Buffy Rpg 5 episodio
Tenebre
 
 
Fan Finction scritta dai bardi del Buffy Rpg
http://it.groups.yahoo.com/group/Buffy_r_p_g/
Attenzione: contiene scene di sesso e di violenza
Scritta tra luglio e agosto 2005 e ambientata dopo la settima stagione.
Breve descrizione: Buffy deve combattere contro il potente semidio Desio che si allea con Drusilla. Ad aiutare la cacciatrice intervengono Angel e Faith.
 
 
 
Personaggi ed interpreti

Buffy                     Claudia                claudia_blx@yahoo.it
Xander                            Max                       flivero@tin.it
Willow           Heles                     angeldeath4spike@yahoo.it
Anya                      Heles                    angeldeath4spike@yahoo.it
Faith                      Lucia                    littellovedream@yahoo.com
Spike                     Simone                  kordusit@yahoo.it
Angel                     Andrea                  krathos@libero.it
Andrew                  Domenico                domenicofantasy@hotmail.com
Giles                      Max                      flivero@tin.it
Desio                     Max                       flivero@tin.it
Drusilla                   Stefania                 lady_ste@yahoo.it
 
 
Desio si trovava nel cimitero di Cleveland. Pensava. Era giunto il momento di sferrare l’attacco finale a quella maledetta cacciatrice e alla sua banda di inutili amici. Alle sue spalle, si udirono dei passi. “Drusilla, benvenuta!” esclamò, freddamente, il folle semidio. “Dunque, hai accettato il mio invito. Molto bene. Non te ne pentirai. Ora scusami. Sarò da te, tra un attimo…” Le diede le spalle. Desio impugnò una spada come se volesse combattere con qualcuno. Dopo un suo rapido movimento, partì uno spostamento d’aria di forza colossale. Tombe, terra, alberi e più in là anche panchine, automobili, palazzi, presero a volare alla velocità del vento. Una parte di Cleveland era stata spazzata in pochi secondi. Le persone uscirono dalle case in preda al panico. Alcune fuggirono, altre rimasero talmente scioccate da non riuscire a muoversi, altre ancora come impazzite, presero a picchiarsi e a uccidersi tra loro. Desio lanciò un messaggio telepatico a Buffy
*Non preoccuparti, Buffy! Farò in modo che tu sia l’ultima a morire in modo che possa divertirti a vedere, insieme a me, tutti i tuoi stupidi amici spirare.*
Si voltò verso Drusilla e disse, in modo gelido “Scusa se ti ho fatto aspettare. Se i tuoi poteri sono forti come mi hanno detto, saprai già per quale motivo ho richiesto la tua presenza.”
Drusilla osservava la devastazione provocata dal semidio che le era di fronte con un fremito di eccitazione... sorrideva e si glorificava del sangue che veniva sparso davanti a lei… stese davanti a se le mani, muovendo sinuosamente il corpo e assecondando le onde di potere che salivano dalla Bocca dell’inferno in un ballo sensuale…
- Innocente su innocente - si disse.... poi si concentrò sulla domanda di Desio.
”Il caos, la devastazione, le vittime... e la morte della cacciatrice... immagino.” Pronunciò queste parole in modo sognante, assaporandole con gusto davanti all’infernale scenario di fronte ai proprio occhi...
“Sento che stai provando gioia davanti alla morte. Molto bene, Drusilla. Sono sicuro che ci intenderemo a meraviglia. Seguimi, ora!” affermò, Desio freddamente.
Le due inquietanti creature passarono attraverso un varco scavato in un punto del cimitero. Si ritrovarono nelle fognature, un luogo che a Cleveland, sembrava essere abitato da orribili mostri, i quali inchinavano la testa e si scansavano con grande rispetto, al passaggio di Desio e Drusilla. “Questo è il nostro quartier generale. Qui si trova la mia armata pronta a partire a un mio comando e a uccidere tutti gli umani.” Il folle semidio notò con soddisfazione l’attenzione con la quale la  potente vampira lo stava ascoltando. I due percorsero un breve tragitto e si fermarono. Desio indicò un grosso buco nel terreno ricoperto da alcune travi. “Lì c’è la Bocca dell’Inferno che presto apriremo! Ma proprio qui sopra, c’è la base della dannata cacciatrice e della sua banda di amici. Qualcosa in loro provoca una distorsione dei miei poteri. Non riesco a capire che cosa… probabilmente si tratta di una facoltà delle cacciatrici… forse hanno un potere capace di annebbiare la vista del nemico… Lavora per me, Drusilla. Fai in modo che grazie alle tue profezie la nebbia si diradi e saprò ricompensarti!”
Obiettivamente Drusilla non aveva bisogno di ricompense, non ne aveva mai avuto...le urla, il terrore che impregnava l’aria, il sangue... il sangue che permeava la terra, dopo ogni vera battaglia, dopo ogni scontro... o quello, quello sì. Aveva davanti un Semidio, le stelle le avevano annunciato il suo avvento, come di un Messia... la cacciatrice sempre lei, quella maledetta continuava a metterle i bastoni tra le ruote. Prima Angel e poi Spike, glieli portava via uno dopo l’altro. Ma aveva davanti un tale ammasso di malvagità che nemmeno la cacciatrice sarebbe riuscita a redimere.
”Le stelle non sono sempre chiare, né le carte, vanno capite, non sono sempre disposte a parlare, ma a me dicono una sacco di cose sai?” era una domanda retorica, tutti la consideravano pazza per questo, ma le stelle a lei rispondevano, con le loro voci... il loro sapere. ”Hai tutto il mio aiuto.” Era decisa a distruggere tutto ciò che la cacciatrice aveva di più caro.. e anche tutto il resto.
Desio guardò con attenzione la vampira che aveva di fronte. Era completamente folle ma nello stesso tempo perfettamente coerente con la sua natura maligna. Questo suscitava un forte interesse da parte del semidio. Aveva subito trovato Drusilla, una creatura affascinante. L’elegante semidio parlò in tono freddo “Mi piace il tuo entusiasmo… sento la gioia che provi tutte le volte che ti accosti al male… e riesco a vedere tutte le sventure che hai causato in passato al genere umano… e lo trovo molto…stimolante. Quando tutto sarà finito… o iniziato a seconda dei punti di vista, e il mondo sarà nelle mie mani, ci sarà un posto per una regina, al mio fianco. Ti pregherei di pensarci, Drusilla.”
Drusilla sorrise, il suo sorriso un po’ folle e malvagio, con quella pennellata di sensualità che lasciava liberi i suoi sensi. “Ci penserò…” e fece qualche passo verso il caos davanti a lei. Si voltò improvvisamente verso Desio con una luce folle di determinazione negli occhi “...ma prima.. la cacciatrice deve morire... troppe volte” si piegò sotto il peso della sua voce incrinata, al ricordo di quante volte aveva avuto la vittoria a un passo, e la cacciatrice gliel'aveva portata via…”Troppe volte ha fermato il destino.” Drusilla era determinata, si alzò per tutta la sua statura e guardò il soffitto... metri sopra di lei si trovava l'ammazza vampiri... solo alcuni metri.. ma avrebbe gustato una dolce vendetta “Morirai cacciatrice.. questa volta morirai definitivamente.” E sorrise nuovamente guardando il soffitto, vedendo le stelle che raccontavano la loro parte di verità.
Buffy aveva ricevuto il messaggio che Desio poco prima le aveva inviato, e, vedendo quel disastro che stava colpendo Cleveland, capì subito che fosse opera del semidio. La ragazza, però, sapeva anche che Desio non era solo, infatti, conoscendo il semidio, Buffy sapeva che avrebbe trovato un complice per affiancarlo. La ragazza corse subito al negozio, dove vi erano tutti, ancora scossi per quel che stava accadendo. La cacciatrice entrò di soprassalto "Signor Giles!" Esclamò "Tutto questo, è opera di Desio!" disse riferendosi a quello strano fenomeno che si era abbattuto sulla città.
Giles, sconvolto, era voltato a guardare la finestra del negozio. Le abitazioni, le macchine e tutto ciò che, fino al giorno prima, era a fianco a Cose Preziose, ora era sparito e con essi le persone. C’era solo il nulla. Tutto era stato spazzato via. Ci dovevano essere state decine di vittime quella notte. E Cleveland era adesso semideserta. La maggior parte dei suoi abitanti era fuggita in preda al panico. L’Osservatore si voltò verso Buffy, cercando di mantenere la calma. “Sì, pensavo che ci fosse lui dietro a tutto questo, infatti. Il Consiglio mi ha fatto sapere che riceveremo la visita di una cacciatrice che ci aiuterà in questo…” Giles guardò i volti dei presenti. Avrebbe voluto dire “incubo.” Ma era necessario mantenere la calma “… in questo difficile momento.” Terminò.
“Sshh! Ascoltate!” disse Xander, alzando il volume della radio. La voce di uno speaker stava dicendo. “Il mondo è ancora sconvolto per l’inspiegabile tragedia accaduta nella città di Cleveland durante la notte. Due interi quartieri spazzati via in pochi secondi. Non si conosce ancora il numero delle vittime. Si pensa che sia dovuto a un improvviso terremoto. Il presidente degli Stati Uniti ha detto che si stanno eseguendo tutte le ricerche del caso ma oltre a questo afferma che è necessario mantenere il top secret sulle …” “Ehi! Accidenti!” Xander tentò di alzare ancora il volume e diede anche qualche colpetto all’apparecchio. “E’partita!” disse, guardando gli altri. “La faremo pagare cara a quel Desio! Pure per la radio del signor Giles, anche se non credo valesse più di dieci dollari!”
Dawn guardò preoccupata il gruppo. Quel Desio era davvero folle, in effetti forse era l'essere una divinità a far crescere problematiche psicopatologiche. Se ripensava a Glory, rivedeva il barlume della pazzia scintillarle negli occhi; lo stesso barlume che aveva colto nello sguardo del semidio. Si alzò e nervosamente intrecciava le dita fra loro. Quando guardò oltre la finestra un brivido di paura le percosse la schiena facendola sentire impotente.
”Ha distrutto tutto...” disse poi quasi in un mormorio “...se non lo fermiamo, Cleveland sarà solo il principio...”
"Signor Giles, se vuole posso mettermi a fare qualche ricerca... Magari troviamo un modo per fermare temporaneamente Desio, mentre studiamo un piano più adeguato..." disse Willow, emergendo dal retrobottega. "Anche se non penso di trovare qualcosa di particolarmente efficace....."
"Forse so io quello che ci serve..." disse Anya da dietro la cassa. "Ma vorrei parlarne prima con lei Signor Giles..."
Alle parole delle due ragazze, Giles sembrò tornare in sé. “Fai pure, Willow!.” rispose brevemente l’osservatore alla giovane strega. Si avvicinò poi all’ex demone che gli fece cenno di seguirlo. Giles seguì la ragazza fino in magazzino, lontano da tutti gli scoobies. L’osservatore si infilò gli occhiali che si era tolto poco prima per giocare con le astine. “Dimmi Anya, qual è la tua idea?” domandò, incuriosito.
“Vede, Signor Giles…” cominciò Anya una volta che i due si chiusero la porta del magazzino alle spalle “…mi ricordo che tanto tempo fa girava una storia su una povera ragazza che aveva avuto la sfortuna di innamorarsi non di un uomo qualunque, ma di Marte, il dio della guerra. La ragazza era davvero innamorata e presto rimase incinta; però si indebolì molto a causa del parto, e non fu mai più la stessa. Era diventata fragile di salute e al minimo raffreddore era costretta a mettersi a letto per settimane. Marte se ne fregava di lei e del figlio, e dopo qualche anno la giovane si rivolse a me. Ma il compito era davvero arduo: Marte era un Dio e per quanto forti fossero i miei poteri, non potevo far molto. Così gli lanciai una maledizione, che riuscì a schivare e rimandare indietro. La maledizione colpì il piccolo Desio. Poi Marte uccise la donna. Desio rimase in una specie di coma per 10 giorni. Quando si svegliò era giorno e il sole splendeva in cielo. Ma la luce gli dava fastidio e così oscurò il sole per lungo tempo. Quando la gente del villaggio capì la causa di quella notte infinita, lo cacciò. Desio cominciò a vagare da un villaggio all’altro, e in qualunque posto andasse riceveva lo stesso trattamento. Crebbe in mezzo alla rabbia e all’odio, e con il tempo imparò ad assorbire questi sentimenti, sfruttandoli per ricaricarsi. Un po’ come fanno i vampiri con il sangue, insomma! Il suo desiderio più grande divenne quello di conquistare il mondo e di distruggerne tutti gli abitanti. Ovviamente vampiri e altri stramboidi del genere si allearono a lui…”
Giles rimase un attimo, pensieroso. Fece qualche piccolo passo nel magazzino, riflettendo. Poi si rivolse ad Anya. “Ma tu hai mai incontrato personalmente Desio? Non sai se possiede un punto debole... si ricarica con l'odio quindi... e il fatto che ha oscurato il sole... sono tutti particolari che dovrebbero farci giungere a una certa conclusione... forse non sopporta la luce?” L'osservatore sperava che Anya potesse fornirgli qualche informazione utile per sconfiggere Desio.
“Esattamente! Desio non sopporta la luce del giorno, anche se non è proprio come i vampiri: se viene esposto alla luce del sole  non finisce di certo in cenere! Però se resta esposto per un tempo sufficientemente lungo si indebolisce a sufficienza per essere combattuto ad armi pari.”
L’osservatore rimase soprappensiero per un po’. Il loro pericoloso avversario aveva quindi qualche punto debole. “Grazie, Anya! Questa informazione potrebbe esserci utile al momento opportuno. Ora sarà meglio rientrare nel negozio.”
 
Buffy stava leggendo un libro che parlava di demoni, nella speranza di trovare qualcosa su Desio. "No...è più forte di tutti noi singolarmente, e di tutti noi messi insieme...!" La cacciatrice non riusciva a trovare un modo per eliminare il semidio una volta per tutte, eppure la ragazza aveva sempre battuto ogni suo nemico. Ebbe paura d'avere incontrato qualcuno più forte di lei. "Forse Desio non avrà punti deboli, e, se li ha li terrà ben nascosti...ma se ha un complice...beh, lui avrà di sicuro punti deboli..." disse con tono pensieroso, poi, come rinvigorita esclamò: "Dobbiamo scoprire se c'è qualcuno al suo fianco e se c'è chi è, a quel punto sarà facile, troveremo i suoi punti deboli e arriveremo a Desio...allora, ci penserò io!" Si guardò attorno "Che ne dite? Anya, tu cosa avevi in mente?"
Dawn guardò la sorella e poi d'improvviso le venne in mente il suo primo incontro col semidio.
”Il pugnale!” esclamò balzando in piedi “Ne era terrorizzato! Oddio non terrorizzato, ma Andrew riuscì a tagliargli l'abito e lui lo guardò così...preoccupato, e poi, ricordi quando mi attaccò in strada, quando mi salvasti? Il pugnale! Forse dovremmo cominciare le ricerche da lì!”
I campanelli della bottega suonarono mentre la porta si apriva. Andrew entrò un po’ trafelato e i suoi vestiti sgualciti facevano capire che aveva passato un brutto quarto d'ora. "Ma la gente è impazzita! Un folle ha tentato di investirmi con la macchina. Per fortuna che l'ho evitato buttandomi per terra. Ma i dolci che avevo portato da Boston non ce l’hanno fatta." Così dicendo mostrò un pacco ammaccato con i segni di una ruota in mezzo.
“Ah! Non c’è mai fine al peggio!” osservò Xander, alzando gli occhi al cielo. “Desio ha spazzato via una parte di Cleveland.” Spiegò, rapidamente, il giovane al nuovo arrivato. Ci mancava solo quel rompiscatole, come se non fossero capitati abbastanza casini, quel giorno. Xander era sicuro che Andrew avrebbe presto provocato qualche guaio.
Dawn guardò Andrew preoccupata gli si avvicinò guardandolo seria. ”C'è una crisi di panico lì fuori?!” gli disse poi fissandolo negli occhi. Non attendendo una risposta si voltò verso la sorella. Aveva studiato a fondo come si comportavano demoni e vampiri in situazioni apocalittiche o durante guerre e carestie...facevano razzie di innocenti con la scusa che il numero dei morti aumentava in quelle occasioni. “Buffy, se così fosse sarebbe la scusa adatta per i vampiri di far molte vittime innocenti...dobbiamo evitarlo!” disse convinta.
"Questo, ora, è l’ultimo dei nostri problemi, Dawn!" rispose alla sorella. "Vedi, qui rischiamo molto di più...rischiamo che la terra venga rasa al suolo da Desio! Contro demoni e vampiri ci siamo sempre difesi, siamo tutti in grado di scacciare un vampiro, se non di combatterlo!" esclamò poi la cacciatrice, che dopo questa frase si rivolse a tutto il gruppo: "Ragazzi, ricordate, dobbiamo stare uniti, e lo dobbiamo fare per proteggere noi stessi, e gli altri!" disse in tono convinto la ragazza. "Allora, Signor Giles, ha in mente qualcosa? La situazione peggiora ogni minuto di più, e se non ci sbrighiamo, nemmeno il negozio sarà un luogo sicuro per noi!" disse Buffy. La cacciatrice era preoccupata. Come avrebbe potuto proteggere tutti? Nella sua mente la ragazza si chiedeva se ce l'avrebbe fatta, quello che le si presentava davanti era qualcosa che non le era mai capitato, contro di lei non giocava solo Desio, ma  il tempo, lo spazio, le persone, i demoni...
Giles era appena uscito dal magazzino, seguito da Anya. L’osservatore aveva un’aria pensierosa. Guardò Andrew ed esclamò, seccato: “Sapevo che la distruzione di mezza città era troppo poco…”
Guardò Buffy e affermò, come desolato: “Non posso permetterti di affrontare Desio da sola. Sarebbe troppo pericoloso. Aspettiamo l’altra cacciatrice, sperando che arrivi in fretta e che sia in gamba, ed elaboreremo con lei un piano.” Qualcosa attirò l’attenzione di Giles. “Che cosa è?” chiese Giles ad Andrew indicando quello che sembrava un libro molto antico, che il ragazzo teneva in mano.
Andrew sembrò un po’ titubante."L’ho portato da Boston.... è un libro che potrebbe esserci utile. Più che un libro è un diario..... il diario di Gerberto o più semplicemente di papa Silvestro II.”
Un lampo d’interesse passò negli occhi dell’osservatore. “Il diario di Gerberto?” disse, quasi strappandolo dalle mani di Andrew. “ Qui si trovano i suoi appunti riguardanti il libro sui misteri dell’universo che gli diede l’uomo incontrato nella grotta nascosta nel campo Marzio a Roma. Dove l’hai trovato? Forse potrebbe esserci utile per trovare qualche idea per combattere contro Desio.” Giles stava sfogliando avidamente le pagine del libro quando suonò il telefono. “Accidenti… tieni un attimo, Willow.” Passò il libro nelle mani della giovane strega e si allontanò dietro il banco, per rispondere.
 
Willow afferrò il libro con mani tremanti. Era una vera  e propria reliquia, di cui aveva sentito tanto parlare mentre era in Inghilterra, ma che mai e poi mai avrebbe sognato di tenere un giorno tra le mani. Passò il palmo aperto sulla copertina di cuoio, fece scorrere le pagine assaporandone l’odore secco e stantio di muffa e polvere, lesse qualche riga qua e là con gli occhi lucidi.
"Io...Signor Giles... io... penso di aver bisogno di un po’ di tempo..."
Sentiva una forza misteriosa provenire da quel libro.
Ogni suo pensiero era calamitato da esso, senza alcuna via di scampo. Il mondo attorno a lei stava lentamente perdendo i contorni, le forme si stavano fondendo in un’unica sfumatura grigia. Una voce da lontano la stava richiamando.
“Ma insomma di che hai parlato con il signor Giles? Hai un piano per sconfiggere Desio mettendo in gioco qualche tua conoscenza demoniaca di cui non vuoi parlarci? Guarda che ormai siamo vaccinati per questo genere di cose!” chiese Xander, curioso ad Anya.
L’attenzione del giovane venne poi attirata da Willow e dalla strana espressione della giovane strega. Si avvicinò alla ragazza e le prese il libro dalle mani. “Ma che cosa hai? Tutto bene?” le chiese, preoccupato.
Willow si riscosse come se si fosse svegliata di soprassalto nel bel mezzo della notte.
"Eh? Cosa? Ce l’hai con me?" rispose la strega rivolta a Xander.
“No, nulla…” rispose Xander, per non allarmare l’amica. Forse si era sbagliato. Magari Willow era solo stravolta per ciò che stava accadendo a Cleveland. “Forse è il momento per un break… a questo punto il signor Giles dovrebbe offrire il suo the ma siccome ancora non l’ha fatto, che ne dite di andare al bar qua davanti e prendere qualcosa?” il ragazzo si sforzava di mostrarsi allegro benché fosse molto preoccupato.
Giles tornò, con espressione distratta. Lanciò un’espressione perplessa a Willow e a Xander. Poi si voltò verso Buffy e affermò: ” Era l’altra cacciatrice. E’appena arrivata a Cleveland. Le ho dato l’indirizzo di Cose Preziose. Dovrebbe essere qui a momenti…” evitò di dire di chi si trattava. Forse conoscere la sua identità non avrebbe fatto piacere a Buffy visto che si trattava di una persona con cui si era trovata spesso in conflitto e non voleva essere lui a darle la notizia.
Andrew guardò un attimo Willow con apprensione. "Willow potremmo vederlo insieme più tardi. Ho alcuni appunti che potrebbero aiutarci..."Poi cambiando pensiero si rivolse a Giles. "Signor Giles chi è la cacciatrice? La conosco? E’carina?"
 
Era il deserto completo nella parte della città ancora intatta. Sembrava assurdo ma una metà della città era stata letteralmente spazzata via, ciò che continuava a testimoniare che un tempo anche quella parte esisteva, c’erano macerie.
Faith camminava lentamente per quelle vie. Nella sua vita ne aveva viste tante, e molte volte era stata parte attiva di progetti apocalittici, eppure quello spettacolo devastante le metteva i brividi. Il Consiglio l’aveva contattata un paio di giorni prima dicendole che a situazione a Cleveland era seria e che occorrevano rinforzi. Aveva accettato suo malgrado, sapeva che questa era la nuova città di Buffy, e ricordava bene come la biondina cercasse di ricordarle che era solo un ospite quando si trovava nel suo territorio. Ma come rifiutare un gentile ordine degli Osservatori? Aveva appena sentito Giles, le aveva dato l'indirizzo del negozio che gestiva qui, ma non aveva poi gran voglia di raggiungere il gruppo.
Che ci stava facendo in questo inferno? Avrebbe dovuto rifiutare e dire che è Buffy la prima donna, e che con lei non esistono comprimari...
D’improvviso cominciò a guardarsi intorno. Sentiva in lontananza dei rumori sospetti, come di lotta.
Che fosse Buffy già in azione?
Oppure era un innocente che cercava di difendersi?
Faith comunque aveva già preso a correre verso quei rumori. Oramai era a Cleveland e volente o nolente Buffy avrebbe dovuto condividere il palcoscenico con lei, l’altra cacciatrice.
 
Angel col suo passo felpato da vampiro si aggirava nei vicoli di  Cleveland per raggiungere il negozio di Giles, Cose Preziose, quando ad un certo punto udì il grido di una donna e scorse sul muro di fronte l’ombra di una persona che correva, subito dopo un’altra ombra seguire la precedente. Angel si mise a correre, raggiunse i proprietari delle ombre, capì subito che un demone, con in testa 2 corna arrotolate tipo ariete, stava per assalire una donna indifesa, quindi accelerò la corsa e si frappose tra i due. "Fuggi più veloce che puoi!" disse Angel, con una voce seria ed allo stesso tempo tranquilla che riecheggiò nel vicolo. La donna, ammutolita dalla paura, scappò incespicando sui suoi stessi piedi e si allontanò. Il demone attaccò il vampiro con una serie di pugni al viso, ma vennero schivati semplicemente scansandoli. L’ultimo pugno venne fermato dalla mano destra di Angel che, con forza, la torse verso il basso e con la sinistra assestò un bel gancio sotto il mento del demone gettandolo a terra in un istante. L’essere cornuto si rialzò e, toccandosi il mento, come per rimettersi a posto la mascella disse: "Ma chi sei? Non ti ho mai visto qui!". Il vampiro lo guardò e rispose a tono: "Mai sentito parlare di Angel?". Il demone ci pensò un secondo e poi attaccando quasi di sorpresa rispose: "No, ma sinceramente non me ne importa, tanto morirai adesso!" e gli sferrò un calcio volante sul petto che fece sbalzare il vampiro dall'altra parte del vicolo. Angel si rialzò immediatamente, si aggiustò l'impermeabile, spolverandolo e si diresse in direzione del demone, e gli fece un fischio. Da sopra i tetti dei palazzi che si affacciavano sul vicolo, sbucarono altri 2 demoni della stessa razza che si misero a sogghignare sommessamente. Con un sol balzo raggiunsero terra immediatamente e direttamente in piedi senza il minimo sforzo. Si disposero subito intorno al vampiro che scrutò ogni loro movimento per vedere chi sarebbe stato ad attaccare per primo. "Vedo che hai chiamato i rinforzi. Mi spiace per te ma non serviranno." disse il vampiro, mutando il viso nella forma della sua vera natura. "Attaccate! Cosa state aspettando?". I tre si gettarono contemporaneamente sul vampiro, ma ogni loro mossa venne parata rapidamente. Il vampiro capì che la situazione era in una fase di stallo, avrebbe potuto anche continuare all'infinito la lotta, nel modo in cui si eguagliavano le forze dei 4 combattenti e magari un aiuto avrebbe potuto far comodo per risolvere la contesa.
Quando arrivò sul posto Faith notò immediatamente un gruppo di demoni intenti ad accerchiare qualcuno.
Saltò su di un muretto e grazie alla sua nuova posizione riconobbe Angel combattere al centro. Sebbene, in quel momento, il vampiro riuscisse a tenere testa al gruppo, Faith era convinta che alla fine i 4 esseri avrebbero avuto la meglio. Non appena una di quelle creature arretrò al punto da essere perfettamente sotto di lei, Faith balzò giù finendo a cavalluccio sulle grosse spalle dell’essere. Prima che questi riuscisse a capire che cosa stesse succedendo, la cacciatrice gli aveva già girato la testa di 360°, nonché effettuato una capriola aerea per evitare di franare sotto quel corpo. Atterrò al centro del gruppetto, che intanto, si era fermato a fissarla sorpreso.
"Cos’è organizzi una festa e non inviti? Lo sai che vado matta per questo genere di cose... " disse ad Angel con sarcasmo.
Nella sorpresa generale, Angel si accorse della presenza dell’altra cacciatrice. "Faith?" rispose con sorpresa il vampiro, "Che ci fai tu qui?". Il capo-demone subito cercò d'incoraggiare i suoi compagni. "Avanti, noi siamo in tre e loro sono solo in due! Facciamoli fuori!" Così dicendo attaccò immediatamente Angel per dare l 'esempio, infatti gli altri si avventarono su Faith subito dopo. Il vampiro incominciò uno scambio di pugni e calci da arti marziali con il demone in un modo talmente rapido che all'occhio umano era quasi impercettibile.
Faith fu afferrata alle spalle da uno dei due demoni, mentre l’altro le si parò dinanzi.
"Non si trattano così le ragazze! " borbottò mentre, facendo leva sulle sue braccia e sulla presa del demone che le era dietro tirò sui piedi per dare un forte calcio sul volto di quello che aveva di fronte. L’urto la fece sobbalzare indietro e Faith approfittando della spinta diede una testata a quello che la tratteneva. Quest’ultimo, stordito mollò le braccia della cacciatrice bruna che gli assestò un calcio nel basso ventre. "Così impari a trattare meglio le ragazze, bestione!" gli disse mentre schivò il pugno dell'altro assalitore appena rialzatosi da terra.
Faith sorrise divertita e saltellando brevemente sul posto si mise in posizione d’attacco con i pugni all'altezza del viso.
"Allora, tutto qui?! Vi siete già stancati?!" chiese sarcastica. I due demoni grugnirono, furiosi. "Ora la paghi ragazzina!" borbottò poi uno dei due.
Faith sorrise inarcando il sopraciglio destro. Invitò il demone a farsi avanti con le mani La creatura si lanciò contro di lei. Faith si guardò intorno e raccolse una trave di legno che era in terra, si scansò rapidamente a sinistra e conficcò l’arma alla base del collo del suo assalitore.
"Demoni..." mormorò poi schifata guardando il corpo oramai in fin di vita accasciarsi al suolo.
Fissò l’altro che oramai preoccupato la guardava come un cucciolo impaurito.
"Ora tocca a te..." gli disse tranquilla mentre gli si avvicinava con passo lento e sicuro.
Arrivò Angel e prese alle spalle il demone superstite. Lo afferrò alla testa e gli ruppe l’osso del collo, tranquillamente. Il mostro cadde in terra, morto. Il vampiro si avvicinò a Faith, serio ma sicuro. “Felice di vederti. Anche tu qui per Desio?” Tutto lasciava supporre ad Angel che la cacciatrice avesse ricevuto un incarico dal Consiglio.
"Desio? Se intendi una sorta di divinità psicopatica...sì, il Consiglio mi ha spedita qui perché ritiene che B da sola non possa farcela." disse la cacciatrice mentre torceva il collo anche all'ultimo assalitore. Si fregò fra loro le mani per poi metterle sui fianchi. Guardò Angel e sorrise sorniona
"Fammi indovinare...tu non sei qui perché te lo ha chiesto il Consiglio e neppure perché ti ha chiamato B o Giles...non è vero?"
“No, sono venuto qui di mia iniziativa…” Angel preferì non citare le sue fonti che dovevano rimanere segrete. “Direi ora di recarci da Buffy. “ Era la città della cacciatrice e la cosa migliore era di rivolgersi a lei e formulare insieme un piano per uccidere quel pazzo di un semidio il prima possibile visto i danni che aveva causato a quella città.
 
Mentre gli Scoobies erano intorno a un tavolo a consultare i libri di Giles, la porta del negozio si aprì e apparvero due vecchie conoscenze. Xander sussultò: “Faith… e Angel ? Siete qui nella vostra versione amichevole oppure… non siete tornati ad essere dei pazzi assassini, giusto? “ Il ragazzo si rese conto dai volti dei nuovi arrivati, che forse non era quello il modo migliore di dare loro il benvenuto, ma era meglio comunque chiedere prima. * Non si sa mai nella vita. *
Poi aggiunse “Entra Angel!” in modo che anche il vampiro potesse entrare nel negozio.
"Sto bene Xander, grazie. E tu? " rispose cinica la cacciatrice bruna entrando a passo sicuro nel nuovo negozio di Giles "che bello essere tornata fra il vecchio gruppo di amici..." borbottò verso Angel anche se il commento era rivolto più a se stessa che al vampiro. Si accorse del fatto che Xander si fosse vagamente pentito del suo benvenuto così lo guardò sorridendo.
"Tranquillo, mi manda il Consiglio..." disse dando uno sguardo fugace a Buffy. Uno sguardo che naturalmente significava molte cose fra cui un * che vuoi farci Buffy...credono che tu non possa farcela tutta sola*
“Benvenuti Faith… ed Angel!” accorse a salutare Giles, che mentre sapeva dell’arrivo della cacciatrice, per lui si era rivelata una sorpresa la presenza del vampiro che un tempo l’aveva tenuto prigioniero, torturandolo per ore. L’osservatore decise di non tenere conto dell’odio che provava per Angel visto che in quel particolare momento poteva essere d’aiuto. Si accorse tuttavia degli sguardi stupiti sia di Buffy che di Spike. Era chiaro che bisognava portare la conversazione su un piano professionale per il bene di tutti.
“Il Consiglio ti ha fornito informazioni su Desio?” chiese, in tono formale, Giles a Faith.
Faith guardò Giles e sospirò * Si comincia...* pensò annoiata
"Beh... stavo allenando un gruppo di nuove cacciatrici, sa tutta la storia che sono una cacciatrice anziana e bla bla bla..." cominciò mentre metteva le mani nelle tasche posteriori dei suoi pantaloni di pelle nera. "Il Consiglio mi ha solo detto di venire qui da lei perché la situazione si stava facendo critica e riteneva che una sola cacciatrice...non bastasse" aggiunse facendo spallucce "comunque so che questo Desio è un semi dio o qualcosa del genere, che è potente e spietato..."Fece un sorriso e guardò alle sue spalle, verso la finestra. "Una cosa però la so di certo...il disastro la fuori è opera sua..." concluse sarcastica.
"Ma guarda un po’ chi ci hanno mandato: la maniaca omicida e il bel vampiro tenebroso. Dimmi, te ne vai ancora in giro, di notte, ad aiutare le povere anime indifese? Sono sicuro che c’è molto lavoro per te a Los Angeles, perché non ci torni?" disse Spike con tono sarcastico.
Buffy mise una mano sulla spalla a Spike. "Dobbiamo lavorare...lasciamo i nostri rancori per una volta finita la nostra missione!". Poi si rivolse con un mezzo sorriso ad Angel, cercando di mettere in pratica il consiglio che aveva appena dato all'amico e facendo finta, per un momento, che tutto il loro passato non ci fosse "Angel...ciao! Mi fa piacere vederti!". La cosa fu molto più difficile nel dover salutare Faith, si limitò così a pronunciare il suo nome in tono scocciato "Faith...". Buffy voleva chiarire chi fosse il capo tra le due, sapeva che Faith voleva prendere il suo posto, ma ricordava anche che non ne era mai stata in grado, poteva essere solo la sua spalla, non la sua sostituta!
"Ciao B." rispose tranquilla la cacciatrice bruna. Sapeva bene che Buffy era già sul piede di guerra. A lei non interessava fare parte del suo gruppo, sempre intenti a
far moine fra loro, lei era un lupo solitario... Ma se l’altra cacciatrice aveva intenzione di crearle problemi avrebbe avuto pane per i suoi denti.
Dopotutto era anche lei una cacciatrice e piuttosto in gamba giacché non solo addestrava le novelline, ma era stata scelta fra tutte loro per affrontare Desio... Dopotutto era Buffy ad essere in difficoltà, quindi, le piacesse o meno la sua presenza l'avrebbe costretta a digerirla.
Guardò poi Spike con fare tranquillo. Si erano visti poche volte e lo trovava irritante, sempre intento a scodinzolare intorno a Buffy pur di sentirsi dire ma che bravo che sei... Seguendo il suo primo impulso rispose a tono alla provocazione del vampiro, dopotutto era stato lui a cominciare. "Ciao anche a te Spike ti trovo in forma...anche se sai, mi sembri sempre più la copia di Angel" concluse cinica.
"Beh, per tua sfortuna, non posso dire che tu sia la copia di Buffy. Ah, a proposito, è questo il suo nome, non 'B'. Vuoi che te lo scriva?" disse Spike a Faith. *Giuro che tra un secondo la uccido... in fondo ne ho già fatte fuori due di cacciatrici, questa non sarà certo un problema.*
“Ehm…“ disse, imbarazzato, il signor Giles che non sapeva come riportare il discorso su di un piano tranquillo. Andando avanti così si sarebbero scannati tutti gli uni con gli altri. Altro che combattere Desio. “Abbiamo il pugnale che può uccidere gli dei, e quindi Desio!” affermò l’osservatore guardando Faith ed Angel. Inoltre questo rompiscatol... volevo dire Andrew ci ha portato il diario di Gerberto, che potrebbe esserci utile per trovare ulteriori informazioni su Desio ma purtroppo l’opera ha un sigillo magico e ci sta pensando Willow a romperlo! Poi si voltò verso Willow che si trovava presso il banco, con il libro davanti. Vicino a lei, altri della Scooby Gang stavano seguendo le magie della giovane strega.
Faith guardò Spike con lo sguardo tranquillo che diceva *E chi se ne frega di ciò che pensi tu tanto faccio quello che voglio comunque*.
"Fortuna che non le somiglio, se no mi troverei un cagnolino che mi scodinzola intorno tutto il santo giorno...e ora che ci penso pure la notte" tagliò poi corto.
Da Spike non accettava critiche, giacché era un rammollito senza spina dorsale. Dopotutto aveva ucciso due cacciatrici e si era macchiato di crimini orrendi, ed ora era lo schiavetto di Buffy, perché dover accettare di esser presa per i fondelli da uno come lui....un buffone ossigenato.
Guardò poi Giles che parlava di Desio ed annuì tranquilla, aveva cose importanti a cui pensare.
"Beh, se avete l'arma che può ucciderlo perché state permettendo che faccia tutta questa strage?" chiese tranquilla "Non credo l'abbiate trovata adesso, eppure avete perso così tanto tempo da permettergli di distruggere mezza Cleveland..." osservò poi seria.
Sapeva che Buffy era il tipo muoviamoci solo con un piano ben studiato, dopotutto era Miss Nessuna Mossa Azzardata, ma a volte era necessario darsi da fare, e in fretta. "Lì fuori adesso i demoni stando facendo man bassa degli umani impauriti o feriti..." disse poi fissando Buffy con rimprovero. "Perché ve ne state qui rintanati? Non ditemi che siete tutti patiti della ricerca in vecchi libri?" chiese sarcastica.
“Senti Faith, andare a combattere un semidio pazzo come Desio non è una cosa semplice come leggere i libri del signor Giles! Anche se sicuramente non è altrettanto noioso!” sbottò Xander, scegliendo un paragone il più inopportuno possibile. L’unico risultato fu un’occhiataccia da parte dell’osservatore.
“Comunque… wow! Belle illustrazioni! Come questo baccanale… interessante!” continuò Xander, in tono di scusa, verso Giles.
Ignorando Xander, l’osservatore si rivolse a Faith: “Non possiamo permetterci di affrontare Desio senza un’adeguata preparazione. Sappiamo ancora troppo poco di lui. Ti consiglio, Faith di accomodarti con noi ed elaborare un piano di attacco insieme. Sarebbe opportuno infatti unire le forze per affrontare l’avversario.” affermò, professionalmente, Giles. Le indicò poi una sedia vuota vicino al tavolo. “ Siediti pure! Posso offrirti un the?”
"Ahhhhhhhhhh...un adeguata preparazione..." disse la cacciatrice sarcastica "…certo! Perché non ci ho pensato prima..." continuò.
Scosse la testa imprecando mentalmente contro il Consiglio che la costringeva a lavorare con tipi come quelli...
"Però mi chiedevo signor Giles, ce la facciamo ad elaborare un piano d’attacco prima che Desio polverizzi pure questa parte della città?" disse in tono di rimprovero. "Senta io non ne faccio mistero, non faccio i salti di gioia ad aver a che fare con voi, però, non le sembra che la state prendendo troppo per le lunghe?! Insomma è un semidio e noi non saremmo mai forti come lui, dovessimo ingoiare tutti i libri del mondo e radunare l’esercito degli Stati Uniti...Voglio dire avete una strega potente, una cacciatrice, la chiave, un vampiro...e l’unica arma che può uccidere quel semidio...scusate ma ancora non comprendo cosa occorre ancora, giacché non credo possiate avere altri punti a vostro favore!" sbottò Faith irritata. "Se le serviva qualcuno che leggesse i suoi noiosissimi libri, pieni di paroloni e inutili versi, doveva chiedere al Consiglio un altro osservatore e non accettare che mandassero un'altra cacciatrice..." Ecco l'aveva fatto ancora. Non riusciva a trattenersi con loro. Le davano i nervi... Sempre pronti a puntare il dito per giudicare tutto e tutti con quell’aria da esseri superiori, quando in realtà, non erano che presuntuosi ragazzini che giocano a fare gli eroi... Perché loro potevano tranquillamente denigrare lei ed Angel accorsi in loro aiuto, fin da quando appaiono sulla soglia, ma loro non potevano dire nulla..."Senta facciamo così, semplifichiamo le cose per la gioia di voi tutti e la mia, mi faccia ricontattare quando vi sarete stufati di giocare, io ho cose importanti da portare a termine..."
“Faith, non è il caso di scaldarsi. Noi stiamo cercando una rapida soluzione al problema e personalmente penso che la tua presenza possa essere preziosa. Ma di certo nessuno qui dentro ti costringerà a collaborare controvoglia. Se ritieni che stiamo agendo nel modo sbagliato, puoi anche andare via, anche se spero che sceglierai di rimanere.” Rispose il signor Giles, con sincerità.
Faith guardò Giles e sospirò.
"Restare qui? Non credo vi sarebbe d’aiuto..." rispose secca la cacciatrice avviandosi verso l’uscita. "Vado a proteggere gli innocenti superstiti di Cleveland, giacché vedo che non sono una vostra priorità..." disse uscendo senza neppure guardare coloro che erano rimasti all'interno del negozio.
Angel si era appoggiato ad una colonna del negozio da quando era entrato, non aveva ancora parlato poiché voleva sentire cosa avevano da dire gli altri, poi si pronunziò: "Beh, scusate se vi interrompo, secondo me la cosa più semplice da fare è da dividerci in 2 squadre, una di difesa ed una di studio. Buffy, Spike ed io potremmo andare in giro per la città per sventare i disordini che avvengono da parte di demoni e vampiri. Mentre l’altra rimarrebbe qui a studiare un piano per sconfiggere Desio. Un po’ come si è sempre fatto, no?". Il vampiro era sicuro di quello che diceva ed, in effetti, anche a lui non piaceva troppo stare sui libri, lui era un vampiro d’azione, non un bibliotecario. Poi aggiunse: "Per rimanere informati tra i 2 gruppi potremmo usare i cellulari, credo che chiunque di noi ne abbia almeno uno". Dicendo questo estraeva dalla tasca interna dello spolverino un cellulare quasi più vecchio di lui.
 
“Ottima idea! Noi intanto ci daremo da fare qui! Anche cercare qualcosa nella biblioteca del signor Giles rappresenta una bella avventura! Davvero emozionante!” rispose Xander, ironizzando ad Angel. Poi si guardò intorno. Nessuno aveva l’aria di stare divertendosi. Tanto meno Willow che sembrava sempre più impegnata in quella strana magia. Un incantesimo davvero interminabile. Il giovane abbassò nuovamente lo sguardo sui libri.
“Sì, va bene, Angel! Voi andate pure! Vi terremo informati se dovessimo trovare delle informazioni utili. Ma state attenti! Lì fuori è davvero molto pericoloso. Solo questo negozio, stranamente, sembra immune sia agli attacchi di Desio che a quello dei suoi mostruosi scagnozzi!” L’osservatore lanciò un’occhiata pensierosa a Buffy. Poi si voltò alla finestra e vide orribili creature passare davanti al negozio, ignorandolo.
"Si, effettivamente anch’io mi sono stufato di stare qui a non far nulla. Direi che è arrivata l’ora di darci da fare. Buffy vieni con me?" chiese Spike alla cacciatrice. Poi, rivolto ad Angel: "Ah, si... se proprio non hai nulla di meglio da fare vieni anche tu."
"Si, ma prima dobbiamo studiare un piano! Faith, ha deciso di andare da sola, evidentemente non ha intenzione di collaborare con noi, ma non è mai stata necessaria!" Disse Buffy notevolmente adirata nei confronti dell’altra cacciatrice. "Insomma...usciamo e poi? Cosa abbiamo intenzione di fare? Voi avete qualche idea, qualche piano?"
"I piani li lascio ai topi da biblioteca" disse Spike alludendo a Giles e a Willow. "Non ho voglia di starmene chiuso qui dentro mentre lì fuori ci sono centinaia di demoni da uccidere. Io vado... se volete seguirmi è meglio che vi sbrighiate." Poi si diresse verso la porta e uscì sperando che qualcuno l’avrebbe seguito: l’idea di affrontare tutti quei nemici da solo non gli piaceva molto.
"Spike! Aspetta!" Esclamò Buffy "D’accordo, usciremo li fuori e vedremo di rimettere un po’ d'ordine...per quel che sarà possibile!" Buffy, ora che aveva al suo fianco Angel e Spike era molto più tranquilla, in tre sarebbero stati sicuramente più forti. La cacciatrice, poi, diede un'occhiata il più possibile amichevole ad Angel, dovevano essere uniti, tutti e tre "Angel, vieni con noi?" disse poi al vampiro. Una volta che, tutti e tre furono fuori, li guardò e disse: "Non voglio battibecchi, lasciate da parte il rancore e tutto il resto! Non è certo questo il momento per risolvere i vecchi conflitti!"
Angel notò i demoni fuori dalle finestre che passavano scorrazzando qua e la, correndo dietro ad ignare ed impaurite persone, così subito dopo che Buffy aveva finito di parlare, le rispose: "Buffy, non c’è tempo da perdere, delle vite umane sono in pericolo" ed uscì dalla porta insieme alla cacciatrice ed a Spike, poi finì di parlare in risposta a Buffy. "Certo." La voce era abbastanza sommessa e la testa leggermente chinata in basso. "Hai perfettamente ragione, ora andiamo". Quindi girò lo sguardo verso un angolo della strada, lo stesso in cui si erano visti dall’interno del negozio i demoni e vi si diresse correndo.
Buffy seguì Angel e poco dopo lo superò, arrivando dinanzi ai demoni che intanto stavano distruggendo la cittadina. La cacciatrice tirò fuori da una tasca del suo giacchetto di jeans un paletto ben appuntito. "Allora gente, giocate anche un po’ con me?" Disse la ragazza sfidando quegli esseri, che presto le si avventarono contro. Buffy con qualche abile mossa, e, con l’aiuto di Spike ed Angel, riuscì ad ucciderli tutti, anche se, i più forti fuggirono via. La città, nonostante il loro intervento, era ormai colma di demoni.
 
Willow afferrò il libro con mani che quasi tremavano. Non ci poteva ancora credere. Il diario di Gerberto era nelle sue mani. Streghe e maghi molto più potenti di lei l’avevano usato per anni e anni prima ancora che lei nascesse, alcuni arrivarono a uccidere per averlo, altri impazzirono. Ma quelle erano solo leggende… Stupide superstizioni metropolitane in cui le non credeva…
Davvero?
“Come?”
“Hai detto qualcosa Willow?” chiese il signor Giles.
“No, Signor Giles…niente…” Da dove veniva quella voce? Chi aveva parlato? Si guardò attorno: Buffy, Spike Angel e Faith erano usciti, Dawn osservava alcuni amuleti sugli scaffali, Anya contava i soldi della cassa, il Signor Giles si puliva gli occhiali in un lembo di camicia, Andrei mangiava delle patatine e Xander stava cercando di aggiustare la radiolina del Signor Giles. Nessuno di
loro la stava guardando. Nessuno di loro poteva aver parlato. Ma allora da dove veniva quella voce? Chi aveva parlato se non era stato nessuno dei suoi amici?
Un fantasma? Uno spirito? Una presenza? Scosse la testa con vigore. Doveva tenere la testa
sgombra e concentrarsi solo sul libro, perché con ogni probabilità al suo interno era contenuta la formula per indebolire Desio. Cominciò a sfogliarne le pagine con una sacralità reverenziale. Scorrevano fluide sotto le sue dita, grossi fogli di pergamena color del bronzo così finemente intarsiati con miniature e fittamente scritti con una penna d’oca intinta in un inchiostro più nero della notte… Ma come faceva a sapere tutte quelle cose? Era come se fosse presente al momento in cui il diario era stato scritto. Era come se…
”E’il diario che mi sta inviando queste immagini…Ma non è poss...”
“Ahi!” gridò la strega. Immersa nelle sue riflessioni non aveva prestato attenzione e si era tagliata un dito con la carta. Lo guardò come se la mano fosse quella di un’altra persona.
”Ti voglio…”
Di nuovo quella voce. Ma non era solo nella sua testa. Era come se…
”…come se avessi un corpo, vero? E’come se fossi lì con te in questo momento… Ma è così. Io sono li con te, al tuo fianco, in questa difficile battaglia. Ci sono forze sopite dentro di te, che aspettano solo di risvegliarsi. Hai cercato di combatterla, hai cercato di convincerti che sei diversa, che non sei malvagia, ci hai provato in tutti i modi a dartela a bere da sola, ma non ci sei riuscita…Alla fine il tuo spirito ha prevalso, e quelle forze che credevi eliminate in realtà si erano solo nascoste E ora stanno tornando…E hanno fame…Vogliono scatenarsi e recuperare il tempo
perduto…Lasciati andare piccola strega… Non cercare di contrastare la tua natura…”
Una goccia di sangue le cadde dal dito ferito, posandosi sulle pagine aperte del diario. Accadde qualcosa a cui nessun occhi mortale può credere: il sangue sparì. Non era evaporato o scivolato lungo il bordo. Il diario aveva risucchiato il sangue della strega.
Delizioso.
Willow sorrise. Quel semplice gesto le aveva fatto provare un piacere intenso, paragonabile solo alle gioie del sesso. Sfiorò il punto in cuoi la goccia aveva incontrato la pergamena. Una forza misteriosa le percorse il dito, risalendo lungo il braccio, per poi invaderla completamente.
Chiuse gli occhi.
Una luce nera la avvolgeva.
E lei risentiva così bene…
Piano piano attorno a lei cominciarono a prendere forma immagini e suoni: il gocciolare dell’umidità da un soffitto basso di pietra grigia, l’eco di urla che rimbalzavano sulle curve delle pareti, una torcia ad illuminare lo stretto passaggio, fino ad arrivare a una stanza enorme, con marchingegni strani, corde, assi di legno, frustini… Un intero armamentario da tortura disposto armonicamente di fronte a lei. Un uomo incappucciato e a dorso scoperto stava raccogliendo dalla brace un lungo ferro arroventato. Uomini quasi completamente nudi erano legati alle pareti, sanzionanti, doloranti, mutilati… Sentiva il loro dolore, e ne godeva immensamente. Le piaceva l’odore della carne arrostita da un ferro rovente. Gioiva nel sentire le loro urla strazianti che non avevano più niente di umano. E cominciò a ridere e a ridere e a ridere…
Aprì gli occhi di scatto e contemporaneamente ritrasse la mano dal libro. Era di nuovo a Cose Preziose. Buffy, Spike Angel e Faith erano usciti, Dawn osservava alcuni amuleti sugli scaffali, Anya contava i soldi della cassa, il Signor Giles si puliva gli occhiali in un lembo di camicia, Andrew mangiava delle patatine e Xander stava cercando di aggiustare la radiolina del Signor Giles. Non erano passati che pochi secondi. Aveva il fiato corto.
Cos’era ciò che aveva visto?
Dov’era?
Chi era?
E perché era così felice?
Non poteva provar gioia nel veder torturare un essere umano…
”Non più, vorrai dire.”
”No. Io non provo gioia nel veder torturare un essere umano! E ora smettila, capito? “
”Ne sei sicura?”
Willow chiuse il libro di scatto e lo allontanò il più possibile da sé.

Anya ripose i soldi nella cassa, poi si guardo un attimo attorno. Con le cacciatrici fuori e i vampiri
al loro seguito, il livello di testosterone nella stanza si era notevolmente abbassato. Fece un sospiro di sollievo. In fin dei conti c’erano già abbastanza problemi così senza che quei 4 si mettessero pure a litigare! E poi nemmeno a lei piaceva Faith, la cacciatrice Io-sono-la-più-forte-di-tutti-non-prendo-ordini-da-nessuno. Non aveva ancora digerito il fatto che fosse andata a letto con Xander, seppure fosse stata solo l’avventura di una notte... Si, loro due non stavano più insieme, ma...nonostante tutto Anya continuava a vedere Xander come qualcosa di sua proprietà. "Beh... ora che gli scalmanati se ne sono andati, che ne dite di metterci a fare qualche ricerca e a spremere un po’ i nostri cervellini per indebolire Desio? Forza, al lavoro! Io vado a preparare il the!"
Willow la guardò sconcertata per un momento, poi le sue labbra si distesero in un sorriso. In fin dei
conti era Anya...
La demone le passò accanto e notò che Willow era molto pallida.
"Tesoro, stai bene?"
"Si, tutto bene... Solo che il ritorno di Faith e quello di Angel mi hanno colpito... Voglio dire... Non
mi aspettavo di certo di vederli arrivare insieme!"
"Sarà..." continuò la demone, ma la risposta della ragazza non la convinceva. In fin dei conti veder
apparire quei due nelle situazioni e nei momenti meno opportuni non era certo piacevole, ma ormai dovevano averci fatto l’abitudine! E poi erano pur sempre due paia di braccia in più da mandare contro Desio!
*Chissà che questa volta non sia costretta a rifarmi la manicure finito il combattimento...* pensò tra sé la demone, osservando con un misto di commozione e terrore le unghie fresche di estetista. "Forse è il caso che ti siedi, Willow. Vado a prenderti un bicchier d’acqua."
"Si, forse è meglio..."
Willow si sedette su una sedia accanto al tavolo di legno massiccio, ricoperto di libri. Si sentiva strana, allo stesso tempo leggera e pesantissima. Le girava leggermente la testa e aveva le gambe molli. Quel libro le aveva fatto qualcosa di strano. Strano ma incredibilmente piacevole. Era stata come una scossa, che si era propagata in tutto il suo corpo partendo dalle mani. Ma aveva paura. Aveva sentito rinascere dentro di se il suo lato più oscuro, quello che non poteva controllare, quello che l’aveva quasi portata a distruggere il mondo. Ma era così bello... così piacevole... Per un attimo tutti i problemi erano spariti...
"Eccoti l’acqua, tesoro." disse Anya, appoggiandole un bicchiere di fronte. Le aveva appoggiato una mano sulla spalla, e la ritrasse quasi subito. La giovane emanava un calore paragonabile solo a quello di certi demoni molto brutti e molto cattivi. C’era qualcosa che non andava. E per scoprire cos’era avrebbe dovuto fare qualche ricerca su quel libro che aveva portato Andrew. Aveva una strana aura nera attorno. Non era proprio visibile, ma comunque la si poteva percepire. I problemi arrivavano tutti da lì.
Andrew si avvicinò a Willow sbriciolando patatine per terra. "Non so se può esserci utile... ma da quello che ho letto tutti coloro che hanno provato a sfruttare il potere del libro dopo il suo defunto proprietario hanno avuto potere e ricchezza, ma anche una morte violenta. Probabilmente questo libro attira su di sé parecchie sventure, ma potrebbe esserci utile per sconfiggere Desio. Che ne pensi?"
Dawn che era rimasta in silenzio per tutto il litigio fra i 4 supereroi, si ritrovò a sentirsi nuovamente snobbata. Lei aveva suggerito a Buffy, ciò che Faith le aveva criticato, il fatto di starsene nascosti lì senza andare in giro ad evitare che demoni e vampiri facessero man bassa dei feriti e dei dispersi. Guardò poi Andrew e il libro che portava Willow fra le mani " E’davvero così potente?" chiese preoccupata "di solito questo genere di cose hanno un prezzo piuttosto elevato, una sottospecie di
contropartita..."continuò "...insomma è davvero necessario
utilizzarlo?"
“Non lo so…” rispose la strega. La piacevole sensazione di benessere emanata dal libro si stava piano piano dissolvendo, lasciandole la testa sgombra. “Ricordo che in Inghilterra avevo fatto diversi studi sul diario di Gerberto. Gerberto studiò in Spagna, all’epoca della dominazione araba, e come sapete gli arabi sono sempre stati eccellenti scienziati, matematici, astronomi e così via. Gerberto rimase talmente impressionato da questa cultura che decise di fare tutto il possibile per entrarne in possesso, anche solo di una minima parte. E fu così che diventò musulmano, abiurando la sua fede cristiana. In poco tempo imparò talmente tante cose che in molti credettero avesse fatto un patto col diavolo o qualcosa di simile…”
“Per forza!” intervenne Anya. “All’epoca la cosa migliore che potesse succedere era che finisse il mondo…”
“Comunque…” riprese Willow, “Gerberto divenne Papa nel 999 col nome di Silvestro II. All’epoca circolavano molte leggende sul suo conto, come quella di Meridiana, o quella della maschera d’oro, ma molte erano solo superstizioni popolari…”
“Ehm… non proprio…” la interruppe Anya.
“Che vuoi dire?” disse Giles.
“Che non tutte erano leggende. O meglio: la fantasia umana le ha elaborate parecchio… Per forza! All’epoca la tv non era ancora stata inventata e non si poteva di certo discutere del flirt tra Angelina Jolie o Brad Pitt… Dio quanto mi piace quel ragazzo…ha un fondoschiena che…”
“Anya?” la richiamò Giles.
“Mi scusi, Signor Giles…Ma vede, lei non può capire perché è un uomo!” ma vedendo l’occhiataccia che questi le aveva lanciato, si schiarì la voce e riprese a raccontare la storia di Gerberto. “Allora, dicevo… Meridiana non è solo una leggenda. Nella leggenda tramandata si narra che, mentre Gerberto era a Reims in qualità di vescovo, incontrò una donna, Meridiana. Meridiana era un’adepta dei riti esoterici. Non ci è dato di sapere se Gerberto si innamorò di lei o della sua scienza, ma rimase ammaliato da Meridiana. Per conquistarla si indebitò e perse tutto, inutilmente. Un giorno però, mentre Gerberto ormai fallito si aggirava per un bosco, Meridiana gli venne incontro e gli propose in cambio della fedeltà e del segreto, conoscenza e potere; chi non avrebbe accettato? Io l’avrei fatto…Grazie a Meridiana Gerberto si riprese economicamente e moralmente ed ottenne il successo. Sembra addirittura che Meridiana gli avesse predetto che sarebbe divenuto papa entro la fine del secolo. In realtà non è così… Meridiana era una strega vera e propria. I due non erano proprio innamorati, anche se… beh si, insomma avete capito! Ogni tanto finivano a
letto insieme per fare un po’ di sano sesso… Gerberto, però non arrivò mai al punto di indebitarsi per conquistarla; le permise però di studiare con lui, e insieme misero a punto formule e magie che da solo Gerberto non aveva nemmeno avvicinato per paura delle conseguenze… Ma con una strega al suo fianco poteva fare ciò che voleva. E per quanto riguarda la predizione del futuro soglio pontificio… beh… tutte balle… Gerberto non era creduto da nessuno per i suoi repentini cambiamenti di fede, e non aveva appoggi politici importanti. Fu Meridiana che, manipolando dietro le quinte, con magie, sortilegi e tutto il resto dell’equipaggiamento fece in modo che fosse eletto Gerberto.”
“D’accordo, tutto questo è molto interessante… “ intervenne Xander, reprimendo uno sbadiglio “ Ma in che modo il diario di Gerberto lo sciupa-streghe può esserci utile per sconfiggere Desio, a parte farlo annoiare a morte? “ domandò il ragazzo, guardando un po’ Anya che gli era vicino e un po’ Willow, seduta al tavolo con il libro davanti.
Dawn guardò Xander e sorrise al commento del ragazzo. " E’interessante..." disse avvicinandosi al gruppetto e mettendo le braccia incrociate sul petto. "...ma come questo libro e questo Gilberto...o come si chiama lui, possono aiutarci a fermare la pazzia distruttiva di Desio?" chiese poi seria nonché vagamente annoiata dal racconto.
“Si chiama Gerberto, Dawn, non Gilberto…” disse Anya con aria di sufficienza. “All’interno di questo diario sono contenute formule magiche in codice: alcune sono state scoperte nel corso degli anni, ma altre non sono ancora state rese note. Il nostro compito è proprio di trovare tra queste formule quella che fa la caso nostro! E sono sicura che grazie all’abilità della strega e agli appunti del mezzo scemo, troveremo la formula che fa la caso nostro. Vero Willow?”
“Si…” rispose la strega con una punta di preoccupazione.
Si. Troveremo quella formula. Vero, Vica Pota?
“Si…” rispose la strega. Gli occhi le brillavano.
Giles esclamò improvvisamente “Maledizione!” Tutti si voltarono, sorpresi. Lui continuò “Hanno lasciato qui il pugnale!” Prese il cellulare, afferrandolo come fosse qualcosa di disgustoso e fece il numero “Santa pace! Buffy non risponde e neanche Angel! Stupidi apparecchi!” si voltò verso i presenti “Voi continuate con le vostre ricerche, e vedete che cosa potete tirare fuori dal diario di Gerberto ma fate attenzione. Per quel che ne so, nessuno ne conosce a fondo il contenuto. Io corro a cercare Buffy e gli altri. Spero non siano andati a scontrarsi contro Desio. Senza il pugnale sarebbe davvero un suicidio!” L’osservatore guardò fuori della porta a vetri. Attese un momento e uscì di corsa.
Dawn guardò Giles scattare fuori di gran carriera sospirando " Certo che l'arrivo di Angel e di Faith deve aver scosso parecchio Buffy, se si è andata a scordare l'unica arma che funziona su Desio..." disse poi rivolta al resto del gruppo. "Che facciamo ora? Voglio dire Willow esamina il contenuto del libro...di Gerberto sappiamo parecchio..." guardò poi Anya e fece spallucce " C'è altro per cui possiamo renderci utili?" Dopotutto senza Giles, fra loro era l'ex demone l'unica a conoscere chi o cosa cercare, ed era giusto quindi, per Dawn, farle organizzare la cosa.
"Mezzo scemo chi?" Andrew si era ripreso dai suoi pensieri a dal mangiare patatine e guardava Anya male. "Willow direi che potremmo andare di sopra ad esaminare il libro. Così nessuno ci disturba!" E così dicendo guardò l'ex demone un po’ offeso.
“Mi raccomando! Non combinare guai!” disse Xander in tono preoccupato, all’indirizzo di Andrew mentre questo si allontanava con Willow. Poi si volse verso Anya e Dawn. “Okay e ora non ci resta altro da fare che continuare a fare ricerche su questi testi. E non abbiamo più neanche Giles a interromperci con il the e i biscotti. A proposito del nostro vecchio matusa: chissà come se la sta cavando e se ha consegnato il pugnale a Buffy…”. La situazione era molto seria e Xander nascondeva l’agitazione per non far preoccupare anche Anya e Dawn.
Anya fece una smorfia a Andrew mentre questo saliva le scale con Willow. Poi si volse verso i suoi compagni: "Non so che dirti Dawn. Quello che sapevo a riguardo del diario ve l'ho già detto. Ora possiamo solo metterci su questi libri polverosi e puzzolenti a fare qualche noiosa ricerca e sperare che il cielo che la mandi buona! Non ho intenzione di far nottata qui!"
 
L'elegante semidio Desio scese nuovamente nelle fognature. Si fermò davanti all'esercito dei suoi spaventosi demoni e ordinò, in modo gelido "Andate! Sapete quel che dovete fare." Fece una breve pausa, poi voltandosi verso alcuni vampiri affermò in tono impassibile "State tranquilli. Non dovrete temere i raggi del sole. Mai più. Ho avvolto il pianeta in una nube nera che non lascerà passare neanche un filo di luce. la luce è qualcosa che gli umani dimenticheranno presto. Ora andate!". I mostri in preda a un folle entusiasmo che li rendeva forse ancora più orribili, gridarono di pazza gioia e uscirono dalle fognature, in preda all'esaltazione. Entrarono a Cleveland e iniziarono a distruggere tutto e a far scorre il sangue di quelle poche persone che erano rimaste in città; le quali, vedendo sopraggiungere le orrende creature, prima avevano attacchi di folle terrore che li paralizzavano e poi morivano sotto i brutali colpi, morsi e graffi di quegli esseri. Desio entrò nell'alloggio di Drusilla, che aveva fatto costruire dalle creature, all’interno delle fognature. Era una camera incredibilmente elegante nonostante la struttura che la ospitava, arredata interamente in bianco nero e rosso scuro. con un immenso letto che copriva quasi interamente la parte di fronte alla porta.
Drusilla era concentrata sulla lettura dei tarocchi, sul suo viso c'erano un sorriso malizioso e gli occhi socchiusi. Era seduta composta al tavolino laccato nero sulla sinistra della porta, con le spalle rivolte ad essa.
"..il sangue scorre mio re" disse appena avvertì la presenza del semidio.
Desio si avvicinò a Drusilla 
"Mia divina, so che grazie ai tuoi poteri sai già che cosa sta succedendo... e che cosa accadrà tra poco." Affermò gelidamente, Desio, accarezzandole gentilmente il viso.
Il folle semidio trovava quella vampira davvero molto bella ma il suo fascino non si fermava all'aspetto fisico. C'era qualcosa nel carattere di lei, un qualcosa di intenso e macabro che attirava l'attenzione di Desio. Guardando freddamente la vampira, Desio le slacciò l'elegante vestito, che scivolando con un leggero fruscio sulla pelle della vampira cadde a terra, lasciandola totalmente nuda.
"Mio re... dobbiamo festeggiare la vittoria sulla luce...il sangue degli innocenti scorre a fiumi per recarci omaggio"
Lo sguardo gelido del dio la eccitava terribilmente, gli occhi di chi non ha un'anima e non ne ha mai avuta.. lui avrebbe potuto ucciderla senza rimpianto, non c'era pietà in lui, era perfetto.. ed era anche molto seducente, in quel contrasto affascinante tra gli occhi grandi di un bambino con l'espressione di un re assassino.
"Mia regina" affermò il folle semidio, prendendola per mano e accompagnandola al letto dove la spinse con gentilezza per farla
sdraiare sulle lenzuola finissime e rigorosamente rosso sangue. Desio baciò avidamente quella bellissima vampira, spostando la lingua sul collo poi sul freddo seno, che leccò e mordicchiò con ardore, inebriandosi con gli stuzzicanti sospiri di lei. Poi scendendo ancora, fino all'addome alla  gelida e umida femminilità di lei dove continuò a leccare e a mordicchiare. "Ah, mio re del male.. sì, sei così perfido" affermò la vampira, con la voce satura di piacere. La creatura, il cui volto era diventato roseo per la passione, si aggrappò all'elegante abito di Desio e con poche e abili mosse lo spogliò rapidamente, avvicinandosi al suo petto quasi scarno e così invitante.
"Sono deliziato dal tuo desiderio, mia Drusilla. Hai dunque voglia di essere la mia regina?" Drusilla senza rispondere gli baciò il collo scendendo con la lingua verso i capezzoli e gli addominali, spostando le mani giù lungo i fianchi, e mentre con le labbra si soffermava a leccare la pelle saporita sul ventre del semidio, con le delicate mani afferrò il suo enorme fallo e iniziò a giocarci massaggiandolo.
Alzando poi il viso e gli occhi pieni di cupidigia verso Desio sussurrò "La tua spada mio re è un’arma magnifica.." lasciando intendere la propria ammirazione.
Chinandosi verso il ventre di quell'immagine di lussuria seguì con la lingua la forma dell'ombellico e quella sensuale linea che scendeva dai fianchi fino al suo membro perfettamente eretto.
Drusilla si soffermò prima con la lingua nel seguirne la lunghezza e baciandone la cima, poi di nuovo verso l'origine senza tralasciare di dedicarsi alla sferica sacca di tenera carne, baciandola con delicatezza e passione al medesimo tempo.
Sentiva il sangue scorrere decisamente con violenza, il momento era quasi giunto, per cui leccando di nuovo il fallo per tutta la sua lunghezza decise di prendere l'arma di Desio profondamente in gola, succhiando quasi lentamente con un movimento regolare, sentì le pulsazioni del sangue farsi sempre più forti sotto la delicatissima pelle, si staccò un secondo da quella deliziosa occupazione per guardarlo negli occhi e sussurrare "Che buon sapore ha un semidio" espirando aria calda sul membro imbevuto della sua saliva, tornando poi a baciarlo e coprirlo con la sua bocca.
Il semidio decise che era venuto il momento di esplodere. Controllandosi a stento, spinse nuovamente, ma stavolta con più forza, la vampira sul letto.
Drusilla sorrise per la violenza del semidio e per il suo sguardo di desiderio.
Poi lui le fu sopra e la penetrò profondamente, dando il via a un susseguirsi di spinte violente che li portarono ad essere quasi fusi in una stessa pelle. La stanza era satura di gemiti e sospiri quando il semidio fece in modo di venire insieme alla sua amante, notando con soddisfazione, l'appagamento di lei.
"Mia regina" disse, freddamente, Desio baciandola con nuova avidità, sulle labbra e sul collo.
Desio era ancora eccitato e dato che avrebbe potuto continuare per ore.. perché fermarsi? Anche Drusilla era una potente vampira e  poteva resistere ancora a lungo. Il folle semidio si accorse che anche la sua amante era d'accordo con il proseguire quell'appagante attività. Così fecero, con crescente passione, tornado a baciarsi in un modo che sfiorava il divorarsi a vicenda, ma stavolta fu Drusilla a salire a cavallo del suo re chinandosi su di lui per assaggiare ancora una volta la sua pelle perfetta e mordicchiargli i capezzoli prima di scendere nuovamente verso il basso ventre, su quella linea che delineava i muscoli perfetti del suo partner e che lei tornava così allettante, sentendosi sfiorare il seno dalla virilità del dio.
Drusilla sentì una scossa, era in pieno relax fino a un momento prima, e adesso percepiva un'aura fastidiosa sopra di loro.... era un'energia pura.. e benefica.. la cacciatrice.. sempre nei momenti più inopportuni ovviamente.
Si scostò da Desio con una carezza coprendosi con le lenzuola..
“temo... mio adorato, che dovremo disporci ad accogliere ospiti.. quanto prima”
scese dal letto quel poco per riprendere i suoi vestiti e metterseli.. era in difficoltà con i lacci posteriori del corpetto..
Si voltò verso il semidio.. “..non è che potresti..”
“Mia divina…” disse il gelido semidio alzandosi dal letto e aiutando Drusilla. “Mi spiace, Drusilla, che qualcuno abbia osato disturbarci in un momento così delizioso. Ma non temere, ucciderò chiunque abbia osato tanto e potremo riprendere da dove siamo stati interrotti.” L’elegante semidio si rivestì in fretta e si avviò verso l’uscita, in compagnia della potente vampira. Salirono le scale e si ritrovarono nel cimitero. “Guarda, mia amata, una piccola insignificante ragazzina. Che cosa fai qui, fanciulla? Come mai non sei fuggita con i pochi superstiti di Cleveland? Dimmi, sciocca, perché sei qui davanti al grande Desio e alla sua meravigliosa regina?”
Quell'insignificante ragazzina le ricordava qualcosa... era l'aura della cacciatrice che lei aveva percepito. E continuava a percepire... possibile che.. ne aveva certo sentito parlare dalle stelle..
“ Temo.. mio adorato.. che questa non sia una semplice ragazzina.. non mi sbaglio vero?”
Drusilla restò a osservare quella bruna cacciatrice da dietro le spalle del semidio.
 
Faith che fino a pochi secondi prima si era divertita a uccidere un gruppetto di vampiri molto euforici, si ritrovava ora dinanzi ai due. Sospirò e si mise le mani sui fianchi
" Aspetta...tiro ad indovinare...tu che parli come se vivessi in una Fiction dell'800 devi essere lo psicopatico, mentre quella che hai chiamato regina..." inarcò il capo e squadrò la vampira attentamente con molta calma mentre continuava a parlare "beh... occhi maliziosi, sorriso misterioso, figura elegante...puoi solo essere Drusilla, l'ex di Spike..." terminò poi facendo spallucce e con aria di sufficienza. Sorrise e con lo sguardo fermo e spavaldo, di quelli che sfoggiano solo le persone che sentono di non aver nulla da perdere in uno scontro epocale avanzò di qualche passo.
Dopotutto era vero, chi mai avrebbe pianto per lei? Chi si sarebbe prodigato a vendicarla se fosse stata fatta fuori da Desio in quel frangente?
Nessuno.
Ma a Faith questo non importava, anzi riteneva che fosse il punto forte del suo stile, un avversario che non tiene conto neppure della propria vita è una mina vagante pronta ad esplodere e a devastare il primo malcapitato che l'avesse sfiorata.
"Dì un po’ Desio, perché è così che ti chiami pazzo megalomane, erano amici tuoi quei vampiri tutti esaltati? Vuoi un consiglio? Se devi assoldare un esercito, almeno recluta tipi più...mmm... capaci, ero sola contro 4 di loro e guardami, neppure un graffio...!!” disse togliendosi dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni neri di pelle paletto ben appuntito, la sua carta d'identità.
Se quel semidio era almeno un po’ intelligente forse avrebbe capito che adesso c'erano due cacciatrici da affrontare, senza contare i due vampiri con l'anima...
"Suppongo che voi conosciate la mia, come definirla... collega? Una certa Buffy... non so se seguite..."
“Come osi rivolgerti a me in quel modo, maledetta? Mi è assolutamente indifferente il fatto che tu sia una cacciatrice. Sei solo un po’ più resistente degli altri esseri umani che ho spazzato via ieri notte da Cleveland, con un semplice colpo di spada. I gridi e le urla di dolore che ho captato mi hanno dato una così grande gioia… ma proverò ancora più piacere quando vedrò la disperazione nei tuoi occhi!” affermò il gelido semidio, avvicinandosi a piccoli passi verso Faith. Quando terminò di parlare, si mosse in modo talmente veloce da essere invisibile ad occhio nudo. Una frazione di secondo dopo si trovava davanti all’avversaria, colpendola al volto e lanciandola indietro di qualche metro.
Faith si alzò da terra con un balzò e guardò furente Desio. Se credeva di impressionarla con il suo modo di fare si sbagliava di grosso. Era molto più che una sorta di essere umano resistente, e presto quel pazzoide che sghignazzava dinanzi a lei se ne sarebbe accorto
" OK, te la sei cercata...Avevo già le scatole girate e tu adesso mi hai fatto davvero mooolto arrabbiare P S I C O P A T I C O!" disse scandendo bene l'ultima parola con espressione sfrontata
"Poi non dire che non ti avevo avvisato cretino!" Dicendo ciò corse verso il semidio e con un balzò effettuò una sforbiciata che colpì Desio in pieno volto scaraventandolo per terra. " Così siamo pari, buffone!" disse con un sorriso di sfida.
Desio, in modo imperturbabile, lanciò un’occhiata gelida a Faith, rialzandosi in piedi. “Maledetta mocciosa, hai avuto l’ardire di colpirmi… Ti farò in mille pezzi!” Nuovamente, si lanciò a tutta velocità verso la ragazza, questa volta colpendola allo stomaco. Il semidio vide Faith volare indietro di qualche metro e finire contro una lapide. Il glaciale semidio fece qualche piccolo passo verso l’avversaria, facendo un sorriso di soddisfazione. “Che ti succede, cacciatrice? Abbiamo già finito? Che delusione!”
Faith si alzò con fatica ma aveva ancora tanta furia dentro. Certo il suo avversario era forte, ma dava l'impressione di essere anche molto irruente. E lei sapeva come a volte quella qualità poteva essere un gran difetto...l'aveva provato sulla sua pelle. Già la sua pelle. Non le importava poi molto di salvare la pellaccia, ora voleva solo dare un calcio nel didietro a quel pallone gonfiato che se la rideva. Certo era un semidio...ma se erano riusciti a cavarsela contro il Primo, Desio aveva le ore contate...
"Scherzi!" disse guardandolo dritto negli occhi" Pensi davvero che basti questo a fermarmi?" chiese quasi beffeggiando l'avversario.
" Io sto solo ora cominciando a divertirmi!"
 
Giles camminando rasente ai muri per non farsi vedere dai demoni, si addentrava nel vicino cimitero. Qualcuno stava lottando in lontananza. Forse era Buffy, la ragazza a cui l’osservatore voleva bene come a una figlia, ora stava rischiando la vita. Vide una figura elegantemente vestita che stava lottando con una ragazza vestita di nero. Vicino a loro riconobbe Drusilla. Giles osservò il semidio, certo che era un personaggio vestito in modo davvero insuperabile ma con lo sguardo talmente freddo da far gelare il sangue. L’osservatore notò che la cacciatrice bruna era riuscita a colpire l’avversario facendolo cadere a terra, le si avvicinò e disse, nervosamente “Faith… vieni via! Non puoi farcela da sola! Dobbiamo cercare gli altri!”
Faith guardò Giles e sgranò i suoi occhi nocciola. Non poteva crederci, che ci faceva lì l'osservatore!
" Vada via! " gli urlò " me la caverò perfettamente con questo pazzoide scatenato! E’il momento che qualcuno gli faccia vedere i sorci verdi! " aggiunse mentre correndo verso Desio lo scaraventò in terra e standogli a cavalcioni sopra gli diede un pugno sul naso
Drusilla osservò l'osservatore passare da un'espressione di apprensione a una di sconcerto, sorrise di quello scontro
*Le cacciatrici hanno tutte questa grandissima energia, non stanno ferme un minuto, combattono e soffrono.. immagino sia per questo che hanno un sapore così squisito*
mentre pensava questo si spostò dal luogo dello scontro mentre Desio e quella ragazza si stavano divertendo a prendersi a calci e rivolse la sua attenzione all'osservatore, non aveva intenzione di combattere, ma non avrebbe fatto scappare quell'uomo *il suo cuore è la chiave dei nervi della cacciatrice...*
Il semidio, furioso, lanciò un pugno a Faith, colpendola al mento e facendola volare lontano di diversi metri. “Dannata cacciatrice! Come hai osato metterti contro il grande Desio? Non sai che nessuno può battermi?” La sua attenzione si spostò sul nuovo arrivato, che non aveva ancora notato a causa del combattimento con Faith. Il crudele semidio si spostò rapido come il vento ed arrivando davanti a Giles.
“Tu sei l’osservatore dell’altra sciocca ragazzina… noto con sorpresa che sei soltanto un miserabile essere umano. Sarà un piacere per me darti una morte lenta… in onore della nostra comune conoscenza: Buffy! Tutti i suoi amici dovranno perire, lentamente!”
Prese al collo, lo spaventato uomo, alzandolo di diversi centimetri da terra e fissandolo mentre diventava sempre più rosso in volto.
Inizialmente Giles tentò di divincolarsi, lanciando il pugnale lontano. Ma sentiva la stretta divenire sempre più forte. Ormai gli mancava il respiro. Nella sua mente c’era solo la paura… La lucidità se ne andava gradualmente lasciando lo spazio alle tenebre. Con il pensiero rivide alcuni momenti della sua vita. La cacciatrice bionda che egli amava come una figlia, aveva portato colore nella sua grigia vita da osservatore inglese…
Faith si alzò a fatica. Per qualche istante vide tutto nero poi a poco a poco la vista tornò a posto; se non fosse stata una cacciatrice quel colpo l'avrebbe spedita direttamente al reparto rianimazione, sempre ammesso che esistesse ancora un ospedale a Cleveland. Si guardò intorno e le si raggelò il sangue nelle vene quando vide la scena che le si presentava dinanzi: Desio stava strangolando Giles che riusciva a malapena a dimenarsi un po’. Si affrettò a raggiungere i due quando pestò qualcosa.
Il Pugnale era lì...forse per questo l'osservatore era uscito senza qualcuno che gli facesse da custode.
La cacciatrice raccolse il prezioso oggetto e afferrando Desio per le spalle lo scaraventò lontano da Giles " Sta bene? " gli chiese dandogli un'occhiata fugace. Non poteva perdere di vista il suo rivale.
Mise in mostra il pugnale per prendere tempo, doveva permettere a Giles di fuggire.
" Lo riconosci? Vediamo se adesso farai tanto il gradasso, come hai visto tu stesso non ho problemi a colpirti...figuriamoci ora che ho l'unico oggetto capaci di farti fuori fra le mani..." concluse impugnandolo saldamente e mettendosi in posizione d'attacco
Giles tornò da qualunque posto fosse finito. La prima cosa che vide era la cacciatrice bruna ma non capì bene che cosa gli stesse dicendo. Subito dopo, vedendola combattere contro quella creatura malvagia ricordò tutto. Benché Faith fosse una cacciatrice, era comunque troppo rischioso per lei affrontare un nemico tanto potente da sola. L’osservatore si alzò in piedi e corse via, guardandosi intorno per il timore di incappare nei demoni che infestavano Cleveland. Uscì dal cimitero trovandosi in una strada vicina a Cose Preziose, dove notò del movimento. Riconobbe nel buio, la sua cacciatrice e i due vampiri che combattevano dei mostri. “Buffy! Spike! Angel! Presto, accorrete! E’nel cimitero, Faith è con lui!” gridò, indicandogli la direzione da prendere.
Buffy guardò l'osservatore e subito capì cosa l'uomo stesse cercando di dir loro. Faith stava combattendo contro Desio! La cacciatrice sapeva che la ragazza non avrebbe mai potuto farcela da sola."Giles, torni a Cose Preziose e non si muova da lì! è troppo pericoloso stare qui!" Esclamò Buffy rivolta all'osservatore, poi si voltò verso Angel e Spike. "Faith sta lottando contro Desio, venite!" Disse ai due capeggiando una corsa che li condusse sul luogo della lotta. Faith lottava contro Desio, la ragazza lo teneva a bada usando il pugnale che il semidio tanto temeva, ma Buffy sapeva che presto, Desio, avrebbe trovato qualcosa in grado di battere Faith ed impossessarsi del pugnale. "Faith!" gridò alla ragazza, avvisandola del suo arrivo, poi si rivolse verso Desio "Guarda chi si rivede! Non ti sei ancora stancato d'essere battuto?"Esclamò in tono sarcastico poi continuò con aria sbarazzina "Beh...contento tu!" Buffy per un attimo ricordò il Desio che aveva conosciuto quando era andata nel mondo parallelo. Per un istante ne sentì la mancanza, ma quello non era certo il Desio al quale lei voleva bene, quello era tutto ciò contro il semidio buono lottava. Buffy pensando a queste cose fu ancora più motivata a combattere il dio."Sai che c'è? Mi hai proprio scocciata!"Esclamò Buffy prima di sferrare un forte e veloce calcio sul volto del semidio.
" Ciao B...hai voglia di unirti a noi?" disse Faith appena scorse la cacciatrice Bionda venirle incontro. Sapeva che non aveva più molte energie a cui dare fondo per continuare a combattere e fu lieta di non essere più sola. Dopo che Desio schizzò lontano dalle due Faith guardò Buffy e le porse il pugnale.
" Credo sia giunto il momento di darci il cambio..." disse sorridendo "io ne ho già prese molte, è il tuo turno ora..."
Buffy prese il pugnale "Desio è potente...non avresti dovuto fare tutto di testa tua...se ci avessi aspettato e fossi venuta via con noi da Cose Preziose ora avremmo un componente in più..." Disse Buffy. La cacciatrice, sapeva le buone intenzioni di Faith, ma le rimproverava il modo con cui le metteva in atto "So che vuoi essere d'aiuto, ma in questo momento, devi seguire me, ho combattuto contro Desio altre volte, ho più esperienza di te!" La ragazza infine abbassò lo sguardo, sperò che Faith comprendesse quelle sue parole e ci riflettesse un po’, anche se dubitava che la cacciatrice mora avrebbe preferito la riflessione all'azione. "Faith, tutto quello che ti dico è per salvarci...tutti, compresa te...so che vuoi essere d'aiuto ma fidati di me!" Disse poi Buffy, assumendo un tono tranquillo, poi le fece un sorriso "Sei stanca! Prendo io il tuo posto!"
Faith fece spallucce e sorrise sarcastica "Io sono fatta così B...e poi per inciso non stavo cercando quel pazzo...è lui che mi è piombato d'avanti con quell’altro esempio di sanità mentale...quella Drusilla" disse tranquilla " Comunque non siete in 3, ma in 4, non sono al top, ma posso rendermi utile ugualmente..." disse in tono mite. Non approvava Buffy e il suo modo di rallentarsi anche quando bisognerebbe correre in direzione del nemico per prenderlo a calci, ma non era quello il momento per avere uno scambio d'opinione Guardò poi Desio ancora seduto in terra, l'essere non sembrava poi molto preoccupato dalla situazione
"Sembra disorientato...che stia progettandoci qualche sorpresina?O è semplicemente molto suonato?" mormorò la poi a Buffy
Buffy non aveva alcuna voglia di litigare, ma Faith aveva lanciato la provocazione, e, la cacciatrice non si sarebbe certo fatta mettere i piedi in testa."Per inciso, Faith" disse riagganciandosi alle parole pronunciate poco prima dalla ragazza"Noi siamo in tre, un componente debole è inutile e un pericolo per se e per gli altri!" Buffy cominciava a stancarsi "Se fossi rimasta con noi non avresti dovuto lottare contro Desio da sola!Il fatto che sia arrivato senza che tu l'andassi a cercare non è un buon motivo! Mettitelo bene in testa Faith, io sono la cacciatrice, io comando e io so cosa è meglio per il gruppo, perché io li conosco, non tu! E questo è un discorso affrontato già più volte! Quindi o cerchi di attenerti a me, o se vuoi solo cercare provocazioni puoi anche andare!" La cacciatrice era davvero arrabbiata. Guardò Desio, il semidio era inquietato da quel pugnale e le botte già prese lo indebolivano ancor più. La ragazza non diede modo a Faith di replicare a ciò che aveva appena detto "Io con questo ho chiuso, se vuoi salvarti la vita torna a Cose Preziose, altrimenti fai come vuoi! Buffy non fece nemmeno caso alle ultime parole pronunciate da Faith, non aveva interesse ad uno scambio di opinioni sulle condizioni di Desio e ne aveva abbastanza dell'arroganza della ragazza
Faith rise divertita al commento di Buffy
"Sei nervosa B? La verità è che sai che anch'io sono una cacciatrice e mi ha inviato il consiglio, quindi biondina adeguati... Credi di sapere sempre tutto, in realtà sei una bambina viziata che cerca di fare sempre e comunque la prima donna! E’finito il periodo in cui volevo essere come te biondina! Sei tu che non riesci a non competere con me...ammetti che ti sei rammollita... Ci vuole un piano! Fate come dico o Bye Bye! Non ti è bastato il fare danni a tutto spiano con il Primo tesoro! Mettiti una mano sulla coscienza e smettila di fare la bambina...se non hai capito neppure che la mia scelta di passarti il pugnale era un modo per sotterrare l'ascia di guerra vuol dire che sei un tantino ritardata!"
Faith divenne furiosa. Le energie le erano tornate tutte insieme. Se Buffy avrebbe continuato su quella riga le avrebbe preso a calci il fondoschiena che non perdeva tempo di agitare per aria
dimostrandole che il peso era proprio lei. Dava ordini a destra e a manca, e si permetteva pure di sputare sentenze. Era la classica bambina viziata che non sopporta dividere la scena, scena poi che lei neppure voleva giacché aveva trovato ciò che la gratificava, insegnare ad altre potenziali, a differenza della sciacquetta bionda tutta concentrata sul suo piccolo mondo.
Buffy che nel frattempo si era voltata tornò davanti a Faith, la ragazza era sul punto di dar vita ad una rissa. La cacciatrice mise il suo volto a pochissima distanza da quello di Faith, lasciando solo lo spazio per respirare "O ti adegui a me, o te ne vai!" Ripeté Buffy a denti stretti. Poi si fece un po’ più indietro, riprendendo le normali distanze. "La bambina viziata ha un nemico da battere, tu, che sei grande e forte vai pure a riposarti a Cose Preziose!"Esclamò "Forse la tua superbia t'impedisce di ascoltare quello che ti viene detto, te lo ripeto per l'ultima volta, io non voglio più sentire un fiato, non una parola da te! Quindi, Faith, ora vattene! E ricorda che ciò che ti dico non è perché non ho da replicare, ma perché io devo salvare delle vite, tu, devi giocare al supereroe!"Buffy non ne poteva davvero più di sopportare Faith. Ma chi si credeva di essere, era una cacciatrice si, ma non aveva nemmeno la metà dell'esperienze che aveva lei e, come già aveva dimostrato in altri casi facendo di testa sua creava solo problemi, problemi destinati ad essere risolti da lei. Così si voltò lasciando Faith alle sue spalle, purtroppo solo materialmente perché la rabbia che provava nei suoi confronti le era rimasta. Nonostante ciò sapeva che Faith avrebbe avuto da rispondere qualcosa così tornò indietro prima che potesse risponderle "Se non te ne vai il tuo desiderio di vedermi agire senza un pino verrà finalmente esaudito, perché mi hai veramente scocciata e se tra cinque minuti sei ancora qui non avrò altra scelta se non quella di prenderti a calci!" Poi si rivolse a Spike ed Angel "A Desio ci ha già pensato qualcun altro vedo, nonostante tutto potremmo ancora terminare il lavoro lasciato a metà!" Disse poi voltandosi verso il semidio.
Angel arrivato in fretta e furia subito dopo Buffy, vide che le due cacciatrici invece di dare calci verso Desio, se le stavano per dare tra di loro, quindi alzò leggermente la voce e sentenziò: "Buffy! Faith! Ora basta! Il nemico è lì, a terra, che si sta riprendendo e voi due continuate a sbraitare come due mocciose! Continuerete dopo se vi va di bisticciare ancora." Dicendo questo s'intromise tra le due per sedare gli animi.
Desio si era appoggiato pigramente a un albero, attendendo che le due ragazzine smettessero di blaterare. “Che strazio! Come vi permettete di interrompere il nostro combattimento per una semplice lite tra di voi!” affermò, avanzando di qualche passo verso il piccolo gruppo. Il cielo intanto, iniziò a tuonare e a lanciare fulmini spaventosi, proprio sul cimitero. Il semidio impugnò la spada, con la quale la sera prima aveva spazzato via una parte della città. Alcune saette colpirono la lama che iniziò a brillare di una strana ed accecante luce.
“Non crederai, Buffy, che io abbia davvero usato tutta la mia potenza nell’ultimo scontro che abbiamo avuto! Se fosse così, credimi, saresti già morta da un pezzo. Stavo soltanto divertendomi e studiando il tuo modo di combattere, stupida cacciatrice… così come stavo facendo con la tua amica!”
Fissando Buffy, con un sorriso folle, continuò ad avanzare di qualche passo.
“Temo che siamo in troppi, qui!” osservò, gelidamente, mentre utilizzava la spada con un rapido movimento, come se il suo nemico gli fosse in realtà a pochi passi.
Di nuovo partì un incredibile spostamento d’aria in direzione del gruppetto, che fece volare terra, lapidi, ossa, alberi, massi e quanto trovava sul suo cammino.
 
Giles si voltò verso il cimitero. Si accorse che stava accadendo qualcosa di terrificante. Tutti i fulmini convergevano là dove ora si trovava la sua cacciatrice e gli altri guerrieri. Non poteva tornarsene al negozio, abbandonandoli. Doveva verificare che cosa succedeva e se avevano bisogno di lui. Lui li avrebbe aiutati, con la sua conoscenza. Corse all’interno del cimitero dove stava accadendo quel finimondo e si trovò faccia a faccia con Faith.
“Che sta succedendo? Dove stai andando e dove sono Buffy, Spike ed Angel?”
La cacciatrice guardò l'osservatore incredula.
Che ci faceva lì intorno? Sembrava che anche l'uomo avesse disobbedito a Buffy...chissà che nervi sarebbero presi alla biondina quando l'avrebbe scoperto.
"Vado via...lascio a voi tutto, Buffy è insopportabile fa la prima donna, arrivando a rimproverarmi perché per caso ho incrociato Desio...e io mi sono stancata di tutto questo...è da quando sono arrivata che mi trattate come un ospite incomodo... Potete perdonare Angel e Spike nonostante abbiano per anni ucciso atrocemente, ma non me...che mi sono rinchiusa volontariamente in
carcere per ritornare sulla retta via. "Faith sorrise amaramente scotendo la testa. Non valeva la pena prendersela dopotutto. Se lo aspettava da tutti loro, i piccoli detective del paranormale impegnati a credere di essere i migliori, dopotutto Buffy era così convinta di esserlo che per tutti gli altri era così naturale crederlo... No! Fra loro non c'era mai stato posto, e lei oramai non lo voleva neppure più e da tempo. "Lascio Cleveland vi farò mandare un'altra cacciatrice che sopporti Buffy meglio di me..." tagliò poi a corto passando accanto all'osservatore senza attendere una sua risposta.
Angel venne scaraventato dalla straordinaria potenza del semidio, contro il muro creando in esso un solco grande quanto il suo stesso corpo, quindi cadde a terra respirando affannosamente. Rimase per qualche secondo fermo, si mise in ginocchio scrollando la testa per riprendere totalmente coscienza e per capire cosa fosse successo pochi attimi prima. Al che si rialzò e si scagliò contro Desio per poter disarmarlo prima che egli potesse fare ulteriori danni.
"Uff... che noia! Mi sono stufato di star qui a guardare. Queste cacciatrici vogliono sempre far tutto da sole... E’ora di darsi da fare!" disse Spike. Poi si gettò anche lui contro Desio sperando di non farsi troppo male.
Desio prese per la gola Angel e lo lanciò lontano come fosse un fuscello, prese Spike per il bavero del giaccone e gli disse “Come hai osato, nauseabonda creatura, toccare la mia regina? Con te me la vedrò dopo essermi occupato della tua amica cacciatrice!” dicendo questo, scagliò lontano anche il secondo vampiro.
“Ed eccoci qui Buffy, tu ed io! Come vedi è stato perfettamente inutile portare i tuoi miseri scagnozzi!” disse il semidio, guardando gelidamente la cacciatrice. Corse verso di lei e la colpì forte sotto al mento, scaraventandola addosso ad un albero.
Giles osservò inorridito la scena. Vide quanto la cacciatrice fosse in difficoltà. Ebbe paura per lei e le si avvicinò, agitato.
“Buffy! Buffy! Come ti senti? Rispondimi, Buffy!” La situazione era davvero critica. Faith era andata via e non vedeva più Spike, né Angel. Che fossero già stati battuti da quell’incredibile essere? Vide per fortuna che Buffy si stava riprendendo rapidamente. Notò il suo sguardo di sorpresa verso un punto davanti a lei. Giles non fece in tempo a voltarsi che sentì qualcosa colpirlo fortissimamente e scagliarlo indietro di diversi metri. Subito dopo perse i sensi.
“Temo sia inutile, Buffy, che continui ad servirti dei tuoi amici. Come vedi sono troppo deboli per combattere con me. E’piuttosto seccante! Ma ora, mi hai seccato. Voglio tornare dalla mia regina con la quale dominerò il mondo e pertanto muori, Buffy” Desio colpì nuovamente Buffy, talmente forte, che l’albero contro cui andò a cozzare la cacciatrice si spezzò.
Buffy si rialzò velocemente, la cacciatrice sapeva di essere sola, ma con lei aveva il pugnale "Io non farei tanto il duro...se il mio avversario avesse questo!" Esclamò Buffy mostrando il pugnale al semidio. "Allora,Desio...non dirmi che non te lo ricordavi!" Disse Buffy in tono sarcastico, dopo di che, sferrò due calci che andarono a colpire Desio in pieno volto. La cacciatrice approfittò di quel momento per colpire nuovamente il semidio in pieno stomaco e farlo cadere a terra. La ragazza ebbe solo il tempo di andare a vedere Giles. L'uomo respirava ancora, ma le sue condizioni non poteva saperle. Questo la preoccupava "Perché Giles...."mormorò in un  misto di rabbia e apprensione per l'osservatore che senza seguire quello che lei gli aveva detto aveva deciso di tornare sul posto. La ragazza tornò dinanzi a Desio "Allora, fai giocare anche me?"
Desio si rialzò immediatamente in piedi, guardando gelidamente la cacciatrice. “Non vuoi capire! La tua ridicola resistenza è totalmente inutile! Puoi continuare ad agitarti quanto vuoi ma non potrai salvarti. Ti ucciderò comunque, Buffy!”. Il semidio si lanciò a velocità folle verso Buffy che colpì svariate volte allo stomaco con una forza e un’agilità straordinarie. Le diede un ultimo violentissimo pugno sotto al mento, lanciandola contro il muro del cimitero che si spaccò all’impatto. Desio notò che Buffy non si muoveva più, emise una risata di soddisfazione e affermò “Penso che ora avrai capito, sciocca ragazzina. Nessuno può anche solo pensare di battere il grande Desio!” e si allontanò tranquillamente, andando incontro a Drusilla, che lo attendeva vicino alla voragine.
Angel si alzò lentamente e molto ammaccato dall'incontro-scontro col semidio. Si guardò intorno notando che Desio non era più presente, Spike si trovava svenuto a terra in un angolo, Buffy mezza-seppellita dalle macerie e Giles in fin di vita vicino l'entrata.