Titolo:
Goodbye to you


Autore:
Kit

Disclaimer:
i personaggi appartengono a J.Whedon e Wb e sono qui riproposti senza scopo di lucro

Buffy entrò in casa correndo e si precipitò al pino di sopra. Dawn le aveva detto che Giles aveva intenzione di lasciare la città e a Buffy non andava affatto bene, doveva assolutamente parlargli.
Bussò alla porta della stanza che aveva assegnato provvisoriamente a Giles, sperando di trovarlo ancora lì e fu sollevata quando le permise di entrare.
"Buffy, qualcosa ti preoccupa?"
La ragazza lo guardò dritto in faccia."Certo che qualcosa mi preoccupa!Lei mi preoccupa!"
"IO?In che modo posso...?"
Buffy riprese fiato. "Dawn mi ha detto che vuole lasciare la città."Giles si sedette sul letto. "E' così in fatti."
"E quando pensava di dirmelo?Un fax direttamente dall' Inghilterra?E poi perché parte?"
"Te lo avrei detto, davvero. Quanto al perché, direi che è piuttosto evidente.Per il tuo bene, mi sembra chiaro."
"Come sarebbe a dire il mio bene?Che ha fatto, ha imparato da Angel?"
Giles abbozzò un sorriso: era tanto che non si parlava di Angel...
"La pianti di sorridere, non è il momento di sorridere, è una catastrofe!Perché non può stare qui?Cosa non le permette di starmi accanto come prima?"
L'Osservatore sospirò e le venne vicino, appoggiandole le mani sulle spalle: "Il fatto che adesso non hai più bisogno di un Osservatore. Senza trascurare il fatto che tu continui ad appoggiarti a me: non voglio che succeda, devi crescere e finché ti appoggerai a qualcuno non riusciremo a cavarci d'impiccio."
Buffy lo guardò tristemente. "allora è vero. E io che pensavo fosse uno scherzo...ha davvero intenzione di abbandonarmi in mezzo ai mostri?"
"Sì."
Buffy scosse la testa, tristissima, con gli occhi sbarrati e poi svenne di colpo.
"Buffy!"Giles si precipitò a riprenderla prima che battesse la testa per terra: non credeva che per lei sarebbe stato un tale shock...
La prese in braccio e l'adagiò sul letto,poi scese dabbasso e bagnò un fazzoletto di stoffa con cui le tamponò le tempie una volta risalito.
La ragazza parve riprendersi e dopo aver sbattuto gli occhi per un po' chiese che era successo.
"Sei svenuta."
"Perché?"
"Perché ti ho detto che dovevo andarmene."
"No, mi ricordo, lei ha detto esattamente che se ne va per il mio bene. Immagino che adesso dovrei dirle buon viaggio e che non deve preoccuparsi perché me la caverò ugualmente , vero?"
"Gia"
Buffy mise il broncio,trasformando il suo viso nella personificazione della tristezza e gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo stretto. "Non se ne vadaaa!!!"
Giles la strinse a sé. "Devo.E' necessario, Buffy."
"A-anche se io...io...io ho ancora bisogno di lei."
"Lo so,per questo vado via. Tu devi imparare a cavartela."
Buffy si allontanò da lui, stringendo i pugni e riaccomodandosi a sedere sul letto.
"Tesoro, io non vorrei, ma..."
"Allora non lo faccia."
"Il mio compito non è finito, Buffy: ti ho fatto diventare una Cacciatrice professionista, ma adesso devo fare in modo che tu affronti la vita e questo è l'unico modo che conosco."
La Prescelta sospirò. "Forse dovrebbe guardare in uno dei suoi manuali."
"Non insistere."-le prese delicatamente le mani tra le sue.-"Sei troppo importante per me perché possa mi permettere di rovinare la tua vita senza fartela vivere come dovresti."
Il rumore sonoro di uno schiaffo sembrò durare un secolo,invece che una frazione di secondo come normalmente è. "Lo ha già fatto."
Buffy si alzò e lasciò la stanza .
Giles sospirò e si massaggiò la guancia. "Credimi fa più male a te.Lo sa il cielo quanto non sopporti di vederti triste,tesoro mio."

Buffy scese le scale piano piano, trattenendo le lacrime e poi disse a Dawn che non ci sarebbe stata per pranzo.
"E che devi fare, scusa?"
"Una cosa importante. Di' a Willow che gli asparagi sono in frigo, mi aveva chiesto di comprarli. Ciao."
"Ciao."
Dawn non ci capì niente, ma pensò che forse sua sorella era solo arrabbiata perché Giles aveva detto che partiva.

La città era assolata e fin troppo rumorosa per Buffy, che si diresse senza esitazioni alla cripta di Spike. Una volta entrata trovò il vampiro, sospirante e con una rivista per giovani sposi tra le mani.
"Spike, che stai facendo?"
L'altro sobbalzò e ascose la rivista sotto la poltrona. "N-niente...voglio dire, niente di cattivo e pericoloso."
Buffy annuì. "Vedo. Senti...hai qualcosa di forte?"
"Come, io non ti basto?"
Buffy gli sorrise. "Intendevo da bere."
Spike frugò in una tasca interna del suo spolverino e le porse una bottiglietta di liquore forte e bruciante in gola, che Buffy bevve avidamente mentre le lacrime le scendevano giù per le guance.
"Ehi, vacci piano, ti farà male."
Buffy tirò su con il naso e gli restituì la bottiglia. "Grazie."
"Cosa t'impedisce di ubriacarti a casa tua?"
Buffy respirò fitto prima di rispondere e poi parlò. "Il fatto che non ci sei tu a ...placarmi, dopo?"
Il vampiro sospirò: no, non era per quello, c'era dell'altro, lo sentiva. I vampiri hanno l'olfatto sviluppato e Buffy emanava l'odore della disperazione...
"Sono lusingato, ma mi piacerebbe sapere il vero motivo.Se ti va, ovvio."
Buffy gli si buttò tra le braccia. "Giles se ne va."
Spike la strinse a sé : sapeva quanto era importante quel maledetto umano per Buffy e non riusciva a capire come lui potesse essere tanto insensibile da abbandonarla proprio ora che era tornata all'inferno e tutti lo sapevano.
"Perché?"
"Per il mio bene."
Il vampiro alzò gli occhi al cielo: stupido bastardo, come osava farla soffrire in quel modo?Se non avesse avuto il chip forse glieli avrebbe dati,dei bei calcioni sul sedere...
"Diamine, mi gira la testa."
"Ci credo, non puoi bere mezza bottiglietta di liquore come fosse acqua."
"Che era?"
"Grappa."
"Ah, ecco perché era trasparente.Ripensandoci era orrenda, meglio quello dell'altra volta."
"Whisky?Ehi, la piccola se ne intende di roba buona."
Buffy sorrise, già un po' brilla e lo prese per un braccio tirandolo. "Portami da Willy."
"No, ti fa male."
"Ma che ne sa un morto?Dai, ho bisogno di bere e quella roba che hai lì non è così buona come pensavo, voglio provare qualcos'altro."
"Che ci guadagno io?"
Buffy ondeggiò un po', dirigendosi verso la porta d'ingresso e poi rientrando con una cesta piena di gattini. "Bastano?"
"Mmh, per cominciare direi di sì. Coprili e tienili al caldo, così dormono e non miagolano. Se si svegliano mi scippano."
La Cacciatrice annuì, poi si voltò e baciò appassionatamente il vampiro. "Mi fai impazzire quando fai lo stupido."
"Perché qualcosa mi dice che sei già abbastanza partita di testa?"

Il locale di Willy era affollato di demoni e demoniucci vari che quando videro la Cacciatrice si spaventarono un po', ma lei tranquillizzò gli animi dicendo che quella sera era in sciopero, perciò tutti si rimisero a sedere.
La Cacciatrice chiese un drink particolarmente forte chiamato 'Bacio del demonio', che consisteva in un miscuglio di roba improponibile con un peperoncino a galla intrappolato nel ghiaccio.
Buffy pagò i suoi debiti con i gattini generosamente offerti dalla ragazza e riuscì persino a vincerne uno, che progettò di regalare alla sua bella una volta che si fosse ripresa da quella maxi sbornia.
Il drink fece il suo effetto e a quello seguirono molti altri, finché Willy si rifiutò di darle ancora da bere e la Cacciatrice si avviò fuori a riprendere aria sorretta da Spike.
"Allora?Ti senti meglio ora che hai fatto un po' di baldoria?"
Buffy annuì, prendendo il vampiro per il bavero e baciandolo con passione.
"Amore,ho vinto un gattino per te. E' Nuvola. Ti piace?"disse il vampiro mostrandole la bestiolina grigio fumo presa per la collottola.
Buffy contorse la bocca in maniera piuttosto spassosa. "Blah!Orrendo!Odio il grigio!Posalo subito."
Spike ubbidì e la ragazza sorrise, prendendolo per il bavero e baciandolo appassionatamente.
"Spassiamocela."disse la Cacciatrice, mentre il vampiro considerava l'idea di portarsela in cripta e farle passare l'ubriacatura a modo suo.
"Ok, bellezza, ma domani non prendertela con me."disse l'altro prendendo di peso Buffy e caricandosela su una spalla,con il povero gatto nell'altra mano.

Quella mattina Giles sarebbe partito alle nove. Il volo era prenotato quindi avrebbe sicuramente trovato posto vicino al finestrino per dare un ultimo saluto alla sua Sunnydale dall'alto.
Buffy non era tornata a casa, ma immaginava che ce l'avesse con lui e quindi la capiva.
Dawn gli dette un souvenir di casa Summers, una foto che aveva scattato al magic Shop che mostrava tutti riuniti al tavolo delle ricerche.
Giles le accarezzò la testa e le disse che l'avrebbe tenuta da conto.

Buffy si svegliò di soprassalto nella cripta di Spike e la nudità del suo compagno di letto confermò che quella nottata non era stata passata a piangere per Giles.
"Cavolo, Giles parte fra mezzora."
Spike aprì un occhio. "Che hai intenzione di fare?Ci vai a salutarlo?"
"Certo.Hai ancora un po' di quella robaccia che bevi sempre?Ho bisogno di un po' di energia."
Il vampiro le passò la bottiglietta e Buffy la vuotò in un secondo.
"Bene, adesso vado."Si alzò barcollando e si rivesti pin piano.
Spike scosse la testa: preoccupante,decisamente preoccupante.


L'aeroporto era un po' troppo luminoso per i gusti di Buffy, ma riuscì lo stesso a individuare Giles e i ragazzi e si unì a loro.
Quando l'Osservatore la vide poco ci manco che gli venisse un colpo: la sua Cacciatrice barcollava,aveva delle occhiaie spaventose e la sua faccia tradiva una nottata di follia con chissà chi.
"Buffy, stai bene?"
Lei annuì, nonostante le girasse un po' la testa. "Certo, non si vede?"
"Non è esattamente quello che sembra."
"Neanche lei è quello che sembra, ma è meglio che non sappia cosa mi sembra adesso o non ci parleremo per il resto della nostra vita.."
"Tu ha bevuto. E parecchio a quel che pare."
"Sì e allora?Questa è la vita che lei vuol farmi vivere così ansiosamente.non mi ha chiesto se mi piace e io non mi sogno di chiedere a lei in quale modo dovrei viverla."
"Non vorrei che parlassi così.Mi fai preoccupare e sentire in colpa."
"Sono qui per questo. Adesso salga su quell'aereo prima che qualche terrorista ci piazzi una bomba. Buon viaggio."
Disse spingendolo verso il gate.
Giles sospirò e li salutò tutti con al mano prima di salire definitivamente sull'aereo.
Una volta che fu salito e il portello si chiuse, Buffy si sciolse in un pianto disperato davanti a tutti i suoi amici.
"Su, dai, mancherà anche a noi, ma ce la caveremo. " disse Xander.
Buffy non rispose, ma continuò a piangere ripiegata su un seggiolino dell'aeroporto: adesso, nonostante tutti le fossero intorno, si sentiva veramente sola e abbandonata.

FINE