Le frasi in corsivo sono ricordi e pensieri.

 

Every night, I save you.

 

 

“Ma vorrei farti sapere che ti ho salvata. Non quando contava ovviamente,ma dopo la tua morte. Ogni notte dopo quella volta, rivivo tutto e faccio sempre qualcosa di diverso. Qualcosa di più veloce e più furbo,capisci?Dozzine di volte,in tanti modi diversi.

Ogni notte, io ti salvo”

 

 

Prologo:

“Vivi per me”

“The Gift” ha lasciato tutti col fiato sospeso. L’episodio termina con un magico colpo di scena che lascerà milioni di fans in sospeso, sulla scia musicale di Christophe Beck,in un salto nell’energia da mozzare il fiato.

Nel 2001 muore Buffy Anne Summers ,chiudendo il 100°episodio del capolavoro di Josh Whedon. Solo dopo mesi di buio partirà sull’UPM la sesta serie dominata da ombre,tenebre,scelte tremendamente sbagliate, che inevitabilmente,ma certamente non nel modo giusto e quindi preannunciando l’assenza di futuro,porteranno a lui….

Non oserei nemmeno pensare di modificare un episodio come “The Gift “che inevitabilmente ha inciso sulle restanti serie,ma da Spuffy accanita,rigirandomi continuamente nel letto,nelle afose notti d’estate ,non ho potuto non pensare….

E se Buffy Anne Summers,la cacciatrice, non fosse morta?Se Spike,quella notte,l’avesse davvero salvata?

 

1°CAPITOLO

L’intero peso del suo corpo era sbattuto con una violenza inaudita su quei maledetti mattoni di cemento. Ogni muscolo si tendeva all’estremo lasciando scivolare dalla sua bocca,ora ricoperta di linfa vermiglia,esili gemiti di dolore. Il vampiro biondo era precipitato con potenza da quella dannata struttura in ferro che sembrava un abissale porta sull’inferno. Dawn,la chiave mistica,la sfera d’energia,la ragazzina impicciona e con una visibile cotta per lui,la briciola legata col sangue a lei,la sua cacciatrice….era lassù.

“Ricordate:se il rituale inizia moriremo tutti e io ucciderò chiunque si avvicini a Dawn”

Il freddo acciaio umido e traballante si era mosso ondeggiando sotto la sua corsa frenetica. Lassù,vicino alla ragazza dai lunghi capelli,legata e a piedi scalzi, aveva visto qualcosa.

“Conto su di te per proteggerla”. I passi erano sembrati interminabili prima di raggiungere finalmente la piattaforma che dominava,oscura e insicura,la luminosa città di Sunnydale. Piccole luci vibravano assopite nella notte. Tutti dormivano. Nessuno immaginava cosa la notte affamata celasse. Nessuno sapeva. “Il sangue aprirà il passaggio e fin quando non smetterà di scorrere,non si chiuderà”.

Aveva corso più forte. L’aria umida si era attaccata con ferocia alla sua pelle. I suoi passi erano diventati più lenti quando finalmente aveva scorto quel maledetto vecchio vestito a festa.

“Com’è che non sei morto se ti ho ucciso”aveva ghignato il biondo beffardo ,ma tremendamente insicuro.

“Senti chi parla!”

Dawn eccola,piccola e indifesa. Parte di lei nonostante tutto ,più che mai. Il suo nome da vampiro era riecheggiato nell’aria come una disperata richiesta”Aiutami Spike!”,”Ho fatto una promessa ad una signora”.

Non ce l’aveva fatta. Tremendamente nel cervello distorto le sue parole”Conto su di te per proteggerla”.

Proteggerla,lui,vampiro senz’anima.

Nella testa ancora la voce di quel dannato demone”Non sento l’odore dell’anima in te!Perché ci tieni tanto?”

Tenere?Possibile definire semplicemente così quel tremendo,doloroso,pazzo sentimento che contro ogni ordine e natura legava il vampiro ossigenato pericolosamente alla bella cacciatrice?

“So che non mi amerai mai. So di essere un mostro, ma tu mi tratti come un uomo.”

E allora il mostro aveva combattuto.

“Non tutti ce la faranno lo sai”aveva detto decisa,come per spaventarlo,provarlo fino alla fine,lei.

“Ho sempre saputo che sarei morto combattendo!”

Morto?Che importava!Ora nulla più contava. Indelebile e atrocemente lei.

Ancora le sue parole come una crudele canzone emessa dalla radio in un giorno di pioggia”Conto su di te per proteggerla”

“Fino alla fine del mondo,anche se dovesse essere stanotte”.

A qualunque costo.

 

Non c’era riuscito. La sua pelle bianca si era lacerata e tutta la sua carne aveva aderito alla lama sottile. Dannato vecchio!L’immagine di Dawn dagli occhi profondamente sconvolti e scioccati,bussò ancora nella sua mente. Tutto era distorto. Cercò di raddrizzarsi mentre il suo sangue scorreva in piccole linee sui mattoni polverosi.

“Quello che hai fatto per me e per Dawn,quello era reale!”

Ti amo cacciatrice.

Un grido agghiacciante squartò il torbido silenzio. Il nome della bionda dagli occhi smeraldo fu gridato nell’oscurità in modo atroce. Dawn chiedeva aiuto. Lui dov’era?

Uno sforzo acuto lo fece gemere ancora una volta di dolore mentre con una forza assurda,proveniente dal nulla,si alzava in piedi. Fissò incerto le sue mani mentre su di esse scorreva  fluido il liquido vermiglio. La sua faccia ne era certamente ricoperta. Lo sentiva scorrere sul viso,bruciare in un modo atroce,ne percepiva forte l’odore. Pochi secondi dopo i suoi passi correvano ancora sul ferro. Istanti interminabili che lo dividevano da lei.

La giacca di pelle fluttuò nell’aria mentre i suoi passi si ricomponevano ancora nella stessa direzione. Una moviola…e ora sperava in un finale diverso. Mentre i suoi passi diventavano impercettibilmente più ansiosi e veloci ,un’energia apparentemente comparsa dal nulla lo scaraventò contro una lamiera arrugginita. Come uno squarcio nel mondo,affamato,attirava a sé qualsiasi cosa ,emanando ciò che più c’era di infernale nell’universo. Le sue gambe si erano piegate facendolo accasciare sulle scale in ferro. Lei era vicina!Ringhiò feroce prima di riprendere la folle corsa.

 

“Buffy è cominciato”.

Quella massa incandescente si espandeva dritta davanti a loro. Incubo mostruoso da cui ora non si poteva più scappare. E così quella era la serratura….la toppa in cui Dawn,la chiave,sarebbe dovuta infilarsi e magari girare anche un paio di volte. Il sangue sembrò gelarsi mentre i suoi pensieri venivano interrotti dal corpo esile della sorella che correva verso quell’inferno.

“Devo farlo Buffy.”

I lunghi capelli di Dawn si muovevano leggeri nell’aria.

Sangue.

Buffy sapeva quello che doveva fare. Ora le era più chiaro che mai e bruciava maledettamente.

Dawn era stata creata dal suo sangue….lo stesso sangue.”Il portale si chiuderà solo quando il sangue smetterà di scorrere”. Chiaro e tremendamente reale.

Anche il suo sangue avrebbe chiuso quell’ atroce porta sull’ inferno. Si volse piano verso quell’abissale nulla e l’elettricità che ne fuoriuscì le fece bruciare gli occhi….la morte è il tuo dono. Aveva capito. Donare la sua vita per gli altri ,per Dawn,per Giles,per Willow…Xander,per il mondo.

La consapevolezza delle fine ormai inevitabile fece sorridere amaramente la cacciatrice.

Dawn scosse la testa incredula mentre diveniva chiaro tutto anche nella sua mente sconvolta.

“Devo farlo”.

Le lacrime innocenti della sorella scorsero candidamente sul suo volto. Parole cariche di un’emozione incontrollata scorsero dalle sue labbra tremanti. Conforto per gli altri,certamente. Non per lei. La nera signora impauriva in un modo agghiacciante nonostante tutto. Le sua bocca si posò dolcemente sulle guance rosate di Dawn. Un ultimo sguardo.

La sua breve corsa cominciò.

Le scariche bruciarono in un modo insopportabile mentre si avvicinavano assetate alla sua pelle. Sperò solo di farcela . Di non arrivare sul ciglio di quell’abisso e poi correre indietro.

Mentre gli ultimi passi erano ormai vicino una presa forte e ghiacciata le bloccò prima il braccio e poi l’intero corpo ,in una morsa dalla quale era impossibile uscire.

Spike.

La vista del vampiro ossigenato non potè fare a meno di riportarle nella mente le ultime parole di quella notte. Tutto si contorceva in una assurda danza che le faceva bruciare la pelle.

“So di essere un mostro…”,”Fino alla fine del mondo”.

Con forza cercò di liberarsi da quel corpo che premuto con forza contro il suo non le permetteva di mettere fine a quell’inferno. L’odore di pelle e tabacco,mai così vicino,la stranì piacevolmente,sconvolgendosi di quelle lacrime che bussavano prepotentemente. Poteva farcela,doveva farcela ,ma Spike le stava rendendo le cose più difficili. Non voleva morire e lui la stava tenendo ben ancorata in quella stramba esistenza.

Quel maledetto vampiro stava rendendo tutto più difficile.

“Lasciami Spike”,gridò con una voce rotta da un’emozione che mai Spike aveva percepito nella cacciatrice. Puro terrore. Cercava solo una scusa,un pretesto,una speranza ,per non farlo,non doverlo fare. Con un gesto poco convinto cercò di strattonare via il corpo del vampiro.

“Vieni via Buffy”le gridò lui dritto nell’orecchio. Buffy spalancò gli occhi scoprendosi più intenzionata che mai a correre via dall’abissale inferno ma….non poteva!

“Devo farlo Spike”,disse dopo poco,con un tono ora rassegnato e sottile.

“No Buffy ,troveremo un altro modo”,la voce del vampiro si espandeva nella sua mente mentre il suo corpo veniva impercettibilmente allontanato dall’abisso.

Non ti lascerò cacciatrice,mai. Il vampiro si impose di mettere più forza che potesse in quella stretta sapendo che se avesse voluto la bionda avrebbe potuto facilmente liberarsene.

Mentre l’incandescente elettricità si allontanava dal suo corpo, un flebile sospiro di sollievo non potè fare a meno di fuoriuscirle dalla bocca. Le lacrime senza alcun comando avevano cominciato a scendere calde e copiose. Spike ormai allo stremo,rendendosi conto di averla fatta forse desistere si abbandonò sulla piattaforme,diventata improvvisamente incandescente,trascinando con sé anche il corpo della cacciatrice. Buffy ormai non c’era più . Scappata via da quel corpo che avrebbe potuto poter salvare il mondo,compiere il destino,ma che non aveva avuto la forza di farlo. Era bastata una voce,se pur quella di un non morto a farla desistere,a farla tremare come una foglia realizzando di poter anche non farlo.

Ma non era la realtà. Il portale bruciava ancora alle loro spalle. L’inferno terrificante aveva ancora una porta spalancata sul mondo e presto tutti gli invitati sarebbero accorsi all’agghiacciante banchetto. Il suo corpo inanimato era riverso su quello tremante del vampiro. Ebbe un impulso inspiegabile di aggrapparsi ad esso. Raggelò a quel pensiero. Doveva essere visibilmente sconvolta.

Spike cercò di incontrare gli occhi smeraldo di lei in un movimenti insicuro e titubante. Un effetto che lo riportò a qualche mese prima lo sorprese scoprendo il suo viso coperto di lacrime. La terribile paura di perderla l’aveva sconvolto. Non poteva. Non sarebbe stato più nulla senza di lei.

La voce di Dawn ruppe quegli istanti che erano sembrati interminabili e Spike trascinò con forza il corpo ormai quasi pietrificato della sua cacciatrice.

 

 

La cornetta si appoggiò sul ricevitore procurando quello stridulo rumore di plastica Il signor Giles si diresse verso il salotto a passi preoccupati e incerti.”Siamo in piena apocalisse ragazzi e…non c’è modo di scapparne”. Buffy ebbe un brivido che la fece tremare visibilmente raggomitolandosi più stretta sul  divano in velluto. Il portale infernale bruciava ancora alle sue spalle ,attirandola in un modo raccapricciante. Una musica con note sconosciute riecheggiava nell’aria poco nitida della sua mente.

”Quella era l’unica soluzione,lo sappiamo tutti.”,disse quasi assente. Bruciava la verità,maledettamente. La stanza continuò a ruotare per un tempo interminabile mentre i protagonisti di questa storia assurda muovevano le labbra senza che lei potesse percepirne alcun significato. Il vampiro biondo dagli occhi oceano era lì,fermo,vicino alla porta.”Fino alla fine del mondo”. Dannato demonio. Maledettamente bello.”Non sappiamo nemmeno se avesse funzionato”disse lui. Ma cosa voleva?Era stata tutta colpa sua. Se solo non avesse cercato di fare l’eroe….lui che era solo un mostro o forse nemmeno quello. Essere senz’anima che cercava di rimescolarsi all’uomo che forse non era mai stata. Male,lo faceva decisamente male.

 Aveva deciso,trovato un coraggio senza dove per cominciare la breve corsa verso l’inferno e a pochi centimetri dalla fine,quando ormai l’inevitabile era compiuto,la fine totalmente percepibile sulla sua pelle,lui le aveva fatto credere che avesse scelta. E ora eccoli:l’apocalisse attendeva affamata di divorarli e lei era scappata via. Lo guardò lontana e profondamente distaccata tanto che Spike si chiese se quella ragazza sulla piattaforma,sconvolta e spaventata, fosse davvero lei.”Ha ragione, Buffy”la voce del signor Giles risuonò nelle sue orecchie certamente più piacevole,”Forse sarebbe stato un sacrificio inutile”. “La prego Signor Giles,sappiamo tutti che avrebbe funzionato,Dawn è stata creata dal mio sangue e il sangue è la chiave”,esclamò alterata più con sé stessa che con l’osservatore. La ragazzina che era sdraiata sul divano ,con il capo sulle gambe della sorella e il busto bendato ,non ebbe il coraggio di rispondere.

L’osservatore si appoggiò sulla sedia che era posta di fronte al divano”Comunque le streghe del consiglio hanno dato inizio al rito di cui vi avevo parlato. E’una barriera spazio temporale che dovrebbe tenere quell’abisso a freno.”.

 Buffy sorrise amaramente”Certo, ma per quanto?”. L’uomo si tolse gli occhiali fissando la cacciatrice,l’incubo era di puro orrore”Tre giorni al massimo.”.

 La stanza vibrò visibilmente. Tre giorni alla fine. 72 ore per esalare l’ultimo, flebile respiro prima della fine.

Buffy scattò in piedi,”E cos’è una condanna?Abbiamo altri tre giorni per goderci la vita e poi moriremo?E’assurdo….”si guardò attorno prima di sentenziare”Voglio tornare lassù”.

 La voce di Dawn risuonò implorante e segnata”No ,Buffy ti prego”.

Le ore cominciavano a perdere forma e colore, tutto si contorceva in un abissale ballo senza fine.”Ma se è stata creata da te,dal tuo sangue,i monaci potrebbero anche farne dell’altro”,la voce di Spike risuonò alquanto speranzosa nell’aria. Buffy lo guardò storto e fece finta di non ascoltarlo nemmeno.”Che vuoi dire Spike?”chiese Willow che si stava preparando per raggiungere il consiglio e  dare una mano insieme a Tara. “Insomma non è tanto folle.”,Spike si guardò intorno come per cercare consensi.

“La chiave non è Dawn,è il suo sangue e quindi anche il sangue di Buffy.Potrebbero crearne dell’altro,proprio come hanno fatto con lei,sangue mistico intendo”. Buffy lo interruppe violenta”Spike per favore, taci!”.

“Potremmo fare un tentativo”esclamò Giles interessato mentre puliva i suoi vecchi occhiali.

“Signor Giles anche lei ci si mette ora a credere alle idee di un vampiro”disse Buffy mentre odiava sé stessa maggiormente per non essersi tuffata in quel maledetto portale e aver messo fine a quell’incubo.

“Stiamo affrontando qualcosa di molto malvagio Buffy!In questa stanza Spike è quello più vicino a ciò”sussurrò Giles mentre lo sconforto più totale si impadroniva completamente di lui.

Spike ghignò soddisfatto”Lo prendo come un complimento!”e la cacciatrice ruotò di scatto i suoi occhi su di lui”Allora malvagio cosa proponi di fare?”.

Spike si alzò dalla sedia su cui si era qualche attimo prima appoggiato e divenne serio non raccogliendo le provocazioni della ragazza bionda”E’un ordine di monaci antichissimi ma dannazione,siamo sulla bocca dell’inferno ,qualcuno dovrà pur esserci nei paraggi!”.

“Potremo provarci”il signor Giles era profondamente provato.

“Quel monaco mi disse di essere l’ultimo dei suoi fratelli”disse Buffy mentre guardava Spike gironzolare per la stanza!La rendeva profondamente nervosa!

“Buffy svegliati!Perfino quel demone travestito da vecchio adorava Glory!Sono molti a conoscenza di questo rito antichissimo e ci saranno monaci capaci di fare questi trucchetti”ghignò Spike.

“Non vorrei contraddirti Spike, ma questo non è un trucchetto”,sospirò Giles già pentito di aver ascoltato il vampiro.

“Io dico di cercarli”fissò profondo Buffy,”Almeno provarci”

La cacciatrice guardò la piccola Dawn. I capelli le ricadevano sciolti sulle spalle,profondamente sconvolta.

Doveva proteggerla,l’aveva promesso alla mamma e invece quello era l’abissale risultato.

“Willow tu potresti rimanere qui e creare un incantesimo di protezione per Dawn,so che ormai non ha piu’senso ma…”sussurrò Buffy non totalmente convinta di quello che stava per fare.

“Signor Giles, ha detto tre giorni?”

 

1.2

La piccola utilitaria correva sul cemento umido della notte. Le ombre degli alberi sembravano seguirli ininterrottamente,carichi di un angosciante consapevolezza!Mai la fine era stata tanto vicina!Buffy appoggiò il viso al finestrino ghiacciato,quanti giorni erano che non dormiva?Ora nulla più contava!Il tempo  aveva inevitabilmente perso forma. Strofinò le mani sulle gambe mentre uno strano senso di malessere si impadroniva prontamente del suo corpo.

“Prova a dormire almeno per un po’. Manca ancora qualche ora.”

Spike!Le venne da fare una strana smorfia con la faccia mentre la voce del vampiro riempiva il veicolo!Quella sera il maledetto demone stava decidendo un po’ troppo e la cosa più ironica era che lei glielo stava permettendo,invece di conficcargli un paletto nel cuore  e vederlo diventare polvere!Sospirò pensando a Dawn e sperando che una piccola scia potesse far luce in quelle tenebre. Era troppo rischioso portarla con loro anche se ormai Glory non esisteva più. La piccola era rimasta insieme agli altri,protetta dall’incantesimo di Will, mentre lei avrebbe voluto intraprendere quel solitario viaggio verso il nulla!E invece eccolo!Ruotò il viso verso il vampiro per osservarlo con gli occhi fissi sulla strada e lo sguardo terribilmente serio. Bello come al solito.

Scosse la testa mentre quei pensieri senza senso l’avevano per un istante riempita! Aveva rubato quell’auto malridotta,persistendo ancora una volta nel voler prendere la decappottabile  e con la solita scusa di essere quello più forte, l’aveva accompagnata!Bella compagnia. Da quella sera stava rendendo solo le cose maledettamente più difficili!Fece scorrere un dito sul finestrino appannato creando una breve linea continua….profondamente sconvolta e consapevole di essere stata lei stessa, a voler correre lontano da quell’inferno!

 

Il sole stava sorgendo. Flebile se pur presente, aveva cominciato a emanare quei dolci raggi dorati. Un viale fresco e alberato aveva preceduto un grosso edificio gotico. Dalle mura imponenti e dagli interni celati,il monastero dominava l’intera collina. Avevano viaggiato tutta la notte per raggiungere il luogo che il signor Giles aveva fatto emergere dalle estenuanti ricerche. L’ultima oasi,speranza ,risiedeva su quella piccola altura ben nascosta dal mondo!

Buffy si fissò qualche istante a guardarla mentre richiudeva lo sportello cigolante dell’auto e Spike corse via protetto da una coperta.

“Io mi chiedo che diavolo sei venuto a fare se non riesci nemmeno a resistere al sole delle sei?”esclamò sconfortata Buffy mentre raggiungevano l’ombra emessa dal portone in legno.

“Taci cacciatrice”,ringhiò Spike mentre lasciava ricadere il piccolo mantello in lana bruciacchiato.

Buffy sorrise se pur per un istante ,ma Spike riuscì  percepirlo.

La ragazza volse veloce lo sguardo,”Dovremmo bussare”. Il vampiro ossigenato si riprese di scatto dai sui pensieri e fece battere due volte la maniglia in ferro arrugginito contro il legno. Passarono pochi secondi prima di ascoltare dei passi che si avvicinavano. Un uomo piccolo e paffuto,vestito solo di una tunica di sacco scuro e di calzari malridotti,aprì leggermente il passaggio.

“Cercate accoglienza fratelli?”esclamò sorridendo dolcemente. Buffy gli si avvicinò introducendo leggermente la testa all’interno dell’edificio”Veramente vorremmo parlare con un suo superiore di una questione molto importante e delicata,sono sicura che sapete cosa sta accadendo sulla bocca dell’inferno?”disse decisa.

Il piccolo monaco subito diminuì lo spazio di apertura diventando visibilmente nervoso”Cosa sono queste eresie?In ogni caso i miei superiori non parlano con nessuno,non hanno il permesso,siamo un ordine solitario se non lo sa,accogliamo solo i viandanti in difficoltà”

Spike infilò un braccio nell’apertura di scatto e il monaco indietreggiò spaventato,”Le assicuro che siamo viandanti e siamo in difficoltà,dobbiamo parlare con loro”

L’uomo aumentò ancora le distanze mentre si disegnava sul suo volto il terrore. ”Le ripeto che non è possibile”.

Buffy afferrò spazientita il braccio di Spike,”Spike non è questo il modo….”,ma il vampiro spalancò completamente il portone,”Annunci ai suoi superiori che riceveranno due viandanti”,sorrise stringendo la mascella,”In fretta!”. Il monaco balbettò qualcosa e dopo averli fatti entrare, corse davanti. Il vampiro sorrise alla cacciatrice”E’sempre questo il modo”

 

L’edificio li accolse con una fresca aria umida tipica di quei luoghi. Dovunque dominavano grosse croci fatte di tutti i tipi di materiali e Spike cercava di camminare ben lontano dalle pareti .Il soffitto si espandeva in grosse arcate lasciando trapelare dai vetri colorati luci sottili e verso l’altare l’aria diventò talmente gelida da ghiacciare le ossa. Il piccolo monaco biascicò qualcosa prima di scomparire di nuovo nell’ombra.”Dovremmo sederci?”,chiese Buffy più intimidita che mai da quel luogo. Il vampiro che continuava a guardarsi intorno spaesato ,catturando con i suoi occhi oceano ogni particolare di quell’enorme stanza,si appoggiò al suo fianco e senza rendersene conto appoggiò distrattamente la sua mano su quella di lei. Una flebile se pur immensamente piacevole scarica le raggiunse la pelle gelata,la cacciatrice socchiuse gli occhi,l’abissale portale le riapparve ancora davanti agli occhi. In un gesto veloce sottrasse la mano e Spike sussultò scusandosi imbarazzato con lo sguardo ,mentre tirava d’impulso via il braccio. Maledetto vampiro che continuava senza alcun senso e significato a confonderla.

Dopo pochi istanti dei passi calzati si percepirono nel lungo corridoio buio sulla destra della stanza. Un uomo alto e magro,completamente calvo e con un naso aquilino ,si diresse verso di loro con aria severa. Il suo sguardo penetrava fino all’interno e le sue mani ossute e scheletriche lasciavano la mente viaggiare in pensieri profondamente oscuri e inadatti a quel luogo. Buffy scattò velocemente in piedi mentre Spike con scarso risultato cercava di stamparsi sulla faccia un’ espressione altezzosa e non interessata. Il monaco,vestito con una tunica molto più sontuosa di quello precedente,non mutò espressione”Cosa volete?”. Il tono era oltre ogni dove freddo e distaccato”Siete a conoscenza di quello che sta accadendo sulla bocca dell’inferno?,”chiese Buffy stranamente intimorita da quell’uomo. Il monaco fissava severo Spike,le parole di Buffy sembrarono volare nell’aria come udite da alcuno.  “Cosa ci fa un vampiro nella nostra chiesa?”disse con sguardo assente. Spike alzò le mani in segno di resa e senza che ne il monaco, ne la cacciatrice aggiungessero altro, sparì nella lunga stanza sedendosi su una delle ultime panche nascoste nel buio.

”Io sono la cacciatrice”aggiunse Buffy mentre l’uomo continuava a seguire il vampiro con lo sguardo.”Non possiamo aiutarti,non abbiamo alcun rapporto col demonio”,rispose l’uomo gelido.

“Quello che accadrà coinvolgerà tutti,avete grandi poteri mistici,lo so”disse Buffy appoggiando istintivamente la mano sul braccio dell’uomo coperto dalla lunga tunica. L’uomo fissandola sconcertato si divincolò,”La bestia è morta, lo percepiamo ,ma quello che tu chiedi è impossibile. Creare un'altra chiave è impossibile. Plasmare altro sangue è impossibile”. Buffy indietreggiò sconvolta. Sapeva tutto.

“E’pura bestemmia quello che tu ci chiedi”,l’uomo per la prima volta la fissò negli occhi,Buffy strinse i pugni,”Moriremo tutti,l’inferno si riverserà su di noi”. Il monaco alzò il suo tono di voce”E nostro Signore ci salverà. Lo aspettiamo da secoli.”. Lacrime amare bussarono prepotenti negli occhi della cacciatrice.Quel fanatico non  li avrebbe aiutati,nessuno l’avrebbe salvata. Tutto ciò era profondamente irreale,un film dal finale già scontato a cui lei aveva cercato senza senso di sottrarsi. Ancora l’agghiacciante portale riaffiorò con ferocia nella sua mente sconvolgendola, mentre luci opprimenti l’attiravano con forza verso l’abisso,una presa di colpo la sorresse e la cacciatrice, sicura di stare per rovesciarsi sull’umido pavimento, si appoggiò ad essa.

”I suoi fratelli o chi diavolo erano l’hanno fatto,sono sicuro che ne siete capaci anche voi”ringhiò Spike contro il monaco. L’uomo corse lontano urlando furioso”Bestemmiate!Andate via da qui!”. Spike rabbioso trascinò con sé la mano della cacciatrice assente,”Le bestemmie e i vampiri saranno le ultime cose di cui dovrete preoccuparvi quando il fuoco vi divorerà”ringhiò deciso  il vampiro.

Il monaco si infilò in una piccola porticina il legno”Dio ci salverà”,sussurrò prima di chiuderla alle sue spalle e girare la chiave nella toppa due volte,mentre il demone biondo sferrava due pugni forti all’uscio,prima di voltarsi verso Buffy. Sospirò cercando di calmarsi mentre la guardava ,lei completamente assente”Non ti butterai là dentro ,chiaro?”,la cacciatrice non rispose”Chiaro?”,urlò ancora prima di stringerla d’impulso”Non lo permetterò”. Gli occhi di Buffy erano lontani,la sua mente ancora sulla piattaforma,la furiosa elettricità le ustionava maledettamente la pelle,solo un passo alla fine. Senza rendersene conto si strinse al corpo del vampiro.

 

 

2°Capitolo

Il viale alberato lasciava la luce al di fuori della naturale galleria. La polvere rossastra del terriccio si attaccava prontamente alle loro scarpe lasciandole fastidiosamente colorate. Il grosso edificio era a pochi passi e la piccola utilitaria dall’altra parte del cortile. Dopo pochi metri la casupola che avevano visto da lontano, fu davanti a loro e Spike con un colpo secco ne lasciò cadere il grosso catenaccio arrugginito. I passi di Buffy si muovevano assenti. Il mondo correva senza sosta in soluzioni che non sembravano aver alcun senso. Nessuno li avrebbe salvati. Nessuno l’avrebbe salvata. Tutto correndo all’impazzata in quelle tragiche 72 ore si riversava immutabilmente verso il portale,verso l’abisso,verso il suo dono. Spalancò gli occhi smeraldo rendendosi conto di non aver più pensato a quella frase che se pur tremendamente chiara ,bruciava atrocemente la pelle ustionata del cuore e i veli sfilati dell’anima”La morte è il tuo dono” e lei non lo voleva. Morire per gli altri,sacrificarsi per il mondo lasciava un prepotente alone di ansia nella sua mente e per la prima volta terrore puro e senza sosta sul suo corpo tremante. Qualsiasi fosse stato il premio.

“Mi dispiace di farti perdere tempo ,ma dovremmo aspettare almeno il tardo pomeriggio se non vuoi perdere il tuo autista”disse Spike ammassando un po’ di paglia e sedendocisi sopra.”Infondo che importa,qualche ora non cambierà niente”,sussurrò Buffy con gli occhi lontani.”Troveremo il modo Buffy,non preoccuparti”,la interruppe il vampiro cercando di rassicurarla. L’aria si caricava di un opprimente consapevolezza che dava la nausea. Le campane si misero ininterrottamente a suonare e per la troppa vicinanza sembrarono quasi spaccare i timpani.”Non esiste alcun modo Spike”disse Buffy improvvisamente,gli occhi velati da una sensazione che odiava,l’ultimo cristallo del suo orgoglio che combatteva per non disciogliersi. ”E’tutta colpa tua.”gli disse con parole coincise e cariche di rabbia mentre il vampiro platinato spalancava gli occhi,”Se tu non credessi di amarmi,se mi avessi lasciato morire , a quest’ora sarebbe tutto finito.”,aggiunse fissandola dritto negli occhi ,ma con l’imponente voglia di distogliere lo sguardo. Spike scattò in piedi avvicinandosi a lei”Vuoi dire se io non ti avessi salvata”le ringhio afferrandola per le braccia. Buffy rimase immobile”Lo volevi almeno quanto lo volevo io”,la cacciatrice cercò di divincolarsi”Volevi scappare via da lì e io ti ho dato solo un aiuto per farlo”,”Mi sarei buttata”gridò Buffy fissandolo negli occhi.

Spike la strinse con più forza sorridendo”Io non credo proprio”. Le ultime sillabe si persero nell’aria mentre il corpo del vampiro veniva scaraventato a terra. Tossì mentre cercava in malo modo di rialzarsi”Questo ti piace cacciatrice:pestare a sangue Spike che ha un maledetto chip nella testa”,Buffy respirò forte cercando di riprendere fiato,”Perché mi odi tanto?”,aggiunse il vampiro platinato. La cacciatrice mettendosi su di lui gli sferrò una raffica di pugni”Perché sei uno schifosissimo mostro”, ma Spike approfittando della sua improvvisa rabbia ribaltò le posizioni ,trovandosi sul corpo della cacciatrice e bloccandole entrambe le mani”Io non credo sia per questo”,”E per cosa allora?”ringhiò Buffy a limite,”Perché ti amo e questo ti confonde”.

Ancora una volta le posizioni furono ribaltate e Buffy inchiodò le braccia del vampiro sul terreno umido”Infatti, questa cosa mi da la nausea”,aggiunse osservando l’ombra improvvisa che si addensava negli occhi color oceano di lui. Si alzò ripulendosi i Jeans che si erano imbrattati di terra ,ma una spinta feroce la fece sbattere contro il muro polveroso”No, Buffy”le sussurrò il vampiro a pochi centimetri dalla bocca”Io penso che ti piaccia e anche tanto”. La cacciatrice socchiuse gli occhi istintivamente preparandosi a quell’assalto alla sua bocca desiderato improvvisamente terribilmente, ma le sue mani furono lasciate improvvisamente libere e il vampiro si allontanò estraendo, da un pacchetto sgualcito ,una sigaretta. Maledetto.

 

Non era riuscita a dormire nemmeno un attimo. L’aria polverosa di quel fienile le faceva mancare l’ossigeno e quel dannato vampiro assopito al suo fianco,le faceva contorcere i nervi. Avrebbe voluto picchiarlo fino a quando il suo corpo sanguinante  avesse implorato pietà e solo allora gli avrebbe conficcato un paletto appuntito nel cuore. Lui,che ne poteva capire dell’amore?Vampiro senz’anima che pretendeva qualcosa da lei. Le dava la nausea. La sensazione del suo corpo stretto vicino al suo,la sua virilità premuta con tanta forza e la sua bocca così vicina la fece trasalire mentre il caldo aumentava impercettibilmente. Salvata?Chi,lui?Pazzesco!

Più lui le stava accanto più l’abisso si allargava chiamandola con una voce sottile e spettrale,più lui la toccava e più le scariche elettriche si infiltravano nella sua carne rosata facendola sanguinare. Nessuno l’avrebbe salvata,nemmeno quella notte.

 

 

Il sole era ormai del tutto assente e l’aria ghiacciata si innalzava prepotente facendole venire la pelle d’oca. Il vampiro biondo camminava a qualche passo da lei. Dopo pochi attimi l’utilitaria correva sulla piccola via di campagna. Sunnydale era ancora lontana. Una stanchezza imminente le afferrò il corpo facendole chiudere gli occhi continuamente. Spike sorrise spiandola di nascosto. Dopo pochi attimi la cacciatrice,appoggiando la testa sul finestrino si addormentò.

 

Il vampiro continuava a fissarla cercando di tenere comunque sott’occhio la strada. La notte era ormai del tutto inoltrata,le luci delle auto saettavano veloci da ogni lato bruciandogli lievemente gli occhi azzurri. Accostò su una piccola zona di emergenza mentre si toccava gli occhi arrossati. Volse lo sguardo verso di lei,bella come sempre. La cacciatrice bionda che sconvolgendolo senza ritegno, gli aveva fatto provare una sensazione eretica,una bestemmia verso il demone che era. Lei forte e prepotentemente misteriosa. Non avrebbe mai potuto amarlo. Lo sapeva e per quanto questa cosa bruciasse terribilmente ,aveva cercato di farla convivere il piu’possibile con la sua immortalità.

La bella cacciatrice non avrebbe mai amato il vampiro.”Quello che hai fatto per me e Dawn,quello era reale”. Con estrema chiarezza nella sua mente le labbra sottili che si appoggiavano lievemente sulle sue. Un ricordo che ormai sembrava appartenere a secoli fa. Dove stavano andando?Lui,che qualche ora prima l’aveva salvata,ora la riportava all’inferno,a Sunnydale,al portale. Niente sarebbe bastato,nonostante il puro terrore che albergava nei suoi occhi ,prima dello scadere delle 72 ore si sarebbe buttata,ne era certo. L’immagine del corpo senza vita di Buffy lo fece morire dentro. Buffy,la sua Buffy.Nonostante tutto. Anche se lei non lo sapeva.

Con un inversione veloce fece correre l’auto nella direzione opposta

 

2.2

Erano fermi. Non percepiva più quell’odioso movimento che le disturbava continuamente gli ultimi incubi di quell’esistenza. Strofinò con delicatezza gli occhi, mentre ormai albeggiava all’esterno del veicolo. Uno strano gusto amarognolo le era rimasto in gola da interminabili ore. Solo quando percepì chiaro e forte l’odore di fumo volse lo sguardo verso il vampiro che le era seduto affianco,”Vuoi farmi morire di cancro?”gli disse acida mentre disgustata lo guardava sorseggiare una piccola sacca di sangue. Ci mise alcuni attimi per realizzare di essere lontana da Sunnydale,in un luogo che neanche lontanamente conosceva.”Dove siamo?”esclamò stranita,”Scendi”rispose il vampiro mentre apriva la portiera. Solo quando fu fuori Buffy si rese conto che alla sua destra un grosso castello diroccato, ma visibilmente abitato ,dominava l’intero territorio. Seguì docilmente Spike senza avere la minima idea di cosa il vampiro platinato avesse in mente. Spike spinse leggermente il grosso cancello di ferrò che ondeggiò per il vento e attraversò a grandi passi l’intero giardino malridotto. Erbacce e strani cespugli che un tempo forse erano state splendenti sculture, riempivano l’intero spiazzale.”Vorrei capire cosa stiamo facendo”sussurrò Buffy facendo vagare gli occhi in ogni direzione. Il vampiro ancora una volta non sembrò udire le sue parole mentre bussava contro il rovinato portone. Un uomo alto e magro,vestito con uno smoking polveroso e in più punti strappato, venne ad aprirgli e senza guardarli nemmeno, l’invitò ad entrare. Quando finalmente la porta fu chiusa alle loro spalle, la flebile luce di alcune candele rivelò la tetra oscurità che non riusciva a celare l’interno della stanza. Alcune poltrone di velluti diversi,visibilmente polverose ,riempivano l’intero atrio. Due specchi erano posti l’uno di fronte all’altro su ambo le pareti e su entrambi era presente un tale strato di sudiciume che rendeva lo specchiarsi davvero impossibile. Una grossa  scala rivelava la presenza di un piano superiore del quale,per l’agghiacciante oscurità,non si percepiva nemmeno l’ombra.”Il maestro ora dorme. Potrà ricevervi solo alla solita ora del suo risveglio”sussurrò in una voce che a stento fu percepita dalla cacciatrice, l’uomo che a occhio e croce doveva essere il maggiordomo di questo,come lo chiamava lui, ”maestro”. Spike sembrava molto a suo agio in quell’assurda topaia”Aspetteremo”,solo allora fissò Buffy facendole capire di essere in qualche modo conscio della sua presenza. ”Abbiamo viaggiato tutta la notte però”disse il vampiro lasciando sottintendere qualcosa che a Buffy non piacque particolarmente. Il bizzarro uomo sembrò coglierne subito il significato e senza aggiungere altro li invitò a seguirlo su per le scale. Più di una volta Buffy dovette aggrapparsi alla giacca di Spike visto che la luce era del tutto assente e il passamani completamente imbrattato di polvere. La situazione non migliorò al piano di sopra dove l’uomo spalancò una porta facendoli entrare nella piccola stanza che puzzava dannatamente di chiuso,prima di scomparire in pochi istanti. Ci volle qualche secondo prima che Buffy riuscisse a trovare il piccolo interruttore che in un lampo illuminò di rosso la camera. La cacciatrice boccheggiò incredula:un grosso letto matrimoniale riempiva l’interno di una camera,insieme ad un vecchio armadio e uno di quei antichi lavabi in cui una volta ci si lavava il viso.”Spiegami Spike…”esclamò Buffy con una voce ironica ,ma profondamente infastidita,”Quando ti è venuto in mente di portarmi a fare questa macabra luna di miele?”. Il vampiro platinato non sembrò affatto divertito,”Potevamo mica aspettarlo in macchina?”,”Non ti seguo”esclamò la cacciatrice profondamente alterata mentre il sorriso beffardo di qualche attimo prima le scompariva dalla faccia. Spike sbuffò mentre si liberava della giacca di pelle”Quest’uomo è uno potente. Forse ci aiuterà”. Buffy spalancò gli occhi,”Scusa non avevo capito che questo simpatico luogo mistico fosse un monastero. Devi perdonarmi”aggiunse fulminandolo con lo sguardo.

”Quei dannati monaci non ci avrebbero mai aiutati e io non potevo riportarti lì”ringhiò Spike.Un assurdo silenzio cadde sulla stanza polverosa riempiendola paradossalmente di domande. Perché Spike? Perché ti amo cacciatrice.

Ma quello che si pensa non si dice mai. La verità,quella bella e paradisiaca,quella cruda e infernale,sempre rimane profondamente celata nei meandri dell’impossibile,rinchiusa nella brama di chi vuole scoprire ma non rivelare. Buffy strinse i pugni sul ciglio di un’esplosione”Da quando hai deciso tu della mia vita?”,Spike si guardò intorno spaesato,”E’solo un tentativo,cosa ti costa infondo?”,”Ma non me l’hai chiesto nemmeno”urlò Buffy.

Il vampiro si mosse nervoso nella stanza buia”Che diavolo avrebbe cambiato?”,”Non lo so”gridò più forte lei cercando di trovare una possibile risposta. Spike in un gesto veloce le fece segno di abbassare il tono,”Sta dormendo e se io fossi in te non lo farei svegliare, se vuoi che ci aiuti”. La cacciatrice scoppiò ancora più forte”Ma che razza di uomo è uno che dorme in pieno…..”,le ultime parole le morirono in gola,boccheggiò isterica mentre un pensiero che le fece letteralmente saltare i nervi si faceva largo nella sua mente.”E’un vampiro?”sussurrò come per non essere udita ma ringhiando a denti stretti.

Spike indietreggiò,”Cos’altro potevamo fare?”,Buffy alzò entrambe le braccia come per massacrarlo da un momento all’atro, ma poi finì per imprecare a denti stretti.”Avrei dovuto conficcarti un paletto nel cuore appena ti ho incontrato”,Spike le afferrò entrambe le mani che stavano per colpirlo”Tu non mi hai ucciso e io ti ho salvata”,ma Buffy si liberò dalla stretta. ”Salvata?Ancora questa storia?Tu non mi hai salvata!”,lo fissò dritto negli occhi,”Tu sei solo un maledetto mostro senz’anima”.

 Il vampiro sembrò subire il colpo e indietreggiò inespressivo. Forse l’assalto era finito. Quel maledetto demone si sarebbe forse svegliato e avrebbero messo fine a quell’assurda storia. L’imponente portale bruciò ancora alle sue spalle. Di colpo Spike le afferrò di nuovo le braccia inchiodandola al muro”Cosa ti infastidisce tanto di me cacciatrice?”,le sussurrò sulle labbra,le iridi orlate di smeraldo della bionda si perdevano nell’oceano degli occhi del vampiro. Cercò di respirare per riprendere un po’di contegno ,mentre l’assurda sensazione che la spingeva verso quel morto la sconvolgeva. ”Tutto”rispose cercando di allontanarsi schiacciandosi maggiormente verso il muro, ma non avendo la forza o forse la voglia di scaraventarlo via da lei.”Io non penso proprio”le disse il vampiro avvicinando ancora di più la sua bocca tanto da sentire il respiro affannato di Buffy. ”Lo vedo come mi guardi”,si strinse ancora più a lei,”Come mi vuoi”,le ultime parole si persero nell’anfratto dei loro pensieri ,mentre le loro labbra si univano spasmodicamente.

Un istante dopo la lingua del vampiro si insinuò insistentemente nella bocca della bionda che prontamente l’avvolse alla sua. La virilità del vampiro bruciava come non mai al contatto della sua pelle attraverso i jeans e Buffy ebbe l’impressione di doversi aggrappare a qualcosa mentre un’opprimente voglia di averlo dentro, fino alla fine ,la schiacciava ,facendole bruciare la gola. Sapeva di impuro e di tenebre,di proibito e infernale di….dannatamente paradisiaco.

Spike infilò d’impulso le mani al di sotto del suo maglioncino bianco e cominciò, attraverso il reggiseno di pizzo, a torturarle i seni. L’opprimente sensazione della sua pelle al di sotto delle sue mani gli faceva girare la testa. Spinse piu’profonda la lingua mentre la terribile paura di risvegliarsi nel suo letto gli contorceva il cuore. Ti amo,ti amo Buffy. Dannatamente. Con una delle mani le allargò leggermente le gambe e spingendola maggiormente contro il muro ,cominciò a muoversi  nei jeans ,mentre la cacciatrice si aggrappava alla sua schiena muscolosa. Un gemito soffocato si perse nella sua bocca mentre muoveva più forte la sua virilità:la cacciatrice era sua.

Una spinta carica di una rabbia sconvolgente lo fece sbattere contro il muro polveroso posto al lato opposto della stanza. Buffy si toccava sconvolta le labbra mentre la sensazione di voler scappare via da quel corpo di donna che non era più il suo l’opprimeva.

Ghiacciata sensazione che odorava di irraggiungibile,voglia di quel morto dai capelli platinati che sfiorava la pazzia. La sua pelle senza sosta si era aggrappata bruciando, a ciò che più al mondo le era lontano,stringendo,con la terribile voglia di non mollare la presa. Si accorse che le gambe sottili le tremavano mentre Spike si rialzava indenne,con un solo rivolo di sangue sul lato della bocca,sorridendo. Si ripulì le labbra con un gesto veloce mentre l’amaro di un sorriso senza apparente senso si faceva strada freneticamente sul suo volto”Sapevo che ti sarebbe piaciuto”,ghignò mentre la sua virilità era ancora oscenamente eretta,Buffy istintivamente indietreggiò con i pugni stretti.

L’aveva sentita fremere a quel contatto. Desiderarlo indistintamente tra gli spasmi. Lo aveva percepito. Era fatta. Il vampiro la fissò dritta negli occhi riuscendo a far sembrare niente la distanza  che li separava,”Ma non immaginavo così tanto”

L’ultimo briciolo di un inesistente calma scomparve da gli occhi della cacciatrice mentre la bruciante verità le veniva rivelata senza veli e accorgimenti ,mentre ciò che piu’di quanto avesse mai immaginato la potesse spaventare ,era tremendamente presente…. lei!

Riuscì a fare pochi passi,dritti certamente a far in cenere il mostro platinato,prima che qualcuno bussasse alla porta interrompendoli. Chi era dall’altra parte della porta non aspettò risposta e in pochi istanti il maggiordomo si ritrovò nella stanza”Il maestro è sveglio,con tutto questo baccano come avrebbe potuto dormire?”ringhiò alterato l’uomo mentre Buffy si tratteneva per non riversare su di lui la rabbia che pochi attimi prima, avrebbe certamente fatto a pezzi il vampiro. Spike le passò davanti indifferente”Bene, portaci subito da lui”.

 

 

3°Capitolo

 

L’odore di incenso dava la nausea. Entrando fino ai polmoni le toglieva il respiro per quanto fosse forte e opprimente. Un grosso tavolo era posto al centro della lunga stanza rettangolare e la percorreva per l’intera lunghezza. Ampolle di ogni genere,forma e colore lo riempivano dandone una massima impressione di fragilità. Una grossa libreria era posta sulla parte sinistra della stanza e polverosi libri la riempivano in modo disordinato. Antichi manuali dalle copertine assurde erano sparsi dovunque,perfino sul pavimento su cui una volgare moquette rossa era adagiata. Buffy dovette stringere gli occhi per distinguere una piccola sagoma alla fine della sala. La rabbia era ormai al limite,lo squallore delle ore precedenti le disgustava e il portale scomparso stranamente per pochi istanti, l’attirava affamato nelle sue fauci gemendo dannatamente. La fine era vicina,ne percepiva l’orrendo odore.”Salve Spike!”disse una severa voce da uomo. Una sagoma piccola e sottile,dai lunghi capelli color corvino e la schiena ricurva ,si intravedeva non nitidamente nell’ombra.”Ciao Connor”sussurrò Spike dal fondo della stanza. Il piccolo uomo si avvicinò lentamente ai due mostrando ora, con estrema chiarezza ,la a dir poco minuta statura.

I suoi occhi scuri guizzarono con leggera ferocia sul vampiro biondo prima di tornare su uno dei libri che aveva con sé. ”La magia non è più quella di una volta. Il mondo corre su un filo senza senso e noi non possiamo farci niente o almeno così pensiamo”continuò guardando Buffy. ”Filtri d’amore,resurrezioni e creazioni senza senso”,aggiunse assente”E non sanno che io rido di loro”. La cacciatrice  ebbe l’impulso di fulminare con gli occhi Spike per averla condotta da quel matto ,ma il nitido ricordo dei minuti precedenti era ancora impresso a fuoco sulla sua pelle ormai marchiata.

”Noi siamo creature della notte ,ma l’inferno è lontano”fece una breve pausa,”Non crede signorina?”. Buffy si guardò intorno mentre uno strano imbarazzo si impadroniva di lei, ma l’uomo continuò a scrutarla. I suoi occhi volteggiarono veloci su tutta la sua persona prima di soffermarsi intensamente nei suoi .Ci mise alcuni istanti prima di sussurrare a denti stretti”La cacciatrice!”.

La sua voce urlò ripetutamente quel nome aumentando continuamente il tono di voce,prima di lanciare un’occhiata di fuoco al suo maggiordomo”E tu l’hai fatta entrare idiota!”.

”Calma  Connor ,tutto questo ti fa male”,disse Spike mettendogli una mano sulla spalla,”Siamo qui in pace”. L’uomo si scansò dal contatto”Non sono certo intimorito da lei, ma è comunque una grave offesa portarla qui”. Buffy strabuzzò gli occhi mentre quella scena assurda la stava per fare urlare di isteria.”E’qui perché vuole il tuo aiuto”,”Non esattamente”lo interruppe acida lei mentre il vampiro continuava senza ascoltarla,”Sai certamente cosa sta accadendo.”.

L’uomo che sembrò ricomporsi, si sistemò sulla sedia che era posta all’inizio del tavolo”Certo Spike e la cosa non mi piace per niente, sai che se questa cosa riesce a divorare tutto non rimarrà nulla nemmeno di noi. Tutte le dimensioni si mescoleranno e dei vampiri resterà solo il ricordo”.”Bene”disse Spike battendo le mani sul tavolo,”Ma tu puoi fermarlo”. Il piccolo vampiro sorrise”Certo e come?”. Spike rivolse il suo sguardo a Buffy che infastidita lo distolse”In qualche modo il suo sangue può fermarlo, ma così come è cominciato ,per finire il sangue deve smettere di scorrere”. Connor  rivolse alla cacciatrice un sinistro sorriso”Bene e così togliamo di mezzo la cacciatrice e il portale in un colpo solo”.

Buffy gli si avvicinò fissandolo dritto negli occhi ,mentre sentiva la rabbia dilaniate impregnata di terrore esplodere da un momento all’altro”Vampiro penso che se aggiungi un'altra di queste idee, sarai tu a farti un bel volo nel portale”.”Come siamo irascibili”disse il piccolo vampiro scuotendo leggermente le mani in segno di indifferenza.

”Arriviamo al dunque, cosa volete?”. Spike anticipò la cacciatrice a cui morirono le parole in gola”Altro sangue”,disse risoluto,”Devi creare lo stesso sangue di Buffy e inserirlo in qualcosa che ne dia la stessa consistenza. Quel portale deve essere chiuso”. L’uomo si mosse vicino alla libreria”Certo e poi io per festeggiare mi metterò a prendere il sole”,Spike lo guardò rabbioso.

”Povero Spike,ma cosa ti è capitato?Sei innamorato della cacciatrice?”,il vampiro indietreggiò imbarazzato mentre Buffy senza accorgersene si mise a fissarlo.”Tu fallo e basta”ringhiò a denti stretti. Il piccolo vampiro non sembrò udire la sua risposta e continuò a muovere i libri a cui qualche attimo prima si stava dedicando. Ondeggiò una piccola ampolla dal colore corvino e se ne mise a fissarne il contenuto. Le sue mani affilate pur sembrando artigli ,ne rivelavano con estrema chiarezza l’assenza di forza,la mancanza di lotte nella sua esistenza,ma quegli occhi oscuri e penetranti aprivano lo scenario di qualcosa di troppo agghiacciante da comprendere. ”Dei maledetti monaci l’hanno custodita,molti dicono che siano stati proprio loro a crearla,altri che sia esistita prima di ogni cosa”. Spike che osservava ogni singolo movimento del piccolo uomo, sembrò ritrovare un’apparente calma velata ugualmente di amaro nervosismo. ”Non ti stiamo chiedendo di crearla. I monaci dandone consistenza umana hanno fatto un grave errore”disse fissando Buffy. ”Chiunque abbia il suo sangue lo chiuderà giusto?”aggiunse non sapendo con precisione quale risposta preferisse. Buffy posò istintivamente gli occhi verso il basso. La moquette aveva numerose bruciature,tutto correva senza sosta,il film incompleto bramava la sua protagonista scappata,il portale ululava per la fame. Ciò che quell’uomo avrebbe rivelato aveva un sapore troppo amaro da poter essere gustato,un odore troppo nauseante per non vomitare di dolore. Entrambe le risposte le avrebbero dilaniato il cuore. Carne per la bestia infernale se il piccolo uomo avesse dato una risposta affermativa e mondo di tenebre per l’opposto. Tremò visibilmente negli attimi che sembrarono dividere un’eternità e non sembrò nemmeno percepire il lieve e veloce sfiorale la mano del vampiro platinato.”Bella osservazione vampiro!La fine è giunta allora!”bisbigliò a denti stretti il”maestro”.

Un silenzio contrastante,velato di speranze ormai morte, bruciò sulla pelle di entrambi mentre un filo stretto e dannatamente trasparente li stringeva insieme nell’atroce destino.

Il piccolo  vampiro continuò a giocherellare con le sue ampolle e a portare continuamente lo sguardo sui suoi libri polverosi.”Non vi assicuro niente,per me è una pazzia”,disse l’uomo mentre una flebile luce si riaccendeva negli occhi del vampiro ossigenato e una nuova carica sembrava riappropriarsi del suo corpo. ”Ti daremo qualsiasi cosa”disse fiducioso il vampiro mentre Buffy lo fulminava con lo sguardo.”Spike non mi offendere,io ho già tutto quello che potresti darmi,la mia magia può darmi tutto”.

Il vampiro ossigenato sorrise in segno di vittoria. Era fatta.”Questa specie di castello non lo definirei proprio -tutto-“. Il piccolo uomo sembrò subire il colpo,ma non rispose. ”La magia può dare tanto, ma di soldi non mi pare tu ne abbia”,l’uomo restò in silenzio  mentre Buffy osservava la scena senza capire.”Sappiamo tutti che ormai nessuno viene più da te,io direi che questi ti farebbero comodo”,disse mettendo sul tavolo delle banconote da cento ,unite da un elastico, mentre Buffy strabuzzava gli occhi.

”E poi questo ti salverà il culo vampiro,non dimenticarlo”. Il piccolo uomo fece scivolare le dita affusolate sui soldi e li ripose in una tasca. ”Nessuna garanzia”disse,”Ci sto”rispose Spike.

“Andate di sopra ,ci vorrà molto”aggiunse mentre Buffy già si avviava furiosa verso la porta. In pochi istanti Connor le fu davanti e tirandole un braccio,sotto i suoi occhi straniti, ci infilò la punta di un piccolo coltello. La cacciatrice gemette di dolore per il contatto improvviso ,fissando il suo sangue scorrere in una minuscola ampolla color oro.

 

“So che sei furiosa”esclamò Spike alzando le braccia in segno di resa. La cacciatrice chiudendo la porta alle sue spalle corse come una furia verso di lui inchiodandola con un braccio alla gola al muro.”Cosa cavolo stai combinando mostro?”ringhiò furiosa,”Ti sto salvando”biascicò il vampiro ostacolato dalla stretta al collo.

”Mi porti da un vampiro matto e squattrinato, che ci fa chiudere qui dentro senza darci alcuna garanzia”gli urlò lasciando la presa. Spike si toccò il collo indolenzito”E’l’ultima speranza ,lo capisci!”,”Dove hai preso tutti quei soldi?”disse lei.

Il vampiro alzò gli occhi al cielo”E ora che diavolo c’entra?”,la cacciatrice ringhiò senza rispondere.

”Dillo Buffy”aggiunse lui sorridendo,”Non sai se ti bruci di più il fatto che ti abbia quasi scopato o che ti stia salvando”. L’ultima goccia era ormai caduta nel vaso che trasbordava d’acqua. Gli occhi smeraldo della cacciatrice si infuocarono mentre si scaraventava con forza sul vampiro inchiodandolo al suolo. In pochi istanti riempì di pugni il bel viso del vampiro mentre con le gambe lo teneva ben ancorato al pavimento. Spike d’impulso le afferrò le mani per fermarla e magari colpirla furiosamente con le parole,l’unica arma che potesse usare,ma ciò che vide lo sconvolse atrocemente. La cacciatrice tra i pugni e le strette,tra una foga senza limiti di ferirlo e scappare,di amarlo e odiarlo ,aveva gli occhi verdi umidi di gocce di eternità troppo vere e reali per non sbalordire. “Posso fare qualcosa?“. Una scena tanto lontana,che odorava di ricordi ,gli sfondò la mente riportandolo indietro nel tempo. Buffy girò il volto quando si accorse che lui la fissava senza parlare”Perché fai questo Spike?”,disse cercando di nascondere senza risultato le lacrime”E non dirmi perché mi ami”. Il vampiro continuò a stringerle le mani fissandola”Allora non ho una risposta migliore”.

”Non ho bisogno del tuo aiuto,so già come finirà questa storia!”disse lei assente continuando a guardare altrove ,mentre gli occhi ormai si erano completamente arrossati.”Dillo che hai pura maledizione!”urlò  Spike riuscendo a catturare il suo sguardo,”Dillo che sei terrorizzata,che non vuoi farlo!”,la cacciatrice continuò a fissarlo,le sue mani ancora strette in quelle del vampiro.

”E che farai Spike ,mi salverai?Non puoi farlo.”disse fissandolo,”Non puoi salvarmi”gli urlò isterica mentre lui la fissava,”Non puoi salvarmi!” disse piu’forte,”Non puoi salvarmi”gli ripetè ancora, mentre lui le avvicinava lentamente il busto.

”Non puoi salvarmi”sussurrò tra le lacrime mentre le ultime parole si perdevano in quel contatto paradisiaco.

Dolce attimo d’infinito che profumava di primavera,che terrorizzata le faceva amare paradossalmente di più la vita,che avrebbe voluto stringere avidamente per sempre. La bocca del vampiro si era lievemente posata sulla sua,non avida e assetata ma come un semplice sfiorarsi d’eterno. Le sue labbra sottili si erano appoggiate morbidamente alle sue facendole stringere il cuore d’immenso,mentre con entrambe le mani teneramente le manteneva il viso. Dopo qualche istante si spostò da lei per cercare nei suoi occhi  qualcosa. Rabbia,ribrezzo,disgusto,paura,terrore….qualsiasi cosa che avesse avuto l’odore dell’inferno. Ma le sue pozze colorate d’oceano si specchiarono nello stupore più bello e totale della cacciatrice,nella voglia più totale e abissale di lui. I suoi pensieri correvano senza freni,in bocca ancora il sapore d’immenso delle sue lacrime,quando Buffy incerta ne imitò il gesto di pochi attimi prima. Appoggiò le sue labbra sulle sue dolcemente,una,due,tre volte,aumentando di volta in volta l’intensità fin quando ebbe l’impulso irrefrenabili di affondare la lingua nella sua bocca.

Spike le intrecciò le  mani nei capelli per rispondere pienamente a quei gesti che gli facevano bruciare l’anima che non aveva. Dopo averlo fatto alzare dal pavimento continuando quella dolce tortura ,si ritrovarono sul letto dalla coperta in velluto, ferma lì forse da anni. Le mani del vampiro la liberarono subito dal maglione e dal reggiseno e i suoi occhi si soffermarono per istanti interminabili a contemplare i suoi piccoli seni ,tanto che la cacciatrice imbarazzata riprese a baciarlo per far si che distogliesse lo sguardo. Spike passò la sua bocca su tutto il suo collo tracciando con la lingua l’intera superficie e Buffy dovette rimandare indietro quei gemiti che volevano uscire ad ogni costo. Sbagliati,tremendamente sbagliati quei gesti che l’avrebbero fatta pentire per tutta l’eternità,che ogni notte fra i rimorsi l’avrebbero fatta svegliare se davvero non fosse morta. Sentì la bocca di Spike finalmente impadronirsi di uno dei suoi seni su cui lei l’aveva avidamente spinto e succhiarne ripetutamente la punta,torturandone l’altro con le mani,tanto da farle uscire rantoli soffocati carichi di piacere. La mente del vampiro vagava senza sosta nell’immensità di una felicità che non avrebbe mai creduto di conoscere,in un paradiso in cui non avrebbe mai creduto di poter mettere piede. Le sua mani toccarono con più forza la sua pelle per imprimersi con più certezza la veridicità di quel corpo,ogni linea,tratto della pelle,che certamente per sempre l’avrebbe marchiato. Buffy era ormai completamente nuda quando in un gesto veloce liberò il vampiro dalla camicia mostrandone il torace. Muscoli scolpiti,pelle d’avorio,forte e delicata allo stesso tempo,che profumava d’impuro. Da anni l’aveva ammirata e rabbrividì quando finalmente le sue mani si posarono sopra per toccarne quella consistenza d’acciaio,mentre il vampiro gemeva di piacere. La sua mente gridava senza sosta,urlava di fermarsi senza risultato. Lei lo voleva,lo voleva dannatamente e si chiese dopo averlo assaporato, come avrebbe fatto per farne a meno anche solo un ora. Il vampiro dagli occhi oceano,dai capelli vistosamente ossigenai,l’incubo che infondo la perseguitava da sempre,il corpo che da sempre timorosamente avrebbe voluto sfiorare,la bocca su cui da una vita avrebbe voluto morire.”So che non mi amerai mai….”. Parole che le squarciavano una razionalità che ormai non le apparteneva più ,una bugia che avrebbe voluto volentieri annegare per sempre.”Fino alla fine del mondo,anche se dovesse essere stanotte”.

Sempre,stanotte,che importa? Spike stringimi ,non lasciarmi .Salvami.

La bocca del vampiro scese sulla sua femminilità in cui insinuò velocemente la sua lingua muovendola per darle piacere, mentre la musica dei gemiti della cacciatrice lo facevano morire. Non era reale,presto si sarebbe svegliato nel suo letto,morendo dal dolore. Ma che importava?Lei ,ora,null’altro contava.

Spinse più in profondità la superficie umida afferrandole il bacino tanto che Buffy urlò di piacere,mettendosi d’impulso la mano sulla bocca. Il portale si allontanava velocemente mentre il bruciore sulla pelle si attutiva. Il piacere era ormai al limite quando Spike liberatosi dai jeans, le allargò le gambe per penetrarla,fissandola per attimi interminabili negli occhi. Se credeva in un ripensamento  non l’avrebbe trovato,non ora.

Gli afferrò un braccio per intimargli di continuare e il vampiro lentamente affondò in lei.

La cacciatrice lo baciò d’impulso per evitare che le sue grida riempissero la casa mentre Spike gemendo, si muoveva lentamente dentro di lei. Nulla più contava. Dell’abisso solo una pozza di luce. L’attirò maggiormente a sé per aumentare la penetrazione, mentre le sue spinte diventavano più veloci. ”Ti voglio fino alla fine cacciatrice”le sussurrò con una voce rotta dall’eccitazione,mentre Buffy gemendo senza freni si aggrappò alla sua schiena per prepararsi a quelli che sarebbero stati gli ultimi gesti di completo paradiso. Afferrandole le gambe aumentò maggiormente la velocità delle spinte regalandole un piacere senza limiti,un orgasmo puro e senza precedenti che ben presto si unì al piacere senza freni del vampiro, che la riempì di un piacevole liquido caldo e la fece urlare di piacere. Il portale era sparito. Giorno,notte,dove si trovava?Che importava.....

 

Quella notte....qualcuno l’aveva salvata.

 

Il vampiro ancora in lei,si accasciò,respirando a fatica sul suo corpo,il viso sul suo seno e le mani intrecciate alle sue.”Sai che questa cosa non si ripeterà più?”gli disse frettolosamente tra il respiro ancora affannato e la realtà ancora nascosta ,per convincere più di tutti se stessa di qualcosa che avrebbe volentieri affogato. Spike rimase immobile senza parlare,cercando di afferrare gli ultimi attimi di quel paradiso che con quelle parole velocemente si stava dissolvendo.”Lascia che ti salvi Buffy”le disse silenziosamente lui, senza muoversi da quella posizione.”Non puoi”.

 

3.3

Notte e giorno. Anni ,secoli avevano osservato la dolce danza .Da eternità senza confini l’amante della notte aveva fatto luce negli abissi dell’oscurità. Troppe volte aveva celato quello che il giorno orgoglioso e perfezionista non avrebbe mai mostrato.  Ma ora era andata via. Viziosa e ammaliatrice era scomparsa nello stesso silenzio in cui si era presentata e ora già le prime luci dell’alba illuminavano l’immensità di quei giorni troppo brevi. Tre giorni.

Flebili raggi si intrecciarono sul pavimento entrando forse da qualche piccola fessura presente sulle finestre trasandate e ora dolcemente si facevano spazio in qualche angolo della coperta polverosa. Un corpo muscoloso giaceva disteso ,un braccio verso l’altro lato del letto ormai vuoto,proteso verso qualcosa che doveva essere un’essenza vitale. La bella figura femminile, che aveva dormito fino a pochi attimi prima al suo fianco, dritta davanti a letto ,indaffarata cercava di coprire il suo corpo nudo mentre i suoi capelli color del miele, si illuminavano coi raggi del sole. Spike si strofinò lentamente gli occhi mentre riprendeva il possesso di ogni suo muscolo. Qualcosa era accaduto. Qualcosa che nelle ore precedenti l’aveva portato in una dimensione talmente sconosciuta e irreale da fargli tremare ancora la mente. Una sensazione di beatitudine strettamente intersecata di terrore bruciava stranamente,senza alcun apparente senso ,nei suoi pensieri. Mentre si metteva a sedere sul letto la risposta però gli fu data. Una dea dai lunghi capelli d’oro,il corpo snello,i seni piccoli e tondi,la pelle come seta ,cercava in modo imbarazzato e convulsivo di rivestirsi fissandolo spaesata, con quegli occhi belli che brillavano di smeraldo.

”Cos’hai da guardare?”gli disse stizzita la cacciatrice mentre infilava in malo modo la biancheria intima. Il vampiro sogghignando si appoggiò sui gomiti continuando a fissarla. ”Niente raggio di sole. E’il miglior risveglio che abbia mai avuto!”le disse ironico trattenendosi dal ridere. La cacciatrice biascicò qualcosa a denti stretti mentre non potè fare a meno di nascondere un improvviso rossore del viso.

”Togliti quel maledetto sorriso dalla faccia vampiro”gli disse mentre si infilava il maglione bianco per poi fissarlo negli occhi. ”Sai perché l’ho fatto!”. Spike piegò la testa da un lato mordendosi un labbro in quel gesto che le faceva saltare i nervi,”Illuminami. Perché l’hai fatto?”le sussurrò malizioso. La cacciatrice deglutì,finalmente era del tutto vestita”Perché sto per morire”,disse severa guardandolo negli occhi. Spike tirò via il lenzuolo e si portò ai piedi del letto,verso di lei,incurante dei raggi leggeri che pungevano la pelle,la sua virilità oscenamente in mostra. ”Certo. Sono sicuro che  sia stato per questo”la canzonò. Buffy che non aveva potuto fare a meno di notare la sua nudità aveva ormai il viso in fiamme e fissava imbarazzata il pavimento senza parlare. Il vampiro scivolò via dal letto e si strinse subito al suo corpo che non oppose resistenza. La sua figura era premuta avidamente verso la sua e la sua bocca cominciò a baciare lentamente il suo collo”Che peccato che ti sei rivestita.”le sussurrò piano nell’orecchio mentre Buffy gli cingeva il collo con le braccia ,stringendosi a lui. La sua bocca fu ancora una volta a pochi centimetri dalla sua. Aveva finalmente toccato l’immortalità. La sua Buffy finalmente non era solo un sogno lontano,il semplice fatto di poterla sfiorare gli faceva girare la testa.”Ti amo dolorosamente cacciatrice”gli sussurrò sulle labbra. Si,amami ancora Spike.Ti prego. Bello,dannatamente. Ma non reale. Mostro senz’anima che non doveva nemmeno avvicinarsi a lei. Naturalmente. Con un gesto scontroso lo allontanò da sé”Dimentichiamo questa cosa”disse guardando altrove. Le parole si persero nell’aria mischiandosi con una voce proveniente dall’esterno della stanza”Il maestro vi manda a chiamare”. La cacciatrice non permise al vampiro nemmeno di rispondere:in pochi istanti si era catapultata nel buio corridoio lasciando Spike nella fretta di vestirsi,sotto i raggi che cominciavano a bruciare maledettamente la pelle.

 

L’odore di incenso era ormai del tutto scomparso. Un fumo biancastro e oleoso riempiva la stanza rendendo difficile anche respirare. Buffy strinse i pugni attraversando l’intera lunghezza del vano per raggiungere la sagoma del piccolo vampiro.”Vi siete fatti una bella dormita se proprio la vogliamo chiamare così”,disse l’uomo mentre sgomberava il grosso tavolo da alcuni vecchi libri. La cacciatrice storse il naso mentre lo guardava di traverso. ”Spero che lei invece abbia fatto ciò per cui l’abbiamo pagata”disse altezzosa mentre Spike entrava nella stanza. Il piccolo uomo senza rispondere aprì una piccola scatola in legno posta sul tavolo che Buffy non aveva nemmeno notato. Una forte luce riempì la stanza portando la cacciatrice a coprirsi gli occhi, emanando una luce rossastra. Un piccolo globo di luce fluorescente risplendeva tra le mani del piccolo vampiro emanando nonostante fosse a distanza, un forte calore. ”Ed ecco la copia esatta della chiave. Il tuo sangue”sussurrò ipnotizzato dal suo stesso lavoro. Spike e Buffy fissarono confusi la sfera incandescente. ”L’involucro mistico vuole riprodurre la consistenza del corpo,la parte più complessa.”.”Che vuoi dire?”chiese Spike non riuscendo a distogliere lo sguardo da quella luce.

”Non ho la totale sicurezza che funzioni”disse guardando il vampiro negli occhi per poi portare il suo sguardo in quello della cacciatrice,”Lo spero per lei”disse poi fissandola. Buffy si morse un labbro stringendo forte i pugni senza riuscire nemmeno a rispondere.”Lo spero per te”disse duro Spike richiudendo di scatto la scatola.

 

La vecchia utilitaria con i finestrini completamente ricoperti di carta d’alluminio correva sulla strada deserta. Il vampiro biondo indossando dei buffi occhiali, fissava sicuro la strada. Poche ore e la barriera sarebbe caduta come un castello di sabbia rivelando la bestia affamata solo della sua cacciatrice.L’avrebbe domata. Strappandogli via le budella, l’avrebbe fatta gemere di dolore e morire nei rantoli. La sfera magica sarebbe stato il suo pugnale e avrebbe affondato fino in fondo. Sembrò percepire sulla sua pelle stranamente ancora quelle scariche elettriche che ne bruciavano lo strato più esterno. Tutto ciò per cui era nato,morto e risorto era al suo fianco. Bella e cattiva. Audace e imbarazzata. Lontana così tanto da far paura. Vicina, a volte così vicina da poterla toccare,anche solo per un attimo. So che non mi amerai mai. O forse no . Forse nelle sue tenebre più nascoste,nei suoi segreti più remoti, quelli che non rivelava nemmeno a se stessa, qualcosa brillava per il vampiro biondo. L’aveva vista farsi amare completamente dalle sue mani,dal suo corpo,essere del tutto sua. L’aveva vista gridare,inveire,aggrapparsi per non cadere,tremare di terrore,piangere di paura. L’aveva toccata. Se pur lievemente c’era riuscito e in quel momento aveva avuto la percezione che mai nessuno l’avesse fatto realmente. Non poteva essere sua. La terribile verità era da sempre il suo flagello e quelle ore non avevano potuto cambiare l’evidenza. Ma bastava.

Il solo fatto di poter essere ,se pur lievemente,come un fruscio veloce e di passaggio,come un attimo di eternità che comunque marchia a fuoco la tua pelle ù,lasciava nella sua sgangherata esistenza il senso di interi secoli. D’un tratto percepì il suo sguardo su di lui....

Ti amo cacciatrice.

 

Le mani sudavano insistentemente. Ne percepiva la superficie scivolosa che si attaccava ripetutamente ai suoi jeans. Immagini,scene,odori e rumori si sovrapponevano lasciando un assurdo buio nella sua mente. Dawn,la chiave e il portale sembravano avvicinarsi in un modo sconvolgente. L’energia aveva ripreso a bruciare sulla sua pelle. Gemeva,ululava per averla e le faceva tanto male da sentirsi morire. Non avrebbe funzionato.  Ma una flebile luce sembrava risplendere senza senso in quei tre giorni. Biondo e bello. Maledettamente. Così tanto da fare male.

Le sue mani esperte,il suo corpo nudo,la sua virilità ,bruciavano nella sua mente ustionandola. Non avrebbe dimenticato. Ne era certa. Per quanto avrebbe potuto scappare milioni di anni luce lontano da lui, la sua immagine,la sua voce, sarebbero rimaste per sempre in lei. Senza alcun senso . Le sue mani avevano toccato dolcemente le sue lacrime,le avevano baciate,avevano stretto il suo corpo per non lasciare che cadesse,per sempre. Quelle notti assurde avevano calcato qualcosa di già esistente, ma che lei terrorizzata aveva continuamente sotterrato. E ora bruciava dannatamente. Non avrebbe dimenticato. Mai. Di colpo sembrò sentire il suo sguardo su di lei.......

Salvami

 

4°Capitolo

Il sole lentamente si stava affievolendo sulla piccola città di Sunnydale.Uno squarcio spaventoso sul mondo era immobile,piccole scariche elettriche si percepivano solo avvicinandosi. Forse dormiva. Sonniferi potenti l’avevano tenuto a bada. Poche ore per il suo terrificante risveglio. Avrebbe avuto certamente fame.

 

“Willow almeno fino a stasera!”disse il signor Giles che nervosamente sorseggiava una tazza di the sul divano di casa Summers. ”Ce la stanno mettendo tutta signor Giles e io e Tara stiamo collaborando davvero tanto insieme a tantissime altre streghe, ma non durerà ancora per molto. La barriera è troppo fragile ora per tenere a bada un portale del genere!”disse la rossa fissando Dawn che dormiva sulle gambe di Tara. L’osservatore fece scivolare i suoi occhiali dal  naso per ripulirli”Arriverà,ne sono certo”.

 

Spike liberò i vetri dai piccoli fogli luccicanti. Il sole era basso. Non avrebbe certamente bruciato. Lunghe ore erano passate dalla loro partenza. Dannatamente veloci. Nemmeno una parola. Buffy aveva finto per tutto il tempo di dormire. Di questo era certo,visto che ogni tanto vedeva uno dei suoi occhi aprirsi leggermente per sbirciare verso di lui e richiudersi nell’istante in cui si voltava. Ma non importava. Voleva solo guardarla. Sentire il suo respiro  nell’auto,le sue mani giocherellare sui vetri,i suoi capelli muoversi nervosamente sotto le sue mani,i suoi occhi chiudersi per poi rivelare l’immensità dei suoi  smeraldi. Bastava. Avrebbe già riempito una vita.

 

“Ci siamo quasi”disse nervosamente mentre compariva il piccolo cartello della città di Sunnydale. Buffy si strofinò gli occhi. Terribile attrice. Il vampiro sorrise.

La cacciatrice volse il suo sguardo su di lui. Ho paura Spike. Salvami.

”Che ore sono?”,”Saranno le otto”.

Piccole case,sempre le stesse ,correvano al loro fianco. Da troppo le aveva viste. Mai forse guardate così attentamente. Le sue piccole mani scorsero ancora una volta sul finestrino per poi bloccarsi insieme al suo respiro. Eccolo. La bestiale porta bruciava nell’aria. Grande,atrocemente più grande dell’ultima volta che l’aveva visto,nonostante sembrasse immobile. Spike colse immediatamente nei suoi occhi il cambiamento .Allungò la sua mano verso la sua sfiorandola lievemente. La cacciatrice continuando a fissare l’esterno socchiuse lievemente gli occhi a quel contatto. Salvami. Poi velocemente la ritrasse.

 

L’auto lentamente accostò all’esterno della casa e  Buffy subito aprì lo sportello.

Di colpo il vampiro le bloccò un braccio per impedirle di uscire e l’attirò verso di se appoggiando lievemente le sue labbra sulla sue. Un attimo,un istante,veloce….tremendamente eterno. Prepotenti lacrime bussarono agli occhi della cacciatrice nell’attimo in cui i loro occhi si incontrarono,accompagnate dalla tremenda voglia di stringersi a lui e invece….scese velocemente dall’auto.

 

Dawn corse nelle braccia della sorella appena fu dentro. Buffy l’abbracciò stretta.

Il portale bruciava intensamente scottando più forte la pelle.

”Non ho tempo per spiegare”disse al signor Giles che già stava per riempirla di domande,”Andiamo”.

 

La torre in ferro era esattamente come l’aveva lasciata,come aveva continuato a vivere squarciando nella sua mente.”Restate tutti qui,qualunque cosa succeda”disse severa la cacciatrice prima di avviarsi sulle scale. Ancora una volta strinse il corpicino tremante di Dawn.”Non è un addio,vero?”disse la piccola sconvolta. Buffy la baciò teneramente senza rispondere. “Ti voglio bene”aggiunse prima di voltarsi.

Pochi istanti dopo Spike la stava seguendo.

 

A volte accadono cose senza apparente senso. Distruggendo tutte le certezze che ti sei creato. Ammassandole e poi portandole via, lasciano solo una realtà troppo dura o troppo bella ,anche solo da guardare. Spaventano e tu corri via.

I passi di Buffy risuonarono sulla piattaforma. Tutto esattamente uguale ,tranne lei.

Il terrore forse più profondo poichè non velato più dall’assurda follia del momento.

Doveva solo lasciar cadere la sfera nel vuoto. Un semplice ed immenso movimento. Le scariche sembrarono mangiare la pelle nel momento in cui si ritrovò sull’orlo della piattaforma,il globo tra le mani. D’un tratto fu come se le scivolasse via,la sua mente sembrò non aver nemmeno ordinato quel movimento,tanto che sobbalzò nel momento che la vide cadere ne vuoto. Toccò il portale passandone l’intera consistenza. Ecco l’esatto percorso che avrebbe dovuto seguire il suo corpo. Strinse i pugni mentre la speranza bruciava nel suo cuore ormai soffocato.

 

La piccola sfera arrivata a metà strada esplose in tanti macabri schizzi di sangue.

 

A volte accadono cose senza apparente senso. L’imminente voglia di correre via ti brucia l’anima e allora tu scappi, ma poi ritornano e tu non puoi far altro che affrontarle.

Buttarti in quel maledetto portale.

Dei passi d’un tratto risuonarono dietro di lei ricordandole una scena tremendamente familiare.”Non te lo permetterò ,lo sai”le disse una voce alle sue spalle che aveva il profumo di una sensazione tanto sconosciuta. Ancora una volta atroci gemme d’acqua salata bruciarono nei suoi occhi,ma non pianse,non ora.

Si voltò lentamente per osservare qualcuno che sembrava conoscere da sempre. Qualcuno che gli ricordava una sensazione forse mai provata ,che le contorceva l’anima e il cuore non lasciandone niente. Salvami. Come inanimata corse nelle sue braccia per scontrarsi sul corpo di lui. Si strinsi forte,come se avesse voluto farlo da secoli .Spike fissava il portale di fuoco Sapeva ciò che doveva fare. Tutto,qualunque cosa per lei.

Fino alla fine del mondo anche se dovesse essere stanotte. Le sfiorò piano i capelli”Devi fare solo una cosa Buffy,una semplice cosa e io ti salverò”,la cacciatrice spalancò gli occhi,”Tu vuoi che io ti salvi?”.

Calde lacrime scorsero dolcemente sul viso di Buffy bagnandolo completamente,una verità troppo grande era stata rivelata nel momento in cui l’aveva toccato.”Si”disse in una voce rotta dal pianto.

Perché quando l’eterna sensazione è presente tutto è possibile.

Perché quando quel sentimento diventa atrocemente chiaro lui rimane l’unico a poterti salvare.

Perché solo lui può farlo.

Perché tu non vuoi altro che lui ti salvi.

”Permettimi di bere da te”le disse dolcemente il vampiro. Tenebre senza fine si spalancarono rivelandone la paradossale scelta. Finire nell’oscurità con lui,diventare ciò che più di tutto aveva odiato pur di salvarsi. Lui l’aveva scelto. Salvami Spike.Senza aggiungere nulla gli porse il collo per intimargli di bere. Accasciandosi sulla piattaforma, nel modo più indolore possibile fece scendere i suoi denti nel suo collo. Il chip non emanò alcuna scarica dato che Buffy gli stava ben ancorata senza alcuna impressione di voler sottrarsi.

Il liquido vermiglio della sua eterna essenza di vita gli incominciò a scorrere per la gola regalandogli una beatitudine infernale. Ora erano una cosa sola. Immensamente perfetto quel gesto,bello come quando era entrato dentro di lei. Buffy si avvolse piu’forte al suo corpo. Bello e infernale. Estremo e paradisiaco.

Lui,tutto ciò che lo definiva.

La morte è il tuo dono.

Morire sotto il suo tocco.

Morire in lui,mentre il suo sangue scorreva nella sua gola,mentre l’essenza vitale di lei si mescolava in quella del mostro.

Mostro…lui che un angelo sembrava.

La morte era il suo dono. Quella morte non poteva essere altro che un dono.

Morire tra le sue mani era la paradisiaca ricompensa.

Ora comprendeva.

Ora solo.

Le ore cominciarono a mescolarsi perdendosi nell’ultima immagine di quegli occhi blu,nel suo odore d’inferno,nel suo tocco tanto paradisiaco. Era la fine. Era il suo dono. Eterno. Paradossalmente bellissimo. Il dopo sembrava non esistere. La morte ad un soffio.

 

Frase d’immenso,parole d’infinito si persero nella sua bocca.

 

4.2

I suoi occhi fecero una fatica immensa per riaprirsi. Una stanchezza senza limiti si era appropriata del suo corpo. La vita era ancora presente e non ne capiva il perché.

Percepì ancora il corpo del vampiro stretto al suo. Ebbe l’impulso di stringerlo più forte ma gli arti sembravano non rispondere nemmeno più al suo cervello. Di colpo sentì l’unione spezzarsi. I denti del vampiro scivolarono via dal suo corpo prima di sentire la sua bocca sottile baciarle lievemente la ferita.

”Non so se funzionerà. Sono un mostro e la chiave dovrebbe essere pura”le disse all’orecchio toccandole i capelli.”Ma ho bevuto da te più sangue possibile , ora è in me e io sono l’involucro di carne un po’ trasandato”,aggiunse appoggiando le sue labbra sulle sue.

”Tu sei parte di me,ora,prima,da sempre Buffy,non dimenticarlo,mai. Ricordalo, sempre, anche se ti farà male,anche se non sono quello per cui vivi,anche se non sono quello che ami.”. La cacciatrice sprofondava sempre di più in una consapevolezza che non comprendeva ma che le dava la chiare sensazione del terrore,della tragedia preannunciata.”Sei così atrocemente perfetta che non potrei mai renderti come me.”.

Calde lacrime scivolarono dagli occhi oceano del vampiro sfiorandole il viso. Buffy cercò di muovere la bocca per parlare, ma anche quel gesto sembrava impossibile.”Stanotte raggio di sole io ti salvo e nella mia mente,nel mio cuore,nell’anima che non ho,lo farò ogni notte”,la voce roca ,mentre le mani sfioravano il dolce viso dagli occhi smeraldo semiaperti.

”Per sempre amore mio”disse appoggiando ancora una volta le labbra sulle sue,mentre gli occhi di Buffy si bagnavano di gocce salate che bruciavano,squartavano la realtà facendola in minuscoli pezzetti.

A volte accadono cose senza apparente senso. Distruggendo tutte le certezze che ti sei creato. Ammassandole e poi portandole via, lasciano solo una realtà troppo dura o troppo bella anche solo da guardare. Spaventano e tu corri via.

Ma a volte non puoi farlo.

A volte riesci ad amare così profondamente che non puoi far altro che restare.

 Bello e senz’anima.

Eternamente perfetto agli occhi ciechi dell’amore. Infondo da sempre.

Si cerca una vita intera qualcuno che possa amarti. Qualcuno che ti ami così tanto da piangere,vivere,morire per te. Si cerca così tanto, che quando lo si ha davanti si guarda altrove. Accecati,distorti nel cercare qualcosa che non spaventi così tanto,che non si ami così tanto,che non sia un mostro immortale.

”Ti amo Buffy”le disse a fior di labbra mentre gli occhi della cacciatrice si spalancavano. Era vero. E nessun altro l’avrebbe mai amata in un modo così immensamente folle.

Il corpo del vampiro si alzò della piattaforma appoggiandola dolcemente sul pavimento.

Le loro mani rimasero intrecciate un ultimo istante mentre la cacciatrice in lacrime si aggrappava per tenerlo ben ancorata a sé stessa. Il vampiro con un gesto leggermente più forte si liberò dalla presa,gli occhi ancora bagnati.

 

Un flebile suono dal sapore del paradiso giunse alle orecchie del vampiro ,ma fu talmente bello e immenso che non lo comprese al momento.

 

A passi lunghi e misurati arrivò sull’orlo della piattaforma,il portale si stava lentamente svegliando,si volse un’ ultima volta:lei,eternamente lei.

In un gesto estremo e disperato si lanciò nell’abisso sotto gli occhi sconvolti di Buffy.

Il suo corpo si scontrò con quell’energia talmente potente che avrebbe tolto l’immortalità a qualsiasi essere. Mentre le sue iridi si spalancavano nell’abisso,mentre mille scariche infuocate gli bruciavano atrocemente la pelle, la strana e immensa consapevolezza di qualche attimo prima fu finalmente chiara,allargando,squartando il suo mostro per lasciare l’anima di quello che era.

”Ti amo”aveva sussurrato dolcemente la cacciatrice prima che le loro dita si lasciassero,prima,ora,per l’ultima volta.

La morte poteva sopraggiungere. Tutto ciò per cui era nato,morto e vissuto era compiuto. L’aveva salvata.  Ti amo cacciatrice. Per sempre,ricordalo.

 

In un gesto disumano aveva trascinato il suo corpo. Inanimata e assente.

La bestia era scomparsa. Nel nulla.

A volte la felicità ,quella regalata dall’immenso sentimento ,si raggiunge:bella meravigliosa. Ma è un attimo. Nella vita di ognuno di noi questa arriva ,quella vera,intrinseca sempre con l’emozione d’immenso,ma dura un solo istante.

Un giorno per chi è fortunato,un mese per chi incontra un miracolo. La si tocca,la si sfiora leggermente,spesso non la si riconosce e poi scivola via,in un treno affollato,in un negozio di biancheria,in un portale affamato.

Ma è quella vera. L’unica.

Quella che dura per sempre.

Le mani tremanti di Buffy sfiorarono il corpo senza vita del vampiro,supino sul suolo,bello come sempre. Fece scivolare le dita sul suo volto. Eterno. Lo sarebbe stato sempre.

Mostro,vampiro,demone senz’anima le aveva regalato per la prima volta la vera ed eterna emozione. Il suo attimo di felicità era passato.

Avrebbe dovuto aspettare un’altra vita per riaverne un altro.

”Ti amo Spike”sussurrò assente nell’atroce realtà.

 

Lo sento che vuoi ballare con me”,bello le aveva intimato.

“Ti amo”le aveva detto sicuro di essere nei suoi pensieri,la prima volta.

Ancora nella sua mente i suoi occhi imbarazzati quando l’aveva vista piangere per la prima volta,”Posso fare qualcosa?”. E poi il suo viso ricoperti di sangue.

Per lei,sempre per lei.“Io l’avrei fatto,per quella che amo”. Immagini e scene si contorcevano atrocemente per dilaniare maggiormente quello che già era inanime,“Fino alla fine del mondo,anche se dovesse essere stanotte”.

Distruggendola di salate gocce riaffioravano senza sosta le sue parole,“Tu sei parte di me”,“Per sempre”,“Ti salverò”.

Appoggiò tremando la testa sul suo torace ,il volto atrocemente sconvolto dalle lacrime. Un dolore accecante senza limiti. Acuto. Il resto non contava. Il mondo si era fermato.“So che non mi amerai mai,so di essere un mostro….”

Aveva torto Spike e proprio il contrario gli aveva regalato il suo eterno attimo di felicità prima della fine. Ma non poteva essere altro che così. La cacciatrice e il vampiro non potevano far altro che amarsi da lontano. La natura è natura paradossalmente. Eppure infondo non ce l’aveva fatta. Il bel vampiro aveva amato la dea cacciatrice e nonostante lei isterica avesse cercato ,nel gesto estremo, di dividerli non c’era riuscita. Loro si erano compresi.

Lui l’aveva salvata. Salvata da un mondo troppo di carta per regalare attimi di felicità.

L’aveva salvata quella notte su quella piattaforma,l’aveva salvata la notte che aveva bruscamente cambiato direzione,l’aveva salvata quando era entrato finalmente dentro di lei,l’aveva salvata in questa notte d’inferno e…….

L’avrebbe salvata per sempre.

 

A volte accadono cose senza apparente senso. Distruggendo tutte le certezze che ti sei creato. Ammassandole e poi portandole via, lasciano solo una realtà troppo dura o troppo bella ,anche solo da guardare

 

Fine

 

AntonellaSpuffy