DISCLAIMER: I nomi dei personaggi apaprtengono alla Mutant enemy &CO... la storia è puramente inventata e di mia creazione.

Spuffy AU

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La sala era illuminata e gli ospiti erano tutti intorno a lei, eppure la vertigine non le passava.

Fissò ancora in fondo dove Angel parlava con gli ultimi due arrivati alla sua festa di fidanzamento e il nodo in gola non riusciva a passarle.

Non poteva essere lui….. cercò di convincervi debolmente, ma poi lui si voltò verso di lei e rimanendo di sasso si perse nei profondi occhi blu, che mai era riuscita a dimenticare.

Spike ……

Lui la fissò serio e poi piegando il viso di lato le sorrise, lo stesso sorriso diabolico che ricordava….

Buffy, si voltò di scatto e cercò riparo in un posto appartato.

Non poteva farsi vedere in quello stato, doveva calmarsi e doveva rimanere sola, perché i ricordi le inondavano la mente senza darle tregua.

 

Erano passati tre anni, ma per lei era come se tutto quel tempo non fosse mai passato.

Frequentava l’ultimo anno di liceo e lui era il ragazzo più pericoloso e più spregiudicato di tutti.

Tutte erano innamorate di lui, ma lui, che allora si faceva chiamare Spike dalla sua cerchia di amici non dava a nessuna troppa importanza, tranne quando voleva divertirsi….. e così aveva fatto con lei.

Una notte di passione dopo il ballo del diploma,uscite di sera tardi per conoscerlo e innamorarsi perdutamente e poi il nulla.

Spike era scomparso come era entrato nella sua vita…. L’aveva illusa, usata e poi lasciata senza una parola, un biglietto, nulla.

Non sapeva neppure come rintracciarlo, ammesso che avesse voluto trovarlo.

Ma sarebbe stato troppo umiliante, e la sofferenza per il suo cuore infranto le era bastata, non lo avrebbe mai cercato e implorato di amarla.

Così era passato del tempo e dopo essersi trasferita a Los Angeles, pian piano si era costruita una vita, un lavoro e aveva trovato la persona che fino a quel momento aveva creduto l’unico capace di farle dimenticare i suoi sentimenti per quell’ amore di ragazza.

Ma ora a pochi passi dal rivederlo, cosa quanto mai impensabile, le era crollato il mondo addosso e non era più sicura di nulla.

 

Buffy si guardò allo specchio della toilette e il rossore delle sue guance le fece capire che ancora non poteva uscire e affrontarlo.

Perché il destino era tanto crudele con lei?

Non era bastato il dolore che aveva provato quando si era resa conto di non essere stata nulla per lui?

No…. Adesso, che stava per sposarsi e che aveva creduto di aver dimenticato…. Per uno scherzo del destino lo rincontrava e….. proprio alla festa del suo fidanzamento ufficiale con Angel!

Era tutto assurdo! E perché si comportava così?

Era cresciuta ormai e non era più innamorata del ragazzo con lo spolverino di pelle nera!

Si fissò ancora e chiuse gli occhi…….

Il ricordo di lui e dell’odore della pelle dello spolverino le passò per la mente e sconfortata si dette della stupida.

Possibile che dopo tutti questi anni, tu sia ancora infatuata del tuo primo amore?

Si chiese ad alta voce, come per convincersi del contrario.

Poi sospirando prese il coraggio a due mani e aggiustandosi il suo abito bianco di seta, decise di ritornare dentro la sala.

Non poteva sparire così, e non avrebbe permesso a nessuno di rovinarle la vita… ancora!

Angel le andò incontro appena la vita sorridendole.

Buffy annuì facendosi prendere per la vita e alzò lo sguardo;

Come aveva previsto e col cuore in tumulto si ritrovòfaccia a faccia con lui e la donna con la quale era arrivato.

Spike la fissò restringendo gli occhi come se non si fosse reso conto fino a quel momento di chi fosse lei, e poi sorridendo beffardo, le tese una mano.

Angel sorridente, fissò i presenti e poi disse:

Harmony una bionda tutta curve la fissò da capo a piedi e poi le sorrise, ma Buffy guardò solo lui e intimorita dal suo sguardo e dal battere accelerato del suo cuore tremò quando Spike le strinse la mano e ascoltò il suono della sua voce.

Con tono calmo, rauco e sexy, come lo ricordava e che ancora sentiva la notte durante le sue notti insonni, abbassò il capo e le disse:

Buffy lo fissò un secondo e poi ritirò la mano.

Possibile che non l’avesse riconosciuta? Si chiese triste.

Poi lo fissò ancora, e qualcosa nel suo sguardo indagatore le fece capire che non era così.

Entrambi sapevano…..

Buffy fissò Angel e annuì, poi guardò ancora la coppia e per non sembrare nervosa o sgarbata sorrise e disse:

Detto questo si scusò facendo finta di essere chiamata da altri ospiti e lasciò i tre per allontanarsi.

Non avrebbe retto a stare ancora sotto lo sguardo di Spike.

E non vedeva l’ora di prendere un po’ d’aria…..

 

Uscita sulla grande veranda della sala presa in affitto per la serata, respirò a pieni polmoni.

La tachicardia non voleva cessare e il nervosismo cominciava a farle esplodere la testa.

Lui aveva fatto finta di non conoscerla e lei era scappata come una scolaretta.

Stupida…. Si disse appoggiandosi alla balaustra per guardare le luci della notte.

L’aria estiva le fece appiccicare l’abito alla pelle e la differenza con l’interno della sala ad aria condizionata cominciò a sentirsi.

Faceva troppo caldo per rimanere lì….

Si voltò per rientrare, ma quando lo fece, gli occhi che avrebbe voluto mai più rivedere erano a pochi passi da lei.

Sussultando si bloccò e Spike fermo e appoggiato allo stipite della portafinestra dalla quale lei era uscita le sorrise diabolico.

Le disse semplicemente;

Buffy si mise subito sul sentiero di guerra.

Non voleva restare sola con lui, né tanto meno parlargli.

Gli passò accanto ma non poté rientrate, perché Spike la prese per un braccio e la trascinò accanto a sé.

I suoi occhi cristallini la gelarono e non riuscì a dire un’altra parola.

Rimase lì ferma, con la sua mano posata sul suo braccio e gli occhi incollati ai suoi, tremando per l’emozione.

Sussurrò impercettibilmente sentendolo sempre più vicino.

Spike sorrise con quel suo modo che non riuscivaancora a dimenticare e le disse:

Buffy riuscì a riprendere padronanza di sé e a scostarsi, e fissandolo disse:

Il suo nome uscito dalle labbra dell’unico uomo dal quale cercava di fuggire da anni, sembrò quasi un’ avvertimento.

Spike allungò una mano per accarezzarle il viso e con gli occhi infuocati, le disse:

Adesso basta, pensò infuriata con sé stessa.

Non gli avrebbe permesso di rientrare nella sua vita o di farle ancora del male.

Così raccolse quel briciolo di coraggio che le restava e fissandolo, quasi urlò.

Spike la fulminò con lo sguardo ma si fece da parte.

Buffy passò svelta prima che il tremore nelle sue gambe la facesse cadere , ma prima che potesse rientrare, la voce di Spike la fermò sulla porta.

Di spalle e col fumo di una sigaretta accesa, le disse:

Lei si voltò a guardarlo.

 

 

Quelle parole non l’abbandonarono per il resto della settimana successiva.

Quando era al lavoro ed era impegnata ad ascoltare i problemi dei ragazzi della Georgian High school, ci pensava di meno ma appena arrivava a casa e si ritrovava da sola non faceva altro che pensare a lui e a ciò che le aveva detto.

Ma poi perché? Cosa voleva da lei?

E poi perché proprio adesso che stava per sposare una persona meravigliosa come Angel?

Non importava cosa aveva voluto dire Spike….. decise….. non gli avrebbe permesso di avvicinarla, né di rovinare tutto ciò che aveva costruito nel tentativo di dimenticarlo.

Il passato era morto e sepolto……..

 

Buffy si avvolse nell’accappatoio e sorrise al viva voce del telefono.

Angel sbatté una porta e le disse:

Non avrebbe voluto andare a cena fuori quella sera, ma era dal giorno della loro festa che non si vedevano.

Angel stava cercando di togliersi un po’ di lavoro di dosso per poter fare un viaggio di nozze più lungo e dal canto suo lei era felice di avere un po’ di tempo per sé, anche se questo voleva dire pensare a “lui”.

Dopo venti minuti esatti, Angel suonò il clacson sotto il suo balcone.

Buffy si guardò allo specchio.

Il tailleur bianco che aveva scelto per uscire andava bene…. Il trucco anche, e i capelli raccolti, come il resto.

Prese la borsa e uscì per raggiungere Angel.

Appena arrivarono al ristorante, mano nella mano, Angel le sorrise e ricordandosi improvvisamente, le disse:

Buffy riuscì appena in tempo a voltarsi, che si ritrovò di fronte Spike sorridente e diabolico come sempre.

Buffy ricambiò il saluto e riluttante si sedette.

Angel sembrava non accorgersi del suo stato d’animo, ma Spike fissandola continuamente la rese ancora più nervosa.

Fortunatamente la conversazione passò subito sul lavoro e lei quasi scomparve, restando in disparte ad osservare entrambi.

Spike era cambiato…. Non era più il ragazzo che aveva amato.

Adesso era un’ uomo e se ben diverso, forse poteva essere anche più pericoloso di allora, dal momento che era maledettamente affascinante.

Improvvisamente fu scossa dai suoi pensieri e voltandosi a fissare Spike, trovandosi spiazzata, disse:

Rispose Angel per lei.

Spike la fissò negli occhi e le chiese ancora:

Buffy riuscì a sostenere il suo sguardo e rispose:

Spike le sorrise e Buffy abbassò lo sguardo.

Il suono di un cellulare squillò in mezzo alla sala e Angel scusando si alzò per rispondere.

Rimasti soli, Spike la fissò di nuovo e le chiese:

Buffy ricordò improvvisamente che non le era neppure passato per la mente, ma pronta rispose.

Disse Spike sprezzante.

Buffy lo vide accendersi una sigaretta e risentita, gli disse:

Lui la fissò alzando il sopracciglio in modo molto sexy .

Angel tornò al tavolo con una faccia corrucciata e disse:

Buffy fissò entrambi e poi Angel si rivolse a Spike e disse:

Spike sorrise e annuì.

Buffy sgranò gli occhi…. Non voleva rimanere con lui, ma neppure fare una scenata di fronte ad Angel.

Aspettò che lui fu uscito dal ristorante e alzandosi in piedi disse:

Spike si alzò a sua volta e prendendola per una mano quasi minaccioso, disse:

Buffy fece come le era stato detto e poi contrariata, disse:

Spike la fissò e Buffy abbassò lo sguardo.

- Non riesco a capirti…. Sembra che io ti abbia fatto chissà cosa, ma non ci vediamo da anni…….

Quella risposta fu un pugno dritto allo stomaco.

Non solo lei non aveva significato nulla per lui, ma neppure riusciva a capire quanto l’aveva ferita dopo quell’unica notte insieme.

Lo fissò triste e con un nodo in gola, gli chiese:

Spike la guardò e improvvisamente capì.

Allungò una mano come se volesse chiederle scusa, ma Buffy non si fece toccare.

Si alzò nuovamente e mentre una lacrima le rigava il viso, disse:

Detto questo e asciugandosi in fretta la lacrima che le aveva bagnato la guancia andò via spedita lasciandolo solo seduto al tavolo.

Spike accese un’altra sigaretta e avendo ormai chiarito tutto nella sua mente, sospirò.

Buffy riuscì a trovare un taxi tra le lacrime.

Lacrime che aveva giurato a sé stessa di non versare più e arrivò presto a casa.

Doveva chiudersi in casa e cercare pace…. Cercare di dimenticare anche quella serata e i suoi occhi confusi.

Appena scese dall’auto una pioggia sfocata la investì e la fece rabbrividire.

Pagò il tassista e poi attraversò la strada di corsa, ma appena fu davanti al cancello una voce che conosceva bene la bloccò.

Si voltò piano come se non riuscisse a crederci e lo vide.

Spike era fermo sotto la pioggia con uno spolverino di pelle nero e la fissava.

Un flashback le tornò alla mente e lacrime infuocate non cessarono di bagnarle il viso.

Spike si avvicinò piano senza togliere gli occhi dal suo viso.

Dispiaciuto, e affascinante camminò piano e quando si ritrovarono entrambi sotto la pioggia scrosciante, l’unica cosa che le disse fu:

Poi le sue mani toccarono il suo viso … spazzando via le gocce che lo bagnavano e si ritrovò a baciare le sue labbra.

Un bacio carico di vita….. la vita che aveva dimenticato, piena di felicità solo grazie al suo tocco.

Spike la strinse a sé, la baciò, la prese per la vita quasi con disperazione….. e poi avvenne tutto come una antica malia di seduzione.

Si ritrovarono nel suo letto…….. tra le sue lenzuola di seta blu, avvinghiati l’uno all’altro in un disperato bisogno d’amore e di passione.

Una passione sopita dal tempo, che bruciava sotto la cenere, nel ricordo di un’unica notte passata insieme.

Buffy lo guardò per tanto tempo dopo……..

Lo fissò dormirle accanto tutta la notte felice di essergli vicino, felice di averlo amato e infelice perché sapeva che appena il sole fosse risorto nel cielo lei avrebbe dovuto dirgli addio.

Stava per sposare Angel e non poteva….

 

Spike aprì gli occhi incontrando i suoi e le sorrise dolcemente.

Buffy sentì il cuore stringersi in una morsa fatale, e non disse nulla.

Le sussurrò Spike;

Averlo vicino, lì con lei, dopo avergli dato tutta sé stessa in una meravigliosa notte d’amore, la rese felice e addolorata.

Trovò di nuovo la voce e voltò il viso dall’altra parte cercando di alzarsi.

Spike notò il suo cambiamento e prendendola per la vita e avvicinandola a sé, disse:

Buffy lo guardò con le lacrime agli occhi e Spike capì.

Non aveva mai avuto bisogno di parlare…….. anche quella volta, e nel loro breve e intenso amore di liceali, si capivano come se si leggessero nella mente.

Buffy gli prese il viso fra le mani e sfiorandogli le labbra con un bacio, disse:

Scivolò via dalle sue braccia fasciata dal lenzuolo e Spike rimase fermo a guardarla.

Buffy si strinse il lenzuola fra le braccia incapace di muoversi e di guardarlo.

Se l’avesse fatto ancora una volta non sarebbe riuscita a farlo uscire dalla sua vita.

Spike si alzò e indossò i suoi pantaloni.

Poi si avvicinò piano a lei e prendendola per le spalle le disse dolcemente:

Buffy non lo fece e in un moto d’ira, Spike alzò gli occhi al cielo.

Si allontanò e chiudendosi in bagno pianse ancora lacrime dal sapore dell’addio che conosceva bene.

Spike, fissò qualche istante la porta chiusa e poi finendo di rivestirsi andò via.

Non avrebbe rinunciato a lei……. Non adesso che conosceva il dolce sapore dell’amore…….

 

Buffy sentì chiudere la porta…….. Spike era andato via!

Perché la sua vita doveva essere così terribilmente difficile?

Perché proprio adesso che l’aveva ritrovato doveva rinunciare a lui?

Chiuse gli occhi mentre calde lacrime non cessavano di rigarle il viso e per quanto potesse pensare, nulla le ridiede fiducia in sé stessa.

Avrebbe sposato Angel a giorni e avrebbe rimpianto il passato per sempre, mentendo e rifugiandosi nei suoi pensieri…….

 

Erano le dieci di sera, quando Angel suonò alla porta del suo appartamento.

Quando Buffy aprì la porta, se lo ritrovò davanti sconvolto e ubriaco.

Angel entrò biascicando frasi sconnesse e prima di crollare sul suo divano addormentato, le disse:

Buffy rimase ad occhi sbarrati.

Possibile che Spike per convincerla a lasciarlo avesse fatto una cosa del genere?

Non ci pensò su due volte e prendendo le chiavi della macchina di Angel si precipitò alla W & H.

La segretaria al centralino tentò di fermarla, ma vedendola praticamente sconvolta, chiamò al telefono l’ufficio di Spike e la fece passare.

Buffy entrò in un atrio in cui non aveva mai messo piede prima e poi scorse la sagoma di Spike che le dava le spalle mentre fissava le luci di Los Angeles.

Furiosa per ciò che era successo ad Angel e per ciò provava nel rivederlo, si piazzo di fronte a lui e quasi urlando, gli disse:

Spike si voltò piano verso di lei e con lo sguardo duro e quasi angosciato quanto il suo, le disse:

Buffy lo affrontò a muso duro.

Spike sorrise beffardo e fissandola, disse:

Buffy si voltò per non perdersi nei suoi occhi e poi Spike inaspettatamente, la prese per le braccia e ringhiò:

La lasciò per voltarsi nuovamente e prima che lei potesse dire qualcosa, disse.

Si girò e la fissò negli occhi.

Buffy trattenne il respiro e poi Spike disse:

Spike scosse il capo scontento e le disse:

Buffy lo fissò sconvolta, e prima che potesse dire altro scappò via.

 

Come aveva potuto essere così stupida?

Come faceva a cacciarsi sempre in situazioni dalla quali usciva sempre sconfitta?

Non si era accorta di nulla……. Come aveva fatto?

Possibile che non era capace di capire e conoscere le persone che credeva le volessero bene?

Stava per sposare un’ uomo che era ben diverso da ciò che dimostrava di essere…..

 

Spike fissò ancora una volta la porta che aveva sbattuto poco prima e dalla quale, lei era uscita, e si sedette alla sua scrivania.

L’aveva persa?

Buffy non si sarebbe fidata più dinessuno……..

Adesso anche chi credeva diverso da lui, l’aveva tradita e cercare il suo perdono sarebbe risultato ancora più difficile……..

 

Entrando piano nel suo appartamento la mattina dopo, Buffy era convintissima di ciò che doveva fare.

Nessuno più si sarebbe preso gioco di lei……. Nessuno!

L’aggredì Angel avvolto in un’ asciugamano come se nulla fosse.

Buffy lo fissò disgustata vedendolo per la prima volta com’era in realtà e senza avvicinarsi, gli disse:

Angel la fissò a bocca aperta e ricordò quanto era successo, capendo che lei sapeva.

Buffy sorrise stanca e gli urlò in faccia.

Angel la fissò minaccioso e poi senza darle il tempo di scappare la prese per le braccia stringendola e le urlò contro:

La voce imperiosa di Spike bloccò entrambi.

Angel si voltò a guardare sulla porta che Buffy non aveva chiuso.

Lui era lì….. e sembrava non volersene andare.

Angel spinse Buffy da una parte e cominciò aridere come se improvvisamente fosse diventato pazzo.

Angel lo squadrò e poi fissò Buffy disgustato.

Buffy aprì la bocca per dire qualcosa, ma Spike non le diede il tempo.

Prese Angel per le spalle e lo scaraventò fuori dall’appartamento.

Angel si ritrovò fuori dalla porta con indosso solo l’asciugamani e furioso fissò entrambi e prima di andarsene, disse loro:

Spike vide le chiavi della sua macchina in terra e gettandogliele in faccia gli chiuse la porta in faccia.

 

Quando Spike si volse a guardare finalmente Buffy, lei non era più nella stanza.

Si guardò intorno sconcertato e poi vide la tenda della camera da letto svolazzare e la portafinestra aperta.

Raggiunse l’uscita sulla veranda, piano, come se avesse il timore che anche un solo piccolo rumore avrebbe potuto farla scappare.

Buffy era ferma a fissare l’auto di Angel che sfrecciava via.

Il suo sguardo era triste e malinconico….

Il cuore gli fece un balzo…… e il dubbio che lei fosse innamorata di Angel gli attanagliò il cuore.

Lei si volse a guardarlo e come se non lo vedesse, e con le lacrime agli occhi, disse:

Spike non osò dire nient’altro.

Nulla le avrebbe fatto cambiare idea, e nulla l’avrebbe fatta star meglio…. E quel che era peggio…. Era che Buffy doveva davvero amare Angel, se la sua reazione a tutto quello che era successo era…. Allontanarsi anche da lui!

Si avvicinò di un po’, le prese una mano nella sua e prima di andarsene la fissò negli occhi e le baciò il palmo con tenerezza.

Avrebbe aspettato………

Anche perché adesso non c’era nient’altro che contasse per lui a parte Buffy e l’amore che aveva scoperto di nutrire per lei da sempre……..

 

Rimasta sola, Buffy fece l’unica cosa che il cuore le dettò.

Prese una borsa riempiendola di ciò che avrebbe potuto servirle e scappò.

Aveva bisogno di fuggire lontano…… lontano dal passato e dal presente e recuperare la fiducia in sé stessa e negli altri.

Spike era cambiato e forse provava qualcosa per lei, ma in quel momento, non sarebbe riuscita a guardarlo senza avere il timore che le avrebbe mentito e sarebbe sparito ancora.

Forse anche lui adesso che aveva ottenuto ciò che voleva avrebbe abbandonato l’idea di volerla…….

Ormai Angel non c’era più, quindi lei non era più la posta in gioco…….

Non voleva farsi illusioni….. qualunque cosa Spike provasse per lei non era di certo amore….. quell’amore che lei invece pur non vedendolo per anni, aveva custodito in fondo ala suo cuore come la cosa più preziosa che aveva.

Forse……. Andando via…. Finalmente avrebbe dimenticato persino quell’ossessione costante che le riempiva il cuore e avrebbe vissuto una vita nuova…….

 

 

Passati due giorni senza avere più notizie Spike decise di andare a casa sua.

Le imposte sulla veranda erano chiuse e la casa sembrava vuota.

Suonò ripetutamente, fino a quando un’ uomo si affacciò dal giardino accanto e lo vide.

Spike lo fissò e avvicinandosi, chiese:

Disse interrompendolo, l’uomo.

Spike rimase a fissarlo a bocca aperta.

L’uomo lo guardò stranamente e capendo la sua sorpresa, disse:

Spike chiuse gli occhi cercando di mantenere la calma.

Era andata via……..

L’aveva lasciato in balia dei suoi sentimenti e senza una parola, proprio come allora aveva fatto lui……..

Rise amaramente e voltando le spalle all’uomo senza dire altro, alzò gli occhi al cielo e sussurrò a se stesso:

“ Bravo Spike……. E brava Buffy……. Siamo stati così ciechi da distruggere tutto senza lottare….”

 

 

1 anno dopo………

 

 

Disse l’amica al telefono.

Buffy alzò gli occhi al cielo sereno e rassegnata, acconsentì.

Chiusa la comunicazione, Buffy fissò l’orologio.

Erano le sei del pomeriggio, se voleva essere pronta per le otto doveva correre a casa.

 

Arrivò al ristorante in cui doveva vedersi con Tara e Willow un quarto d’ora prima di loro e rimase al bar ad aspettare.

Una testa bionda colpì il suo sguardo e d’improvviso mille ricordi e una fitta al cuore la invasero.

Era passato un anno da quando era fuggita da Los Angeles.

Quella era stata l’unica cosa che era riuscita a fare……. Anche se il suo amore per Spike le era rimasto dentro.

Era arrivata a Sunnydale, dove era cresciuta, ritrovando la sua migliore amica delle scuole e aveva conosciuto la sua ragazza.

Aveva trovato lavoro nel liceo di Sunnydale e aveva ripreso a vivere…. Per quantola sua solitudine potesse farla vivere …. non faceva altro che pensare a lui…. Alle sue mani e ai suoi occhi.

Occhi blu che non avrebbe mai potuto dimenticare……..

 

Il cuore le fece un balzo e in concomitanza ai suoi pensieri, voltò il viso verso la voce accanto a lei.

Stava sognando? Non era possibile…..

Gli occhi blu che stava ricordando d’un tratto divennero reali e il respiro le si smorzò.

Spike era davanti a lei e i suoi occhi blu belli come li ricordava, erano serpeggianti e freddi come il ghiaccio.

Spike la fissò dalla testa ai piedi e poi sedendole accanto, come se nulla fra loro fosse mai accaduto disse:

Buffy lo fissò e rispose:

Spike fece segno al cameriere che gli portò da bere e subito dopo, Willow, Tara ed un uomo sulla cinquantina si avvicinarono.

Buffy guardò tutti i presenti e Spike.

Lui fece un gesto stizzito e poi alzandosi per andare via, disse:

Detto questo andò verso un tavolo dove c’era la stessa bionda con cui l’aveva visto a L.A. e nello stesso momento Buffy smise di pensare coerentemente.

Willow e Tara le presentarono l’uomo molto distinto ed educato che intavolò una discussione al loro tavolo, ma Buffy non toccò cibo né ascoltò.

Non fece altro che fissare la coppia non lontana da lei e ogni volta che Spike incrociava il suo sguardo lei non faceva altro che abbassarlo gelosa e triste.

Lui l’aveva dimenticata subito……. Oppure non ci aveva pensato neppure un’ attimo? Pensò amara.

Alla fine della serata, scusandosi con le amiche e il pover’ uomo a cui non aveva prestato attenzione, disse che doveva tornare a casa.

Appena varcò la porta del suo piccolo appartamento crollò sul suo letto e pianse.

Tutti i rimpianti, tutti i pensieri e tutto ciò che provava per lui erano tornati a galla e questa volta l’avrebbero sommersa nel dolore……. Lo sapeva bene.

Scappare dal passato d'altronde non era mai servito a nulla.

 

La mattina dopo al lavoro era uno straccio.

Non ascoltava neppure quello che gli studenti le dicevano, poi verso mezzogiorno, il telefono squillò e il peso del mondo le ricadde sulle spalle.

La voce sensuale e dolce di Spike la sorprese.

Buffy trattenne il respirò.

Una risata dall’altro capo del telefono, le fece prendere la pelle d’oca.

Detto questo, senza darle il tempo di accettare, Spike riattaccò.

Alle nove in punto sentì il campanello suonare.

Presa dal panico si fissò alla specchio come ogni volta che era nervosa.

I suoi begli occhi verdi risplendevano d’emozione e paura.

Naturalmente Spike sapeva pure dove abitava, pensò infastidita.

Rivederlo dopo tutto quel tempo e provare sempre le stesse sensazioni la rendevano insofferente.

Anche un’ anno prima era accaduto allo stesso modo…. Si erano rivisti in un locale pieno di gente e lei aveva visto solo lui.

E dopo lo sfracello! La sua vita era stata ribaltata e distrutta…..

Chi credeva diverso era persino peggio di Spike … e lui….. aveva preso a interpretare la parte del cavalier servente….

Ma questa volta non gli avrebbe permesso di giocare con i suoi sentimenti… era cresciuta…. era matura….

Era maledettamente innamorata di lui!

Pensò affranta…….

Aprì la porta mostrando un sorriso falso e facendo finta di essere capace di sostenere la situazione, prese la borsa, lo salutò e salì con lui in macchina.

Spike era molto silenzioso, sembrava pensieroso e lei dalla sua parte non sapeva cosa dire.

La portò in un vecchio castello che qualcuno aveva trasformato in un ristorante e quando si ritrovarono seduti al tavolo, Buffy cercò di intavolare un discorso, per cercare di non pensare a quanto i suoi sentimenti si agitassero dentro di lei.

Spike la fissò piegando la testa di lato e fece un sorrisetto.

Buffy prese il menù non riuscendo a leggere nulla, e Spike le chiese:

Sorrise imbarazzata sotto il suo sguardo indagatore.

Buffy alzò il viso e lo vide serio.

Quel suo modo di guardare le dava i brividi…….

Spike sorrise e chiamò il cameriere senza rispondere.

Ordinò per entrambi e questo diede molto fastidio a Buffy…. Spike non cambiava mai, credeva di poter controllare tutto, anche le persone.

Ma non disse nulla, era inutile sprecare la serata con una lite….. anche se nervosa com’era avrebbe voluto essere dall’altro capo del mondo…..

Le chiese improvvisamente mentre il cameriere versava da bere dello champagne.

Buffy lo fissò sconvolta.

Come poteva pensare che lei potesse uscire con un sessantenne?

Spike serrò la mascella e la fissò.

Buffy lo guardò negli occhi e lui, prima di rispondere bevve dal suo flute.

Quel nomignolo, la riportò indietro di anni……. Un giorno fantastico al liceo dove lui l’aveva guardata e le aveva parlato per la prima volta….

Spike le sorrise beffardo e allora disse:

Buffy era incredula……. Come osava trattarla come un oggetto?

Si alzò dalla sedia pronta ad andare via, quando Spike la prese per un braccio.

Buffy lo guardò di traverso, poi però vide la fermezza del suo sguardo e fece come le aveva detto.

Spike si accese una sigaretta e poi cominciò dicendo:

Buffy voltò il viso dall’altra parte.

Ascoltare le sue parole le faceva male quanto ricordare.

Spike notò il suo stato d’animo, ma imperterrito continuò;

Buffy lo fissò.Spike spense la sigaretta senza distogliere lo sguardo da lei.

Buffy non pensò neppure un secondo.

La sua bocca aveva parlato anche per i suoi pensieri.

Sapeva di stare facendo un sciocchezza, un matrimonio basato su niente non poteva crescere, ma lei amava Spike e forse…. Col suo amore…. Forse…..

Spike le sorrise grato e le prese una mano…

Buffy gli sorrise timidamente, e lui le chiese:

Spike annuì e poi sorridendole, disse:

Buffy rimase a guardarlo senza più ascoltare ciò che diceva.

Com’era bello……..

I suoi profondi occhi blu, erano diventati improvvisamente limpidi e gioiosi e sembrava felice….. o era lei ad esserlo e lo vedeva così?

Accettare la sua proposta di matrimonio, lo sapeva, era una pazzia…. Ma non voleva più vivere lontano da lui.

Ci aveva provato e non aveva mai smesso di tenerlo dentro di sé… lo amava da morire e se solo quella poteva essere la sua unica possibilità per stargli accanto, non le avrebbe voltato le spalle un’altra volta.

 

Quando dopo molto la riportò a casa, le diede un lieve bacio sulle labbra dicendole che alla fine della settimana l’avrebbe portata a conoscere sua zia.

 

 

Il parco della casa di “ zia Joyce” era fantastico.

Lei sembrava unacontessa di vecchi film ottocenteschi, dolce e di classe.

Buffy fece subito amicizia con lei e quando Spike si allontanò per fare delle telefonate, rimaste sole nel parco irrorato dal sole, Joyce le prese una mano fra le sue, e le disse sorridente:

Buffy ricambiò il sorriso e l’abbracciò con trasporto.

Il matrimonio sotto richiesta della zia, sarebbe stato celebrato in quel parco meraviglioso e subito.

Sia lei che Spike non volevano aspettare.

Grazie alle sue conoscenze, Buffy riuscì ad organizzare tutto in poco tempo e la sarta di fiducia di Joyce le cucì un abito da sposa su misura, che sembrava fatto per una principessa.

Con indosso la prova di ciò che le stava realmente accadendo, Buffy non riuscì a trattenere le lacrime.

Guardò sé stessa allo specchio e vide ciò che non aveva mai visto… la felicità sul suo viso.

 

La mattina delle nozze, Buffy e Spike non si videro per niente.

Willow e Tara arrivarono di buon ora, quali damigelle d’onore e arrivò anche il testimone dello sposo.

Xander, un amico di Spike che non vedeva l’ora di conoscere Buffy.

Poi avvenne tutto come in un sogno.

Lei, il suo abito di seta e pizzi bianchi e il suo bouchet di orchidee….

Lui, alto e bellissimo che l’aspettava all’altare con il sorriso più bello che gli avesse mai visto sul viso…… e poi le parole del prete, il loro rispondere timidamente,gli applausi delle persone invitate e il loro bacio.

Il primo dopo tanto tempo sincero e pieno di vita……..

 

Le disse Spike abbracciandola da dietro, quando alla fine della giornata anche l’ultimo ospite se n’era andato.

Buffy si appoggiò col capo al suo petto sospirando e pensò a quanto era felice.

Forse…… davvero la vita le avrebbe riservato qualcosa di bello………

Spike le baciò il collo e rise.

Buffy si voltò a guardarlo e il cuore le scoppiò in petto.

Aveva bisogno di lui come l’aria……. Pensò;

Si avvicinò piano e in punta di piedi lo baciò.

Un bacio dapprima dolce e casto, che Spike fece diventare pieno di passione e desiderio stringendola sempre più a sé e togliendole il respiro.

 

La mattina dopo quando Buffy si risvegliò nel grande letto della grande casa di Joyce, ancora abbracciata a suo marito, sorrise nel guardarlo dormire.

La notte passata insieme era stata magnifica e piena di desiderio sopito per anni.

Spike l’aveva amata come se fosse stata la prima volta, facendole provare sensazioni mai provate e un trasporto totale.

Chiuse gli occhi ricordando i suoi baci, le sue carezze e i suoi occhi infuocati.

Quando li riaprì all’improvviso si perse dentro quelli di lui, che l’avvicinò a sé e le sorrise.

Buffy lo abbracciò e lo baciò.

Spike la fissò intensamente e le stava per dire qualcosa, quando bussarono alla porta.

Buffy si alzò indossando la vestaglia e Spike si sedette sul letto appoggiandosi alle mani dietro la nuca.

La cameriera su ordine della zia aveva portato loro una colazione abbondante e piena di leccornie.

Mangiarono avidamente ridendo e scherzando, e poi con un solo sguardo, la scintilla della passione riscattò e uno nell’altro si persero a ritmo dell’amore.

 

 

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Disse Spike abbracciandola.

Buffy e Spike sorrisero e dopo un’ ultimo saluto lasciarono la dolce zia, per andare all’aeroporto.

Il volo per arrivare a Venezia fu lungo e stancante, ma appena videro la piccola e famosa città sul mare e i suoi ponti dall’alto, la voglia di scoprirla fece passare loro tutta la stanchezza.

Passarono giorni magnifici insieme come due innamorati felici e spensierati….. di giorno giravano per la città, giocavano, ridevano e scherzavano e di notte facevano l’amore con e più intensa passione ogni volta.

 

Il ritorno a casa, però diede loro la brutta notizia della morte della povera zia.

Spike fu distrutto dalla notizia.

Joyce era morta subito dopo la loro partenza, ma aveva espresso il desiderio che loro non venissero informati sino al loro ritorno…. Fino alla fine era stata buona con lui e questo lo rese davvero molto triste.

Tanto che i giorni idilliaci passati insieme si trasformarono.

Spike si allontanò da Buffy come se lei fosse la causa della sua infelicità, e Buffy si rese improvvisamente conto che lo stava di nuovo perdendo e che forse non l’aveva mai avuto.

 

 

Disse Buffy fissando Willow.

L’amica fu subito comprensiva con lei e la lasciò sfogare.

Disse decisa Willow;

Buffy le sorrise trovando un po’ di coraggio nelle sue parole, e le chiese:

Detto questo, Buffy si decise e partì per Los Angeles.

Arrivò a tarda notte e telefonò alla W & H credendo di trovare suo marito ancora in ufficio, ma non rispose nessuno.

Andò al suo albergo e chiese di lui, ma il portiere le disse che non era ancora rientrato e così le diede la chiave della stanza e Buffy vi salì sconsolata.

Dov’ era Spike a quell’ora?

Perché le aveva detto che era in ufficio e invece non riusciva a trovarlo?

Mille dubbi le assillarono la mente, fino a quando all’alba lo vide rientrare.

Ma ciò che vide fu uno Spike irriconoscibile.

Ubriaco e mezzo addormentato, appena la vide le sorrise beffardamente e le disse:

Buffy lo raggiunse vedendolo barcollare, ma Spike si scansò e sedendosi sul letto, la fissò.

Buffy lo guardò triste.

Le rispose sdraiandosi sul letto, e poi si addormentò di colpo.

Piangendo Buffy uscì dalla camera.

Non riusciva a guardarlo, né voleva essere ignorata da lui.

Come un automa vagò per la città per tutta la notte, poi quando si rese conto che era già mattina, si fermò in un bar per prendere un caffè.

La testa le doleva e doveva svegliarsi un po’.

Si sedette ad un tavolo e guardò fuori dalla vetrata, quando una voce, la fece sobbalzare.

Buffy si voltò e vide Angel che dall’alto della sua statura la fissava.

Buffy si alzò di colpo facendo cadere la sua tazza a terra, e guardò Angel.

Angel rise e le disse:

Angel alzò le spalle e poi cambiando espressione la guardò un attimo e le disse:

Buffy lo fissò.

Buffy abbassò lo sguardo sconfitta e poi s’incamminò per uscire da quel bar.

Angel la seguì e prendendole una mano, la guardò negli occhi ele disse:

Buffy annuì e poi sparì.

Angel diceva la verità?

 

Non tornò nell’albergo di Spike.

Una parte di lei sapeva che di Angel non doveva fidarsi, ma un’altra parte, l’angosciava e la rendeva vulnerabile.

Entrò al Bronze verso mezzanotte e girò per i tavoli.

Poi si avvicinò al barista e lo chiamò allungandogli un paio di bigliettoni.

Le chiese il barista;

Buffy annuì e lui le fece segno verso un reparto del Bronze dietro dei paraventi scuri.

Si avvicinò piano e appoggiandosi al muro lo vide.

Beveva e rideva mentre una ragazza mezza nuda gli ballava davantistrofinandosi addosso.

Buffy sgranò gli occhi sconvolta e poi lo vide mentre la ragazza gli si sedeva indosso e lo baciava sulle labbra con avidità.

Lacrime calde le rigarono il viso e un secondo prima che scappasse via i loro occhi s’incontrarono.

Spike gettò la ragazza in terra e corse all’inseguimento di Buffy che piangendo cercava in strada di salire su un taxi.

Gridò Spike prendendola per un braccio.

Buffy si divincolò con forza e lo guardò furiosa.

Spike s’indurì in volto e poi irato le disse:

Buffy lo guardò e poi alzò un braccio per chiamare l’ennesimo taxi.

Aprì lo sportello e prima di salire in macchina, si voltò e lo guardò.

Ma lei non ascoltò.

Salita in macchina piangendo e poi guardò indietro.

Lui era ancora là e fissava la macchina.

 

 

Fortunatamente aveva tenuto il suo appartamento a Sunnydale.

Willow la stava già aspettando, capì vedendo la luce accesa all’interno.

Era stanca e a pezzi.

I tre giorni passati in un piccolo albergo a riprendere in mano ciò che restava della sua vita erano stati tremendi.

Aprì la porta dell’appartamento ma non vide nessuno.

Lasciò la valigia in terra e poi andò verso la sua camera.

Aveva bisogno di una doccia e di…….

Spike……..

Lui era lì seduto sul letto con la testa fra le mani….. come se fosse disperato.

 

Appena anche lui la vide, si alzò di scatto e la guardò.

Lei lo guardò e poi abbassò il capo.

Perché continuava a perseguitarla?

Spike le si avvicinò e la prese fra le braccia.

Buffy rimase atterrita e immobile.

Il calore del suo corpo la confuse, e appena lui parlò, tutto intorno cominciò a volteggiare.

Buffy sbarrò gli occhi e poi si allontanò di scatto da lui mettendosi le mani sulle orecchie.

Spike cadde in ginocchio ai suoi piedi e con le lacrime agli occhi, disse ancora :

Buffy lo guardò e cominciando a piangere rimase ferma ad ascoltare.

Buffy non capì.

Spike scosse il capo e le rivelò quanto si sentisse in colpa.

Buffy s’inginocchio di fronte a lui e prendendogli le mani, disse:

Spike sorrise amaro e disse:

Buffy gli sorrise.

Spike alzò una mano per carezzarle la guancia e poi si gettò fra le sue braccia.

Spike la baciò e tutto ritornò come se nulla fosse mai successo.

Spike annuì e poi la baciò ancora.

Questa volta non si sarebbero mai più lasciati……. Mai più.

 

 

I loro occhi s’incontrarono ancora una volta e l’amore che sentivano l’uno per l’altro incendiò l’aria…….

 

Quando l’amore mai dimenticato nel cuore di una persona cresce e diventa realtà nulla può sconfiggerlo!

 

By SpikeJem

 

Dedicato a Buffy e Spike e al mio piccolo desiderio sopito dal tempo!