Titolo:
Buffy's back


Autore:
Kit

Buffy aveva mandato Dawn a scuola e le ragazze al college,così era riuscita a rimanere da sola e in pace e aveva deciso di andare alla cripta di Spike: aveva bisogno di risposte e solo il vampiro poteva dargliele.
Entrò piano nella cripta, ma Spike dormiva. La cacciatrice si arrampicò sul letto del vampiro e si distese accanto a lui, appoggiandosi al suo petto.
Chiuse gli occhi. Stava bene lì, si sentiva protetta, come quando...quando era morta. Strana sensazione, ma era piacevole.
"Aiutami." disse quasi senza accorgersene."Ti prego, Spike, aiutami."
Il vampiro fu svegliato da quella voce straordinariamente bassa e sconsolata e quando aprì gli occhi trovò Buffy, inaspettatamente distesa accanto a lui. Si sorprese, ma po' decise di chiedere cosa non andava : era strano che Buffy stesse lì!
"Che succede?"
"Ieri hai detto che avresti fatto qualunque cosa per me. E' ancora valida l'offerta?"
"Sempre."disse il vampiro passandole dolcemente una mano intorno alle spalle.
"Allora vorrei parlare."
"Di cosa?"
"Vorrei sapere come...come è stato quando...quando sei tornato al mondo."
Il vampiro tirò un sospiro e poi iniziò. "E' successo molto tempo fa. Come sai, Drusilla mi vampirizzò e dopo il funerale mi svegliai in una bara soffocante. Scavai e mi ferii come te, poi...poi feci il vampiro e mi mangiai due damigelle. Quando ti svegli vampiro hai molta fame.Non è come quando ti svegli da morto normale."
"Io infatti avevo sonno."
"Appunto. Oh, come vanno le mani?"disse pendendogliene una ed esaminandola."Mmmh, stai guarendo."
"Già. E...dimmi un'altra cosa.Che è successo mentre ero morta?Willow non me lo dirà mai. Cioè, non mi dirà mai la verità."
"Willow e Tara si sono trasferite per badare a Dawn e il tuo sosia -robot ha fatto un sacco di panini.Ma non era te e mancavi a tutti, così, a quel che sembra, la strega ha di nuovo giocato con la magia e ti ha riportato qui, con tutto il casino che ne è derivato poi."
"Capisco."
Buffy si alzò a sedere sul letto, coprendosi la faccia con le mani. "Non pensavo che tornare a vivere dopo...dopo quello che ho conosciuto potesse risultare così difficile."
Spike si mise a sedere accanto a lei e la prese fra le braccia. "Se hai voglia di sfogarti puoi sempre picchiare me. Mi sei mancata così tanto, Buffy."
La Cacciatrice lo guardò: era stato di parola, l'aveva aiutata e aveva mantenuto tutte le promesse che le aveva fatto...che bravo vampiro. La ragazza sorrise e lo abbracciò,tenendolo stretto a sé.
Spike non riuscì a non lasciarsi sfuggire un singhiozzo. "Non andartene...non di nuovo, per favore. Io non so come sia il Paradiso, ma posso immaginarlo solo quando tu sei qui. Forse sono patetico, non sono neanche un vampiro malvagio, ormai,ma prometto che farò il possibile per renderti al vita un po' più facile."
"Grazie." Lo abbracciava sempre. "Siamo morti, Spike.Per questo tu sei l'unica persona che riesce a capirmi, loro non possono farlo più. Io...io non so, onestamente, se potrò o meno ricambiare i tuoi sentimenti, ma...ma ti ringrazio ugualmente per quello che hai fatto e fai per me e Dawn."
Spike aveva il nodo in gola, per la commozione: no, Buffy non era mai stata così. Avrebbe dovuto resuscitare più spesso se quelli erano i risultati!
"Sei stata molto gentile con me. Potrei anche abituarmi a queste gentilezze, Cacciatrice."
Buffy sorrise. "Domani ti picchio. Domani giuro che ti faccio sanguinare e condisco il roast beef con il tuo sangue,dannato d'un vampiro. Così va meglio?"
"Puro stile Cacciatrice.inconfondibilmente familiare, stai andando bene." Poi il vampiro si chinò su di lei e le baciò la fronte. "Buona fortuna, ne avrai bisogno."
"Per cuocere la carne?"
"Per vivere."
Buffy lo guardò e annuì. "Ma tu ci sarai. Tu sei eterno."
"Ammesso che non inciampi su un paletto direi di sì."
"andiamo, non puoi morire!"
"Senti chi parla!"
Risero.
Buffy rise e per la prima volta dacché era tornata si sentì bene. Forse... forse non era così male essere di nuovo a Sunnydale...c'era Spike, c'erano i ragazzi e anche Giles sarebbe tornato presto,dopotutto.
Per il resto, solo il tempo avrebbe detto se era stata una buona idea.

fine