Nemmeno
il fotografo che si aggira attorno a lei è
molto felice. Questo servizio "Bionda morta
sulla soglia" è un momento cruciale per il
servizio fotografico ambizioso,
spaventoso, pittoresco e molto cool che
James White e Sarah Miochelle Gellar stanno
preparando per Entertainment Weekly - un omaggio ai
capolavori horror e inquietanti, di maestri
italiani come Dario Argento e Mario Bava, in
cui "le donne sembrano sempre incantevoli",
dice White, "anche quando sono date per
morte". Problema: la Gellar non appare
sufficientemente senza vita. White si chiede
se la colpa sia del posto in cui stanno
facendo le foto.
Forse dovrebbero andare da qualche altra
parte.
"Aspetta" dice
la Gellar.
Si china
all'indietro. Gira la testa in modo che i
suoi capelli cadano sugli scalini. Il tocco
finale: una semplice torsione del suo polso
ciondolante.
"Beeeeeene"
dice White, scattando velocemente fino a far
fuori un intero
rullino di foto.
Questo è il
valore aggiuntivo che ottieni da una
giovane star il cui curriculum è pieno di
morte. Buffy the vampire slayer, ovviamente,
così come So cosa hai fatto, Scream 2, e,
The Grudge in uscita il 22 ottobre, un
frammento sinistro in linguaggio inglese di
un horror giapponese, rifatto dal regista
Takashi Shimizu autore della versione origine del 2003. "Vuoi
occhi da bambola morta?" chiede la Gellar
quando si avvicina ad una finestra piena di vetri
coperti di sangue. "Posso fare occhi da
bambola morta molto bene". Uno degli
assistenti di White la afferra da dietro.
Per finire, il corpo della Gellar si flette
e gli occhi diventano di vetro. Perfetto....
Sbizzarrirsi
con trucchi horror fanno parte della seconda natura della 27enne Gellar,
e anche The Grudge non era nullo di
nuovo. Il film, prodotto dal
produttore di Spider-Man Sami Raimi, è un
mosaico minaccioso che narra una storia
che si sviluppa in una casa di Tokyo,
Giappone. La Gellar ha interpretato il
suo ruolo con così tanto fervore che
"scherzavamo con Sam sul fatto che
dovesse ottenere
un ordine di restrizione", ha fatto notare.
Non è solo perchè la Gellar e il marito
Freddi Prinze Jr, sono pazzi del cinema
Asiatico.
Quello che
voleva, era essere connessa con qualcosa di
eccitante dal punto di vista creativo - come
in Buffy o come in Cruel Intentions. Ma non
come un
altro Scooby Doo. "Lasciare Buffy è stata la
parte più terrificante e orribile della mia
vita. Avevo solo 18 anni quando ho iniziato
lo show. E' stato la mia vita," ha detto.
"Andare direttamente a Scooby-Doo (2) mi ha
fatto sentire sicura. A casa. Ma..."
The Grudge
l'ha interessata perchè era diverso da tutto
quello che aveva fatto prima: surreale, non
lineare, con un artista a capo. Sono stati
anche i tre mesi a Tokyo, girando in stile-guerriglia, rubando le riprese in ore in cui
il traffico nelle strade o nella metropolitana non era elevato. L'esperienza
è stata molto preziosa per lei, che è protettiva
nei confronti del film che uscirà -
giornalisti siete tutti avvisati! "Quando si sente
parlare di scene che vengono girate di
nuovo, automaticamente si pensa a dei
problemi. Non è così", ha spiegato. "Si è
trattato solo di aggiungere delle scene". Gli spettatori
usati come cavie e che hanno visto
l'anteprima del film, volevano maggiori
particolari sulla storia dei protagonisti.
La Gellar e Shimizu volevano aggiungere
nuove scene. Indipendentemente da come
andrà The Gridge, la Gellar sembra aver
trovato se stessa nella traduzione. "Mi
è stato chiaro fin dall'inizio che lei voleva fare qualcosa di
diverso," ha detto Shimizu attraverso un
traduttore. "E' stato grazie al suo
entusiasmo che l'ho voluta".
La Gellar non
pensa a se stessa come alla regina
dell'horror. E non è nemmeno una grande
intenditrice del genere. Cosa le da la
spinta giusta? Freddezza psicologica. Attrazione fatale è spaventoso per lei tanto
quanto L'esorcista. Inoltre le piace
molto
l'adorazione per le donne protagoniste
negli horror. "Molto
spesso, il protagonista è relegato con la sua ragazza,
con la sorella..", ha detto la Gellar. "Ma
l'horror è dove la donna può prendere le redini - Naomi Watts in The Ring. Le donne
possono davvero brillare."
Il servizio
horror che la Gellar ha fatto per EW (lei si
è occupata delle foto; noi abbiamo preso in
prestito le frasi da alcuni dei nostri film
horror preferiti) riflettono un attrice che
sa quello che vuole. Ammette che il servizio era una
prova con se stessa: lei è allergica ai gatti; ha
anche una fobia per i vetri rotti. E poi, "E'
stato il miglior servizio che abbia mai
fatto che rende l'idea di dove sono proprio
ora. Sentivo nelle viscere di voler far parte di The Grudge.
Voglio aspettare quella senzazione di
nuovo. Non c'è nulla di meglio che essere in
grado di affrontare un film e dire, "credo
che abbiamo fatto qualcosa di eccitante".
Non ha ancora preso nuovi impegni per un
nuovo progetto, ma dopo l'esperinza in
Giappone, le piacerebbe far parte di un progetto in una località
altrettanto esotica, come l'Italia. "Sto pensando a un
vigneto. In Italia". A quanto pare un bel film horror italiano farebbe al caso suo.
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