PER UN BATTITO DEL CUORE
Autrice: Bia86
Spoiler: nessuno
Pairing: i soliti…
Rating: PG
Timeline: un momento imprecisato della 5° stagione
Summary: Qualcuno deve morire, sarà la donna che ami o la figlia che hai sempre sognato o…
Disclaimer: I personaggi sono di Joss Whedon e c. Non scrivo per scopo di lucro.
Olivia era l’unica che era riuscita a farlo sorridere di nuovo, per un po’ almeno, dopo la morte di Jenny per mano di Angelus. Jenny… o meglio Iana! Era l’unica donna che avesse mai amato, e ora la odiava, con quella rabbia sofferente mista a rimpianto. Perché lei non lo amava, lui non ne era più sicuro, almeno. Era entrata nella sua vita come un dolce uragano e per cosa? Per distruggere Angel. No, questo non gli importava. Per distruggere Buffy, la SUA Buffy. Eppure qualcosa nel suo cuore non riusciva a farlo smettere di pensare a lei. Se fossero stati diversi, lui, lei, le circostanze, il tempo. Se solo avessero avuto più tempo… forse le cose sarebbero cambiate, forse lei avrebbe rinunciato ai doveri imposti dalla sua razza, per lui, per il suo amore.
Basta! Non era andata così e tutto era finito; -Non c’è più niente da fare- pensava, bevendo un altro bicchiere di scotch, cosa che faceva sempre quando pensava a Jenny, anche dopo mesi, anni. Erano passati due anni o forse più, e ora quella strana sensazione…forse era solo dolore… Finché una notte non la vide. Non era un sogno, il viso di Jenny compariva spesso tormentare le sue notti, era lei. Con il viso trasfigurato da una maschera orribile che chiedeva VENDETTA.
Effettivamente Giles aveva pensato un paio di volte di impalettare Angel, ma Buffy non glielo avrebbe mai perdonato e comunque Angel era troppo forte per lui, anche nei suoi giorni migliori. Non era più lo Squartatore di una volta…
Quello che non sapeva era che quella notte, alla stessa ora, anche Buffy si era svegliata urlando, ma subito la visione era scomparsa.
Buffy era riluttante a parlarne a Giles, lui poi da alcuni giorni aveva quell’espressione triste, più triste del solito, forse perché Olivia era appena partita, oppure per chissà cos’altro.
Finché non arrivò una chiamata da L.A.: Cordelia aveva visto, in una di quelle dolorose visioni per cui ogni tanto malediceva Doyle, prima Buffy e poi una mano che strappava il suo cuore. Quando la chiamata arrivò al Magic Shop erano tutti lì: Giles, Buffy con Dawn, Spike, Willow con Tara e Xander con Anya. Angel stava arrivando da L.A..Mentre Giles raccontava il contenuto della visione di Cordelia Anya si faceva sempre più attenta:
-Certo…io quello lo conosco…è un demone della vendetta, come me, cioè, non proprio…ha delle tecniche proprio spettacolari!-
-Anya! Non cambiare discorso!- era Giles questo, che aveva cominciato a capire qualcosa.
-Ecco…stavo dicendo…- Anya quasi balbettava perché tutti gli occhi erano per lei –Ci sono molti tipi di demoni della vendetta, io per esempio vendicavo le donne tradite e il potere viene dato da D’Hoffrin a chi lui ritiene all’altezza. Per esempio io una volta…-
-Anya!!!-
-Ok, allora, questo tipo di demone vendica le morti per morte violenta, per esempio per mano di assassini, ma anche altri demoni o vampiri e per avere il poter basta prendere una goccia di sangue di un demone già esistente dello stesso tipo e inserirlo nel corpo di un morto per morte violenta, questo demone si nutre del cuore della persona che ritiene responsabile della sua morte e ritorna a vivere.-
-Ma che c’entra Buffy,amore? Lei non ha mai ucciso nessuno! Nessun umano, almeno! Anche i vampiri e i demoni possono fare questo rito?-
-No, Xander, c’è qualcosa che non quadra…Devo raccontarvi una cosa, pensavo fosse solo un sogno, ma forse…- Mentre Buffy diceva queste parole Giles si sedette e si dispose ad ascoltare con il cuore che piano piano andava in piccoli pezzi… Buffy aveva visto la sua stessa immagine quella notte!
Giles sapeva di dover parlare: -Anch’io ho avuto questa visione-
Tutti si girarono verso di lui e Spike intervenne:
-Ma bravi! Tutti attenti a non ferire i sentimenti degli altri e intanto la Cacciatrice muore…-
-Zitto tu, qui non morirà nessuno, ma dobbiamo saperne di più, su come si uccide questo demone…- Giles prese il comando della situazione:-Anya, ricorda tutto quello che po’ esserci utile. Buffy, vai ad allenarti con Spike. Tutti gli altri…bè qui ci sono i libri: iniziamo le ricerche!-
Era quasi sera ormai e i ragazzi iniziavano ad essere stanchi, ad un certo punto Willow lanciò un gridolino di soddisfazione: aveva trovato! Il libro che stava consultando con Tara era “Maledizioni e profezie del popolo gitano”, stava iniziando a leggere, quando la porta si aprì all’improvviso: era Angel e come prevedibile Buffy fu subito tra le sue braccia.
-Will, continua a leggere-
-“Il Morto Vendicatore può essere sconfitto solo facendolo nutrire di un cuore che batta d’amore per la vittima prescelta come unico amore o unica famiglia”-
-Che carino…grazie Angel, se non fosse per te non ci troveremo mai in queste situazioni divertenti…-
-Xander, smettila, sai benissimo che non è stato lui ad uccidere Jenny, ma il demone che si è impossessato del suo corpo!-
-Se ora smettiamo di litigare riusiamo a trovare una soluzione…io avrei in mente qualcosa, ma se Mr Tenebroso non se la sente posso farlo io!-
-Fare cosa, Spike?-
-Dare il mio cuore… al posto del suo…-
-Non essere scemo- Angel si era girato di scatto sentendo l’affermazione del suo gran childe, mentre a Buffy si era riempito il cuore di tenerezza –il tuo cuore non batte, ricordi? E comunque ci avevo pensato prima io!-
-Ma Signor Giles, questo demone non sarà mica invincibile! Ci sono le solite armi!-
-Ehm…Buffy…nessun demone di questo tipo è stato mai ucciso in passato, almeno non prima di aver portato a termine il suo compito…-
Giles intanto era caduto in uno stato di trance, si era fissato su una parte del discorso di Anya che gli altri non avevano neanche notato:”e ritorna a vivere” e continuava a ripeter il nome della donna che, nonostante tutto, amava ancora –Jenny, la mia Jenny tornerà da me…-
Buffy capiva il Signor Giles ed era convinta della necessità di tenerlo il più fuori possibile da quella storia, ma non aveva proprio intenzione di morire! Fu deciso all’unanimità di richiamare Olivia, perché potesse stargli vicino e gli impedisse di commettere pazzie, anche se Buffy era convinta che quell’uomo che considerava come un padre non avrebbe mai permesso che le succedesse qualcosa di male. E aveva ragione…
Si decise di andare a casa e di rivedersi l’indomani, Angel si sarebbe fermato da Buffy e Dawn prese la palla al balzo e andò a dormire da Will e Tara. Qualcosa infatti iniziava a frullare nella sua testolina… Aspettò che le due streghe dormissero e iniziò a cercare sui libri con la scritta “Darkest Magic” che di solito erano fuori dalla sua portata. E trovò…cercava infatti un incantesimo che le premettesse di strappare il suo cuore e darlo a Jenny al posto di quello di sua sorella, ma sapeva che nessuno, neanche Spike , l’avrebbe aiutata nel suo intento. Doveva fare tutto da sola, e aveva bisogno di TEMPO. Strappare il suo cuore e basta non avrebbe portato infatti a nessun risultato pratico, Jenny l’avrebbe semplicemente ignorato. Doveva quindi avere il tempo di lanciarlo nella sua bocca, ma come poteva farlo SENZA CUORE?
“Ingerendo alcune foglie di salvia macinata con un occhio di topo è possibile sopravvivere 50 secondi anche con l’assenza delle funzioni vitali”
-Che schifo!!!Passino le foglie di salvia, ma l’occhio di topo proprio no, credo che morirei!- poi ci pensò un attimo…-Bè, intanto è quello che succederà, no? Forza Dawn, non c’è nessun problema e Buffy lo farebbe per te senza pensarci 2 volte!-
Dawn pensava quindi a come procurarsi gli ingredienti necessari: al Magic Shop avrebbe trovato tutto senza problemi. Intanto le attività del gruppo procedevano come al solito: la ronda, le ricerche, gli allenamenti… solo con una nota di tensione in più. Buffy sapeva che ogni volta che faceva una di tutte queste cose, sarebbe potuta essere l’ultima. Buffy ripensava a quando era morta la prima volta, ma era stato solo per un minuto, ora invece, se non trovavano al più presto una soluzione, poteva essere per sempre.
Col passare dei giorni Dawn era riuscita a preparare la pozione e ne teneva una fialetta in tasca all’occorrenza, insieme con un coltello che aveva rubato a Xander, dei tempi di quando era stato un soldato.
Tara cercava di consolare Willow, ed entrambe cercavano filtri e incantesimi, ma non erano riuscite a trovare nulla di buono.
Giles, che aveva sempre vicino Olivia cercava di non pensare e di non dover mai sceglier tra Jenny, che amava come una moglie, e Buffy, che amava come una figlia.
Finché un giorno lei arrivò, ed era come nessuno si aspettava, non aveva infatti il viso che Buffy e Giles avevano visto in sogno, era invece solo Jenny, semplicemente e umanamente Jenny, o meglio, lo era per lo meno il suo aspetto. Entrò nel Magic Shop “chiuso per restauri” dove i ragazzi si erano riuniti per accelerare le ricerche senza clienti tra i piedi, anche se, ovviamente, Anya aveva protestato. Entrò e salutò. Giles aveva l’aria di stare per svenire.
Dopo aver salutato si avventò su Buffy e il suo volto si trasfigurò in quello di una bestia oscena. Giles in quel momento non aveva più dubbi su ciò che doveva fare. Buffy combatteva come non aveva mai combattuto; Tara, Willow, Anya e Xander, tenendosi per mano, recitavano una formula capace di potenziare i suoi poteri da Cacciatrice e Dawn stava finalmente per mettere in atto il suo piano.
Angel e Spike entrarono dalla porta in quel momento, infatti era da poco tramontato il sole, e indovinata la situazione, si buttarono nella mischia. Spike girò l’occhio appena in tempo per vedere Dawn bere una strana cosa verde e tirare fuori dallo zaino un coltello a serramanico. Le si buttò addosso per impedirle di fare una pazzia, anche se a dire la verità anche lui aveva creduto che quello fosse l’unico modo per mantenere in vita Buffy. Dawn era decisa a sacrificarsi per la sorella anche dopo che Spike l’aveva scoperta così lui, su due piedi, decise di inventarsi qualcosa e le spiegò che, essendo la Chiave, e quindi non umana, il suo gesto non avrebbe avuto significato tanto quanto il proprio e quello di Angel. Questo non era vero, e Dawn avrebbe avuto modo di accorgersene anche troppo presto.
Intanto la battaglia continuava e Iana aveva catturato Buffy… non c’era davvero più niente che si sarebbe potuto fare. Xander si staccò dal cerchio, e subito Buffy si sentì indebolire. Gli altri non capivano che cosa avesse in mente. Lo videro avventarsi su Dawn, (Spike intanto si era unito alla battaglia lasciando la sorellina della Cacciatrice a piangere in un angolo) e Willow lo sgridò: -Non è questo il momento di andare a consolarla Xan!- Ma lui aveva tutt’altro in mente. Impugnò il coltello che si trovava lì vicino e disse alla ragazza: -Mi dispiace piccola, ma sei l’unico modo di salvare tua sorella…-
-Spike mi ha assicurato che non funzionerà, io sono la Chiave e non la vera sorella di Buff!-
-Funzionerà, ho fatto delle ricerche…-
-Spike, mi hai mentito!!!!!-
A quel grido tutti si girarono e compresero le vere intenzioni di Xander, ma all’improvviso il mostro si accasciò a terra privo di vita, riprese le sembianze di Jenny e iniziò a bruciare. Buffy si liberò dalle braccia del demone, appena in tempo per non finire arrostita e odiò Xander in un modo in cui non aveva mai odiato nessuno:
-Xander, ti ucciderò, lo sai questo, vero?-
-Buffy, ti prego, volevo solo salvarti!-
-Sacrificando mia sorella! Cosa cavolo credevi, che ti avrei abbracciato chiamandoti “mio eroe”?-
Buffy cercò il corpo della sorella e si stupì non poco di trovarla…in piedi! La abbracciò immediatamente:-Dawn, tesoro, come stai? Dawn?- La sorellina era in visibile stato di shock, ma era viva. Ma come era morta Iana allora? Quello che vide le mozzò il fiato, il Signor Giles a terra, privo di vita, con il petto squarciato. Per un attimo credette che Iana volesse fin dall’inizio uccidere lui, e che quindi ritenesse Rupert responsabile della sua morte. Strano poi che non avesse tentato di nutrirsi di Angel… Avvicinandosi vide in mano dell’Osservatore un coltello e nell’altra una fialetta verde, di cui Dawn spiegò tra le lacrime il significato. Nella tasca dell’uomo un biglietto:
“Non potevo permettere che ti succedesse nulla di male. Ho giurato di proteggerti come Osservatore e ho bisogno di proteggerti come padre, perchè è questo che sei per me, la più splendida delle figlie. Ti voglio bene. Vivi per me. Rupert Giles.”