NUOVA STAGIONE

BUFFY (21)

IL RITORNO DI BUFFY (PRIMA PARTE)

 

Nei precedenti episodi: Buffy è a New York alle dipendenze di uno squattrinato ma determinato detective privato. E’ in attesa che da Sunnydale, dai suoi amici arrivino buone notizie. Questi infatti sono impegnati a trovare una cura per invertire gli effetti del sortilegio che l’ ha tramutata in un demone. Tara, Willow e Gyles stanno tornando dall’Inghilterra dove in un castello stregato hanno ottenuto la soluzione per il problema della cacciatrice. A Sunnydale intanto Demetra, circondata dai restanti compagni della ex cacciatrice, combatte le forze del male che comunque sembrano meno intense e terribili dopo la sconfitta di Lord Dominion.

 

Cos’è la felicità ? Per Rich Anderton è stare nascosto dietro alcuni cespugli del Central Park a scambiare dolci effusioni con la sua ragazza. Rich alza la maglietta alla sua donna per scoprirle il seno. Avvicina le labbra ai suoi capezzoli, non più velati dal tessuto della t-shirt. Sono in ombra e i loro corpi formano un’unica sensuale massa, fatta di abbracci e di carezze. I due rotolano sul tappeto verde del parco e sfuggono al cono di oscurità che tutelava la loro privacy. Escono alla luce di un lampione guardone che illumina la vera natura del loro rapporto. Rich guarda negli occhi la sua compagna che ricambia lo sguardo. Rich si stacca da lei e prende una sigaretta dalla tasca della camicia – C’è qualcosa che non va ? Te lo leggo in faccia che sei preoccupata e questo mi fa stare male..- La ragazza allunga una mano per strappargli di bocca la sigaretta – Sono queste a farti stare male. Non voglio un ragazzo con i polmoni marci. Te l’avrò detto mille volte che ci sono altre cose,più interessanti da stringere tra le proprie labbra..- Rich si alza un po’ nervoso – Basta così John..se non vuoi parlarmi del tuo problema. Allora vuol dire che tra noi è tutto finito..vuol dire che non sarai più la mia ragazza…- Confusi? Non dovete esserlo perché New York è una città dove si intrecciano storie singolari come quella dei due fidanzatini Rich e John. I due ragazzi si sono conosciuti a scuola e in uno dei bagni dell’edificio si sono scambiati il primo bacio. Poi entrambi hanno lasciato la strada maestra dell’istruzione e di una vita normale e si sono tuffati in quella   clandestina e notturna della metropoli. Le rispettive famiglie non sanno più nulla di loro,non conoscono il perché della loro fuga ne sospettano che dietro questa c’è un motivo semplice e forte come l’amore. Ma da un po’ il loro rapporto ha cominciato a mostrare dei cedimenti. John che ha il ruolo della ragazza è diventato sempre più ossessivo e salutista. Rich non vuole rompere con la sua vita spericolata ed è disposto a tutto per continuarla, anche ad abbandonare l’unica persona che abbia mai amato e che per ovvie ragioni l’abbia veramente capito. Il Central Park da sempre teatro della loro passione si è trasformato nella cornice del loro dramma. John prova a ricucire lo strappo ma come testimoniano le rozze pezze sui suoi pantaloni non è portato per il ruolo della sartina – Vuoi sapere cosa non va?. Il fatto che ti ostini a comportarti come un ragazzino.Sei un uomo e devi cominciare ad esserlo in tutto e per tutto. Voglio una vita normale..una casetta in un quartiere di periferia..voglio poter chiedere il sale al vicino e non avere come compagno di stanza qualche microspacciatore tuo amico..- Rich temeva questo genere di discorsi e non sa cosa rispondere. Rich è fortunato perché tre tetri personaggi stanno per toglierlo dall’impaccio di una replica difficile. Si muovono rapidamente tra gli alberi e cespuglio poi di colpo balzano sulla scena e i due ragazzi capiscono d’un tratto che la crisi sentimentale è l’ultimo dei loro problemi. John che non comprende subito l’entità del pericolo – Scommetto che sono amici tuoi? Solo la gente che frequenti e in particolare quei balordi del Sado Bar, si vestirebbero in questo modo osceno. Ragazzi..mi lasciate semplicemente senza parole. Tu saresti anche carina, ma , gioia mia, devi migliorare il tuo look..l’armatura sarà anche trasgressiva ma ti ingrossa i fianchi..e poi il colore che hai scelto..è troppo cupo, medievale.- Rich non parla più e la figura apostrofata malamente da John è pronta all’immediata e crudele vendetta. John non può fare nulla, mentre una serie infinita di punte metalliche lo trafiggono. Rich non riesce neppure a gridare si trova intorno al collo una lingua di cuoio. Si sente soffocare, poi ha l’impressione di vedere il mondo alla rovescia, di fluttuare con lo sguardo nell’aria. Queste strane sensazioni sono le ultime cose elaborate dal suo cervello mentre la sua testa rotola dal collo e finisce ai piedi di chi l’ ha decapitato. Le tre figure spariscono come sono comparse, lasciandosi alle spalle una scia di orrore e mistero.

 

Stavo facendo un bel sogno..e ho dovuto interromperlo per questo,per un tossico che si è bucato troppo..- Un flash illumina il volto assonnato del detective della omicidi Arold Makan. Due suoi uomini impediscono al loro capo di far ingoiare la macchina fotografica al giornalista impiccione. Lo spingono presso il medico della scientifica che si domanda perché i sacchetti di plastica abbiano tutti una dimensione standard. – Adesso sarà un bel problema farci stare la testa della seconda vittima. – Makan mastica una gomma americana e cerca in ogni modo di fare un palloncino degno di questo nome – Ho smesso di fumare perché sono stati i polmoni a chiedermelo, così adesso mi rimangono solo queste per distendere i nervi – Il medico sbadigliando – Non è facile trovare la pace interiore quando si fa un mestiere come il nostro..- Makan indispettito dal commento dello specialista – Immagino che lei sia più abituato a quella eterna dottore. Può darmi qualche dritta su quello che è successo qui..- Il medico espone la sua tesi –  Non è il mio lavoro ma dando un’occhiata ai cadaveri ho visto delle impronte prodotte da piedi diversi.Temo che questa volta non dovremo occuparci di un solo assassino ma di un gruppo di spietati e sadici criminali..- Makan gli elargisce una pacca sulla spalla bardata dal suo camice bianco,quello che il dottore si toglie solo per andare a letto – Attendo il suo referto nel pomeriggio. – Il detective se ne va e non sa di essere spiato da qualcuno che mostra un grande interesse per quello che è successo nel parco. La figura dopo aver lanciato un ultimo sguardo ai poveri resti dei due ragazzi si allontana movendosi con un’agilità fuori dal comune. – Feeler è abituato alle cattive notizie. Ovviamente c’è una graduatoria per queste e quelle che ascolta dalla sua collaboratrice appartengono certamente alla fascia a. Il biscotto che teneva in mano, pronto ad essere inzuppato nel caffelatte finisce sul pavimento e il suo appetito mattutino si trasforma in nausea totale. Feeler spostando la tazza – Ti ringrazio..mi hai dato un buon motivo per cominciare una rigida dieta. Ti dispiace saltare i dettagli più raccapriccianti..il mio difetto è lo stomaco debole..- Davanti a lui Buffy che è appena tornata dalla sua versione New Yorkese della ronda notturna che svolgeva a Sunnydale – Chi ha ucciso quelle persone non è umano.Credimi me ne intendo di queste cose..- Feeler ne è sicuro visto che anche prima di essere tramutata in un mezzo demone Buffy era una cacciatrice di vampiri. Feeler si alza abbandonando l’idea di una lunga colazione – La cosa che mi preoccupa di più è che di questo caso se ne occuperà quel cinico farabutto di Makan. - Buffy intuendo che Feeler ha un conto da regolare con quasi tutti gli sbirri cittadini non fa troppo caso alle sue parole. Feeler – Cosa devo fare secondo te? Non posso investigare per conto mio..se Makan si accorge che gli metto i bastoni tra le ruote lui troverà il modo di mettermeli in quel posto e tu sai cosa intendo..- Buffy capendo – Mi occuperò io della cosa. Intensificherò le ronde e cercherò di usare i miei poteri per arrivare dove nemmeno la polizia può pensare di giungere, superando tutte quelle regole che differenziano un poliziotto buono da uno vincente – Feeler applaudendo ironicamente il discorso dell’amica – Non devi stare alzata fino a tardi a vedere le repliche di New York Police Department..se poi gli effetti sono questi. – Buffy tendendo il suo orecchio deforme – Ho una bella notizia per te e per il tuo portafoglio. Sento dei passi e delle voci. Potrebbero essere dei potenziali clienti..- Feeler sedendosi dietro la scrivania mentre Buffy si preoccupa di sgombrarla dai resti della colazione – Secondo me sono dei reali..creditori. Ne ho un bel po’ che mi fanno il filo..ma io ho sempre respinto le loro avance. Se sono qui è perché hanno deciso di passare dal corteggiamento soft..all’inculata in grande stile..- Bussano alla porta e Buffy sapendo che il suo aspetto non è certo tranquillizzante per i clienti sparisce nella sua stanzetta. Feeler è indeciso se andare armato a ricevere chi lo attende oltre la soglia, ma poi si lascia guidare dal suo istinto e abbandona le preoccupazioni e la pistola nel cassetto.

- Mettiti questi o rischi di non vederci più…- Xander ascolta il consiglio di Peter e indossa un paio di occhiali da sole. Con gli occhi opportunamente schermati si rivolge verso il centro del Magic Shop dove Tara e Willow si stringono per mano e da questo gesto apparentemente normale nasce un’ incredibile vampata cremisi i cui bagliori inondano la stanza del negozio. Nigmos interviene,dietro di lui Gyles che come il suo amico sta controllando l’effettivo potenziale necro-mantico delle due streghe – Notevole davvero notevole. L’energia fluisce dai loro corpi in modo spontaneo, senza bisogno di artifici. – Gyles, mentre le due ragazze interrompono il loro incantesimo – Dobbiamo avvisare Buffy..grazie al potere necro-mantico potremo trasformarla nuovamente in un essere umano..- Demetra è rimasta in disparte – Bene così potrò andarmene da questa cittadina…io ho bisogno di respirare l’aria delle grandi città..- Peter si rivolge a lei con tono interrogativo – E con Fred come la metti?.Non puoi scaricarlo in questo modo ?- Demetra sorride – Lo so che sei un esperto in materia ma non preoccuparti, Fred è abbastanza adulto da capire che la nostra è una di quelle storie che al massimo dura una puntata o due..- Tara e Willow stremate dallo sforzo a cui sono state sottoposte si siedono mentre Nigmos raffredda gli entusiasmi – Le analisi sulla forza necro-mantica non sono state completate..immagino che nessuno in questa stanza voglia rischiare la vita di Buffy a causa di un eccessiva foga risolutiva.?.- Tutti tacciono e Nigmos interpreta il silenzio come un generale assenso al suo fosco interrogativo.

Feeler sa che a New York si possono realizzare anche i desideri più inconfessabili basta avere un po’ di soldi,conoscere i posti giusti e non pensare troppo alle conseguenze di quello che si sta per fare. Tre regole che lui intende rispettare visto che è deciso ad entrare in un locale molto sulfureo che si trova nei recessi della periferia e che ha il nome di Sado Bar. Il buttafuori all’esterno è coperto dalla testa ai piedi da una tuta di lattex che evidenzia come la pancia sia uno dei suoi problemi. Indossa un cappuccio con delle cerniere al posto della bocca e degli occhi. Queste ultime sono aperte per scrutare in modo spietato i possibili clienti del locale. Feeler è qui per condurre delle indagini ma non può fare a meno di pensare che non ha mai disdegnato un po’ di sano ed erotico sadismo,anzi a lui piace dominare il prossimo e la cosa è ancor più interessante quando questo ha le fattezze di una bella donna. Sul tetto dell’edificio che risente di troppe influenze gotiche ,tra dei doccioni di cartapesta ,vicino al poco scintillante neon con il nome del locale e una tipa fatta di lucine che srotola una frusta ad intervalli regolari, c’è l’angelo custode di Feeler. Si tratta di Buffy nella sua forma demoniaca – Ce l’ha fatta il vecchio vizioso ad entrare nell’inferno che tanto lo attrae. Non capisco cosa ci trovi la gente a farsi male o a farne al prossimo…e poi sarei io il mostro. – Rimane tra le finte statue mentre Feeler è dentro al locale. Feeler è stato contattato da alcuni amici delle due vittime del parco. Secondo i compagni dei morti questi sono stati uccisi da un gruppo di pazzoidi che frequenta proprio il Sado Bar. Feeler ha solo questa pista e vedendo ciò che si presenta ai suoi occhi teme che tutta la storia sia un po’ troppo per i suoi esigui mezzi di piccolo detective privato. Una tipa con indosso solo un collare borchiato e una striscia di pelle che ne vela a stento l’inguine si materializza davanti a lui – Cosa scegli…il piacere – Indica il seno sinistro dove c’è la scritta piacere – O il dolore..ti assicuro che il secondo è di gran lunga il mio preferito..- Indica l’altra tetta. Feeler guardando in mezzo alle sua gambe – Non c’è una terza via ?..- La ragazza si allontana e Feeler si trova sbattuto contro una gabbia che sta al centro del locale. Sente le sbarre contro il viso –  Lasciatemi stare…se ho voglia di divertirmi ti farò un fischio ok ? – Chi lo preme contro la gabbia lo gira per guardarlo in faccia. Feeler squadra un omone enorme anche lui coperto da cuoio e punte di ferro. Indossa un cappuccio – Cosa ci fai qui.?.- Feeler accendendosi una sigaretta – Ci conosciamo? Non mi ricordavo di avere tra i miei amici qualcuno che va in giro conciato come un insaccato di cuoio..- Il tipo si sfila il cappuccio rivelando il volto dell’armadio assassino .il collega di Feeler che tante volte in passato ha sfruttato per i suoi fini la propensione all’alcool e all’ubriacatura del nostro detective. – Armadio sei proprio tu. Non dirlo in giro ma sono qui perché sto seguendo un’indagine. Anzi visto che mi sembri un abituè di questo inferno..conosci per caso un tizio che chiamano simpaticamente il Boia.? – L’armadio si rimette il cappuccio come avesse paura di mostrare il suo vero volto. Poi si chiude la bocca letteralmente tirando la cerniera della sua maschera. Feeler – Ho capito. Certi nomi è meglio non farli e tra questi il più pericoloso..è proprio quello del Boia. Che vuoi farci amico..finisco sempre per fare delle grosse cazzate..- L’armadio alza il suo braccio e indica una porta che si intravede a stento tra i fumi e il marasma generale fatto di persone che si picchiano, di altre che amoreggiano in modi che Feeler non pensava umanamente possibile, per concludere con alcune di queste che si divertono a torturare il loro prossimo che trae grande godimento dal proprio tormento. Feeler vorrebbe ringraziare l’armadio ma questo è già tornato nel sadico carnaio, nella bolgia fatta di corsetti, fruste, piercing, cera bollente e di tutte quelle diavolerie che l’uomo ha escogitato nel tempo per rendere delizioso il dolore altrui. Feeler sta per spegnere la cicca deciso ad andare avanti,oltre la porta indicatagli dal presunto amico. Una donna si mette in mezzo e gli chiede con il tono di chi supplica una divinità – Ti prego spegni la sigaretta sul mio corpo..adoro farmelo bruciacchiare..dai voglio essere il tuo posacenere di carne e sangue..- Feeler disgustato sorpassa l’esaltata e poi, senza pensarci più, entra nel lungo corridoio dietro la porta. Qui l’ambiente è più calmo e del furore esterno provengono solo rumori che man mano che avanza nel corridoio diventano sempre più flebili. Bussa alle porte ai lati del corridoio ripetendo il nome dell’uomo che sta cercando. – C’è qualcuno.? Devo parlare con una persona forse la conoscete..si fa chiamare il boia…- Dopo il quarto tentativo andato a vuoto Feeler capisce di aver dato retta per l’ennesima volta alla persona sbagliata. – Se qui non c’è il boia o qualcuno dei suoi amichetti..allora perché Armadio ha indicato questo luogo.Se fossi paranoico penserei ad una trappola..- All’improvviso il corridoio si riempie di fumo e Feeler tossicchiando per quello che gli sta entrando in gola, estrae la sua pistola ,cercando di darsi coraggio – So che si tratta di un trucco..roba teatrale..da qualche parte c’è un grosso tubo collegato a qualche macchinario. Ci vuole molto di più per impressionarmi..- Feeler ha la spiacevole abitudine di veder esaudite le richieste che vorrebbe non fossero mai ascoltate. Dal fumo emergono tre figure che lentamente assumono un aspetto cupo e minaccioso. Feeler punta contro i tre la sua arma, ma sa già che le sue pallottole non potranno rimandare a lungo la sua probabile brutta fine – Credo che sia arrivato il momento di giocare la mia carta speciale..- Le tre figure vedono Feeler urlare a squarciagola -.Aiutooo…- Sorridono e avanzano minacciose. Feeler è schiacciato contro il muro – Fatemi indovinare voi siete quelli che hanno ucciso i due ragazzi nel parco…- I tre individui non parlano preferiscono agire. Feeler – Ho capito appartenete al gruppo dei nemici silenziosi..quelli che non stressano il buono con giri di inutili parole ma vanno subito al sodo..- La figura al centro che ha le fattezze di una donna e indossa un’ armatura metallica si porta le mani al ventre lucente e Feeler ha l’impressione che questo si apra. Feeler –  Ho saputo di cosa siete capaci, per cui se non vi dispiace io sceglierei una morte indolore…potete farmi questo favore..è il mio ultimo desiderio..in realtà ce ne sarebbe anche un altro: vorrei che una certa persona a causa della sua scarsa prontezza bruciasse per sempre nell’inferno che immagino voi conosciate piuttosto bene..- Il ventre della donna si schiude di colpo rivelando al suo interno una serie di punte acuminate. Gli altri rimangono in disparte preparando le loro armi che consistono in lunghe fruste terminanti con lame di rasoio e in pinze a forma di artiglio. – Ora so perché continuavano a fischiarmi le orecchie…- Feeler è felice di vedere che le sue preghiere non sono state vane. Certo ci vuole un po’ di immaginazione nel pensare alla nuova incarnazione demoniaca di Buffy come all’apparizione di un angelo, ma Feeler non cerca corrispondenze iconografiche solo qualcuno, possibilmente super forte, che lo tiri fuori dai guai. I tre killer si occupano della nuova arrivata. La donna con il ventre metallico spara le sue punte. Buffy le evita e, con un abile salto, scavalca gli altri due aggressori portandosi alle loro spalle. Una volta che è planata dietro di loro li calcia con forza contro le pareti. Altre punte volano e Buffy toglie dalla loro traiettoria il povero Feeler. Buffy – Vattene..questi qui fanno sul serio..- Feeler corre via e Buffy si trova circondata dai tre killer soprannaturali. La donna parla e la sua voce è metallica come il suo corpo – Io sono la Vergine di Norimberga…- Buffy pronta – Io non lo sono più da un bel pezzo ma non vorrei crearti dei complessi..ne devi avere già parecchi a causa dei tuoi problemi di stomaco..-

La vergine – Noi siamo gli emissari del Grande Dolore..noi siamo qui per tradurre la sofferenza umana in energia.. abbiamo bisogno di questa forza primigenia...- Buffy avendo già sentito questo tipo di discorsi – Per questo passate il vostro tempo ad uccidere la gente..ma perché prendervela con due innocui studenti gay. ? – Il tipo con gli artigli frusta con questi il vuoto che lo separa dal corpo di Buffy – Anche noi abbiamo le nostre debolezze…perché per quanto possa sembrare strano un tempo anche noi eravamo umani..prigionieri di involucri di carne..- Buffy triste – Ti capisco, ma non posso credere che voi tre abbiate barattato la vostra umanità per diventare tre araldi demoniaci al servizio di un oscuro padrone..- Il terzo alzando la mano armata di frusta – Invece è proprio così..la gente è disposta a tutto pur di avere il potere che ha sempre desiderato. L’oscuro padrone di cui parli ci ha dato questo e l’opportunità di fare all’ennesima potenza quello in cui eccelliamo..- Buffy – Immagino tu non stia parlando del punto croce…- La vergine di Norimberga – No..noi siamo i migliori a far soffrire il prossimo, ecco perché abbiamo scelto di diventare le incarnazioni viventi di tre antichi e famosi strumenti di tortura..- Buffy battendosi la testa – Ma certo la Vergine di Norimberga non è il titolo di un film porno tedesco..è quella specie di armadio a forma umana piena di punte. E voi altri due chi sareste..?- Il tipo con gli artigli – Io sono Ragno Di Ferro e prendo il mio nome da queste pinze che venivano usate per dilaniare le carni delle streghe..- Il tipo con la frusta – Io sono il Fustigatore…- Buffy tendendo la mano – Io sono Buffy piacere di avervi conosciuto. Vi conviene filare perché il mio amico..sta tornando accompagnato dalla polizia. che sarà ben felice di mettere le mani sugli assassini del parco..- I tre scoppiano a ridere e poi si stringono intorno a Buffy – Non preoccuparti..non morirai. Chi guida la nostra mano..desidera che ti conduciamo da lui. Spremeremo ogni stilla di dolore dal tuo corpo e la tua sofferenza soprannaturale ci permetterà di attingere al potere di quella che noi abbiamo chiamato la PAIN STATION..- Buffy non può opporsi ai tre aguzzini che la afferrano. Il fumo intorno a lei sale e diventa denso quasi simile ad una muraglia grigia. Buffy e i suoi carnefici scompaiono e quando Feeler piomba nel corridoio di lei non c’è più traccia.

 

CONTINUA…