Intervista a Sarah Michelle Gellar(Buffy) da Entertainment Weekly (8 ottobre 2004)

UN TIPICO GIORNO D'ESTATE A HOLLYWOOD. UN CALORE BRUCIANTE. Niente vento. E dall'altra parte della strada vicino ad un parco in cui giocano dei bambini, c'è un attrice morta sulla soglia. Capelli d'oro posati sulle erbacce, formiche che si muovono sulla sua pelle di bronzo. E' hot e non nel senso questo-vestito-color-cioccolato-sta-una-meraviglia-su-di-me. Lei è sudata. E c'è di peggio. "C'è puzza di urina qui giù", dice Sarah Michelle Gellar: "Te lo sto solo dicendo".

Nemmeno il fotografo che si aggira attorno a lei è molto felice. Questo servizio "Bionda morta sulla soglia" è un momento cruciale per il servizio fotografico ambizioso, spaventoso, pittoresco e molto cool che James White e Sarah Miochelle Gellar stanno preparando per Entertainment Weekly - un omaggio ai capolavori horror e inquietanti, di maestri italiani come Dario Argento e Mario Bava, in cui "le donne sembrano sempre incantevoli", dice White, "anche quando sono date per morte". Problema: la Gellar non appare sufficientemente senza vita. White si chiede se la colpa sia del posto in cui stanno facendo le foto. Forse dovrebbero andare da qualche altra parte.

"Aspetta" dice la Gellar.

Si china all'indietro. Gira la testa in modo che i suoi capelli cadano sugli scalini. Il tocco finale: una semplice torsione del suo polso ciondolante.

"Beeeeeene" dice White, scattando velocemente fino a far fuori un intero rullino di foto.

Questo è il valore aggiuntivo che ottieni da una giovane star il cui curriculum è pieno di morte. Buffy the vampire slayer, ovviamente, così come So cosa hai fatto, Scream 2, e, The Grudge in uscita il 22 ottobre, un frammento sinistro in linguaggio inglese di un horror giapponese, rifatto dal regista Takashi Shimizu autore della versione origine del 2003. "Vuoi occhi da bambola morta?" chiede la Gellar quando si avvicina ad una finestra piena di vetri coperti di sangue. "Posso fare occhi da bambola morta molto bene". Uno degli assistenti di White la afferra da dietro. Per finire, il corpo della Gellar si flette e gli occhi diventano di vetro. Perfetto....

Sbizzarrirsi con trucchi horror fanno parte della seconda natura della 27enne Gellar, e anche The Grudge non era nullo di nuovo. Il film, prodotto dal produttore di Spider-Man Sami Raimi, è un mosaico minaccioso che narra una storia che si sviluppa in una casa di Tokyo, Giappone. La Gellar ha interpretato il suo ruolo con così tanto fervore che "scherzavamo con Sam sul fatto che dovesse ottenere un ordine di restrizione", ha fatto notare. Non è solo perchè la Gellar e il marito Freddi Prinze Jr, sono pazzi del cinema Asiatico.

Quello che voleva, era essere connessa con qualcosa di eccitante dal punto di vista creativo - come in Buffy o come in Cruel Intentions. Ma non come un altro Scooby Doo. "Lasciare Buffy è stata la parte più terrificante e orribile della mia vita. Avevo solo 18 anni quando ho iniziato lo show. E' stato la mia vita," ha detto. "Andare direttamente a Scooby-Doo (2) mi ha fatto sentire sicura. A casa. Ma..."

The Grudge l'ha interessata perchè era diverso da tutto quello che aveva fatto prima: surreale, non lineare, con un artista a capo. Sono stati anche i tre mesi a Tokyo, girando in stile-guerriglia, rubando le riprese in ore in cui il traffico nelle strade o nella metropolitana non era elevato. L'esperienza è stata molto preziosa per lei, che è protettiva nei confronti del film che uscirà - giornalisti siete tutti avvisati! "Quando si sente parlare di scene che vengono girate di nuovo, automaticamente si pensa a dei problemi. Non è così", ha spiegato. "Si è trattato solo di aggiungere delle scene". Gli spettatori usati come cavie e che hanno visto l'anteprima del film, volevano maggiori particolari sulla storia dei protagonisti. La Gellar e Shimizu volevano aggiungere nuove scene. Indipendentemente da come andrà The Gridge, la Gellar sembra aver trovato se stessa nella traduzione. "Mi è stato chiaro fin dall'inizio che lei voleva fare qualcosa di diverso," ha detto Shimizu attraverso un traduttore. "E' stato grazie al suo entusiasmo che l'ho voluta".

La Gellar non pensa a se stessa come alla regina dell'horror. E non è nemmeno una grande intenditrice del genere. Cosa le da la spinta giusta? Freddezza psicologica. Attrazione fatale è spaventoso per lei tanto quanto L'esorcista. Inoltre le piace molto l'adorazione per le donne protagoniste negli horror. "Molto spesso, il protagonista è relegato con la sua ragazza, con la sorella..", ha detto la Gellar. "Ma l'horror è dove la donna può prendere le redini - Naomi Watts in The Ring. Le donne possono davvero brillare."

Il servizio horror che la Gellar ha fatto per EW (lei si è occupata delle foto; noi abbiamo preso in prestito le frasi da alcuni dei nostri film horror preferiti) riflettono un attrice che sa quello che vuole. Ammette che il servizio era una prova con se stessa: lei è allergica ai gatti; ha anche una fobia per i vetri rotti. E poi, "E' stato il miglior servizio che abbia mai fatto che rende l'idea di dove sono proprio ora. Sentivo nelle viscere di voler far parte di The Grudge. Voglio aspettare quella senzazione di nuovo. Non c'è nulla di meglio che essere in grado di affrontare un film e dire, "credo che abbiamo fatto qualcosa di eccitante". Non ha ancora preso nuovi impegni per un nuovo progetto, ma dopo l'esperinza in Giappone, le piacerebbe far parte di un progetto in una località altrettanto esotica, come l'Italia. "Sto pensando a un vigneto. In Italia". A quanto pare un bel film horror italiano farebbe al caso suo.

Grazie a smgboard.com per gli scans.

Creato da Buffyfaith - il 18/11/02 - © 2002 Buffyfaith. Questa intervista non deve essere pubblicata su altri siti. Se volete metterla sul vostro sito mettete SOLO il link a questa pagina e non il testo, specificando il mio nome e quello del mio sito.
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