Buffy Rpg 5 episodio
Tenebre
Fan Finction scritta dai bardi del Buffy Rpg
http://it.groups.yahoo.com/group/Buffy_r_p_g/
Attenzione: contiene scene di sesso e di violenza
Scritta tra luglio e agosto 2005 e ambientata dopo la
settima stagione.
Breve descrizione: Buffy deve combattere contro il potente
semidio Desio che si allea con Drusilla. Ad aiutare la
cacciatrice intervengono Angel e Faith.
Personaggi ed interpreti
Buffy Claudia claudia_blx@yahoo.it
Xander Max
flivero@tin.it
Willow Heles angeldeath4spike@yahoo.it
Anya Heles
angeldeath4spike@yahoo.it
Faith Lucia
littellovedream@yahoo.com
Spike Simone kordusit@yahoo.it
Angel Andrea krathos@libero.it
Andrew Domenico
domenicofantasy@hotmail.com
Giles Max flivero@tin.it
Desio Max flivero@tin.it
Drusilla Stefania lady_ste@yahoo.it
Desio si trovava nel cimitero di Cleveland. Pensava. Era
giunto il momento di sferrare l’attacco finale a quella
maledetta cacciatrice e alla sua banda di inutili amici.
Alle sue spalle, si udirono dei passi. “Drusilla,
benvenuta!” esclamò, freddamente, il folle semidio. “Dunque,
hai accettato il mio invito. Molto bene. Non te ne pentirai.
Ora scusami. Sarò da te, tra un attimo…” Le diede le spalle.
Desio impugnò una spada come se volesse combattere con
qualcuno. Dopo un suo rapido movimento, partì uno
spostamento d’aria di forza colossale. Tombe, terra, alberi
e più in là anche panchine, automobili, palazzi, presero a
volare alla velocità del vento. Una parte di Cleveland era
stata spazzata in pochi secondi. Le persone uscirono dalle
case in preda al panico. Alcune fuggirono, altre rimasero
talmente scioccate da non riuscire a muoversi, altre ancora
come impazzite, presero a picchiarsi e a uccidersi tra loro.
Desio lanciò un messaggio telepatico a Buffy
*Non preoccuparti, Buffy! Farò in modo che tu sia l’ultima a
morire in modo che possa divertirti a vedere, insieme a me,
tutti i tuoi stupidi amici spirare.*
Si voltò verso Drusilla e disse, in modo gelido “Scusa se ti
ho fatto aspettare. Se i tuoi poteri sono forti come mi
hanno detto, saprai già per quale motivo ho richiesto la tua
presenza.”
Drusilla osservava la devastazione provocata dal semidio che
le era di fronte con un fremito di eccitazione... sorrideva
e si glorificava del sangue che veniva sparso davanti a lei…
stese davanti a se le mani, muovendo sinuosamente il corpo e
assecondando le onde di potere che salivano dalla Bocca
dell’inferno in un ballo sensuale…
- Innocente su innocente - si disse.... poi si concentrò
sulla domanda di Desio.
”Il caos, la devastazione, le vittime... e la morte della
cacciatrice... immagino.” Pronunciò queste parole in modo
sognante, assaporandole con gusto davanti all’infernale
scenario di fronte ai proprio occhi...
“Sento che stai provando gioia davanti alla morte. Molto
bene, Drusilla. Sono sicuro che ci intenderemo a meraviglia.
Seguimi, ora!” affermò, Desio freddamente.
Le due inquietanti creature passarono attraverso un varco
scavato in un punto del cimitero. Si ritrovarono nelle
fognature, un luogo che a Cleveland, sembrava essere abitato
da orribili mostri, i quali inchinavano la testa e si
scansavano con grande rispetto, al passaggio di Desio e
Drusilla. “Questo è il nostro quartier generale. Qui si
trova la mia armata pronta a partire a un mio comando e a
uccidere tutti gli umani.” Il folle semidio notò con
soddisfazione l’attenzione con la quale la potente vampira
lo stava ascoltando. I due percorsero un breve tragitto e si
fermarono. Desio indicò un grosso buco nel terreno ricoperto
da alcune travi. “Lì c’è la Bocca dell’Inferno che presto
apriremo! Ma proprio qui sopra, c’è la base della dannata
cacciatrice e della sua banda di amici. Qualcosa in loro
provoca una distorsione dei miei poteri. Non riesco a capire
che cosa… probabilmente si tratta di una facoltà delle
cacciatrici… forse hanno un potere capace di annebbiare la
vista del nemico… Lavora per me, Drusilla. Fai in modo che
grazie alle tue profezie la nebbia si diradi e saprò
ricompensarti!”
Obiettivamente Drusilla non aveva bisogno di ricompense, non
ne aveva mai avuto...le urla, il terrore che impregnava
l’aria, il sangue... il sangue che permeava la terra, dopo
ogni vera battaglia, dopo ogni scontro... o quello, quello
sì. Aveva davanti un Semidio, le stelle le avevano
annunciato il suo avvento, come di un Messia... la
cacciatrice sempre lei, quella maledetta continuava a
metterle i bastoni tra le ruote. Prima Angel e poi Spike,
glieli portava via uno dopo l’altro. Ma aveva davanti un
tale ammasso di malvagità che nemmeno la cacciatrice sarebbe
riuscita a redimere.
”Le stelle non sono sempre chiare, né le carte, vanno
capite, non sono sempre disposte a parlare, ma a me dicono
una sacco di cose sai?” era una domanda retorica, tutti la
consideravano pazza per questo, ma le stelle a lei
rispondevano, con le loro voci... il loro sapere. ”Hai tutto
il mio aiuto.” Era decisa a distruggere tutto ciò che la
cacciatrice aveva di più caro.. e anche tutto il resto.
Desio guardò con attenzione la vampira che aveva di fronte.
Era completamente folle ma nello stesso tempo perfettamente
coerente con la sua natura maligna. Questo suscitava un
forte interesse da parte del semidio. Aveva subito trovato
Drusilla, una creatura affascinante. L’elegante semidio
parlò in tono freddo “Mi piace il tuo entusiasmo… sento la
gioia che provi tutte le volte che ti accosti al male… e
riesco a vedere tutte le sventure che hai causato in passato
al genere umano… e lo trovo molto…stimolante. Quando tutto
sarà finito… o iniziato a seconda dei punti di vista, e il
mondo sarà nelle mie mani, ci sarà un posto per una regina,
al mio fianco. Ti pregherei di pensarci, Drusilla.”
Drusilla sorrise, il suo sorriso un po’ folle e malvagio,
con quella pennellata di sensualità che lasciava liberi i
suoi sensi. “Ci penserò…” e fece qualche passo verso il caos
davanti a lei. Si voltò improvvisamente verso Desio con una
luce folle di determinazione negli occhi “...ma prima.. la
cacciatrice deve morire... troppe volte” si piegò sotto il
peso della sua voce incrinata, al ricordo di quante volte
aveva avuto la vittoria a un passo, e la cacciatrice
gliel'aveva portata via…”Troppe volte ha fermato il
destino.” Drusilla era determinata, si alzò per tutta la sua
statura e guardò il soffitto... metri sopra di lei si
trovava l'ammazza vampiri... solo alcuni metri.. ma avrebbe
gustato una dolce vendetta “Morirai cacciatrice.. questa
volta morirai definitivamente.” E sorrise nuovamente
guardando il soffitto, vedendo le stelle che raccontavano la
loro parte di verità.
Buffy aveva ricevuto il messaggio che Desio poco prima le
aveva inviato, e, vedendo quel disastro che stava colpendo
Cleveland, capì subito che fosse opera del semidio. La
ragazza, però, sapeva anche che Desio non era solo, infatti,
conoscendo il semidio, Buffy sapeva che avrebbe trovato un
complice per affiancarlo. La ragazza corse subito al
negozio, dove vi erano tutti, ancora scossi per quel che
stava accadendo. La cacciatrice entrò di soprassalto "Signor
Giles!" Esclamò "Tutto questo, è opera di Desio!" disse
riferendosi a quello strano fenomeno che si era abbattuto
sulla città.
Giles, sconvolto, era voltato a guardare la finestra del
negozio. Le abitazioni, le macchine e tutto ciò che, fino al
giorno prima, era a fianco a Cose Preziose, ora era sparito
e con essi le persone. C’era solo il nulla. Tutto era stato
spazzato via. Ci dovevano essere state decine di vittime
quella notte. E Cleveland era adesso semideserta. La maggior
parte dei suoi abitanti era fuggita in preda al panico.
L’Osservatore si voltò verso Buffy, cercando di mantenere la
calma. “Sì, pensavo che ci fosse lui dietro a tutto questo,
infatti. Il Consiglio mi ha fatto sapere che riceveremo la
visita di una cacciatrice che ci aiuterà in questo…” Giles
guardò i volti dei presenti. Avrebbe voluto dire “incubo.”
Ma era necessario mantenere la calma “… in questo difficile
momento.” Terminò.
“Sshh! Ascoltate!” disse Xander, alzando il volume della
radio. La voce di uno speaker stava dicendo. “Il mondo è
ancora sconvolto per l’inspiegabile tragedia accaduta nella
città di Cleveland durante la notte. Due interi quartieri
spazzati via in pochi secondi. Non si conosce ancora il
numero delle vittime. Si pensa che sia dovuto a un
improvviso terremoto. Il presidente degli Stati Uniti ha
detto che si stanno eseguendo tutte le ricerche del caso ma
oltre a questo afferma che è necessario mantenere il top
secret sulle …” “Ehi! Accidenti!” Xander tentò di alzare
ancora il volume e diede anche qualche colpetto
all’apparecchio. “E’partita!” disse, guardando gli altri.
“La faremo pagare cara a quel Desio! Pure per la radio del
signor Giles, anche se non credo valesse più di dieci
dollari!”
Dawn guardò preoccupata il gruppo. Quel Desio era davvero
folle, in effetti forse era l'essere una divinità a far
crescere problematiche psicopatologiche. Se ripensava a
Glory, rivedeva il barlume della pazzia scintillarle negli
occhi; lo stesso barlume che aveva colto nello sguardo del
semidio. Si alzò e nervosamente intrecciava le dita fra
loro. Quando guardò oltre la finestra un brivido di paura le
percosse la schiena facendola sentire impotente.
”Ha distrutto tutto...” disse poi quasi in un mormorio “...se
non lo fermiamo, Cleveland sarà solo il principio...”
"Signor Giles, se vuole posso mettermi a fare qualche
ricerca... Magari troviamo un modo per fermare
temporaneamente Desio, mentre studiamo un piano più
adeguato..." disse Willow, emergendo dal retrobottega.
"Anche se non penso di trovare qualcosa di particolarmente
efficace....."
"Forse so io quello che ci serve..." disse Anya da dietro la
cassa. "Ma vorrei parlarne prima con lei Signor Giles..."
Alle parole delle due ragazze, Giles sembrò tornare in sé.
“Fai pure, Willow!.” rispose brevemente l’osservatore alla
giovane strega. Si avvicinò poi all’ex demone che gli fece
cenno di seguirlo. Giles seguì la ragazza fino in magazzino,
lontano da tutti gli scoobies. L’osservatore si infilò gli
occhiali che si era tolto poco prima per giocare con le
astine. “Dimmi Anya, qual è la tua idea?” domandò,
incuriosito.
“Vede, Signor Giles…” cominciò Anya una volta che i due si
chiusero la porta del magazzino alle spalle “…mi ricordo che
tanto tempo fa girava una storia su una povera ragazza che
aveva avuto la sfortuna di innamorarsi non di un uomo
qualunque, ma di Marte, il dio della guerra. La ragazza era
davvero innamorata e presto rimase incinta; però si indebolì
molto a causa del parto, e non fu mai più la stessa. Era
diventata fragile di salute e al minimo raffreddore era
costretta a mettersi a letto per settimane. Marte se ne
fregava di lei e del figlio, e dopo qualche anno la giovane
si rivolse a me. Ma il compito era davvero arduo: Marte era
un Dio e per quanto forti fossero i miei poteri, non potevo
far molto. Così gli lanciai una maledizione, che riuscì a
schivare e rimandare indietro. La maledizione colpì il
piccolo Desio. Poi Marte uccise la donna. Desio rimase in
una specie di coma per 10 giorni. Quando si svegliò era
giorno e il sole splendeva in cielo. Ma la luce gli dava
fastidio e così oscurò il sole per lungo tempo. Quando la
gente del villaggio capì la causa di quella notte infinita,
lo cacciò. Desio cominciò a vagare da un villaggio
all’altro, e in qualunque posto andasse riceveva lo stesso
trattamento. Crebbe in mezzo alla rabbia e all’odio, e con
il tempo imparò ad assorbire questi sentimenti, sfruttandoli
per ricaricarsi. Un po’ come fanno i vampiri con il sangue,
insomma! Il suo desiderio più grande divenne quello di
conquistare il mondo e di distruggerne tutti gli abitanti.
Ovviamente vampiri e altri stramboidi del genere si
allearono a lui…”
Giles rimase un attimo, pensieroso. Fece qualche piccolo
passo nel magazzino, riflettendo. Poi si rivolse ad Anya.
“Ma tu hai mai incontrato personalmente Desio? Non sai se
possiede un punto debole... si ricarica con l'odio quindi...
e il fatto che ha oscurato il sole... sono tutti particolari
che dovrebbero farci giungere a una certa conclusione...
forse non sopporta la luce?” L'osservatore sperava che Anya
potesse fornirgli qualche informazione utile per sconfiggere
Desio.
“Esattamente! Desio non sopporta la luce del giorno, anche
se non è proprio come i vampiri: se viene esposto alla luce
del sole non finisce di certo in cenere! Però se resta
esposto per un tempo sufficientemente lungo si indebolisce a
sufficienza per essere combattuto ad armi pari.”
L’osservatore rimase soprappensiero per un po’. Il loro
pericoloso avversario aveva quindi qualche punto debole.
“Grazie, Anya! Questa informazione potrebbe esserci utile al
momento opportuno. Ora sarà meglio rientrare nel negozio.”
Buffy stava leggendo un libro che parlava di demoni, nella
speranza di trovare qualcosa su Desio. "No...è più forte di
tutti noi singolarmente, e di tutti noi messi insieme...!"
La cacciatrice non riusciva a trovare un modo per eliminare
il semidio una volta per tutte, eppure la ragazza aveva
sempre battuto ogni suo nemico. Ebbe paura d'avere
incontrato qualcuno più forte di lei. "Forse Desio non avrà
punti deboli, e, se li ha li terrà ben nascosti...ma se ha
un complice...beh, lui avrà di sicuro punti deboli..." disse
con tono pensieroso, poi, come rinvigorita esclamò:
"Dobbiamo scoprire se c'è qualcuno al suo fianco e se c'è
chi è, a quel punto sarà facile, troveremo i suoi punti
deboli e arriveremo a Desio...allora, ci penserò io!" Si
guardò attorno "Che ne dite? Anya, tu cosa avevi in mente?"
Dawn guardò la sorella e poi d'improvviso le venne in mente
il suo primo incontro col semidio.
”Il pugnale!” esclamò balzando in piedi “Ne era
terrorizzato! Oddio non terrorizzato, ma Andrew riuscì a
tagliargli l'abito e lui lo guardò così...preoccupato, e
poi, ricordi quando mi attaccò in strada, quando mi
salvasti? Il pugnale! Forse dovremmo cominciare le ricerche
da lì!”
I campanelli della bottega suonarono mentre la porta si
apriva. Andrew entrò un po’ trafelato e i suoi vestiti
sgualciti facevano capire che aveva passato un brutto quarto
d'ora. "Ma la gente è impazzita! Un folle ha tentato di
investirmi con la macchina. Per fortuna che l'ho evitato
buttandomi per terra. Ma i dolci che avevo portato da Boston
non ce l’hanno fatta." Così dicendo mostrò un pacco
ammaccato con i segni di una ruota in mezzo.
“Ah! Non c’è mai fine al peggio!” osservò Xander, alzando
gli occhi al cielo. “Desio ha spazzato via una parte di
Cleveland.” Spiegò, rapidamente, il giovane al nuovo
arrivato. Ci mancava solo quel rompiscatole, come se non
fossero capitati abbastanza casini, quel giorno. Xander era
sicuro che Andrew avrebbe presto provocato qualche guaio.
Dawn guardò Andrew preoccupata gli si avvicinò guardandolo
seria. ”C'è una crisi di panico lì fuori?!” gli disse poi
fissandolo negli occhi. Non attendendo una risposta si voltò
verso la sorella. Aveva studiato a fondo come si
comportavano demoni e vampiri in situazioni apocalittiche o
durante guerre e carestie...facevano razzie di innocenti con
la scusa che il numero dei morti aumentava in quelle
occasioni. “Buffy, se così fosse sarebbe la scusa adatta per
i vampiri di far molte vittime innocenti...dobbiamo
evitarlo!” disse convinta.
"Questo, ora, è l’ultimo dei nostri problemi, Dawn!" rispose
alla sorella. "Vedi, qui rischiamo molto di più...rischiamo
che la terra venga rasa al suolo da Desio! Contro demoni e
vampiri ci siamo sempre difesi, siamo tutti in grado di
scacciare un vampiro, se non di combatterlo!" esclamò poi la
cacciatrice, che dopo questa frase si rivolse a tutto il
gruppo: "Ragazzi, ricordate, dobbiamo stare uniti, e lo
dobbiamo fare per proteggere noi stessi, e gli altri!" disse
in tono convinto la ragazza. "Allora, Signor Giles, ha in
mente qualcosa? La situazione peggiora ogni minuto di più, e
se non ci sbrighiamo, nemmeno il negozio sarà un luogo
sicuro per noi!" disse Buffy. La cacciatrice era
preoccupata. Come avrebbe potuto proteggere tutti? Nella sua
mente la ragazza si chiedeva se ce l'avrebbe fatta, quello
che le si presentava davanti era qualcosa che non le era mai
capitato, contro di lei non giocava solo Desio, ma il
tempo, lo spazio, le persone, i demoni...
Giles era appena uscito dal magazzino, seguito da Anya.
L’osservatore aveva un’aria pensierosa. Guardò Andrew ed
esclamò, seccato: “Sapevo che la distruzione di mezza città
era troppo poco…”
Guardò Buffy e affermò, come desolato: “Non posso
permetterti di affrontare Desio da sola. Sarebbe troppo
pericoloso. Aspettiamo l’altra cacciatrice, sperando che
arrivi in fretta e che sia in gamba, ed elaboreremo con lei
un piano.” Qualcosa attirò l’attenzione di Giles. “Che cosa
è?” chiese Giles ad Andrew indicando quello che sembrava un
libro molto antico, che il ragazzo teneva in mano.
Andrew sembrò un po’ titubante."L’ho portato da Boston.... è
un libro che potrebbe esserci utile. Più che un libro è un
diario..... il diario di Gerberto o più semplicemente di
papa Silvestro II.”
Un lampo d’interesse passò negli occhi dell’osservatore. “Il
diario di Gerberto?” disse, quasi strappandolo dalle mani di
Andrew. “ Qui si trovano i suoi appunti riguardanti il libro
sui misteri dell’universo che gli diede l’uomo incontrato
nella grotta nascosta nel campo Marzio a Roma. Dove l’hai
trovato? Forse potrebbe esserci utile per trovare qualche
idea per combattere contro Desio.” Giles stava sfogliando
avidamente le pagine del libro quando suonò il telefono.
“Accidenti… tieni un attimo, Willow.” Passò il libro nelle
mani della giovane strega e si allontanò dietro il banco,
per rispondere.
Willow afferrò il libro con mani tremanti. Era una vera e
propria reliquia, di cui aveva sentito tanto parlare mentre
era in Inghilterra, ma che mai e poi mai avrebbe sognato di
tenere un giorno tra le mani. Passò il palmo aperto sulla
copertina di cuoio, fece scorrere le pagine assaporandone
l’odore secco e stantio di muffa e polvere, lesse qualche
riga qua e là con gli occhi lucidi.
"Io...Signor Giles... io... penso di aver bisogno di un po’
di tempo..."
Sentiva una forza misteriosa provenire da quel libro.
Ogni suo pensiero era calamitato da esso, senza alcuna via
di scampo. Il mondo attorno a lei stava lentamente perdendo
i contorni, le forme si stavano fondendo in un’unica
sfumatura grigia. Una voce da lontano la stava richiamando.
“Ma insomma di che hai parlato con il signor Giles? Hai un
piano per sconfiggere Desio mettendo in gioco qualche tua
conoscenza demoniaca di cui non vuoi parlarci? Guarda che
ormai siamo vaccinati per questo genere di cose!” chiese
Xander, curioso ad Anya.
L’attenzione del giovane venne poi attirata da Willow e
dalla strana espressione della giovane strega. Si avvicinò
alla ragazza e le prese il libro dalle mani. “Ma che cosa
hai? Tutto bene?” le chiese, preoccupato.
Willow si riscosse come se si fosse svegliata di soprassalto
nel bel mezzo della notte.
"Eh? Cosa? Ce l’hai con me?" rispose la strega rivolta a
Xander.
“No, nulla…” rispose Xander, per non allarmare l’amica.
Forse si era sbagliato. Magari Willow era solo stravolta per
ciò che stava accadendo a Cleveland. “Forse è il momento per
un break… a questo punto il signor Giles dovrebbe offrire il
suo the ma siccome ancora non l’ha fatto, che ne dite di
andare al bar qua davanti e prendere qualcosa?” il ragazzo
si sforzava di mostrarsi allegro benché fosse molto
preoccupato.
Giles tornò, con espressione distratta. Lanciò
un’espressione perplessa a Willow e a Xander. Poi si voltò
verso Buffy e affermò: ” Era l’altra cacciatrice. E’appena
arrivata a Cleveland. Le ho dato l’indirizzo di Cose
Preziose. Dovrebbe essere qui a momenti…” evitò di dire di
chi si trattava. Forse conoscere la sua identità non avrebbe
fatto piacere a Buffy visto che si trattava di una persona
con cui si era trovata spesso in conflitto e non voleva
essere lui a darle la notizia.
Andrew guardò un attimo Willow con apprensione. "Willow
potremmo vederlo insieme più tardi. Ho alcuni appunti che
potrebbero aiutarci..."Poi cambiando pensiero si rivolse a
Giles. "Signor Giles chi è la cacciatrice? La conosco?
E’carina?"
Era il deserto completo nella parte della città ancora
intatta. Sembrava assurdo ma una metà della città era stata
letteralmente spazzata via, ciò che continuava a
testimoniare che un tempo anche quella parte esisteva,
c’erano macerie.
Faith camminava lentamente per quelle vie. Nella sua vita ne
aveva viste tante, e molte volte era stata parte attiva di
progetti apocalittici, eppure quello spettacolo devastante
le metteva i brividi. Il Consiglio l’aveva contattata un
paio di giorni prima dicendole che a situazione a Cleveland
era seria e che occorrevano rinforzi. Aveva accettato suo
malgrado, sapeva che questa era la nuova città di Buffy, e
ricordava bene come la biondina cercasse di ricordarle che
era solo un ospite quando si trovava nel suo territorio. Ma
come rifiutare un gentile ordine degli Osservatori? Aveva
appena sentito Giles, le aveva dato l'indirizzo del negozio
che gestiva qui, ma non aveva poi gran voglia di raggiungere
il gruppo.
Che ci stava facendo in questo inferno? Avrebbe dovuto
rifiutare e dire che è Buffy la prima donna, e che con lei
non esistono comprimari...
D’improvviso cominciò a guardarsi intorno. Sentiva in
lontananza dei rumori sospetti, come di lotta.
Che fosse Buffy già in azione?
Oppure era un innocente che cercava di difendersi?
Faith comunque aveva già preso a correre verso quei rumori.
Oramai era a Cleveland e volente o nolente Buffy avrebbe
dovuto condividere il palcoscenico con lei, l’altra
cacciatrice.
Angel col suo passo felpato da vampiro si aggirava nei
vicoli di Cleveland per raggiungere il negozio di Giles,
Cose Preziose, quando ad un certo punto udì il grido di una
donna e scorse sul muro di fronte l’ombra di una persona che
correva, subito dopo un’altra ombra seguire la precedente.
Angel si mise a correre, raggiunse i proprietari delle
ombre, capì subito che un demone, con in testa 2 corna
arrotolate tipo ariete, stava per assalire una donna
indifesa, quindi accelerò la corsa e si frappose tra i due.
"Fuggi più veloce che puoi!" disse Angel, con una voce seria
ed allo stesso tempo tranquilla che riecheggiò nel vicolo.
La donna, ammutolita dalla paura, scappò incespicando sui
suoi stessi piedi e si allontanò. Il demone attaccò il
vampiro con una serie di pugni al viso, ma vennero schivati
semplicemente scansandoli. L’ultimo pugno venne fermato
dalla mano destra di Angel che, con forza, la torse verso il
basso e con la sinistra assestò un bel gancio sotto il mento
del demone gettandolo a terra in un istante. L’essere
cornuto si rialzò e, toccandosi il mento, come per
rimettersi a posto la mascella disse: "Ma chi sei? Non ti ho
mai visto qui!". Il vampiro lo guardò e rispose a tono: "Mai
sentito parlare di Angel?". Il demone ci pensò un secondo e
poi attaccando quasi di sorpresa rispose: "No, ma
sinceramente non me ne importa, tanto morirai adesso!" e gli
sferrò un calcio volante sul petto che fece sbalzare il
vampiro dall'altra parte del vicolo. Angel si rialzò
immediatamente, si aggiustò l'impermeabile, spolverandolo e
si diresse in direzione del demone, e gli fece un fischio.
Da sopra i tetti dei palazzi che si affacciavano sul vicolo,
sbucarono altri 2 demoni della stessa razza che si misero a
sogghignare sommessamente. Con un sol balzo raggiunsero
terra immediatamente e direttamente in piedi senza il minimo
sforzo. Si disposero subito intorno al vampiro che scrutò
ogni loro movimento per vedere chi sarebbe stato ad
attaccare per primo. "Vedo che hai chiamato i rinforzi. Mi
spiace per te ma non serviranno." disse il vampiro, mutando
il viso nella forma della sua vera natura. "Attaccate! Cosa
state aspettando?". I tre si gettarono contemporaneamente
sul vampiro, ma ogni loro mossa venne parata rapidamente. Il
vampiro capì che la situazione era in una fase di stallo,
avrebbe potuto anche continuare all'infinito la lotta, nel
modo in cui si eguagliavano le forze dei 4 combattenti e
magari un aiuto avrebbe potuto far comodo per risolvere la
contesa.
Quando arrivò sul posto Faith notò immediatamente un gruppo
di demoni intenti ad accerchiare qualcuno.
Saltò su di un muretto e grazie alla sua nuova posizione
riconobbe Angel combattere al centro. Sebbene, in quel
momento, il vampiro riuscisse a tenere testa al gruppo,
Faith era convinta che alla fine i 4 esseri avrebbero avuto
la meglio. Non appena una di quelle creature arretrò al
punto da essere perfettamente sotto di lei, Faith balzò giù
finendo a cavalluccio sulle grosse spalle dell’essere. Prima
che questi riuscisse a capire che cosa stesse succedendo, la
cacciatrice gli aveva già girato la testa di 360°, nonché
effettuato una capriola aerea per evitare di franare sotto
quel corpo. Atterrò al centro del gruppetto, che intanto, si
era fermato a fissarla sorpreso.
"Cos’è organizzi una festa e non inviti? Lo sai che vado
matta per questo genere di cose... " disse ad Angel con
sarcasmo.
Nella sorpresa generale, Angel si accorse della presenza
dell’altra cacciatrice. "Faith?" rispose con sorpresa il
vampiro, "Che ci fai tu qui?". Il capo-demone subito cercò
d'incoraggiare i suoi compagni. "Avanti, noi siamo in tre e
loro sono solo in due! Facciamoli fuori!" Così dicendo
attaccò immediatamente Angel per dare l 'esempio, infatti
gli altri si avventarono su Faith subito dopo. Il vampiro
incominciò uno scambio di pugni e calci da arti marziali con
il demone in un modo talmente rapido che all'occhio umano
era quasi impercettibile.
Faith fu afferrata alle spalle da uno dei due demoni, mentre
l’altro le si parò dinanzi.
"Non si trattano così le ragazze! " borbottò mentre, facendo
leva sulle sue braccia e sulla presa del demone che le era
dietro tirò sui piedi per dare un forte calcio sul volto di
quello che aveva di fronte. L’urto la fece sobbalzare
indietro e Faith approfittando della spinta diede una
testata a quello che la tratteneva. Quest’ultimo, stordito
mollò le braccia della cacciatrice bruna che gli assestò un
calcio nel basso ventre. "Così impari a trattare meglio le
ragazze, bestione!" gli disse mentre schivò il pugno
dell'altro assalitore appena rialzatosi da terra.
Faith sorrise divertita e saltellando brevemente sul posto
si mise in posizione d’attacco con i pugni all'altezza del
viso.
"Allora, tutto qui?! Vi siete già stancati?!" chiese
sarcastica. I due demoni grugnirono, furiosi. "Ora la paghi
ragazzina!" borbottò poi uno dei due.
Faith sorrise inarcando il sopraciglio destro. Invitò il
demone a farsi avanti con le mani La creatura si lanciò
contro di lei. Faith si guardò intorno e raccolse una trave
di legno che era in terra, si scansò rapidamente a sinistra
e conficcò l’arma alla base del collo del suo assalitore.
"Demoni..." mormorò poi schifata guardando il corpo oramai
in fin di vita accasciarsi al suolo.
Fissò l’altro che oramai preoccupato la guardava come un
cucciolo impaurito.
"Ora tocca a te..." gli disse tranquilla mentre gli si
avvicinava con passo lento e sicuro.
Arrivò Angel e prese alle spalle il demone superstite. Lo
afferrò alla testa e gli ruppe l’osso del collo,
tranquillamente. Il mostro cadde in terra, morto. Il vampiro
si avvicinò a Faith, serio ma sicuro. “Felice di vederti.
Anche tu qui per Desio?” Tutto lasciava supporre ad Angel
che la cacciatrice avesse ricevuto un incarico dal
Consiglio.
"Desio? Se intendi una sorta di divinità psicopatica...sì,
il Consiglio mi ha spedita qui perché ritiene che B da sola
non possa farcela." disse la cacciatrice mentre torceva il
collo anche all'ultimo assalitore. Si fregò fra loro le mani
per poi metterle sui fianchi. Guardò Angel e sorrise
sorniona
"Fammi indovinare...tu non sei qui perché te lo ha chiesto
il Consiglio e neppure perché ti ha chiamato B o Giles...non
è vero?"
“No, sono venuto qui di mia iniziativa…” Angel preferì non
citare le sue fonti che dovevano rimanere segrete. “Direi
ora di recarci da Buffy. “ Era la città della cacciatrice e
la cosa migliore era di rivolgersi a lei e formulare insieme
un piano per uccidere quel pazzo di un semidio il prima
possibile visto i danni che aveva causato a quella città.
Mentre gli Scoobies erano intorno a un tavolo a consultare i
libri di Giles, la porta del negozio si aprì e apparvero due
vecchie conoscenze. Xander sussultò: “Faith… e Angel ? Siete
qui nella vostra versione amichevole oppure… non siete
tornati ad essere dei pazzi assassini, giusto? “ Il ragazzo
si rese conto dai volti dei nuovi arrivati, che forse non
era quello il modo migliore di dare loro il benvenuto, ma
era meglio comunque chiedere prima. * Non si sa mai nella
vita. *
Poi aggiunse “Entra Angel!” in modo che anche il vampiro
potesse entrare nel negozio.
"Sto bene Xander, grazie. E tu? " rispose cinica la
cacciatrice bruna entrando a passo sicuro nel nuovo negozio
di Giles "che bello essere tornata fra il vecchio gruppo di
amici..." borbottò verso Angel anche se il commento era
rivolto più a se stessa che al vampiro. Si accorse del fatto
che Xander si fosse vagamente pentito del suo benvenuto così
lo guardò sorridendo.
"Tranquillo, mi manda il Consiglio..." disse dando uno
sguardo fugace a Buffy. Uno sguardo che naturalmente
significava molte cose fra cui un * che vuoi farci
Buffy...credono che tu non possa farcela tutta sola*
“Benvenuti Faith… ed Angel!” accorse a salutare Giles, che
mentre sapeva dell’arrivo della cacciatrice, per lui si era
rivelata una sorpresa la presenza del vampiro che un tempo
l’aveva tenuto prigioniero, torturandolo per ore.
L’osservatore decise di non tenere conto dell’odio che
provava per Angel visto che in quel particolare momento
poteva essere d’aiuto. Si accorse tuttavia degli sguardi
stupiti sia di Buffy che di Spike. Era chiaro che bisognava
portare la conversazione su un piano professionale per il
bene di tutti.
“Il Consiglio ti ha fornito informazioni su Desio?” chiese,
in tono formale, Giles a Faith.
Faith guardò Giles e sospirò * Si comincia...* pensò
annoiata
"Beh... stavo allenando un gruppo di nuove cacciatrici, sa
tutta la storia che sono una cacciatrice anziana e bla bla
bla..." cominciò mentre metteva le mani nelle tasche
posteriori dei suoi pantaloni di pelle nera. "Il Consiglio
mi ha solo detto di venire qui da lei perché la situazione
si stava facendo critica e riteneva che una sola
cacciatrice...non bastasse" aggiunse facendo spallucce
"comunque so che questo Desio è un semi dio o qualcosa del
genere, che è potente e spietato..."Fece un sorriso e guardò
alle sue spalle, verso la finestra. "Una cosa però la so di
certo...il disastro la fuori è opera sua..." concluse
sarcastica.
"Ma guarda un po’ chi ci hanno mandato: la maniaca omicida e
il bel vampiro tenebroso. Dimmi, te ne vai ancora in giro,
di notte, ad aiutare le povere anime indifese? Sono sicuro
che c’è molto lavoro per te a Los Angeles, perché non ci
torni?" disse Spike con tono sarcastico.
Buffy mise una mano sulla spalla a Spike. "Dobbiamo
lavorare...lasciamo i nostri rancori per una volta finita la
nostra missione!". Poi si rivolse con un mezzo sorriso ad
Angel, cercando di mettere in pratica il consiglio che aveva
appena dato all'amico e facendo finta, per un momento, che
tutto il loro passato non ci fosse "Angel...ciao! Mi fa
piacere vederti!". La cosa fu molto più difficile nel dover
salutare Faith, si limitò così a pronunciare il suo nome in
tono scocciato "Faith...". Buffy voleva chiarire chi fosse
il capo tra le due, sapeva che Faith voleva prendere il suo
posto, ma ricordava anche che non ne era mai stata in grado,
poteva essere solo la sua spalla, non la sua sostituta!
"Ciao B." rispose tranquilla la cacciatrice bruna. Sapeva
bene che Buffy era già sul piede di guerra. A lei non
interessava fare parte del suo gruppo, sempre intenti a
far moine fra loro, lei era un lupo solitario... Ma se
l’altra cacciatrice aveva intenzione di crearle problemi
avrebbe avuto pane per i suoi denti.
Dopotutto era anche lei una cacciatrice e piuttosto in gamba
giacché non solo addestrava le novelline, ma era stata
scelta fra tutte loro per affrontare Desio... Dopotutto era
Buffy ad essere in difficoltà, quindi, le piacesse o meno la
sua presenza l'avrebbe costretta a digerirla.
Guardò poi Spike con fare tranquillo. Si erano visti poche
volte e lo trovava irritante, sempre intento a scodinzolare
intorno a Buffy pur di sentirsi dire ma che bravo che sei...
Seguendo il suo primo impulso rispose a tono alla
provocazione del vampiro, dopotutto era stato lui a
cominciare. "Ciao anche a te Spike ti trovo in forma...anche
se sai, mi sembri sempre più la copia di Angel" concluse
cinica.
"Beh, per tua sfortuna, non posso dire che tu sia la copia
di Buffy. Ah, a proposito, è questo il suo nome, non 'B'.
Vuoi che te lo scriva?" disse Spike a Faith. *Giuro che tra
un secondo la uccido... in fondo ne ho già fatte fuori due
di cacciatrici, questa non sarà certo un problema.*
“Ehm…“ disse, imbarazzato, il signor Giles che non sapeva
come riportare il discorso su di un piano tranquillo.
Andando avanti così si sarebbero scannati tutti gli uni con
gli altri. Altro che combattere Desio. “Abbiamo il pugnale
che può uccidere gli dei, e quindi Desio!” affermò
l’osservatore guardando Faith ed Angel. Inoltre questo
rompiscatol... volevo dire Andrew ci ha portato il diario di
Gerberto, che potrebbe esserci utile per trovare ulteriori
informazioni su Desio ma purtroppo l’opera ha un sigillo
magico e ci sta pensando Willow a romperlo! Poi si voltò
verso Willow che si trovava presso il banco, con il libro
davanti. Vicino a lei, altri della Scooby Gang stavano
seguendo le magie della giovane strega.
Faith guardò Spike con lo sguardo tranquillo che diceva *E
chi se ne frega di ciò che pensi tu tanto faccio quello che
voglio comunque*.
"Fortuna che non le somiglio, se no mi troverei un cagnolino
che mi scodinzola intorno tutto il santo giorno...e ora che
ci penso pure la notte" tagliò poi corto.
Da Spike non accettava critiche, giacché era un rammollito
senza spina dorsale. Dopotutto aveva ucciso due cacciatrici
e si era macchiato di crimini orrendi, ed ora era lo
schiavetto di Buffy, perché dover accettare di esser presa
per i fondelli da uno come lui....un buffone ossigenato.
Guardò poi Giles che parlava di Desio ed annuì tranquilla,
aveva cose importanti a cui pensare.
"Beh, se avete l'arma che può ucciderlo perché state
permettendo che faccia tutta questa strage?" chiese
tranquilla "Non credo l'abbiate trovata adesso, eppure avete
perso così tanto tempo da permettergli di distruggere mezza
Cleveland..." osservò poi seria.
Sapeva che Buffy era il tipo muoviamoci solo con un piano
ben studiato, dopotutto era Miss Nessuna Mossa Azzardata, ma
a volte era necessario darsi da fare, e in fretta. "Lì fuori
adesso i demoni stando facendo man bassa degli umani
impauriti o feriti..." disse poi fissando Buffy con
rimprovero. "Perché ve ne state qui rintanati? Non ditemi
che siete tutti patiti della ricerca in vecchi libri?"
chiese sarcastica.
“Senti Faith, andare a combattere un semidio pazzo come
Desio non è una cosa semplice come leggere i libri del
signor Giles! Anche se sicuramente non è altrettanto
noioso!” sbottò Xander, scegliendo un paragone il più
inopportuno possibile. L’unico risultato fu un’occhiataccia
da parte dell’osservatore.
“Comunque… wow! Belle illustrazioni! Come questo baccanale…
interessante!” continuò Xander, in tono di scusa, verso
Giles.
Ignorando Xander, l’osservatore si rivolse a Faith: “Non
possiamo permetterci di affrontare Desio senza un’adeguata
preparazione. Sappiamo ancora troppo poco di lui. Ti
consiglio, Faith di accomodarti con noi ed elaborare un
piano di attacco insieme. Sarebbe opportuno infatti unire le
forze per affrontare l’avversario.” affermò,
professionalmente, Giles. Le indicò poi una sedia vuota
vicino al tavolo. “ Siediti pure! Posso offrirti un the?”
"Ahhhhhhhhhh...un adeguata preparazione..." disse la
cacciatrice sarcastica "…certo! Perché non ci ho pensato
prima..." continuò.
Scosse la testa imprecando mentalmente contro il Consiglio
che la costringeva a lavorare con tipi come quelli...
"Però mi chiedevo signor Giles, ce la facciamo ad elaborare
un piano d’attacco prima che Desio polverizzi pure questa
parte della città?" disse in tono di rimprovero. "Senta io
non ne faccio mistero, non faccio i salti di gioia ad aver a
che fare con voi, però, non le sembra che la state prendendo
troppo per le lunghe?! Insomma è un semidio e noi non
saremmo mai forti come lui, dovessimo ingoiare tutti i libri
del mondo e radunare l’esercito degli Stati Uniti...Voglio
dire avete una strega potente, una cacciatrice, la chiave,
un vampiro...e l’unica arma che può uccidere quel
semidio...scusate ma ancora non comprendo cosa occorre
ancora, giacché non credo possiate avere altri punti a
vostro favore!" sbottò Faith irritata. "Se le serviva
qualcuno che leggesse i suoi noiosissimi libri, pieni di
paroloni e inutili versi, doveva chiedere al Consiglio un
altro osservatore e non accettare che mandassero un'altra
cacciatrice..." Ecco l'aveva fatto ancora. Non riusciva a
trattenersi con loro. Le davano i nervi... Sempre pronti a
puntare il dito per giudicare tutto e tutti con quell’aria
da esseri superiori, quando in realtà, non erano che
presuntuosi ragazzini che giocano a fare gli eroi... Perché
loro potevano tranquillamente denigrare lei ed Angel accorsi
in loro aiuto, fin da quando appaiono sulla soglia, ma loro
non potevano dire nulla..."Senta facciamo così,
semplifichiamo le cose per la gioia di voi tutti e la mia,
mi faccia ricontattare quando vi sarete stufati di giocare,
io ho cose importanti da portare a termine..."
“Faith, non è il caso di scaldarsi. Noi stiamo cercando una
rapida soluzione al problema e personalmente penso che la
tua presenza possa essere preziosa. Ma di certo nessuno qui
dentro ti costringerà a collaborare controvoglia. Se ritieni
che stiamo agendo nel modo sbagliato, puoi anche andare via,
anche se spero che sceglierai di rimanere.” Rispose il
signor Giles, con sincerità.
Faith guardò Giles e sospirò.
"Restare qui? Non credo vi sarebbe d’aiuto..." rispose secca
la cacciatrice avviandosi verso l’uscita. "Vado a proteggere
gli innocenti superstiti di Cleveland, giacché vedo che non
sono una vostra priorità..." disse uscendo senza neppure
guardare coloro che erano rimasti all'interno del negozio.
Angel si era appoggiato ad una colonna del negozio da quando
era entrato, non aveva ancora parlato poiché voleva sentire
cosa avevano da dire gli altri, poi si pronunziò: "Beh,
scusate se vi interrompo, secondo me la cosa più semplice da
fare è da dividerci in 2 squadre, una di difesa ed una di
studio. Buffy, Spike ed io potremmo andare in giro per la
città per sventare i disordini che avvengono da parte di
demoni e vampiri. Mentre l’altra rimarrebbe qui a studiare
un piano per sconfiggere Desio. Un po’ come si è sempre
fatto, no?". Il vampiro era sicuro di quello che diceva ed,
in effetti, anche a lui non piaceva troppo stare sui libri,
lui era un vampiro d’azione, non un bibliotecario. Poi
aggiunse: "Per rimanere informati tra i 2 gruppi potremmo
usare i cellulari, credo che chiunque di noi ne abbia almeno
uno". Dicendo questo estraeva dalla tasca interna dello
spolverino un cellulare quasi più vecchio di lui.
“Ottima idea! Noi intanto ci daremo da fare qui! Anche
cercare qualcosa nella biblioteca del signor Giles
rappresenta una bella avventura! Davvero emozionante!”
rispose Xander, ironizzando ad Angel. Poi si guardò intorno.
Nessuno aveva l’aria di stare divertendosi. Tanto meno
Willow che sembrava sempre più impegnata in quella strana
magia. Un incantesimo davvero interminabile. Il giovane
abbassò nuovamente lo sguardo sui libri.
“Sì, va bene, Angel! Voi andate pure! Vi terremo informati
se dovessimo trovare delle informazioni utili. Ma state
attenti! Lì fuori è davvero molto pericoloso. Solo questo
negozio, stranamente, sembra immune sia agli attacchi di
Desio che a quello dei suoi mostruosi scagnozzi!”
L’osservatore lanciò un’occhiata pensierosa a Buffy. Poi si
voltò alla finestra e vide orribili creature passare davanti
al negozio, ignorandolo.
"Si, effettivamente anch’io mi sono stufato di stare qui a
non far nulla. Direi che è arrivata l’ora di darci da fare.
Buffy vieni con me?" chiese Spike alla cacciatrice. Poi,
rivolto ad Angel: "Ah, si... se proprio non hai nulla di
meglio da fare vieni anche tu."
"Si, ma prima dobbiamo studiare un piano! Faith, ha deciso
di andare da sola, evidentemente non ha intenzione di
collaborare con noi, ma non è mai stata necessaria!" Disse
Buffy notevolmente adirata nei confronti dell’altra
cacciatrice. "Insomma...usciamo e poi? Cosa abbiamo
intenzione di fare? Voi avete qualche idea, qualche piano?"
"I piani li lascio ai topi da biblioteca" disse Spike
alludendo a Giles e a Willow. "Non ho voglia di starmene
chiuso qui dentro mentre lì fuori ci sono centinaia di
demoni da uccidere. Io vado... se volete seguirmi è meglio
che vi sbrighiate." Poi si diresse verso la porta e uscì
sperando che qualcuno l’avrebbe seguito: l’idea di
affrontare tutti quei nemici da solo non gli piaceva molto.
"Spike! Aspetta!" Esclamò Buffy "D’accordo, usciremo li
fuori e vedremo di rimettere un po’ d'ordine...per quel che
sarà possibile!" Buffy, ora che aveva al suo fianco Angel e
Spike era molto più tranquilla, in tre sarebbero stati
sicuramente più forti. La cacciatrice, poi, diede
un'occhiata il più possibile amichevole ad Angel, dovevano
essere uniti, tutti e tre "Angel, vieni con noi?" disse poi
al vampiro. Una volta che, tutti e tre furono fuori, li
guardò e disse: "Non voglio battibecchi, lasciate da parte
il rancore e tutto il resto! Non è certo questo il momento
per risolvere i vecchi conflitti!"
Angel notò i demoni fuori dalle finestre che passavano
scorrazzando qua e la, correndo dietro ad ignare ed
impaurite persone, così subito dopo che Buffy aveva finito
di parlare, le rispose: "Buffy, non c’è tempo da perdere,
delle vite umane sono in pericolo" ed uscì dalla porta
insieme alla cacciatrice ed a Spike, poi finì di parlare in
risposta a Buffy. "Certo." La voce era abbastanza sommessa e
la testa leggermente chinata in basso. "Hai perfettamente
ragione, ora andiamo". Quindi girò lo sguardo verso un
angolo della strada, lo stesso in cui si erano visti
dall’interno del negozio i demoni e vi si diresse correndo.
Buffy seguì Angel e poco dopo lo superò, arrivando dinanzi
ai demoni che intanto stavano distruggendo la cittadina. La
cacciatrice tirò fuori da una tasca del suo giacchetto di
jeans un paletto ben appuntito. "Allora gente, giocate anche
un po’ con me?" Disse la ragazza sfidando quegli esseri, che
presto le si avventarono contro. Buffy con qualche abile
mossa, e, con l’aiuto di Spike ed Angel, riuscì ad ucciderli
tutti, anche se, i più forti fuggirono via. La città,
nonostante il loro intervento, era ormai colma di demoni.
Willow afferrò il libro con mani che quasi tremavano. Non ci
poteva ancora credere. Il diario di Gerberto era nelle sue
mani. Streghe e maghi molto più potenti di lei l’avevano
usato per anni e anni prima ancora che lei nascesse, alcuni
arrivarono a uccidere per averlo, altri impazzirono. Ma
quelle erano solo leggende… Stupide superstizioni
metropolitane in cui le non credeva…
Davvero?
“Come?”
“Hai detto qualcosa Willow?” chiese il signor Giles.
“No, Signor Giles…niente…” Da dove veniva quella voce? Chi
aveva parlato? Si guardò attorno: Buffy, Spike Angel e Faith
erano usciti, Dawn osservava alcuni amuleti sugli scaffali,
Anya contava i soldi della cassa, il Signor Giles si puliva
gli occhiali in un lembo di camicia, Andrei mangiava delle
patatine e Xander stava cercando di aggiustare la radiolina
del Signor Giles. Nessuno di
loro la stava guardando. Nessuno di loro poteva aver
parlato. Ma allora da dove veniva quella voce? Chi aveva
parlato se non era stato nessuno dei suoi amici?
Un fantasma? Uno spirito? Una presenza? Scosse la testa con
vigore. Doveva tenere la testa
sgombra e concentrarsi solo sul libro, perché con ogni
probabilità al suo interno era contenuta la formula per
indebolire Desio. Cominciò a sfogliarne le pagine con una
sacralità reverenziale. Scorrevano fluide sotto le sue dita,
grossi fogli di pergamena color del bronzo così finemente
intarsiati con miniature e fittamente scritti con una penna
d’oca intinta in un inchiostro più nero della notte… Ma come
faceva a sapere tutte quelle cose? Era come se fosse
presente al momento in cui il diario era stato scritto. Era
come se…
”E’il diario che mi sta inviando queste immagini…Ma non è
poss...”
“Ahi!” gridò la strega. Immersa nelle sue riflessioni non
aveva prestato attenzione e si era tagliata un dito con la
carta. Lo guardò come se la mano fosse quella di un’altra
persona.
”Ti voglio…”
Di nuovo quella voce. Ma non era solo nella sua testa. Era
come se…
”…come se avessi un corpo, vero? E’come se fossi lì con te
in questo momento… Ma è così. Io sono li con te, al tuo
fianco, in questa difficile battaglia. Ci sono forze sopite
dentro di te, che aspettano solo di risvegliarsi. Hai
cercato di combatterla, hai cercato di convincerti che sei
diversa, che non sei malvagia, ci hai provato in tutti i
modi a dartela a bere da sola, ma non ci sei riuscita…Alla
fine il tuo spirito ha prevalso, e quelle forze che credevi
eliminate in realtà si erano solo nascoste E ora stanno
tornando…E hanno fame…Vogliono scatenarsi e recuperare il
tempo
perduto…Lasciati andare piccola strega… Non cercare di
contrastare la tua natura…”
Una goccia di sangue le cadde dal dito ferito, posandosi
sulle pagine aperte del diario. Accadde qualcosa a cui
nessun occhi mortale può credere: il sangue sparì. Non era
evaporato o scivolato lungo il bordo. Il diario aveva
risucchiato il sangue della strega.
Delizioso.
Willow sorrise. Quel semplice gesto le aveva fatto provare
un piacere intenso, paragonabile solo alle gioie del sesso.
Sfiorò il punto in cuoi la goccia aveva incontrato la
pergamena. Una forza misteriosa le percorse il dito,
risalendo lungo il braccio, per poi invaderla completamente.
Chiuse gli occhi.
Una luce nera la avvolgeva.
E lei risentiva così bene…
Piano piano attorno a lei cominciarono a prendere forma
immagini e suoni: il gocciolare dell’umidità da un soffitto
basso di pietra grigia, l’eco di urla che rimbalzavano sulle
curve delle pareti, una torcia ad illuminare lo stretto
passaggio, fino ad arrivare a una stanza enorme, con
marchingegni strani, corde, assi di legno, frustini… Un
intero armamentario da tortura disposto armonicamente di
fronte a lei. Un uomo incappucciato e a dorso scoperto stava
raccogliendo dalla brace un lungo ferro arroventato. Uomini
quasi completamente nudi erano legati alle pareti,
sanzionanti, doloranti, mutilati… Sentiva il loro dolore, e
ne godeva immensamente. Le piaceva l’odore della carne
arrostita da un ferro rovente. Gioiva nel sentire le loro
urla strazianti che non avevano più niente di umano. E
cominciò a ridere e a ridere e a ridere…
Aprì gli occhi di scatto e contemporaneamente ritrasse la
mano dal libro. Era di nuovo a Cose Preziose. Buffy, Spike
Angel e Faith erano usciti, Dawn osservava alcuni amuleti
sugli scaffali, Anya contava i soldi della cassa, il Signor
Giles si puliva gli occhiali in un lembo di camicia, Andrew
mangiava delle patatine e Xander stava cercando di
aggiustare la radiolina del Signor Giles. Non erano passati
che pochi secondi. Aveva il fiato corto.
Cos’era ciò che aveva visto?
Dov’era?
Chi era?
E perché era così felice?
Non poteva provar gioia nel veder torturare un essere umano…
”Non più, vorrai dire.”
”No. Io non provo gioia nel veder torturare un essere umano!
E ora smettila, capito? “
”Ne sei sicura?”
Willow chiuse il libro di scatto e lo allontanò il più
possibile da sé.
Anya ripose i soldi nella cassa, poi si guardo un attimo
attorno. Con le cacciatrici fuori e i vampiri
al loro seguito, il livello di testosterone nella stanza si
era notevolmente abbassato. Fece un sospiro di sollievo. In
fin dei conti c’erano già abbastanza problemi così senza che
quei 4 si mettessero pure a litigare! E poi nemmeno a lei
piaceva Faith, la cacciatrice
Io-sono-la-più-forte-di-tutti-non-prendo-ordini-da-nessuno.
Non aveva ancora digerito il fatto che fosse andata a letto
con Xander, seppure fosse stata solo l’avventura di una
notte... Si, loro due non stavano più insieme,
ma...nonostante tutto Anya continuava a vedere Xander come
qualcosa di sua proprietà. "Beh... ora che gli scalmanati se
ne sono andati, che ne dite di metterci a fare qualche
ricerca e a spremere un po’ i nostri cervellini per
indebolire Desio? Forza, al lavoro! Io vado a preparare il
the!"
Willow la guardò sconcertata per un momento, poi le sue
labbra si distesero in un sorriso. In fin dei
conti era Anya...
La demone le passò accanto e notò che Willow era molto
pallida.
"Tesoro, stai bene?"
"Si, tutto bene... Solo che il ritorno di Faith e quello di
Angel mi hanno colpito... Voglio dire... Non
mi aspettavo di certo di vederli arrivare insieme!"
"Sarà..." continuò la demone, ma la risposta della ragazza
non la convinceva. In fin dei conti veder
apparire quei due nelle situazioni e nei momenti meno
opportuni non era certo piacevole, ma ormai dovevano averci
fatto l’abitudine! E poi erano pur sempre due paia di
braccia in più da mandare contro Desio!
*Chissà che questa volta non sia costretta a rifarmi la
manicure finito il combattimento...* pensò tra sé la demone,
osservando con un misto di commozione e terrore le unghie
fresche di estetista. "Forse è il caso che ti siedi, Willow.
Vado a prenderti un bicchier d’acqua."
"Si, forse è meglio..."
Willow si sedette su una sedia accanto al tavolo di legno
massiccio, ricoperto di libri. Si sentiva strana, allo
stesso tempo leggera e pesantissima. Le girava leggermente
la testa e aveva le gambe molli. Quel libro le aveva fatto
qualcosa di strano. Strano ma incredibilmente piacevole. Era
stata come una scossa, che si era propagata in tutto il suo
corpo partendo dalle mani. Ma aveva paura. Aveva sentito
rinascere dentro di se il suo lato più oscuro, quello che
non poteva controllare, quello che l’aveva quasi portata a
distruggere il mondo. Ma era così bello... così piacevole...
Per un attimo tutti i problemi erano spariti...
"Eccoti l’acqua, tesoro." disse Anya, appoggiandole un
bicchiere di fronte. Le aveva appoggiato una mano sulla
spalla, e la ritrasse quasi subito. La giovane emanava un
calore paragonabile solo a quello di certi demoni molto
brutti e molto cattivi. C’era qualcosa che non andava. E per
scoprire cos’era avrebbe dovuto fare qualche ricerca su quel
libro che aveva portato Andrew. Aveva una strana aura nera
attorno. Non era proprio visibile, ma comunque la si poteva
percepire. I problemi arrivavano tutti da lì.
Andrew si avvicinò a Willow sbriciolando patatine per terra.
"Non so se può esserci utile... ma da quello che ho letto
tutti coloro che hanno provato a sfruttare il potere del
libro dopo il suo defunto proprietario hanno avuto potere e
ricchezza, ma anche una morte violenta. Probabilmente questo
libro attira su di sé parecchie sventure, ma potrebbe
esserci utile per sconfiggere Desio. Che ne pensi?"
Dawn che era rimasta in silenzio per tutto il litigio fra i
4 supereroi, si ritrovò a sentirsi nuovamente snobbata. Lei
aveva suggerito a Buffy, ciò che Faith le aveva criticato,
il fatto di starsene nascosti lì senza andare in giro ad
evitare che demoni e vampiri facessero man bassa dei feriti
e dei dispersi. Guardò poi Andrew e il libro che portava
Willow fra le mani " E’davvero così potente?" chiese
preoccupata "di solito questo genere di cose hanno un prezzo
piuttosto elevato, una sottospecie di
contropartita..."continuò "...insomma è davvero necessario
utilizzarlo?"
“Non lo so…” rispose la strega. La piacevole sensazione di
benessere emanata dal libro si stava piano piano
dissolvendo, lasciandole la testa sgombra. “Ricordo che in
Inghilterra avevo fatto diversi studi sul diario di
Gerberto. Gerberto studiò in Spagna, all’epoca della
dominazione araba, e come sapete gli arabi sono sempre stati
eccellenti scienziati, matematici, astronomi e così via.
Gerberto rimase talmente impressionato da questa cultura che
decise di fare tutto il possibile per entrarne in possesso,
anche solo di una minima parte. E fu così che diventò
musulmano, abiurando la sua fede cristiana. In poco tempo
imparò talmente tante cose che in molti credettero avesse
fatto un patto col diavolo o qualcosa di simile…”
“Per forza!” intervenne Anya. “All’epoca la cosa migliore
che potesse succedere era che finisse il mondo…”
“Comunque…” riprese Willow, “Gerberto divenne Papa nel 999
col nome di Silvestro II. All’epoca circolavano molte
leggende sul suo conto, come quella di Meridiana, o quella
della maschera d’oro, ma molte erano solo superstizioni
popolari…”
“Ehm… non proprio…” la interruppe Anya.
“Che vuoi dire?” disse Giles.
“Che non tutte erano leggende. O meglio: la fantasia umana
le ha elaborate parecchio… Per forza! All’epoca la tv non
era ancora stata inventata e non si poteva di certo
discutere del flirt tra Angelina Jolie o Brad Pitt… Dio
quanto mi piace quel ragazzo…ha un fondoschiena che…”
“Anya?” la richiamò Giles.
“Mi scusi, Signor Giles…Ma vede, lei non può capire perché è
un uomo!” ma vedendo l’occhiataccia che questi le aveva
lanciato, si schiarì la voce e riprese a raccontare la
storia di Gerberto. “Allora, dicevo… Meridiana non è solo
una leggenda. Nella leggenda tramandata si narra che, mentre
Gerberto era a Reims in qualità di vescovo, incontrò una
donna, Meridiana. Meridiana era un’adepta dei riti
esoterici. Non ci è dato di sapere se Gerberto si innamorò
di lei o della sua scienza, ma rimase ammaliato da
Meridiana. Per conquistarla si indebitò e perse tutto,
inutilmente. Un giorno però, mentre Gerberto ormai fallito
si aggirava per un bosco, Meridiana gli venne incontro e gli
propose in cambio della fedeltà e del segreto, conoscenza e
potere; chi non avrebbe accettato? Io l’avrei fatto…Grazie a
Meridiana Gerberto si riprese economicamente e moralmente ed
ottenne il successo. Sembra addirittura che Meridiana gli
avesse predetto che sarebbe divenuto papa entro la fine del
secolo. In realtà non è così… Meridiana era una strega vera
e propria. I due non erano proprio innamorati, anche se… beh
si, insomma avete capito! Ogni tanto finivano a
letto insieme per fare un po’ di sano sesso… Gerberto, però
non arrivò mai al punto di indebitarsi per conquistarla; le
permise però di studiare con lui, e insieme misero a punto
formule e magie che da solo Gerberto non aveva nemmeno
avvicinato per paura delle conseguenze… Ma con una strega al
suo fianco poteva fare ciò che voleva. E per quanto riguarda
la predizione del futuro soglio pontificio… beh… tutte
balle… Gerberto non era creduto da nessuno per i suoi
repentini cambiamenti di fede, e non aveva appoggi politici
importanti. Fu Meridiana che, manipolando dietro le quinte,
con magie, sortilegi e tutto il resto dell’equipaggiamento
fece in modo che fosse eletto Gerberto.”
“D’accordo, tutto questo è molto interessante… “ intervenne
Xander, reprimendo uno sbadiglio “ Ma in che modo il diario
di Gerberto lo sciupa-streghe può esserci utile per
sconfiggere Desio, a parte farlo annoiare a morte? “ domandò
il ragazzo, guardando un po’ Anya che gli era vicino e un
po’ Willow, seduta al tavolo con il libro davanti.
Dawn guardò Xander e sorrise al commento del ragazzo. "
E’interessante..." disse avvicinandosi al gruppetto e
mettendo le braccia incrociate sul petto. "...ma come questo
libro e questo Gilberto...o come si chiama lui, possono
aiutarci a fermare la pazzia distruttiva di Desio?" chiese
poi seria nonché vagamente annoiata dal racconto.
“Si chiama Gerberto, Dawn, non Gilberto…” disse Anya con
aria di sufficienza. “All’interno di questo diario sono
contenute formule magiche in codice: alcune sono state
scoperte nel corso degli anni, ma altre non sono ancora
state rese note. Il nostro compito è proprio di trovare tra
queste formule quella che fa la caso nostro! E sono sicura
che grazie all’abilità della strega e agli appunti del mezzo
scemo, troveremo la formula che fa la caso nostro. Vero
Willow?”
“Si…” rispose la strega con una punta di preoccupazione.
Si. Troveremo quella formula. Vero, Vica Pota?
“Si…” rispose la strega. Gli occhi le brillavano.
Giles esclamò improvvisamente “Maledizione!” Tutti si
voltarono, sorpresi. Lui continuò “Hanno lasciato qui il
pugnale!” Prese il cellulare, afferrandolo come fosse
qualcosa di disgustoso e fece il numero “Santa pace! Buffy
non risponde e neanche Angel! Stupidi apparecchi!” si voltò
verso i presenti “Voi continuate con le vostre ricerche, e
vedete che cosa potete tirare fuori dal diario di Gerberto
ma fate attenzione. Per quel che ne so, nessuno ne conosce a
fondo il contenuto. Io corro a cercare Buffy e gli altri.
Spero non siano andati a scontrarsi contro Desio. Senza il
pugnale sarebbe davvero un suicidio!” L’osservatore guardò
fuori della porta a vetri. Attese un momento e uscì di
corsa.
Dawn guardò Giles scattare fuori di gran carriera sospirando
" Certo che l'arrivo di Angel e di Faith deve aver scosso
parecchio Buffy, se si è andata a scordare l'unica arma che
funziona su Desio..." disse poi rivolta al resto del gruppo.
"Che facciamo ora? Voglio dire Willow esamina il contenuto
del libro...di Gerberto sappiamo parecchio..." guardò poi
Anya e fece spallucce " C'è altro per cui possiamo renderci
utili?" Dopotutto senza Giles, fra loro era l'ex demone
l'unica a conoscere chi o cosa cercare, ed era giusto
quindi, per Dawn, farle organizzare la cosa.
"Mezzo scemo chi?" Andrew si era ripreso dai suoi pensieri a
dal mangiare patatine e guardava Anya male. "Willow direi
che potremmo andare di sopra ad esaminare il libro. Così
nessuno ci disturba!" E così dicendo guardò l'ex demone un
po’ offeso.
“Mi raccomando! Non combinare guai!” disse Xander in tono
preoccupato, all’indirizzo di Andrew mentre questo si
allontanava con Willow. Poi si volse verso Anya e Dawn.
“Okay e ora non ci resta altro da fare che continuare a fare
ricerche su questi testi. E non abbiamo più neanche Giles a
interromperci con il the e i biscotti. A proposito del
nostro vecchio matusa: chissà come se la sta cavando e se ha
consegnato il pugnale a Buffy…”. La situazione era molto
seria e Xander nascondeva l’agitazione per non far
preoccupare anche Anya e Dawn.
Anya fece una smorfia a Andrew mentre questo saliva le scale
con Willow. Poi si volse verso i suoi compagni: "Non so che
dirti Dawn. Quello che sapevo a riguardo del diario ve l'ho
già detto. Ora possiamo solo metterci su questi libri
polverosi e puzzolenti a fare qualche noiosa ricerca e
sperare che il cielo che la mandi buona! Non ho intenzione
di far nottata qui!"
L'elegante semidio Desio scese nuovamente nelle fognature.
Si fermò davanti all'esercito dei suoi spaventosi demoni e
ordinò, in modo gelido "Andate! Sapete quel che dovete
fare." Fece una breve pausa, poi voltandosi verso alcuni
vampiri affermò in tono impassibile "State tranquilli. Non
dovrete temere i raggi del sole. Mai più. Ho avvolto il
pianeta in una nube nera che non lascerà passare neanche un
filo di luce. la luce è qualcosa che gli umani
dimenticheranno presto. Ora andate!". I mostri in preda a un
folle entusiasmo che li rendeva forse ancora più orribili,
gridarono di pazza gioia e uscirono dalle fognature, in
preda all'esaltazione. Entrarono a Cleveland e iniziarono a
distruggere tutto e a far scorre il sangue di quelle poche
persone che erano rimaste in città; le quali, vedendo
sopraggiungere le orrende creature, prima avevano attacchi
di folle terrore che li paralizzavano e poi morivano sotto i
brutali colpi, morsi e graffi di quegli esseri. Desio entrò
nell'alloggio di Drusilla, che aveva fatto costruire dalle
creature, all’interno delle fognature. Era una camera
incredibilmente elegante nonostante la struttura che la
ospitava, arredata interamente in bianco nero e rosso scuro.
con un immenso letto che copriva quasi interamente la parte
di fronte alla porta.
Drusilla era concentrata sulla lettura dei tarocchi, sul suo
viso c'erano un sorriso malizioso e gli occhi socchiusi. Era
seduta composta al tavolino laccato nero sulla sinistra
della porta, con le spalle rivolte ad essa.
"..il sangue scorre mio re" disse appena avvertì la presenza
del semidio.
Desio si avvicinò a Drusilla
"Mia divina, so che grazie ai tuoi poteri sai già che cosa
sta succedendo... e che cosa accadrà tra poco." Affermò
gelidamente, Desio, accarezzandole gentilmente il viso.
Il folle semidio trovava quella vampira davvero molto bella
ma il suo fascino non si fermava all'aspetto fisico. C'era
qualcosa nel carattere di lei, un qualcosa di intenso e
macabro che attirava l'attenzione di Desio. Guardando
freddamente la vampira, Desio le slacciò l'elegante vestito,
che scivolando con un leggero fruscio sulla pelle della
vampira cadde a terra, lasciandola totalmente nuda.
"Mio re... dobbiamo festeggiare la vittoria sulla luce...il
sangue degli innocenti scorre a fiumi per recarci omaggio"
Lo sguardo gelido del dio la eccitava terribilmente, gli
occhi di chi non ha un'anima e non ne ha mai avuta.. lui
avrebbe potuto ucciderla senza rimpianto, non c'era pietà in
lui, era perfetto.. ed era anche molto seducente, in quel
contrasto affascinante tra gli occhi grandi di un bambino
con l'espressione di un re assassino.
"Mia regina" affermò il folle semidio, prendendola per mano
e accompagnandola al letto dove la spinse con gentilezza per
farla
sdraiare sulle lenzuola finissime e rigorosamente rosso
sangue. Desio baciò avidamente quella bellissima vampira,
spostando la lingua sul collo poi sul freddo seno, che leccò
e mordicchiò con ardore, inebriandosi con gli stuzzicanti
sospiri di lei. Poi scendendo ancora, fino all'addome alla
gelida e umida femminilità di lei dove continuò a leccare e
a mordicchiare. "Ah, mio re del male.. sì, sei così perfido"
affermò la vampira, con la voce satura di piacere. La
creatura, il cui volto era diventato roseo per la passione,
si aggrappò all'elegante abito di Desio e con poche e abili
mosse lo spogliò rapidamente, avvicinandosi al suo petto
quasi scarno e così invitante.
"Sono deliziato dal tuo desiderio, mia Drusilla. Hai dunque
voglia di essere la mia regina?" Drusilla senza rispondere
gli baciò il collo scendendo con la lingua verso i capezzoli
e gli addominali, spostando le mani giù lungo i fianchi, e
mentre con le labbra si soffermava a leccare la pelle
saporita sul ventre del semidio, con le delicate mani
afferrò il suo enorme fallo e iniziò a giocarci
massaggiandolo.
Alzando poi il viso e gli occhi pieni di cupidigia verso
Desio sussurrò "La tua spada mio re è un’arma magnifica.."
lasciando intendere la propria ammirazione.
Chinandosi verso il ventre di quell'immagine di lussuria
seguì con la lingua la forma dell'ombellico e quella
sensuale linea che scendeva dai fianchi fino al suo membro
perfettamente eretto.
Drusilla si soffermò prima con la lingua nel seguirne la
lunghezza e baciandone la cima, poi di nuovo verso l'origine
senza tralasciare di dedicarsi alla sferica sacca di tenera
carne, baciandola con delicatezza e passione al medesimo
tempo.
Sentiva il sangue scorrere decisamente con violenza, il
momento era quasi giunto, per cui leccando di nuovo il fallo
per tutta la sua lunghezza decise di prendere l'arma di
Desio profondamente in gola, succhiando quasi lentamente con
un movimento regolare, sentì le pulsazioni del sangue farsi
sempre più forti sotto la delicatissima pelle, si staccò un
secondo da quella deliziosa occupazione per guardarlo negli
occhi e sussurrare "Che buon sapore ha un semidio" espirando
aria calda sul membro imbevuto della sua saliva, tornando
poi a baciarlo e coprirlo con la sua bocca.
Il semidio decise che era venuto il momento di esplodere.
Controllandosi a stento, spinse nuovamente, ma stavolta con
più forza, la vampira sul letto.
Drusilla sorrise per la violenza del semidio e per il suo
sguardo di desiderio.
Poi lui le fu sopra e la penetrò profondamente, dando il via
a un susseguirsi di spinte violente che li portarono ad
essere quasi fusi in una stessa pelle. La stanza era satura
di gemiti e sospiri quando il semidio fece in modo di venire
insieme alla sua amante, notando con soddisfazione,
l'appagamento di lei.
"Mia regina" disse, freddamente, Desio baciandola con nuova
avidità, sulle labbra e sul collo.
Desio era ancora eccitato e dato che avrebbe potuto
continuare per ore.. perché fermarsi? Anche Drusilla era una
potente vampira e poteva resistere ancora a lungo. Il folle
semidio si accorse che anche la sua amante era d'accordo con
il proseguire quell'appagante attività. Così fecero, con
crescente passione, tornado a baciarsi in un modo che
sfiorava il divorarsi a vicenda, ma stavolta fu Drusilla a
salire a cavallo del suo re chinandosi su di lui per
assaggiare ancora una volta la sua pelle perfetta e
mordicchiargli i capezzoli prima di scendere nuovamente
verso il basso ventre, su quella linea che delineava i
muscoli perfetti del suo partner e che lei tornava così
allettante, sentendosi sfiorare il seno dalla virilità del
dio.
Drusilla sentì una scossa, era in pieno relax fino a un
momento prima, e adesso percepiva un'aura fastidiosa sopra
di loro.... era un'energia pura.. e benefica.. la
cacciatrice.. sempre nei momenti più inopportuni ovviamente.
Si scostò da Desio con una carezza coprendosi con le
lenzuola..
“temo... mio adorato, che dovremo disporci ad accogliere
ospiti.. quanto prima”
scese dal letto quel poco per riprendere i suoi vestiti e
metterseli.. era in difficoltà con i lacci posteriori del
corpetto..
Si voltò verso il semidio.. “..non è che potresti..”
“Mia divina…” disse il gelido semidio alzandosi dal letto e
aiutando Drusilla. “Mi spiace, Drusilla, che qualcuno abbia
osato disturbarci in un momento così delizioso. Ma non
temere, ucciderò chiunque abbia osato tanto e potremo
riprendere da dove siamo stati interrotti.” L’elegante
semidio si rivestì in fretta e si avviò verso l’uscita, in
compagnia della potente vampira. Salirono le scale e si
ritrovarono nel cimitero. “Guarda, mia amata, una piccola
insignificante ragazzina. Che cosa fai qui, fanciulla? Come
mai non sei fuggita con i pochi superstiti di Cleveland?
Dimmi, sciocca, perché sei qui davanti al grande Desio e
alla sua meravigliosa regina?”
Quell'insignificante ragazzina le ricordava qualcosa... era
l'aura della cacciatrice che lei aveva percepito. E
continuava a percepire... possibile che.. ne aveva certo
sentito parlare dalle stelle..
“ Temo.. mio adorato.. che questa non sia una semplice
ragazzina.. non mi sbaglio vero?”
Drusilla restò a osservare quella bruna cacciatrice da
dietro le spalle del semidio.
Faith che fino a pochi secondi prima si era divertita a
uccidere un gruppetto di vampiri molto euforici, si
ritrovava ora dinanzi ai due. Sospirò e si mise le mani sui
fianchi
" Aspetta...tiro ad indovinare...tu che parli come se
vivessi in una Fiction dell'800 devi essere lo psicopatico,
mentre quella che hai chiamato regina..." inarcò il capo e
squadrò la vampira attentamente con molta calma mentre
continuava a parlare "beh... occhi maliziosi, sorriso
misterioso, figura elegante...puoi solo essere Drusilla,
l'ex di Spike..." terminò poi facendo spallucce e con aria
di sufficienza. Sorrise e con lo sguardo fermo e spavaldo,
di quelli che sfoggiano solo le persone che sentono di non
aver nulla da perdere in uno scontro epocale avanzò di
qualche passo.
Dopotutto era vero, chi mai avrebbe pianto per lei? Chi si
sarebbe prodigato a vendicarla se fosse stata fatta fuori da
Desio in quel frangente?
Nessuno.
Ma a Faith questo non importava, anzi riteneva che fosse il
punto forte del suo stile, un avversario che non tiene conto
neppure della propria vita è una mina vagante pronta ad
esplodere e a devastare il primo malcapitato che l'avesse
sfiorata.
"Dì un po’ Desio, perché è così che ti chiami pazzo
megalomane, erano amici tuoi quei vampiri tutti esaltati?
Vuoi un consiglio? Se devi assoldare un esercito, almeno
recluta tipi più...mmm... capaci, ero sola contro 4 di loro
e guardami, neppure un graffio...!!” disse togliendosi dalla
tasca posteriore dei suoi pantaloni neri di pelle paletto
ben appuntito, la sua carta d'identità.
Se quel semidio era almeno un po’ intelligente forse avrebbe
capito che adesso c'erano due cacciatrici da affrontare,
senza contare i due vampiri con l'anima...
"Suppongo che voi conosciate la mia, come definirla...
collega? Una certa Buffy... non so se seguite..."
“Come osi rivolgerti a me in quel modo, maledetta? Mi è
assolutamente indifferente il fatto che tu sia una
cacciatrice. Sei solo un po’ più resistente degli altri
esseri umani che ho spazzato via ieri notte da Cleveland,
con un semplice colpo di spada. I gridi e le urla di dolore
che ho captato mi hanno dato una così grande gioia… ma
proverò ancora più piacere quando vedrò la disperazione nei
tuoi occhi!” affermò il gelido semidio, avvicinandosi a
piccoli passi verso Faith. Quando terminò di parlare, si
mosse in modo talmente veloce da essere invisibile ad occhio
nudo. Una frazione di secondo dopo si trovava davanti
all’avversaria, colpendola al volto e lanciandola indietro
di qualche metro.
Faith si alzò da terra con un balzò e guardò furente Desio.
Se credeva di impressionarla con il suo modo di fare si
sbagliava di grosso. Era molto più che una sorta di essere
umano resistente, e presto quel pazzoide che sghignazzava
dinanzi a lei se ne sarebbe accorto
" OK, te la sei cercata...Avevo già le scatole girate e tu
adesso mi hai fatto davvero mooolto arrabbiare P S I C O P A
T I C O!" disse scandendo bene l'ultima parola con
espressione sfrontata
"Poi non dire che non ti avevo avvisato cretino!" Dicendo
ciò corse verso il semidio e con un balzò effettuò una
sforbiciata che colpì Desio in pieno volto scaraventandolo
per terra. " Così siamo pari, buffone!" disse con un sorriso
di sfida.
Desio, in modo imperturbabile, lanciò un’occhiata gelida a
Faith, rialzandosi in piedi. “Maledetta mocciosa, hai avuto
l’ardire di colpirmi… Ti farò in mille pezzi!” Nuovamente,
si lanciò a tutta velocità verso la ragazza, questa volta
colpendola allo stomaco. Il semidio vide Faith volare
indietro di qualche metro e finire contro una lapide. Il
glaciale semidio fece qualche piccolo passo verso
l’avversaria, facendo un sorriso di soddisfazione. “Che ti
succede, cacciatrice? Abbiamo già finito? Che delusione!”
Faith si alzò con fatica ma aveva ancora tanta furia dentro.
Certo il suo avversario era forte, ma dava l'impressione di
essere anche molto irruente. E lei sapeva come a volte
quella qualità poteva essere un gran difetto...l'aveva
provato sulla sua pelle. Già la sua pelle. Non le importava
poi molto di salvare la pellaccia, ora voleva solo dare un
calcio nel didietro a quel pallone gonfiato che se la
rideva. Certo era un semidio...ma se erano riusciti a
cavarsela contro il Primo, Desio aveva le ore contate...
"Scherzi!" disse guardandolo dritto negli occhi" Pensi
davvero che basti questo a fermarmi?" chiese quasi
beffeggiando l'avversario.
" Io sto solo ora cominciando a divertirmi!"
Giles camminando rasente ai muri per non farsi vedere dai
demoni, si addentrava nel vicino cimitero. Qualcuno stava
lottando in lontananza. Forse era Buffy, la ragazza a cui
l’osservatore voleva bene come a una figlia, ora stava
rischiando la vita. Vide una figura elegantemente vestita
che stava lottando con una ragazza vestita di nero. Vicino a
loro riconobbe Drusilla. Giles osservò il semidio, certo che
era un personaggio vestito in modo davvero insuperabile ma
con lo sguardo talmente freddo da far gelare il sangue.
L’osservatore notò che la cacciatrice bruna era riuscita a
colpire l’avversario facendolo cadere a terra, le si
avvicinò e disse, nervosamente “Faith… vieni via! Non puoi
farcela da sola! Dobbiamo cercare gli altri!”
Faith guardò Giles e sgranò i suoi occhi nocciola. Non
poteva crederci, che ci faceva lì l'osservatore!
" Vada via! " gli urlò " me la caverò perfettamente con
questo pazzoide scatenato! E’il momento che qualcuno gli
faccia vedere i sorci verdi! " aggiunse mentre correndo
verso Desio lo scaraventò in terra e standogli a cavalcioni
sopra gli diede un pugno sul naso
Drusilla osservò l'osservatore passare da un'espressione di
apprensione a una di sconcerto, sorrise di quello scontro
*Le cacciatrici hanno tutte questa grandissima energia, non
stanno ferme un minuto, combattono e soffrono.. immagino sia
per questo che hanno un sapore così squisito*
mentre pensava questo si spostò dal luogo dello scontro
mentre Desio e quella ragazza si stavano divertendo a
prendersi a calci e rivolse la sua attenzione
all'osservatore, non aveva intenzione di combattere, ma non
avrebbe fatto scappare quell'uomo *il suo cuore è la chiave
dei nervi della cacciatrice...*
Il semidio, furioso, lanciò un pugno a Faith, colpendola al
mento e facendola volare lontano di diversi metri. “Dannata
cacciatrice! Come hai osato metterti contro il grande Desio?
Non sai che nessuno può battermi?” La sua attenzione si
spostò sul nuovo arrivato, che non aveva ancora notato a
causa del combattimento con Faith. Il crudele semidio si
spostò rapido come il vento ed arrivando davanti a Giles.
“Tu sei l’osservatore dell’altra sciocca ragazzina… noto con
sorpresa che sei soltanto un miserabile essere umano. Sarà
un piacere per me darti una morte lenta… in onore della
nostra comune conoscenza: Buffy! Tutti i suoi amici dovranno
perire, lentamente!”
Prese al collo, lo spaventato uomo, alzandolo di diversi
centimetri da terra e fissandolo mentre diventava sempre più
rosso in volto.
Inizialmente Giles tentò di divincolarsi, lanciando il
pugnale lontano. Ma sentiva la stretta divenire sempre più
forte. Ormai gli mancava il respiro. Nella sua mente c’era
solo la paura… La lucidità se ne andava gradualmente
lasciando lo spazio alle tenebre. Con il pensiero rivide
alcuni momenti della sua vita. La cacciatrice bionda che
egli amava come una figlia, aveva portato colore nella sua
grigia vita da osservatore inglese…
Faith si alzò a fatica. Per qualche istante vide tutto nero
poi a poco a poco la vista tornò a posto; se non fosse stata
una cacciatrice quel colpo l'avrebbe spedita direttamente al
reparto rianimazione, sempre ammesso che esistesse ancora un
ospedale a Cleveland. Si guardò intorno e le si raggelò il
sangue nelle vene quando vide la scena che le si presentava
dinanzi: Desio stava strangolando Giles che riusciva a
malapena a dimenarsi un po’. Si affrettò a raggiungere i due
quando pestò qualcosa.
Il Pugnale era lì...forse per questo l'osservatore era
uscito senza qualcuno che gli facesse da custode.
La cacciatrice raccolse il prezioso oggetto e afferrando
Desio per le spalle lo scaraventò lontano da Giles " Sta
bene? " gli chiese dandogli un'occhiata fugace. Non poteva
perdere di vista il suo rivale.
Mise in mostra il pugnale per prendere tempo, doveva
permettere a Giles di fuggire.
" Lo riconosci? Vediamo se adesso farai tanto il gradasso,
come hai visto tu stesso non ho problemi a
colpirti...figuriamoci ora che ho l'unico oggetto capaci di
farti fuori fra le mani..." concluse impugnandolo saldamente
e mettendosi in posizione d'attacco
Giles tornò da qualunque posto fosse finito. La prima cosa
che vide era la cacciatrice bruna ma non capì bene che cosa
gli stesse dicendo. Subito dopo, vedendola combattere contro
quella creatura malvagia ricordò tutto. Benché Faith fosse
una cacciatrice, era comunque troppo rischioso per lei
affrontare un nemico tanto potente da sola. L’osservatore si
alzò in piedi e corse via, guardandosi intorno per il timore
di incappare nei demoni che infestavano Cleveland. Uscì dal
cimitero trovandosi in una strada vicina a Cose Preziose,
dove notò del movimento. Riconobbe nel buio, la sua
cacciatrice e i due vampiri che combattevano dei mostri.
“Buffy! Spike! Angel! Presto, accorrete! E’nel cimitero,
Faith è con lui!” gridò, indicandogli la direzione da
prendere.
Buffy guardò l'osservatore e subito capì cosa l'uomo stesse
cercando di dir loro. Faith stava combattendo contro Desio!
La cacciatrice sapeva che la ragazza non avrebbe mai potuto
farcela da sola."Giles, torni a Cose Preziose e non si muova
da lì! è troppo pericoloso stare qui!" Esclamò Buffy rivolta
all'osservatore, poi si voltò verso Angel e Spike. "Faith
sta lottando contro Desio, venite!" Disse ai due capeggiando
una corsa che li condusse sul luogo della lotta. Faith
lottava contro Desio, la ragazza lo teneva a bada usando il
pugnale che il semidio tanto temeva, ma Buffy sapeva che
presto, Desio, avrebbe trovato qualcosa in grado di battere
Faith ed impossessarsi del pugnale. "Faith!" gridò alla
ragazza, avvisandola del suo arrivo, poi si rivolse verso
Desio "Guarda chi si rivede! Non ti sei ancora stancato
d'essere battuto?"Esclamò in tono sarcastico poi continuò
con aria sbarazzina "Beh...contento tu!" Buffy per un attimo
ricordò il Desio che aveva conosciuto quando era andata nel
mondo parallelo. Per un istante ne sentì la mancanza, ma
quello non era certo il Desio al quale lei voleva bene,
quello era tutto ciò contro il semidio buono lottava. Buffy
pensando a queste cose fu ancora più motivata a combattere
il dio."Sai che c'è? Mi hai proprio scocciata!"Esclamò Buffy
prima di sferrare un forte e veloce calcio sul volto del
semidio.
" Ciao B...hai voglia di unirti a noi?" disse Faith appena
scorse la cacciatrice Bionda venirle incontro. Sapeva che
non aveva più molte energie a cui dare fondo per continuare
a combattere e fu lieta di non essere più sola. Dopo che
Desio schizzò lontano dalle due Faith guardò Buffy e le
porse il pugnale.
" Credo sia giunto il momento di darci il cambio..." disse
sorridendo "io ne ho già prese molte, è il tuo turno ora..."
Buffy prese il pugnale "Desio è potente...non avresti dovuto
fare tutto di testa tua...se ci avessi aspettato e fossi
venuta via con noi da Cose Preziose ora avremmo un
componente in più..." Disse Buffy. La cacciatrice, sapeva le
buone intenzioni di Faith, ma le rimproverava il modo con
cui le metteva in atto "So che vuoi essere d'aiuto, ma in
questo momento, devi seguire me, ho combattuto contro Desio
altre volte, ho più esperienza di te!" La ragazza infine
abbassò lo sguardo, sperò che Faith comprendesse quelle sue
parole e ci riflettesse un po’, anche se dubitava che la
cacciatrice mora avrebbe preferito la riflessione
all'azione. "Faith, tutto quello che ti dico è per
salvarci...tutti, compresa te...so che vuoi essere d'aiuto
ma fidati di me!" Disse poi Buffy, assumendo un tono
tranquillo, poi le fece un sorriso "Sei stanca! Prendo io il
tuo posto!"
Faith fece spallucce e sorrise sarcastica "Io sono fatta
così B...e poi per inciso non stavo cercando quel pazzo...è
lui che mi è piombato d'avanti con quell’altro esempio di
sanità mentale...quella Drusilla" disse tranquilla "
Comunque non siete in 3, ma in 4, non sono al top, ma posso
rendermi utile ugualmente..." disse in tono mite. Non
approvava Buffy e il suo modo di rallentarsi anche quando
bisognerebbe correre in direzione del nemico per prenderlo a
calci, ma non era quello il momento per avere uno scambio
d'opinione Guardò poi Desio ancora seduto in terra, l'essere
non sembrava poi molto preoccupato dalla situazione
"Sembra disorientato...che stia progettandoci qualche
sorpresina?O è semplicemente molto suonato?" mormorò la poi
a Buffy
Buffy non aveva alcuna voglia di litigare, ma Faith aveva
lanciato la provocazione, e, la cacciatrice non si sarebbe
certo fatta mettere i piedi in testa."Per inciso, Faith"
disse riagganciandosi alle parole pronunciate poco prima
dalla ragazza"Noi siamo in tre, un componente debole è
inutile e un pericolo per se e per gli altri!" Buffy
cominciava a stancarsi "Se fossi rimasta con noi non avresti
dovuto lottare contro Desio da sola!Il fatto che sia
arrivato senza che tu l'andassi a cercare non è un buon
motivo! Mettitelo bene in testa Faith, io sono la
cacciatrice, io comando e io so cosa è meglio per il gruppo,
perché io li conosco, non tu! E questo è un discorso
affrontato già più volte! Quindi o cerchi di attenerti a me,
o se vuoi solo cercare provocazioni puoi anche andare!" La
cacciatrice era davvero arrabbiata. Guardò Desio, il semidio
era inquietato da quel pugnale e le botte già prese lo
indebolivano ancor più. La ragazza non diede modo a Faith di
replicare a ciò che aveva appena detto "Io con questo ho
chiuso, se vuoi salvarti la vita torna a Cose Preziose,
altrimenti fai come vuoi! Buffy non fece nemmeno caso alle
ultime parole pronunciate da Faith, non aveva interesse ad
uno scambio di opinioni sulle condizioni di Desio e ne aveva
abbastanza dell'arroganza della ragazza
Faith rise divertita al commento di Buffy
"Sei nervosa B? La verità è che sai che anch'io sono una
cacciatrice e mi ha inviato il consiglio, quindi biondina
adeguati... Credi di sapere sempre tutto, in realtà sei una
bambina viziata che cerca di fare sempre e comunque la prima
donna! E’finito il periodo in cui volevo essere come te
biondina! Sei tu che non riesci a non competere con
me...ammetti che ti sei rammollita... Ci vuole un piano!
Fate come dico o Bye Bye! Non ti è bastato il fare danni a
tutto spiano con il Primo tesoro! Mettiti una mano sulla
coscienza e smettila di fare la bambina...se non hai capito
neppure che la mia scelta di passarti il pugnale era un modo
per sotterrare l'ascia di guerra vuol dire che sei un
tantino ritardata!"
Faith divenne furiosa. Le energie le erano tornate tutte
insieme. Se Buffy avrebbe continuato su quella riga le
avrebbe preso a calci il fondoschiena che non perdeva tempo
di agitare per aria
dimostrandole che il peso era proprio lei. Dava ordini a
destra e a manca, e si permetteva pure di sputare sentenze.
Era la classica bambina viziata che non sopporta dividere la
scena, scena poi che lei neppure voleva giacché aveva
trovato ciò che la gratificava, insegnare ad altre
potenziali, a differenza della sciacquetta bionda tutta
concentrata sul suo piccolo mondo.
Buffy che nel frattempo si era voltata tornò davanti a
Faith, la ragazza era sul punto di dar vita ad una rissa. La
cacciatrice mise il suo volto a pochissima distanza da
quello di Faith, lasciando solo lo spazio per respirare "O
ti adegui a me, o te ne vai!" Ripeté Buffy a denti stretti.
Poi si fece un po’ più indietro, riprendendo le normali
distanze. "La bambina viziata ha un nemico da battere, tu,
che sei grande e forte vai pure a riposarti a Cose
Preziose!"Esclamò "Forse la tua superbia t'impedisce di
ascoltare quello che ti viene detto, te lo ripeto per
l'ultima volta, io non voglio più sentire un fiato, non una
parola da te! Quindi, Faith, ora vattene! E ricorda che ciò
che ti dico non è perché non ho da replicare, ma perché io
devo salvare delle vite, tu, devi giocare al
supereroe!"Buffy non ne poteva davvero più di sopportare
Faith. Ma chi si credeva di essere, era una cacciatrice si,
ma non aveva nemmeno la metà dell'esperienze che aveva lei
e, come già aveva dimostrato in altri casi facendo di testa
sua creava solo problemi, problemi destinati ad essere
risolti da lei. Così si voltò lasciando Faith alle sue
spalle, purtroppo solo materialmente perché la rabbia che
provava nei suoi confronti le era rimasta. Nonostante ciò
sapeva che Faith avrebbe avuto da rispondere qualcosa così
tornò indietro prima che potesse risponderle "Se non te ne
vai il tuo desiderio di vedermi agire senza un pino verrà
finalmente esaudito, perché mi hai veramente scocciata e se
tra cinque minuti sei ancora qui non avrò altra scelta se
non quella di prenderti a calci!" Poi si rivolse a Spike ed
Angel "A Desio ci ha già pensato qualcun altro vedo,
nonostante tutto potremmo ancora terminare il lavoro
lasciato a metà!" Disse poi voltandosi verso il semidio.
Angel arrivato in fretta e furia subito dopo Buffy, vide che
le due cacciatrici invece di dare calci verso Desio, se le
stavano per dare tra di loro, quindi alzò leggermente la
voce e sentenziò: "Buffy! Faith! Ora basta! Il nemico è lì,
a terra, che si sta riprendendo e voi due continuate a
sbraitare come due mocciose! Continuerete dopo se vi va di
bisticciare ancora." Dicendo questo s'intromise tra le due
per sedare gli animi.
Desio si era appoggiato pigramente a un albero, attendendo
che le due ragazzine smettessero di blaterare. “Che strazio!
Come vi permettete di interrompere il nostro combattimento
per una semplice lite tra di voi!” affermò, avanzando di
qualche passo verso il piccolo gruppo. Il cielo intanto,
iniziò a tuonare e a lanciare fulmini spaventosi, proprio
sul cimitero. Il semidio impugnò la spada, con la quale la
sera prima aveva spazzato via una parte della città. Alcune
saette colpirono la lama che iniziò a brillare di una strana
ed accecante luce.
“Non crederai, Buffy, che io abbia davvero usato tutta la
mia potenza nell’ultimo scontro che abbiamo avuto! Se fosse
così, credimi, saresti già morta da un pezzo. Stavo soltanto
divertendomi e studiando il tuo modo di combattere, stupida
cacciatrice… così come stavo facendo con la tua amica!”
Fissando Buffy, con un sorriso folle, continuò ad avanzare
di qualche passo.
“Temo che siamo in troppi, qui!” osservò, gelidamente,
mentre utilizzava la spada con un rapido movimento, come se
il suo nemico gli fosse in realtà a pochi passi.
Di nuovo partì un incredibile spostamento d’aria in
direzione del gruppetto, che fece volare terra, lapidi,
ossa, alberi, massi e quanto trovava sul suo cammino.
Giles si voltò verso il cimitero. Si accorse che stava
accadendo qualcosa di terrificante. Tutti i fulmini
convergevano là dove ora si trovava la sua cacciatrice e gli
altri guerrieri. Non poteva tornarsene al negozio,
abbandonandoli. Doveva verificare che cosa succedeva e se
avevano bisogno di lui. Lui li avrebbe aiutati, con la sua
conoscenza. Corse all’interno del cimitero dove stava
accadendo quel finimondo e si trovò faccia a faccia con
Faith.
“Che sta succedendo? Dove stai andando e dove sono Buffy,
Spike ed Angel?”
La cacciatrice guardò l'osservatore incredula.
Che ci faceva lì intorno? Sembrava che anche l'uomo avesse
disobbedito a Buffy...chissà che nervi sarebbero presi alla
biondina quando l'avrebbe scoperto.
"Vado via...lascio a voi tutto, Buffy è insopportabile fa la
prima donna, arrivando a rimproverarmi perché per caso ho
incrociato Desio...e io mi sono stancata di tutto questo...è
da quando sono arrivata che mi trattate come un ospite
incomodo... Potete perdonare Angel e Spike nonostante
abbiano per anni ucciso atrocemente, ma non me...che mi sono
rinchiusa volontariamente in
carcere per ritornare sulla retta via. "Faith sorrise
amaramente scotendo la testa. Non valeva la pena prendersela
dopotutto. Se lo aspettava da tutti loro, i piccoli
detective del paranormale impegnati a credere di essere i
migliori, dopotutto Buffy era così convinta di esserlo che
per tutti gli altri era così naturale crederlo... No! Fra
loro non c'era mai stato posto, e lei oramai non lo voleva
neppure più e da tempo. "Lascio Cleveland vi farò mandare
un'altra cacciatrice che sopporti Buffy meglio di me..."
tagliò poi a corto passando accanto all'osservatore senza
attendere una sua risposta.
Angel venne scaraventato dalla straordinaria potenza del
semidio, contro il muro creando in esso un solco grande
quanto il suo stesso corpo, quindi cadde a terra respirando
affannosamente. Rimase per qualche secondo fermo, si mise in
ginocchio scrollando la testa per riprendere totalmente
coscienza e per capire cosa fosse successo pochi attimi
prima. Al che si rialzò e si scagliò contro Desio per poter
disarmarlo prima che egli potesse fare ulteriori danni.
"Uff... che noia! Mi sono stufato di star qui a guardare.
Queste cacciatrici vogliono sempre far tutto da sole...
E’ora di darsi da fare!" disse Spike. Poi si gettò anche lui
contro Desio sperando di non farsi troppo male.
Desio prese per la gola Angel e lo lanciò lontano come fosse
un fuscello, prese Spike per il bavero del giaccone e gli
disse “Come hai osato, nauseabonda creatura, toccare la mia
regina? Con te me la vedrò dopo essermi occupato della tua
amica cacciatrice!” dicendo questo, scagliò lontano anche il
secondo vampiro.
“Ed eccoci qui Buffy, tu ed io! Come vedi è stato
perfettamente inutile portare i tuoi miseri scagnozzi!”
disse il semidio, guardando gelidamente la cacciatrice.
Corse verso di lei e la colpì forte sotto al mento,
scaraventandola addosso ad un albero.
Giles osservò inorridito la scena. Vide quanto la
cacciatrice fosse in difficoltà. Ebbe paura per lei e le si
avvicinò, agitato.
“Buffy! Buffy! Come ti senti? Rispondimi, Buffy!” La
situazione era davvero critica. Faith era andata via e non
vedeva più Spike, né Angel. Che fossero già stati battuti da
quell’incredibile essere? Vide per fortuna che Buffy si
stava riprendendo rapidamente. Notò il suo sguardo di
sorpresa verso un punto davanti a lei. Giles non fece in
tempo a voltarsi che sentì qualcosa colpirlo fortissimamente
e scagliarlo indietro di diversi metri. Subito dopo perse i
sensi.
“Temo sia inutile, Buffy, che continui ad servirti dei tuoi
amici. Come vedi sono troppo deboli per combattere con me.
E’piuttosto seccante! Ma ora, mi hai seccato. Voglio tornare
dalla mia regina con la quale dominerò il mondo e pertanto
muori, Buffy” Desio colpì nuovamente Buffy, talmente forte,
che l’albero contro cui andò a cozzare la cacciatrice si
spezzò.
Buffy si rialzò velocemente, la cacciatrice sapeva di essere
sola, ma con lei aveva il pugnale "Io non farei tanto il
duro...se il mio avversario avesse questo!" Esclamò Buffy
mostrando il pugnale al semidio. "Allora,Desio...non dirmi
che non te lo ricordavi!" Disse Buffy in tono sarcastico,
dopo di che, sferrò due calci che andarono a colpire Desio
in pieno volto. La cacciatrice approfittò di quel momento
per colpire nuovamente il semidio in pieno stomaco e farlo
cadere a terra. La ragazza ebbe solo il tempo di andare a
vedere Giles. L'uomo respirava ancora, ma le sue condizioni
non poteva saperle. Questo la preoccupava "Perché
Giles...."mormorò in un misto di rabbia e apprensione per
l'osservatore che senza seguire quello che lei gli aveva
detto aveva deciso di tornare sul posto. La ragazza tornò
dinanzi a Desio "Allora, fai giocare anche me?"
Desio si rialzò immediatamente in piedi, guardando
gelidamente la cacciatrice. “Non vuoi capire! La tua
ridicola resistenza è totalmente inutile! Puoi continuare ad
agitarti quanto vuoi ma non potrai salvarti. Ti ucciderò
comunque, Buffy!”. Il semidio si lanciò a velocità folle
verso Buffy che colpì svariate volte allo stomaco con una
forza e un’agilità straordinarie. Le diede un ultimo
violentissimo pugno sotto al mento, lanciandola contro il
muro del cimitero che si spaccò all’impatto. Desio notò che
Buffy non si muoveva più, emise una risata di soddisfazione
e affermò “Penso che ora avrai capito, sciocca ragazzina.
Nessuno può anche solo pensare di battere il grande Desio!”
e si allontanò tranquillamente, andando incontro a Drusilla,
che lo attendeva vicino alla voragine.
Angel si alzò lentamente e molto ammaccato
dall'incontro-scontro col semidio. Si guardò intorno notando
che Desio non era più presente, Spike si trovava svenuto a
terra in un angolo, Buffy mezza-seppellita dalle macerie e
Giles in fin di vita vicino l'entrata.