Xena rpg 7 episodio
La Bocca dell’Inferno
Fan Finction scritta dai bardi dello Xena Rpg
http://it.groups.yahoo.com/group/Xena_r_p_g/
Limite di età: nessuno
Scritta nel corso del 2004 e ambientata in un punto imprecisato dopo la quinta stagione.
Breve descrizione: Buffy e i suoi amici si troveranno a collaborare con Xena e Gabrielle per combattere contro un nemico comunei.
Xena Lisa
Gabrielle Warrior Hearth
Rhea Lisa
Desio Max
Buffy Warrior Hearth
Willow Valeria
Xander Max
Giles Max
Angel Lisa
Spike Simone
Con la partecipazione straordinaria di Xandrella e Darkamy nel ruolo delle due docenti universitarie
Era notte. Alcuni uomini passeggiavano per il villaggio, parlando tranquillamente. D’improvviso, arrivò un colpo di vento e caddero a terra, privi di sensi. Tutto intorno divenne silenzioso.
Su una collina poco distante, c’era una figura maschile vestita elegantemente, immobile. Alle sue spalle, si materializzò un enorme cancello attraverso il quale giunse una donna bellissima e dallo sguardo malvagio. Il cancello scomparve.
L’uomo parlò, più a se stesso che alla donna, con voce fredda :“Un batter di ciglia ! Nient’altro che un batter di ciglia, è il tempo da me impiegato per radere al suolo questo ridicolo villaggio. Mi chiedo che cosa mi spinga a mettere alla prova il mio spirito guerriero. Forse è la brama di potere che alberga in me. E’ questo ! Solo brama di potere ! “
Si voltò verso la donna. Fece qualche lento passo verso di lei. La luce della luna rivelò il suo sguardo gelido.
“Rhea ! Ho saputo che non sei riuscita ad eliminarla.”
"Hai saputo bene" Rispose la
Dea, con una certa vergogna.
Per ella la sconfitta era terribile, le bruciava
interiormente, come
se avesse ingoiato una palla di fuoco che la logorava.
"...Ma sono pronta a riscattarmi." Continuò, mentre i suoi
occhi
glaciali brillarono una luce che parve un lampo a ciel
sereno.
“Certo !” disse il crudele semidio, con aria impassibile “Il tuo operato non si può definire un fallimento. Il fatto stesso che ora Xena sappia di te è favorevole al compimento del piano. Tuttavia i tuoi soli poteri non sono sufficienti a raggiungere il nostro obiettivo. E’ un fatto sicuro ! Attraversa nuovamente il canale, Rhea ! Farò in modo che tu possa arrivare in un luogo vicino all’inferno, dove la malvagità è padrona di ogni cosa, dove troverai dei servi che giungono direttamente dal mondo dei morti, dove troverai il modo di incrementare i tuoi poteri e acquisirne di nuovi, ancora più distruttivi.”
Indicò un punto alle spalle della dea malvagia, dove riapparve l’enorme cancello.
“Va’ ora ! E torna ancora più forte, Rhea !” le augurò l’elegante semidio, lanciandole un’occhiata fredda.
Rhea venne catapultata
attraverso il cancello che sapeva attraversare
le porte dello spazio e del tempo e si ritrovò, così, in un
luogo a
lei completamente ignoto, che nulla aveva a che fare col
mondo che
conosceva.
Strani edifici, strani oggetti, la circondavano.
Era buio, era notte e Rhea, nello smarrimento totale di
quell'ignoto
incantato di stranezza, si sentì forte e piena d'una nuova
energia.
Il sole era appena tramontato
quando Buffy, Willow e Xander
entrarono nel cimitero. Ci sarebbero stati molti vampiri da
ammazzare quella sera, Buffy lo sapeva. La Cacciatrice
abbottonò il
giubbotto e si strinse nelle spalle, faceva ancora
abbastanza
freddo. "Gran bella serata per andare a caccia, ancora un
po' che
aspetto mi si congelano le gambe! Stasera questi simpaticoni
non
hanno proprio voglia di farsi vedere!" esclamò guardando i
due
compagni di ronda
"L'importante è che non si
congeli il paletto" disse Willow
lanciando un'occhiata ai suoi due amici, poi abbozzò un
mezzo
sorriso. "Volevo solo sdrammatizzare".
“Ci riscalderemo quando verranno allo scoperto i vampiri, facendo del sano movimento, uccidendoli e...” Xander si bloccò, come spesso gli accadeva non riusciva a trovare un finale adeguato alle sue battute ma tentò vanamente di salvare la faccia, concludendo con un “...e basta.”
Le due amiche gli lanciarono uno sguardo interrogativo. Il giovane cambiò discorso per far dimenticare alle ragazze le sue ultime sciocche parole :”Ho portato qualcosa da leggere mentre aspettiamo i vampiri. Qualcosa che da’ la carica !” estraendo dei fumetti dalla sua giacca e mostrandoli alle amiche.
Willow si avvicinò curiosa al
suo migliore amico: "Oh! Che bello un
fumetto!" disse eccitata. Poi rifletté un secondo
aggrottando le
ciglia e disse: "Ma perché hai portato un fumetto?
Insomma... non
credo che i vampiri sappiano leggere o no?" quindi guardò
Buffy con
volto preoccupato.
"Xander, hai intenzione di uccidere i vampiri facendoli
sbellicare
dalle risate?" continuò la giovane strega, quindi lanciò
un'occhiata
alla copertina del primo fumetto. "Xena: Warrior Princess?
Oh
accidenti! Io l'adoro!".
"Allora voi due la volete
smettere di blaterare?! Sento dei rumori.
Magari i pigroni hanno deciso di darsi una mossa" Buffy
balzò giù
dalla lapide su cui era seduta, prese in mano il paletto e
si guardò
attorno circospetta. dalla terra improvvisamente sbucò una
mano, poi
un braccio, e finalmente il vampiro emerse. Altri quattro
sbucarono
fuori, e subito partirono all'attacco. Buffy atterrò il
primo con un
calcio, si girò per fronteggiare il secondo ma, facendo bene
i
conti, qualcosa non le quadrava. Erano di più rispetto a
prima.
Qualcun altro si doveva essere unito alla festa,
evidentemente "Xander, fai qualcosa! Muoviti, per Dio, o
togliti di
lì!"
“Eh ? Santo Cielo ! Ma che cosa succede ?” gridò, stupito, Xander mentre un gruppo di vampiri lo circondava “ Ragazzi, tutti qui stasera ? Quanta vita in questo cimitero !”
Diede due pugni a uno degli avversari, allontanandolo momentaneamente. Si ritrovò presto tutti gli altri addosso ”Stai indietro, Willow !” urlò, preoccupato all’amica, mentre si riparava dai colpi di uno degli avversari.
Willow, spintonata da Xander,
incespicò in una lapide e cadde a
terra: "Hey Xander!" disse con il volto accigliato.
Un vampiro le fu subito addosso, la giovane strega riuscì a
sferrare
una gomitata sul volto del morto-vivente, ma questo subito
si rialzò
pronto a un nuovo scontro.
"Così splenda la luce!" disse Willow, subito un raggio di
luce
accecante si materializzò sul palmo della mano destra della
ragazza
e il vampiro urlò dal dolore per poi disintegrarsi.
"Fatto!" disse sorridendo. "Accidenti Buffy, non credo che
ce la
faremo a fermarli tutti!"
"Per favore, non scherzare! Ci
siamo trovati ad affrontare pericoli ben
maggiori! Non sono così tanti..." man mano che il tempo
passava, però, Buffy
si rendeva conto di avere torto: più ne ammazzava, e più ne
spuntavano
fuori. Giles non aveva detto che sarebbero stati così
tanti... "Accidenti a
te, Giles! ancora una volta che mi combina uno scherzo del
genere e gliela
faccio pagare cara!" tuttavia dovette riconoscere che non
poteva essere
colpa dell'osservatore: egli non l'avrebbe mai messa in
pericolo, e
soprattutto non scherzava mai quando si parlava di vampiri.
la cacciatrice
si girò per atterrare l'ennesimo vampiro e controllò che
anche i suoi
compagni se la stessero cavando; per il momento non avevano
problemi.
Eppure...per quanto avrebbero potuto andare avanti a quel
modo?
Improvvisamente, i
vampiri che sembravano moltiplicarsi da soli, la,
all'istante, s'arrestarono, con sommo stupore dei tre della
schiera
dei buoni.
Nel suo abito di seta nera, Rhea comparve tra loro, nel suo
solito
fulminio.
“Salve. Tu devi essere Buffa... no...
Beffa... oh, Buffy!
Come sei
mingherlina per essere la temuta Cacciatrice!” Esclamò la
dea,
sarcastica, con quel suo tono che, nonostante qualsiasi
cosa,
continuava a non traspirare nulla, se non il gelo polare
ch'ella
aveva intorno.
"Parla lei, che sembra un
sedano avvolto nel celophan! Ma fammi il favore,
tornatene da dove sei sbucata!" La Cacciatrice fece
spallucce mentre
i suoi compagni si esibirono in un perentorio e deciso
'GIA!', annuendo
vistosamente.
Willow osservò attentamente la
donna che era comparsa
all'improvviso: "Non vi sembra un volto familiare? L'ho già
vista da
qualche parte... scusa dove vai a fare la spesa?".
“Willow, ma che cosa dici ? Una così non la incontri mica sotto casa a meno che non abiti in un film dell’orrore oppure... “ Xander si interruppe lanciando un’occhiata a Rhea “... sopra a un negozio di abiti firmati !” chiacchierando con l’amica, come se si fosse scordato tutto quello che stava avvenendo in quel momento. Alcuni vampiri si guardarono l’un l’altro con aria perplessa, sentendolo fare quelle osservazioni.
"Tacete! - Sbraitò Rhea. -
Sunnydayle è fulcro di potere del male,
sento l'energia che cresce a contatto con questo luogo
infernale e
presto, calerà la notte eterna." Si zittì un'istante,
vedendo che
l'attenzione di Buffy e gli altri era su di lei. Non la
stavano
prendendo sul serio, lo notava. Ma ben presto avrebbero
scoperto
tutto ciò di cui era capace.
Allargò le mani, ed un'energia luminosa crebbe tra esse ed
in
contemporanea, anche il corpo di Buffy sembrò illuminarsi,
travolto
da quell'energia.
"Cacciatrice, io non sono come gli altri, non faccio
l'errore di
sottovalutarti ma attenta a non errare tu, nei mie
confronti."
Concluse la dea e quindi sparì di colpo, non lasciando
alcuna traccia
di se.
I vampiri guardarono Buffy, Xander e Willow con aria
soddisfatta, la
loro nuova condottiera aveva colpito la loro attenzione.
Un morto vivente più temerario, osò esclamare "E' l'avvento
di una
nuova era!"
Ma la cacciatrice lo fulminò con lo sguardo e prima che
potesse
lanciargli il paletto nel petto, questo scappò, seguito
dagli altri.
"Accidenti... la tipa sa il
fatto suo" disse Willow lasciando da
parte ogni battuta e facendosi buia in volto. "Mi ricorda
Glory,
quella malvagia Dea... Che cosa vorrà da noi questa donna?".
Buffy raccolse le proprie cose
e le ripose nello zaino. Non sembrava
curarsi minimamente della sfida che le era appena stata
lanciata. In
fondo al cuore, però, già stava pensando a un modo per
sconfiggere la
nuova avversaria. Certo, poteva solamente essere una
sensazione nella
sua testa, eppure quella non era di certo una che parlava a
vanvera.
Se diceva di poter comandare le forze demoniache, allora
probabilmente aveva ragione.
Angel stava seduto sul
poggiolo d'una finestra della sua cripta-casa.
L'ambiente era arredato con minimale gusto, senza sfarzi nè
eccessi.
Gli occhi del vampiro con l'anima erano persi nel vuoto, non
interessati all'oscuro che egli aveva di fronte.
Il peso della notte gli gravava, ormai.
Troppi anni, secoli, premevano sulle sue spalle, troppo
tristo era
l'animo che gli apparteneva e che saldamente egli si teneva
stretto.
Un turbinio di nubi temporalesche lo ridestò dal viaggio
della sua
mente, abbastanza in fretta da realizzare che qualcosa di
significativo aveva iniziato ad accadere, che la donna che
s'era
trovato di fronte, aveva qualcosa di speciale. Comparsa
magicamente,
non era, però, un comune demone.
"Angelus... - Iniziò la figura femminile. - Molto m'hanno
parlato di
te."
"Non so chi tu sia." Rispose egli.
"Plausibile. Il mio nome è Rhea, provengo dal passato, ho
viaggiato
nel tempo per giungere in un luogo geograficamente non
troppo lontano
da qui."
"Sunnydale?" Indovinò il vampiro.
Rhea annuì. "Vedi, mio caro, tutto il vociferare sul tuo
conto m'ha
fatto volerti... Al mio fianco."
"Mi dispiace deluderti, ma ho chiuso con certe cose...Da un
pezzo."
"Preferisci la solitudine? Questa vita così priva di tutto,
rinchiuso
in una soffocante cripta a bere sangue animale?"
Oh, sì, Rhea aveva riconosciuto quell'odore putrido, lo
sentiva
nell'aria rafferma.
"Io ti propongo una vita intera, piena. Collabora con me e
ti darò la
possibilità di vivere alla luce del sole..." Continuò Rhea.
La mente di Angel corse subito a Buffy... Forse sarebbe
andato tutto
diversamente se lui non avesse dovuto nascondersi di
continuo dalla
luce, dalla civiltà segregato nelle tristi regole
vampiresche-
Rhea, la donna con poteri sovrannaturali che, poco prima,
s'era
presentata a Buffy ed ai suoi amici, lesse sul volto del
vampiro
l'interrogativo pressante che provava.
"Nonostante tu sia e resti vampiro, potrei giostrare la tua
vita come
ti pare, anche di giorno. La luce del sole non rappresenterà
più un
problema, per te."
"Ed in cambio vorresti la mia collaborazione per cosa, di
preciso?"
Chiese Angel, giustamente malfidato.
Ma Rhea non rispose, gli s'avvicinò lentamente e cominciò ad
accarezzargli il volto.
Il contatto con una pelle calda, fu molto piacevole , per
l'affascinante vampiro che, da molto, ormai, non faceva sua
una donna.
Le vampire per principio, le umane per obbligo.
Ma quella, era un demone o, comunque, qualcosa di simile.
Non poteva perdere l'anima con lei... Se ne stava cercando
di
convincere.
Si stupì di se stesso, di tutta l'attrazione che quella
donna
esercitava su di lui.
Angel osservò i celesti occhi di Rhea, accarezzò i suoi
setosi
capelli corvini.
Ella lo baciò, dolcemente, in una maniera così rassicurante
e
convincente da indurre il vampiro a crederle, a fidarsi di
lei.
In realtà, Angel non sapeva che quell'attrazione fatale che
Rhea
esercitava su di lui, era magia.
Di dolce, quella donna, non aveva nulla.
Era priva di sentimenti ma, in compenso, era dotata d'una
grande
capacità di soggiogare la gente, inducendola a fare ciò che
voleva.
Era da
poco passata mezzanotte,l'orologio a pendolo in legno,
affisso alla parete all'interno del Magic Shop cominciò a
risuonare:
dodici rintocchi che frantumarono il silenzio che, in quel
momento,
aleggiava nella grande stanza sommersa di libri antichi,
pozioni
magiche e oggetti esoterici.
Il gruppo si era ruinito per l'ennesima volta attorno a quel
tavolo
circolare dove tante decisioni erano state prese e dove
milioni di
pagine di libri erano state sfogliate.
"Di preciso, cosa dobbiamo cercare..." esordì Willow rivolta
agli
amici.
Giles, passeggiava per la stanza, nervosamente. Si guardò intorno. Notò che Buffy e Spike stavano parlando tra loro mentre Xander sfogliava un libro che parlava di streghe, con numerose illustrazioni e nello stesso tempo mangiava uno snack al cioccolato di pessima qualità.
Rispose a Willow :" Ehm...Allora potreste ripetermi che tipo di demone era questa creatura? E se qualcosa di lei vi ha colpito?"
Si rivolse poi a tutti gli altri, con aria infastidita: " Potrei avere l'onore della vostra attenzione?"
L'Osservatore strabuzzò gli occhi vedendo Xander che, distrattamente, inseriva lo snack all'interno del preziosissimo volume e lo richiudeva, utilizzandolo come una sorta di segnalibro.
"L'ho osservata bene! Direi che era un bel pezzo di... nemica" esclamò Xander, con passione, cercando l'approvazione delle amiche ma ricevendo solo occhiate austere. "Volevo dire una su cui bisogna lavorare bene! " utilizzò una eccellente pantomima "Non fraintendetemi! Non nel senso che intendete voi... cioè... in che senso intendete voi?" il giovane cercando una via d'uscita non faceva che confondersi di più.
"Xander! La vuoi piantare?
Stiamo correndo il rischio di imbatterci
in un'altra Glory, e la cosa non mi piace per niente!" Giles
stava
per dire qualcosa, ma Buffy lo precedette "Dobbiamo trovare
subito
ogni informazione su questa tipa che ci possa aiutare, che
ne so, da
dove viene per esempio, quali sono i suoi poteri, e se
esiste un modo
per eliminarla. Dobbiamo metterci al lavoro, e alla svelta!"
il
gruppetto la fissò annuendo "Su, muoversi!"
“Allora, vediamo!” disse Giles, sfogliando un antico volume “Ecco, forse ci siamo. Assomigliava a questa?” domandò l’Osservatore mostrando a Buffy, Willow e Xander la pagina che conteneva l’immagine di una figura femminile. Giles guardando i volti dei tre ragazzi, esclamò “Pare che abbia indovinato!” e iniziò a leggere “ Rhea, crudele e potente divinità generata, a sua volta dal dio Ares della guerra, la sua avversaria numero uno era Xena….direi che non ci sono molte notizie…” affermò l’osservatore perplesso, posando sul tavolo il libro e togliendosi gli occhiali per giocare nervosamente con le loro astine.
“Dannazione!” gridò Xander improvvisamente, fuori di sé “ Come facciamo, Osservatore dei miei stivali, a trovare questa Bea o Rhea del cavolo senza sapere un bel niente?” Poi, come cadendo dalle nuvole, chiese, ingenuamente ” Ma perché mi state guardando tutti? Che cosa ho detto?” Cercando lo sguardo di Buffy e Willow che, gli parve, lo stavano guardando in modo indecifrabile.
“Oh mio Dio! Adesso capisco! Ma è terribile! Mi deve essere rimasta la cioccolata tra i denti!” coprendosi la bocca con una mano, con aria preoccupata.
Willow osservò perplessa
l'insolito comportamento dell'amico, stava
per chiedere spiegazioni quando una stranissima sensazione
la invase,
come se una coltre oscura e pesante le fosse piombata
addosso; per
un attimo le sue pupille divennero nere, fenomeno che si
presentava
solo quando la maga si cimentava in incantesimi di elevato
potere o
durante rituali di magia nera.
"Vuoi piantarla di comportarti così!!" sbottò Willow
lanciando uno
sguardo pieno di rabbia verso Xander e sbattendo
violentemente il
pugno sul tavolo.
Un istante dopo la maga scosse la testa, come a voler
allontanare
strani pensieri, e corrugando la fronte disse: "Non
capisco... Cosa
stavamo dicendo?"
"Oddio stiamo diventando tutti
matti!" sospirò la Cacciatrice con tono
canzonatore. Il comportamento di Willow e Xander era a dir
poco bizzarro,
non sapeva proprio spiegarselo. Un'idea le balenò in mente
rapida come una
saetta "E se..." mugugnò perplessa "E se la bocca
dell'inferno si stesse
riaprendo?" ripeté poi con voce ferma e convinta
“E’ possibile ! E’ possibile che sia una conseguenza dell’arrivo di Rhea a Sunnydale. Sappiamo molto poco di lei . Willow, tu e Xander domani cercate tutte le informazioni possibili su Xena, qualunque cosa può esserci utile. Buffy, tu e Spike occupatevi invece di individuare il covo di Rhea ma, ricordate, finché non sappiamo abbastanza di lei, non cercate lo scontro diretto!” disse Giles, fissando una per una le persone che aveva intorno “Nel frattempo, resterò qui al Magic Shop a sfogliare libri antichi alla ricerca di altre notizie sulla nostra nuova nemica!”
Spike, grazie ai suoi contatti
con altri vampiri, era venuto a sapere che il covo di Rhea
si trovava nei pressi del cimitero e così, insieme a Buffy,
era andato lì. Stavano camminando in mezzo alle tombe quando
Spike esclamò: "Non troveremo mai niente in mezzo a tutte
queste dannate tombe!" poi si rivolse a Buffy: "E' tutta
colpa tua! Tua e dei tuoi stupidi metodi da cacciatrice! Se
avessi lasciato fare a me ora sapremmo dove si trova quella
dannata guerriera! Ma no! Tu avevi fretta di impalettarlo!
Non sai proprio resistere?! Ti facciamo così schifo?! E non
agitare quel paletto, mi rende nervoso!" prese una lapide e,
con la sua forza straordinaria, la scagliò contro un albero
facendola frantumare in mille
pezzi.
"Datti
una calmata, Spike! o vuoi arrivare già spompato per gli
scagnozzi di
Rhea? Ci saranno abbastanza dannati da uccidere là. E
comunque IO sono la
cacciatrice e si fa come dico io. Se i miei metodi non ti
piacciono sei
liberissimo di fare di testa tua e farti ammazzare."
*Beh allora guardati le
spalle, potrei sempre decidere
di piantarti un paletto nel cuore.* pensò Spike. In
quello stesso momento passarono accanto ad un grande
mausoleo. "Dannati snob, devono farsi notare anche da
morti" disse Spike. Tuttavia, malgrado il vampiro non
avesse notato nulla, quel mausoleo aveva qualcosa di
strano: non era abbandonato come gli altri, sembrava
che fosse stato utilizzato di recente.
"Fermo lì" esclamò
improvvisamente Buffy dando una vigorosa manata a Spike
per farlo fermare. il vampiro si lamentò vistosamente ma la
Cacciatrice lo
zittì subito "C'è della gente in quel mausoleo.... molta
gente. Fai
attenzione" con passo circospetto Buffy si avvicinò
all'entrata, già aveva
il paletto pronto a colpire
Spike e
Buffy entrarono nel mausoleo e si ritrovarono in una stanza
di pietra. Ai lati si trovavano due sarcofaghi mentre
davanti a loro
c'era una porta di legno. Spike vi si diresse e provò ad
aprirla. "Maledizione! E' bloccata!" poi, tentando
nuovamente di
aprirla, aggiunse "Apriti dannata porta! Bene, non vuoi
aprirti?!" e
tentò di buttarla giù con un calcio ma riuscì soltanto a
farsi male.
"Ecco, contento?! Non sai che
bisogna usare le buone maniere per ottenere
risultati?!" Detto ciò si tirò indietro di qualche passo,
prese la rincorsa
e si gettò contro l'uscio. Anche il suo tentativo fallì
miseramente.
"Dev'esserci un incantesimo...."
Ad un tratto Spike sentì un
rumore e subito dopo vide Angel entrare dalla porta che dava
sul cimitero. "Bene, bene, guarda chi si rivede! Avevo
giusto bisogno di qualcuno da picchiare. Non hai un'anima
vero? Sarebbe terribilmente deludente, insomma, ho aspettato
tanto."
Angel si
limitò a lanciare un'occhiata torva a Spike, non poteva
importargliene meno, di quel vampirello inebetito.
La sua attenzione fu, invece, sulla Cacciatrice.
"Come sei bella... Il tempo sembra non passare neanche per
te... Buf."
"Buf?!?...scusa?" Buffy fece
qualche passo indietro sconcertata. Era passato
molto tempo da quando Angel l'aveva chiamata a quel
modo...troppo poco per i
suoi gusti "Angel, che ti è successo?!" esclamò contrariata.
Non vi fu
alcuna risposta "Angel!!!"
"Niente
tesoro, ho solo deciso di fare una visitina a questo
posto...
o, per meglio dire al tuo bel... - Rispose Angel, lanciando
un'ammaliata occhiata al collo della Cacciatrice. -
...faccino"
Aggiunse, poi, con tono falsamente innocente.
"Uh....ok, niente panico. è
ovvio che hai un problema, un GROSSO
problema. ora Spike se ne va a cercare Willow mentre noi
restiamo qui
buoni buoni..." esclamò con tono di falsa innocenza. Diede
uno
spintone a Spike per farlo andare e si avvicinò all'altro
vampiro
"Ecco come va trattato quel
buono a nulla!" Rispose Angel, per poi
scoppiare a ridere, tutto compiaciuto di chissà che cosa.
Quindi,
come cambiando idea ed umore, continuò "Ora me ne vado, mia
cara
Buff, ma voglio rivederti..."
Le fece l'occhiolino e le mandò un bacio, canzonandola,
quindi
scappò così velocemente che la Cacciatrice non riuscì
neanche a
scorgerne la fuga.
Era mattina. Xander e Willow si trovavano a bordo della Xander mobile e andavano in direzione dell’università. Per le strade di Sunnydale, diverse persone stavano litigando.
Il giovane mentre guidava, osservò, lanciando un’occhiata all’amica :” Quella bomba sexy… cioè volevo dire quella nostra odiata nemica, guarda che cosa ha fatto con la sua influenza! Certe persone sono davvero suggestionabili! Sembrano impazzite! Una donna così a me non fa alcun effetto!” poi ci ripensò, e aggiunse, in imbarazzo :” Dimentica l’ultima frase!”
"Xander!"lo riproverò Willow. "Vuoi finirla una buona volta
di fare
apprezzamenti..." quindi osservò fuori, dal finestrino in
silenzio,
quello che stava accadendo. "A pensarci bene quella tipa non
è
davvero niente male... Oh, bè... cioè... insomma, è
passabile... bè
ne ho viste di meglio... em..." quindi divenne rossa in
volto. "Per
fortuna che Tara è andata una settimana dalla sua
famiglia... se mi
sentisse mi ridurrebbe in un rospo saltellante".
“Già… è vero… io, invece non ho di questi problemi dato che con Anja ci siamo presi una pausa di riflessione, tempo fa, prima che partisse per andare a trovare certi suoi parenti – demoni…” rispose il giovane, in tono triste, poi una macchina superò la sua e Xander, preso da una furia improvvisa, accelerò in modo esagerato, gridando :”Maledetto! Come ti sei permesso? Aspetta che ti faccio passare io la voglia di fare il bullo! E voi toglietevi dai piedi, idioti!” rischiando di investire diversi pedoni. Tornò tranquillo e disse, sorridendo a Willow “Eccoci all’università!” come se nulla fosse.
“Qualcosa non va, Willow?” chiese all’amica, notando lo strano sguardo dell’amica mentre parcheggiava la macchina.
Willow si limitò a scrollare
il capo, sospirando: "Gli uomini... chi
li capisce..." quindi aprì lo sportello della macchina e
uscì. "Siamo arrivati!" disse stiracchiandosi le braccia,
osservò
con noncuranza alcuni ragazzi che si stavano picchiando sul
pratino
davanti all'Università e avvicinatasi a Xander lo spintonò
con
violenza: "Andiamo..." quindi i suoi occhi divennero di
nuovo
neri. "Muoviti... o vuoi stare impalato lì tutto il giorno",
quindi
si avviò verso l'entrata dell'edificio, un ragazzo le si
parò
davanti sfoggiando un volto violaceo e un occhio nero. "Ey,
come ti
permetti!" urlò, quindi pose avanti la mano aperta e la
spostò verso
l'alto, il ragazzo si sollevò da terra e piombò in un
cespuglio
vicino.
Xander, amichevolmente, appoggiò una mano alla spalla di Willow per richiamarla alla realtà. Vedendola tornare normale le disse, cercando di nascondere la preoccupazione per l’amica :” Sarà meglio entrare nel tempio della cultura, ora!”
I due ragazzi, percorsero il corridoio che portava alle stanze dei vari insegnanti. Si fermarono davanti alla porta con la scritta “Xandrella e Darkamy, docenti di archeologia”. Xander guardò Willow e le disse “Secondo me, qui potremmo trovare le risposte…”. Notò che anche la ragazza era d’accordo con lui. Bussò alla porta. Una voce femminile incoraggiò i due ad entrare.
I due giovani entrarono e vedendo che le insegnanti erano due ragazze molto carine ed eleganti, Xander andò subito a presentarsi :”Molto piacere! Io sono Xander e lei è la mia amica Willow! Cercavo proprio voi!” pieno di entusiasmo, poi, sentendo che Willow gli stava lanciando un’occhiataccia, cercò di darsi un tono “ …Cioè avevamo bisogno di due insegnanti di archeologia perché avevamo delle curiosità che volevamo toglierci su Xena…”
Le due donne si scambiarono un occhiata, poi Darkamy passò la sua attenzione all'orologio che portava al polso e rispose alla richiesta di Xander: "Ragazzi, abbiamo solo pochi minuti, tra poco abbiamo una lezione ... che genere di informazione cercate .. qualcosa in particolare?"
"Bè, cercavamo qualcosa riguardo a una possibile relazione tra Xena e una certa Rhea, una specie di demone sconfitto dalla Principessa Guerriera..." Willow lanciò un'occhiata a Xander. "E' per una ricerca di archeologia" disse sorridendo.
"Una ricerca accurata a quanto pare" intervenne Xandrella interessata al dialogo. "Sono pochi gli scritti ritrovati che parlano di questa donna e non vi posso dire nulla di certo ..." Dopo aver controllato anch'ella l'orologio passò un rapido sguardo alla collega e continuò: "Si pensa che Rhea fosse stata una divinità originata da Ares, il dio della guerra, per i suoi scopi. Come saprete, Ares aveva sempre avuto un debole per la Principessa Guerriera e la voleva come sua erede e conduttrice d'armate. A nulla servirono tutti i suoi inganni, e per ottenere ciò che voleva diede vita a Rhea. La donna si dice avesse le stesse sembianze di Xena ma con un carattere decisamente freddo e crudele. Queste caratteristiche sembravano congeniali per la guerriera di Ares, ma successe qualcosa che nemmeno il dio della guerra poteva prevedere: Rhea gli si rivoltò contro."
" Questo è tutto quello che si è capito su questo misterioso personaggio .. alcuni esperti hanno tentato altre ipotesi, ma tutte senza alcun fondamento" continuò Darkamy."
Al tramonto la scooby gang si ritrovò nuovamente al negozio di oggetti magici. Dopo avere ascoltato il resoconto di ognuno di loro, l’osservatore disse“Ora ascoltatemi… forse ho trovato una soluzione… “, togliendosi stancamente gli occhiali per giocherellare con le astine “Vi sono dei canali che servono da collegamento tra le varie dimensioni… Sospetto che Rhea sia passata attraverso uno di questi per arrivare a Sunnydale Non c’è altro da fare… dobbiamo utilizzare anche noi un canale e far giungere Xena qui … è l’unica che sia riuscita a sconfiggere Rhea ed è quindi l’unica che sappia come sconfiggerla.” terminò di spiegare Giles ai ragazzi, guardandoli uno ad uno “ Buffy, dovrai unire le tue forze a quelle di Xena. Sono sicuro che voi due, insieme sarete invincibili!” affermò, incoraggiante, fissando la cacciatrice.
"Huh...xena? Ah, Xena...bè,
d'accordo. Voi sbrigatevi a farla arrivare, poi
tratteremo su come collaborare. Non è che ci troveremo una
primitiva
scatenata in giro per Sunnydale, vero?!" abbozzò un sorriso
ma poi tossì
imbarazzata, notando gli sguardi degli altri "E va bene, era
solo una
battuta! Non si può neanche più scherzare..." alzò le mani e
sbuffò
indispettita
Il signor Giles lanciò una muta occhiata a Buffy e si rimise gli occhiali. Si alzò dal suo posto per andare a prendere un libro antico. Esclamò :“Bene! Ora dobbiamo pensare a un incantesimo per aprire il canale… e qui entri in gioco tu Willow! Guarda, su questo volume, ho trovato qualcosa che può fare al caso nostro… “ disse l’osservatore,sedendosi vicino alla ragazza per mostrarle un libro antico, indicandole il punto in cui si parlava del sortilegio.
Willow
afferrò il grosso volume e passò una mano sulla pagina per
eliminare un leggero stato di polvere che la fece
starnutire.
"Oh!" esclamò dopo aver letto. "Qui dice di recarsi in una
zona
all'aperto perché l'incantesimo è molto potente, una zona
che sia
lontana dalla città in uno spazio abbastanza vasto, inoltre
dobbiamo
disegnare un cerchio in terra con della polvere di gigante,
un
cerchio simile al simbolo del Tao, è il chakram di Xena e
poi
recitare la formula... non sembra difficile. Pensate, Xena
la
Principessa Guerriera a Sunnydale. E' così eccitante non
trovate?"
disse sorridendo e facendo un piccolo saltello sulla sedia.
Xander ascoltò le parole di Willow poi domandò, guardando gli altri, entusiasticamente “ Wow! Ma allora… se Xena è uguale a Rhea significa che anche lei è un gran bel pezzo di …. Ehm… un tipo tosto?” si era reso conto di aver detto nuovamente qualche parola di troppo e, cercò di nascondere il suo imbarazzo cambiando discorso e disse, alzandosi dal suo posto “Bene! Allora diamoci da fare!” guardando gli altri.
Giles, come tutto il resto della compagnia, lanciò un’occhiataccia a Xander poi affermò “Ho già preparato la polvere di gigante. “ mostrò un piccolo contenitore di vetro nel quale si intravedeva qualcosa che sembrava sabbia. Direi che la campagna dietro alla vecchia chiesa sconsacrata fa al caso nostro. E’ un posto tranquillo. Non c’è mai anima viva da quelle parti. Potremo aprire il canale senza essere disturbati. Ci vediamo là a mezzanotte in punto.”
A mezzanotte Spike si recò dietro la chiesa sconsacrata ma non c'era ancora nessuno: *Faranno meglio a sbrigarsi, non abbiamo un'eternità! Beh, in realtà io si! Ma mi sto stufando comunque. Ho fame!* passarono cinque minuti e Spike pensò *MALEDIZIONE! Appena arrivano me li mangio! (nel vero senso della parola)*
Giles stava parcheggiando la macchina e in un momento di distrazione, passò sopra un grosso sasso che chissà perché si trovava in mezzo alla strada. Si senti improvvisamente furioso. Scese dalla macchina e gridò:“Dannazione! Chi diavolo è stato quell’esecrabile beota che ha lasciato quella pietra tra le scatole?” poi tornò in sé sentendo che stava arrivando un’altra macchina e intravide la Xander Mobile che si avvicinava. Si guardò intorno, perplesso, non ricordava di essere sceso dalla macchina e intuì che cosa era accaduto.
Xander stava parcheggiando la macchina con a bordo Willow che gli sedeva affianco e Buffy che stava nel sedile posteriore. Vide subito il signor Giles vicino alla sua automobile e Spike che si avvicinava. “Evviva! C’era proprio bisogno di far venire anche quel pazzo sanguinario? Siamo sicuri che il microchip lo terrà buono nel caso venga colto anche lui dall’insana cattiveria emanata da Rhea? E per concludere la lista delle domande, secondo voi Xena è sexy quanto Rhea?” chiese alle due amiche.
Willow sospirò evitando di rispondere all'amico, quindi
disse: "Ma
secondo voi come reagirà Xena in un posto totalmente diverso
da
quello in cui è vissuta? Magari avrà una crisi e si metterà
a
spaccare tutto quello che trova sotto mano... pensate se
vedrà una
bicicletta! Una semplice bicicletta a due ruote che si
sposta grazie
alla velocità impressa dalle gambe o se invece vedrà un
cellulare...
cosa penserà, che si tratti di un'arma? O se vedrà un aereo
volare
in cielo, credo che le prenderà un colpo... e Gabrielle?
Immaginate
se vede un computer..." poi, rendendosi conto che come al
solito
aveva cominciato a parlare a ruota libera e a fare tante
domande
insieme, si zittì.
"Probabilmente hai ragione, si
sentiranno spaesate. Ma se spieghiamo
loro la situazione e diciamo con chi abbiamo a che fare
capiranno.
Del resto sono intelligenti come e quanto noi....credo. Ad
ogni
modo, se sono occupate a combattere Rhea non avranno il
tempo di
combinare troppi disastri. Spero" Nemmeno Buffy era convinta
di quel
che stava dicendo, in fondo Willow aveva ragione. Non
sapevano come
avrebbero potuto reagire le due guerriere a tutte quelle
novità
sconosciute ed indecifrabili, eppure....non c'era più
tempo. "Avanti, sbrighiamoci."
"Volete darvi una mossa? Smettetela di parlare di cose inutili e iniziamo l'incantesimo! Non ho tempo da perdere con voi mortali. Non capisco nemmeno perché dobbiamo evocare questa Xena, riuscirei tranquillamente a battere Rhea... se solo potessi nutrirmi," disse Spike arrabbiato.
"Abbassa
la cresta e taci" lo ammonì Buffy "Se siamo qui a evocare
Xena vuol
dire che EVIDENTEMENTE da soli non ce la possiamo fare a
distruggere questa
qui. Per cui se sei dei nostri rimani, altrimenti vai a
farti un giro" si
pentì subito un po' di essere stata dura con Spike ma, del
resto, non c'era
affatto tempo di giocare.
Il gruppo
raggiunse la zona appena dietro la vecchia Chiesa, dove si
trovava un grande piazzale, qui Willow prese la polvere di
gigante
contenuta in un'ampolla e la versò a terra a formare un
cerchio che
ricordasse il chakram di Xena, poi si sedette al di fuori di
esso,
incrociò le gambe e afferrò il grosso volume di incantesimi.
Gli altri la osservavano in disparte, la giovane strega
lanciò
un'occhiata a ognuno dei presenti, quindi sospirò e disse:
"Okey,
procediamo...".
Poco dopo Willow recitò la formula riportata sul libro:
" Spiriti dell'aria, spiriti dell'acqua
spiriti della terra, spiriti del fuoco
unitevi tutti per un unico scopo
create un vortice, aprite una via
mescolando i mondi, e seguendo la scia
passato e presente, chi è stato e chi è
rintracciate chi invoco ovunque è".
Qualche istante dopo un forte vento cominciò a soffiare, le
nuvole
oscurarono il cielo e dal cerchio disegnato fuoriuscì una
luce
abbagliante che costrinse i presenti a ripararsi gli occhi,
poi ci
fu un vortice e da esso apparvero Xena e Gabrielle.
La Principessa Guerriera si
guardò intorno sospettosa, li osservò in
un'unica occhiata, tutti: il signore occhialuto:innocuo, il
ragazzone
moro:idem, la rossa: sospetto, la bionda ed il platinato:
puzza di
bruciato.
Estrasse la spada e mise mano anche sul chakram.
"Xena, ma...noi non...e
come..." fu tutto ciò che riuscì a farfugliare sul
momento. Poi con un gesto della mano chiese alla Principessa
Guerriera di
aspettare, si guardò bene attorno "Dove siamo finite? Che
luogo è questo?
Voi ce lo sapete dire, per favore?"
"Benvenute a Sunnydale." rispose Buffy calma. "Vi abbiamo
portare qui perchè
ci serve il vostro aiuto"
“Incredibile! Xena e Gabrielle qui davanti a me!” si avvicinò Xander, entusiasticamente alle due. “Non ho mai perso una puntata! Benché non ho capito con che criterio la televisione manda in onda le repliche. Ho sentito che poi anche il film è in forse, io spero che si faccia… come è stato poi lavorare in Xfiles?” disse, confondendosi il giovane guardando Xena.
Willow si
avvicinò a Xander: " Quella era Lucy, non Xena..."
sussurrò, poi aggrottò le ciglia, non era sicura di quello
che stava
dicendo. "In effetti ci stiamo confondendo".
Poi, si rivolse a Xena e a Gabrielle: "Piacere, io sono
Willow
Rosenberg, sono una strega... bè forse questo potevo
risparmiarmelo,
sono così emozionata di avervi risvegliato, è davvero bello
avervi
qui fra noi... so che siete confuse, questo è un posto nuovo
per
voi..." quindi rivolta agli amici continuò: "Magari si
potrebbe far
vedere loro qualche puntata di Xena, così si sentiranno a
casa
loro... oppure si potrebbe cercare qualche gigantografia di
Ares o
di Aphrodite o di Joxer, così non si sentiranno più sole"
disse
felice per la sua bella idea.
<<SILENZIO! - Sbraitò Xena, innervosendosi non poco. -
Tu,strega, ci
hai portate qui a a Sunny qualcosa. Sì. Ma, per Giove! Uno:
dove
diavolo è questo Sunny day dale o come vogliasi nominare??
Due:queste
vesti strane? Tre: cosa volete da noi?>>
Gabrielle pensò più
rapidamente che poté ad una soluzione diplomatica...di
lì a poco si sarebbe scatenata una vera e propria tempesta,
era decisa ad
evitarlo in ogni modo "Bè, hanno detto che gli serve il
nostro aiuto.
Proviamo a sentire cosa vogliono"
"Esatto. Dobbiamo sconfiggere una supercattiva di vostra
conoscenza. Rhea,
per essere più precisa" si intromise la Cacciatrice con tono
bacato "E'
arrivata qui qualche giorno fa, e da allora sta creando
disastri in
ogni modo immaginabile. Voi la conoscete meglio di noi,
giusto? Allora ci
potete aiutare"
"Prima voglio spiegazioni."
COntinuò, sulla propria strada, Xena,
irremovibile e fredda, come se il fatto che Rhea fosse nei
paraggi,
non l'avesse minimamente turbata.
E le spiegazioni arrivarono.
Buffy & Co. furono molto esaurienti.
Parlarono a Xena e Gabrielle, che ascoltarono in religioso
silenzio,
di tutto: di chi fossero loro (ossia la Cacciatrice,
l'Osservatore,
ecc..), di cosa facessero da anni, dei vampiri e del fatto
che la
Principessa Guerriera ed il bardo erano state
teletrasportate dal
remoto passato ellenico, al nostro ventunesimo secolo.
”Aha.” Si limitò a dire Xena, dando senso di intendimento.
Prima che però ella o qualcun'altro potesse aggiungere
qualcosa, degli
strani rumori interruppero il gruppo.
La Cacciatrice e la Principessa Guerriera se ne accorsero
subito:
qualcuno li stava spiando.
Dalla vecchia costruzione in lontananza, uscirono delle figure spettrali. Un gruppo di vampiri affamati si stava avvicinando. Uno di loro stava “spremendo” una preda morta ormai da un po’. “Accidenti! Credo di avere fatto un terribile errore di valutazione!” ammise il signor Giles, lanciando un’occhiata in direzione della chiesa sconsacrata “A quanto pare, questa campagna non è poi così solitaria! Tenetevi pronti! Stanno arrivando!”
Presto, i vampiri circondarono la Scooby Gang. Xander vide la sua amica Buffy lanciarsi e uccidere le creature a loro più vicine. “Maledizione! Proprio ora che sono arrivate Xena e Gabrielle. Razza di rompiscatole!” esclamò il giovane colpendo un vampiro “Arrivate nel momento meno opportuno. Come la pubblicità durante i telefilm!”. Xander ricevette a sua volta un pugno dall’avversario.
Willow si
guardò attorno, un vampiro la osservava con aria di sfida.
"Avanti, fatti sotto!" disse la giovane strega movendo i
pugni in
aria.
La creatura della notte sorrise diabolicamente e spiccò un
salto in
direzione della ragazza che riuscì ad abbassarsi in tempo,
schivando
il senz'anima, poi si volse verso il vampiro ansimando dal
terrore e
dalla fatica.
La creatura si fece di nuovo sotto cercando di colpire
Willow che
riuscì a schivare il nuovo colpo ma non il secondo che
arrivò dritto
allo stomaco.
"Ehi!" urlò. "Mi hai fatto male!", quindi restituì il pugno
al
vampiro colpendolo alla mandibola destra, la creatura
vacillò e fu
in quell'attimo che la strega conficcò il paletto nel cuore
dell'essere.
"Fatto!" disse sorridendo, ma subito se ne fece sotto un
altro.
*Finalmente un po' di divertimento!* pensò Spike. Subito estrasse un paletto e si gettò nella mischia insieme ai suoi compagni. Colpì con un pugno un vampiro che prima barcollò e poi cadde a terra, ma subito ne arrivò un altro che prese una lapide e la frantumò sulla schiena di Spike che cadde a terra. Ma, grazie alla sua forza sovrumana, riuscì ad alzarsi e a spezzare il collo a quel vampiro.
La polvere di un altro vampiro ammazzato si disperdeva
nell'aria
mentre Buffy già si stava voltando per affrontare il
successivo. Si
guardò attorno per vedere come se la cavavano gli altri:
Giles e
Spike non avevano problemi; Xander e Willow sembravano
cavarsela in
qualche modo e le due nuove arrivate avevano capito che per
uccidere
i vampiri serviva per lo meno decapitarli.
"Xena! Cosa sono queste creature?!" chiese Gabrielle
impaurita mente
trafiggeva inutilmente un vampiro con i sais. "Non
muoiono!!!" Non
capiva perché Xena riuscisse ad ucciderli, e lei invece no.
Cosa
faceva di diverso? Bè, li decapitava. Che fosse quello il
segreto?
Con le armi in sua disposizione non poteva di certo
farcela...
"Baccanti, vampiri... - Rispose Xena, prendendosi
tranquillamente un
attimo di pausa. - Chiamali come vuoi, ma trafiggili con del
legno o
taglia loro la testa."
Gabrielle annuì, aveva inteso perfettamente, ma era un po'
troppo
tardi. I vampiri erano stati tutti eliminati.
Solo uno era fuggito, a gambe levate.
Infondo, qualcuno doveva pur portare la notizia della forza
del
gruppo dei buoni a Rhea.
In un luogo lontanissimo nello spazio e nel tempo, Desio passeggiava lentamente presso un cimitero di creature misteriose e gigantesche. Il semidio era circondato da mostruose ed enormi ossa che oscuravano il cielo. D’un tratto l’elegante figura maschile, alzò lo sguardo, come se la sua attenzione fosse stata attratta da qualcosa in particolare.
“Maledizione!” disse, adirato, pensando ad alta voce “ Chi avrebbe potuto immaginare che presso l’inferno, Rhea trovasse nemici tanto potenti da riuscire ad aprire i canali!”
Un pugno
arrivò dritto in faccia ad un vampiro, mentre il suo
collega, spaurito, si guardò in torno, come convinto che
qualcosa di
brutto stesse per accadere anche a lui.
Angel si sgranchì le dita della mano con la quale aveva
colpito lo
sventurato vampiro che aveva avuto il compito di portare ad
Angel e
Rhea la cattiva nuova sulla potenza del gruppo dei buoni e
sull'arrivo di una certa donna, identica al personaggio di
Xena.
"Altro che uguale. - Sentenziò Rhea, mantenendo la sua calma
glaciale, come fosse imperturbabile. - Quella è Xena."
Angel la guardò, truce.
La trovava così bella... Le ricordava Drusilla, era forte,
vincente,
terribilmente cattiva e gli aveva dato potere.
S'avvicinò a lei e la cinse per i fianchi.
Cercò di baciarla, ma la dea spostò il volto, aveva ben
altro a cui
pensare.
Angel, incupito e ferito nell'orgoglio di maschio, andò a
sedersi,
solo su una poltrona.
Era notte. Tutto il gruppo si trasferì nuovamente al Magic Shop.
Il signor Giles, cercando di mostrarsi calmo, ma segretamente emozionato per l’occasione, si avvicinò a Xena, che era in piedi vicino al divano.
“A questo punto, credo che dovremmo preparare un piano per sconfiggere Rhea. Ho letto su un antico volume, che avete avuto altri scontri con lei, ce ne puoi parlare? Ogni informazione potrebbe esserci utile per combattere quella divinità!”
Xena
spiegò, concisa, tutto quello che sapeva di Rhea ed in che
occasione aveva avuto con lei a che fare.
Non fu affatto difficile notare quanto gli occhi di tutti i
presenti
fossero puntati su di lei. Oh, sì, la stavano proprio
fissando...
Spike si era accorto che Xena aveva notato che la stava fissando così disse, leggermente imbarazzato:"Guardavo...guardavo i tuoi vestiti! Sono decisamente antiquati! Forse possono andar bene nel posto da cui vieni tu, ma qui ti prenderebbero per pazza!" *E non avrebbero tutti i torti*
"E'
vero!" intervenne Willow. "Scusate se ve lo dico ma il
vostro
abbiglimento è come dire..." quindi sospirò. "...pessimo! Ma
insomma, vi siete viste! Questo è un attacco bello e buono
contro le
donne, sì, completamente svestite, gonne corte, pelle,
scollature
provocanti..." i suoi occhi divennero ancora una volta
neri. "...sgualdrine!" urlò.
Poi osservò i presenti con, sul volto, l'espressione di chi
non
sapesse cosa stesse dicendo e si lasciò cadere su una sedia.
"Avranno bisogno di abiti moderni... credo" sussurrò infine.
Xander fissò preoccupato Willow, poi quando sembrò tutto tornato normale, esclamò “Non vedo tutta questa urgenza! Dobbiamo preparare un piano per sconfiggere Rhea, no? E poi penso sia meglio che loro restino mezze nude…” guardando sognante le due nuove arrivate, per correggersi subito dopo, in imbarazzo “ volevo dire, che indossino i loro vestiti di sempre in modo che si sentano a loro agio nel momento del corpo a corpo… cioè dello scontro con Rhea.” Si corresse Xander, guardando gli altri.
"La volete piantare?!" Sbraitò
Xena.
Si stava davvero stufando di quegli sciocchi, o, meglio dal
loro
atteggiamento sciocco. Visto che, per ora, era l'unica cosa
che di
loro poteva conoscere.
"Mi sto innervosendo" Sussurrò a Gabrielle, mentre tutti gli
altri
s'erano fatti più tranquilli, al richiamo della Principessa
Guerriera.
"Pessimi! L'hai sentita?! Pessimi i nostri vestiti! E voi con quelle
vesti molli come pensate di difendervi?! Pessimi, ma sentila...."
poi però prese un grosso respiro, e si calmò "Scusatemi, non era mia
intenzione. Dunque, Xena. Questi bizzarri individui in qualche modo
stanno cercando di chiederci aiuto. E se c'è Rhea di mezzo, la
faccenda è grave. Io penso che dovremmo ascoltarli"
"Bene, gente! Ora che abbiamo capito di stare tutti dalla stessa
parte la vogliamo piantare di ciarlare?! C'è del lavoro da sbrigare,
Rhea non starà di certo aspettando i nostri comodi!"
“Hai ragione!” convenne Giles, guardando Buffy, togliendosi gli occhiali per giocare con le astine. Si rivolse a Xena e Gabrielle “ Troverete in quello stanzino dei camici, certo non sono esattamente abiti alla moda ma di certo vi sentirete più coperte. Ah! Ci sono anche degli oggetti magici appena arrivati dall’Inghilterra ma…” l’osservatore aggiunse in tono di scuse “Sicuramente delle grandi guerriere sapranno come comportarsi al riguardo!” sparendo dietro alla libreria senza aggiungere altro.
"Camici?!
Dei camici, dici? Stai scherzando, spero! I miei vestiti
mi piacciono così come
sono e non ho intenzione di cambiarli"
"Dovrete farlo, se non
vorrete dare nell'occhio" intervenne Buffy
seccata "Se volete
davvero aiutarci, cercate di collaborare.
Attirando subito
l'attenzione su di voi sarete dei bersagli facili.
Imparando a mimetizzarvi,
invece, non verrete riconosciute subito.
Ciò che stiamo facendo,
lo facciamo per il vostro bene"
Gabrielle sbuffò, ma poi
annuì in un gesto di assenso. Xena si girò
a guardarla stupefatta,
ma capì che ormai ella aveva deciso: la
poetessa guerriera si era
schierata dalla parte di quegli strani
individui.
...Quindi
che poteva mai fare, Xena?!
Ah, non era brava a dire
di no a Gabrielle, soprattutto quando
era evidente che aveva
ragione, come in quel caso.
Con Rhea nei paraggi, che
alimentava il caos, anche tra i mortali,
c'era bisogno
d'intervenire, drasticamente.
<<Bene - Disse, volendo
prendere in mano la situazione. - Adesso si
fa come dico i...>>
Ma prima che potesse
finire la frase, un'ampolla di vetro cadde a
terra, frantumandosi in
dozzine di pezzi, per colpa di Gabrielle che,
guardandosi intorno, l'aveva urtata.
"Oh...Oh... non preoccupatevi..." disse Willow rompendo il
silenzio
che si era creato dopo la
caduta dell'ampolla. "...si tratta di
siero di rospo che è
totalmente innocuo" sospirò accennando un
sorriso. "Bè, a meno che
non venga mischiato con polvere di dente di
drago, sangue di demone e
saliva di Thor" disse, contando con le
dita. "Perché questo
provocherebbe il risveglio di un gruppo di
terrificanti esseri dalla
forza sovrumana...".
Improvvisamente il
pavimento cominciò a tremare e così anche gli
scaffali ricolmi di
oggetti magici; bastò un istante perché tutto
cadesse a terra e le
varie pozioni si mischiassero tra loro dando
vita a
terrificanti esseri che si materializzarono nel Magic Shop.
"Uhm...sono stata io a fare questo?? Non...non sapevo che
fosse pericoloso"
provò a scusarsi
Gabrielle. Ormai il danno era fatto, e quelle creature
dovevano essere eliminate
"Avanti,
muoversi! Dobbiamo ricacciare queste cose da dove sono
arrivate!"
"Non c'erano già abbastanza mostri? Dovevamo chiamare queste due per complicarci la vita?!" disse Spike. Poi però pensò che in fondo aveva bisogno di un po' di divertimento e così si gettò nella mischia incominciando a stendere mostri.
“Fate attenzione!” gridò Giles, scansando il colpo di un demone “ Sono gli Agares, demoni molto violenti che attaccano in gruppo.” Il Magic Shop si riempì di orribili mostri che iniziarono subito ad attaccare i presenti e a spaccare tutto. Giles colpì uno di essi e gli spinse una gigantesca biblioteca contro. “ Mai sottovalutare il peso della cultura!” esclamò, soddisfatto all’indirizzo della vittima, togliendosi gli occhiali e giocherellando con le astine.
Xander, per tutto il tempo era rimasto seduto affianco a Willow, paralizzato dalla sorpresa di vedersi circondato da quegli esseri. Uno di loro, lo prese per il collo e lo alzò a venti centimetri da terra.
“Amico, parliamone… così c’è il rischio di farsi male… più che altro che mi faccia male io…” disse con voce strozzata. Ma l’Agares lo lanciò contro il muro. Il volto di Xander si fece prima una maschera di sofferenza e poi di indicibile furore. Si lanciò contro il mostro, gridando “ Maledetto! Ti insegno io l’educazione”. Il demone sobbalzò per la stupore ma capì subito che nonostante l’improvvisa audacia del giovane, la sua forza non era per nulla aumentata e lo spintonò nuovamente lontano.
Willow si
alzò dalla sedia, afferrò la prima cosa che aveva sotto
mano: una piccola statua
raffigurante una ninfa e la lanciò con
violenza contro il demone
che le si era parato contro.
"La sua bellezza ti ha
proprio steso, è?" disse abbozzando un
leggero sorriso. L'Agares
si rialzò quasi subito, strinse le grosse
mani artigliate
procurandosi ferite dalle quali cominciò ad uscire
del sangue e poi urlò
adirato.
"Oh...oh..." disse Willow.
"Signor
Giles ha una camomilla? Il tipo,
qui, si è un po'
arrabbiato!", quindi si ritrasse guadagnando
qualche metro. "Ti
respingo, oh Demone malvagio,
torna là dove ti trovi a
tuo agio" recitò. L'essere malefico venne
scaraventato lontano
sbattendo contro una parete dove erano affisse
alcune
grosse spade affilate e vi rimase appeso e morto.
Buffy si scagliò contro
il primo Agares che le capitò a tiro senza
in realtà pensare che non
aveva un'arma in mano. Arrivata a mezzo
metro dalla creatura si
fermò di botto, si accucciò e fece volare il
nemico alle proprie
spalle. Aveva circa due secondi di scarto, si
guardò attorno ed
individuò un potenziale aiuto. afferrò un pugnale
posto su uno scaffale e
lo scagliò addosso al mostro. Sembrava non
averne avute abbastanza,
si levò il pugnale dallo stomaco e lo
lasciò cadere per terra.
Buffy allora si scagliò nuovamente contro
l'Agares e prese a
colpirlo violentemente al costato. lo fece
retrocedere fino a
riprendere il pugnale, e questa volta glielo
piantò in
gola. Il mostro grugnì debolmente, poi crollò a terra
Spike sollevò un tavolinetto, si scagliò contro il demone che aveva spintonato Xander e urlò:"Maledetto mostro, ti insegno Io a maltrattare i miei amici!!" poi però si fermò e riflettè un secondo (intanto il demone era lì impalato con aria molto perplessa) e disse:"In realtà non è mio amico, in realtà non me ne importa niente se lo picchi. Anzi, ne sarei quasi felice!...comunque sia, ho voglia di ammazzarti!" e gli fracassò il tavolino sulla testa. Il demone crollò a terra. Stava per rialzarsi, ma Spike prese una gamba del tavolino (ormai quasi in frantumi) e cominciò a bastonarlo con forza sovrumana fino a quando non fu sicuro che l'Agares non fosse morto.
Xena &
Gabrielle erano rimaste in disparte, colpendo, di tanto in
tanto, qualche demone
imbecille.
La Principessa Guerriera
non sapeva proprio che fare, era sempre nel
mezzo di quelle
situazioni assurde e non sapeva come reagirvi...
assurdo. Ma quella
continua assurdità era la sua normalità, non
poteva
farci nulla.
Giles, in un momento in cui non era attaccato, frugò tra i libri in terra.
“Maledizione… ma dove sarà?” disse, pensando ad alta voce “Eccolo!” esclamò, sollevando un enorme ed antico volume. Un Agares stava per aggredirlo alle spalle. L’osservatore colpì violentemente il demone sul muso e poi sullo stomaco. L’essere cadde a terra. Giles gridò poi nella confusione generale “Willow, ascolta! Qui c’è l’incantesimo per eliminare in blocco gli Agares! Solo tu puoi occupartene! Ma fai attenzione a non sbagliarti! Sulla stessa pagina si trova un incantesimo proibito scritto da Lord Soth, un mago malvagio del diciottesimo secolo che, se recitato correttamente distruggerà ogni forma di vita nell’universo!”
Il mostro si rialzò da terra e prese al collo Giles che lanciò il pesante volume in direzione di Willow.
Willow
aprì la mano e dal palmo scaturì una piccola palla di luce
abbagliante. Il libro
fluttuò sopra di essa e si aprì alla pagina
dove si trovava
l'incantesimo per eliminare gli Agares.
La strega osservò le
poche righe scritte in una lingua antichissima,
chiuse gli occhi e
lentamente una grande luce la avvolse, i suoi
capelli cominciarono a
fluttuare nell'aria così come il suo corpo che
si alzò un po' da terra.
Poi i suoi occhi si aprirono di colpo
evidenziando grosse
pupille nere, una barriera protettiva separò i
componenti della Scooby
Gang dai demoni, fu allora, con una voce dal
tono cupo, che Willow
recitò le parole della lingua sconosciuta.
"Alebert Agares
o menel parales
le nallon sì ruthus
a tiro fanulus".
Ci fu una forte scossa di
terremoto, il pavimento del Magic Shop si
aprì creando un'enorme
crepa, poi un forte vento risucchiò il gruppo
dei demoni tra urla e
grida di ira e di dolore, quindi si richiuse e
tutto
tornò come prima.
Xander si guardò intorno. Gli Agares contro cui stavano lottando, lui e i suoi amici, fino a un secondo prima, erano tutti scomparsi. La biblioteca era a terra, le sedie e i tavolini distrutti, i divani sottosopra.
“Quei demoni erano forti ma in fatto di arredamento non ci capivano granchè!” osservò il giovane, cercando di sdrammatizzare. Si accorse che tutti lo guardavano con aria severa.
Xena
sbuffò. Era ora che quegli esserini sparissero.
C'erano problemi ben più
importanti ai quali pensare.
"Ora sì che si passa
all'azione!" Esclamò.
Il gruppo si diresse al
cimitero principale, quello ove Rhea e gli
altri si nascondevano.
La dea avvertì
immediatamente la presenza nemica e, senza alcun
timore, sbucò fuori.
Con sua immensa sorpresa,
si ritrovò davanti non solo il branco da
ella considerato di
sprovveduti, ma anche la sua copia buona, Xena e
la sua fedele amichetta,
Gabrielle.
"Tu, qui??" Disse,
incredula.
Xena si limitò a
sorriderle beffardamente, quindi estrasse la spada,
sfidandola a duello.
Lo scontro tra le due
ebbe inizio e subito accorse un gruppo bell'e
consistente di vampiri,
capitanati da Angel.
Le due donne dall'aspetto
identico continuavano la loro lotta, con la
consueta parità, finchè
Xena non riuscì a prevalere di quel po' che
le bastasse per
esclamare: "Willow, ora!"
La strega di sunnydale
recitò un incantesimo ed immediatamente, Rhea
scomparve, catapultata in
chissà quale altra dimensione.
Angel perse i sensi,
privato della forza conferitagli dalla dea.
Alcuni vampiri, più
temerari, o forse più stupidi, attaccarono.
Fu il turno di Buffy &
Co, che, in men che non si dica, ne eliminò
uno dopo l'altro, facendo
desistere la banda, indebolita dalla
perdita del loro capo.
I vampiri, se la diedero
a gambe e la vittoria per i buoni, fu
assicurata
per l'ennesima volta.