Buffy Rpg 2 puntata

Un nuovo inizio

 

Fan Finction scritta dai bardi del Buffy Rpg

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Limite di età: nessuno

Scritta tra gennaio e febbraio 2005 e ambientata dopo la settima stagione.

Breve descrizione: Buffy e i suoi amici vanno a Cleveland dove dovranno iniziare una nuova vita a cominciare dal resuscitare con un incantesimo Spike ed Anya. Successivamente il crudele semidio Desio, proveniente da un’altra dimensione, cercherà di eliminarli.

 

 

Personaggi e Interpreti

 

Buffy               Claudia

Xander                        Max

Willow             Valeria

Giles               Max

Spike               Simone

Anya               Heles

Dawn              Sarah

Andrew’          Domenico

Desio               Max

 

 

Nella notte buia, un gigantesco e antico cancello apparve al centro di un silenzioso cimitero. Le colossali porte si aprirono e un elegante figura maschile fece la sua apparizione.

Desio fece alcuni passi avanti, e il cancello scomparve alle sue spalle.

“Cleveland…” mormorò pensieroso. Il canale si era aperto in quel punto, dove si trovava un’altra Bocca dell’Inferno, potente come quella di Sunnydale, se non di più. Il semidio dallo sguardo gelido, camminò lento tra le lapidi. Di tanto in tanto scorgeva un vampiro che si fermava a guardarlo, impressionato, e poi fuggiva. Era un luogo pieno di opportunità. Le forze del bene avevano avuto un duro scontro con il Primo, una creatura malvagia ma non abbastanza forte da sconfiggerle del tutto. Tuttavia diverse Cacciatrici erano morte e il Consiglio era stato decimato. Buffy era presente anche a Cleveland ma in qualche modo la sua forza era diminuita. Aveva perso il suo amico vampiro, a cui stranamente era molto legata. Ma c’era ancora Willow! Il suo potere di strega era aumentato di molto. Desio sobbalzò nel percepirlo. Ma in questa dimensione era stata toccata dal male e aveva anche ucciso degli umani. Sarebbe stato facile convincerla a schierarsi dalla parte del semidio. Un sorriso si dipinse sul suo volto. Sentiva che le forze del male erano in cerca di un capo e, di certo, quel capo sarebbe stato lui.

 

Andrew aprì la porta di casa e corse verso la cucina tutto eccitato.

“ Al supermarket vendevano i cereali al 3X2 … ne ho approfittato. Poi ho preso il latte…. il succo d’arancia e gli involtini primavera. Mi raccomando l’ultima volta li avete mangiati tutti. Ma questa volta ci metto un biglietto con il mio nome… vedete: DI ANDREW!! 

Willow ho preso il pacco alla posta… è pesante… che c’è dentro… qualche libro di magia nera…. O magari un antico artefatto?!”

 

Willow si volse verso Andrew lanciandogli un'occhiata che avrebbe
potuto incenerirlo: "Non vedi che sono impegnata!" disse irritata,
quindi tornò a mescolare gli ingredienti. Poi, però sentendosi in
colpa per come aveva risposto riprese: "Poggia pure il pacco sul
tavolo, si tratta del libro di magia che stavo aspettando, ci
servirà per l'incantesimo della Resurrezione", quella parola le fece
venire i brividi. "A dire la verità... sono... un po' emozionata,
sì, insomma, per questo incantesimo, far tornare in vita Anya e...
Spike, beh dovrei essere tranquilla visto che abbiamo già resuscitato
Buffy, ma" quindi sospirò. "...ho paura e quando ho paura...
parlo...". Lanciò un'occhiata ad Andrew che voleva dire "Aiuto!" e
poi tornò al suo incantesimo.

 

Giles arrivò in cucina, intento a leggere un giornale di annunci economici. Affermò, distrattamente “Vediamo… Devo dire che il costo dell’immobile qui a Cleveland è decisamente superiore a quello di Sunnydale. Se i venditori sapessero che effettuano le loro transazioni sulla Bocca dell’Inferno, immagino che abbasserebbero drasticamente i prezzi.” alzando la testa dal giornale, si rivolse alla ragazza, e le disse :”Willow, vedo che sei a buon punto con la preparazione dell’incantesimo. Mi raccomando dobbiamo fare attenzione: la Resurrezione è molto pericolosa… se qualcosa dovesse andare storto potrebbero accadere eventi abbastanza spiacevoli!”

 


"Ma Signor Giles!" urlò Willow sbarrando gli occhi. "Grazie..."
disse poi, cercando di calmarsi e respirando. "So benissimo che è
pericoloso e così facendo non fa altro che aumentare la mia... la
mia ansia" disse scotendo il capo.
Il salotto, dove sarebbe avvenuto l'incantesimo, era già stato
allestito a dovere, c'erano alcune candele disposte in cerchio sul
pavimento in legno e all'interno di esse il disegno di un pentacolo
realizzato con della polvere bianca.
"Se qualcosa dovesse andare storto" riprese Willow. "La nostra nuova
casa, comprata con i nostri ultimi risparmi potrebbe andare
completamente distrutta, quindi state attenti a quello che dite...
Buffy, Xander!" chiamò la strega, tutto era pronto.

 

“Io… io spero proprio che vada tutto bene, Buffy. Voglio dire che desidero che Anya torni da me al più presto… ma non in versione zombie, fantasma o mummia… desidero che la donna che amo sia una ragazza normale… una volta nella vita!” affermò, impensierito, Xander arrivando insieme alla Cacciatrice nel salotto. “Sono così preoccupato, Buffy!” continuò il ragazzo, in attesa di qualche parola di incoraggiamento da parte della Cacciatrice.

 

Buffy era peoccupata quanto l'amico se non di più, ma su di lei pesava l'importante ruolo che aveva, era la Cacciatrice, se crollava lei, era finita. *Oh, Xander, non hai idea di quanto sia preoccupata io...*pensava la ragazza, ma ricordando chi era si voltò verso l'amico e disse "Io non lo so...sono successe così tante cose..." Alla Cacciatrice tornarono in mente i brutti momenti che aveva passato Xander,tornò in mente Spike, per il quale non conosceva ancora i suoi sentimenti, tornò in mente Anya. "Sai, anche io sono preoccupata, nel profondo volevo bene a Spike..."disse fermandosi e guardando il volto di Xander. "Un modo lo troveremo, Willow è una brava strega, e come abbiamo sempre fatto, riusciremo a cavarcela anche questa volta!"Abbozzò un sorriso d'incoraggiamento a Xander, poi entrarono nella camera, in cui Willow e Giles li stavano aspettando.

 

Andrew sempre più emozionato ripose in fretta i cereali nel mobile e i suoi adorati involtini primavera nel frigo.
” Corro subito a preparare la teleca.... - guardando per un attimo Willow e Buffy - i miei libri. Così magari potrei essere d'aiuto. IL GRANDE ANDREW COLUI CHE HA RIFIUTATO IL MALE PER PASSARE DALLA PARTE DEL BENE.... “ Ancora fantasticando corse nella stanza.

 

Buffy guardò il ragazzo, il momento era importante, erano tutti agitati e l'aria cominciava ad essere pesante, e la Cacciatrice, pur volendo bene ad Andrew, non riuscì a trattenersi "Andrew! Torna qui e fai silenzio, non abbiamo bisogno dei tuo libri, nè della telecamera, quindi stai qui e resta fermo!" Subito dopo, capì che aveva esagerato, in fondo Andrew era emozionato quanto loro, ma lo dimostrava in modo diverso. "Scusami" disse al ragazzo," ho esagerato, ma è un momento importante, e questa confusione non c’è d'aiuto!"

 

Giles sfogliò con attenzione il libro di magia appena arrivato. “Dunque, ecco l’incantesimo per la resurrezione…” e aggiunse in tono distratto “Fai particolare attenzione Willow, mi raccomando! Dipende tutto da te!” alzò gli occhi in direzione della ragazza che gli parve dare segni di impazienza. “Ma che cosa hai? Mi sembri un po’ insofferente, Willow! Va tutto bene? Sei pronta per recitare la formula magica?”

 

Willow guardò Giles: "Sto benissimo!" urlò, ma non appena
pronunciate quelle parole le lampadine che si trovavano nella stanza
scoppiarono improvvisamente.
La strega si morse il labbro corrugando la fronte: "Non so come sia
successo... Sì invece, lo so!" tornò ad urlare, per poi afferrare la
carta che aveva contenuto il libro e cominciare a stracciarla in
malo modo. "Mi mettete ansia, mi sento gli occhi di tutti addosso.
Percepisco i vostri pensieri e dite tutti "Speriamo che Willow ce la
faccia!" e... e... insomma, smettete di pensare!". Rimase in
silenzio osservando i pezzi di carta gialla in terra, li ammucchiò
da una parte e fece cenno a Giles di consegnarle il libro.
Si mise in piedi, fuori dal cerchio di candele e osservò la
copertina del volume: era di pelle marrone, molto lucida con una
scritta in latino al centro.
Sospirò e quindi cominciò a recitare: "Acqua, Terra, Aria, Fuoco, io
vi invoco. Ciò che è stato sepolto torni in vita, ciò che è tornato
alla terra risorga. Che anima e corpo si ricongiungano in un nuovo
legame. Riportate qui da noi, chi ha lasciato questo mondo senza
cambiamenti o stranezze, ma con le loro precise fattezze".
Lo spazio al centro del Pentacolo si illuminò di un'intensa luce. La
casa cominciò a tremare e le fiamme delle candele si spensero. Poco
dopo il campanello di casa suonò.

 

"Vado a vedere chi è!" Disse la Cacciatrice uscendo dalla stanza e dirigendosi verso la porta. Il suo sguardo non era attento a chi ci fosse fuori,immaginava fosse qualche venditore ambulante. *Ma chi è adesso?!* pensò la Cacciatrice mentre impugnava la maniglia della porta, quindi aprì e trovò davanti a se Spike ed Anya. Gli occhi di Buffy divennero gonfi di lacrime, e, facendo un gran sorriso mentre allargava le braccia e le lacrime ormai le contornavano il volto disse "Spike...ah!" Così, senza nemmeno rendersene conto abbraccio l'amico, felice di rivederlo. La gioia che provava in quell'istante non si poteva definire, avrebbe voluto che quel momento durasse in eterno mentre stringeva Spike. Poi, tolse le braccia dal collo dell'amico, guardò Anya e diede un abbraccio anche a lei. Si fermò un attimo, guardandoli tutti e due con un sorriso, poi gridò"Ehy! Venite!" mentre continuava a fissare i due incredula di averli di nuovo davanti.

 

Andrew corse fuori dalla stanza andando ad abbracciare tutti e due contemporaneamente poi come pensando qualcosa si staccò e li guardò in viso "Non è che ora siete dei demoni sanguinari venuti per ucciderci?!" Come a volerci riflettere Andrew si mise una mano nel mento e con la testa inclinata osservò i due vecchi amici "...Bè pensandoci bene Spike è un vampiro ... anche se ha un anima... Anya è stata un demone..."

Appena sentì la voce di Buffy pronunciare il nome di Spike, il volto
di Willow si illuminò di gioia e sulla sua bocca si dipinse il
sorriso. Si affrettò a raggiungere gli altri componenti che erano
andati ad accogliere i due resuscitati e subito abbracciò Anya.
"Sono felice di rivederti!" disse, sentendo le lacrime bussare agli
occhi. Poco prima dell'Apocalisse, che aveva distrutto Sunnydale,
Willow aveva scoperto una nuova Anya, aveva conosciuto quella
ragazza e l'aveva apprezzata, si erano aiutate a vicenda ed era
stato bello. Si staccò dal demone e si rivolse a Spike: "Spike... mi
sei mancato!" sussurrò e abbracciò il vampiro.

 

“Si, si, anch’io ti voglio bene, Willow! Ma non stringere così forte, altrimenti rischi di uccidermi e , sinceramente, non ho tanta voglia di morire... sarebbe già la terza volta!” disse Spike rivolto alla strega. Dopodiché si girò verso il resto del gruppo e disse: “Che avete da guardarmi in quel modo? Non sono mica un fantasma!” poi si fermò un attimo a riflettere e aggiunse: “Oppure si ?!”

 


Anya si asciugò il volto rigato da una lacrima: "Oh, uffa, non è
giusto, mi sono affezionata troppo a voi... adesso piango". Guardò i
presenti e fece un largo sorriso, poi riflettè un istante e
disse. "Ma come vi vedo sbattuti ragazzi, neanche aveste appena
vissuto un'Apocalisse. Tu Buffy, sei dimagrita un sacco, ragazza,
sembri l'ombra di te stessa... e tu Willow, cara, non va, dovresti
prenderti una vacanza, perché sei davvero sfiorita..." quindi
sospirò. "Mmm ho voglia di gelato..." ed entrò in casa.

 

Xander era rimasto immobilizzato dall’emozione nel vedere Anya, quando la incrociò nella casa, finalmente si sbloccò e anche lui come tutti gli altri l’abbraccio, dicendole “Benvenuta tra noi!” asciugandosi l’occhio umido di pianto. “Bentornato, campione!” salutò Spike, per una volta cercò di essere gentile anche con il vampiro, data l’occasione speciale.

 

“Anya.. “ si avvicinò Giles, con un sorriso affettuoso “…Spike!” con tono più formale, rivoltò verso il vampiro “E’ un piacere riavervi con noi! E’ il caso di festeggiare… facendoci portare delle pizze a casa. Purtroppo sono rimasto l’unico a percepire uno stipendio, che i membri del consiglio, nonostante siano stati decimati, hanno deciso di continuare a pagarmi. A proposito, a causa del fatto che eravamo tutti presi dall’incantesimo mi ero dimenticato di dirvi che il consiglio mi segnala l’ottimo rendimento di Dawn a lezione di Osservatore, la nostra amica si sta molto impegnando, inoltre anche Faith e Kennedy rintracciando ed allenando le altre Cacciatrici si stanno dando molto da fare.” affermò l’Osservatore, in tono lieto.

 

Buffy sorrise sentendo le parole di Anya, e, anche lei, asciugandosi le lacrime disse "Mantengo la linea!...Ma un buon gelato sarebbe l'ideale, hai ragione!" Poi si rivolse a Spike "Allora, e tu che mi racconti? Ci siete mancati!"

Per un momento tutti i problemi sembravano essersi dissolti nel nulla, era così strano, era tutto così bello...

 


Anya sorrise a Xander: "Sono felice di vederti... anche tu spero,
anche se da un occhio solo..." quindi sorrise.
Un volta entrati tutti in casa, Willow chiuse la porta alle sue
spalle: "Sì, facciamo un mega Pizza Party... Davvero Signor Giles ha
avuto notizie di Kennedy? Stasera devo assolutamente chiamarla...
non resisto!" quindi si unì agli altri.

 

In un sotterraneo , Desio si trovava di fronte a un grosso gruppo di demoni spaventosi ma al contempo intimoriti dal folle semidio. Avanti a lui, gli impietosi resti di uno dei mostri che aveva osato sfidarlo.

“Ebbene, sciocche creature, chi altro di voi oserà ribellarsi al grande Desio farà una fine ancora peggiore.” disse, gelidamente, guardando le creature “Ma se mi seguirete, e farete di me il vostro capo, potrete avere delle interessanti ricompense. La Bocca dell’Inferno deve essere mia, sono l’unico in grado di gestirne la potenza. Voi sarete il mio esercito e porterete il terrore sulla terra.” I demoni ascoltarono affascinati l’elegante semidio.

 

Xander si trovava con le amiche Buffy e Willow in giro per Cleveland. Erano passati prima all’ufficio di collocamento e successivamente si erano recati nei luoghi dove cercavano personale. Erano stati gia a due cantieri ma nessuna delle due volte Xander era stato accettato per via della mancanza di un occhio.

“Ecco che cosa dovrei fare… imbarcarmi su una nave pirata! Almeno ho il look giusto, accidenti!” affermò, afflitto.

 

"Sarebbe un'idea, ma non c'è molta richiesta di pirati, ultimamente!" Disse ironizzando Buffy all'amico. "In quale altro posto potremmo andare..."proseguì la Cacciatrice guardandosi in giro mentre cercava di farsi venire in mente un lavoro per Xander.

 

"Mmmm non c'è un parco giochi da queste parti?" disse Willow
guardandosi attorno. Poi, vedendo le facce interrogative dei due
amici continuò. "Magari cercano uno che faccia il Pirata e tu
saresti l'ideale..." disse, cercando di sdrammatizzare la situazione.
Il sole era già alto quella mattina, si preannunciava davvero una
splendida giornata e l'atmosfera intorno era molto gioviale, tutti
si salutavano e ridevano come se l'allegria li avesse contagiati.

 

“Quasi quasi preferisco combattere contro i vampiri che con il mostro della disoccupazione…” osservò Xander, abbattuto. “Curioso posto, Cleveland… A Sunnydale non si vedeva mai tanta gioia per le strade, se non magari da parte di qualcuno che si era salvato da un demone…” disse il ragazzo, sorridendo alle sue amiche. “ E voi avete qualche idea di come tirare a campare?” chiese alle due ragazze.

 

"Dai, un posto lo troveremo!"disse Buffy mettendo una mano sulla spalla di Xander. "A pensarci un'idea ce l'avrei, ma non so, dovrei vedere, insomma, non vorrei darti false illusioni!" disse a Xander. "Willow, tu il computer lo usi ad un livello professionale, giusto?" Chiese Buffy all'amica.

 

"Che idea, Buffy? E pensare che fino a pochi mesi fa ero un
capocantiere e prendevo quasi duemila dollari al mese e avevo anche
una macchina sportiva! Mah!" sospirò Xander, tristemente. Mentre
camminavano per le strade del centro, passarono alcune persone che li
salutarono allegramente e a cui il ragazzo rispose con un saluto non
troppo convinto. "Devo ancora abituarmi a questo clima pieno di felicità!"
osservò Xander.

 

Andrew era seduto sul divano con le gambe unite e le mani appoggiate alle ginocchia. Guardava Spike incuriosito " quindi sei morto... hai visto un tunnel pieno di luce o magari hai rivisto tutto quello che avevi fatto in vita.. ehm nella non vita...?

 

“Non dire idiozie! Quando si muore non si vede un bel niente, si muore e basta. Ma forse vuoi provare anche tu? Ho giusto un po’ di sete.” Disse Spike con aria famelica rivolto ad Andrew.

 

Andrew saltò dal divano ma rimane seduto giocando con le mani un pò incerto
"E dai Spike volevo solo sapere... comunque se hai fame sono passato
stamattina dal macellaio e ti ho preso il sanguinaccio. So che ti piace..."
Aspettando una risposta da Spike, Andrew si alzò veloce dal divano per
andare al frigorifero. "Se vuoi lo scaldo al microonde?"

 

“No, non lo scaldare, non mi fido del microonde. Quelle macchine sono infide, un giorno ci si rivolteranno contro.” disse Spike. Poi, vedendo la faccia sbalordita di Andrew, aggiunse: “Che hai da guardare? Sono un tipo all’antica. E poi ho avuto spiacevoli inconvenienti con la tecnologia, come, ad esempio, un fastidioso chip infilato nella testa!”

 

La quiete nella nuova casa della Scooby Gang fu bruscamente interrotta da una sorta di strano terremoto. Non solo tutto tremava ma l’ambiente stesso mutava, gli oggetti si distorcevano e si allungavano in modo assurdo. Sembrava prossima l’apocalisse. Desio apparve al centro della stanza e lanciò uno sguardo glaciale a Spike’. “Uno sciocco vampiro amico della Cacciatrice. Perché questa scelta mi chiedo! Una creatura delle tenebre, creata per uccidere gli umani e che ha gia ucciso due Cacciatrici, divenuto un miserabile servo del bene a causa dell’insulso sentimento che prova per una ragazzina…” poi si voltò verso Andrew’ e fece qualche passo verso di lui “e tu, piccolo verme, che grazie al Primo, hai ucciso il tuo migliore amico… mi piace ciò che hai fatto… ma ora ti sei unito ai cosiddetti buoni… “ l’elegante semidio, continuò a camminare verso Andrew’ e notò che il ragazzo stava indietreggiando. Desio si voltò nuovamente, in modo da avere i due nella stessa visuale. “Vi offro la possibilità di cambiare e mettervi dalla parte di colui che un giorno conquisterà il mondo, il potente semidio Desio! Scegliete ora il vostro destino… una morte indegna o il potere? Non ripeterò la mia offerta!”

 

Andrew rimase con la bocca aperta per due buoni secondi. In mano ancora teneva il sanguinaccio preso dal frigo."Chi... chi... chi sei?!"

 

Desio fissò gelidamente Andrew’ e rispose “Non l’hai ancora capito, piccolo stupido umano? Io sono Desio, il più potente dei semidei. Presto, conquisterò la Terra, portando la morte e la devastazione e appropriandomi della Bocca dell’Inferno! Ora decidi, miserabile, da che parte stare!” Il folle semidio si avvicinò al ragazzo, dando le spalle a Spike e, sempre guardando freddamente Andrew’, gli mise una mano al collo e lo alzò da terra di una buona ventina di centimetri.

 

“Il più potente dei semidei?! Immagino sia un titolo importante, almeno così penso!” disse in tono ironico Spike “E lascia a terra l’idiota, non vorrei che muoia. Non che mi dispiacerebbe ma non vorrei prendermi la colpa... e relativi calci in faccia! Comunque, riguardo alla tua offerta, non penso che mi interessi. Sono stufo di apocalissi e devastazioni varie; noi demoni parliamo sempre di queste cose ma, in fin dei conti, questo mondo ci piace... e niente umanità vuol dire niente cibo! Quindi, in conclusione, TOGLITI DAI PIEDI!”

 

Spike sentì la porta aprirsi

"Ciao, sono tornat..."

rimase scioccata: in salotto Andrew (e ciò era normale) Spike (che lei ricordava morto) e un tipo con un'aria molto aggressiva.

"Credo che qui ci sia qualcosa che non va!" disse un po' confusa la ragazzina

 

L’elegante semidio lanciò un’occhiata a Dawn e poi di nuovo a Spike e notò la sua preoccupazione. Disse, con voce impassibile :“Stolto di un vampiro! Invece di uccidere gli esseri umani e nutrirti del loro sangue immondo, ti preoccupi per la loro sorte, ora che hai un’anima! Non sei degno di appartenere alla stirpe delle creature delle tenebre e come tale devi morire!” Desio afferrò Spike e lo lanciò contro il muro, che si ruppe, facendo arrivare il vampiro dall’altra parte. Il semidio rimase immobile al suo posto e chiese, con voce gelida “Che succede, Spike? Abbiamo già finito? Ti sei chiesto che cosa accadrà a questi due fragili umani se non ci sarai tu a difenderli?”

 

Spike, con i vestiti e la faccia imbiancati dai calcinacci del muro crollato, si rialzò e disse con tono di sfida: “E tu ti sei chiesto che cosa ti accadrà? Immagino di no. Beh, te lo mostro subito!”

Dopodiché si scagliò contro il semidio e colpì la faccia di lui con un pugno talmente potente che avrebbe sfondato una parete, ma Desio rimase impassibile, come se non fosse neanche stato sfiorato. In compenso il vampiro, anche se tentava di non farlo vedere, si fece dannatamente male alla mano! *Sarà meglio darsela a gambe* pensò Spike, senza riflettere sul fatto che, purtroppo, fosse ancora giorno.

 

Andrew si sentiva come un vecchio asciugamano appeso. Ormai l'aria gli stava per mancare e non sapeva cosa fare. Quasi istintivamente nell'attimo in cui Spike aveva sferrato un pugno a Desio versò tutto il contenuto del barattolo in faccia al semidio rendendolo quasi cieco e macchiandone il bel vestito.

 

Desio accecato lanciò contro la parete Andrew’. Si asciugò gli occhi con le mani. “Maledetto stupido umano! Come hai osato ribellarti al grande Desio? Farò in modo che la tua fine sia tremendamente lenta e dolorosa.” Il folle semidio si avvicinò lentamente al ragazzo che lo guardava paralizzato dalla paura. “Stai a guardare, Spike, come uccido i tuoi amici umani!” affermò, guardando gelidamente, il vampiro.

 

Andrew disperato cominciò ad armeggiare con il cassetto delle posate tirandone fuori un coltello. Alla cieca vibrò la piccola arma contro Desio come se fosse una spada. La piccola lama sfiorò il vestito del semidio lacerandone il tessuto. Ad una vista più attenta l'arma aveva piccole incisioni sul filo in una lingua ormai dimenticata.

 

“Dannazione!” gridò, furioso, Desio indietreggiando. L’elegante semidio riconobbe immediatamente il pugnale che aveva il potere di uccidere gli dei. Era prevedibile che fosse presente anche in questa dimensione ma era un’incredibile coincidenza che fosse in mano a quel mortale in apparenza insignificante. Desio lanciò un’occhiata piena d’odio ad Andrew’ e poi scomparve.

 

"Andrew, come stai?" urlò in preda al panico Dawn. Appena vide il coltello nelle mani di Andrew .Glielo strappò via immediatamente "La riconosco questa lingua! è un idioma ormai dimenticato dagli esseri umani. Ho un libro, forse riesco a interpretare qualcosa. Adesso che ci penso, in un libro ho visto un' immagine che raffigurava un oggetto del genere" la sua voce si trasformò dal preoccupato al chiaramente euforico: per la prima volta stava per mettere in atto ciò che aveva imparato a quello stupido corso per osservatori!

 

”Insomma, si può sapere cos’ è tutta questa confusione? Cos’ avete voi due da strepitare tanto?” esclamò Anya scendendo le scale, con in mano un pacco formato famiglia di patatine. “ Non trovo lavoro, ho perso i miei poteri, Xander non mi ama e sono pure ingrassata!” Borbottò la ragazza a mezza voce. “Urlavate così forte che vi sentivo anche stando in camera mia… oh! Ciao Dawn! Patatina?” Anya allungò sorridendo il sacchetto che teneva in mano verso la nuova arrivata, inclinando leggermente la testa di lato.

 

Andrew rimase con le mani aperte per un po’ . Poi mestamente andò a sedere sul divano nella posizione che aveva lasciato dieci minuti prima. Probabilmente era ancora scosso visto che era stato sul punto di morire assassinato da un semidio malvagio e assetato di sangue.

 

“Piuttosto, cosa ci fai tu qui? Non eri a quella specie di scuola per osservatori? Non sarai scappata, vero? Non che me ne importi qualcosa, beninteso.” disse Spike, guardando Dawn.

 

Giles entrò dalla porta, con il giornale degli annunci economici sotto un braccio. Si guardò in giro, con aria stupita , poi volse lo sguardo in modo interrogativo verso Spike, Andrew’, Anya e si fermò meravigliato su Dawn. “Santa Pace! Che cosa è successo in questa casa? Sono stato via solo per venti minuti! E tu, Dawn! Che cosa ci fai qui? Non dovresti trovarti alla scuola di Osservatori a Londra? Spero che tu abbia una spiegazione per questa tua improvvisa apparizione!”

 

"Posso spiegare!!!!" disse Dawn guardando in giro "non sono scappata! Ho ricevuto un permesso! Allora, ascoltatemi! ho scoperto un male imminente o qualcosa del genere, credo. Una specie di dio che vuole la morte delle cacciatrici. in un bigliettino che ho trovato c'era scritto attenta alle prescelte e a te, chiave! secondo voi che vuol dire? e, signor Giles, analizzi le scritte su quella lama: secondo me è un'idioma preceltico o qualcosa del genere, ma il libro dove potrebbe essere scritto il modo di tradurlo, adesso che ci penso l'ho lasciato a Londra." non si era mai sentita così importante, finalmente stava per avere anche lei la sua parte nella storia.

 

Durante la spiegazione della ragazza, l’irritazione di Giles scomparve per far posto alla curiosità. L’Osservatore impugnò il coltello per osservare l’iscrizione sulla lama. Chiese “Una specie di dio? Spero che tu abbia portato con te il biglietto! Se è come dici, la situazione è molto seria.” fece una pausa durante la quale, si dedicò a studiare il pugnale “Interessante! La scritta è antichissima, quest’arma potrebbe avere dei millenni o forse di più… come l’hai trovata?”

 

" quando  ritornai a casa, insieme a spike e a Andrew c'era un altro tipo,  a cui  Spike ha tirato un pugno fortissimo, ma che sembra non lo  abbia nemmeno  sfiorato. in quel momento, Andrew ha tirato fuori questo  coltello che ha fatto  indietreggiare quel tipo!" disse Dawn con  aria da secchina "ma il biglietto,  ecco, ero così impaurita che  l'ho fatto a pezzi, però i pezzi li ho messi in  questa busta.  Ecco, tenga." concluse Dawn passando una busta ingiallita al  signor  Giles.

 

Giles prese la busta, con esitazione. Diede un'occhiata all'interno e vide dei pezzi di carta piccoli come coriandoli. Lanciò uno sguardo muto a Dawn. Si voltò verso Andrew', passando a lui la busta e gli chiese :" Dove hai preso quel coltello? Quale altro disastro hai combinato questa volta, di cui devi ancora metterci a conoscenza?" L'Osservatore rimase in attesa della risposta del ragazzo, guardandolo piuttosto seccato.

 

Andrew guardò prima Giles e poi di seguito Spike e Dawn come a cercare le parole giuste per parlare."Per dirla tutta è grazie a quel pugnale che ho appreso la magia. Molti anni fa, quando ero piccolo mi piaceva giocare nella biblioteca di mio padre. Lui era un ....mago. Bè un giorno mentre sistemavo dei libri mi imbattei in uno strano volume. Era scritto in latino e successivamente scoprii che trattava di un testo addirittura risalente all'epoca mesopotamica. Parlava di un pugnale che aveva delle capacità magiche inimmaginabili. Rimasi stupito nello scoprire che il fermacarte che usava mio padre era lo stesso pugnale di cui parlava il libro. Così lo presi... e da allora cominciai a studiare la magia per conto mio.

 

“Si, non c’è che dire, una storia molto credibile! Dimmi c’è forse scritto ”Sono un idiota, prendetemi pure in giro” sulla mia fronte?! Hai detto che tuo padre era un mago, giusto? E come avrebbe fatto a non accorgersi che quel pugnale era più di un semplice fermacarte? E soprattutto, come avresti fatto a leggere un libro in latino quando eri piccolo?” domandò Spike, lanciando un’occhiata austera ad Andrew’.

 

Andrew fece la faccia di uno che era offeso e cominciò a sprimacciare il primo cuscino capitatogli in mano. "Io studio latino da quando avevo sette anni e je parle français de quand j'avais six ans, senza contare che conosco anche l'italiano e l'aramaico antico. Poi riesco a tradurre i geroglifici egiziani, conosco i simboli della cabala...." Andrew si accorse che lo stavano guardando tutti e cominciò ad arrossire" ".... ma non sono mai riuscito a scrivere in cantonese." Si schiarì la gola " E comunque quando ero piccolo a che cosa mi serviva un pugnale che può ferire gli Dei?"

 

"Andrew, non credi di esagerare?" chiese scettica Dawn "e poi, come mai tuo padre sarebbe stato in possesso di un oggetto così  mistico?"

 

"Ma dai, Dawn.... Povero Andrew... Per una volta che ha i suoi cinque minuti di gloria lasciaglieli godere in santa pace... Qualcuno vuole una pizza?! esclamò Anya uscendo dalla cucina, dalla quale era appena ricomparsa con una coscia di pollo fritto in mano.

 

I tre ragazzi camminavano per la cittadina guardandosi intorno,ancora in cerca di un lavoro. Buffy si rivolse agli amici "Credo che per oggi possa bastare, che ne dite di avviarci a casa?" La ragazza, anche se non lo dava a vedere, era preoccupata per come sarebbero andati avanti, lei, e tutti gli altri avrebbero pur dovuto vivere! *Ah, abbiamo bisogno di soldi...che faccio, un comunicato stampa e chiedo delle tasse perché libero la loro città dai demoni?!?*

 

Willow aveva sentito le parole dell'amica, guardò Buffy, e le disse con tono confortante "Andrà meglio domani, infondo, vuoi che nessuno abbia bisogno d'un lavorante in questa città?" E fece un sorriso. Poi appoggiò la mano sulla spalla di Xander "Cucini tu oggi?"

 

“Certo! Sai che per la cucina ho un buon occhio…” disse Xander, ancora sconfortato poi aprendo la porta della casa, e guardando, stupito l’enorme apertura nel muro, “ Oh! Sembra che ci siano di nuovo guai… speravo che tutto si fosse concluso con la morte del Primo… Ma che cosa è successo qua dentro?” chiese ai presenti, che erano seduti a tavola a mangiare la pizza. “Fantastico! C’è la casa distrutta e loro organizzano un pizza party!” affermò il ragazzo, guardando gli amici.

 

Andrew stava tagliando la pizza con un certo coltello finemente lavorato quando i ragazzi entrarono. Pensò di rispondere lui a Xander ma non voleva finire di nuovo in un interrogatorio sulla sua vita, quindi cambiò argomento. "Guardate chi è tornata da Londra!" indicando Dawn.


"Down!" disse Willow sorridendo alla ragazza, ma subito dopo il
volto della strega cambiò espressione poichè venne assalita da una
profonda angoscia: "Desio..." sussurrò corrugando la fronte, una
voce esplose nella sua mente pronunciando quel nome. "Non so a chi
appartenga ma ho come la sensazione di aver già avuto a che fare con
colui e ha questo nome..." disse, poi si avvicinò al cartone
contenente la pizza e ne prese uno spicchio. "So che è stato questo
semidio a fare quel buco nel muro e riesco a percepire un alone
diabolico in tutta la stanza... Bè, un problema per volta, adesso
pensiamo a
mangiare!" scherzò cercando di sdrammatizzare.

 

Buffy, alla vista della sorella spalancò gl'occhi."Dawn??" esclamò in tono perplesso "E tu cosa ci fai quì?...Non che non sia felice di vederti, ma...cosa è successo?" Disse facendo un sorriso alla ragazza mentre si dirigeva verso la pizza.

 

"Ciao Buffy, come stai? Anche io sono molto felice di vederti!!!" disse
sarcastica Dawn aspettandosi un po' di gentilezza in più dalla
sorella "Allora, ripeto quello che ho detto prima: probabilmente c'è
un dio o qualcosa del genere che vuole la morte delle Cacciatrici. Mi
ha detto di stare attenta alle prescelte e di stare attente anche a
me, ma non ha detto proprio <stai attenta a te> ma mi ha chiamato
chiave ed è questo che mi preoccupa!!"

 

"Capisco...scusami Dawn ma rivederti così d' improvviso mi ha un po’ spiazzato!" Si avvicinò alla sorella e le mise una mano sulla spalla "Vieni" le disse sedendosi sul divano, poi si rivolse a Willow "Mi puoi dire qualcosa in più su questo Desio?".

 


La strega chiuse gli occhi cercando di concentrarsi. Creò il vuoto
intorno a se allontanando tutto dalla sua mente, ogni forza o
energia, quindi fece un profondo respiro e riaprì gli occhi
scotendo la testa: "C'è ben poco da dire Buffy, ho captato solo che
è un semidio molto forte e che ha intenzione di darci un bel po' di
filo da torcere, ma è difficile..." disse storcendo la bocca. "E'
come se intorno a lui ci fosse una specie di barriera che impedisce
alla mia mente di penetrarvi".

 

Giles si alzò in piedi, fece qualche passo verso Buffy e disse parole in un linguaggio sconosciuto. Notò che tutti lo stavano fissando, con aria interrogativa. Inghiottì il boccone di pizza che gli era rimasto in bocca e osservò :”Pare che questo semidio, ci abbia già fatto visita e che sia interessato alla Bocca dell’Inferno di Cleveland!” raccontando poi dettagliatamente ciò che era successo prima. “Inoltre pare che ci sia un’unica arma, un coltello con un’iscrizione antica, in grado di ucciderlo… ma, che il cielo mi aiuti… non riesco proprio a ricordare dove sia…” affermò con aria perplessa.

 

Andrew passò il coltello in questione a Giles. "Dice questo...." Disse le ultime parole mentre masticava con gusto la pizza con peperoni e ananas.

 

“Sì, esattamente…” rispose l’Osservatore prendendo il coltello e lanciando un’occhiataccia ad Andrew’ “…un oggetto di tale rilevanza dovrebbe essere tenuto in mani sicure e non utilizzato da persone inesperte !” poi, parlando in tono più gentile, e rivolgendosi alla Cacciatrice, “Ecco! Questa pare sia l’unica arma in grado di sconfiggere Desio! Mmm… forse farei meglio a pulirla!” aggiunge Giles, cercando un tovagliolo.

 

Buffy ascoltò attentamente le parole di Giles. "Aspetti" disse, porgendo la mano all'osservatore "Me la potrebbe dare un attimo? Voglio vederla meglio." così dicendo prese l'arma dalle mani dell'Osservatore e iniziò a scrutarla in silenzio. "Sappiamo qualcosa in più sulla sua origine, le sue capacità o qualcosa del genere?" Chiese Buffy al gruppo.

 

Giles ripeté a Buffy la storia che era stata raccontata da Andrew’ e aggiunse “Dovrei comunque avere un libro da qualche parte che ne parla… sui due piedi, credo di poter affermare che quell’arma potrebbe avere più di duemila anni… Le iscrizioni sembrano essere scritte in greco, greco antico, naturalmente… la scritta che vedi sulla lama a occhio e croce dovrebbe significare – Colpisci con questa lama, il dio crudele – il disegno presente sul manico invece mi sembra il simbolo di Hercules, l’eroe mitologico nato dall’unione di Zeus con l’umana Alcmena che protesse gli umani dalle crudeli divinità dell’Olimpo. Il fatto che quel pugnale possa uccidere gli dei, mi fa supporre che per la sua creazione sia stato utilizzato il sangue di un centauro, dato che pare che quel particolare liquido sia velenoso per gli dei. Ma tieni presente, Buffy che la mia è solo una vaga supposizione e che devo ancora consultare il mio libro!”

 


"Io... ho bisogno di... prendere una... una boccata d'aria. Voglio
riflettere un po'. Magari mi faccio un giro, ok?" disse Dawn. Era la
più piccola tra loro, era, forse, una cosa potente, ma lei si sentiva
zero. Quanto avrebbe voluto trasformarsi anche lei in Cacciatrice "Non
preoccupatevi per me, me la cavo. Tornerò prima che faccia buio,
viva!"
stava farneticando. Avrebbe desiderato essere ancora a Londra, in
 
momenti come quelli.
Uscì di casa. Le sembrava che nessuno si interessasse a lei, nemmeno
Buffy.
Appena girò l'angolo, sentì come se qualcuno la stesse seguendo...

 

Un’elegante figura maschile apparve nel buio, alle spalle di Dawn. Si mosse rapidamente e si pose proprio innanzi alla ragazza. “Guarda chi ho trovato… la sorella della Cacciatrice… mi chiedo che cosa penserà la tua cara consanguinea quando ti rivedrà completamente smembrata…” disse Desio, guardando gelidamente Dawn. Fece qualche lento e minaccioso passo verso la ragazza, notando la sua espressione spaventata.

 

*Dawn non avere paura, Dawn non avere paura* si ripeteva la ragazza, anche se era spaventata a morte, e sapeva che lui lo sapeva. Chiamò la sorella al cellulare, sperando che lei capisse dov'era e sarebbe andata ad aiutarla.

"Se tu credi che io abbia paura di te pensi male. Si, sono la sorella della Cacciatrice ed apprendista di una strega molto potente, quindi ho imparato bene" disse assumendo un fare insicuro e inventandosi qualcosa "Forse io non posso combattere contro di te, ma tu prova a prendermi" facendo questo Dawn si mise a correre. Non voleva portarlo troppo vicino a casa, ma non voleva allontanarsi di molto.

Corse facendo il giro dell'isolato. Non sapeva se ce l'avrebbe fatta 

 

Desio guardò la ragazza mentre fuggiva. Povera ingenua! Credere di potersi salvare con qualche stupida parola e una fuga. Come se il folle semidio non potesse verificare che ciò che stava dicendo fosse vero o no. Desio si mosse, veloce come un lampo. In pochi secondi raggiunse Dawn e si piazzò davanti a lei, costringendola a fermarsi. Il semidio sorrise crudelmente, vedendo la ragazza tremare di paura. “Ora basta, Dawn! Mi stai facendo perdere troppo tempo! Muori!” disse, gelidamente, Desio guardandola negli occhi. Alzò un braccio pronto ad annientarla. Ma fece l’errore di “leggere” la storia della ragazza. Fino a pochi anni fa era una chiave a cui alcuni monaci avevano dato una forma umana. E avevano fatto in modo che la Cacciatrice l’accettasse come sorella. Ma Dawn aveva sempre sofferto a causa della grandezza di Buffy e, cosa ancora più importante: era un’ innocente. Desio sentì, forse per la prima volta, che cosa era la pietà. Probabilmente aveva passato troppo tempo tra gli umani, in questa o in altre dimensioni e ora qualcosa si era svegliato nella sua natura semidivina, qualcosa che Desio non sapeva neanche di avere. Si fermò e non fendette alcun colpo, notando lo stupore della ragazza. Dannazione! Nella sua vita il semidio aveva ucciso migliaia di persone e di creature divine e ora non riusciva ad eliminare una ragazzina.

“Porta un messaggio alla Cacciatrice…” disse il semidio, gelidamente, a Dawn poi si voltò e vide avvicinarsi qualcuno alle sue spalle.

“Buffy, immagino!” affermò, Desio guardando la nuova arrivata, in modo glaciale “ La tua stupidità mi sorprende, Cacciatrice! Sei venuta a cercare la Morte?”

 

"No, sono venuta a portarla" Disse Buffy in tono gelido "Dawn,vieni qui." e dicendo ciò portò la sorella dietro di lei "Sai, stavi per uccidere mia sorella, e io ricambio sempre tutti con la stessa moneta!" Estrasse il pugnale che il dio tanto temeva "Lo conosci?" disse riferendosi al pugnale "Sciocco,sciocco semidio, perché mai non avrei dovuto usarlo? Eppure sapevi che ne ero in possesso!". Subito dopo aver detto ciò a Desio, iniziò a sferrare dei calci che lo colpirono in volto.

 

"Insolente!" disse Desio, freddamente "Come pretendi di farmi paura,
tu stupida femmina umana? Una Cacciatrice non potrà mai battere un
semidio potente come il grande Desio!" Ma un po' di dolore lo aveva
sentito. Quella ragazza era più forte delle normali donne umane.
Si spostò tanto rapidamente da diventare invisibile alla sua
avversaria. Dopodiché le diede uno schiaffo, facendola volare
indietro di qualche metro, davanti agli occhi spaventati di Dawn.
"Lo avevo detto… consolati, Buffy, con il fatto che tu sia andata ben
oltre di ogni altro insulso essere umano, toccandomi…" e poi
aggiunse, guardando, glacialmente, Dawn " Temo che la tua magnifica
sorella, non sia più in condizione di combattere. Peccato! Avrei
voluto divertirmi un po' di più…"

 

Buffy era a terra dolorante, le sue forze non le permettevano di continuare il combattimento, ma doveva proteggere sua sorella da Desio. *Il pugnale* Pensò, così prese quell'arma tanto potente e la lanciò verso il semidio ferendolo. Poi, si rialzò ed andò verso la sorella "Tutto apposto?" chiese, per poi rivolgere la sua attenzione a Desio.

 

Il pugnale andò a conficcarsi nel braccio di Desio. “Dannazione!” gridò il folle semidio, furioso. Desio si toccò la ferita. Il pugnale era caduto a terra in quel momento e avrebbe potuto appropriarsene, annullando l’unica arma che la Cacciatrice poteva utilizzare contro di lui ma era spaventato e non pensò a niente altro che la fuga. L’elegante semidio scomparve, lasciando le due ragazze libere.

 

Buffy riprese il pugnale ancora sporco del sangue del semidio da terra e lo guardò per un attimo, poi, si rivolse alla sorella con tono premuroso, Buffy a volte dimenticava che Dawn non aveva potuto stare con la loro madre, perdendosi molte cose, e che la figura più cara che aveva era proprio lei. "Spaventata? Dai, andiamo a casa e domani sera usciamo un pochino, andiamo a mangiarci una pizza magari, eh?" E fece un sorriso rassicurante alla ragazza.

 

Dawn rispose al sorriso della sorella, ma un velo di tristezza copriva i suoi occhi “Buffy, devi smetterla di rischiare la tua vita per me! Hai già pagato troppo.” era questo che la ragazzina avrebbe voluto dire alla sorella, senza averne il coraggio. "Ok! Solo noi due? Credo che avremmo bisogno di stare insieme un po'!"

 

"Si,vedrai, staremo appiccicate!" Disse Buffy ironizzando "Ora andiamo a casa!"Disse la ragazza sorridendo.