Disclamer :Tutto ciò che trovate scritto in questa storia non è a scopo di lucro ed è di pura mia invenzione ….. i nomi appartengon a Joss Whedon & Mutant Enemy….ecc... Storia :Assolutamente rosa ….. AU- TITOLO :I have always loved you …… ( Ti ho sempre amato!) 1° CAPITOLO Il sole di Sunnydale bruciava gli occhi quella mattina. Elisabeth salì sull’auto di Angel con il solito sorriso sulle labbra e suo fratello, la guardò e subito le chiese accigliato:
Lo ammonì, poi si sistemò meglio sul sedile per godersi il viaggio fino alla loro ditta di costruzioni, che da quando sua madre era morta gestiva con suo fratello. O perlomeno cercava di fare del suo meglio aiutando Angel a reggere. Appena arrivarono in ufficio la giovane segretaria Dawn, le passò le prime telefonate della giornata, che come al solito erano quelle delle sue migliori amiche Cris e Clarice…… Non faceva neppure in tempo a mettere piede in ufficio che dovevano raccontarle qualcosa…. Sedendosi alla scrivania compose prima il numero di Cris e dopo quella di Clarice…. Una telefonata per due era meglio, pensò sorridente. Le amiche risposero simultaneamente.
Chiese beffarda, sapendo che a loro accadeva sempre qualcosa.
Urlò Cris, usando il nomignolo che le aveva dato sua madre da piccola.
Continuò Clarice. Buffy scoppiò a ridere.
Le amiche seguirono la sua risata.
Chiusa la comunicazione Buffy si avvicinò alla finestra e vide Angel sotto nel cortile. Alto, spalle larghe e sguardo misterioso …… Adorava suo fratello e non capiva perché ancora non si fosse trovato una ragazza….. Ripenso alle parole di Cris …. “ L’uomo perfetto …..” Una volta anche lei aveva pensato di averlo incontrato anche se era ancora giovane. Lo aveva amato con tutta la forza dei suoi diciassette anni e poi lui era sparito, lasciandole solo il ricordo di notti ardenti e occhi color del mare in tempesta. Non era riuscita più ad innamorarsi da allora …. Da quando Spike era partito lasciandola sola col suo segreto.
A quei tempi lei era la sorellina impicciona innamorata follemente del migliore amico di suo fratello. E lui era l’eroe perfetto che la capiva oltre tutti e tutto. Il loro primo bacio era stato come un maremoto di emozioni …. Talmente inaspettato quanto completo. E da quel giorno il suo cuore era prigioniero dei suoi occhi, dei suoi baci e delle sue carezze……. Ma evidentemente lui non lo era mai stato del suo amore sincero e incondizionato…….
Buffy scosse il capo per scacciare quei ricordi …. Orami erano passati anni, non doveva più pensarci …. Usciva da un po’ con Riley e forse la scintilla nel suo cuore prima o poi si sarebbe riaccesa, sperò. Dawn trillò nell’altoparlante.
Buffy si affacciò alla finestra e urlò il suo nome. Angel la guardò e annuì entrando in ditta per raggiungerla. Chissà cosa voleva il consulente da Angel, pensò preoccupata. Dawn la precedette informandolo e lui andò direttamente nell’ufficio di Giles.
Affermò il signor Giles passandogli le fatturazioni dell’ultimo mese. L’uomo annuì … sapeva che la ditta stava colando a picco.
-Cosa voleva Giles? Chiese Buffy mentre raggiungevano il ristorante per pranzare con Cris e Cla.
Buffy lo guardò e poi accettando la sua risposta si ritoccò il trucco. Angel non fece parola dei problemi che assillavano la dittae le loro vite, Buffy non doveva sapere …. Lui avrebbe risolto tutto come al solito. Nel bel mezzo del pranzo poi, Angel informò Buffy che a fine settimana sarebbe andato a Los Angeles.
Domandò stupita.
Angel, la guardò serio e poi improvvisamente le disse:
Buffy sbarrò lo sguardo, e sia Clarice che Cris si voltarono a guardarla. Le uniche due persone che conoscevano la sua storia segreta.
Mentì. Angel sorrise e continuò dicendo:
Buffy si sentì morire. Ricordava che Spike e suo fratello avevano avuto un brutto litigio prima che lui partisse e adesso Angel sembrava intenzionato a ritrovare un vecchio amico…. Perché?
Il pranzo non fu più moltopiacevole per lei. Continuò a pensare a Spike e ai suoi occhi ….. Che cosa sarebbe successo, se l’avrebbe rivisto?
Quando quella sera si chiuse in camera per coricarsi, la mente non abbandonò quel pensiero. E i ricordi tornarono a galla a tormentarla. Ricordò come fosse accaduto il giorno prima la volta che aveva supplicato Spike di amarla, la loro prima volta….
“ Dopo il loro primo bacio…. Spike aveva cominciato ad evitarla accuratamente, e lei ne aveva sofferto tanto. Sapeva di essere solo una ragazzina ai suoi occhi, ma ne era innamorata e l’unica cosa che desideravaera che lui la ricambiasse e la amasse. Così aveva sfidato il destino ed era andato a cercarlo. Spike a quel tempo viveva solo e lei era uscita di nascosto nella notte. La pioggia l’aveva sorpresa per strada ed era arrivata alla sua porta zuppa, con i capelli grondanti. Aveva bussato col cuore in gola pregando il cielo….che lui non la rimandasse indietro. Quando Spike le aveva aperto ….. vestito solo da un paio di boxer era rimasto allibito.
Le aveva ringhiato furioso. Lo aveva guardato con le lacrime agli occhi …. Pronta a piangere se avesse continuato a d avere quello sguardo arrabbiato e allora i suoi occhi erano cambiati. Il blu intenso si era schiarito e uno scintillio l’aveva avvolta. Non era riuscita a dire nulla …. Si era avvicinata piano, con timore di essere respinta e in punta di piedi aveva sfiorato la sua bocca con un bacio. Spike si era allontanato di scatto e i loro occhi si erano incontrati. Poi lui aveva alzato gli occhi al cielo e aveva detto:
Gli aveva sussurrato avvicinandosi ancora. E allora lui non era riuscito più a trattenersi. L’aveva presa dalle braccia e avvicinata a sé….. scendendo sul suo viso si era appropriato della sua bocca e non era più riuscito a fermarsi. Con mani sapienti le aveva tolto i vestiti bagnati mentre continuava a baciarla e mentre un ‘esplosioni di passione che non aveva mai provato cominciava a far parte di lei. Baci famelici le avevano ricoperto il corpo e l’avevano fatta gemere di piacere….. Spike le aveva insegnato ad essere donna e a desiderare di più! E poi fissando gli occhi ai suoi come se volesse scrutare la sua anima, le era entrato dentro. Prima muovendosi piano e poi accelerando le spinte quando l’aveva sentita arcuarsi per accoglierlo sempre più. Aveva sussurrato il suo nome mentre le stringeva le mani e la portava sulle vette dell’amore e poi le aveva fatto provare la sensazione più bella che lei avesse mai conosciuto e si erano fusi in un corpo solo. Molto dopo sdraiati nel suo grande letto l’aveva ricoperta di attenzioni e l’aveva tenuta stretta fra le braccia cullando il suo sonno…. La notte più bella della sua vita …….”
Una lacrima le rigò il viso. Non lo avrebbe mai dimenticato …. Ammise con sé stessa. Non poteva dimenticare il suo grande amore …. Non poteva dimenticare ciò che lui aveva rappresentato per lei. E non lo avrebbe mai perdonato per averla lasciata….. Facendolo le aveva tarpato le ali …. E l’aveva costretta ad una vita piena di ricordi che mai più avrebbe potuto rivivere e per questo il suo cuore non aveva più conosciuto né l’amore né il desiderio, e soprattutto non era riuscita più ad essere felice. Lui le mancava ancora come l’aria …….. e la facciata che si era creato attorno, la notte quando restava da sola nel suo letto non aiutava a dimenticare! 2° CAPITOLO Angel arrivò a L.A. giusto in tempo per l’appuntamento con l’unico cliente che gli avrebbe potuto dare l’imput per salvare la ditta. Dopo avere confrontato i prezzi e letto i documenti contrattuali, però l’uomo scosse il capo e disse:
Angel ne uscì sconfitto l’unica alternativa, era quella a cui non avrebbe mai voluto dar credito. Spike! Aveva fatto delle ricerche e aveva saputo che era a capo della Wolfarm & Hart, uno degli studi legali più potenti della città ….. Aveva le mani in pasta in ogni dove e anche se gli pesava, sapeva che quella era la sua ultima spiaggia.
Il loro ultimo incontro era finito con uno scontro e uno sguardo carico d’odio. Il suo migliore amico lo aveva tradito e ricordava bene le sue ultime parole.
Gli aveva urlato in faccia con ira. Come poteva adesso presentarsi davanti a lui e chiedergli aiuto?
Entrò in un bar vicino all’albergo in cui alloggiava e bevve. Il suo orgoglio lo bloccava. Sarebbe dovuto andare subito da Spike, ma non riuscivaa farlo. Era talmente arrabbiato con sé stesso e col mondo intero che alla fine ubriaco, si mise a litigare con dei balordi finendo in manette.
Angel alzò lo sguardo ancora stordito dalla sbornia e scioccato lo fissò. Non era cambiato affatto, i suoi occhi blu erano sempre gli stessi, anche se adesso portava i capelli del suo colore naturale e non più platinati come quando erano ragazzi, e indossava completi di alta sartoria.
Gli chiese ancora sbalordito. Spike gli si sedette davanti posando la sua ventiquattr’ore sul tavolo della stanza che la polizia aveva riservato loro.
Angel lo guardò. Spike aprì la borsa e ne estrasse dei fogli….
Angel sbuffò e si al per non averlo troppo vicino. Si passò una mano fra i capelli e stanco rispose:
Terminò la frase per lui. Angel annuì e Spike chiese ancora:
Angel sapeva che quella frase era detta in quel suo modo canzonatorio, ma annuì ancora e si risedette per spiegargli tutto. Adesso o mai più, pensò ….. Parlò dei problemi finanziari e dei debiti che sua madre morendo gli aveva lasciato e poi alla fine disse:
Spike lo fissò freddo, con la stessa freddezza con cui l’aveva guardato quell’ultima volta.
Angel si accigliò.
Spike piegò la testa di lato alzando un sopraciglio.
Si fissarono per qualche istante e poi Spike gli passò una penna e gli disse:
Angel fece come gli era stato detto e poi Spike lo portò al suo ufficio.
Appena entrarono in ufficio, Spike gli mostrò l’appartamentino che aveva alle spalle del suo ufficio e lo invitò a riposare e a farsi una doccia. Angel accettò meravigliandosi ancora di più di quanta strada avesse fatto il suo ex migliore amico dopo aver lasciato Sunnydale. Uscì dalla doccia con un asciugamano intorno ai fianchi e appena lo fece si ritrovò davanti un donna. Lei lo fissò imbarazzata con dei vestiti sulle braccia e incespicò qualche parola.
Angel la fissò. Era una splendida donna. Bruna e alta quanto lui, con degli occhi stupendamente marroni.
Chiese guardandola. La donna appoggiò gli abiti sul letto e gli tese la mano.
Angel le strinse la mano e sorrise. L’assistente, eh? Pensò …. Conoscendo Spike, quella donna bellissima era anche qualcosa di più …. Pensò irritato.
Disse Spike vedendolo dopo un’ora . Gli fece cenno con la mano di accomodarsi e dopo che lo vide seduto, cominciò dicendo:
Domandò Angel stupito. Spike annuì e si concentrò sul discorso.
Confermò Angel . Spike si alzò e prese una cartella in un armadietto.
Angel lo fissò sbalordito.
Spike alzò un sopraciglio e si voltò.
Si fissarono per un interminabile minuto e poi lui continuò;
Aprì il suo blocchetto d’assegni e scrisse …. Poi glielo passò. Angel sbarrò gli occhi.
La discussione terminò, non avevano altro di cui parlare, né tanto meno volevano farlo.
Angel porse la mano e prima di uscire, disse:
Spike fissò la sua mano tesa e replicò:
Lo fissò uscire e poi si sedette. Il primo passo era fatto …. Adesso sarebbe venuto il bello! Disse a sé stesso……..
Il giorno dopo Angel concluse un contratto vantaggioso e accompagnato dalla bella assistente di Spike lasciò fare a lei tutta la parte legale.
Chiese Angel quando furono in strada. Cordelia guardò l’orologio e poi lui e sorrise. C’era qualcosa in quella donna che lo attirava…e aveva il vago sospetto che a parte la sua bellezza e intelligenza, fosse anche il suo legame a Spike.
Trovarono un localino all’aperto e al fresco di un albero si ritrovarono l’uno di fronte all’altro.
Le chiese sorridendole. Cordelia ricambiò il sorriso.
Angel sorseggiò il caffè e la fissò. Cordelia arrossì e poi per togliersi dall’imbarazzo, disse:
Si bloccòaccorgendosi che senza problemi entrambi avevano smesso di darsi del lei e rise. Angel la seguì nella risata e i loro occhi s’incontrarono.
Le disse tornando serio. Cordelia annuì e non smise di sorridere per tutto il giorno.
Buffy non sentiva Angel da quando era partito e al suo albergo avevano detto che aveva lasciato la stanza. Era preoccupata… Sentiva che sarebbe accaduto presto qualcosa…ma cosa? 3° CAPITOLO Appena Angel entrò in casa, Buffy corse come una furia ad abbracciarlo.
Buffy lo guardò irritata.
Angel le accarezzò la testa.
Buffy sorrise contenta. Angel le raccontò tutto del contratto e poi alla fine mentre lei cucinava qualcosa, disse:
Buffy sentendo il suo nome fece cadere la padella che aveva in mano.
Buffy deglutì a vuoto e chiuse gli occhi, poi riprese padronanza di sé e stampandosi un sorriso falso sul viso, si voltò verso il fratello.
Mangiarono e poi Angel decise di andare in ditta per aggiustare delle pratiche e parlare con gli operai da mandare a Los Angeles. Buffy rimase in casa e puntuale come sempre il pensiero di lui la tormentò tutto il giorno.
“ – Ti amo ….. Quasi un sussurrò impercettibile che Spike però aveva sentito. I loro occhi si erano incontrati e lui le era rotolato accanto, lasciandola libera e nuda. Poi l’aveva visto alzarsi e darle le spalle, cosa che non aveva mai fatto. Di solito dopo aver fatto l’amore, la stringeva e la cullava fino a ricominciare. Buffy si era preoccupata e gli aveva toccato la spalla impaurita. Aveva sbagliato a dire cosa provava in quel momento…
Lui si era voltato e l’aveva osservata, le aveva aggiustato una ciocca ribelle sul viso e poi le aveva chiesto:
Buffy aveva sgranato gli occhi colpita nel più profondo e allontanandosi si era coperta col lenzuolo. Non pianse ….. “la ragazzina” …… non aveva pianto. Si era alzata e si era rivestita, mentre i suoi occhi non la lasciavano mai. Poi di spalle andando via aveva risposta alla sua domanda.
Era uscita sotto la pioggia per tornarsene a casa mentre calde lacrime le rigavano il viso convinta che fosse finita e poi d’un tratto una forte mano l’aveva fatta voltare e aveva incontrato i suoi occhi. Fradicio quanto lei, Spike l’aveva rincorsa …. L’aveva presa fra le braccia e le aveva baciato il capo, dicendo:
Non era finita anche se lui non le aveva detto mai detto quali fossero i suoi sentimenti…….”
Buffy strinse nella mano la matita…. Quel ricordo le aveva procurato una fitta al cuore. Era passato così tanto tempo…. Possibile che riuscisse a ricordare ancora ogni attimo?
La voce di Riley interruppe i suoi pensieri.
Lo guardò mentre entrava nel soggiorno.
Il ragazzo le sorrise.
Le chiese sedendole accanto. Un flashback di due occhi azzurro mare le passarono tra i pensieri.
La richiamò Riley. Lei lo fissò e scuotendosi, sorrise e disse:
Riley la lasciò convinto che fosse impegnata nel lavoro e perciò distratta e Buffy lo guardò andar via. Perché misurava ogni uomo che si interessava a lei, sull’unico uomo che l’aveva rifiutata? Si chiese triste…….
Il telefono squillò verso l’ora di cena e quando rispose, la voce dolce della sua amica Cris la fece sorridere.
Buffy fece spallucce anche se lei non poteva vederla.
L’amica sospirò.
Buffy annuì.
Chiusa la comunicazione, Buffy si tranquillizzò un po’. Le uniche due persone che sapevano di Spike erano Cris e Clarice. Le uniche a cui aveva avuto il coraggio di raccontare la sua storia senza vergognarsi di essere stata usata e abbandonata. Loro le avevano sempre detto che non era stata colpa sua …. Lei aveva solo diciassette anni e si era innamorata del principe azzurro che poi non si era rivelato tale ….. Cris a quei tempi avrebbe voluto andare a cercarlo …. Dirgliene quattro in faccia e farlo sentire un verme, ma lei non gliel’aveva permesso. Spike era più grande … un’ uomo! E aveva scelto di vivere la sua vita senza guardarsi indietro …. Lei cosa poteva fare? Doveva solo accettarlo e dimenticare.
Si accorse di avere ancora la mano sul telefono e di stringere la cornetta. Si era chiesta tante volte il perché di quanto era accaduto…. Ma mai era riuscita a darsi una risposta. Credeva che lui l’amasse … che tenesse a lei, ed invece da un giorno all’altro era sparito dalla sua vita spezzandole irreparabilmente il cuore…….
Era ora di prepararsi …. Pensò. Riley sarebbe arrivato a momenti……. 4° CAPITOLO La cosa preoccupante della serata non fu, che continuava a pensare a Spike per tutto il tempo che Riley le parlava, il fatto che lo vedesse però, cominciava ad essere un’ossessione!
La richiamò Riley scontento.
Buffy fissò prima lui e poi l’uomo che stava entrando nell’atrio del ristorante. Il cuore cominciò ad esploderle in petto…….. Non poteva essere…. Non in quel momento e non in quel modo……. Riley continuò a richiamarla. Buffy socchiuse gli occhi e continuò a fissare nella direzione in cui stava guardando. Una donna con i capelli castani e lunghi, lo raggiunse e entrambi sorrisero. Guardò il suo accompagnatore e sconvolta, disse:
Si voltò nuovamente. Quell’uomo aveva i capelli scuri e indossava giacca e cravatta….. “Lui” non era così…..cercò di convincersi con un groppo in gola. Poi ad un tratto si voltò per seguire il cameriere che l’accompagnava al tavolo. Buffy sbarrò gli occhi. Quel viso ….. quegli occhi e quei gesti decisi……. Non poteva sbagliarsi…. Era Spike!
Si alzò di scatto e prendendo nervosamente la borsetta guardò il suo povero accompagnatore.
Lui annuì preoccupato e Buffy corse verso l’uscita passandogli praticamente accanto, tra altri clienti che uscivano dal locale.
Spike si voltò impercettibilmente e vide dei capelli biondi svolazzargli vicino. Era impossibile che confondesse quel profumo. Si girò del tutto e la vide. Dove andava così di fretta? Poi vide l’uomo che le correva dietro e strinse gli occhi in due fessure.
Chiese Cordelia interessata; Spike la guardò e sorrise.
Cordelia fece spallucce e arrivati al tavolo si accomodò. Prima di sedersi Spike fissò ancora l’uscita…….. Non c’era fretta presto si sarebbero trovati faccia a faccia! Si disse…….
Il giorno dopo Cris la fissava con occhi increduli.
Gli occhi di Buffy si fecero tristi. Cris si addolcì e le prese una mano.
Buffy abbassò il capo. Non avrebbe detto neppure alla sua migliore amica cosa c’era in fondo al suo cuore…. Come poteva? Ammetterlo con lei avrebbe voluto dire ammetterlo anche a sé stessa….. Così annuì.
Ma quando tornò a casa le parole di Cris non bastarono a consolarla. Il suo cuore piangeva anche se i suoi occhi non riuscivano a lacrimare. Troppe lacrime aveva già versato…Ricordando l’ultimo loro incontro…….. Nessuna parola…nulla che le facesse capire cosa stava per accedere. Spike aveva fatto l’amore con lei nella sua camera…. Entrando dalla finestra era rimasto con lei tutta la notte e poi la mattina dopo era sparito per sempre dalla sua vita.
Non lo avrebbe mai perdonato…anche se l’avrebbe amato per il resto dei suoi giorni……. Pensò! E fu allora che si accorse che le lacrime non erano terminate… il rivolo sulla sua guancia le disse chiaramente che ancora non era finita………
Le disse Angel fissandola serio. Ma Buffy non lo ascoltò ……… aveva bisogno di distrarsi, di non pensare. Andò nel suo ufficio e cominciò a controllare la pila di scartoffie che stavano sul suo tavolo. Almeno fino all’ora in cui sarebbe andata a prendere Clarice, avrebbe cercato di pensare a tutt’ altro, anche se il fantasma di Spike inconsciamente aleggiava sempre fra tutto ciò che faceva.
Alle nove, Clarice era sotto casa ad aspettarla. Appena entrò in auto si gettò ad abbracciarla e baciarla, e dolcemente, le disse:
Buffy guardò l’altrasua migliore amica e sorrise. Clarice era sempre stata la più dolce e la più comprensiva, e diventava triste per ogni cosa che capitava loro.
Clarice la guardò di nuovo, e pensierosa annuì. Buffy le sorrise.
L’amica ricambiò con un sorriso sinceramente contento.
La festa più importante di Sunnydale, che puntualmente avveniva una volta l’anno all’inizio della primavera. Era sempre organizzata da Harmony Sullivan e dalla sua famiglia, ricca e potente, sin dai tempi del liceo e dove partecipa tutta la piccola cittadina. Era impossibile non andarci….. anche se loro non avevano mai sopportato quella gallina bionda. Soprattutto Buffy! Che al liceo, aveva dovuto sopportare le moine e le avances di Harmony verso Spike senza poter mai gridare al mondo intero che tra loro c’era qualcosa.
Ricordò improvvisamente la voce che girava tra i corridoi e che sicuramente lei aveva messo in giro. Le ragazze della Sunnydale High School, raccontavano di una folle notte in cui Harmony aveva dormito a casa di Spike e di ciò che era accaduto, ma lei non ci aveva mai creduto. Non gliel’aveva neppure chiesto…….. non aveva detto nulla perché si fidava di lui ciecamente. Ma adesso a distanza di anni …….. forse quel piccolo dubbio che era sempre rimasto nella sua testa, era divenuto una certezza. Spike non era quello stinco di santo che credeva e sicuramente, l’aveva tradita e non solo quella volta…….. Buffy alzò gli occhi appena parcheggiata la sua auto davanti la grande villa dei Sullivan e si voltò guardando Clarice. Sotto uno sguardo d ‘intesa, scesero e s’incamminarono per andare alla ricerca di Cris, che alla festa portava un’ accompagnatore, pronte alla solita commedia annuale di saluti e pettegolezzi!
Si guardarono attorno, ma Cris non era ancora arrivata….. Clarice si allontanò per prendere qualcosa da bere, e Buffy scorse Angel non lontano che parlava proprio con la padrona di casa. Appena suo fratello la vide le fece un cenno e pur controvoglia si avvicinò alla coppia .
Buffy fissò Harmony con un misto d’ira e di insofferenza, e piazzando uno dei suoi sorrisi più falsi sul viso, le chiese:
Harmony, racchiusa in un tubino rosso scarlatto, scosse la testa gettando i lunghi capelli biondi all’indietro e squittì:
Buffy si voltò a fissare Angel sorridendo a denti stretti e lui fece spallucce cercando di contenere la rabbia della sorella. Poi Harmony non le diede il tempo di rispondere, che, si scusò frettolosamente e scappò via agitando una mano per salutare nuovi arrivati.
Buffy alzò gli occhi al cielo sospirando ed Angel scoppiò a ridere. Lo fissò storcendo il naso.
Finì la frase per lei Angel. Buffy lo guardò e entrambi risero, mentre Clarice si avvicinava con due bicchieri di champagne in mano.
Si chiese Angel voltandosi. Buffy lo fissò e improvvisamente lo vide sbarrare gli occhi brillanti di emozione. Alzò un sopracciglio e si voltò verso Clarice. L’amica fece lo stesso e poi entrambe guardarono il punto in cui guardava lui.
Una stupenda donna avvolta da un’ abito nero lungo, con i capelli tirati all’indietro, sorrideva nella loro direzione. Buffy rimase a bocca aperta e capì l’emozione di suo fratello. Poi qualcosa scoccò nella sua mente. Aveva già visto quella donna.
Disse la nuova arrivata facendosi prendere una mano da lui.
Angel la fissò negli occhi come se nella sala ci fossero solo loro e poi Clarice tossì imbarazzata. Subito dopo si voltò verso di loro e affermò:
Buffy sentì una morsa allo stomaco. I suoi occhi passarono dal viso della donna sorridente a quello di Clarice e Angel in un nano secondo e poi quella voce la scioccò, fino a che non incontrò i suoi occhi. Alzò la testa e strinse il flute fra le dita. Era lui! Spike si avvicinò con grazia felina e il respirò le si spezzò in gola. Clarice rimase a bocca aperta e non osò muoversi. Angel lasciò la mano di Cordelia e smise di sorridere, dicendo:
Spike osservò tutti e quattro e puntando il suo sguardo sul corpo minuto e fasciato di bianco di Buffy, disse:
Buffy fece un passo indietro come se volesse fuggire ma Clarice notò subito che lei avrebbe potuto avere una reazione non indifferente a quella sorpresa inattesa, e le mise una mano dietro la schiena. Buffy si voltò a guardarla e la mano alta con cui teneva il bicchiere le tremò.
La voce di Cla che cercava di rendere la situazione meno penosa la risvegliò dallo shock. Spike si avvicinò ancora di più tendendogli la mano e quando Clarice la strinse sorridente, Spike si voltò verso di lei scrutandola.
Buffy lo fissò negli occhi, mentre sorrideva verso di lei.
Le chiese subito dopo;
Interruppe la sua risposta Angel. Spike si voltò verso di lui e Buffy accostandosi a Clarice sospirò sentendosi debole e sconfitta.
Angel annuì e Clarice si guardò intorno cercando Cris con gli occhi. “ Oddio perché non arriva pensò…” Buffy la guardò supplichevole e allora la prese per mano e disse:
Spike e Cordelia si voltarono verso di loro e Buffy riuscì a guardare solo Cordelia accennando un sorriso artefatto. Si allontanarono di fretta cercando un posto appartato. Uscirono fuori in veranda e a quel punto, solo a quel punto Buffy respirò di nuovo in modo normale, e si gettò seduta su una panchina di ferro battuto cercando di riprendere la calma, sotto lo sguardo preoccupato dell’amica. 5° CAPITOLO
Buffy non alzò neppure la testa. Annuì e Clarice la guardò triste. Le mise una mano sulla spalla e poi tornò dentro. Buffy si guardò attorno e vide una panchina accanto a quella dov’era fuori dalla luce, e così cercò di rifugiarsi nell’oscurità. Non poteva sopportare di averlo rivisto. Non poteva sopportare di sentire il suo cuore così fragile e di rivedere i suoi occhi dopo tutto quel tempo.
Una risata odiosa che conosceva bene la paralizzò. Harmony uscì in veranda trascinandosi dietro qualcuno. Alzò il viso cercando di appiattirsi contro il buio dell’angolo in cui era, e un groppo le si formò in gola. Harmony era con Spike.
Quella voce squittente…. Mentre gli accarezzava il viso strofinandosi al suo corpo, le fece venire voglia di sprofondare. Ma rimase ferma a fissare quei due…. sperando che non la vedessero. Spike fece un mezzo sorriso e allontanò da sé la bionda, per accendersi una sigaretta e per appoggiarsi al parapetto che dava sul giardino. Harmony si avvicinò ancora con ostinazione.
Spike la fissò alzando un sopracciglio e con voce canzonatrice, disse:
Harmony rise di gusto e si gettò a baciarlo sulla guancia. Poi qualcuno la richiamò in sala e sbuffando lo guardò e arrabbiata disse:
Spike annuì e aspirò la sua sigaretta alzando gli occhi al cielo divertito.
Buffy trattenne il respiro. Erano soli adesso… e se lui l’avesse ……. Spike si voltò proprio in quel momento e i pensieri di Buffy si bloccarono all’istante. I loro occhi s’incrociarono e Spike piegando la testa di lato si staccò dalla spondadella veranda e avanzò verso di lei. Buffy si alzò dalla panchina e uscì alla luce.
Dichiarò senza pensarci, come per giustificare la sua presenza lì. Spike le sorrise e gettò la sigaretta.
Rimasero qualche secondo senza parlare entrambi e poi all’improvviso Spike la fissò e serio, le disse:
Buffy sbarrò gli occhi e fece un passo indietro.
Fece per andarsene come se fosse spaventata, ma Spike le sbarrò la strada.
Alzando la testa lo fissò e in un impeto d’ira ritrovò la voce.
L’ira di Buffy crebbe.
Spike scoppiò a ridere.
Buffy indietreggiò e lo fissò negli occhi.
Spike allora tornò serio e le si avvicinò.
Buffy aprì la bocca per rispondere ma nessun suono le fuoriuscì, tanto era emozionata dalla sua vicinanza. Quel profumo…. Quegli occhi…. e quei ricordi….. Si fissarono e fu come tornare indietro nel tempo……. Poi Buffy prese coraggio e rispose:
-Spike tesoro……. La voce di Harmony li interruppe. Spike fissò Buffy stringendo gli occhi e mentre Harmony si avvicinava non smise di guardarla.
Buffy si voltò verso la padrona di casa e prima che potesse succedere qualcosa per cui tutta la cittadina avrebbe potuto parlare per anni, sorrise e disse:
Harmony le sorrise in modo inequivocabile, come se pretendesse che Spike fosse suo e la lasciò passare. Gli passò accanto e appena fu fuori dal suo raggio di azione chiuse gli occhi e accelerò il passo….. Per quella sera le emozioni bastavano e avanzavano.. senza cercare neppure Clarice, corse verso l’uscita e lasciò la festa. Non avrebbe retto oltre………. 6 CAPITOLO La luce del mattino le punse gli occhi ancora gonfi…. Si voltò nel letto abbracciando il cuscino e lo strinse a sé…. Il risveglio era troppo duro se con i ricordi incontrava ancora i suoi occhi. Il suo corpo reagì a quel pensiero e le lacrime bagnarono la stoffa. Perché l’aveva amato? E perché lo amava ancora? Si era lasciata ingannare quando era solo una ragazzina e adesso ne portava le cicatrici sul cuore. Si alzò a fatica dal letto con la testa che le doleva…. Doveva andare in ufficio…….
Appena Angel la vide in cucina, mentre sorseggiava il suo caffè la riguardò per due volte.
Le chiese mentre Buffy cercava di camuffare il suo stato d’animo.
Angel strabuzzò gli occhi.
Buffy si voltò.
Aveva bisogno di concentrarsi su qualcos’ altro. Angel annuì, si alzò prendendo la giacca e le sorrise.
Buffy fissò la porta che si richiudeva. Doveva farsi una doccia e cercare di rilassarsi, altrimenti sarebbe arrivata in centro con una faccia da far paura.
Appena mise piede nel corridoio, vide Dawn intenta a chiacchierare al telefono tutta eccitata.
Buffy alzò un sopraciglio e la fissò dubbiosa.
La ragazza attaccò la cornetta e sorrise imbarazzata.
Buffy le sorrise divertita e si diresse al suo ufficio. Mise la mano sulla maniglia della porta e Dawn la richiamò. Si voltò a guardarla ancora e la ragazza le disse:
Buffy la fissò senza capire e quando si rivoltò per entrare nel suo ufficio il fiato le si bloccò in gola.
Spike appoggiato contro la vetrata con le braccia sul petto sorrise con gli occhi alla sua reazione. Buffy si chiuse la porta alle spalle, mentre cominciava a tremare. Spike si staccò da dov’era e le andò incontro. Alzò lo sguardo per fissarlo proprio nell’istante in cui lui le arrivò molto vicino.
Gli chiese balbettando e allontanandosi di scatto. Spike piegò il viso di lato proprio come lei ricordava facesse sempre, e i suoi occhi brillarono.
Buffy lo sfidò con lo sguardo.
La sua risposta la fece sentire ridicola. Era ovvio che non fosse li per lei, che stupida. Lo fissò per un attimo e poi gli chiese:
Spike la fissò e le sorrise beffardo, insolente e sexy. Conosceva bene quel sorriso e ne aveva paura. Paura di ricadere e paure di soffrire.
Buffy sgranò gli occhi e lo fissò. Spike con una mano appoggiata alla sua scrivania, facendola scivolare per tutta la superficie, le arrivò a pochi centimetri. Buffy trattenne il respiro. Non voleva voltarsi, non poteva…….. L’alito fresco di Spike le arrivò alla guancia e la fece sussultare.
Buffy chiuse gli occhi e fece un profondo respiro.
Sussurrò a fatica stregata dal suo magnetismo. E allora Spike sentendola debole, raggiunse la sua mano accarezzandola e le si accostò poggiando le labbra alla sua nuca. -Di fare cosa? Poggiò la mano sul suo fianco e Buffy sentì mancarle la terra sotto i piedi.
Buffy sentì il suo petto alzarsi e abbassarsi sconvolto quanto le sue emozioni…..
Lui la fece voltare prendendola per la vita e le fece alzare il viso.
Lei rimase con gli occhi chiusi sentendo la sua bocca vicina alla sua, sentendo il suo respiro e il suo desiderio urlare quanto il suo. Aprì gli occhi perdendosi in quelli blu di Spike e allora non si trattenne più. Sentì le mani di Spike risalire sulla sua schiena e poi le sue labbra la toccarono. Chiuse gli occhi ancora e cocenti lacrime cercarono di fuoriuscire, ma lei le ricacciò indietro. Poi puntò le mani sul suo petto e lo fissò.
Gli disse. Spike la fissò serio e stringendo gli occhi a due fessure, disse:
Buffy si allontanò respirando a fatica. I loro occhi s’incontrarono e s’infuocarono e poi la voce di Angel che rientrava con Cordelia spezzò l’incanto.
Cordelia Chase si guardò allo specchio dando un ultimo ritocco altrucco. Pensò al sorriso di Angel e le vennero i brividi. Non aveva mai provato per nessuno quell’attrazione indescrivibile che provava per quell’uomo. Era successo sin dalla prima volta…. quando l’aveva visto nel bagno di Spike, e da allora non faceva altro che sognare di essere stretta fra le sue braccia forti e si essere accarezzata dalla sue mani. Arrossì violentemente, ma fu sincera con se stessa. Lo voleva, lo desiderava da impazzire…….
Sentì bussare alla porta e fasciata da un abitino stretto, grigio chiaro con una scollatura vertiginosa sul seno, andò ad aprire. Se lo ritrovò davanti con una rosa rossa in mano e uno sguardo famelico, pronto per portarla a cena fuori.
Cordelia ricambiò il sorriso e lo fissò negli occhi. Quella carica di adrenalina mista e fuoco incendiò i suoi sensi e si passò la lingua sulle labbra. Angel alzò gli occhi al cielo e con un gemito gutturale e sommesso, si spinse in avanti e la prese per la vita, dicendo:
Cordelia sorrise con gli occhi…….. “ Neppure io…” Pensò. Gli prese il viso fra le mani e lo baciò dolcemente, passandogli la lingua sulle sue labbra. Angel respirò a fatica e i loro occhi s’incontrarono di nuovo. Seguì la linea delle sue spalle con le mani, piano come in una danza lenta e Cordelia ansimò di piacere. Possibile che solo il tocco delle sue mani riuscisse a mandarla in estasi? Si chiese; Angel scese dalla sua bocca e le sfiorò il collo con piccoli baci, trovando la lampo del vestito. In pochi secondi e con mani esperte Cordelia si ritrovò nuda fra le sue braccia e Angel rimase senza fiato a rimirarla. Poi lei allungò le mani verso la sua camicia e cominciò a sbottonarla piano, sensualmente, mentre lui cercava di trattenersi per non esplodere. Quando fu a dorso nudo, lo accarezzò ed ebbe un brivido di piacere e rabbrividì. Angel vedendo la sua reazione le sorrise divertito e facendola sdraiare sul letto la baciò ancora e ancora. Un’ ora dopo, Cordelia ansimava ancora di piacere sotto le sue spinte possenti, stringendo le loro mani intrecciate sopra la sua testa e guardando la passione che brillava negli occhi del suo compagno. Fu una notte che nessuno dei due avrebbe dimenticato…… 7 CAPITOLO Angel si svegliò appena sorse il sole. Cordelia era ancora stretta a lui come la notte prima. Sorrise per la prima volta nella sua vita, felice e appagato. Si stava innamorando di quella donna ed era sereno, non c’erano nubi all’orizzonte. Appoggiò la bocca nell’incavo del suo collo e le posò un dolce bacio per svegliarla. Cordelia aprì gli occhi stiracchiandosi e si voltò sorridente.
Angel l’avvicinò a sé ancora nuda e bellissima e la baciò sulle labbra.
Le disse allegro.
Disse improvvisamente Cordelia, come se si aspettasse di vederlo scappare da un momento all’altro. Angel la fissò senza smarrito ma poi la rassicurò.
Era perfetto, era tutto così perfetto che faceva paura….. Ma lei decise di non pensarci, tuffandosi nuovamente in lui e nella loro passione nata da poco, ma tanto forte………
Buffy entrò in cucina col solito mal di testa dovuto all’insonnia, aspettandosi di vedere suo fratello. Guardò anche in camera suae non trovandolo fece spallucce. Sapeva che la sera prima era uscito con Cordelia Chase, evidentemente la serata era andata meglio del previsto. Sorrise e immaginò suo fratello ….. l’uomo di ferro innamorato e non più controllato come lo era sempre? Rise…….. Lo sperava davvero! Voleva che Angel fosse felice e non come lei che viveva ancora nel passato. Il telefono squillò e la sua testa le mandò segnali di dolore. Non sopportava il rumore e lo squillo stava diventando incessantemente fastidioso. Si gettò a prendere la cornetta.
Disse con foga sperando di far cessare il fastidio.
Buffy strinse convulsamente la cornetta nella mano, mentre la voce di Spike le entrava in ogni fibra del suo essere.
Lo sentì ridere e poi le sue parole la gelarono.
Detto questo chiuse la comunicazione e Buffy rimase ferma senza fiato e con gli occhi persi nel vuoto. La paura s’impossessò di lei. Cosa stava accedendo? Perché in pochi giorni la sua vita si stava sconvolgendo nuovamente, come quando l’aveva lasciata?
Mancava mezz’ora…….. Buffy guardò l’orologio e fissò la sua immagine allo specchio nervosa. Non aveva detto a nessuno di quell’uscita, non aveva avuto il coraggio neppure di chiamare Cris o Clarice…. Aveva paura…. E poi cosa dire? Non c’erano parole per descrivere il suo stato d’animo…….nessuna consolazione….. Aveva bisogno solo di sapere cosa Spike volesse da lei e poi dimenticare di averlo rivisto! Angel non era tornato, né aveva chiamato….. e quindi lei non avrebbe dovuto mentire o giustificarsi……. Pensò cercando di mantenere la calma. Se Angel fosse stato in casa, come avrebbe potuto dirgli? Che usciva con Spike senza dire altro? Senza confessare cosa c’era stato tra loro in passato… E la reazione di suo fratello sapeva quale sarebbe stata……… Non avrebbe sopportato le sue bugie……Non…..
I suoi pensieri furono interrotti dal suono del clacson. Era arrivato! Pensò terrorizzata, fissandosi nuovamente allo specchio. Improvvisamente il vestito che indossava le sembrò uno straccetto. Ma non aveva tempo per cambiarsi ancora……. Prese la borsa e cercando di ritrovare la calma uscì. Raggiunse l’auto, una spider nera e vi salì. Spike l’accolse con un sorriso compiaciuto fissando il suo corpo armonioso e poi risalendo ai suoi occhi, le disse:
Lo fissò sgomenta e non disse nulla. Spike rise e ingranò la marcia.
Lui si voltò a mezz’aria e poi divertito, rispose:
Buffy trattenne il fiato sperando di non esplodere.
Domandò innervosendosi. Non voleva stare chiusa in una casa con lui…. Non avrebbe retto….. Spike rise e annuì.
Buffy si voltò a guardarlo ad occhi sbarrati.
Gli chiese temendo la sua risposta. I loro occhi s’incontrarono. - Anche se fosse Buffy….. anch’io sono nato qui e ho voglia di tornare a casa qualche volta…. Distogliendo gli occhi dai suoi, si strinse nelle spalle e non disse più nulla. Arrivati davanti all’ imponente villa che Spike aveva acquistato, Buffy lo guardò scioccata. Doveva essere enormemente ricco se poteva permettersi una villa ottocentesca di quella fattura. La scortò dentro e ciò che vide la lasciò ancora più sbalordita. I mobili, i tendaggi, tutto era perfetto e ristrutturato. -Non sconvolgerti……. Erano mesi che era in ristrutturazione…. Era una casa stupenda….. una casa pronta ad accogliere una famiglia per una vita felice. Quel pensiero le procurò un forte dolore al petto. Già, una famiglia….. pensò…….. Quante volte aveva fantasticato su di loro, sui loro figli? Aveva sperato tante di quelle volte che il loro primo figlio fosse una bambina, con i suoi occhi….. E invece….. Quel ricordo la intristì. Buffy ricacciò le lacrime indietro e entrò nel salone…….guardò fuori in veranda e vide un tavolo con un candeliere al centro. Avrebbero cenato lì….. capì. Spike le toccò la schiena per guidarla al tavolo e lei si allontanò di scatto. I loro occhi si scontrarono e Spike rise scuotendo il capo. -Guarda che non mordo! – L’avvertì; Buffy abbassò lo sguardo stizzita e lui rise ancora.
Le disse ancora prima di sparire. E chi aveva fame? Pensò lei ancora scossa. Come poteva stare lì a cenare, e magari a ricordare i vecchi tempi? Lui era l’uomo che le aveva spezzato il cuore e che ancora tormentava i suoi sogni.
Spike tornò con un carrello pieno di pietanze che sarebbero state squisite, se solo lei non avesse avuto lo stomaco completamente chiuso. Si accomodò di fronte a lei dopo averle passato un piatto pieno e le sorrise. Buffy si snervò e allora non riuscì più a trattenersi. Si appoggiò allo schienale e lo fissò dritto negli occhi.
Spike fece come lei… improvvisamente anche a lui passò l’appetito. Si accese una sigaretta e poi fece un sorriso tirato.
Buffy trattenne il respiro e strinse il tovagliolo che aveva sulle gambe.
Buffy sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta.
Spike alzò un sopraciglio e storse la bocca in un sorriso minaccioso. Un brivido freddo la gelò.
8 CAPITOLO Spike spense la sigaretta in un posacenere.
Spike le sorrise diabolico e canzonatorio affermò:
Lei lo fissò senza capire.
Spike la fissò truce.
Buffy sentiva che sarebbe esplosa, che avrebbe pianto di lì a poco. Come poteva farle quelle accuse? Aveva sofferto e soffriva ancora terribilmente….
I loro occhi s’incontrarono. - Anche quando hai sentito girare la voce che io andavo a letto con Harmony non hai fatto nulla…. Non hai detto niente neppure a me…hai lasciato correre come al solito…. Ma per te non era un problema, vero? Non importava che io facessi sesso con qualcun’ altro…ti bastava solo che tu lo facessi con me di nascosto da Angel e dagli altri! Buffy lo fissò disperata. Stava dicendo che era stata lei ad usarlo? E aveva appena ammesso di aver fatto sesso con Harmony? Disgustata si alzò rovesciando la sedia in terra e corse verso la porta.
Sentì la mano di Spike stringerle il braccio e tirandola a sé lui la bloccò e la fece sbattere contro il muro. Buffy lo fissò inorridita e sentì il gelo della carta da parati alle sue spalle.
Sibilò Spike aderendo al suo corpo.
Urlò lei cercando di divincolarsi. Ma lui fece finta di non sentire, le alzò le braccia sulla testa intrecciando le mani alle sue e le catturò la bocca in un baciò mozzafiato. Buffy si sentì mancare. La testa che ancora le doleva, cominciò a girarle vorticosamente, ma il fuoco della passione bruciò in lei e risposte a quel bacio doloroso con foga. Spike le lasciò andare le mani scendendo a stringerla fra le braccia e Buffy si aggrappò al suo collo. Il baciò divenne sempre più esigente e si ritrovò sollevata da terra, aggrappata a lui quasi con disperazione. Spike si staccò un’ istante per guardarlacon occhi pieni di desiderio epoi a fatica la portò sul divano sdraiandosi sopra di lei. Un turbine di emozioni e di ira repressa li avvolsero. Le sue mani le lacerarono il vestito e Buffy rimase nuda sotto il suo tocco ad occhi sgranati. Spike sorrise diabolico e poi con una mano scese ad accarezzarle le cosce arrivando al centro del suo piacere per tormentarla. Buffy ansimò urlando sconvolta dall’intensità di ciò che stava provando e si lasciò andare. Anche se si sarebbe pentita di quello che stava facendo… non le importava, aveva bisogno di lui e non voleva più frenarsi. Spike si alzò solo un’ attimo per spogliarsi di ciò che indossava e Buffy rimase incantata a guardarlo. Non aveva più i capelli platinati e non indossava più jeans stinti, ma i suoi occhi erano sempre gli stessi. Quegl’ occhi che lei amava da sempre non sarebbero mai cambiati. Ritornò su di lei, impossessandosi della sua bocca nuovamente e togliendole l’ultimo brandello di stoffa che portava ancora , le aprì le gambe con delicatezza ed entrò in lei. Una spinta……. Forte, decisa e il suo mondo crollò senza alcun riserbo. Si allacciò a lui e fu come se non si fossero mai lasciati. Spike fece l’amore con lei…. tuffandosi in lei, annegando e godendo di lei……. E Buffy fece lo stesso senza risparmiare nulla, nessun emozione….. non poteva…non l’avrebbe mai fatto…. Lo amava più del tempo che li aveva divisi e lo avrebbe sempre amato anche se il perdono dal suo cuore era ancora lontano.
Sedutain un angolo del divano mentre lo fissava rivestirsi molte ore dopo, si sentì piena di amore, di passione, ma ancora una volta ingannata. Spike chiuse la lampo dei pantaloni e la guardò. Il suo abito era strappato e non poteva più indossarlo. Le mise sulle spalle la sua camicia e le si sedette di fronte pronto a parlare sommessamente, ma Buffy lo precedette e stringendosi la camicia al petto per nascondere la sua nudità, si allontanò di scatto. Lui s’innervosì di nuovo e si alzò da dove si era appena seduto. Buffy lo fissò con le lacrime agli occhi e gli voltò le spalle. Le si avvicinò prendendola per la vita e all’orecchio le disse:
Buffy ingoiò le lacrime.
La sua risata la colpì nel profondo.
Buffy si voltò a guardarlo sbigottita. Spike sorrise e la fissò negli occhi.
L’ammonì.
Buffy fece un passo indietro per guardarlo meglio.
Urlò arrabbiata. Spike s’indurì di colpo e fissandola dritto negli occhi, disse:
Lei attese a bocca aperta e Spike affermò:
Buffy lo guardò sconvolta senza capire, mentre una lacrima le rigava il viso, sussurrando un debole “ perché”……… Spike le si avvicinò piano, guardando sempre e solo il suo viso e poi prendendola per la vita, l’avvicinò a sé e asciugandole la lacrima con un bacio, disse:
Buffy chiuse gli occhi e sentì le labbra di Spike contro le sue. Il suo cuore gridò pieno d’amoree la sua mente piena di rancore, ma accolse ancora una volta quel bacio che la torturava e si strinsea lui. Spike la lasciò andare e la fissò negli occhi.
Buffy abbassò il viso e lui glielo rialzò con un dito sotto il mento.
Buffy chiuse gli occhi e annuì. Spike le sorrise e le sfiorò le labbra con un altro bacio.
Solo quando l’acqua scrosciante le accarezzò il corpo, Buffy riuscì a distendere i sensi. La sua vita stava cambiando e lei era pronta a pagarne il prezzo? Non poteva permettere che Angel perdesse tutto e non voleva che soffrisse per il tradimento di Spike….. Ma una vocina dentro di lei…le diceva che c’era qualcosa in più….. Non sarebbe andata con Spike solo per quella specie di ricatto, ma lo avrebbe fatto per amore……… si, perché a parte tutto lei lo amava ….. e non poteva fare a meno di lui adesso che l’aveva ritrovato…….. 9 CAPITOLO Buffy sentì rientrare Angel la mattina dopo. Evidentemente aveva passato gli ultimi due giorni con Cordelia…. Uscì dalla sua camera in vestaglia con gli occhi cerchiati di chi non aveva dormito affatto. Angel appena la vide alzò il viso sorridente e subito si rese conto che qualcosa non andava.
Buffy gli sorrise.
Gli chiese sperando che non le chiedesse nulla. Ma Angel la fissò incerto e le si avvicinò.
Buffy fece spallucce e si accinse a preparare il caffè.
Lui annì e si mise seduto ad aspettare.
Continuò dopo lei. Angel rimase in attesa e Buffy gli si sedette di fronte.
Suo fratello le sorrise imbarazzato, ma subito dopo ascoltandola smise di sorridere e la fissò sbalordito.
Angel si alzò con uno scatto d’ira.
Buffy sussultò, ma era preparata alla sua reazione, ci aveva pensato tutta la notte.
Buffy lo guardò triste.
Angel la guardò come se non capisse. E allora Buffy gli disse la verità, quella verità che mai aveva osato confessargli prima. -Io e Spike ci conosciamo bene invece…. Ci amavamo prima che lui partisse…di nascosto, senza che nessuno ne fosse a conoscenza! Angel sbarrò gli occhi. Buffy si alzò da dov’era per andargli vicino e allungò le mani per toccarlo. Ma lui si allontanò di scatto alzando le braccia in segno di disgusto.
Buffy fissò suo fratello con dolore.
La lasciò in cucina con le lacrime agli occhi e si chiuse in camera sua. Buffy vide che il caffè fuoriusciva dalla macchinetta che aveva messo prima sul fuoco e corse a chiudere il fornello, mentre calde lacrime le rigavano le guance….. Suo fratello le voleva bene e prima o poi avrebbe capito. Sperò con tutta se stessa….
Spike aprì la porta della camera da letto facendola passare e mise la valigia a terra. Buffy si guardò intorno intimorita. La camera era meravigliosa e dal balcone si vedeva tutta Sunnydale. Si avvicinò vedendo le tende muoversi al vento e intrecciò le braccia allo stomaco. Erano passate solo poche ore da quando aveva parlato con Angel e da allora lui non le aveva rivolto più la parola. Sentì il calore di Spike alle sue spalle e si sentì avvampare. Lui si avvicinò al suo orecchio e aspirando il suo profumo, le disse:
Aveva letto i suoi pensieri, riconobbe sentendosi ancora più debole. Poi la avvolse nel suo abbracciò e appoggiò la testa sulla sua. Buffy si sentì nuovamente persa. Lo amava e lo desiderava con tuttase stessa, ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di usarla ancora. Non capiva perché la volesse, per un ignaro motivo l’aveva obbligataa lasciare la sua vita per lui, e qualcosa dentro di lei continuava ad urlare. C’era una vocina che continuava ad avvertirla che tutto non sarebbe durato per molto, che Spike aveva qualcosa da fare, e una volta fatto, dopo averla usata l’avrebbe lasciata di nuovo. Si allontanò spedita da lui e andò a prendere la sua valigia per disfarla. Spike rimase immobile e strinse le mani a pugno. Quella convivenza non sarebbe stata facile! La lasciò fare ed uscì dalla camera senza dire niente.
Buffy indossò una camicia da notte e si mise al letto. Era molto tardi….. e lei l’indomani voleva andare al lavoro soprattutto per parlare con suo fratello. Spike era uscito quando lei disfava la valigia e non era rientrato. Non sapeva dov’era e infastidita pensò che non le importava. Ma appena spense la luce e si mise sotto le lenzuola di seta, la porta della camera si aprì e Spike entrò gettando la giacca su una sedia. Buffy sentì il suo sguardo su di se e trattenne il respiro. Spike si spogliò e nudo s’infilò come lei sotto il lenzuolo. Cominciando atremare attese che lui la toccasse, ma lui le diede le spalle e sospirando, le disse:
Quell’affermazione la lasciò inebetita… e non riuscì a capire se era più delusa o sollevata. Così si girò anche lei di schiena e chiuse gli occhi per dormire….chissà forse quella notte ci sarebbe riuscita.
Si svegliò la mattina dopo sentendo un gran calore dietro le spalle e improvvisamente si rese conto che quel calore era Spike. Cercò di allontanarsi senza svegliarlo, ma la sua mano salda la trattenne con forza.
La voce di Spike la fece rabbrividire di piacere e il suo toccò la confuse. Spike appoggiò la bocca nell’incavo della sua spalla, e all’altezza del collo la baciò. Buffy sentì il suo desiderio appena lui si mosse strusciandosi a lei e cominciò a sentire che non si sarebbe controllataancora per molto.
Buffy si voltò e lo fissò negli occhi. Lo desiderava….. e aveva bisogno di guardarlo, di perdersi in lui. Alzò una mano per accarezzargli il viso e Spike la bloccò a mezz’aria con decisione. Buffy tremò e lui sorridendo si portò la sua mano alle labbra e la baciò. Poi scese sulle sue labbra e cominciò a stuzzicarla con la lingua, bagnandogliela sensualmente. Buffy chiuse gli occhi e sentì le mani di Spike scendere fino al suo bacino e alzarle la camicia da notte. Le sfilò gli slip mentrecontinuare a stuzzicarla e a sorridere divertito e poi l’accarezzò all’interno coscia. Buffy riaprì gli occhi contorcendosi contro di lui. Spike insinuò la lingua dentro al sua bocca e la baciò con foga, con famelico desiderio e la portò sopra di sé spogliandola del tutto. Scese con le mani lungo i suoi fianchi e le fece sentire quanto la desiderava. Lo guardò ormai persa…. E Spike sorrise vittorioso.
Le passò sopra aprendole le gambe e strofinandoglisi in mezzo la fece ansimare quasi con dolore.
Spike sorrise e le leccò un seno con voracità.
La stuzzicò ancora. Buffy respirò a fatica… non riuscendo più a trattenersi….. lo voleva e anche se non avrebbe mai voluto dargli alcuna soddisfazione, si morse le labbra e in un sussurro, disse:
Spike la fissò vincitore e la prese per il bacino modellandolo a se stesso e con gli occhi pieni di passione, la penetrò in un unico ma intenso movimento. Quasi ruggendo di piacere cominciò a muoversi in lei, dapprima piano e poi sempre più veloce…. Buffy si sentì come sazia….. piena e mai stanca di averlo dentro di sé. Si aggrappò alle sue spalle conficcandogli le unghie nelle spalle e gli morse un braccio per non urlare, ma non resistette, e raggiungendo le vette del piacere ad ogni spinta….. urlò e diede sfogò a tutta la sua frustrazione….. e poi venne anche Spike gettandosi appagato e sfinito su di lei.
Quando alzò il viso e la guardò, ciò che vide lo sconvolse ancora di più. Buffy aveva il viso rigato di lacrime e gli occhi chiusi. Spike salì e le si mise accanto, mentre lei per non farsi vedere si voltava di spalle. La strinsea sé con dolcezza, senza cullarla, senza dire nulla ma… senza lasciarla……… 10 CAPITOLO Spike aprì la porta e anche se sapeva che presto l’avrebbe incontrato faccia a faccia rimase un’ attimo sorpreso. Angel lo sfidò con lo sguardo e Spike si fece da parte per farlo passare.
Quest’ultimo si voltò di scatto fronteggiandolo e urlò:
Spike lo fissò truce.
Spike incassò il colpo fremendo di rabbia, e il ricordo della loro ultima discussione tornò a farsi spazio in lui come una voragine interminabile senza luce.
“ –Angel posso spiegarti……. Gli aveva detto cercando di calmarlo. Non sapeva come il suo migliore amico avesse fatto a scoprire di lui e sua sorella, ma era accaduto…….. Ma mentre cercava di spiegargli, mentre cercava in lui un barlume di comprensione da amico fraterno….aveva scoperto che in realtà amici non lo erano mai stati…….
Gli aveva urlato in faccia brusco. Spike lo aveva guardato ad occhi sgranati senza credere a ciò che sentiva. Poi Angel gli aveva voltato le spalle e aveva detto ancora:
Spike sapeva che Angel ne aveva il potere. Lui era il figlio di nessuno, che andava avanti grazie alle borse di studio e a lavori saltuari, mentre Angel era uno dei rampolli di Sunnydale…non c’era speranza per lui di vincere, di combattere…..e per cosa poi? Buffy non avrebbe mai avuto il coraggio di mettersi contro suo fratello o la sua famiglia……. Sarebbe stato solo contro tutti! Così senza pensarci due volte aveva deciso! Voltando le spalle a quello che aveva creduto il suo migliore amico fino a quel momento, aveva raccolto tutte le sue cose e fatto il biglietto del treno….. e mentre si allontanava da Sunnydale senza neppure aver rivisto la persona che amava, aveva giurato a se stesso che prima o poi si sarebbe tornato gridando vendetta!”
Spike lo fissò dritto negli occhi ed Angel sussultò sentendo la sua voce tagliente.
Si sfidarono per un lungo interminabile lasso di tempo. Poi qualcosa in Angel mutò solo per un secondo e a voce bassa, quasi senza riuscire a trattenersi, disse:
Spike sbarrò gli occhi. Non gli era mai passato per la mente di vederla dalla sua parte…. che Angel avesse mai potuto soffrire per ciò era accaduto. Poi lui abbassò il capo sconfitto e gli passò accanto per uscire. Spike non si mosse e non disse nulla….. Quella falla interminabile nei loro cuori non era sanabile…….
Buffy guardò Cris e Clarice con le lacrime agli occhi. Aveva appena raccontato loro tutto ciò che era accaduto e adesso le sue amiche la fissano ad occhi sbarrati e per la prima volta da quando le conosceva anche loro erano rimaste senza parole. Poi Cris si riscosse dallo shock e disse:
Si voltò a guardare Clarice cercando aiuto e Clarice continuò per lei.
Buffy le guardò triste. Cris riprese la parola.
Mugolò Buffy. Cris le si accostò mettendole un braccio sulle spalle. Le sorrise e anche Clarice le si avvicinò, e scherzò per farla sorridere.
Buffy la fissò incredula e poi con le lacrime agli occhi scoppiò a ridere… Meno male che aveva le sue amiche…. Pensò con un briciolo di speranza in fondo al cuore….
Nel giro di due giorni la notizia di lei e Spike mosse intorno Sunnydale, e fu solo quando Buffy vide Riley entrare nel suo ufficio che si ricordò della sua esistenza. Gli occhi del ragazzo mandavano lampi d’ira. Buffy si portò una mano sulla bocca appena lo vide sbattere la porta. Non lo aveva mai visto in quello stato….. si alzò da dov’era seduta e andandogli incontro cercò qualcosa da dire. Riley alzò una mano per fermarla e con avversione le disse:
Buffy lo fissò ad occhi sbarrati….
Riley rise amaramente e continuò, dicendo:
-Penso che tu abbia detto già abbastanza, amico! La voce di Spike riempì il suo ufficio facendola rabbrividire. Guardò oltre Riley proprio mentre anche lui si voltava. Spike era entrato nell’uffico senza farsi sentire e avanzò fino ad arrivare accanto a Buffy….. poi rivolgendo uno sguardo infuocato a lui, disse ancora:
Riley li fissò entrambi serrando la mascella e poi girandosi uscì sbattendo ancora una volta la porta da cui era entrato.
Buffy abbassò il capo sentendosi sconfitta, umiliata e tremendamente in colpa. Senza volerlo aveva fatto soffrire quel povero ragazzo e Angel….. Spike le si avvicinò prendendola per la vita per tranquillizzarla. Buffy rabbrividì come ogni qualvolta la toccava e frustrata e arrabbiata si allontanò.
Spike la fissò.
Spike sentì la rabbia divorarlo, ma non si mosse. Si accese una sigaretta stringendola fra due dita, e cercando di non spezzarla cercò anche di restare calmo. Buffy si voltò a guardarlo.
Spike la fissò negli occhi.
Si fissarono e Buffy sentì il peso del mondo sulle spalle. Ricordò ogni ora, ogni giorno, ogni minuto di quello che era stato…..la paura di essere scoperta e la paura di perderlo…. Aveva solo diciassette anni…. E non aveva mai capito la gravità di ciò che stavano facendo, ma non voleva rinunciare a lui…..al loro amore, e allo stesso tempo voleva continuare ad essere la dolce piccola Buffy che tutti credevano fosse. E all’improvviso se ne rese conto……. Improvvisamente anche le sue colpe in tutta la storia le furono chiare……. Le parole di Spike le tornarono alla mente……. “Non ti ho mai visto lottare per me, per noi…hai lasciato sempre correre….. aspettando che le cose ricadessero su di noi e basta!” Ed era vero……. Aveva scelto di essere vittima e di soffrire invece di combattere per il loro amore……. Anche se credeva che lui non l’avesse mai amata, che era sparito perché non gli importava nulla di lei, avrebbe potuto cercarlo…cercare al verità……e invece era rimasta chiusa nel suo bozzolo ad aspettare….
Spike spense la sigaretta e la fissò.
Quelle parole la ferirono nel profondo e Spike voleva ferirla….. voleva farle male… voleva che crescesse e capisse. Buffy gli voltò le spalle offesa e con le lacrime agli occhi decise che anche lei l’avrebbe ferito.
Spike allora le si avvicinò minaccioso e sorrise in uno scatto d’ira.
Buffy lo fissò negli occhi, occhi inespressivi e diabolici.
Buffy non riuscì a staccare gli occhi dai suoi……. Spike la spinse contro la scrivania e la sospinse indietro infilandoglisi fra le gambe. Poi le prese il viso fra le mani e la baciò. Le morse il labbro fino afarle uscire sangue e poi le leccò la ferita. Buffy inghiottì a vuoto e mise le sue mani su quelle di Spike che le incorniciavano il viso.
Allora le lacrime spuntarono nei suoi occhi e senza riuscire più a trattenersi abbassò il viso piangendo. Spike le si allontanò…. Rimase fermo a fissarla senza dire nulla. Buffy si prese il viso fra le mani scossa dai singhiozzi e poi lo guardò.
Lui annuì stanco e s’incamminò per uscire……. Aprì la porta e poi si fermò senza voltarsi.
Buffy fissò la porta vuota mentre una lacrima ricadeva lungo la sua guancia…. Lei lo sapeva…..lo sapeva…. 11 CAPITOLO Angel mise le braccia dietro la testa e guardò il soffitto. Cordeliasentì che improvvisamente aveva cambiato umore e alzò il viso che aveva appoggiato al suo petto nudo.
Gli chiese sapendo già cosa lo affliggeva. Angel sbuffò e la guardò.
Spazientito Angel si alzò dal letto e nudo raggiunse la sedia per indossare i suoi pantaloni. Le aveva raccontato qualcosa della situazione con Buffy, ma non voleva sentirne parlare. Cordelia rimase sul letto e lo fissò seccata.
Si alzò anche lei e indossando la sua vestaglia di seta, infuriata, ma senza guardarlo, disse:
Angel si voltò di colpo e la fissò. Piegò il capo da un lato e Cordelia fece un passo indietro. “Cos’aveva detto?”
Cordelia con un gesto della mano fece spallucce e cercò di infilarsi in bagno per non rispondere, ma Angel fu più veloce. La prese per un braccio e guardandola negli occhi, ringhiò:
Cordelia confusa aprì la bocca ma non le uscì alcun suono. Angel allora parve capire tutto improvvisamente e la scostò da se in modo brusco.
Cordelia lo fissò spaventata.
La fissò per avere una risposta, ma lei abbassò il viso. La prese per le spalle e accecato dall’ira urlò.
Cordelia lo fissò con dolore.
Angel si allontanò, si rivestì e con disprezzo dirigendosi alla porta, le disse:
Lo vide uscire dalla sua camera e nello stesso istante seppe che in quel modo stava uscendo anche dalla sua vita. Chiuse gli occhi cercando di non piangere e si sedette sul letto affranta. Quel letto in cui poco prima avevano fatto l’amore e in cui Angel le sussurrava frasi piene di passione e di trasporto. D’impulso si alzò prontaa corrergli dietro, a cercare di farlo ragionare…ma appena fece qualche passo si fermò. Lui non avrebbe ragionato…non in quel momento e non con lei……. La credevain accordo con Spike e non l’avrebbe ascoltata….. Un timore sordo le oppresse il cuore…. Non voleva perderlo……. Guardò fuori dalla finestra nella speranza di vederlo ancora e capì…. Capì che si era innamorata irreparabilmente di lui nello stesso istante in cui l’aveva incontrato….. Angel dal canto suo arrivò all’auto e alzò gli occhi alla finestra di Cordelia. Quel tradimento gli faceva bruciare il petto di frustrazione e di rancore…. Spike gliel’avrebbe pagata ……. Questa volta non avrebbe lasciato correre… Il suo vecchio amico Spike non poteva prendersi ancora gioco di lui e soprattutto non poteva pilotare la sua vita! Gli aveva portato via anche l’unica donna di cui gli importasse veramente qualcosa e questo non gliel’avrebbe mai perdonato………
Cordelia fissò Spike tremendamente preoccupata.
Spike le sedette di fronte e le prese le mani nelle sue.
Cordelia annuì triste.
Spike le sorrise contento…. E lei arrossì. La tirò su e abbracciandola all’orecchio le sussurrò:
Buffy arrivò alla rampa di scale che si affacciava nell’atrio e si bloccò di colpo. Spike e Cordelia erano in salotto abbracciati…….. Il cuore le mancò un battito e un’ effetto devastante di nausea le procurò una specie di capogiro. Rimase inebetita a fissare la scena, a vedere Spike che le accarezzava il viso dolcemente e che le sorrideva… Un passo alla volta fece dietrofront tenendosi la bocca dello stomaco come se le avessero dato un pugno…..mentre l’immagine di quei due stretti in un letto a fare l’amore le apparve come un flashback ……. Scosse il capo energicamente……. “ No….non può essere…….” Non poteva essere così…….. Cordelia stava con Angel…lei…non…. Il dubbio insinuatosi nella sua mente bussò incessante. “ Perché non potrebbe essere? Spike vuole solo giocare e vincere….perchè questo pensiero non dovrebbe essere vero?” Si chiese sconfortata. Loro si conoscevano da anni…Cordelia era bellissima e lui era un uomo ricco e stimato…. Forse lei e Angel erano solo pedine di un gioco perverso che sarebbe durato fino alla sua completa soddisfazione……. Forse Cordelia era la sua amante e complice? Si lasciò andare sul letto pronta a scoppiare in lacrime. Non poteva vivere in quel modo….era insensato e umiliante… Ma cosa poteva fare se non rispettare le sue regole e aspettare che finisse. Anche quel pensiero le procurò dolore….. Fine….voleva dire……. non più i suoi baci, non più la sua bocca e i suoi occhi…..e soprattutto perderlo per sempre……ancora una volta…. E quello era ciò che voleva? Lo desiderava davvero? Voleva davvero che finisse? No……. La risposta era no! Si disse consapevole di quanto era debole…….
Spike entrò in camera e trovò Buffy di spalle che fissava l’auto di Cordelia allontanarsi dal vialetto. La guardò percependo l’aria tesa. Era sempre stato così ogni……. volta che lei cambiava umore lui ne era subito consapevole, solo che in quel momento non sapeva proprio cosa potesse essere capitato….. Buffy si voltò piano……. Le lacrime appena asciugate col dorso della mano e gli occhi arrossati…. Spike la fissò confuso.
Le si avvicinò preoccupato e la prese per le spalle. Buffy alzò il viso a guardarlo e i suoi occhi la scossero nel profondo.
Le chiese non riuscendo a capire. Buffy alzò le mano e gli sfiorò il viso. Il mento spigoloso e liscio….. tutto era come allora……. Anche i suoi occhi….. Blu come il mare in tempesta e il cielo più intenso…. Ma nulla poteva cambiare la realtà…….. nulla poteva cambiare la sua realtà…. Glia anni in cui aveva sofferto tanto da voler scomparire… e quella consapevolezza…… quel sapere sempre e comunque che avrebbe amato solo e per sempre lui….. Una lacrima le rigò la guancia e allora decise….. Non eravita senza di lui perché non aveva il suo amore, ma vivere con lui e sapere che quell’amore era di un’altra era impossibile. Spike la fissò incredulo.
La parola fu un sussurro strozzato dalla sua mano. Lo baciò piano, dolcemente…….alzandosi in punta di piedi…. Spike sbarrò gli occhi per lo stupore….. Era la prima volta che lei si avvicinavatanto da sorprenderlo… Ed era una sensazione bellissima…….. Le strinse le braccia intorno al corpo e la baciò, ricambiò con ardore e sentì le braccia di Buffy circondargli il collo. La sospinse verso il letto con delicatezza, sfiorandole il viso e scendendo a baciarle il collo. Buffy si sentì come sospesa su una nuvola……. E chiuse gli occhi…….
Li riaprì molto dopo……. Quando……. sopra Spike……. nuda e sudata, ancora piena di passione…. con le braccia avvolte al suo corpo si ritrovò a fissare i suoi occhi. Spike le sorrise con dolcezza e se l’adagiò accanto per abbracciarla. Buffy si fece cullare senza dire nulla, e Spike per la prima volta tranquillo e beato……. si addormentò.
Il sole del primo pomeriggio gli punse gli occhi……. Si svegliò sentendo che mancava qualcosa… Aprì gli occhi e si guardò attorno….. toccò la sua parte del letto e la sentì fredda e vuota.
Si alzò di scatto….. Qualcosa lo indusse a cercarla. Ma quando fu del tutto svegliò si raggelò….. Un’anta dell’armadio era aperta e gli abiti che prima la occupavano non erano più lì. Si alzò piano e aprì anche l’altra anta….anche se già sapeva……. Vuota! Si voltò a fissare il letto e il suo sguardo fu catturato da un pezzo di carta accanto al suo cuscino. Lo prese con mani tremanti e lo lesse tutto d’un fiato…….
“ Addio…..”
Un’unica parola……. Una sola parola che segnava la fine di tutto……. Buffy lo aveva lasciato ……… aveva rinunciato a lottare per la sua ditta, per Angel e anche per se stessa……… Spike schiacciò il foglietto nella mano e fissò il vuoto. Poi rise a se stesso e a se stesso disse:
Angel quella sera rientrò dopo aver cenato fuori e la prima cosa che vide fu la piccola borsa di Buffy nell’entrata. Percorse il corridoio e si fermò sulla soglia della sua stanza. Poi la vide…….. Avvolta in un plaid….. col viso rigato dalla lacrime. Buffy lo guardò triste…..con disperato bisogno di aiuto…e non ci fu bisogno di parlare… Sapeva già cosa era accaduto……. Le si avvicinò e la strinse fra le braccia mentre lei scoppiava a piangere....un pianto liberatorio e forse sana ferite……. 12 CAPITOLO Cordelia rilesse lo stesso rigo per tre volte, alla quarta, decise di smettere….. Tanto era inutile! Da quando erano tornati a Los Angeles le cose erano cambiate troppo per poter lavorare tranquillamente. Le parole le si confondevano davanti agli occhi e non riusciva a pensare ad altro se non a lui….. Immagini dei loro momenti trascorsi ad abbracciarsi, a baciarsi e a completarsi come una cosa sola erano indelebili. Le mancava così tanto….. Come aveva potuto pensare che lei fosse d’accordo con chissà quale macchinazione? Si alzò dalla sua scrivania per ammirare la città in movimento e ancora di più le mancò…. Angel. La sua cittadina tranquilla e quell’aria che sapeva di pulito….. come lui….. Si strinse le braccia al petto e chiuse gli occhi immaginando che tutto non fosse mai accaduto…che lei fosse ancora lì fra le sue braccia…. Ma ancor prima di riaprirli…la consapevolezza di essere solala investì duramente….. Tornò alla scrivania e guardò l’agenda. Doveva accompagnare Spike ad una cena di lavoro quella sera. Ormai il lavoro era divenuta l’unica sua ragione di vita….. Negli ultimi giorni poi era irriconoscibile…intrattabile e sembrava un leone a caccia grossa… Pronto a debellare ogni avversario e chiunque si trovasse sulla sua strada. Quella sera poi…voleva andare a quella cena di lavoro solo per spaventare il suo antagonista per un nuovo processo… e lei ne era esasperata… aveva bisogno di staccare la spina…. Guardò l’orologio e alzò gli occhi al cielo……. Non voleva andare a quella cena…. Non voleva diventare davvero ciò che Angel credeva che fosse…
Spike passò dal suo ufficio alle otto in punto quando le aveva detto che l’avrebbe accompagnata a casa a cambiarsi.
Le parole gli morirono in bocca appena la vide. Cordelia aveva gli occhi cerchiati dal pianto e sembrava stanca.
Gli disse guardandolo. Spike le si avvicinò serio e appoggiandosi alla scrivania, per la prima volta dopo giorni sorrise….. Non era un sorriso gioioso, ma comprensivo. Le mise una mano sulla spalla e sospirò.
Cordelia lo fissò sbalordita e per un secondo piena di speranza. Spike le sorrise di nuovo…
Cordelia allora si alzò scoppiando a piangere e lo abbracciò.
Spike la strinse e annuì….
Poche ore più tardi il rumore delle treno sulle rotaie cullò la sua speranza ……. Speranza di non averlo perso e speranza che lui potesse comprendere….. e perdonare…….
Buffy sentì suonare il campanello e si alzò di scatto…. Il movimento repentino le procurò un forte dolore alla bocca dello stomaco, tanto che dovette correre in bagno.
Quando riuscì ad alzare il viso e guardarsi allo specchio un’unica consapevolezza la colpì…provocandole un enorme sofferenza…
Cordelia aspettò 5 minuti dietro la porta, ma vedendo che nessuno le apriva…decise che forse Angel poteva trovarlo in ditta. Col cuore in gola e non sapendo cosa potesse aspettarsi, si ritrovò nel corridoio della sua ditta di costruzioni. Lo sentì parlare al telefono… si avvicinò al suono della sua voce accostandosi all’ingresso del suo ufficio e lo vide. Angel stava toccandosi i capelli nervosamente andando avanti e indietro. Sembrava indaffarato e arrabbiato. Ma lei doveva farsi forza….. e affrontarlo….
Angel si voltò nello stesso istante in cui lei si chiudeva la porta alle spalle, e sgranò gli occhi spossato e sbalordito. Cordelia lo fissò con dolcezza e il sentimento che aveva dentro per lui s’incendiò……. Le era mancato così tanto! Angel confuso, continuò a guardarla senza riuscire a dire nulla. Così fu lei a parlare….. avvicinandosi piano……. timorosa che potesse scacciarla…..
Angel colpito nel profondo la fissò negli occhi e rimase immobile. Lei bella come se non fosse trascorso un attimo da quando l’aveva stretta fra le sue braccia l’ultima volta….. Cordelia attese un secondo e poicol cuore in mano, rivelò:
Angel la guardò negli occhi. Cordelia sentì una lacrima rigarle il viso.
Angel abbassò il capo e si passò una mano fra i capelli disordinati. Cordelia ebbe paura……. Lui non parlava e adesso aveva smesso di guardarla…. Gli si avvicinò aggrappandosi al suo braccio.
La voce di Angel la bloccò. Cordelia sconvolta lasciò la presa…. Lui alzò il viso e la fissò dritto negli occhi.
Cordelia chiuse gli occhi sentendosi divisa in due……. E calde lacrime le rigarono il viso…. Chiuse gli occhi sperando che non fosse vero…che tutto non fosse stato invano……. E poi sentì le sue mani…….. Sfiorare il suo viso…..e riempirlo……. Li riaprì perdendosi in quelli di Angel e lo vide cambiare espressione.
Cordelia sorrise tra le lacrime e lui le si avvicinò tanto da sfiorarle le labbra con un dolce bacio…..
Gli volò fra le braccia e lo strinse a sé… Forse davvero il destino riservava sempre qualcosa di inaspettato…… 13 CAPITOLO Buffy si portò le mani al viso….occhi sbarrati e il cuore pieno di paura….
Non poteva essere….. non anche quello……. La sua vita non poteva essere così dura…non di nuovo….. Era passato un mese da quando lo aveva lasciato, da quando non lo avevapiù visto…..e quel dolore era divenuto insopportabile… Non avrebbe retto anche ad altro…..
Pianse; Prese il telefono e chiamò Cris. Non aveva la forza di affrontare tutto da sola….e dirlo ad Angel sarebbe stato anche troppo umiliante….
Le chiese Cris appena le disse ciò che pensava.
Con le lacrime che le rigavano il viso, Buffy strinse la cornetta nella mano mentre all’altro capo del telefono, la sua migliore amica rimaneva senza parole.
Buffy annuì cercando di calmarsi..
Le disse…e poi appoggiò la cornetta mentre un’altra ondata di nausea l’assaliva.
Il medico amico di Cris confermò ciò che lei sapeva già. Era incinta! Aspettava un bambino da poche settimane….
La coscienza di portare in grembo una piccola creatura…nata dal suo amore per Spike le mutò ogni singolo pensiero. E nello stesso modo la consapevolezza di aspettare un bambino che non avrebbe mai avuto una vera famiglia la raggelò. Spike non l’amava…ed era andato via per sempre… Forse l’unica notizia che avrebbe avuto da lui sarebbe stata quella in cui richiedeva il saldo del debito che Angel aveva contratto con lui… A quel pensiero però…una piccola speranza le accese il cuore…. Forse se Spike avesse saputo di stare per diventare padre…non li avrebbe lasciati in rovina, avrebbe lasciato perdere……. In fin dei conti suo figlio non poteva crescere in miseria…. Forse avrebbe lasciato correre e sarebbe stato comprensivo. Buffy sgranò improvvisamente gli occhi ad un altro pensiero… E se invece “quello” avrebbe potuto essere il motivo per un’altra vendetta? Poteva spogliarli di tutto per avere il bambino e farle ancora del male….poteva……. Buffy scosse il capo……. No…. Spike non era così…lui non avrebbe mai separato il suo bambino da sua madre! A parte tutto…sapeva che aveva un animo buono…. Un misto di pensieri le invasero la mente e non seppe più cosa fare…. L’unica cosa che sapeva…. era che voleva il suo bambino…era l’unica cosa che le restava di lui e non avrebbe permesso a nessuno di rovinarle anche quella felicità!
Quella sera un’altra sconvolgente rivelazione, la confuse ancora di più. Angel tornò a casa con Cordelia annunciando il loro matrimonio!
Cosa avrebbe mai potuto pensare? Lei era stata una delle cause per cui aveva mollato…per cui lo aveva lasciato……. E adesso scopriva che amava suo fratello e che forse aveva sbagliato a pensare che…. Che lei…fosse l’amante di Spike…. O forse doveva pensare ancora quello che aveva in mente…forse c’era qualcos’altro sotto? Forse……. Buffy uscì in veranda con una copertina sulle spalle e si lasciò andare su una sedia. L’aria cominciava ad essere fresca, ma lei aveva bisogno di pensare e in casa con Cordelia e Angel che non facevano altro che sorridere e ridere… non ci riusciva…. Tutti quei forse e quei perché la stavano rendendo pazza! Come poteva dire ad Angel che aspettava un bambino? Come poteva adesso che c’era lei? Spike l’avrebbe saputo il giorno dopo e lei doveva ancora decidere il da farsi. Per un attimo chiudendo gli occhi, le parve di sentire il calore del suo corpo avvolgerla e la nostalgia la rese ancora più triste. Lo aveva amato per così tanto tempo….. Lo amava forse da tutta una vita… e non lo aveva mai avuto veramente…. Eppure dopo tutto ciò che era accaduto non riusciva a dimenticarlo…non riusciva a farlo uscire dal suo cuore…. E adesso che aspettava suo figlio non ci sarebbe mai più riuscita….. Pensando alla sua vita futura una lacrima le ricadde sul viso. Cosa avrebbe fatto? Si passò una mano fra i capelli….. cercando di non scoppiare a piangere…..
Un ricordo le inondò la mente e per un’ attimo sorrise…
“ Era accaduto qualche notte prima che Spike sparisse da Sunnydale e dalla sua vita….. Non l’aveva più ricordato…sino a quel momento….. Erano sdraiati sul letto dopo aver fatto l’amore e si guardavano negli occhi. Spike aveva gli occhi limpidi e dolci e la fissava sorridente mentre con una mano le accarezzava il viso. Poi d’un tratto le aveva detto:
Lei era rimasta sbalordita e nello stesso tempo felice da quella rivelazione…. Poi Spike aveva sorriso imbarazzato e volgendo altrove il suo sguardo si era girato a faccia in su e aveva detto ancora:
Lei si era avvicinata poggiando il capo sul suo torace nudo e scolpito…… e aveva sorriso… ma non aveva avuto il coraggio di dire nulla……così il discorso era caduto lì e si era addormentata fra le sue braccia….”
Aveva dimenticato per tanto tempo quel momento passato e adesso che era accaduto davvero…. Le era tornato alla mente……. Sentì la portafinestra aprirsi e si voltò di scatto cercando di mascherare la sua insofferenza. Sorpresa vide uscire Cordelia. Lei le sorrise timidamente e le chiese:
Buffy annuì e la fissò. Cordelia fece lo stesso e prima di parlare fece un bel respiro.
Buffy la fissò senza capire.
Si fissarono per un interminabile momento e poi Cordelia le sorrise e tutto d’un fiato, le disse:
Buffy non riuscì neppure a metabolizzare cosa le avesse appena detto. Solamente sentendo il suo nome scoppiò a piangere e si alzò. Cordelia si dispiacque e la seguì a ruota alzandosi e prendendola per le spalle.
Detto questo rientrò in casa e si chiuse in camera sua…mentre le parole di Cordelia gli rimbombavano nella mente come un martello che non cessava mai….. 14 CAPITOLO Spike si accese una sigaretta e si appoggiò alla scrivania…. Un altro insulso giorno di lavoro. Cordelia gli aveva telefonato per dargli la buona notizia. Fortunatamente Angel in fondo al cuore era rimasto il ragazzo che ricordava…comprensivo e impulsivo…. Ma sempre pronto a perdonare….anche se con lui era stato diverso. Si sarebbero sposati tra qualche mese…..gli aveva detto. Sorrise a sé stesso e spense la sigaretta. Era meglio mettersi al lavoro e cercare di non pensare a nulla…la notte era più che sufficiente…. Per avere il cuore a pezzi… Schiacciò un tasto dell’interfono e disse alla segretaria di non voler essere disturbato e di non passargli telefonate. Voleva chiudere il nuovo caso prima del tempo e…….
I suoi pensieri furono interrotti dalla porta che si apriva….. Si voltò scontroso e arrabbiato.
Le parole gli morirono in gola e fissò dritto davanti a sé. Buffy…. Lei era ferma sulla porta e lo guardava spaurita. Spike si alzò da dove era seduto e la guardò come se fosse un allucinazione.
Buffy avanzò d’un passo tremando e gli occhi le si riempirono di lacrime solo nel vederlo. Quel giorno dopo aver parlato con Cordelia…. Quelle parole l’avevano ossessionata al punto tale che non riusciva più a dormire neppure per un secondo la notte. Aveva deciso di incontrarlo e dirgli del bambino e aveva deciso anche di dirgli che lo amava da anni e che voleva che il loro bambino vivesse felice con una vera famiglia….aveva deciso tutte quelle cose insieme… Anche ad umiliarsi se era necessario…. Ma ora avendolo di fronte…l’unica cosa che non riusciva a fare era parlare….
Spike trattenne il respiro e poi uscì da dietro la scrivania. Uno di fronte all’altro si studiarono…….
Si decise a chiedere lui. Buffy ricacciò indietro le lacrime a forza e poi toccandosi il ventre che aveva un piccolissimo rigonfiamento, rispose:
Spike fissò la sua mano e sbarrò gli occhi. Rimase senza fiato…capendo improvvisamente di cosa poteva voler parlare Buffy, ma non disse nulla… non aveva il coraggio di sperare.
Lo disse tutto d’un fiato…. Non poteva fare altrimenti…..
I loro occhi s’incontrarono e Spike avanzò verso di lei emozionato. -Dici davvero?- Le chiese; Buffy annuì e allora le lacrime le salirono agli occhi inesorabili. Doveva sapere e sentire dalla sua voce la verità…. Spike la vide piangere e divenne serio senza riuscire più a muoversi. Buffy lo fissò tra le lacrime e allora prendendo il coraggio a due mani…. Disse:
Spike strinse la mascella.
Le lacrime le offuscarono la vita e un singhiozzo la scosse. Spike chiuse gli occhi con sofferenza e sospirò frustrato. Poi le voltò le spalle e per Buffy fu un duro colpo. Non c’era nulla da fare…. Pensò…disperata…….. Poi la sua voce le fece alzare il viso rompendo il silenzio.
Spike avanzò verso i vetri che davano sulla città e ricordò la sera della sua partenza.
Buffy sbarrò gli occhi e fissò le sue spalle.
Si staccò dall’ invetriata e si voltò.
Buffy chiuse gli occhi mentre le lacrime marchiavano a fuoco il suo viso con un’altro dolore.
Buffy singhiozzò ancora e lo fissò. Spike le si avvicinò con gli occhi lucidi e la voce gli si ruppe.
Buffy lo guardò negli occhi.
Spike alzò una mano per sfiorarle il viso e Buffy a quel toccò si sentì morire.
Chiese speranzosa Buffy in un sussurro. Spike rise dolcemente e le prese il viso fra le mani….
Scoppiando in un pianto liberatorio si strinse a lui e lo abbracciò forte. Spike chiuse gli occhi sentendo il profumo dei suoi capelli e sorrise finalmente felice.
Buffy si staccò tanto per guardarlo e tra le lacrime, questa volta di gioia….. disse:
Spike le sorrise dolcemente scendendo sul suo viso e anche lui con le lacrime agli occhi….sfiorandole le labbra con le sue…disse:
EPILOGO “ Adesso sai tutta la mia storia…amore mio…. Sai cosa la mamma ha passato e sai che finalmente non ci sono più nubi all’orizzonte…ma solo felicità…. Siamo stati degli stupidi….abbiamo passati anni lontani solo perché non ci siamo mai detti la verità….è per questo che per essere felici si deve comunicare tesoro mio…la cosa più difficile del mondo è viverci…e vivere vuol dire avere coraggio e vivere nella verità e nella pace…tienilo sempre a mente e non scordarlo mai… Con amore mamma e papà…..”
Buffy terminò di scrivere la lettera alla sua piccola che sarebbe nata a giorni e sorrise. Aveva voluto scrivere tutta la sua storia…. E parlare con la sua piccola come se lei ci fosse già….perchè la sua era una storia importante… e lei ne era la ricompensa….per il futuro…
Improvvisamente qualcosa in lei mutò….. Abbassò il viso e un dolore avuto la colpì…. Le si erano rotte le acque…….
Spike camminò avanti e indietro nel corridoio dell’ospedale…passandosi una mano fra i capelli spettinati che stavano ricrescendo e sbuffò spazientito… Poi un’infermiera fece capolino nella sala d’aspetto con un fagottino fra le braccia. Cordelia e Angelsi alzarono di scatto da dov’erano seduti e si avvicinarono. Gli occhi di Spike divennero dolci e pieni di emozione…. L’infermiera scoprì il visino di una bambina…rosea e piena di vita e sorrise. Scosso dalla commozione Spike si avvicinò e la prese fra le braccia. Fissò sua figlia con amore e tutta la tenerezza del mondo e con la voce rotta dall’ emozione…le disse:
La piccola aprì per un istante gli occhi e in quell’istante Spike capì che aveva tra le braccia la cosa più preziosa al mondo….
Quando l’infermiera la riprese per portarla alla madre, Spike la fissò andare via con un sorriso felice e poi si voltò verso Cordelia e Angel. Angel lo fissò negli occhi e dopo tanto tempo gli si avvicinò. Spike guardò colui che era stato il suo migliore amico e finalmente vide nei suoi occhi la sincera amicizia che li aveva sempre legati. E si abbracciarono complici…..Finalmente dopo anni tutto era passato e tutto era ricominciato….. Cordelia li guardò sorridente e piena di gioia. Niente più nubi all’orizzonte…mai più……..
Spike entrò piano in camera di Buffy credendo che dormisse, ma appena lei lo sentì aprì gli occhi e gli sorrise. Si mise accanto a lei prendendole una mano e la guardò. Guardò l’amore della sua vita e il cuore gli si gonfiò di gioia.
Gli chiese Buffy. Spike annuì e poi guardandola dritta negli occhi, le disse:
Buffy sorrise raggiante e gli strinse la mano nella sua …
Spike si abbassò , la baciò sulle labbra…e poi con tutto l’amore che aveva dentro…confermò:
FINE By SpikeJem – Armida
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