-.

 

Capitolo IV: RICOMINCIARE

- A forza di frequentare vampiri sto diventando una di loro…Dormo il giorno invece che la notte!- esclamò Buffy il giorno dopo entrando in cucina.

- Buongiorno Buffy - esclamò Wesley mentre offriva alla ragazza una tazza di te.

- Dove sono gli altri?- chiese Buffy guardandosi intorno.

- Bè mia cara, sono le 11.30, la giornata per gli esseri umani è cominciata da un pezzo! Connor è a scuola, Xander è andato a cercare lavoro, Willow è andata ad iscriversi all’università, Faith ha portato Rupert a fare un giro per L.A. e Cordelia è uscita con Dawn, sicuramente gli toccherà una mattinata di shopping…Cordy si lamenta sempre di non poter condividere quest’emozione con altre ragazze!- finì alzando gli occhi al cielo. Buffy sorrise:

- Nella mia sorellina troverà sicuramente una valida accompagnatrice!-

- Ti lascio un attimo da sola, devo andare a finire un lavoro…Quando hai fatto colazione puoi raggiungermi di là se vuoi-

- D’accordo, verrò a farti compagnia!- Buffy ripensava alle ultime ventiquattro ore…troppe emozioni insieme, ma ora era tranquilla…Per una volta lei ed Angel avevano fatto parlare i loro cuori…si erano baciati ed erano rimasti abbracciati sul divano, senza farsi promesse, senza rivangare il passato o pensare al futuro…erano insieme e basta. Erano consapevoli degli innumerevoli ostacoli e non si illudevano che quella notte avesse cambiato le cose…Per ora non potevano essere una coppia, ma sapevano di poter godere della compagnia reciproca, di potersi baciare, abbracciare, carezzare senza il bisogno di ripetere ogni volta tutti quei discorsi che ormai sapevano a memoria. Gli altri non ne avrebbero saputo niente…meglio tener lontano lo spauracchio di Angelus, che nessuno di loro era in grado di sopportare. Buffy ed Angel sapevano di poter gestire la situazione, ma capivano che gli altri avrebbero potuto dubitare di tutto ciò. Avrebbero continuato a giocare ai vecchi amici, alla famiglia felice…per far stare tutti felici e contenti. Buffy sentì suonare il campanello ed andò ad aprire al porta. Si trovò davanti e fece entrare una bella donna, bionda con gli occhi azzurri (occhi di ghiaccio, fu questo il primo pensiero che venne in mente a Buffy) e vestita in modo piuttosto sportivo. La donna sobbalzò alla vista di Buffy, perché non si aspettava di vederla lì. Kate l’aveva riconosciuta subito, come fare altrimenti…Angel teneva la sua foto sulla scrivania…BUFFY SUMMERS…LA CACCIATRICE…il grande e mai dimenticato amore di Angel. Kate ancora non riusciva a dimenticare di quando lei ed Angel stavano insieme…era durata poco più di un mese, fino a quando una notte, mentre facevano l’amore, lui aveva pronunciato quel nome…Buffy…

Anche Buffy, dopo un’insicurezza iniziale, aveva riconosciuto in quella donna la poliziotta che aveva arrestato Faith e che voleva fare lo stesso con Angel. In seguito aveva saputo da Willow (tramite Cordelia naturalmente!) che Kate aveva avuto una breve relazione con Angel…e bisogna dire che la cosa la infastidiva parecchio…- Fai la brava…sii superiore…lui ama te- si disse per resistere alla tentazione di metterle le mani addosso! Fece un respiro e disse:

- Buongiorno…Cercava qualcuno della Angel’s Investigation? Al momento c’è solo Wes…-

- Sono qui per vedere Angel - disse con un sorriso sfacciato alla sua rivale.

- Vuoi la guerra…e guerra sia!- pensò Buffy mentre sempre sorridendo le diceva:

- Mi dispiace…ma sta dormendo, per lui è ancora un tantino presto, dovresti saperlo-

- Ciao Kate, vieni di là in ufficio, Angel arriverà a momenti. Di solito è già sveglio a quest’ora-

disse Wesley che era spuntato alle spalle di Buffy che non perse l’occasione per dire:

- Colpa mia…ieri notte l’ho tenuto sveglio fino all’alba…avevamo bisogno di parlare…sai…-

- Capisco…ma vedi di non farlo diventare un lavativo! Ah, che maleducato…Voi non vi conoscete, vero?!- Buffy sorrise e si avvicinò con movimenti studiati alla sua rivale:

- Ci siamo viste una volta…quando voleva arrestare Angel…si ricorda di me agente Lockley? Buffy, Buffy Summers – le porse la mano che quella strinse riluttante dicendo:

- Si, mi ricordo di te. Ma per favore…chiamami Kate e dammi del tu, non sono poi così vecchia! Come mai da queste parti? Sei venuta a trovare Angel?- chiese speranzosa.

- Non esattamente…la mia città è stata risucchiata in una voragine ed Angel ci ha gentilmente offerto la sua ospitalità…- rispose Buffy pensando “Beccati questa!”. Kate capì che se fino a quel momento aveva ancora qualche speranza di riconquistare Angel ora, con il ritorno di Buffy, doveva proprio metterci una pietra sopra. A malincuore, ma doveva farlo.

Mentre i tre, con grande imbarazzo di Wesley che si sentiva fra l’incudine ed il martello, aspettavano l’arrivo di Angel, quest’ultimo si era alzato e stava raccontando a Spike della notte scorsa. Se Buffy li avesse visti le sarebbe preso un colpo…chi l’avrebbe mai detto, quei due che parlavano di problemi di cuore!

- Però, da te non me lo sarei proprio aspettato…prendere l’iniziativa così…- stava dicendo Spike

- Non sono stato io a prendere l’iniziativa…è stata lei a saltarmi addosso…-

- Qualcosa le ho insegnato!- sorrise Spike compiaciuto, ma si riprese subito notando lo sguardo contrito che gli aveva lanciato il suo sire- Bè, comunque quello che intendevo è che non hai attaccato la solita solfa…vampiro e cacciatrice, maledizione, bla, bla, bla…in poche parole non sei stato patetico come al solito!-

- Grazie Spike!- disse sarcastico- Credo che se solo c’avessi provato questa volta mi avrebbe impalettato sul serio! E poi morivo dalla voglia di baciarla e di tenerla di nuovo fra le mie braccia…-

- Le hai detto della Profezia?!-

- No, non voglio illuderla…potrebbe essere tra un anno come tra 100 e poi ora i vampiri con l’anima sono due…potresti essere tu quello della profezia…-

- Wesley ha detto che potrebbe anche riguardare entrambi! Potresti chiedere a Giles di dargli un’occhiata…due cervelli, e che cervelli!, sono meglio di uno!-

- Non mi va che Buffy lo venga a sapere…-

- Credi davvero che Cordy riesca a mantenere il segreto? Anche volendo prima o poi, più prima che poi, si lascerà sfuggire qualcosa…Credimi, se non vuoi farla incazzare come al solito diglielo tu…-

- Non lo so…Preferisco che prima si ambienti un po’…Deve già fare i conti con tanti fantasmi…non voglio darle altri pensieri- Spike alzò le spalle e disse:

- Come credi! Ora è meglio che scendiamo, il cervellone numero due ci avrà dato per dispersi!-

 

- Oh-oh, guarda chi abbiamo qui…- disse Spike sottovoce ad Angel, dopo aver scorto Buffy che parlava con Kate. Angel si fece coraggio ed accompagnato da Spike entrò nella sala dicendo:

- Buongiorno a tutti. Ciao Kate, Wes…Buffy – sorrise a Kate e poi si avvicinò a Buffy stampandole un dolce bacio sulla fronte. Spike ridacchiò mentre Wesley tossicchiò e disse:

- Kate è venuta per portarti quei documenti…-

- Sono riuscita a fotocopiare di nascosto il referto dell’autopsia…avevi ragione…è opera di un vampiro- Gli disse mentre gli passava il fascicolo. Buffy si alzò dicendo:

- Per carità vi lascio soli…non ho alcuna intenzione di rovinarmi la giornata!-

- Ma non sei la cacciatrice?- chiese Kate stupita. Buffy infilò la giacca di pelle dicendo:

- Sono andata in pensione…gli unici vampiri che voglio vedere sono i presenti! Vado a farmi un giro, ci vediamo a pranzo!- e detto questo uscì, lasciando gli altri a discutere del caso.

Los Angeles…si era dimenticata di quanto gli piacesse questa città. Passeggiava per le strade piene di negozi, guardando le vetrine e guardandosi intorno. Era così presa che non si accorse nemmeno delle due ragazze che la chiamavano: - Buffy!-

- Dawn, Cordelia…non vi avevo visto! Vedo che avete fatto acquisti- disse indicando le buste che le due ragazze tenevano in mano.

- Bè Dawn non può certo presentarsi il primo giorno di scuola con dei vestiti inadatti…il suo avvenire dipende da domani mattina-

- Cordelia! Non mettere in testa a mia sorella queste stupide idee da cheerleader! E poi come avresti pagato questi vestiti?!- terminò rivolta alla sorella. Dawn si giustificò dicendo:

- E’ stata Cordelia ad insistere…e poi avevo bisogno di vestiti nuovi, da Sunnydale mi sono portata si e no due pantaloni, un maglione e una decina di magliette!-

- Scusa se c’era la fine del mondo e non abbiamo fatto in tempo a portare tutto il tuo guardaroba…comunque per questa volta passi, ma che non accada più. Troverò un lavoro e allora potrai fare shopping, si tratta solo di stringere un po’ i denti! Eh…Grazie Cordelia -

- Di niente…Dawn è una sorellina un po’ per tutti noi e mi fa piacere farle qualche regalo…e poi siamo state lontane così a lungo che devo riconquistarmi il suo affetto!- Dawn abbracciò Cordelia, alla quale voleva un gran bene, e tutte e tre si sedettero in un bar per fare quattro chiacchiere. Dopo la sosta al bar tornarono a casa dove pranzarono assieme al resto del gruppo. Ora Buffy era in camera sua e fissava l’armadio alla ricerca di qualcosa da mettere. Era nervosa, non le andava di tornare in quella scuola dove era cominciato tutto…dove aveva conosciuto la popolarità, dove aveva cominciato la sua onorevole carriera di cacciatrice e da dove era stata espulsa, con la sola colpa di aver salvato compagni e professori, con metodi poco ortodossi certo, ma pur sempre efficaci!

Sentì bussare alla porta e si riscosse dai suoi pensieri. Angel fece capolino dicendo:

- Sei pronta?- Buffy scosse la testa ed aprendo le braccia esclamò:

- No, non sono pronta per rientrare lì dentro…E non so nemmeno come vestirmi!- Angel le sorrise amorevolmente; adorava quella sua aria da bambina innocente che ogni tanto tornava in superficie, come adorava quei momenti in cui lei appariva vulnerabile ed aveva bisogno lui, come all’inizio del loro rapporto, quando non immaginavano quello che li aspettava…

- Ci sarò io con te…vedrai che non andrà così male! E per l’abbigliamento..Ora ti mando Cordy! Vedrai che farai un figurone!- detto questo andò a chiamare la sua segretaria per spiegarle la situazione. In pochi minuti Cordelia risolse la situazione, come era sempre in grado di fare se non era lei a dover uscire! Buffy scese le scale dell’Hyperion ed Angel non poté fare a meno di ammirarla. Si era messa i suoi pantaloni neri e Cordelia le aveva prestato una camicetta di seta verde che rendeva più splendenti i suoi occhi.

- Che ve ne pare della mia opera?- chiese Cordelia indicando Buffy. Xander rispose per primo:

- Perfetta! Vedendoti nessuno penserebbe a te come una vendicatrice della notte!-

- Grazie Xander…Che dici Angel è ora di andare?- rispose Buffy. Angel si alzò e l’aiutò ad infilarsi il cappottino nero che Cordy le aveva dato. Poi prese le chiavi e disse al gruppetto:

-Ci vediamo più tardi…Fate i bravi!- e detto questo uscirono.

 

-Dai che ce la puoi fare!- la spronò Angel mentre lei rimaneva ferma sulla soglia dell’edificio scolastico. Il tragitto in macchina era stato tranquillo, avevano parlato delle difficoltà legate al ricominciare in una nuova città. Vedendo che Buffy non collaborava Angel la prese per mano e la tirò dentro fino alla porta del preside.

- Visto che non era poi così difficile!- disse Angel sarcastico. Buffy stava per ribattere quando la porta della presidenza si aprì e ne uscì un ometto basso e grassoccio con un viso per niente gioviale. – Ecco chi mi ricordava Snyder! E pensare che mi hanno espulsa entrambi!- pensò Buffy notando la rassomiglianza tra i due presidi, mentre quasi si nascondeva dietro alla figura imponente e rassicurante di Angel. Il preside Barton riconobbe Angel e stringendogli la mano disse:

- Buonasera signor Hastur, prego si accomodi- e tornò alla sua poltrona, la stessa poltrona da cui poco più di sette anni prima aveva espulso Buffy. Prima di entrare Buffy sussurrò ad Angel:

-  Hastur?!?! Da quando hai un cognome?- Angel rispose:

- Da quando ho un conto in banca e un figlio da mandare a scuola! Lorne, quello da cui lavorerai mi ha procurato dei documenti falsi- appena entrarono il preside la riconobbe:

- E lei che ci fa qui? Mi era sembrato di essere stato piuttosto chiaro quando le ho detto di non farsi mai più vedere qui dentro!- Buffy guardò Angel che prese la parola dicendo:

- E’ vero, la signorina Summers è stata espulsa, per dubbie colpe, da questa scuola. Ma ora non torna in veste di studentessa. Il suo diploma l’ha ottenuto egregiamente qualche anno fa, ero io testimone- e sorrise a Buffy a cui per ovvi motivi non piaceva ricordare quel giorno- Si trova qui per iscrivere sua sorella in questa scuola. Si sono trasferite da me e le sto aiutando a ricominciare-

- Lei non sa chi ha davanti signor Hastur, questa ragazza porta solo guai…-

- E’ lei che non sa chi si trova di fronte, e non mi riferisco solo a Buffy, comunque non può rifiutarsi di accogliere Dawn in questa scuola. Questi sono i documenti, Dawn Summers domani mattina verrà a scuola con Connor e frequenterà la sua stessa classe, siamo d’accordo?-

- Aspetto la ragazza domani mattina, arrivederci!- Uscirono dal suo ufficio e Buffy esclamò:

- Come diavolo hai fatto?! Quell’uomo è sempre stato un mostro! Snyder al confronto era babbo natale! E tu…arrivi e gli dai ordini. Mi hai fatto venire i brividi, sembravi Angelus…-

- Con certe persone è necessario essere duri. Barton mi rispetta solo perché percepisce il mio potere. Nella sua ristretta visione del mondo il rispetto non è legato alla stima, ma alla forza. Per questo qui a scuola vige il regime del terrore…Una volta l’ho salvato da un vampiro, lui lo credeva un ladro…Per questo è così docile con me…-

- Buona a sapersi! La prossima volta lo appiccicherò al muro!- disse Buffy scherzando.

- Papà, Buffy, venite a vedere cosa ho trovato!- esclamò Connor venendo loro incontro. Buffy rimase un po’ impressionata nel sentire chiamare Angel papà e dallo sguardo che lesse negli occhi di Angel capì che per lui era un’emozione fortissima. Si avvicinarono ad una bacheca contenente foto di partite di football e di balli scolastici degli ultimi dieci anni. Connor stava indicando loro una foto sorridendo mentre diceva:

- Chi l’avrebbe detto…una reginetta!!!- Angel si avvicinò per vedere meglio la foto. Buffy era raggiante, avrà avuto circa quindici anni, l’anno prima di trasferirsi a Sunnydale ed indossava un vestitino rosa che non avrebbe mai immaginato indosso a lei. Esclamò:

- Non ci posso credere…hai preso in giro Cordelia e le sue smanie da reginetta per una vita!-

- Guarda che prima di essere una cacciatrice sono una ragazza con dei sogni normali…tutte sognano di essere regine…almeno per una sera!- disse Buffy stizzita.

- Ora che abbiamo svelato questo piccolo segreto di Buffy Summers che ne dite di andarcene a casa?! E’ da stamattina che sto qua dentro e sinceramente non ne posso più!-

- Ma hai le lezioni anche di pomeriggio?!- chiese Buffy mentre uscivano dalla scuola.

- No, per carità! Il nostro illuminato preside ci ha facoltativamente obbligati ad iscriverci a dei corsi parascolastici del tipo: teatro, disegno, vari sport e così via. Io gioco nella squadra di football e frequento il corso di…- Buffy non lo fece terminare esclamando:

- Fammi indovinare…disegno?! Dove cavolo sono finiti i geni di tua madre?! Dal figlio di Darla mi sarei aspettata almeno un corso di teatro…-

- Non mi sento molto portato per il teatro, sono un ragazzo piuttosto timido!-

- Chissà com’è mi aspettavo anche questa dal figlio di Angel…E poi, lasciami indovinare ancora…le ragazze ti muoiono dietro e non sai come comportarti, ti piace stare da solo, passi le ore a leggere- Angel la interruppe:

- Ok, direi che ti sei divertita abbastanza a mie spese…e tu Connor smettila di ridere!- Ma gli altri due non volevano saperla di smettere e continuarono a prendersi gioco di lui fino a casa. Angel faceva la parte dell’offeso, ma il suo cuore era leggero, perché aveva accanto a se le persone più importanti della sua vita.

Dopo cena erano tutti nel grande salone anche se ognuno era preso dalle sue cose. Angel stava aspettando Buffy per portarla al bar di Lorne, Willow stava cominciando a studiare sui libri che aveva comprato, Giles e Wesley stavano traducendo un antico libro (quella restava l’attività preferita da entrambi!), Cordy e Xander stavano vedendo un film in tv mentre Spike, Faith, Connor e Dawn giocavano a poker.

- Ragazzini questa sera vi faccio neri!- disse Spike spavaldo. Connor sorride e gli risponde:

- Dici sempre così e poi, ogni sera resti in mutande!-

- Letteralmente!- intervenne Faith con un’occhiata maliziosa. Dawn li guardava sbalordita:

- Volete dire che giocate a strip poker?!- Faith fece spallucce ed indicò Angel:

- Non vuole che giochiamo con i soldi e poi così e più divertente!-

- Faith! Non vorrai far spogliare la mia sorellina! Mi meraviglio di te Spike!- finì mollando una sberla dietro la nuca di Spike, il quale contrariato esclamò:

- Bloody Hell! Cacciatrice non lo perderai mai il brutto vizio di picchiarmi!-

- Che ci vuoi fare…è l’abitudine! Comunque guai a voi se fate spogliare Dawn - disse Buffy.

- Non preoccuparti B! Primo perché tanto perde sempre Spike, secondo perché mentre per i ragazzi è obbligatorio spogliarsi fino ai boxer (e quelli di Spike sono uno più ridicolo dell’altro) noi ragazze possiamo scegliere di ritirarci al momento di togliere la maglietta!- spiegò Faith.

- Qualcosa mi dice che tu non ti fermi mai, vero Faith?!- le disse Buffy.

- Solo se non ci sono minorenni B…- esclamò con la sua solita faccia tosta. Buffy sospirò:

- Dawn non prendere esempio da lei…- Spike intervenne con finta noncuranza:

- Certo Briciola, prendi esempio da tua sorella…modello di virtù- Buffy stava per colpirlo di nuovo ma Angel la fermò dicendo:

- Smettetela di stuzzicarvi…Faith, Spike io faccio la ronda fino alle due, poi vado a riprendere Buffy da Lorne e torno a casa…Voi uscite verso quell’ora d’accordo?!- gli altri fecero di si con la testa e Buffy prima di uscire disse rivolta al signor Giles: - Tenga d’occhio questi incoscienti!!-

 

- Caritas…strano nome per un locale- disse Buffy leggendo l’insegna.

- E’ un locale alternativo…frequentato da demoni tutti innocui ed esseri umani- disse Angel.

- Cosa?! Meno male che ti avevo detto di voler prendere le distanze da tutto ciò!-

- Corri meno pericoli qui che in qualsiasi altro locale. E’ protetto da un incantesimo e poi Lorne il mio amico, nonché proprietario di questo posto, è in grado di leggere l’anima delle persone…-

- Anche lui è un demone?!-

- Decisamente…con la tua cultura demoniaca non dovresti restare impressionata…e comunque è una bellissima persona- spiegò Angel.

- Spiegami bene…come fa a leggere l’anima delle persone?!-

- E’ un suo dono…questo è un locale di karaoke, mentre le persone cantano lui riesce a leggere nella loro anima, l’ha fatto anche con me…è così che siamo diventati amici-

- Aspetta aspetta…vuoi dirmi che hai cantato anche tu?!-

- Mi servivano delle informazioni e Lorne non me le avrebbe mai date se prima non avessi cantato per lui…non è stata una bella esibizione! E comunque preparati, Lorne non ti assumerà mai se prima non avrà letto dentro di te…-

- Io non voglio che si impicci della mia anima…-

- Devi…e poi la maggior parte delle cose che ti riguardano già le sa…-

- Perché, è anche un veggente?!-

- No, le ha lette dentro di me…- detto questo entrò lasciando Buffy a riflettere sul peso di quelle parole. Non era niente che già non sapesse, faceva parte della sua anima dalla prima volta che si erano visti, ma sentirselo dire faceva sempre un certo effetto.

Dopo essersi ripresa entrò nel locale e rimase stupita nel vedere quanta gente ci fosse. Tutti i tavoli erano occupati e molta gente stava accalcata al bancone. Vicino alla porta quattro buttafuori decisamente imponenti tenevano sotto controllo la sala, pronti ad intervenire e buttare fuori chiunque disturbasse. Buffy si avvicinò ad Angel che stava parlando con il famoso Lorne, che si rivelò essere proprio come il vampiro l’aveva descritto.

-E così tu sei la famosa Buffy? Sono davvero contento di conoscerti, ho sentito così tanto parlare di te!- le disse porgendole la mano che lei strinse senza esitazioni.

- Mi conosci già così bene da non dovermi far cantare prima di assumermi, vero?- chiese speranzosa, ma lui scosse la testa dicendo:

- Mia cara queste sono le regole…vai, e canta quello che vuoi!-

- Angel…l’ultima volta che ho cantato ho baciato Spike…- puntò sulla gelosia di Angel sperando nel suo aiuto, ma questo fece spallucce affermando:

- Bè, Spike non c’è, quindi non corriamo questo rischio e poi, non potrei mai perdermi questo spettacolo!- Buffy lo fulminò con lo sguardo e mentre si avvicinava al palco esclamo:

- Sadico…beccati questa!- e cominciò a cantare:

 

-Childhood living is easy to do
The things you wanted I bought them for you
Graceless lady, you know who I am,
You know I can't let you slide through my hands-

 

Wild Horses,
Couldn't drag me away,
Wild, wild horses,
Couldn't drag me away...

 

-Però…non canta male come te!- esclamò Lorne, mentre Angel non riusciva a guardarla.

- Questa canzone…è quella del nostro ultimo ballo…- disse mentre cercava di fuggire lo sguardo di lei, che invece lo fissava, della serie: mi hai messo in questo pasticcio ed ora ne paghi le conseguenze.

I watched you suffer a dull, aching pain
Now you decided to show me the same
No sweeping exits or offstage lines,
Can make me feel bitter or treat you unkind

 

Wild Horses,
Couldn't drag me away,
Wild, wild horses,
Couldn't drag me away...

 

- Ora capisco tante cose…è proprio una splendida persona, anche se leggendo dentro di te l’avevo già intuito- disse Lorne. Angel lo guardò e disse:

- Come potrei non amarla?! Quante ragazze stringono la tua mano con tanta disinvoltura? Quante ragazze bacerebbero mai la faccia di un vampiro?! Quante si dissanguerebbero per te? Lei ha fatto tutte queste cose ed io spero solo di riuscire a renderla felice…prima o poi-

 

I know I dreamed you a sin and a lie,
I have my freedom but I don't have much time
Faith has been broken tears must be cried,
Let's do some living after we die

 

- Devi starle vicino…è stata sull’orlo di un baratro e non solo fisicamente…Ha dovuto affrontare troppe situazioni più grandi di lei, dalle tempo e non criticare le sue scelte…è insicura e ha bisogno di qualcuno su cui appoggiarsi…ha bisogno di te, non respingerla- disse Lorne.

- Non potrei…Mi sono reso conto di non esserne più capace…non riuscirei più a vedere le lacrime in quegli occhi sapendo di essere io a causarle! Voglio che rida, che sia felice…con me, per l’inferno! Non potrei più sopportare di vederla tra le braccia di un altro!-

-Ce ne hai messo di tempo a capirlo! Credo che d’ora in poi le cose tra voi miglioreranno!- concluse Lorne dando una pacca sulle spalle dell’amico.

 

Wild Horses,
Couldn't drag me away,
Wild, wild horses,
We'll ride them someday


Wild Horses,

Couldn't drag me away,
Wild, wild horses,
We'll ride them someday

 

La canzone finì e Buffy tornò tra loro esclamando:

- Allora come sono andata?!- Lorne sorrise dicendo:

-Sicuramente meglio del caro Angel…il posto è tuo!- Buffy saltò dalla gioia ed abbracciò Lorne stampandogli un bacio sulla guancia. Lorne la guardò stupito da quel gesto mentre Angel, sorseggiando la sua birra gli disse sorridendo:

- Che ti avevo detto?!- Buffy si chiese di cosa avevano parlato in sua assenza e vedendo che Angel beveva esclamò, mettendosi le mani sui fianchi:

- E tu?! Da quando hai cominciato a bere?!- Angel sorrise e attirandola a se le disse prima di baciarla: - Da quando mi sono allontanato da te…dovevo riempire il vuoto- Buffy si staccò dal suo abbracciando guardando Lorne imbarazzata:

- Ma, non avevamo detto di tenerlo SEGRETO!!- Angel sorrise, mentre Lorne lo giustificava:

- Con me non potete fingere…sarebbe inutile!- Buffy allora diede un altro bacio ad Angel:

- Se le cose stanno così…- Angel si alzò dallo sgabello dove era seduto e disse:

- Bene, vi lascio al vostro lavoro…passo a prenderti alle due-due e mezza!- e detto questo uscì.

- Hai già fatto la cameriera?- chiese Lorne.

- Si, in un fast food a Sunnydale e in un bar qui a L.A., quando…- Lorne la bloccò dicendo:

- Lascia stare, ho capito benissimo quando!- Buffy lo guardò male dicendo:

- Ma fammi capire, con te non posso proprio avere segreti?!-

- Vediamo…tra il mio dono e le cose che mi ha raccontato Angel…No, direi proprio di no!-

-Cominciamo bene!- esclamò Buffy, prima di mettersi a lavoro.

 

Capitolo V: COPPIE VECCHIE E NUOVE

- Ciao Buffy, hai finito?! Angel stava dando la caccia ad un branco di vampiri con Spike, quindi ha mandato me a prenderti- Spiegò Faith a Buffy che era piuttosto delusa dal cambio di programma. Erano passati due mesi da quando aveva cominciato a lavorare per Lorne e si trovava benissimo; come le aveva detto Angel il locale non era frequentato da malintenzionati e tra lei ed il demone verde era nato un bel feeling. Ogni sera alla chiusura del locale Angel andava a prenderla e trascorrevano insieme le ore più belle della loro giornata. Passeggiavano mano nella mano per le strade deserte e nei romantici parchi, come una coppia normale, lontano dagli sguardi indiscreti. Buffy tentò di nascondere il proprio malumore e dopo aver salutato Lorne e gli altri strani personaggi che lavoravano nel locale si avviò verso casa con Faith. La cacciatrice bruna stava un po’ sulle spine e Buffy se ne accorse:

- Faith sei strana…c’è qualcosa che devi dirmi?-

- Non ti si può nascondere nulla è B?!-

- Onestamente parlando ormai credo di conoscerti abbastanza bene…quando ti agiti come un cane in gabbia è sempre perché c’è qualcosa che ti preoccupa-

- Prometti che non riderai di me…- disse parandosi davanti a Buffy con un espressione decisamente seria sul volto. Buffy promise e allora l’altra continuo tutto d’un fiato:

- Mi sono innamorata…di Spike!- Buffy non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere.

- Avevi promesso!- esclamò l’altra imbronciata dando un calcio al tronco di un albero.

- Scusami…hai ragione…ma…è Spike!- e ricominciò a ridere.

- La vuoi smettere?! Lo sapevo che era meglio non dirti nulla! E poi…non mi pareva che tu ridessi tanto quando ci andavi a letto!- Buffy si ricompose e disse:

- Ecco, mi sono ripresa. E’ stato lo choc..Giles ha avuto la stessa reazione quando ha saputo di me e Spike. L’avevo detto ad Angel che non me la raccontavate giusta…Sono contenta per voi-

- Non hai niente di cui essere contenta…non stiamo insieme!-

- Come non state insieme?! Da quel che ho visto anche lui è interessato a te…-

- A lui interessa solo una cosa, portarmisi a letto!-

- Fino all’ultima volta che abbiamo affrontato un discorso del genere anche tu volevi solo quello…Qual’era la tua teoria?! Usa e getta? Vallo a dire al povero Xander e a tutti gli altri-

- Tutti possono cambiare idea!- Buffy sorrise all’espressione infantile dell’amica:

- Ne sono contenta…e spero che tu sia felice! Ma quindi tra te e Spike…-

- Non c’è stato nulla! Lui ci prova continuamente, tutte le sere. Angel ci manda sempre da soli a fare la ronda…E’ un continuo di battute maliziose e occhiate che mi spogliano. Io vorrei tanto cedere e fare l’amore con lui, ma ho paura che per lui sia solo sesso…un trofeo da aggiungere alla sua collezione…Ho paura che si comporti come ho sempre fatto io…e tutto ciò mi spezzerebbe il cuore- Concluse guardando Buffy con una richiesta d’aiuto negli occhi.

- Non ci sono dubbi…sei proprio innamorata! Comunque Spike sa anche essere romantico quando vuole, devi solo riuscire a far breccia nel suo cuore che io e Drusilla abbiamo ingiustamente malridotto! E non è escluso che tu ci sia già riuscita! Lascia fare a me. Gli parlerò e sonderò il terreno per te. Vedrai che risolveremo il tutto…credo che il suo non sia solo desiderio!- Faith scosse la testa dicendo:

- E se volesse me solo perché sa che non può più avere te?! In fondo siamo entrambe cacciatrici…- Buffy le sorrise e prese le difese del suo ex amante dicendo:

- Questo proprio no…Spike non è così meschino. Non so ancora se quello che prova per te è amore, ma di una cosa sono certa…Non lo fa per vendetta o perché è alla ricerca di una mia copia…anche perché escludendo l’essere cacciatrici io e te non abbiamo molto in comune!- 

Faith appariva più sollevata ed il fatto che Buffy avrebbe parlato a Spike le toglieva un gran peso dallo stomaco. Ormai erano arrivate a casa, Faith tirò fuori le chiavi ed aprì la porta.

Lo spettacolo che si trovarono davanti le stupì parecchio…Cordelia e Xander avvinghiati sul divano nella penombra. Cordelia scattò in piedi e riabbottonandosi la camicetta disse:

- Che cosa ci fate voi due qui?! Sono solo le tre e Buffy non torna mai prima delle quattro- quattro e mezza!- Buffy cercò di sfuggire lo sguardo indagatore e divertito di Faith che disse:

- Stano che Buffy faccia sempre così tardi, visto che…- Buffy la interruppe e si rivolse agli altri:

- Da quanto va avanti questa storia?- doveva assolutamente distogliere l’attenzione dai ritardi suoi e di Angel, le sembrava di essere tornata un’adolescente!

- Da qualche settimana…ma volevamo aspettare di essere sicuri di noi stessi prima di fare l’annuncio ufficiale alla “famiglia”!- si scusò Xander. Buffy lo abbracciò dicendo:

- Non c’è niente di cui scusarsi…Sono davvero felice per voi…solo, forse sarebbe meglio che per certe cose vi ritiraste nelle vostre camere…- Cordelia alzò le spalle e disse:

- Hai ragione, di solito infatti facciamo così, solo che stasera non c’era nessuno a casa…tu eri a lavoro, Faith, Spike ed Angel di ronda, Connor e Dawn a dormire da rispettivi amici, Giles è in Inghilterra per lavoro da una settimana e…chi manca?- chiese rivolta a Xander.

- Will e Wes, ma non abbiamo la minima idea di dove siano finiti…quando io e Cordy siamo tornati dal ristorante la casa era deserta, quindi ne abbiamo approfittato…- Faith si buttò sul divano dicendo:

- Per favore, risparmiateci i particolari…ma dove saranno finiti quei due?-

Come per rispondere alla domanda di Faith la porta si spalancò e i due interpellati entrarono o meglio si buttarono dentro casa, senza accorgersi dei presenti, per quanto erano impegnati a baciarsi appassionatamente. Si vedeva chiaramente che desideravano soltanto un letto.

I presenti erano alquanto imbarazzati e fu Faith a rompere il silenzio esclamando:

- Sorpresa!- I due si staccarono subito e si guardarono intorno imbarazzatissimi. Allora tutti scoppiarono a ridere e Faith disse:

- Un’altra coppia clandestina…chi l’avrebbe mai detto!- Wesley riusciva solamente a balbettare, così dopo aver farfugliato una specie di buona notte se ne andò in camera. Willow esclamò:

- A quest’ora dormono sempre tutti…e tu- disse rivolta a Buffy che la fermò subito:

- Non sono mai in casa a quest’ora…ho capito! Scusate se per una volta sono tornata presto scombinando tutti i vostri piani! Prendetevela con Angel, è stato lui a mandare Faith a prendermi!- Xander sorrise e mentre si avviava sulle scale assieme alla sua Cordy esclamò:

-E come ti sbagli…è sempre colpa di Angel…e se stranamente la colpa non è sua…allora è di Spike!- Cordelia gli diede una gomitata, mentre le altre tre ragazze risero dell’uscita di Xander, che per un attimo le riportò ai vecchi tempi.

Buffy e Willow si accomodarono sul divano accanto a Faith ed approfittarono dell’occasione per parlare un po’ degli ultimi sviluppi in campo sentimentale:

- Allora Rossa, com’è nata la tua torbida relazione col mio ex osservatore?- chiese Faith.

- Che strano, anche Spike mi chiama sempre Rossa!- e qui Faith arrossì un po’, anche se solo Buffy se ne accorse e Willow continuò- non lo so com’è nata…sicuramente non è stato un colpo di fulmine, quando l’ho conosciuto a Sunnydale lo consideravo un idiota, come tutto il gruppo del resto. Qui a Los Angeles è sicuramente cambiato, è un uomo più sicuro di se, più coraggioso ed indipendente. Vivendo sotto lo stesso tetto ho imparato ad apprezzare i suoi lati positivi e ne sono rimasta affascinata. Poi ultimamente mi ha aiutato a preparare un esame di storia medievale e…da cosa nasce cosa!- Buffy sorrise e Faith con la sua delicatezza esclamò:

- Ma non eri lesbica?!- Willow sorrise e rispose alle amiche:

- Non so che dirti, so solo che Tara l’ho amato con tutta me stessa…Con Kennedy sono stata bene, ma sapevo che non sarebbe durata…e ora, sento di provare qualcosa per Wesley, sono attratta da lui e visto che anche per lui è lo stesso abbiamo deciso di provarci…-

- E noi vi abbiamo rovinato la serata…scusa!- disse Buffy. Willow sorrise e stava per rispondere quando dalle scale tornò Cordy esclamando:

- Non credevate mica di poter spettegolare senza di me?! Appena Xander si è addormentato sono riscesa! Cosa mi sono persa?!- Faith fece un riassunto e a quel punto Cordy disse:

- Bene…io ho il mio Xander, anche se preferivo quando la nostra storia era in incognito; Willow ha Wesley, sono contenta soprattutto per lui così si scioglierà un pochino; Faith si metterà con Spike, non fare quella faccia si vede benissimo che sei cotta di lui!, Buffy ed Angel sono una causa persa; Connor e Dawn probabilmente faranno la stessa fine perché buon sangue non mente…e mi resta solo Giles da sistemare!- Willow rise mentre Faith disse preoccupata:

- Davvero è così evidente? Credete che anche lui se ne sia accorto?!- e Buffy esclamò:

- Siamo davvero così patetici?!- Cordelia alzò le spalle e le rispose:

- Non c’è male…tra voi è sempre la solita tiritera, anche se ora con la profezia…Oh cavolo, Angel mi ucciderà!- si era accorta dallo sguardo della ragazza di aver detto qualcosa di sbagliato, cercò di tergiversare, ma Buffy la mise alle strette ed alla fine confessò tutto. Erano ancora tutte e quattro sul divano mute, perché nessuna sapeva cosa dire, quando i due vampiri rientrarono.

Cordelia disse subito al suo capo con un’espressione decisamente colpevole sul volto:

- Angel…mi dispiace…non volevo dirglielo, ma stavamo parlando…-

- Cosa le hai detto?!- Chiese Angel preoccupato, vedendo lo sguardo torvo di Buffy che disse:

- Cordelia si è lasciata sfuggire di una certa profezia…Com’è che la chiamate?! Shanshu..ne sai qualcosa?!- Angel abbassò lo sguardo mentre Spike scoppiò a ridere dicendo:

- Che ti avevo detto?! Così impari a non dare retta al vecchio Spike!-

- Ma allora è una congiura contro di me!!! Lo sapevate tutti!- sbottò Buffy.

- Io no B, te l’assicuro!- si giustificò Faith. Anche Willow prese la parola dicendo:

- Se è per questo neanche noi di Sunnydale ne sapevamo niente…Comunque credo sia meglio che noi altri togliamo le tende- terminò tirandosi dietro Spike che sarebbe volentieri rimasto a godersi la scena. Quando rimasero soli il silenzio si fece pesante…nessuno dei due parlava.

Fu Buffy, dopo minuti che parvero loro interminabili, a prendere la parola con un tono stanco:

- Siamo alle solite…Non riesco più nemmeno ad arrabbiarmi. Tu che prendi decisioni per entrambi, è un disco rotto oramai…- Angel scosse la testa e si sedette sul tavolino, di fronte a lei, per guardarla negli occhi mentre le parlava:

- Secondo te perché l’ho fatto?- Lei alzò lo sguardo e lo fissò per qualche secondo, poi rispose:

- Per proteggermi?! Tanto per cambiare…- Lui le prese le mani tra le sue e gliele strinse.

- Per non illuderti…le profezie sono infime ed a volte possono essere raggirate…Ricordi il Maestro e tutto ciò che accadde quella sera? In questi anni quante profezie abbiamo sventato? Ed è per questo che non voglio illuderti…La profezia dice che il vampiro con l’anima dopo aver ottenuto la redenzione tornerà in vita…non dice quando, può essere domani, come tra trecento anni…e poi anche Spike ha un’anima…-

- Poter solo sperare in un futuro con te per me è già abbastanza…Non mi importa niente della profezia…ho imparato a non desiderare più una vita normale con dei figli, una bella casetta ed un giardino…Guardami, faccio la cameriera in un locale notturno, vivo in una specie di comune con streghe e vampiri e non ho un avvenire sicuro! Ma la vuoi sapere una cosa? Sto meglio adesso di quando stavo a Sunnydale…senza di te-

- Tu dici di star bene, ma Lorne dice che…- lei gli mise una mano sulle labbra dicendo:

- Avevi promesso…niente domande…viviamo alla giornata, no?!-

- E la Profezia?! Se non si dovesse avverare io…resto immortale…-

- Già…mentre io invecchierò e diventerò brutta, quindi il peggio sarà per te!-

- Tu non sarai mai brutta ai miei occhi, neanche a novant’anni…anche se il mio desiderio più grande sarebbe quello di invecchiare con te…la mia vita senza te non ha senso!- le disse abbracciandola. Buffy cercò di sdrammatizzare perché il suo cuore batteva troppo forte:

- In questi ultimi anni mi pare che sei riuscito a darglielo abbastanza bene!-

- Sempre a recriminare! Ma me lo chiedo sempre anch’io: come ho fatto a vivere senza di te!-

le rispose stringendola forte a se e baciandole dolcemente il collo.

- Andiamo a letto? Non so te, ma io sono piuttosto stanco!- lei annuì e tenendosi per mano si avviarono di sopra. Arrivata alla sua porta Buffy si fermò e lui la guardò stupito:

- Io intendevo il mio letto…- Buffy avvampò e balbettò qualcosa, allora lui disse sarcasticamente guardandola in modo strano:

- Cos’è, non siamo ancora abbastanza grandi da capire fino a che punto possiamo spingerci?-

- Non mi va di rischiare…e non guardarmi in questo modo…mi fai venire i brividi perché mi ricordi Angelus…- gli rispose portandosi le braccia al petto. Lui scosse la testa e le sussurrò:

- Angelus fa parte di me…non potrai mai cancellarlo del tutto…in lui c’è una parte di me ed in me c’è una parte di lui…questo non puoi cambiarlo…Ti fidi di me? Dormi con me stanotte…- Buffy sospirò, chiuse gli occhi e poi strinse la mano che lui le porgeva per seguirlo nella sua stanza. Si fidava di lui e affrontò il fantasma di quella notte del suo diciassettesimo compleanno…un altro muro intorno al suo cuore era crollato, forse dopotutto avrebbe ritrovato la serenità. Di una cosa era certa: tra le sue braccia avrebbe trascorso la prima notte senza incubi dopo la battaglia.

 

Capitolo VI: PARTENZE

- Faith, Spike finalmente vi siete svegliati…ha chiamato Fred, c’è bisogno di voi a New York-

disse Cordelia ai due, non appena apparvero nel salone. Gli altri, esclusi Buffy ed Angel che erano ancora in camera di lui, erano tutti già svegli. Xander e Willow stavano finendo di fare colazione, prima di recarsi a lavoro e all’università; Connor e Dawn si stavano raccontando le loro serate, mentre Cordelia e Wesley cercavano di trovare una soluzione per aiutare Fred e Gunn. Spike sorrise e guardando Faith le disse:

- Si parte ragazza! Sei già stata nella city?- Faith scosse la testa rispondendo:

- No, non ho avuto ancora tempo per girare il mondo come te! Non sono mica centenaria io!-

- Io ci sono stato…Lì ho ucciso la mia seconda cacciatrice!- ribattè con un sorriso maligno.

- Posso ucciderlo?!- chiese Faith avvicinandosi minacciosamente.

- Hai tutto il mio appoggio!- disse Xander ridendo.

- Capisco che alle volte il nostro Spike risulti un po’ indisponente, ma ti prego di non ucciderlo Faith…è buono ormai e poi abbiamo bisogno di lui!- intervenne Wesley conciliante.

- Ehi sapientone,chi ti dice che riuscirebbe a battermi?! Anche se ora ho un anima resto sempre William il Sanguinario, non dimenticatevelo mai!- Con questa risposta Spike voleva azzittirli tutti, ma dopo secondi scoppiarono tutti a ridere facendolo infuriare:

- Bloody Hell! Siete insopportabili! Prima o poi farò una strage, così la smetterete di prendervi gioco di me!- Dawn gli andò incontro e l’abbracciò mentre sempre ridendo gli spiegava:

- Non te la prendere Spike! Lo sai che scherziamo…- Cordelia si avviò per le scale dicendo:

- Vado a svegliare Angel, così organizziamo la vostra partenza- .

Arrivata alla porta di Angel entrò senza bussare (la solita discrezione di Cordelia) e appena vide i due che dormivano abbracciati cominciò ad urlare. Subito gli altri corsero in camera di Angel, mentre lei gridava senza seguire un filo logico:

- Buffy ed Angel…la Maledizione, incoscienti..Angelus- i due si erano svegliati ed Angel balzò fuori dal letto, mentre Buffy ancora frastornata cercava di coprirsi con il lenzuolo (non avendo dormito in camera sua indossava solo mutande e reggiseno). Così facendo peggiorò la situazione, spaventando ancora di più Cordelia che non riusciva a smettere di urlare.

- Come avete potuto essere così incoscienti- proruppe Wesley.

- Ma bravi…non vi si può lasciare un momento soli…- disse Xander.

- Avrei dovuto immaginarlo quando Cordelia ha detto che tornate sempre tardi!- disse Faith.

- Ma dimmi tu se uno per una notte di sesso deve perdere l’anima- disse Spike.

- ALT!- tuonò Angel – Prima che Willow si precipiti a fare l’incantesimo ascoltatemi un secondo:

NON HO PERSO L’ANIMA!- tutti li guardarono stupiti e Connor domandò:

- Ma come è possibile?! Questo vuol dire che non la ami più?!-

- Non abbiamo fatto l’amore! Abbiamo solo dormito insieme…Ora se per favore volete uscire- sbottò Buffy imbarazzatissima.

- Scusateci tanto…Ma mettetevi nei nostri panni, non è proprio una passeggiata avere a che fare con Angelus- si giustificò Willow.

- Se voi ci aveste avvertito di questo vostro ritorno di fiamma non saremmo arrivati a questo- disse Dawn, ma Buffy scosse la testa dicendo tristemente:

- Avreste fatto molto peggio…e comunque non c’è stato nessun ritorno di fiamma…e non ci sarà, fino a quando per noi non ci sarà un futuro…- gli altri uscirono imbarazzati, mentre Angel si infilava la maglietta.

- Mi dispiace…Forse è stata una pessima idea…- lei gli sorrise andando ad abbracciarlo:

- No, è stato bello…per la prima volta da mesi ho dormito un’intera notte senza incubi e questo…grazie a te. Con te mi sento sempre al sicuro- lui le baciò dolcemente la fronte e disse:

- Per te io ci sono sempre…lo sai. Io scendo a vedere cos’è successo, ci vediamo di sotto-.

Buffy annuì e si mise i suoi pantaloni. Stava per mettersi anche la maglietta quando si accorse che era macchiata. Alzò le spalle e prese dall’armadio una camicia di Angel; dopo averla indossata, ed essersi ubriacata del suo profumo, scese anche lei di sotto.

Quando scese Xander e Willow erano già usciti e gli altri erano nello studio di Angel ad organizzare la trasferta di Faith e Spike, ad eccezione di Connor e Dawn che stavano guardando la tv. Buffy si unì a loro, preferendo non interrompere la riunione degli altri.

- Piantatela di guardarmi con quelle facce!- disse Buffy riferendosi alle occhiatine che le lanciavano i due. Dawn le rispose a tono:

- Se non volevi le nostre occhiate potevi evitare di metterti una sua camicia-

- E’ un vizio che non mi toglierò mai…e comunque non devo certo giustificarmi con voi!-

- Dovresti darmi il buon esempio però…- la provocò Dawn.

- Time out! Però, e io che mi lamentavo del mio rapporto con mio padre!-

- Bè, Angel non è certo un immaturo egocentrico come mia sorella! E’ facile andare d’accordo con lui- rispose Dawn. Buffy spalancò la bocca e rispose:

- Ma sentitela! Io sarei immatura ed egocentrica?! Ma guarda da che pulpito viene la predica!-

- Possibile che state sempre a battibeccare?- intervenne Faith, mentre tutto il gruppo li raggiungeva.

- Puro affetto fraterno! Loro due se lo dimostrano così!- le giustificò Spike.

- Forse è meglio che andate a fare i bagagli, dovete partire il prima possibile- disse Wesley.

- Ok, io vado di sopra a fare i bagagli- disse Faith.

- Anch’io- disse Spike seguendola.

- Che altro dobbiamo fare stamane?- chiese Angel alla sua segretaria.

- Ci sarebbe quel tizio che ci ha chiesto di pedinare la moglie…- Angel scosse la testa:

- Mi dispiace…Ma io di queste cose non mi occupo…visto che ti piace tanto prendere qualsiasi caso…pensaci tu, tanto più che è giorno ed io non posso uscire-

- Wesley vieni tu?- chiese facendo gli occhi dolci, ma anche quello rifiutò:

- Devo fare delle ricerche sui demoni che infestano New York-

- Ma non vorrete lasciarmi andare da sola?! Buffy…-

- Mi dispiace ma sono in pensione…Oggi volevo fare un po’ di shopping-

- Potrei venire io…sono bravo a fare le foto- si propose Connor.

- Non se ne parla proprio!- disse Angel, ma Connor ribatté prontamente:

- Ma perché?! Non si tratta di demoni e poi ho affrontato pericoli maggiori di un pedinamento!-

- D’accordo, in fondo un po’ di esperienza ti farà bene…Ma non fare niente di testa tua, attieniti a quello che ti dice Cordelia!-

- Posso andare anch’io allora? Non ho niente da fare qui…- chiese Dawn. Angel guardò Buffy e vedendo che lei annuiva mandò i due ragazzi in missione con Cordelia.

- Poverini…secondo me alla fine gli farà pedinare un bel cappotto!- disse sarcastico Wesley riferendosi a Cordelia, mentre si ritirava in ufficio.

- Vado anch’io in ufficio, hai bisogno di qualcosa?-

- No Angel, non ti preoccupare. Vado a salutare quei due e poi mi dedico ad una mattinata di shopping…Me la merito, non trovi?-

- Ecco brava, comprati un po’ di magliette, così la smetterai di metterti le mie camicie!-

- Non credo che rinuncerò facilmente a ficcanasare nel tuo armadio…-

- Lo sai che nella mia stanza sei sempre la benvenuta…-

- Ok, meglio che vada…A forza di vivere con Spike e Faith sei diventato peggio di loro!-

Dopo aver detto questo Buffy salì le scale, lasciando un sorridente Angel in salone.

 

- Posso entrare?- chiese Buffy a Spike facendo capolino nella sua stanza.

- Vuoi aiutarmi a farei bagagli?- le chiese il vampiro biondo.

- Bé, forse avresti bisogno di una mano- disse indicando i vestiti che aveva buttato alla rinfusa nella sua valigia- comunque volevo fare quattro chiacchiere con te…-

- Allora facciamo un patto: tu mi fai la valigia, ed io parlo con te! Di che vuoi parlare?!-

chiese sedendosi soddisfatto sul letto, mentre Buffy tirava fuori gli indumenti dal borsone per poi rimetterceli dentro tutti piegati.

- Faith – disse Buffy tutto d’un fiato.

- Cos’è sei gelosa?-

- Assolutamente no…Voglio solo sapere che intenzioni hai-

- Da quando ti interessi della mia vita sentimentale?!-

- Da quando hai messo gli occhi su una mia amica…-

- Adesso non sono nemmeno libero di guardare le tue amiche cacciatrice?-

- Piantala Spike…Lo sai che con me quest’aria da strafottente non attacca più.  Risparmiatela per Faith che ancora non ti conosce bene!-

- Va bene, sono attratto da lei, contenta?!-

- Questo ormai lo sapevano pure i muri!-

- Allora che vuoi che ti dica?-

- Voglio sapere se vuoi solo portartela a letto, se è un ripiego o se a lei ci tieni davvero!-

- Ma sentitela…Avrei dovuto immaginarlo subito…Ecco quello che vuoi sentire: Si Buffy, sono ancora pazzo di te, ma visto che tu stai col mio capo, voglio scopare con Faith perché è una super donna come te e potrà riempirmi di botte proprio come facevi tu…Contenta?!- sbottò Spike. Buffy buttò sul letto la camicia che stava piegando e gli si avvicinò dicendo:

- Se proprio vuoi saperlo non ho mai pensato che tu volessi usare Faith come ripiego, anzi, penso che lei per te sia diventata piuttosto importante. Ma tu devi sempre recitare la parte di quello menefreghista, che dalle donne vuole solo una cosa…Bè complimenti, hai finto talmente bene da allontanarla da te! – Spike era stupito:

- In che senso l’ho allontanata da me?-

- Pensa che la userai per qualche notte di sesso e niente più..le spezzeresti il cuore e lei ha paura di soffrire…-

- E la mia di sofferenza?! Stai qui a farmi la predica quando sei stata tu a spezzarmi il cuore. Ma tutto rientra nei tuoi ragionamenti dopotutto…Faith è un essere umano e non merita di soffrire, mentre io resto sempre un mostro…non era così che dicevi?-

- Senti io volevo solo aiutarvi…ma vedo che come al solito ho sbagliato tutto…vedetevela da soli- disse Buffy uscendo, prossima alle lacrime causate dalle parole di Spike.

- Buffy aspetta- la fermò e la riportò nella sua stanza- scusami…sono stato un deficiente. Il fatto è che anch’io ho paura di soffrire, per questo faccio la parte del bello senz’anima-

- Spike non c’è più ragione di fingere…Sii te stesso, dalle l’amore di cui sei capace e vedrai che non soffrirà nessuno- Spike annuì ed abbracciò la ragazza. Dopo poco le chiese:

- E tu che mi dici? Stamattina ci avete fatto prendere un bello spavento!-

- Lasciamo stare…ora vado a fare una passeggiata. Mi raccomando, approfitta di questi giorni a New York…-

- Lo farò Buffy…Grazie-

- Ve lo dovevo…A tutti e due- e detto questo uscì dall’Hyperion consapevole di aver aiutato due anime a trovare la propria strada. C’era solo una vocina nella sua testa che continuava a chiederle se avesse fatto bene ad appoggiare la relazione di quei due…un altro vampiro e un’altra cacciatrice…un altro ossimoro, altra sofferenza…

- Magari ci sarà un lieto fine…- si disse senza troppa convinzione.

 

Capitolo VII: QUASI UNA FAMIGLIA

- Finalmente sole…- disse Willow rivolta a Buffy, mentre chiudendosi la porta alle spalle si sedeva sul letto accanto a lei.

- Libere di chiacchierare in pace! E’ bellissimo vivere tutti assieme, ma alle volte è impossibile avere un minimo di privacy!-

- Basti pensare a quanto poco c’è voluto per svelare le coppie clandestine!-

- Parla per te…io non faccio parte di una coppia…- disse Buffy sospirando.

- Però se non altro non litigate più ed andate d’amore e d’accordo…-

- Già…ci siamo messi tutto alle spalle, ma…non credo che duri. E non mi riferisco al sesso… Quello riusciamo a controllarlo bene…il problema è l’immortalità…Guardalo, in quasi otto anni è rimasto identico, mentre io…guarda quella foto sulla tua scrivania, è stata scattata poco dopo il mio arrivo a Sunnydale…io stessa stento a riconoscermi. Cosa accadrà tra 20 anni, ammesso che il Male non abbia la meglio su di noi e ci annienti…- Willow scosse la testa:

- Non devi pensare queste cose…pensa ad essere serena. Se è lui che vuoi, e di questo nessuno ha dubbi, vivi con lui ora, nel presente. Nessuno sa cosa ci riserva il futuro, abbiamo affrontato tante battaglie ed ogni volta credevamo che fosse l’ultima, nel bene o nel male, ma siamo ancora qui…Non perdere tempo Buffy…ogni attimo è prezioso, soprattutto per noi che non siamo immortali!-

- Hai ragione…come sempre del resto! Mi accompagni all’aeroporto? Devo andare a prendere il signor Giles, non vedo l’ora di riabbracciarlo!-

- Anch’io! Hai già chiamato il taxi?!-

- Assolutamente no…Angel mi ha prestato la sua macchina…- disse Buffy sorridendo.

- Come hai fatto a convincerlo?!- chiese Willow sbalordita.

- Vivere con Dawn mi ha insegnato moltissimi metodi di persuasione! E poi con Angel è fin troppo facile, soprattutto per me!- detto questo uscirono dalla stanza ridendo e si diressero all’aeroporto, ridendo e scherzando.

 

- Signor Giles ci aiuti lei…- chiese Connor speranzoso all’inglese, quando lo vide tornare giù in salotto assieme alle ragazze.

- Cosa dovete fare?- chiese Rupert intuendo che si trattava di compiti.

- Dobbiamo fare una relazione sulle opere teatrali di Oscar Wilde, è un lavoro a coppie e noi non sappiamo da dove cominciare…- continuò Dawn.

- Bene, il signor Giles è sicuramente la persona più adatta. Io vado a stirare, anche perché non saprei proprio come commentare uno scrittore inglese- disse Buffy. Connor, Dawn e Willow scoppiarono a ridere, mentre il signor Giles pulendosi gli occhiali le disse tutto contrito:

- Irlandese Buffy, non inglese!-

- Eh, che vuoi che sia…Irlandese, Inglese…è la stessa cosa!- si giustificò Buffy.

- Non direi proprio…sono culture e mentalità completamente diverse…e che non hanno la minima intenzione di mischiarsi…- rispose Angel che era appena uscito dal suo ufficio.

- Almeno su una cosa riguardo le nostre culture siamo d’accordo…-

- Potremmo tornare alla nostra relazione…- chiese Connor temendo che il dibattito sulle civiltà

si protraesse troppo a lungo distogliendoli dal loro compito.

- Forse è meglio che vi aiuti io…Ho sempre adorato Wilde…- si propose Angel.

- Senza offesa Angel…ma credo che il signor Giles sia più preparato…- rispose Dawn. Il signor Giles quasi gongolava, mentre Angel usciva contrariato dalla stanza dicendo:

- Quest’inglese non potrà mai comprendere appieno l’opera di Wilde…il contesto in cui viveva…Non per vantarmi, ma io ho assistito alla prima rappresentazione di “Un marito ideale”… Peggio per voi…-

- Guarda cos’hai scatenato..!- sussurrò Willow a Buffy mentre anche loro abbandonavano il salone per ritirarsi in cucina. Buffy alzò le spalle dicendo:

- Non è colpa mia se soffrono tutti e due di idolatria per le loro culture!!! E poi come pretendete che io sappia che Wilde era irlandese…mentre voi studiavate io ero impegnata a salvare il mondo, ed è già tanto se mi ricordo che era un poeta!-

- Scrittore…- la corressero contemporaneamente Willow, Angel e Wesley. Buffy alzò gli occhi al cielo esasperata esclamando:

- Povera me! Sono finita in un covo di secchioni!- Willow e Wesley li lasciarono soli, uscendo dalla cucina abbracciati e sorridenti. Angel si avvicinò a Buffy e le mostrò una busta dicendo:

- C’è posta per te…-

- Cos’è?- chiese Buffy incuriosita.

- L’ultima delle calamità naturali…il colloquio genitori-insegnanti…- le rispose Angel.

- Vuoi forse dire che devo tornare lì dentro?!-

- Temo proprio di si…L’incontro è domani alle 7 nella palestra della scuola…-

- Perfetto…il preside Barton non mi farà mai entrare allora!-

- Non fare la scema…Sei sotto la mia protezione, non ti dirà niente! Hai visto che ha un debole per me! -

- Mi chiedo solo se ci sia ancora qualcuno dei miei vecchi professori…Sinceramente non so quanto mi farebbe piacere rivederli…-

- Non ricominciare con la solita storia…- l’ammonì lui.

- E’ la verità Angel…Come faccio a tornare lì dentro, davanti a persone che mi conoscevano…Mi chiederanno cosa ho fatto della mia vita…ed io cosa gli risponderò?! Faccio la cameriera in un night club…oppure, stiro e lavo i piatti per i miei amici che invece si guadagnano la giornata?! Dimmi tu Angel…-

- Non ti deve importare quello che pensano gli altri…perfetti sconosciuti tra l’altro! Quando comincerai a pensare a te stessa, al tuo bene, a quello che vuoi?!-

- Parli bene tu…La gente ti guarda con rispetto ed ammirazione…-

- Ti rendi conto della cazzata che hai appena detto?! La gente mi rispetta e mi ammira…Certamente, ma solo perché non sa cosa sono veramente…Sono un mostro Buffy e sono costretto a nasconderlo a tutti…- La zittì lui. Buffy si pentì delle sue parole e lo abbracciò:

- Scusami…sono soltanto un’egoista egocentrica…Guardami negli occhi…Tu non sei un mostro, altrimenti non potresti mai amare…e tu di amore ne dai tanto, a tutti noi- Si baciarono dolcemente e Buffy sentì tutta la tensione accumulata sciogliersi in quei minuti di tenerezza, come solo i suoi baci avevano il potere di fare.

- Ti senti meglio?- le chiese lui. Buffy asserì con la testa dicendo:

- Ogni tanto ho bisogno di sfogarmi…-

- Con me puoi sempre farlo, sono un’ottima spalla su cui piangere!-

- Lo so. Mi è sempre piaciuto scaricarti addosso problemi e frustrazioni!-

- Ti senti pronta ad affrontare i professori di Dawn?!-

- No…Però domani è un altro giorno!-

 

La mattina dopo Buffy si svegliò molto presto, l’incontro con i professori di Dawn la innervosiva parecchio e fece colazione assieme a Xander, perché gli altri o erano già usciti (Connor, Dawn, Willow), o erano già a lavoro (Wesley e Giles) o ancora a dormire (Angel e Cordelia).

- Oggi sei in ritardo Xan?-

- No, mi sono preso la mattinata di riposo, ho promesso a Cordy di accompagnarla a fare shopping!-

- Povero te!- gli disse comprensiva- Allora, che ne pensi della vita a Los Angeles…è tempo di bilanci…-

- Il signor Giles aveva ragione…non c’era posto migliore per ricominciare…Non che sia stato facile, ma credo che in fondo possiamo ritenerci più che soddisfatti…Abbiamo ritrovato la speranza, il sorriso e…l’amore-

- Già, tu, Willow, Dawn e persino il signor Giles vi siete integrati alla perfezione…-

- Anche tu non te la stai cavando male…-

- Si ma, come dice Lorne, devo ancora trovare il mio posto nel mondo-

- Bè, spero che tu lo trovi presto, e che non ti porti mai troppo lontana da noi…- le disse Xander stampandole un bacio sulla fronte e stringendola forte, prima di tornare su in camera da Cordy per svegliarla con la colazione a letto.

- Speriamo…- sospirò lei, finendo la colazione e rassettando la cucina.

- Buongiorno Buffy – le disse il Signor Giles entrando il cucina.

- Buongiorno anche a lei!- disse sorridendo.

- Dormito bene?-

- Insomma…-

- Ancora quegl’incubi?!- le chiese preoccupato.

- No, non si preoccupi, questi sono di altra natura…Non mi sento pronta ad affrontare i professori della mia sorellina…Non mi sento all’altezza…-

- Tu..? Tu, che hai sconfitto i peggiori nemici dell’umanità, hai paura di qualche pedante e noioso professore?! Non voglio più sentirti dire che non sei all’altezza di qualcosa! Tu sei la mia cacciatrice ed io sono più che fiero di te!- le disse lui.

- Anche se ora sono solo una cameriera?!- chiese esitante.

- Quello che si è e che si è stati non ci abbandona mai Buffy e comunque sia io non smetterò mai di volerti bene e di essere orgoglioso di te…- disse dolcemente.

- Come farei senza di lei…Non è che andrebbe a parlare con i professori al posto mio?!- provò a chiedergli facendo la faccia da vittima, ma lui non si fece abbindolare:

- La vittima valla a fare con l’irlandese, con me non attacca! – Buffy gli fece la linguaccia ed uscì dalla cucina ridendo. Il signor Giles riusciva sempre a rasserenarla, quasi come Angel.

 

Di nuovo qua fuori…pensò Buffy mentre assieme ad Angel si avvicinava all’ingresso della scuola. Angel notò la sua ansia e mentre varcavano la soglia dell’istituto la prese per mano con fare protettivo. Entrarono nella palestra, dove gli insegnanti avevano già cominciato a parlare con gli altri genitori. Appena li vide il preside si avvicinò a loro, ma prima che potesse aprire bocca Buffy le rivolse un sorriso smagliante dicendo:

- Buonasera preside Barton, come sta? Stavo ammirando la palestra è veramente bellissima!-

- Spero che rimanga tale…- disse il Preside borbottando. Angel stava per ribattere ma lei gli strinse il braccio per fargli capire che non aveva bisogno del suo intervento. Le parole del signor Giles e di Angel le avevano infuso tanto coraggio e si sentiva pronta a tollerare quell’omuncolo prepotente. Del resto se era sopravvissuta a Snyder!

- Ancora con quella storia della palestra…non lo vuole proprio capire che sono cambiata. Niente più cattive frequentazioni, ho messo la testa a posto! – le disse recitando la parte della brava ragazza pentita delle sue malefatte. Il Preside si sciolse un pochino:

- Bè sicuramente il fatto che viva con il signor Hastur depone a suo favore…- disse rivolgendo il suo sorriso migliore ad Angel, che sorrise e trovò una scusa per allontanare lui e Buffy dal fastidiosissimo preside. Poi si divisero per parlare con i professori dei ragazzi; tutti avevano pareri favorevoli su Dawn e questo stupì molto Buffy, visti tutti i problemi che la ragazza le aveva dato a Sunnydale. Ma qui a Los Angeles Dawn era rifiorita, era tornata la ragazza spensierata e felice che non vedevano più dalla morte di Joyce. Vivere in quell’albergo, in quella specie di comune aveva ricreato attorno a lei il nucleo protettivo di una famiglia. Come al solito il signor Giles aveva avuto ragione…

- Buffy Summers…è un piacere rivederti, sei diventata una donna ormai- la fermò una donna sulla cinquantina che si rivelò essere la sua ex professoressa di ginnastica, l’unica che l’aveva sempre approvata e difesa, anche davanti all’evidenza. Buffy l’abbraccio felice:

- Professoressa, come sono contenta di rivederla!-

- Sono stata così contenta di avere Dawn della mia classe quest’anno! Non è brava come te in ginnastica, ma almeno lei va bene in tutte le altre materie! Siediti un po’ qui con me a chiacchierare, tanto sono ben pochi i genitori che vogliono parlare con me! Questo è il bello di insegnare una materia come la ginnastica!- Buffy l’accontentò.

- Tanto ho già parlato quasi con tutti…Mi hanno detto solo belle cose, non ci sono più abituata-

- E’ stata dura prenderti cura di Dawn dopo che tua madre è morta?-

- Sarebbe stata già abbastanza dura prendermi cura di me stessa…Ma ora le cose si stanno rimettendo a posto, soprattutto grazie all’aiuto dei nostri amici…-

- Dawn mi ha detto che vivete da Connor…Ma tu e suo padre state insieme?-

- E’ una lunga storia…innanzitutto in quella casa viviamo in undici…Per quanto riguarda Angel, noi siamo stati insieme a Sunnydale, prima che lui venisse qui…-

- Certo è parecchio più grande di te…Quando stavate insieme lui aveva già Connor…-

- E’ un bel casino effettivamente, per ora preferisco far finta di niente e giocare alla famiglia, se comincio a pormi troppe domande sono spacciata!- chiuse il discorso Buffy, non sapendo come spiegare quel groviglio assurdo.

- Dawn vuole seguire le tue orme…- cominciò la professoressa, ma Buffy non capiva:

- Che vuole dire?-

- Non lo sai? Tra una settimana c’è il ballo e lei è tra le possibili reginette…-

- Non me lo aveva detto…Probabilmente aveva paura che la prendessimo in giro, in casa siamo tutti molto scettici riguardo a queste cose. Grazie per avermelo detto, domani la porterò subito a comprare un vestito…- terminò Buffy, cominciando a chiedersi dove avrebbe trovato i soldi…

Si fermò ancora un poco a parlare con la professoressa, poi si ricongiunse ad Angel:

- Come facevo a spiegare alla professoressa che quando stavamo insieme tu non avevi ancora Connor?- le chiese sottovoce Buffy scherzando.

- Sempre meglio che dover fare la parte del povero ragazzo padre solo al mondo…Secondo i calcoli dovrei aver avuto Connor a circa sedici anni!- soffocarono una risata.

- Hai parlato con tutti? A me manca solo la MacAran, quella di lettere. E pensa che tutti i professori sono entusiasti di Dawn, devo ancora abituarmi all’idea!-

- Hai visto che le cosa si sono sistemate?! Anche a me manca solo lei, andiamoci insieme. Connor è un piccolo genio, me ne hanno parlato tutti bene!- disse Angel tutto felice.

- Orgoglio paterno! Si vede che ha preso da te e non da Darla!- disse Buffy a bassa voce, mentre si avvicinavano all’ultima professoressa. Cominciarono a parlare con lei che, al pari degli altri, era contenta dei ragazzi.

- Solamente una cosa…L’ultimo lavoro che hanno fatto mi ha un po’ delusa…-

- Quello su Wilde? Lo scrittore irlandese?- chiese Buffy, che ormai aveva imparato la lezione.

- Esattamente, vedo che seguite da vicino i ragazzi…-

- Bè, devo dire che di solito non siamo così attenti…è solo che a casa il suo compito a sollevato qualche dibattito etnico…- rispose Buffy.

- Capisco…Il fatto è che non mi è piaciuto il punto di vista dei ragazzi…Più che un commento a Wilde sembrava una critica volta a dimostrare la presunta, e sottolineo presunta, superiorità dei suoi contemporanei inglesi…- Angel era senza parole, mentre Buffy trattenne una risata.

- Che vergogna…Capisco Dawn che è americana al 100%, ma Connor è di sangue irlandese per metà…- si disse Angel dispiaciuto per la mancanza di amor patrio di Connor.

- Deve essere la metà di Darla…- disse Buffy sarcastica.

- No, lo so io cos’è! E’ l’influenza di Rupert…sempre a decantare i suoi inglesi!- sbottò Angel.

- Lei è irlandese, vero? Anch’io…E sono così orgogliosa della mia cultura che vorrei farla apprezzare anche ai miei alunni, senza esagerare naturalmente…-

- Fa benissimo. Soprattutto considerando che ci sono giovani americani convinti che Wilde sia inglese…- disse Angel, guadagnandosi un pizzico da Buffy che si sentì chiamata in causa.

- E’ assurdo…- disse quella inorridita- Vedo che siamo sulla stessa lunghezza d’onda!-

- Assolutamente!- fece Angel. Buffy si sentiva decisamente di troppo.

- Angel perché non inviti a cena la professoressa, così potrete continuare a decantare la bellezza della vostra terra…- disse Buffy, a cui la donna era molto simpatica.

- Ci farebbe molto piacere averla a cena da noi, soprattutto considerando che vivo con tre inglesi puro sangue, di cui due perfino nobili! Fortunatamente per noi uno è in trasferta a N.Y.-

- Accetto volentieri…Vedrà che daremo filo da torcere a quei presuntuosi…-

- Povera me…che idea malsana ho avuto! Ci toccherà una cena a suon di letteratura! Va bene, basta che non finirete col tirarvi i piatti!- Dopo aver dato alla professoressa il loro indirizzo si riavviarono a casa, soddisfatti per i buoni giudizi ricevuti sui ragazzi.

- Non ti secca che l’ho invitata, vero?- chiese Buffy una volta in macchina.

- Ma scherzi! E’ una persona decisamente interessante e simpatica!-

- Se fosse più giovane sarei gelosa…O devo esserlo?! Del resto tu hai quasi 250’anni…-

- Edonista…Comincio a pensare che lo dici a posta per farti dire quanto ti amo!-

- Diciamo che ogni tanto fa piacere sentirselo ripetere…-

 

- Ragazzi a rapporto!- disse Angel una volta rientrati a casa. Il gruppo si riunì tutto nel salone per sentire cosa avevano detto i professori sui ragazzi.

- Com’è andata?- chiese Dawn.

- Benissimo- disse Buffy abbracciandola contenta- sono orgogliosa di te!-

- Anche tu non sei niente male…- disse Angel dando una pacca sulle spalle di Connor. Fra di loro c’era sempre imbarazzo, soprattutto riguardo le effusioni…

- Cordy sarai felice di sapere una cosa che la nostra Dawn ci ha taciuto…E’ una delle candidate a Reginetta della scuola!- esclamò Buffy, mentre Dawn diventava rossa e Connor diceva:

- Io non ho detto nulla!- Cordelia la abbracciò emozionantissima dicendo:

- Lo sapevo…Lo sapevo! Sapevo che avevi la stoffa per diventare Reginetta!!-

- Non datele importanza, ogni tanto da i numeri, ma non è pazza!- disse Xander.

- Piantala Xander! So benissimo quello che dico! Allora Dawnie cara, cosa stai facendo a riguardo?- Dawn e gli altri la guardavano allibiti e Connor chiese per tutti:

- Che vuoi dire?- Cordelia allargò le braccia alzando gli occhi al cielo:

- Che razza di incompetenti! Mi meraviglio di te Buffy, che una volta sei stata reginetta; mi chiedo in quale universo parallelo!- disse squadrando Buffy che intanto era rimasta a bocca aperta per quel commento, poi continuò- Intendo dire a che punto sei con la propaganda elettorale, con il vestito, con i supporters, con il cavaliere!- Dawn scosse la testa dicendo:

- Non ho fatto assolutamente nulla, non credo in queste cose. Se le persone vorranno votarmi mi voteranno, sennò no! Non mi metterò certo ad elemosinare il loro voto!-

- Ben detto Dawn! – la incoraggiò Willow.

- Vai a far del bene! Non venire a piangere da me se perderai!- disse Cordy uscendo.

- Non preoccuparti, le passerà presto! E’ solo un attacco di cheerleaderismo acuto…a volte le capita!- disse Xander sorridendo prima di correrle dietro.

- Sono così contenta per te…Domani andremo a cercare il più bel vestito da ballo di tutta L.A.- disse Buffy alla sorella. Dawn le sorrise e le chiese:

- Buffy hai idea di quanto costi un abito da sera?-

- Purtroppo si! Ma non ti preoccupare, ho un po’ di risparmi e se servirà chiederò a Lorne un anticipo! La mia sorellina dovrà essere la più bella!-

- Dawn è senza dubbio la più bella!- esclamò Willow.

- Connor come sono le sue rivali?- chiese Wesley, che come al solito cercava di raccogliere tutti i dati possibili. Connor alzò le spalle dicendo:

- Tre ochette stupide, carine, ma niente di speciale! Passano le loro giornate a rimpinzarci di dolcetti per convincerci a votare per loro, io non le sopporto!-

- Suppongo che allora voterai per Dawn…- chiese il signor Giles.

- Certo, ed ho anche convinto tutta la squadra di football a fare lo stesso!-

- Bravo! Ma Dawn, chi sarà il tuo cavaliere?- chiese Willow. Dawn alzò le spalle dicendo:

- Ancora non lo so…Mi ha invitato Burt, ma…- Connor la guardò stupito e disse:

- Il capitano della squadra di football?! Non ci andare!-

- Perché no?- chiese Dawn.

- Perché…Perché…ne parliamo dopo, ora devo andare a studiare- e se ne andò anche lui.

- Ci siamo scordati di dirvi una cosa, questa sera abbiamo invitato a cena la MacAran…- disse Angel, ricordandosi all’improvviso dell’invito che avevano fatto.

- E’ vero…Me ne ero già dimenticata! Willow vienimi ad aiutare in cucina!- esclamò Buffy andando in cucina trascinandosi dietro Willow.

- Come mai l’avete invitata?- chiese Dawn curiosa ed Angel le rispose:

- Ci siamo trovati a parlare molto bene, e poi ho scoperto che è irlandese come me!-

- Un’irlandese…Dio ce ne scampi!- esclamò il signor Giles.

- A proposito, non le è piaciuto proprio il vostro compito su Wilde- disse Angel soddisfatto.

- Figuriamoci! Bè, stasera mi sentirà!- disse Rupert borbottando mentre se ne andava in ufficio. Angel, Dawn e Wesley ridacchiarono, e Wesley disse:

- Stasera ne vedremo delle belle!-

 

La signora MacAran arrivò puntuale, portando con se un bel ciambellone che Xander non vedeva l’ora di assaggiare. Erano tutti in salone, davanti alla grande tavolata apparecchiata. Mancava solo il signor Giles, che stranamente era in ritardo.

- Eccolo che scende!- esclamò Buffy, che già meditava di fargli una bella ramanzina.

- Buonasera- esclamò Giles entrando in salone. Buffy si disse che quando voleva sapeva essere decisamente affascinante e si chiese se l’abbigliamento ricercato (cosa che usava decisamente poco) ed il ritardo fossero un modo per far colpo sull’insegnante.

Il signor Giles si avvicinò alla nuova arrivata, che gli dava le spalle parlando con Connor e Dawn, e non appena la donna si girò spalancò la bocca sbalordito:

- Elise…- mormorò. Il volto di lei s’illuminò, mentre lo abbracciava sussurrando il suo nome:

- Rupert…Quanto tempo…- Il resto del gruppo era sbalordito e Buffy disse:

- Vi conoscete?!- I due si separarono ancora storditi e Giles spiegò loro il tutto:

- Anche Elise è un ex osservatrice…Tu Wesley non la conosci perché se ne è andata prima che tu finissi i tuoi studi-

- Ma Rupert…Parli così liberamente del nostro mestiere?..E poi, anche tu non lavori più per loro?- chiese stupita Elise. Dawn si fece avanti:

- Vede professoressa…Forse è meglio che ricominciamo dalle presentazioni: Buffy Summers, cacciatrice; Willow Rosemberg, strega; Wesley Wyndam-Price, ex osservatore, Cordelia Cheese, sensitiva; Angel Hastur, vampiro con l’anima; Connor Hastur, figlio di due vampiri; Xander Harris, l’unica persona normale e poi io, che sono la Chiave! Poi all’appello mancano Faith, un’altra cacciatrice e Spike, un altro vampiro con l’anima…Tutto chiaro?- 

- Ma c’è da perdere la testa…- esclamò Elise.

- E non sa ancora nemmeno un quarto di tutto quello che c’è da sapere!- esclamò Willow. A turno le riassunsero tutte le loro avventure, era così bello parlare con qualcuno che poteva capire le loro vite…

- E questo è tutto…Ma ci dica, perché ha lasciato il Consiglio?- chiese Cordelia.

- Avevo anch’io la mia cacciatrice…Giovane e bella, proprio come te…Ci misi poco ad affezionarmi a lei, sua madre l’aveva abbandonata e lei vedeva in me quella figura che le era mancata…Poi un giorno vampirizzarono il suo fidanzato, lei non riusciva ad ucciderlo ed allora intervenne Travers. Mandò una squadra per eliminarlo, ma lei cercò di difenderlo e morì nello scontro…Per me fu un colpo durissimo, Travers mi accusò di essere troppo sensibile e così dopo parecchi scontri con lui decisi di andarmene…- Erano tutti in silenzio, quella storia gli era vagamente familiare e potevano ben capire le sofferenze della donna.

- Te l’avevo sempre detto di non fidarti di Travers…- le disse Giles dolcemente.

- Lo so, ma che volete farci, ero giovane e assetata di potere…- si giustificò lei.

- Vuol dire che lei ha avuto una relazione con Travers?!- chiese Buffy sconvolta.

- Ebbene si! Un grave errore…ma il passato è passato e non si può cambiare…- terminò lei, rivolgendo un’occhiata eloquente al signor Giles.

- Questo lo sappiamo tutti…e purtroppo di errori ce ne sono tanti. Ora che ne dite di andare a mangiare?- la proposta di Angel fu accolta da tutti, soprattutto da Xander che stava morendo di fame. Durante la cena continuarono a conversare allegramente delle avventure passate e del presente. Angel ed Elise si scontravano con Wesley e Rupert riguardo le loro nazioni, scatenando l’ilarità degli altri che si divertivano ad osservarli.

- Qualcosa mi dice che questa serata segnerà un passo importante nella vita di Giles- sussurrò Willow all’orecchio di Buffy, mentre osservava i due. Buffy le rispose:

- Te ne sei accorta anche tu? Non sai quanto desidero che il signor Giles sia felice…-

- Ma li vedi?! Quei due sono fatti per stare insieme! Mi chiedo solo se se ne renderanno conto!-

- Per quello ci siamo noi Will! Sta a vedere!- rispose Buffy prima di rivolgersi ad Elise:

- Ma anche lei dovrà andare al ballo?!-

- Mi tocca, il corpo insegnanti deve necessariamente partecipare!-

- Anche il signor Giles partecipava a tutti i nostri balli- esclamò Cordelia.

- Lei avrà un cavaliere?- chiese Willow che aveva capito benissimo l’intento dell’amica.

- No, ci andrò da sola…Sperando che il preside si trovi un’accompagnatrice!-

- Non può assolutamente correre questo rischio! Quello è l’uomo più spregevole che conosca! Signor Giles, vada lei con Elise, così potrà controllare anche i ragazzi!- disse Buffy con finta noncuranza, facendo segno di non controbattere a Connor ed a Dawn.

- Bè, se ad Elise fa piacere…Del resto ormai sono abituato a queste americanate!-

- Certo che mi farà piacere! Sarà un po’ come tornare ai vecchi tempi!-

- Bene, ora solo a Dawn manca un cavaliere!- esclamò Cordelia.

- Si, ma me lo cerco da sola, non metterti in testa strane idee!- ribatté Dawn.

- Si è fatto tardi…devo andare a fare la ronda, ora che Spike e Faith sono fuori mi tocca tutta la notte…Buffy vuoi un passaggio?- disse Angel dopo aver visto l’ora.

- Grazie, vado un attimo a cambiarmi, ci metto cinque minuti!- disse Buffy andando in camera.

- Vado anch’io, domani c’è lezione…- disse Elise.

- Lascia che ti accompagni, a quest’ora è meglio non girare da soli…- disse Giles.

- Forse dimentichi che sono un’ex osservatrice, non un fiorellino di campo!- ribatté lei.

- Allora diciamo che voglio godere ancora cinque minuti della compagnia di una vecchia amica-

le rispose lui, preso in castagna. Buffy riscese dopo poco ed i quattro uscirono di casa, dopo aver salutato gli altri.

 

Dopo aver sparecchiato e visto un po’ di tv gli abitanti della casa si divisero, Connor e Dawn andarono a finire i compiti nelle loro stanze, Cordelia e Xander si ritirarono per altri motivi mentre Wesley e Willow rimasero in salone a leggere (la loro attività preferita) scambiandosi baci e commenti sui libri che stavano leggendo. Dopo un po’ che studiava Connor si decise ad andare da Dawn, perché voleva accertarsi di una cosa. Dopo essere entrato da lei esclamò:

- Non andare al ballo con Burt…-

- Ancora con questa storia…Si può sapere perché non dovrei?!-

- Perché lo conosco e so come ragione!-

- Che vuoi dire?-

- Voglio dire che per lui conta una sola cosa… Non gliene frega niente di te, di come sei. Vuole solo farsi un’altra reginetta…- le disse Connor con voce incerta.

- E se anch’io volessi la stessa cosa?!- lo sfidò lei.

- Tu non sei così, ti conosco…-

- Forse non sarò così, ma per una volta in vita mia mi sento veramente importante…E non perché sono la Chiave, o perché mia sorella è la cacciatrice, ma perché sono io…Burt vuole me e la cosa mi lusinga, cosa c’è di male a farsi adulare un po’ ogni tanto…-

- Ha prenotato una stanza nel motel vicino alla scuola- disse lui senza mezzi termini, non riuscendo più a tergiversare. Dawn lo guardò a bocca aperta:

- Cosa?-

- Sei sicura di voler sapere quello che ha detto? -

- Si…dimmi tutto- disse lei con la voce che le tremava.

- Ha detto che la sera del ballo saresti andata a letto con lui, che sei una ragazza facile e che erano bastati due complimenti per farti cadere ai suoi piedi. Naturalmente ti avrebbe lasciata il giorno dopo, perché lui fa sempre così…-

- E tu hai lasciato che dicesse quelle cose su di me?! Che razza di amico sei?! Magari hai riso alle mie spalle assieme a lui, vi siete messi d’accordo…oppure tutta questa sceneggiata ti serve solo per conquistarti la mia fiducia e portarmi a letto! Tanto voi ragazzi siete tutti uguali, l’organo con cui pensate non è certo il cervello! Ti odio!- lo aggredì lei.

- Vuoi sapere come me lo sono fatto questo?! - le strillò contro indicandosi una ferita sulla mano- Spaccando il labbro al tuo Burt, oggi pomeriggio, mentre gli dicevo che non doveva neanche azzardarsi a pronunciare il tuo nome! E se questo è quello che pensi di me…Vattene al diavolo, al tuo stramaledetto ballo, fatti scopare da Burt e da tutta la squadra di football, ma risparmiami i tuoi luoghi comuni del cazzo!- concluse uscendo furioso dalla stanza, non sbattendo la porta solo per evitare di svegliare gli altri. Dawn era sconvolta, non si era nemmeno resa conto di quello che gli aveva detto. Si era sentita ferita e aveva vomitato contro Connor tutta la rabbia che aveva in corpo –Proprio come fa Buffy con Angel…- pensò Dawn. Capì che doveva fare qualcosa e chiedergli scusa, così con le lacrime che le rigavano gli occhi entrò nella stanza di Connor. Lui la guardò con occhi di ghiaccio e l’aggredì:

- Cos’altro vuoi? Vattene, voglio andare a letto…da solo!-

- Mi dispiace…io non sapevo quello che dicevo…sono solo una stupida…per favore, perdonami..-

Lo guardò con occhi supplicanti e lui capì che non sopportava di vederla piangere. La fece sedere sul suo letto e si mise vicino a lei asciugandole le lacrime con la mano:

- Anch’io ho reagito male, avrei dovuto capire che eri sconvolta…-

- Non dovevo permettermi di dirti quelle cose…Mi sono sentita umiliata da Burt e visto che tu sei un ragazzo come lui me la sono presa con te…-

- Non siamo tutti uguali…E io non mi comporterei mai come Burt-

- Questo non posso saperlo…-

- Invece si. Prima che arrivassi tu sono uscito qualche sera con Becky e…insomma hai capito. A scuola non lo sa nessuno, perché io sono fatto così, non mi piace vantarmi delle mie conquiste e soprattutto non mi piace ferire le persone. Non sono un santo, mi piace divertirmi e avere le mie avventure, ma resto un gentiluomo!-

- Perché mi dici queste cose?-

- Perché voglio che tu ti fidi di me, non devi più pensare quelle cose sul mio conto-

- Se penso a come ti ho trattato…E tu hai pure fatto a botte per me…Sono una stupida!-

- Non sei una stupida, sei una ragazza meravigliosa…Bella, simpatica ed intelligente…Quel coglione di Burt non è degno di te, lascialo ad una delle tue rivali, quelle ochette sono perfette per lui. Tu meriti molto di più…-

- Ti stai offrendo?- lo punzecchiò lei.

- Non oserei mai, poi mi accuseresti di volerci provare!- la schernì lui ridendo. Lei gli tirò contro un cuscino, poi tornò seria e prese coraggio per dirgli:

- Vieni al ballo con me…-

- Lo vuoi davvero?- chiese lui. Lei asserì e lui continuò sarcastico:

- Certo che vuoi me, ti ho praticamente promesso che non ci proverò!-

- Cosa sono per te? La sorella di Buffy o qualcos’altro? Cosa vuoi da me?!-

- Che razza di domande fai! Prima mi dici che noi ragazzi pensiamo solo al sesso, poi mi chiedi scusa, ora cominci a stuzzicarmi…Comincio a chiedermi cosa vuoi tu da me!- sbottò lui.

- Voglio te scemo! Mi sono innamorata di te dal primo momento che ti ho visto! Ma è chiaro che tu mi vedi come una sorella, ti comporti come Spike ed Angel!- le rispose lei.

- Non credo che mio padre e Spike farebbero mai questo- disse mentre la prendeva fra le braccia e cominciava a baciarla con passione. Dawn ricambiò il bacio felice come non era da tempo. Quando si staccarono Connor la fece sdraiare sul letto accanto a lui, continuando a tenerla fra le braccia.

- Io credevo fossi tu a considerarmi solo un amico…- le disse Connor.

- Fingevo…Non potevo farti capire che ero interessata a te, ma tu…-

- Vuoi sapere se mi piaci?! Comincio a pensare che siano i nostri geni…Ma anche per me è stato un colpo di fulmine…dal primo momento che ti ho vista avrei voluto prenderti fra le braccia. Pensa se lo sapesse mia madre…-

- Ha sempre detto che Buffy è stata la sua rovina…ed io sono sangue del suo sangue!-

- Credo che a loro sia meglio non dire nulla…Te li immagini?!- disse Connor.

- Per carità! Però al ballo ci sarà il signor Giles…-

- Ah, lo convinceremo. E’ una persona discreta e se gli prometterò di fare il bravo con te manterrà il nostro segreto- Detto questo riprese a baciarla dolcemente.

- …Ti amo Dawnie…- le disse dopo un po’.

- Ti amo anch’io…- le rispose lei stringendosi forte a lui- Posso dormire con te stanotte?-

Connor la guardò scettico e lei ribadì subito:

- Hai promesso di fare il buono..!- Lui sorrise ed alzò le mani in segno di resa:

- Ok, hai vinto. Ma se se ne accorgono?-

- Chi vuoi che se accorga?! Siamo praticamente i primi ad alzarci e gli unici a cui verrebbe in mente di entrare nelle nostre stanze, Buffy ed Angel, quando noi ci svegliamo sono entrati da poco nel mondo dei sogni!- disse Dawn. Dopo averlo convinto con un altro bacio andò a mettersi il pigiama e poi spenta la luce si addormentò tra le sue braccia.

 

Buffy entrò in camera di Angel per vedere se era già sveglio. Lui le sorrise e lei gli disse:

- Meno male che sei già sveglio, non mi andava di disturbarti-

- Tu non mi disturbi mai, e poi è fin troppo tardi-

- Sono le 15.30, per te non è poi così tardi, da quando quei due sono a New York torni a casa praticamente all’alba!- le disse lei mentre si sedeva sul bordo del suo letto.

- Ti devo chiedere un grosso favore…a dire il vero mi vergogno un po’…- disse lei tenendo gli occhi bassi e tormentandosi le mani. Angel si accorse del suo imbarazzo e tirandosi a sedere sul letto le dedico tutta la sua attenzione. Lei prese coraggio e gli disse:

- Non posso permettermi di comprare a Dawn il vestito che merita…Da quando sono qui per me non ho comprato quasi nulla, ma lei è una ragazza…non mi chiede quasi mai niente, ma io non posso sopportare che non abbia tutto quello che io ho avuto. Mia madre non mi ha fatto mai mancare nulla ed io vorrei fare lo stesso con lei, ma è sempre più difficile…- Angel le prese la mano e le sorrise in modo rassicurante:

- Tu ti stai comportando benissimo con lei, tua madre sarebbe fiera di te…Per quanto riguarda il vestito la nostra Dawn deve avere il più bello! Usa la mia carta di credito e datevi allo shopping sfrenato…Se stasera sarete tutte e due sorridenti capirò che i miei soldi sono stati ben spesi!- Buffy gli saltò al collo e lo abbracciò forte per ringraziarlo. Dopo un po’ gli disse:

- Sai con chi andrà al ballo Dawn? Con tuo figlio! Cordelia dice che quei due finiranno insieme!-

- Io ne sarei felice, Dawn è come una sorella per me e so che è una brava ragazza, cos’altro dovrei desiderare per mio figlio?!-

- Tu credi che stiano già insieme?!- le chiese lei.

- Ti confesserò una cosa…Ma devi promettermi che non ti arrabbierai…Stamattina quando sono tornato mi sono messo a ricontrollare dei documenti e quando sono risalito, verso le sette, ho visto Dawn che usciva dalla camera di Connor e rientrava nella sua. Lei però non mi ha visto-

- Cosa?! Credi che loro..?!- chiese Buffy sbalordita. Angel alzò le spalle e le rispose:

- Non so a che punto siano arrivati e nemmeno da quanto vada avanti questa storia-

- Cosa dovremmo fare secondo te?-

- Io credo che dovremmo continuare a fare finta di niente, io mi fido di loro e credo che non dovremmo immischiarci, tanto più che tra loro non c’è nessuna maledizione…-

- Hai ragione…Non voglio ripetere gli stessi errori di mia madre…Voglio che Dawn viva la sua vita e faccia le sue scelte, senza che nessuno decida per lei…-

- E’ una frecciatina nei miei confronti?-

- No…Ho smesso di recriminare. Magari questo è un segno del destino, loro riusciranno dove noi abbiamo fallito- disse Buffy tristemente. Angel però la guardò negli occhi e le disse:

- Non smettere mai di sperare e di crederci…Forse saremo felici tutti quanti-

- Hai ragione, siamo ottimisti! Ora vado, le ragazze mi aspettano- Dopo avergli dato un bacio uscì dalla sua stanza e raggiunse le ragazze per andare alla ricerca del vestito per il ballo.

Cordelia aveva optato per una delle boutique più belle di Los Angeles e lei, Buffy e Willow stavano aiutando Dawn a scegliere il vestito. Dopo averne provati almeno una trentina Dawn aveva trovato il vestito perfetto: era blu notte, con un corpetto che lasciava le spalle scoperte e un’ampia gonna con degli intarsi argentati, che facevano pensare ad un cielo stellato. Il vestito fu votato all’unanimità e tutte pensarono che la piccola Dawn avrebbe dato una pista a tutte. Mentre continuava a guardare i vestiti appesi alle stampelle Buffy rimase folgorata da uno di questi. Era formato da un tubino nero cortissimo attillato come una seconda pelle e da un abito a sottoveste completamente trasparente che rendeva l’insieme meraviglioso. Cordelia riconobbe subito lo sguardo di Buffy e la convinse a provarlo. Quando uscì tutte la guardarono soddisfatte. Willow parlò per prima:

- Buffy sei bella da mozzare il fiato!-

- Con quello addosso Angel resisterà pochi secondi prima ti strappartelo di dosso!- disse Cordy.

- Questa mi sembra un’ottima ragione per non comprarlo, se non te ne fossi accorta è quello che stiamo cercando di evitare! E poi non posso permettermelo…è troppo caro. Senza considerare che non saprei quando metterlo, non è certo adatto per lavorare da Lorne!- Con questo chiuse ogni discussione, si tolse il vestito e, a malincuore, lo riappese alla stampella.

 

- Dawn sei bellissima!- disse Buffy rimirando la sorella che stava finendo di prepararsi.

- Non vorrai metterti a piangere?!- le chiese Dawn.

- No, è solo che mi sto rendendo conto di quanto sei cresciuta…-

- Buffy non essere patetica! Mica mi sto per sposare!-

- No, ma stai andando al tuo primo ballo importante e a me sembra ieri che ci andavo io!-

- Non cominciare con la nostalgia dei tempi che furono! Sei giovane anche tu ed hai tutta la vita davanti!- la strigliò Dawn che non sopportava quando Buffy si autocommiserava.

- Hai ragione tu…E’ solo che alle volte mi sento tutto il peso degli anni sulle spalle..Ecco perché le cacciatrici morivano tutte prestissimo! Ma non ti preoccupare, ora mi passa, sono solo contenta di vederti così serena, finalmente-

- E’ vero, stiamo finalmente rimettendo assieme i pezzi- le disse Dawn.

- Ora basta parlare! Fatti abbracciare! E poi andiamo, non vorrai far aspettare il tuo cavaliere?!- le disse maliziosamente Buffy mentre l’abbracciava.

- Buffy aspetta…devo dirti una cosa…Io e Connor…- Buffy la tolse dall’imbarazzo:

- State insieme?!- Dawn rimase sbalordita e le chiese:

- Come lo sai?!- Buffy sorrise e le spiegò:

- In casa lo sospettano tutti, ma Angel vi ha beccato insieme e me lo ha confessato. Noi però non lo abbiamo detto a nessuno-

- Che ne pensi?- le chiese Dawn.

- Spero che tu sia felice…Io ed Angel abbiamo deciso di non immischiarci. Troppe persone si sono messe tra di noi, anche se agivano a fin di bene. Io ho sofferto troppo e non voglio commettere lo stesso errore. So che sei una ragazza intelligente e che Connor è un ragazzo eccezionale, quindi non ti dirò di stare attenta o cose del genere…L’unica cosa che ti dico di fare è questa: non lasciare mai che siano gli altri a decidere per te! Se credi in qualcosa vai fino in fondo e non ti arrendere mai…mi sa che sono andata fuori tema!-

- Ho afferrato il senso Buffy…Non potevi usare parole migliori- le disse Dawn felice.

- Bè ho una certa esperienza nel campo delle delusioni!- le rispose Buffy.

- Credi che alla mamma sarebbe piaciuto Connor?-

- Bè se escludiamo il fatto che è figlio di Angel…Credo proprio di si! E anch’io sono convinta che non potessi fare scelta migliore!- 

- Grazie…Ti voglio tanto bene Buffy!- le disse Dawn abbracciandola.

- Anch’io sorellina. Ricorda che quando vuoi parlarmi io sono qui, sempre! Ora andiamo non vedo l’ora di vedere la faccia di Connor quando ti vedrà!-.

Il resto del gruppo attendeva Dawn di sotto e rimasero tutti a bocca aperta nel vederla scendere le scale. Xander fu il primo a parlare:

- Buffy dov’è finita la nostra piccola Dawn?- chiese scherzando. Tutti si avvicinarono per complimentarsi con lei, solo Angel e Connor erano rimasti in disparte.

- Dawn sei bellissima!- le disse Angel dandole un bacio sulla fronte.

- Tu Connor non dici niente?!- lo punzecchiò Cordelia, beccandosi una gomitata da Xander. Connor aveva perso la parola da quando Dawn aveva fatto la sua apparizione in cima alle scale e Willow lo tolse dall’impaccio dicendo:

- Fatevi fare qualche foto, altrimenti Spike ci ucciderà! Vorrà sicuramente vedere la sua Briciola in vestito da sera!- Connor la ringraziò con un sorriso mentre posava per le foto.

Buffy si avvicinò al signor Giles, elegantissimo nel suo abito da sera:

- Lo sa che sono un po’ gelosa?!- lui la guardò senza capire.

- Di cosa Buffy?-

- Ma di lei! Così elegante per far da cavaliere ad un’altra dama! All’ultimo ballo lei era il mio accompagnatore!- disse fingendosi imbronciata. Allora intervenne Angel:

- Scusa ma non ero io il tuo cavaliere?!-

- Tu sei arrivato gli ultimi cinque minuti!- gli ricordò Cordelia amaramente.

- Riuscirò mai a farmi perdonare quest’errore?!- chiese allora Angel esasperato.

- No!- gli risposero tutti all’unisono. Buffy tornò a rivolgersi a Giles sorridendo dolcemente:

- Elise mi piace signor Giles, non se la faccia scappare. Vi meritate tutti e due un po’ di felicità, ma guai a lei se mi lascia sola un’altra volta!-

- Non ti sembra di correre un po’ troppo?!- le chiese lui scettico.

- No, altrimenti le avrei detto che voglio essere la damigella d’onore!- ribatté Buffy che, prima che lui potesse ribattere, gli stampò un bacio sulla guancia.

- Direi che possiamo andare!- disse poi Giles, scortando al ballo i due ragazzi. Dopo che i ragazzi e Giles furono usciti anche le altre coppiette si dileguarono, Xander e Cordelia avevano scelto il cinema, mentre Willow e Wesley avevano optato per una passeggiatina al chiaro di luna. Angel si era chiuso nel suo studio, così Buffy pensò di salire in camera sua per fare un po’ di ordine. Ma quando aprì la porta trovò una sorpresa ad aspettarla. Sul suo letto era appoggiato lo splendido vestito che aveva provato in quel negozio con accanto un biglietto:

Anche tu ti meriti il tuo ballo…A.

Buffy era emozionantissima ed il suo cuore batteva a mille. In poco tempo si vestì e si truccò, pronta per passare una splendida serata con il suo angelo. Angel l’attendeva ai piedi delle scale, anche lui elegantissimo, con una rosa rossa in mano e Buffy si sentiva una principessa delle fiabe. Nessuno dei due riusciva a parlare, così scelsero il modo migliore con cui riuscivano a comunicare, si baciarono. Poi lui le prese la mano e le disse:

- Andiamo?- lei annuì ed uscirono insieme dall’albergo. Angel aveva scelto un locale molto raffinato, dove loro naturalmente non sfiguravano belli ed eleganti com’erano.

- E’ una serata perfetta, grazie. Per il vestito e per tutto- gli disse Buffy guardandosi intorno seduta al loro tavolino mentre sorseggiava lo champagne.

- Doveva essere una serata perfetta- rispose lui.

- Ho parlato con Dawn oggi, mi ha confidato di lei e Connor-

- Anche Connor mi ha raccontato tutto, è stato bellissimo. Mi ha parlato di Dawn e delle altre ragazze che ha avuto. Ci siamo scambiati opinioni e gli ho dato dei consigli, non dimenticherò mai questo pomeriggio- disse lui con gli occhi che gli brillavano per la felicità.

- Cosa gli hai detto?- chiese Buffy, ma Angel sorrise e distolse lo sguardo.

- Sono cose da uomini…Non pretenderai che te lo venga a raccontare?!-

- Guarda che riguarda la mia sorellina!!!- lo incalzò lei.

- La tua sorellina è grande abbastanza per decidere da sola tesoro mio! L’hai detto tu stessa-

Lei lo guardò male per un secondo poi tornò a sorridergli:

- Hai ragione come sempre…-

- Comunque stai tranquilla, Connor ha la testa sulle spalle- la tranquillizzò Angel.

- Lo so! E come ho detto a lei sono contentissima della loro relazione!-

- Allora è tutto a posto…Ora che ne dici di concedermi un ballo- le chiese lui. Buffy gli rispose ridendo mentre si avvicinavano alla pista da ballo mano nella mano:

- Siamo qui per questo…Basta che non ci suonano Wilde Horses…Non la sopporto più!-

 

Capitolo VIII: IDENTITA’

- Mi dai tre birre da portare al tavolo cinque?- chiese Buffy fermandosi davanti al bancone del bar. Lorne le si avvicinò sorridendo:

- Mi ha chiamato Angel dicendo che stanotte non può venire a prenderti…sai hanno problemi con quei vampiri che…- Buffy alzò la mano interrompendolo ridendo:

- E’ quel genere di problemi di cui non voglio sapere, ricordi?! E poi ora che sono tornati Spike, Faith, Fred e Gunn non mi preoccupo più nemmeno per Angel, sono tutti maledettamente in gamba!- Lorne scosse la testa, preoccupato da quell’atteggiamento di Buffy; in cuor suo sapeva che presto o tardi si sarebbe dovuta scontrare di nuovo con tutto quello che si sforzava di dimenticare.

Buffy intanto rifletté che erano passati quasi sei mesi dal loro arrivo a Los Angeles. A lei sembrava una vita, un’altra vita. Gli incubi stavano cominciando a darle tregua, ora ogni tanto riusciva a dormire, anche se quel senso di inadeguatezza e di ansia che provava da tempo si rifiutava di svanire. Esternamente sembrava serena e lei stessa faceva di tutto per apparire così. I suoi amici erano finalmente felici e lei non voleva angustiarli con i suoi problemi. Solo Angel, ovviamente, capiva i suoi stati d’animo ma per desiderio di lei non diceva niente.

Finito il suo turno Buffy andò a sedersi accanto a Lorne che le offrì una birra.

- Per carità…ho un pessimo rapporto con l’alcool! Ogni volta che ho bevuto quasi ci rimettevo la pelle!- fece Buffy scotendo energicamente la testa. Lorne le rispose alzando le spalle:

- Come vuoi…Allora come vanno le cose?-

- Non vorrai cominciare a psicanalizzarmi?!- chiese Buffy scettica.

- Esattamente…te l’ho già detto, puoi ingannare tutti, ma non me. Io ti leggo dentro, anche quando non canti! Qual è il problema?-

- Se mi puoi leggere dentro perché non lo scopri da solo!- disse lei imbronciata, poi vedendo l’espressione risoluta di Lorne continuò- D’accordo…va tutto bene, Xander e Cordelia sono innamorati più di quando stavano al liceo, Willow e Wesley vanno d’amore e d’accordo, Spike e Faith stanno insieme da quattro mesi e sono il ritratto della felicità, Gunn e Fred vedendo che New York era troppo tranquilla hanno deciso di tornare qua da noi e…chi manca?! Ah, il signor Giles che sta sempre a battibeccare con la sua Elise…insieme sono divertentissimi, dovresti vederli! E poi Connor e Dawn, giovani, belli ed innamorati…-

- Sei gelosa?-

- E di che? Di non poter avere una relazione normale con l’uomo che amo? Mi sono rassegnata, il nostro destino è quello di rimanere divisi…Angel può continuare a sperare nella profezia, io non ci riesco più. Non ho nemmeno 23 anni e già mi sento vecchia…-

- Così non va ragazza mia…Tu sbagli! Quando comincerai a pensare a te stessa e alla tua vita? Devi smettere di pensare agli altri. Se ti chiedo come stai devi dirmi come stai tu, e non come stanno le persone a cui vuoi bene! Loro sono la tua famiglia, ok, ma la tua vita non deve cominciare e finire con loro! Tu sei una persona, hai la tua individualità e non puoi identificarti con loro!- Buffy lo guardò con la disperazione negli occhi e gli chiese:

- E’ proprio questo il problema…Chi sono io?!-

- Questo solo tu puoi saperlo…-

- Io non lo so più, non so cosa devo fare…Ma tu puoi leggere dentro di me…dimmi chi sono…-

- Non è così che funziona Buffy…Questa è la tua battaglia, e non puoi rifiutarti di combatterla-

- Io sono stanca di combattere! Non ho fatto altro negli ultimi otto anni della mia vita! Volete capirlo?! E voglio solo sapere chi sono!- gli urlò contro Buffy, uscendo di corsa dal locale.

- La cacciatrice…ecco quello che sei…- sussurrò Lorne, dopo che lei fu uscita.

Buffy corse finché ebbe fiato, poi si buttò a sedere su una panchina e cominciò a piangere tenendo la testa fra le mani.

- Ehi bella bambina…Hai bisogno di compagnia?!- chiese sghignazzando una voce maschile che la richiamò alla realtà. Buffy alzò gli occhi e si ritrovò davanti il volto di un vampiro.

- Ci mancava solo questa stasera…un vampiro!- esclamò esasperata, alzando gli occhi al cielo.

- Come, non sei spaventata?! Meglio così, renderai tutto più facile!- le rispose quello attaccandola. Buffy lo respinse con un pugno dicendo:

- Questo è tutto da vedere!- il vampiro per nulla scoraggiato riprese il suo attacco. Buffy riusciva a difendersi bene, ma la mancanza di allenamento si faceva sentire e dopo qualche minuto si trovò contro un albero, mezza stordita, sanguinante e prossima ad essere morsa.

Il vampiro le strappo la maglietta per scoprire il collo e osservò stupito la cicatrice che le aveva lasciato Angel quando l’aveva morsa.

- Vedo che hai già dato…Bè io non sarò tanto magnanimo da lasciarti sopravvivere!- esclamò il vampiro mentre si accingeva a morderla. Buffy si era resa conto di avere ancora pochi secondi, così con le ultime forze che le erano rimaste stacco un rametto dall’albero e lo conficco nella schiena del vampiro. Quello si contorse, ma non svanì nella polvere ed esclamò:

- Mancato! Ma te la farò pagare anche per questo!- Buffy alzò le spalle e disse:

- Mancanza d’allenamento…ma non preoccuparti, non accadrà più!- prese un ramo da terra e si gettò contro il vampiro, che stavolta si tramutò in polvere. Buffy rimase a terra stordita per qualche minuto, poi strinse le braccia al petto e s’incamminò verso casa.

Quando aprì la porta quasi si scontrò con Cordelia ed il signor Giles, che stavano uscendo di corsa. Cordelia le si buttò tra le braccia e la strinse forte esclamando:

- Per fortuna sei viva…Ho appena avuto una visione e ho visto che eri in pericolo…Io e Giles stavamo venendo a cercarti!- Il signor Giles vide che era ferita e prendendola per un braccio la scortò in cucina per medicarla. Buffy era ancora sotto choc e riuscì a rispondere vagamente alle loro domande. Cordelia era distrutta per via della visione così, dopo essersi accertata che Buffy stesse bene, tornò a dormire lasciandola alle amorevoli cure del signor Giles.

- E’ stato tremendo…Ho visto la morte in faccia, di nuovo!, e stavolta per colpa di uno stupido novellino a cui un anno fa non avrei dato nemmeno il tempo di aprire bocca!-

- L’importante è che alla fine il tuo istinto di sopravvivenza abbia avuto la meglio! -

- Questa volta…Ma non può andare avanti così! Questa era la prima volta in sei mesi che tornavo a casa da sola, io, che da quando avevo quindici anni sono diventata un habitué delle tenebre…-

- E’ arrivato il momento di reagire?- le chiese il signor Giles speranzoso.

- Per quanto mi secchi ammetterlo Lorne ha ragione…devo capire chi sono, e devo riuscirci da sola - disse alzandosi. Il signor Giles le chiese perplesso:

- Cosa vuoi dire?-

- Ho bisogno di risposte…e per trovarle devo andare dove tutto è cominciato- detto questo andò in camera sua e, preso il borsone da sotto il letto, ci infilò dentro qualche vestito. Poi, dopo aver messo in tasca la croce regalatole da Angel anni prima, prese il borsone e la giacca di pelle ed uscì dalla stanza. Il signor Giles l’attendeva di sotto:

- Non vorrai andartene così?!-

- E’ la cosa migliore, avendovi tutti davanti agli occhi non avrei cuore di lasciarvi…-

- Dimmi almeno dove vuoi andare…-

- A Sunnydale, o almeno quel che ne resta, il mio istinto mi dice che è lì che devo tornare-

- Vorrei poter venire con te…-

- No, lo apprezzo tantissimo, ma devo andarci da sola. Anzi, non dica a nessuno dove andrò, soprattutto a lui…-

- Stai tranquilla, dovrebbe torturarmi di nuovo e non credo che lo farà! Tu però promettimi che sarai attenta-

- Non si preoccupi!-

- Prendi la mia macchina, sarò più tranquillo e…cerca di tornare presto, sentiremo tutti la tua mancanza- le disse abbracciandola forte con le lacrime agli occhi.

- Sarà contento?! E’ riuscito a farmi piangere…Ora è meglio che vada, non vorrei incontrarlo-

Disse asciugandosi gli occhi. Poi presa la borsa e le chiavi della macchina baciò la fronte del suo ex osservatore ed uscì di casa, scomparendo nella notte.

 

-Come sarebbe a dire se ne è andata?!- tuonò Angel il giorno dopo in cucina, dove si erano radunati tutti ed avevano appreso la notizia.

- Aveva bisogno di tempo..-

- Non avrebbe dovuto lasciarla andare!- lo rimproverò Angel.

- E’ grande abbastanza per decidere da sola cosa fare!- ribatté il signor Giles.

- Avrebbe potuto avvertirci almeno…- disse Dawn.

- Non lo ha fatto perché sapeva che in qualche modo glielo avremmo impedito…- disse Xander.

- E’ vero, in tutti questi anni ci siamo sempre appoggiati a lei, le abbiamo scaricato i nostri problemi addosso e non abbiamo appoggiato abbastanza le sue scelte…-disse Willow.

- Già…Ora per una volta ha anteposto se stessa o noi, non abbiamo alcun diritto di lamentarci-

ribatté Xander, che ultimamente si sentiva in colpa per non aver appoggiato l’amica durante le sue complesse relazioni con Angel e con Spike.

- Si, ma…- provò ad argomentare Angel, ma Cordelia lo precedette:

- Piantala Angel, cosa vuoi l’esclusiva sugli abbandoni?! Nessuno è venuto a dirti che avevi sbagliato quando hai lasciato Sunnydale e le hai spezzato il cuore!-

- Forse perché eravate tutti convinti che fosse un dono del cielo?!- rispose lui sarcastico, lanciando occhiate eloquenti a Willow, Xander e Giles.

- Si, effettivamente eravamo sollevati dalla tua partenza, però quando sei tornato a trovarci eravamo tutti contenti di rivederti, persino Xander!- si difese Willow. Giles scosse la testa:

- Stiamo andando fuori tema…Possibile che non riesci a capire perché se ne è andata? Buffy può ingannare tutti, ma non credo che riesca ad ingannare te…- disse rivolto ad Angel.

- So che sta male, che soffre…E’ solo che avrei voluto aiutarla…-

- Proprio come tu permetti agli altri di aiutarti e di starti vicino…- gli disse Fred.

- Avete ragione! Contenti?! Posso almeno essere preoccupato per lei?!-

- Buffy se la cava sempre…Noi cacciatrici abbiamo la testa dura!- lo rassicurò Faith.

- E quella di Riccioli d’oro è particolarmente dura, fattelo dire da uno che ha cercato di ucciderla per anni!- argomentò Spike, guadagnandosi un’occhiataccia dai presenti.

Angel uscì dalla stanza e senza dire nulla andò a chiudersi nello studio e Gunn disse:

- Qualcosa mi dice che finché Buffy non torna non vedremo il nostro capo molto spesso!-

- Già, è ricomparsa l’espressione da Dead Man Walking…- confermò Cordelia.

- Spero solo che Buffy torni presto…Tra due settimane sarà Natale…- disse Dawn mestamente, mentre Connor le metteva un braccio intorno alle spalle e la stringeva forte.

- Chissà cosa starà facendo in questo momento…- sussurrò Willow, mentre i suoi occhi vagavano oltre la finestra, come per cercare tracce dell’amica.

 

Buffy sedeva su un masso, poco distante dalla voragine. In quei mesi il deserto era avanzato ed intorno a Sunnydale non era rimasta più nemmeno una traccia di vegetazione.

“Nulla crescerà né sopra né sotto di loro, nessun seme nascerà…” ripensò Buffy guardandosi intorno sconsolata. Nulla…era circondata dal nulla. Sabbia e qualche roccia spoglia, fino alla superstrada che collegava la Bocca dell’inferno (mai quel termine era stato più appropriato) con Los Angeles. Buffy era lì, rifletteva sulla sua vita, su quello che era stata, su quello che era ora e su quello che avrebbe voluto essere. Capì che il suo errore più grande era stato quello di pensare sempre al CON CHI avrebbe voluto essere e non al CHI. Come ogni bambina sognava il principe azzurro, anche se il suo era un po’ fuori dai canoni, e credeva che con lui al suo fianco sarebbe stata felice. Ma ora sapeva che non era così…non le bastava più…Poteva avere accanto Angel, sua sorella, i suoi amici…ma non sarebbe mai stata pienamente soddisfatta, perché le mancava la cosa più importante, le mancava se stessa! Negli ultimi anni si era sempre sforzata di essere come gli altri volevano che fosse, la figlia perfetta, la cacciatrice perfetta, la sorella perfetta, l’amica perfetta, la fidanzata perfetta (anche se soprattutto in questo campo aveva collezionato solo fallimenti!) ed aveva finito col perdersi…Ora doveva cercare la sua strada, rivivere la sua vita al ritroso per ritrovare se stessa ed i sogni che da tempo aveva dimenticato di avere. Si mise a meditare e dopo qualche ora per quanto era spossata si addormentò nel bel mezzo di quel deserto.

Si svegliò quando ormai era scesa la notte e vide un fuoco, che non era stata lei ad accendere. Si guardò intorno guardinga, ponendosi inconsciamente in posizione di difesa, ma quando la scorse rilassò le braccia e sbuffò dicendo:

- Ancora tu…Chi non muore si rivede, no, credo che nel nostro caso questo proverbio non sia il più adatto…- disse rivolta alla figura scarmigliata che aveva davanti: la prima cacciatrice.

Quella continuava a guardarla senza parlare, facendo spazientire Buffy che esclamò:

- Ti hanno mandata per me?- La prima cacciatrice la guardò dall’alto in basso poi disse:

- Il tuo dono…- Buffy spalancò la bocca e gli gridò contro:

- Mi stai prendendo in giro?! Sono morta, rinata e scampata ad altre due apocalissi. Vengo qui in cerca di risposte e tu continui a propinarmi stupide profezie incomprensibili?! Non puoi venirmi a dire che dopo tutto questo tempo sono ritornata al punto iniziale! Basta! Vattene e lasciami in pace!- La figura della prima cacciatrice si dissolse sostituita da una donna meravigliosa, eterea, che emanava una luce accecante:

- Sei impaziente figliola…Io sono Selenay. Non dovevi prendertela con la prima cacciatrice, lei è solo la forma che abbiamo scelto per parlare con te…-

- E chi sareste?! Ah, fammi indovinare…Siete i nostri Mangiafuoco!- disse Buffy sarcastica.

- Cosa vuoi dire?- chiese la donna non capendo l’allusione di Buffy a Pinocchio.

- Pinocchio non ti dice niente? Mangiafuoco è il burattinaio, quello che tira i fili delle marionette. Perché è questo che fate voi, giocate con le nostre vite…- continuò aspra.

- Questo paragone non l’avevo mai sentito da nessuno, davvero interessante! Di solito ci accostano alle Parche, se non altro sei originale! Devo dedurre che sai già chi rappresento?-

- “Le forze dell’essere”, anche se in cuor mio vi chiamo in un altro modo-

- Non credo di volerlo sapere…Perché quest’astio nei nostri confronti?-

- Perché?! Datti una ripassata alla mia vita e poi risponditi da sola!-

- La conosco bene la tua vita, e non vedo di cosa puoi lamentarti…Hai sofferto, ma ne più ne meno di altre persone…Anzi, sei stata fortunata, perché non a tutti viene concessa una seconda possibilità!- Buffy era scioccata e Selenay ne approfittò per argomentare la sua tesi:

- Sei stata investita di una grande responsabilità, ma ti sono stati donati i mezzi per sopportarla, quanto alla sofferenza, quella fa parte della vita e devi ammettere che sono ben poche le cose che tornando indietro cambieresti, o no?!- Buffy scosse la testa e disse:

- Non cambierei nulla, ma ho due rimpianti…Kendra e la signorina Kalendar, mi sento responsabile per la loro morte…-

- Nessuno è infallibile…Kendra è stata uccisa da Drusilla, non da Angelus. Era una cacciatrice ed è morta andando incontro al suo destino…-

- La morte, com’è che vi piace dire?! La morte è il tuo dono! Grazie mille, gran bel regalo!-

- E’ così che la pensi? Vuoi rinnegare il tuo essere cacciatrice?!Va bene, se tu lo vorrai tornerai una ragazza come tante e rivivrai gli ultimi otto anni, come se questi non fossero mai esistiti-

Buffy si sentì svuotare, pensò che se avesse accettato avrebbe riavuto i suoi genitori e la sua vita normale, ma a quale prezzo?! Sunnydale e tutto quello che di buono e di cattivo l’essere cacciatrice aveva portato nella sua vita sarebbe scomparso…Willow, Xander, Cordelia, Giles, Oz, Anya, Tara, Wesley, Faith, Kendra, Jenny Calendar, Spike, Riley, Fred, Gunn, Lorne, Connor, Snyder, il Sindaco, Drusilla, Darla, Harmony, il Maestro, Glory, Adam, Jonathan, Warren, Andrew e tutti gli altri non avrebbero mai incrociato la sua strada. Poi il suo cuore perse un battito, anzi due, quando realizzò che rinunciando ad essere cacciatrice avrebbe perso anche le due persone per le quale era disposta a sacrificare la sua vita: Angel e Dawn. Selenay sorrise, intuendo che Buffy stava rispondendo da sola alle sue domande.

- Che cosa stavi dicendo prima sul mio dono?-chiese Buffy cercando di capire la sua situazione.

- Sono venuta di persona per chiarire il vecchio malinteso…-

- Che vuoi dire?!- chiese Buffy sempre più sconvolta da quella conversazione.

- La prima cacciatrice ha fatto un po’ di confusione, noi parliamo una lingua superiore alla vostra, molto più complessa e lei non è riuscita tradurre bene il concetto. Il tuo dono non è la morte, perché vita e morte sono la stessa cosa, fanno parte di un ciclo e solo una cosa che non è viva non muore mai. La vita si ottiene dopo la morte e quindi…-

- Sei peggio di Giles, io sono rimasta a…- poi Buffy tacque, ricordandosi e afferrando il significato di quelle parole. Prese un respiro e sussurrò- Shanshu…-

- Non ti si può nascondere niente?!- la prese bonariamente in giro Selenay.

- Vuol dire che potrò vedere con i miei occhi Angel che cammina alla luce del sole?! Che non sarò troppo vecchia e decrepita quando questo accadrà?!- chiese speranzosa.

- Noi, sarai ancora giovane e forte per goderti la redenzione dei tuoi vampiri!-

- Anche Spike?! Ma cosa c’entro io con la loro redenzione?-

- E me lo chiedi? Cos’è stato a farli cambiare? Angel era un povero disperato che viveva nel tormento, rinnegato da tutti e Spike era schierato dalla parte del Male. Tu li ha spinti a cambiare ed a cercare la redenzione! E’ stato l’amore per te…-

- Ama…Dona..Perdona. L’amore ti porterà il tuo dono…-rammentò Buffy.

- Ora che abbiamo chiarito tutto sei pronta per tornare a casa…Per ovvi motivi non serberai memoria di quest’ultima parte della nostra conversazione, ricorderai soltanto che ti ho messa di fronte ad una scelta…Il mio tempo è scaduto, devo tornare dagli Anziani…ti auguro buona fortuna piccola mia!- disse Selenay dandole un incorporeo bacio sulla fronte. Prima di andar via le fece un’altra domanda: - Hai finalmente deciso chi vuoi essere?- 

Buffy alzò la testa e la guardò svanire. Poi, mentre le prime luci del mattino illuminavano il deserto sorrise e, consapevole di aver finalmente trovato la risposta che cercava, disse:

- La Cacciatrice…-

 

Epilogo: TOGETHER AGAIN…

Buffy si svegliò di colpo. Era nella macchina del signor Giles ed indossava un vestitino rosa che non aveva mai visto prima. Si sentiva confusa, ricordava pochissimo di quello che le era capitato. Sapeva che Selenay, la messaggera delle “forze dell’essere”, le aveva detto qualcosa di fondamentale, ma ora le sfuggiva. Solo di una cosa era certa…Lei era la cacciatrice!

Non potendo nemmeno immaginare che giorno fosse Buffy accese la radio e rimase sbalordita quando sentì lo speaker augurare un felice Natale a tutti. Buffy era sconvolta, erano passati quindici giorni dalla sua partenza e a lei sembravano solo poche ore. Scese dalla macchina e si guardò intorno non sapendo bene cosa fare. Poi cominciò a sentire uno strano formicolio alla base del collo e capì che il suo Angel non era lontano. Lo vide comparire all’orizzonte e con il cuore che le batteva a mille cominciò a corrergli incontro, mentre lui faceva lo stesso. Si abbracciarono stringendosi forte, ma Buffy si staccò scioccata.

- Il tuo cuore…il tuo cuore batte! E siamo nel deserto sotto la luce del sole…E’ un altro scherzo delle forze dell’essere?!- chiese Buffy non volendo illudersi. Ma lui scosse la testa e con gli occhi lucidi per le lacrime versate fugò ogni suo dubbio:

- Nessuno scherzo Buffy…Ce l’abbiamo fatta…Io e Spike abbiamo ricevuto la nostra ricompensa. La profezia si è avverata, senza trucchi e senza inganni…-

- Shanshu…- sussurrò Buffy ricordando finalmente quello che era accaduto nel deserto.

- Sono di nuovo umano Buffy…Ti rendi conto? Niente più demone, niente più Angelus, niente più rimorsi, niente più tenebra!- continuava ad esclamare lui. Buffy si scostò pensierosa:

- Ora tra i due sono io la creatura delle tenebre…Non posso rinnegare la mia natura, non più…-

- Cosa vuoi dire?- le chiese Angel confuso.

- Io non posso scegliere Angel. Sono e sarò sempre la cacciatrice, non potrò mai smettere di combattere. Tu hai lottato tanto e ora hai diritto alla tua vita normale…-

- Io ho diritto alla mia vita con te – disse lui deciso per poi aggiungere sorridendo - Non vorremo ricominciare tutto da capo a ruoli invertiti stavolta?! Sai ora non sono più immortale, il tempo passa anche per me!-

- No, niente più discorsi stupidi…Volevo solo avere la soddisfazione di essere io a dirtelo per una volta!- esclamò Buffy stringendolo forte.

- Ti amo Buffy…- le sussurrò Angel con la voce rotta dall’emozione.

- Ti amo anch’io Angel…- gli rispose lei dolcemente.

- E ora che si fa?!- le chiese Angel con tono più leggero, per sdrammatizzare.

- Vacanze ai Carabi per tutti?! Hai proprio bisogno di una bella abbronzatura!-

- E vuoi portarti dietro tutta la ciurma?- chiese Angel.

- Certamente! Mi sono mancati troppo e voglio divedere la mia gioia con tutti loro -.

- E le forze del Male?- le domandò Angel.

- Aspetteranno! Del resto io e Faith non siamo mica le uniche cacciatrici sulla faccia della Terra!- Angel si mise a ridere e la baciò con passione, ricordando ad entrambi che ormai non esisteva più alcuna maledizione. Allora Buffy cominciò a correre e ridere felice.

- Oh Angel, ancora non ci credo! Posso finalmente vivere alla luce del sole con l’uomo che amo e presto sarò di nuovo accanto ai miei amici…Loro sono felici, finalmente lo sono anch’io e avevo dimenticato quanto fosse bello…- disse avvicinandosi alla macchina.

- Buffy, devo ancora darti il mio regalo di Natale…- le disse Angel porgendole una piccola scatolina di velluto verde. Buffy lo aprì e si trovò davanti agli occhi un anello Claddagh.

- Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere riaverne uno…è identico all’altro, solo che al centro del cuore c’è uno smeraldo, verde come la mia Irlanda.… - le disse lui dolcemente.

Buffy annuì e lo indossò, con la punta del cuore rivolta verso di lei, mentre lacrime di gioia le rigavano il volto. Poi si asciugò il viso e sorridendo esclamò divertita:

- Si, ci vuole proprio una vacanza ai Carabi per festeggiare!-

- Scusa ma chi paga?!- chiese Angel mentre entravano in macchina.

- Tu naturalmente!- rispose lei con “non calanche” sognando già le palme dei Carabi e lo splendido futuro che li attendeva.

 

THE END