2° Capitolo

I giorni passarono senza che lei ebbe mai notizia di quell’affascinante e misterioso uomo a cui non riusciva più a smettere di pensare.

Eppure quella notte fra loro era accaduto qualcosa…si disse decisa;

Si appoggiò al bancone con sguardo sognante e sospirò.

Cosa doveva fare?

Andare a cercarlo in quell’ enorme villa?

Poteva rendersi tanto ridicola?

Fred la precedette come se le leggesse nel pensiero.

Cordelia la fissò preoccupata.

Fissò l’anima sapendo che aveva ragione e annuì.

Forse era giusto provare…. Si disse.

Prese un giorno libero dal lavoro e tornò a casa a prepararsi.

Se doveva umiliarsi tanto valeva essere carina almeno……..

 

****

 

Due ore dopo guardò il risultato allo specchio della sua camera e si guardò intorno vedendo ogni suo capo d’abbigliamento in giro.

Il riflesso mandò indietro lo stesso sguardo spaventato che aveva il giorno in cui stava per partire per Los Angeles, ma il resto sembrava a posto.

Un abitino semplice e nero, i capelli sciolti sulle spalle e poco trucco.

Cosa avrebbe dovuto mettersi?

Non sapeva neppure cosa l’aspettava arrivata lì.

E infatti appena il taxi la lasciò davanti la villa ebbe l’impulso di tornare indietro.

Ma non lo fece…. Si avvicinò al posto di guardiola e l’uomo che era seduto dentro la fissò sbalordito.

Cordelia lo fissò.

Alzò gli occhi al cielo….

Come faceva a dirgli chi voleva vedere se non sapeva neppure chi fosse il suo misterioso uomo.

Il telefono della guardiola interruppe i suoi pensieri.

L’uomo presa la cornetta, la fissò un secondo e poi annuì e disse:

Cordelia sbarrò gli occhi.

Quella villa e quella situazione si faceva sempre più strana… e lei stava per mettersi nei guai…lo sentiva.

L’auto la lasciò davanti al portone di entrata dove il maggiordomo che aveva incontrato quella sera l’accolse e la fece accomodare in un salottino privato.

 

*****

 

L’impulso di scappare via cresceva inesorabile, mentre si torceva le mani e cercava di riprendere il controllo della situazione.

E se quella casa non fosse stata sua?

Si alzò da dove era seduta e cominciò a camminare avanti e indietro.

Doveva fare qualcosa… se restava ancora un solo minuto chiusa in quella stanza avrebbe urlato.

Uscì di soppiatto e s’incamminò nel corridoio che conosceva cercando lo studio e sperando che questa volta nessuno l’avrebbe vista.

Sentì una voce e ebbe un tuffo al cuore.

Era lui…..

Si avvicinò alla porta socchiusa.

E sbarrò gli occhi facendo un passo indietro.

Non vide lui…. Vide una donna seduta sulla sua scrivania che sorrideva accattivante con un bicchiere in mano e poi risentì la sua voce, questa volta capendo cosa diceva.

 

****

 

Cordelia tornò indietro come una furia.

Che stupida… che idiota…

Come diavolo aveva solo pensato di andare a cercare una persona di cui non sapeva nulla?

Prese la borsetta con mani tremanti e il contenuto finì in terra.

Disse a se stessa ancora più arrabbiata.

 

****

 

Il sangue le gelò le vene e si voltò di scatto.

Lui era sulla porta e la fissava divertito.

Si alzò da terra facendo ricadere tutto…. E chiuse gli occhi esasperata.

Farneticò quella frase sperando di togliersi dalla situazione imbarazzante in cui si trovava, ma appena rialzò il viso verso di lui, lo vide avvicinarsi serio.

I loro occhi s’incontrarono e i piedi le si incollarono al pavimento.

-Hai avuto il coraggio di venire fin qui a cercarmi e adesso non hai il coraggio di andare avanti?

-E’…. è… stato un errore…. Mi spiace…. Io devo andare….

Riprese il contenuto della borsetta e ritrovando il coraggio si accinse ad arrivare alla porta.

Una mano salda e forte la bloccò appena gli passò accanto e al solo tocco perse la cognizione del tempo.

Cos’aveva di tanto speciale quell’uomo per farle quell’effetto?

Si voltò piano e si ritrovò faccia a faccia.

Gli occhi neri la scrutarono per qualche istante e poi la salda presa sul suo braccio divenne leggera come una piuma.

Lo sentì più vicino e quando il suo respiro le sfiorò il viso sentì il cuore esploderle in petto come quella sera.

Cordelia alzò gli occhi per perdersi nei suoi e perse l’uso dalla parola.

Lui si avvicinò ancora di più e la strinse a sé con dolcezza.

Scese piano, inesorabile su di lei e con lenta e studiata audacia s’impossessò delle sue labbra.

Un contatto che spazzò via ogni cosa, ogni perplessità, ogni pensiero.

Gli passò le braccia intorno al collo e in un gemito soddisfatto assaporò il sapore della sua bocca, della sua eccitazione e dalla sua passione.

 

****

 

Non seppe come avevano raggiunto quella sontuosa camera e il letto in cui era sdraiata.

Sapeva e percepiva solo lui…le sue mani sul suo corpo, il suo odre e la sua bocca.

I suoi respiri affannati e la bramosia di averla, che era la stessa di cui il suo corpo si nutriva in quell’attimo.

Lui che la stringeva, la spogliava piano con le sue grandi mani accarezzandole spalle e ogni centimetro scendendo sempre più giù.

Lo fissò col fiato corto sentendosi un vulcano in eruzione mentre quella bocca le stuzzicava un capezzolo e sentì l’estrema urgenza di urlare, appena sentì le sue mani accarezzarla verso l’interno.

Ansimò col cuore in gola.

Cordelia fissò quegli occhi di fuoco e col fiato corto ansimò più forte.

Lui rise affondando il viso nel suo seno e Cordelia urlò di piacere.

Il sorriso si allargò sul suo viso e in un unico movimento, senza mai lasciarla…. Entrò in lei.

 

****

 

Fu un emozione unica…. Una cosa che non aveva mai provato prima…

Fu come se le emozioni, i corpi, i loro respiri e i loro sguardi diventassero uno solo…e in quel momento…. Cordelia scoprì quanto l’amore potesse bruciare l’anima e quanto ormai fosse persa.

 

****

 

Si risvegliò sentendo il calore del sole sul viso e ricordi della notte prima le passarono nella mente infuocandola di desiderio.

Aprì gli occhi sperando di trovarlo accanto a sé, e quando non lo vide il timore le attanagliò il cuore.

Poi sentì una porta aprirsi e lo vide.

Bagnato, con un’ asciugamano avvolta sui fianchi uscì dal bagno adiacente e appena si accorse che era sveglia, si fermò e la fissò negli occhi.

La paura l’attraversò ancora.

Perché non parlava?

E se l’avesse scacciata?

Lo vide avvicinarsi e Cordelia si coprì fino al mento col lenzuolo.

Ecco il momento della verità….. pensò.

Lui le si sedette accanto e prendendo il lenzuolo che lei stringeva lo allontanò lasciandola nuda e con gli occhi pieni di ansia.

La fissò negli occhi e poi le disse:

Cordelia abbassò gli occhi speranzosa e poi sentì le sue mani prenderle il viso e incorniciarglielo.

Occhi negli occhi….. Cordelia tremò.

Lo guardò.

La baciò con dolcezza e Cordelia sospirò di sollievo.

Lui la voleva…era sua…e quello era tutto ciò che desiderava.

Poi lo vide sorridere e le disse ancora:

Cordelia non capì subito…. Lui rise, la baciò sdraiandosi su di lei e poi disse ancora:

Non ebbe il tempo di ragionare, di dire altro o nulla…

In compenso però fece ciò che lui le aveva appena detto.

Urlò tra le lacrime di felicità il suo nome, mentre l’amore la saziava e mentre sapeva che finalmente aveva trovato la sua strada.