Capitolo 8: Comparing Pure Hearts



Eudial passò accanto alle sailor correndo e cercò di ritrovare Willow e Xander. Il luna park era affollato, ma lei poteva fare affidamento sull'addestramento da Cacciatrice e in parte sui suoi poteri per poter aggirare in fretta i gruppetti di persone che le bloccavano il passaggio.

Finalmente scorse i due ragazzi seduti su una panchina: lei aveva l'aria triste, mentre lui sembrava ancora arrabbiato. Si avvicinò da dietro badando a non farsi sentire.

- Non posso crederci. - Si lamentò Willow. - Sembra che abbia dimenticato Buffy, eppure... -

- Forse non gliene importava più di tanto. E' un Osservatore, forse le Cacciatrici sono solo lavoro per lui... -

- Ma abbiamo sempre contato su di lui. Buffy si fidava... -

- Forse è per questo che è morta... -

- Non ripeterlo mai più! - Gridò Eudial balzando davanti alla panchina.

- E' la ragazza che era col signor Giles... - Sussurrò Willow.

- Si, ero con lui, è il mio Osservatore. -

- Sei la nuova Cacciatrice allora? -

-Beh, non ufficialmente in effetti. Però uccido i vampiri e Giles mi aiuta e mi allena. -

Xander la fissò, ostile.

- Ci ha messo poco a sostituire Buffy, vedo. -

Eudial sospirò e sedette sulla panchina in mezzo a loro.

- Non dire così. Ha sofferto tantissimo per la morte della vostra amica. Quando l'ho incontrato credevo che non lo avrei mai visto sorridere. -

- Ora invece lo fa anche troppo direi. -

- E allora? La vita va avanti anche se la gente muore. Bene o male la sofferenza si supera col tempo e si impara a convivere con la tristezza. Non è lo stesso per voi due? Da quando Buffy è morta siete stati sempre disperati, oppure vi è capitato di trovarvi a sorridere o a divertirvi anche senza di lei? Credetemi, Giles soffre ancora per Buffy, forse anche più di quanto non lo facciate voi due. Se qualche minuto fa lo aveste guardato in faccia invece di scappare via ve ne sareste accorti anche voi. Come osate giudicare una persona solo perché si sta facendo forza e sta cercando di andare avanti? Non eravate venuti qui perché avevate paura che fosse disperato? Invece di essere contenti di trovarlo in buona forma lo colpevolizzate perché non è sull'orlo del suicidio?! -

Eudial scoppiò a piangere e Willow la imitò. Xander rifletté per qualche secondo su quelle parole e si sentì in colpa: erano stati veloci a giudicare, ma non avevano nemmeno tentato di capire come stessero effettivamente le cose. Imbarazzato, porse un pacchetto di fazzoletti alle due ragazze.

Eudial si asciugò gli occhi e riprese a raccontare ai due ragazzi tutto quello che era successo da quando aveva conosciuto Giles. Parlarono a lungo, poi un clamore di grida attirò la loro attenzione.


Giles si sentiva sprofondare in un passato che avrebbe voluto poter cambiare. Le ragazze che Eudial gli aveva indicato come guerriere sailor lo stavano osservando: le cinque più giovani con curiosità, le altre due con un velo di ostilità negli occhi.

Trovarsi davanti Willow e Xander all'improvviso era stato un trauma: era dalla notte in cui era morta Buffy che non li vedeva, da quando aveva dovuto portare ai suoi amici la notizia. Si costrinse a rivivere gli eventi di quella notte, ma quello che era successo quando era tornato alla biblioteca era solo un ricordo confuso, offuscato dal ricordo indelebile del corpo straziato di Buffy. Ricordava di aver parlato con Willow e Xander, ma poco altro.

Chiuse gli occhi cercando di riprendere la calma, ma li riaprì poco dopo sentendo il tocco gentile di una mano sul suo braccio. Una delle cinque sailor più giovani, quella con i capelli biondi e due strani codini, si era avvicinata e gli stava chiedendo se poteva fare qualcosa per lui.

Si sforzò di sorriderle.

-Nessuno può farci molto, temo. Grazie. -

- Usagi, lascia perdere. - Disse Haruka – E' amico di Eudial, non ci si può fidare di chi è in combutta con quella strega. -

Giles ricambiò lo sguardo ostile di Haruka e stava per risponderle, quando sentirono le grida.


Mikorsot sorrise soddisfatto: i suoi demoni stavano attaccando in massa gli esseri umani. Presto quel posto di divertimento sarebbe diventato un concentrato di terrore. Forse, con un po' di fortuna, sarebbe riuscito ad eliminare anche le sailor senshi e la Cacciatrice, ma se così non fosse stato, non importava, aveva altri progetti per loro. Voltò le spalle al Luna Park e si dissolse, lasciando l'attacco nelle mani dei suoi sottoposti.


Eudial gridò a Xander e Willow di mettersi al sicuro e cominciò a correre nella direzione da cui venivano i rumori. Molta gente stava scappando nella direzione opposta e lei doveva farsi largo tra la folla. Guardò indietro: Willow e Xander la stavano seguendo nonostante le sue parole.


Le sailor si scambiarono un'occhiata nervosa e guardarono Giles: qualcosa di grave stava accadendo, ma non potevano trasformarsi davanti a uno sconosciuto.

Giles estrasse un pugnale e rivolse un sorriso ironico alle ragazze.

- Allora, cosa aspettate a trasformarvi? Non penserete mica che Eudial non mi abbia mai parlato di voi? -

Voltò loro le spalle e si diresse nella direzione delle grida, pronto ad affrontare il pericolo.


Eudial usò i suoi poteri per avanzare più in fretta nella folla; teletrasportandosi di qualche metro riusciva ad evitare la maggior parte della gente in preda al panico. I due ragazzi americani erano rimasti indietro e lei ne fu contenta: sarebbero stati più al sicuro.

Raggiunse i demoni che stavano attaccando e ne infilzò due con un singolo colpo della balestra.

Ne respinse un altro con un calcio e saltò in alto, fermandosi a mezz'aria per qualche secondo per ricaricare l'arma.


Giles raggiunse il posto della battaglia e si accorse di Willow e Xander che erano rimasti ai margini della zona del combattimento.

Affidò loro le buste dei peluche, poi raggiunse in fretta Eudial. La ragazza stava massacrando i nemici che la attaccavano, ma riuscì a trovare il tempo di sorridergli e rivolgergli qualche parola.

- Sei in ritardo, Osservatore. Non vuoi giocare anche tu? -

- Ma oggi non avevi detto di lasciare i vampiri alle sailor e di volerti divertire? - Le chiese, lanciandole una spada corta.

Eudial afferrò l'arma e decapitò un mostro, poi sorrise passando a Giles la balestra scarica.

- Questi non sono vampiri. E poi, io mi sto divertendo. -

Giles scosse la testa con un sorriso rassegnato mentre ricaricava la balestra e la usava per colpire un demone che si stava avvicinando a Eudial da dietro.

Gli attacchi delle sailor si unirono ai loro e ben presto i demoni furono sterminati.

Eudial pulì la lama della spada con un fazzoletto, poi la ripose in borsa e si diresse verso Willow e Xander. Recuperò le buste con i peluche e spinse i due ragazzi verso Giles.

- Peccato che con il tiro al demone non si vincano pupazzi vero? Va bene, non importa. Vado a mettere questi in macchina, credo che voi abbiate bisogno di parlare col mio Osservatore, giusto? -

Si allontanò canticchiando verso il parcheggio. Haruka e Michiru si scambiarono uno sguardo d'intesa e la seguirono.


Eudial ripose le buste nel bagagliaio e lo richiuse. Lanciò in alto il mazzo di chiavi della macchina e lo riprese al volo, chiedendosi se fosse il caso di fare un giro in auto mentre Giles parlava con i due giovani. No, meglio di no, decise, lo avrebbe aspettato e magari nel frattempo avrebbe comprato qualcosa da mangiare agli stand del luna park.

Si specchiò nel vetro dell'auto per controllare il graffio sulla guancia che le aveva fatto uno dei demoni poco prima e trasalì vedendo il riflesso di Sailor Uranus alle sue spalle.

- Cosa volete? - Chiese senza girarsi, sapendo che anche Sailor Neptune doveva essere nei paraggi.

- Cosa vuoi tu, strega? Cosa ci fai a Tokyo? -

Eudial la guardò con aria innocente.

- Mah, niente di speciale direi. Caccio demoni e uccido vampiri, le solite cose insomma...-

- Smettila! Speri davvero che ti creda? -

- Non siamo così ingenue, strega, - proseguì Michiru – ormai ti conosciamo troppo bene, non sei certo il tipo di persona che va in giro a fare del bene senza averne un tornaconto personale. Non escluderei nemmeno la possibilità che tutto questo sia opera tua. -

- Se davvero lo fosse, non avrei scelto demoni tanto deboli e di certo non avrei combattuto io stessa contro di loro. E poi chi siete voi per giudicarmi? Credete di essere tanto migliori di me? Non avete mai avuto scrupoli a calpestare gli altri per raggiungere i vostri scopi. Eppure se voi combattete i demoni, nessuno sospetta della vostra buona fede! -

- Devo ricordarti che hai tentato di ucciderci cinque anni fa? -

- Avreste fatto lo stesso se uno dei talismani lo avessi avuto io. -

Haruka scoppiò a ridere.

- Tu? Impossibile. I talismani possono trovarsi solo in cuori puri e questo non è certo il tuo caso. -

- Siamo più simili di quando non vogliate ammettere. Permettetemi di dubitare che i vostri cuori siano più puri del mio. In ogni caso non è questo il punto. Ripeto: cosa volete? -

- La verità, strega. -

- L'avete avuta, ma non ci credete. Cosa posso farci? Ah, sì, aspettate, ora vi dico tutto. In realtà sono qui per sterminare l'umanità e torturarvi orribilmente. Poi mi farò una coperta patchwork con i vostri fuku e la userò davanti alla televisione mentre guarderò i telegiornali che mostrano la distruzione del mondo che io stessa avrò avviato. Va meglio così, suona più plausibile? -

- Puoi fare la spiritosa quanto vuoi, ma ciò non cambia le cose. -

- Voi non volete la verità. Non ve ne frega niente delle mie intenzioni, né di scoprire da dove vengano i demoni. Voi volete solo una cosa. La vendetta. State solo cercando una scusa per vendicarvi di quello che vi ho fatto alla cattedrale marina. -

Fissò le due sailor, poi lasciò cadere la borsa con le armi sul sedile dell'auto e richiuse lo sportello.

- Forza. E' la vostra occasione. Io sono qui e sono disarmata. Potete fare quello che volete. Non ci sono nemmeno testimoni che possano giudicare la purezza dei vostri cuori. La strega cattiva è davanti a voi, che faranno ora le paladine della giustizia? -

Eudial aspettò per qualche istante, appoggiandosi alla fiancata della macchina.

- Beh? Se non fate nulla allora forse non siete del tutto sicure che io vi stia mentendo. -

Michiru guardò Haruka e indicò in direzione dell'uscita del luna park: Giles e i due ragazzi stavano arrivando.

- Meglio andare. - Disse a bassa voce.

Eudial sorrise.

- Oh, che peccato, avete perso la vostra occasione! - Le salutò con la mano – Ripensate a quello che vi ho detto, potreste avere una rivelazione. Ci vediamo! -

Le due sailor si allontanarono in fretta lasciandola sola.

Eudial studiò l'espressione di Giles: lui e i due giovani americani dovevano essersi spiegati perché ora lo sguardo dell'Osservatore era molto più sereno, anche se leggermente velato di tristezza.

Ne fu sollevata.

- Cosa volevano quelle due? Volevano attaccarti di nuovo? -

- Niente di importante, non preoccuparti. - Eudial liquidò la questione come insignificante con un gesto della mano, poi lanciò le chiavi della macchina a Giles. - Direi che è ora di andare a cena e poi possiamo continuare la nostra serata libera. Naturalmente sarete nostri ospiti, ragazzi. C'è qualche posto che vi piacerebbe visitare? Naturalmente offre Giles. -

L'Osservatore sorrise, rassegnato, e salì in auto.

-Naturalmente. -


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