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“ Sta piovendo “ Dico a me stessa mentalmente . Sui vetri sbatte una leggera pioggia estiva e appoggiandomi sorrido nel vedere gli uomini della mia vita ridere e scherzare con la piccola Dawn. Non posso ancora credere che siano passati 3 anni. Dawn si getta fra le braccia di Spike e mi si comprime il cuore. La mia piccolina lo adora, non vivrebbe se ogni giorni non vedesse i suoi dolci occhi azzurri … e forse neppure io … Il mio migliore amico, la persona che più mi ha capita e rispettata in tutta la vita. Angel si volta verso di me e mi fa segno di andare da loro, ma a me non va di essere l’intrusa. Il sorriso di mia figlia è già la cosa più bella della giornata. Anche Spike si volta a guardarmi e allora il mio cuore salta e mi allontano dalla finestra come scossa da un fremito. Torno in cucina a preparare il pranzo, è meglio… ma la mia mente sfugge al mio controllo e allora non posso fare a meno di ricordare.
3 anni non sono poi così tanti in fondo … Quella notte all’ospedale c’era Spike con me a tenermi per mano e a sentirmi urlare di dolore. Angel col suo lavoro è spesso via e l’unico mio supporto resta lui … Il mio migliore amico… O perlomeno io continuo a ripetermelo per convincermene. Ci conosciamo da quando erano bambini, abbiamo fatto le scuole insieme e io ho dovuto affrontare tutte le ragazze di Sunnydale e la loro gelosia… Spike era e continua ad essere molto popolare nel settore femminile. Ogni volta che sono con lui mi sento osservata e odiata, ma ormai ci sono abituata. All’università abbiamo perfino diviso lo stesso appartamento per qualche tempo, fino a che non ho conosciuto Angel e l’ho sposato. Lui e Spike sono andati d’accordo dopo un po’ di tempo … ricordo ancora le litigate furiose avute per causa di entrambi. Poi un giorno , improvvisamente anche per Angel è divenuto il punto fermo della sua vita e così adesso Spike vive nel cottage accanto a noi e in pratica in casa nostra. Angel manca almeno 20 giorni al mese e nella settimana che restacerca di riprendere il rapporto con sua figlia, ma con rammarico vedo che non è facile. Lui lo sa benissimo … non può competere con Spike… lui è sempre presente. Ma quello che ha gli basta e non lo vedo mai triste. Per quanto riguarda me, io mi sento un vulcano in eruzione … Se la situazione non fosse così credo che esploderei… ciò che ho dentro è troppo complicato per conviverci normalmente e non potrei farlo se Angel fosse un marito normale . A volte penso che la mia vita sia solo una facciata e mi sento incolore, una falsata vivente … ma non posso fare a meno di lui e non posso neppure dire la verità … altrimenti perderei tutto.
La sua voce mi arriva alle spalle e per lo spavento mi faccio un taglio al dito. Spike si avvicina preoccupato e si appoggia a me, prende la mia mano e sorridendomi mi prende in giro.
Alzo il viso e lo guardo … ultimamente non riesco a controllarmi e sembra che io sia un’altra persona. Le labbra mi si seccano improvvisamente … per la prima volta non riesco a dire nulla ad una sua battuta e la sua vicinanza mi stordisce. Spike mi guarda negli occhi e improvvisamente diventa serio anche lui. Poi la vocina di Dawn mi scuote e mi allontano per cercare un cerotto. In bagno mi guardo allo specchio e mi do della stupida. Cosa diavolo mi sta succedendo? Mi chiedo sciacquandomi il viso. Da quando ho visto girare nel suo cottage quella nuova ragazza mi sento diversa …. Forse perché questa è durata più di tre giorni! … Mi dico infuriata. Lui non me ne ha parlato! Questo è preoccupante, dal momento che mi dice tutto … sa che l’ho vista e che so di lei, ma ancora non mi dice nulla. Perché? Mi chiedo … che sia una cosa importante? Angel sta per partire di nuovo e io mi sento in trappola … ho paura delle mie emozioni e dei miei ricordi… anche se lui crede che io non riesca a ricordare bene la sera della laurea. Crede che fossimo ubriachi fradici, soprattutto io. Ma invece io ricordo tutto … ricordo il suo corpo su di me e le sue mani … La mattina dopo ci siamo ritrovati insieme sul letto … Io, Spike e Angel … Da allora nessuno ne ha più parlato perché credevano entrambi che io stessi dormendo quando sono sgattaiolati fuori dall’appartamento … Non so bene come sia accaduto quella notte, è iniziato tutto come un gioco, una cosa incontrollabile che abbiamo preferito far finta di dimenticare, ma che forse ci ha unito ancora di più. E da allora le cose che io ho preferito non dire sono state tante … anche troppe!
Tornata in cucina Spike mi sorride.
Angel mi guarda sorridente mentre fa sedere Dawn a tavola. Ceniamo come una famiglia unita e felice. Arrivati al dolce mi soffermo a guardare ora l’uno, ora l’altro … Il cuore mi galoppa nel petto e per un secondo ricordo ancora quella notte. I baci appassionati che ho dato ad entrambi, il fruscio dei nostri corpi sudati e poi le sue mani. Ricordo soprattutto Spike … non riesco a togliermelo dalla mente. Ricordo Angel addormentato accanto a noi .. sprazzi di luce nel buio della mia mente … ero veramente ubriaca, ma i nostri corpi avvinghiati non riesco a togliermeli dalla testa e so che anche per lui è così!
Angel parte la mattina all’alba e io mi fermo sul portico a bere il caffè. Lo sbattere di una porta mi fa voltare di scatto e per la sorpresa la tazza mi scivola di mano. La bionda esce dal cottage, sorride e torna indietro correndo. Io rimango col fiato sospeso e guardo la scena. Spike ride, le appoggia le mani sul fondoschiena e la bacia spudoratamente in modo provocante. A quel punto mi sento un’idiota a stare lì a guardare, ma mentre mi alzo per rientrare in casa i nostri sguardi s’incontrano. Il suo è serio e il mio diventa di ghiaccio … sono gelosa dannazione! Gli volto le spalle ed entro. Se potessi lo ucciderei! Ma in realtà so che gli vorrei fare ben altro… e questo sta diventando una tragedia!
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Mi volto e l’ennesima tazza cade in terra. “Cavolo … ma che mi sta succedendo?” Penso arrabbiata. Spike mi guarda sorpreso e poi sfodera uno dei suoi sorrisi disarmanti. Sono arrabbiata e preferirei non parlargli perché so che non riesco a non dire ciò che penso.
Allude alla tazza che ho rotto sul portico poche ore prima e allora io m’infiammoe gli do le spalle. Lo sento avvicinarsi e mi allontano di un passo. Meglio stargli lontana. Ma lui mi prende per un braccio e mi fa voltare guardandomi negli occhi.
Mi volto a guardarlo nuovamente ed esasperata vado verso il salotto.
Lo guardò sbalordita. Lo odio quando pianta i discorsi e mi lascia col rospo in gola, così la buttò su Dawn.
Sorride e prende una sigaretta dalla tasca della sua camicia.
Piega la testa di lato e mi osserva.
Mi fissa negli occhi un’ attimo, poi si avvicina e mi bacia sulla fronte.
Chiama Dawn dal fondo delle scale la mia piccola gli vola fra le braccia felice. Il mio cuore fa una capriola. I nostri sguardi s’incontrano nuovamente edio mi abbasso a salutare mia figlia. -Fa la brava, mi raccomando e non fare uscire pazzo Spike… -Si mamma … ci vediamo dopo … Il mio piccolo scricciolo … così la chiama lui ed io non posso fare a meno di pensare che è vero. Il biondo scuro dei suoi capelli è così lucente e i suoi occhi verdi come i miei. Cosa farei non lei non fosse nella mia vita? Mi chiedo guardando allontanarsi l’auto di Spike.
Due ore dopo, Dawn entra saltellando e urlando di gioia e mi dice di uscire. Sul portico c’è la sua nuova bicicletta … è rosa con un cestino bianco davanti e Spike mi sorride appoggiandola alla staccionata. Poi prende un pacco e lo tende verso di me. Dawn mi urla di aprirlo e io li guardo sorpresa. Scarto il pacco e dentro vedo un servizio nuovo di tazze da caffè e un biglietto. Sorrido e lo leggo; “ Qualunque cosa io abbia fatto questo è per farmi perdonare…” Alzo il viso e lo guardo. I suoi occhi sorridenti mi danno un calore che conosco bene … una complicità che non ho mai avuto neppure con mio marito. Gli sorrido e avvicinandomi lo abbraccio.
Gli dico imbarazzata. Non ho alcun diritto di avercela con lui … devo smetterla di essere così possessiva. Spike mi trattiene per la vita emi tiene vicino. Mi abbraccia da dietro e appoggia la testa sulla mia spalla, mentre Dawn vuole farmi vedere com’è brava con la sua nuova bicicletta. D’un tratto mi dimentico di mia figlia e sento solo il calore del suo corpo. Le sue mani appoggiate sul mio stomaco sono salde e non oso allontanarmi. Mi volto un po’ verso di lui e i nostri visi si sfiorano. A quel punto sento che mi guarda e ho i brividi. Mi dimentico persino della presenza di mia figlia. Sento il suo alito che sfiora il mio collo e chiudo gli occhi … sento persino i suoi muscoli appoggiati alla mia schiena. Chiunque avrebbe visto la scena avrebbe pensato sicuramente di vedere una famiglia, due persone che si amano e … Quel pensiero mi sciocca … e penso anche ai pettegolezzi … meno male che abito in periferia … Mi allontano di scatto come se mi avesse punto un ape e lui si volta e scende le scalette di corsa.
Mi dice avviandosi verso casa. Sembra che la situazione sia risultata strana anche a lui o forse è solo una mia impressione? Ultimamente credo di vedere situazioni strane fra noi … o forse vorrei solo che qualcosa accadesse? Squilla il telefono e torno in me.
Angel … oddio mi sono completamente dimenticata di mio marito?
Riattacco e mi siedo … Le vacanze estive saranno molto lunghe … penso scoraggiata…
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L’orologio segna mezzanotte passata … Dawn mi svegliata per un brutto sogno e adesso non riesco a riaddormentarmi. Sono così nervosa in questo ultimo periodo … le cose dentro di me stanno cambiando o forse erano cambiate già da tempo, ma me sto accorgendo solo adesso … o forse invece sono sempre state così e mi rifiutavo solo di ammetterlo. Mi sento una ragazzina, mi sembra di essere tornata alle superiori e invece sono una donna adesso … ho un lavoro, una figlia e un matrimonio che sta su’ Dio solo sa perché … A pensarci ho una vita strana. Mio marito è fuori 20 giorni al mese e il nostro rapporto è più telefonico che vero … Angel lavora in uno degli studi legali più importanti di L.A. la sua presenza continua è indispensabile, e presto ne diventerà anche socio. Mi ha chiesto molte volte di lasciare Sunnydale, ma io non voglio … qui ho il mio lavoro di consulente alla scuola e tutti i miei ricordi. E poi sono sicura che non sarebbe un bene per Dawn diventare una snob dentro una scuola privata. Poi qui c’è Spike! Io e Dawn non potremmo vivere senza di lui …
Scendo giù a farmi una tazza di camomilla per vedere se mi aiuta a dormire e vedo le luci accese nel cottage. Esco sul portico e mi siedo … So che sta con quella ragazza, lo sento … e mi sento male per questo … Perché non vuole parlarmi di lei? Mi chiedo … Che sia importante davvero questa volta? Ho paura tutto d’un tratto e mi salgono le lacrime agli occhi… Questi sentimenti contrastanti mi stanno uccidendo e non so più cosa fare … Poi un movimento fra i cespugli davanti al cottage prende il mio sguardo e il mio cuore si ferma per un impercettibile secondo. Spike e la bionda corrono verso casa nudi e bagnati… sicuramente hanno fanno il bagno nel fiume. Rimango bloccata, senza riuscire a muovermi per paura che possano vedermi, ma il portico e al buio e non credo ci riescano. Spike però si gira … sembra quasi che senta la mia presenza … Io mi faccio piccola piccola e chiudo gli occhi. Oddio… speriamo che non mi veda … penso! I due rientrano nel cottage e io riprendo a respirare … e mi sento nuovamente morire pensando a cosa faranno adesso.
Improvvisamente i ricordi mi sovrastano i pensieri e stringendomi le ginocchia al petto appoggio la testa e lascio vagare la mente.
< Il party per il diploma di laurea era stato organizzato della Beta Kappa di cui facevo parte … il dormitorio delle ragazze era divenuto un formicaio che brulicava di ragazzi in estasi … da quel giorno in poi tutte le loro vite sarebbero cambiate, compresa la mia … E Sunnydale non mi era mai sembrata più viva … Quella notti avevo anche scoperto che la mia migliore amica Willow amava un’altra ragazza di nome Tara … Insomma la notte delle sorprese! Io ho cominciato a bere come una spugna dall’inizio della serata ed essendo astemia mi sono ubriacata quasi subito … Angel che era con me e aveva fatto lo stesso … Spike invece essendo sempre stato un ragazzaccio era abituato a l’alcool e lo sopportava bene. E’ stato lui a portarci di sopra e a metterci al letto. Io ero veramente a pezzi … i miei più reconditi desideri sono venuti a galla senza che io riuscissi a fermarli. Lui stava per andare via lasciandoci sdraiati, ma io l’ho fermato prendendolo per la mano . Mi sono alzata fino a da arrivare al suo viso e gli ho chiesto di restare …
Non gli avevo neppure fatto finire la frase … sconvolgendolo mi ero gettata fra le sue braccia e lo avevo baciato … Spike non si era tirato indietro .. aveva richiuso il mio copro fra le sue braccia e si era stretto a me … Subito dopo ho sentito anche Angel dietro di me baciarmi sul collo … Era ubriaca è vero, ma ricordo tutto di quella notte … Poi quando Angel si è addormentato … nel buio della stanza ho visto gli occhi di Spike … E’ risalito su di me strisciando sul mio corpo …. Mi ha guardato, uno sguardo strano che non avevo mai visto e che mi ha incendiato i sensi …
Ha detto prima di baciarmi. Un bacio diverso … sensuale … che mi ha fatto sentire strana. Gli ho preso la testa fra le mani , ho sentito i suoi capelli ormai senza più in filo di gel e l’ho guardato baciarmi il collo e scendere sempre più giù. Ero ipnotizzata … E poi quando l’ho sentito dentro di me e abbiamo intrecciato le nostre mani … occhi negli occhi, ho capito … >
Mi sono chiesta tante volte se fosse mai possibile amare due persone contemporaneamente … Mi sono chiesta sempre se ciò che sentivo era solo amicizia per Spike, ma quella notte ho capito… Amare due persone è possibile, dentro di me è così … e col passare del tempo il peso della bilancia dell’amore ha preteso di pendere più dalla parte di Spike che da quella di Angel … e adesso mi trovo in questa situazione … Difficile e soprattutto inevitabile!
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Mi chiede Dawn sorridendo. Sono le otto del mattino e sono sicura che lui è ancora in dolce compagnia, non posso permettere che mia figlia lo veda.
Dico senza guardarla. Poi però mi volto e vedo la mia bambina trattenere le lacrime e mi sento male. Riverso le mie frustrazioni su di lei e questo non va bene, così mi abbasso alla sua altezza e la bacio sulla guancia.
Dawn mi sorride e annuisce. Prendo la mia bambina per mano e col cuore in gola vado verso il cottage. Il mio cuore sembra impazzito, se continuo così mi esploderà presto. Dawn attira la mia attenzione.
Mi chiede; Io imbarazzata guardo i miei passi.
Mi volto scioccata e mi fermo.
Le chiedo come se mi avessero dato un pugno allo stomaco.
Oddio mia figlia ha solo 3 anni e sembra capire e parlare come una persona adulta. Mi guarda stranamente.
Mi dice storcendo il naso. Io le sorrido e mi rialzo. Vorrei strozzarlo … a me non ha detto nulla, ma mia figlia e sicuramente Angel ne sono al corrente…
A quel punto salgo le scale del cottage ancora più arrabbiata. Apro la porta senza bussare e lo vedo. Sta preparando il caffè di spalle. Dawn gli corre incontro e lui sorpreso, ma contento la prende fra le braccia e mi guarda.
Subito dopo sento aprire la porta del bagno e avvolta da un’ asciugamano minuscolo c’è lei: La biondina… Alzo un sopracciglio e la fisso … lei diventa rossa e mi guarda imbarazzata. Dawn scende dalle braccia di Spike e viene al mio fianco. Spike si avvicina e per toglierci dall’imbarazzo entrambe, si passa una mano fra i capelli edice:
Mi volto a guardarlo sperando di trattenere le parole odiose che tentano di uscirmi dalla bocca e poi la ragazza, mi sorride.
Io sorrido … mentre immagino me stessa tagliare la testa di quella bionda con un’ascia … e le stringo la mano.
Harmony scoppia a ridere e Spike mi guarda, sa che sono arrabbiata e sa che appena potrò farò altre battute sul suo conto fino a che non mi sarà passata.
Torno a casa con mia figlia e dopo 10 minuti arrivano anche loro. Ci sediamo fuori e la bionda , che comincio ad odiare sempre più,parte alla carica sulle mie ciambelle al cioccolato. La fisso e mi chiedo come faccia a mangiare come un’ elefante senza ritegno davanti al suo cosiddetto “ragazzo” … non voglio neppure pensare che lui lo sia… Spike mi fissa mentre io guardo lei e sorride … sa già cosa penso senza che io debba dirlo … Meglio, perché quando aprirò la bocca dovrà tapparsi le orecchie per non sentirmi urlare, penso arrabbiandomi nuovamente.
Le domando interessata. Harmony sorridebevendo il suo caffè.
Dico mentendo spudoratamente. Dawn mi osserva … la mia bambina capisce quando non mi piace qualcuno.
Spike mi fissa e io non abbasso lo sguardo.
Sorrido e bevo la mia aranciata. Fa la vaga … penso, immaginandomi ancora con l’ascia in mano. Poi Harmony guarda l’orologio e si alza.
Harmony mi sorride e poi si abbassa a baciare sulle labbra Spike.
La scena è come una pugnalata. Mi alzo all’istante prendendo le tazze sporche e rientro in casa. Devo calmarmi 5 minuti o dovrà ricomprarmi le tazze dato che gliele tirerò in testa.
Appoggio le tazze dentro il lavello e stringo il bordo.
La sua domanda mi arriva alle spalle. Mi volto piano e sostengo il suo sguardo.
Lui mi fissa , so che si sta innervosendo quanto me.
Mi si avvicina esasperato.
Mi guarda come se l’avessi schiaffeggiato. Non riesco a sostenere il suo sguardo oltre, e mi accingo ad uscire dalla cucina. Lui mi prende per un braccio e mi blocca … si volta e fa voltare anche me, trattenendomi per le spalle.
Dico sentendo troppo possente la sua vicinanza.
Mi risponde. Mi attira più vicino e mi guarda negli occhi. Il mio cuore si ferma un’ istante e sento i brividi. Siamo troppo vicini … le sue mani smettono di stringere improvvisamente e scendono fino alla mia vita. Chiudo gli occhi esasperata… se non mi allontano adesso non ci riuscirò più a farlo … penso. Riapro gli occhi e lui è così vicino che mi sento persa…. Poi la voce di Dawn ci fa sobbalzare.
Spike si allontana di scatto e io mi sento svuotata. Se non fosse arrivata mia figlia ….
Dice alla bambina prendendola in braccio. Io mi volto verso il lavello e comincio a sciacquare le tazze. Sento il suo sguardo su di me e non ho il coraggio di muovermi. Cosa sarebbe successo se Dawn non ci avesse fermato? Lo sento uscire e cerco di riprendere a respirare … Le cose vanno di male in peggio…
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Ho appena messo Dawn a letto e non lo vedo da stamattina. Ho quasi paura ad uscire sul portico … non voglio vedere i piccioncini ancora una volta. Cosìindosso il costume e deciso di scendere al fiume, sperando di non trovarli anche li. Prendo solo l’asciugami epasso da Dawn … Dorme profondamente non c’è pericolo che si svegli …
L’acqua èfresca … e appena entro mi sento rinvigorita. I primi tempi che siamo venuti ad abitare qui, tutte le sere d’estate io, Angel e Spike venivamo a nuotare prima di andare a letto. Adesso mi sembra sia passata un’eternità. Nuoto un po’ … ho bisogno di scaricare i nervi… Poi mi siedo sulla riva e tengo i piedi a mollo… Ancora qualche minuto e poi torno a casa…. Non voglio che Dawn si svegli e non mi trovi.
Un ramoscello spezzato dietro di me mi fa voltare di scatto. Spike è fermo e mi osserva. Sono ancora arrabbiata così mi giro a fissare l’acqua e parto con la mia battuta sprezzante.
Spike scoppia a ridere e si siede accanto a me. Mi guarda e mi toglie una ciocca di capelli bagnatidal viso.
Mi chiede col suo solito fare sicuro. Io rimango incantata a fissarlo … ci sono così tante cose che vorrei dirgli , ma nulla di ciò che potrei dire chiarirebbe la situazione, anzi … la complicherebbe ulteriormente. Sorrido e annuisco … Non riesco a tenergli il broncio per tanto tempo … Mi abbraccia e mi tiene vicina. Io mi sento così bene fra le sue braccia, resterei così per sempre … poi un brivido di freddo mi scuote…
Mi dice dolcemente. Io non so se il brivido è stato provocato dal fatto che sono bagnata o dalla sua presenza. Ci alziamo e lui mi avvolge nell’ asciugamano …
Io gli metto un dito sulle labbra … non voglio sentire la spiegazione, ne ho timore… Ho paura di sentire che si sta innamorando o qualcosa del genere … Mi prende la mano e me la bacia … quel piccolo gesto mi risveglia i sensi …
Mi dice incamminandosi. Io lo seguo … Cosa vuole dire?
Nel dirmi questo si ferma e mi guarda negli occhi. Mi sento morire … improvvisamente vorrei volargli fra le braccia estringermi a lui, ma non posso farlo … I nostri sguardi sono fermi, lui poi abbassa il suoe d’un tratto mi fa una confessione. -Quello che io desidero potrebbe spaventarti e io non voglio … Lo guardo turbata e penso … “Se sapessi invececosa desidero io da tempo allora?” Il discorso non può continuare … Siamo su un campo minato e ho paura di ferirlo e di ferire me stessa. Spike è la persona più importante della mia vita, lo conosco da quando ricordo di aver cominciato a vivere e morirei se lo perdessi. Mi avvicino, lo abbraccio forte, come a stamparmi in mente il calore del suo corpo e mi avvio per rientrare in casa.
Lui rimane a fissarmi per qualche minuto e poi va per la sua strada …. Pochi minuti dopo dalla finestra aperta della mia camera sento un’auto chesi avvicina … E’ di nuovo lei … Chiudo gli occhi e mi tappo le orecchie con le mani … Non voglio immaginare o pensare a come lui sarà con lei ecalde lacrime mi salgono agli occhi …
Vado in camera di Dawn … mi siedo accanto alla mia piccola e le accarezzo il viso … Vorrei tanto potermi liberare dal peso del mio segreto, ma non posso perdere tutte le persone che amo … non ne ho il coraggio…
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Il telefono mi sveglia … Rispondo ancora assonnata, la notte prima non riuscivo ad addormentarmi …
E’ mio marito … “ Mia cara Buffy sei sposata … te ne sei dimenticata?” Penso mordendomi le labbra.
Mi alzo dal letto stanca e sudata … Vado a vedere se Dawn è sveglia ma il letto è vuoto. Scendo le scale di corsa … ho paura che sia andata da Spike e …
Dawn si alza dal divano dov’era seduta accanto a Spike e mi corre incontro. Faccio un sospiro e lo guardo.
Mi dice sorridente. Io annuisco prendendo Dawn in braccio e mi siedo accanto a lui. Tutti e tre rimaniamo vicini … appoggio la testa sulla sua spalla e guardiamo il programma preferito dalla mia bambina: i cartoni animati … Spike appoggia una mano sulla mia spalla e mi abbraccia … Guardo Dawn e lei si accoccola tra le mie gambe … Il mio cuore è colmo di gioia, sembriamo una famiglia felice e non ho voglia di alzarmi … rimarrei così in eterno.
Lo guardo indecisa …
Spike mi si avvicina, mi toglie il grembiule dalle mani e mi spinge verso le scale.
Faccio come dice … ho voglia di uscire e soprattutto ho tanta voglia di vederlo suonare e cantare.
Faccio una rapida doccia … mi asciugo i capelli e li lego in una coda, sicuramente al bronzefarà caldo con tutta quella gente … Poi indosso dei pantaloni e una maglietta … e corro di sotto. Spike mi aspetta con Dawn fra le braccia pronta già ad addormentarsi.
Chiedo curiosa. Spike sorride.
Sorrido e lo seguo … finalmente una serata in cui posso divertirmi senza pensare troppo…
Arriviamo al Bronze e lì sono felice di vedere Willow e Tara … Willow dopo l’università mi ha aiutato a trovare lavoro alla Sunnydale High School e sono felice di ciò che faccio … aiuto i ragazzi anche se in questo momento avrei bisogno io di aiuto… Spike mi bacia sulla fronte e va nel retro a prepararsi … Spike è un eccellente scrittore, ma la sua passione è sempre stata la musica … Non ha mai voluto lasciare Sunnydale e trovare successo, ha sempre detto che ciò che faceva gli bastava, ma io non ne sono convinta …
Mi chiede Willow facendomi posto al tavolo.
Tara mi sorride … la conosco poco, è una ragazza abbastanza timida, ma ogni volta che ci parlo capisco che è speciale e che Will è fortunata. Le luci si abbassano e allora ci voltiamo. Spike sale sul palco con la sua chitarra … e una luce rossa lo illumina … La sua voce arriva dentro di me, fino in fondo al mio cuore. Così profonda e dolce … mi volto un po’ di più per paura che Willow capisca cosa provo e lo guardo. Lui alza il viso e i nostri occhi s’incontrano. D’un tratto una lacrima riga il mio viso. Sono emozionata e confusa … in un certo senso so che canta per me emi sento lusingata, mi sento felice… Mi asciugo in fretta la guancia e con la scusa di prendere da bere mi allontano.
Sto per tornare al tavolo quando Spike scende dal palco … mi faccio strada fra la folla per raggiungerlo e improvvisamente mi blocco. Sbarro gli occhi e resto di ghiaccio …. L’oca bionda è con lui e lui la tiene per la vita e gli sorride. Mi sento come se mi avessero pugnalato alle spalle … Resto ferma… non so che fare … un tizio mi urta e la bibita che ho in mano mi si rovescia addosso… Adesso sono anche esasperata! Mi avvicino al tavolo e Willow mi guarda sbalordita…
Le due ragazze mi guardano e io faccio un cenno di saluto cercando l’uscita. Pensavo di passare una bella serata e invece mi ritrovo bagnata e appiccicosa a cercare un taxi. Come pensavo sarebbe andata? Non era un appuntamento come al liceo, era solo … niente… Alzo la mano mentre untaxi passa davanti a me e riesco a fermarlo. Sto per salire in auto, ma qualcosa mi blocca, o meglio qualcuno mi blocca per un braccio. Mi volto sapendo già chi fosse.
Spike urla furioso. Lo guardo accigliata e gli faccio segno di guardare la mia maglia.
Lui guarda il tessuto appiccicato al mio seno e poi mi guarda negli occhi.
Mi intima … ma io non riesco a fermarmi … la mia frustrazione sta arrivando a livelli alti ormai. Lo fisso irritata e urlo:
Mi rendo conto in ritardo che ho passato il limite. Spike scuote il capo e stanco mi guarda.
Si volta e mi lascia sul marciapiede … Lacrime copiose invadono la mia faccia e mi sento a pezzi … Ho spezzato un legame, lo sento … il mio legame conlui … per gelosia … timore e perché è quello che mi merito. Mi prendo la testa fra le mani edopo tanto tempo … piango! Non piango da 3 anni credo …per la disperazione intendo… Arrivo a casa e mi ricordo di essere sola… la mia bambina, il mio unico conforto non c’è … Apro la porta per entrare e dei fari illuminano le mie gambe. Mi volto di scatto … I fari si spengono e la luce della luna illumina il volto di Spike mentre scende dalla sua auto. Mi asciugo gli occhi per vederlo meglio e lo sento avvicinarsi. “Dov’è la biondina?” mi chiedo agitata… Lui si avvicina piano e poi rimane fermo davanti a me, con le braccia lungo i fianchi.
Alzo il viso e lui si accorge che ho pianto.
Chiedo senza riuscire a fermare il mio astio per la bionda.
Mi urla esasperato … Io sbarro gli occhi e mi volto per correre via, ma le sue braccia mi fermano saldamente. Intrappolata dentro la sua morsa mi sento persa …
La sua supplica mi arriva al cuore … è come se qualcuno mi stesso trafiggendo senza pietà. Un singhiozzo mi strozza ogni parola. Lui appoggia la testa su di me esospira. “Oddio … gli sto facendo solo del male così …” Penso disperata; Mi giro fra le sue bracciae rimango ferma con il suo viso appoggiato alla mia guancia. Spikesi alza piano e io lo guardo …i nostri visi sono talmente vicini, le nostre bocche sembrano rapite … E allora non riesco a fermarmi … non voglio farlo … Gli prendo il viso fra le mani e scendo sulla sua bocca… Appoggio le labbra sulle sue lievementee sospiro …Spike si stacca da me sbalordito e mi fissa negli occhi. Le mie mani sono ancora sul suo viso … Lui si lecca le labbra e guarda le mie … solo un secondo, poi con un sospiro quasi disperato mi stringe a sé … Abbassa il capo e mi bacia … Un bacio pieno di passione, fremente di desiderio … Mi stringe , mi assaggia in modo che non avrei mai immaginato qualcuno potesse fare … Io mi stringo sempre più a lui … posso sentire il battito del suo cuore e sento il mio esplodermi in petto … Ci stacchiamo l’uno dall’altro e ci guardiamo persi ed esterrefatti … Spike mi lascia andare e mi guarda negli occhi … le mie labbra sono gonfie e arrossate… Passo la mano sulla bocca e rimango ferma, non oso muovermi … Poi il telefono in lontananza dentro casa cominciaasquillare e la mia mente va ad Angel, a Dawn …
Faccio un passo indietro … “Oddio…cos’ho fatto?” urlo a me stessa mentalmente… E così scappo via lasciando Spike fermo a fissarmi ancora sconvolto per ciò che è accaduto fra noi … Cosa farò adesso?
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Sono due giorni che non lo vedo … e mi sento ancora peggio … Dawn non fa che chiedermi dov’è Spike e io non so cosa dirle… Ma so che non è al cottage. Sarà da lei penso guardando verso la costruzione davanti al mio portico. In questi due giorni ho immaginato la mia vita senza di lui e la sua mancanza mi brucia l’anima … non riesco a smettere di pensare al nostro bacio e ai suoi occhi sconvolti … Non si aspettava quella reazione da parte mia … Sono stata una stupida e adesso ho paura di averlo perso! Come riuscirò ad andare avanti se già in due giorni senza di lui non riesco a vivere? Rientro in casa e vedo Dawn sul divano … è così triste … Da stamattina non mi ha fatto neppure un sorriso …. Cosa posso fare? D’un tratto sento l’auto di Spike fermarsi sul vialetto davanti al cottage e vedo mia figlia scattare come una molla e correre fuori. Non riesco neppure a fermarla … ma mi fermo sulla porta a guardare la scena. Dawn corre fra le braccia di Spike e lo stringe forte con le lacrime agli occhi … lui fa lo stesso … Lo ama così tanto … lo stesso amore che nutro io! La verità è più forte della menzogna che ho creato … penso disperata… Lui mi guarda e io mi sento piccola piccola … Mi saluta con un gesto della testa anche se so che presto dovremo parlare … E’ inevitabile, lo so!
Dawn rimane con lui per tutto il giorno e io mi sento così sola … Telefono ad Angel sentendomi tremendamente in colpa …
Mi dice sorpreso della mia telefonata;
Dico mentendo;
Ci salutiamo e immagino l’arrivo di Angel … Dawn lo ama, ma non allo stesso modo … lo so … Spike per lei è tutto … molto più di Angel!
All’ora di cena Dawn entra in casa con un mazzo di fiori in mano. Lo da a me e mi racconta la sua giornata con Spike. I fiori lihanno colti vicino al fiume … -Io e Spike abbiamo fatto una canzoncina, mamma … Mi dice entusiasta. Io la guardo orgogliosa e le sorrido … Dopo cena la metto al letto ed esco sul portico per l’ennesima volta. Le luci del cottage sono accese … Prendo il poco coraggio che miè rimasto e decido di andare da lui … Non voglio perderlo, non posso perderlo!
Busso piano col timore di trovare la bionda … Spike apre e mi guarda … io mi guardo intorno e vedo che è solo …
Dico senza guardarlo. Lui si fa da parte per farmi entrare esento che è arrabbiato.
Gli chiedo preoccupata; Spike mi osserva per qualche minuto, si accende una sigaretta e poi risponde.
Allora io spero di saper cosa dire.
Adesso mi guarda fisso negli occhi.
Lo guardo in ansia.
Abbasso il capo .. non riescoa sostenere il suo sguardo. Si avvicina a me mi alza il viso con una mano e il mio corpo reagisce subito alla sua vicinanza.
Mi chiede riferendosi al nostro bacio. Oddio non so cosa rispondere … penso disperatamente.
Spike mi accarezza il viso, mi scosta i capelli per guardarmi meglio e sospira. Poi si allontana da me.
Comincia a dire.
Lo guardo stravolta. Si volta e mi fissa.
Sbarro gli occhi sconvolta e abbasso il capo. E’ colpa mia, penso … sono stata io a creare questa situazione e adesso ne pagherò le conseguenze.
Dico senza riuscire a trovare altro per oppormi. Spike mi guardatriste.
Non riesco più a dire niente … trattenere le lacrime è già abbastanza duro. Mi volto per uscire e a stento riesco a parlare.
Sussurro… Scappo giù per le scale e corro verso casa. Spike rimane dov’è, non tenta neppure di fermarmi … Nella mia mente si forma il vuoto … L’ansia e la solitudine provata in due giorni senza di lui mi opprime il petto e non riesco a respirare. Non voglio perderlo … Lacrime inesorabili mi rigano il viso e a metà strada mi fermo stringendo i pugni. Mi volto e Incontro i suoi occhi attraverso la porta …
“ Io ti amo “ … grido a me stessa … Vorrei urlando anche a lui ma non posso … Come riuscirò ad andare avanti… come? D’un tratto niente più ha importanza … torno sui miei passi correndo … Non voglio perderlo …. Apro la porta che ci separa come una furia e gli volo fra le braccia. Spike mi stringe quasi con disperato bisogno e lo guardo. I nostri occhi sono una cosa sola … incollati l’uno all’altro … Ha gli occhi lucidi e io bagnati di pianto … Lo stringo forte e poi mi libero dalle mie paure …
Avvicino la mia bocca alla sua e sento il suo corpo tendersi … Mi trattiene per le spalle e mi stringe forte … Ricambia il mio assolto, il mio bacio … e mi trascina sul divano … Lo guardo mentre accarezza il mio viso e mi bacia come foga … Le mie mani non riescono a stare ferme,lo accarezzo, voglio sentirlo .. ricordare ogni parte del suo corpo e lo sento sospirare … Si ferma a guardarmi negli occhi … Io ricambio il suo sguardo, ma questa volta non ho intenzione di fermarmi … Sorride in estasi … un sorriso tirato e pieno d’angoscia e scende nuovamente sulla mia bocca… Mi spoglia piano assaggiando ogni parte di me e io faccio lo stesso… Il mio cuore impazzisce … lo amo così tanto … E poi lo sento dentro di me con un’unica spinta … Mi guarda e si ferma …
La sua voce roca di passione mi spinge a muovermi per prima e i ricordi di quella notte mi assalgono. E’ la seconda notte più bella della mia vita ….
Più tardi … molto più tardi stretta fra le sue braccia non oso muovere neppure un muscolo … Vorrei avere il potere di fermare il tempo e rimanere così con lui … Mi volto e incontro i suoi occhi … Non riesco neppure a parlare … Lui mi accarezza il volto epassa il pollice sulle mie labbra… Io chiudo gli occhi e nascondo il viso nell’incavo del suo collo … Non voglio dimenticare mai questa notte … mai …
************* E’ quasi l’alba ormai … il sole sta per portare via con sé la nostra notte. Spike mi dorme a fianco e tiene le sue braccia intorno a me …. Lo guardo dormire … Come ho potuto perdere tutto questo? Come ho lasciato che l’amore della mia vitastesse lontano da me per così tanto tempo … Lo conosco da sempre e lo amo da sempre … Scivolo via con rammarico e lui si sposta infastidito … Il pensiero di Dawn mi tormenta … L’ho lasciata sola tutta la notte …. Sono una madre snaturata, ma in fondo so che la mia piccola quando è stanca dorme tutta la notte senza svegliarsi… Mi fermo un attimo ancora a guardarlo mentre mi rivesto …
Se solo sapesse … non mi perdonerebbe mai … Odio me stessa per essere stata così ottusa, per non aver capito prima … ma non posso fare nulla per tornare indietro e non posso fare nulla per il futuro… Ho le mani legate! Ed Angel sta per tornare …
Entro in casa in punta di piedi e controllo Dawn … Dorme … Mi infilo sotto la doccia anche se non vorrei togliermi di dosso il suo odore…
Alle otto la mia piccola beve il suo latte davanti alla tv e io il mio caffè col cuore in gola aspettando di vederlo entrare dalla porta… Passano pochi secondi e uno Spike ancora mezzo addormentato fa capolino … Si ferma e mi osserva … poi mi sorride … Un sorriso radioso, felice … Dawn gli corre fra le braccia come ogni giorno e lui la bacia sulla fronte. Poi viene verso di me e mi si siede di fronte.
Sussurra sorridente … Lo amo … Sorrido triste e lui allunga una mano per carezzarmi il viso. Al suo tocco chiudo gli occhi, sperando di riuscir a far uscire dalla mia bocca, ciò che devo … Quando riapro gli occhi, vedo che il suo sguardo è cambiato … Ha già capito … mi ha sempre capito prima che parlassi …
Mi chiede ritirando al mano e chiudendola a pugno. Lo guardo e il mio cuore piange per me…
Mi chiede strizzando gli occhi e alzandosi.
I nostri occhi si affrontano … -Angel sta per tornare per il fine settimana … Cerco di dire qualcosa per spiegare, ma non c’è nulla da spiegare … Sono solo una vigliacca …. Si passa una mano sulla testa fra i corti capelli e prende un gran respiro .
Mi alzo e gli do le spalle. Non riesco più a guardarlo, a mentire … Sento che mi si avvicina e chiudo gli occhi …
Stringo il bordo del lavello e inghiotto a vuoto. Le sue mani si appoggiano alla mia vita.
Detto questo lui si allontana di scatto … Mi volto impaurita e tremante. Lo sto perdendo … Lui mi guarda e fa un passo indietro…
Lo guardo sconvolta. Lui mi fissa dritto negli occhi…
Sbarro gli occhi e a stento trattengo le lacrime … Lui … lui mi ama … Oddio cos’ho fatto?
Mi si avvicina, mi prende il viso fra le manimentre una lacrima mi riga il viso. Scende sulle mie labbra e le sfiora con un bacio dolcissimo …
Come un’ automa lo vedo andare via, salutare Dawn e dirle di andare con lui ad aiutarlofare le valigie e io non riesco a muovermi… Mi siede col cuore straziato e nascondendomi il viso fra le mani do sfogo alle lacrime. E’ finita …
*******************
E’ passata una settimana da quando Spike è sparito … Dawn sembra aver perso la sua vitalità e io mi sento distrutta … Ogni giorno mi aspetto di vederlo entrare e sorridere come se niente fosse cambiato e invece non accade. Il cottage è chiuso … Questo vuol dire solo una cosa … Lui non tornerà! In questi ultimi giorni ho pianto tanto, ma penso che me lo merito … Angel ha chiamato … non potrà venire questa settimana … così ho deciso di andare finalmente a trovarlo … Non so cosa mettere in valigia … Appoggio una maglia e poi la tolgo indecisa … Spike è a Los Angeles … forse è per questa che dopo anni mi sono decisa ad andarci … Prendo in giro me stessa se dico che lo faccio per Dawn … Spero solo di camminare per strada e vederlo… o di entrare in un bar e scontrarmici contro … Dawn però è contenta … crede che la porti da lui e lo farò se insisterà … Mi manca così tanto che non riesco più ad andare avanti!
Il pullman si è fermato finalmente … le tre ore di viaggio mi hanno stancato … Dawn si è addormentata … La sveglio e guardo le luci della città degli angeli … Sono stupende … chissà cosa starà facendo lui adesso!
< In quello stesso istante Spike è fermo davanti alla finestra del suo albergo e dopo aver sorseggiato la sua birra, si accende una sigaretta e guarda il panorama, pensando a lei e alla sua piccola che gli manca tanto… mentre Harmony lo chiama dalla camera da letto!>
Chiamo un taxi, sperando di non dover aspettare tanto … Dawn ha bisogno di riposare in un letto … Non ho trovato Angel per tutto il giorno e neppure ieri … Mi hanno detto che è fuori città… Do l’indirizzo al taxista e arriviamo sotto il condominio della W&H … L’appartamento di Angel è all’ultimo piano … L’ascensore interno si apre … la casa è al buio … Non mi sorprende… anche se ci fosse qualcuno sono le 11 di sera…
La voce di mia figlia mi fa ragionare … Poi un rumore mi mette all’erta… Angel compare sulla porta di una camera con indosso solo i boxer e una faccia scura. Non dice una parola… Dawn gli corre incontro e Angel l’abbraccia e mi guarda.
Dico sorridente. Lui mette a terra Dawn e si avvicina…
Qualcosa nel suo sguardo mi dice che sta per accedere qualcosa e io guardo oltre la porta… Lo specchio mi rivela il corpo sdraiato di qualcuno nel suo letto e sbarro gli occhi…
Mi avvicino scansandolo … Adesso vedo tutto con chiarezza … Una donna! Mi volto a guardare Angel che tiene Dawn per mano e non ha il coraggio di guardarmi …
Sussurro a me stessa.
La sua voce mi arriva come un sussurro velato. E la verità mi piomba addosso … La donna si sveglia e incontro il suo sguardo… Sembra dispiaciuta… Non so che dire o fare … guardo solo Dawn e mi salgono le lacrime agli occhi … Corro verso la bambina e la prendo in braccio volando verso l’uscita … Devo andare via di lì …
Dal finestrino dell’ennesimo taxi di quella sera, vedo che cominciaa piovere… E rivedo la mia vita in un attimo … L’università … la nascita di Dawn e la casa vicino al fiume …. Spike … Il pensiero corre a lui e sto peggio …
Sono stata così ingenua, così stupida… Ho avuto un marito assente che si divertiva alle mie spalle per anni e non me ne sono mai accorta perché non m’importava… Volevo che lui non ci fosse, perché stavo bene così… Con Spike … Credevo che la mia vita andasse bene così, perché vivevo una specie di favola … ma girando la pagina del libro … la fine non c’ è quella che speravo!
L’albergo di fortuna che ho trovato è vicino al centro … Addormento Dawn e io esco sul piccolo balcone … Non riuscirei a dormire quindi è inutile andare a letto. Devo pensare a cosa fare … Ho stravolto la vita di mia figlia e di tutti quelli che mi circondano …. Dovrei porvi rimedio, ma ho paura … D’un tratto però mi rendo conto che ciò che ho scoperto questa sera non m’importa … Non amo Angel e da una parte mi sento libera … adesso non devo più fingere … Non so se ho mai amato veramente Angel …. Ma so che non soffro per ciò che è accaduto … Da una parte sono felice per lui … Forse la vita con me non era ciò che io credevo, forse adesso potrà avere quello che io gli ho negato … l’amore vero!
L’alba mi sorprende ancora sveglia … decido che è ora che io parli con Angel … Lascio Dawn con la proprietaria dell’albergo … una donna molto gentile che si è subito presa a cuore la mia bambina e vado alla W&H. Quando la segretaria mi annuncia Angel è sbalordito e provato.
Lo osservo … sembra diverso … un’altra persona, che io naturalmente non conosco e mai ho conosciuto. Mi guarda colpevole.
Chiedo seria; Angel si appoggia alla scrivania e abbassa lo sguardo.
Domando. Lui mi guarda negli occhi .
Io sono sbigottita …. Ma in fondo lo sapevo … Poi però sorrido e mi siedo. Angel è sorpreso più di me.
Inizio a dire e lui sbarra gli occhi sconvolto. Mi alzo e gli prendo le sue mani fra le mie.
Lui annuisce e mi stringe le mani addolorato.
Sorrido … sembra che un peso sia sceso dalle mie spalle all'istante …
Chiedo imbarazzata; Angel cambia sguardo, sembra felice al solo pensiero.
Annuisco.
Angel annuisce e mi stringe le mani. Mi getto ad abbracciarlo e lo stringo a me.
Angel annuisce ancora . Mi allontano piano e poi al sua voce mi ferma.
Inghiotto a vuoto. Lui ha sempre saputo!
Mi volto di scatto e incontro i suoi occhi . Angel si passa una mano fra i capelli e triste dice:
Perdo il respiro per non so quanto tempo e incomincio a tremare.
Abbasso lo sguardo e comincio a piangere.
Sento la sua mano alzarmi il viso e lo sguardo spaventata. Angel mi sorride e so che mi ha perdonata.
Le sue parole mi echeggiano ancora in testa mentre torno all’hotel … Ma la verità farebbe troppo male … Io … io … non … posso …
*****************
Il locale è stracolmo di gente … nulla a che vedere con il Bronze … Ho lasciato Dawn in albergo non avrei potuto portarla con me senza rivelare la mia presenza … Mi siedo in uno dei sedili al buio lontano dal palco … E’ stato Angel a dirmi che Spike questa sera avrebbe cantato e non ce l’ho fatta … Devo vederlo almeno una volta … Devo rivedere i suoi occhi prima di tornare a casa e cominciare una nuova vita …
Le luci si abbassano ancora di più e poi sul palco sale un gruppo … Trattengo il fiato col cuore in gola … Poi sale lui … Ha una camicia nera aperta davanti … un paio di jeans e la sua chitarra … Le lacrime trattenute d’un tratto bussano alla porta dei miei occhi, ma io le ricaccio indietro … Ti è tagliato i capelli corti … Sta benissimo … anche se io lo ricordo ancora biondo e pazzesco come all’università …
La melodia della prima canzone comincia ad invadere la sala e poi sento la sua voce …
< Questo tempo in questo luogo Così tanti errori Troppo a lungoe forse troppo tardi Chi ero io per attendere Giusto un’altra opportunità Giusto un altro respiro Giusto per avere un’altra via Perché tu sai Tu sai, tu sai
Che ti amo Ti ho amato tutto il tempo E mi manchi Così troppo lontana per troppo tempo Sogno che tu sarai con me E non andrai via Smetto di respirare se Non ti rivedo ancora una volta
In ginocchio, Chiederò Un’ultima possibilità per un ultimo ballo Perché con te, io resisterei anche all’inferno … per stringere la tua mano Ti darei tutto Lo darei per noi Darei ogni cosa … ma rinuncerò Perché tu lo sai, Tu sai, tu sai
Così lontano Sei stata … così lontano … per troppo a lungo Così lontano Sei stata così lontano per troppo a lungo Ma tu sai, tu sai, tu sai
Che io volevo Volevo stare con te Perché chiedevo ho bisogno che tu lo senta per dirti Che io ti amo Ti ho amato tutto il tempo E ti perdono Per essere stata lontano così tanto tempo Allora riprendo a respirare … e tu sei Stretta a me senza lasciarmi andare più via …. >
(Artista: Nickelback Titolo: Far Away Titolo Tradotto: Cosi’ Lontano)( è perfetta per la situazione…nn è vero?)
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Alzo gli occhi in lacrime … Questa canzone non l’ho mai ascoltata prima … Spike deve averla scritta da poco e io sento che parla di me … di noi … Sposta le mani dalla chitarra … alza lo sguardo e ringrazia il pubblico … Lo vedo scendere dal palco … Mi alzo per cercare di vedere dov’è e mi asciugo le lacrime sul viso … Devo sembrare una pazza … Poi lo scorgo vicino al bar e il cuore mi si blocca … Lo vedo alzare un braccio e allora il poco di speranza che avevo dentro di me viene completamente distrutta … La bionda … Harmony …. Gli è accanto e lui la stringe per la vita mentre lei gli appoggia la testa sulla spalla … Scuoto il capo e mi do della stupida … E’ giusto così … lui dev’essere felice … Esco dal locale ancora in lacrime e torno all’albergo … E’ meglio tornare a casa … e lasciarmi il passato alle spalle … Sono sicura che lo rivedrò … lui adora la sua Dawn … tornerà a trovarla … L’autobus parte quella sera stessa e lasciando Los Angeles lascio tra le luci e il cielo stellato anche il mio cuore … Non era nel mio destino … dico a me stessa cercando di convincermi …
Arrivo a casa stanca morta ed tutto come lo avevo lasciato … tranne “ il mio tutto” ciò che per me era “tutto” non c’è più … quello non sarà mai più come prima … Anche Dawn deve essersene accorta, perché vedendomi triste, non mi fa più domande … So che sta soffrendo e io ne sono la causa … Ma forse un giorno anche lei dimenticherà e andremo avanti … Ma so che sto mentendo ….
< LOS ANGELES…
Spike si volta verso Harmony mezza nuda nel letto e la guarda sorpreso …
La ferita non si rimargina … Harmony gli si avvicina e sorride maliziosa.
Spike la vede spogliarsi del tutto e la osserva … Solo quando se la ritrova addosso capisce cosa ha voluto dire con quelle parole … La scosta da sé e si alza dal letto .
La bionda s’infuria e sbuffando si alza anche lei e va in bagno . Spike indossa i pantaloni e prendendo le sigarette esce sul balcone. I pensieri tornano a lei … a Dawn… Alle ore passate insieme a ridere, a parlare e sorridersi complici abbracciati sul divano … Poi la mente corre a quella sera … La festa … lei … Angel … Quanto era accaduto quella notte era sempre stato off limits … non se n’era più parlato … come se non fosse mai successo … Ma nella sua mente viveva e sopravviveva .. insieme al ricordo di lei … Poi la notte a Sunnydale … quell’ addio … Come faceva a toglierselo dalla testa? Stava impazzendo … E poi Harmony … Aveva sbagliato a portarla con sé … non gli serviva un tappabuchi in quel momento … Voleva stare solo e non era giusto neppure che la illudesse … Adesso poi si era convinta che l’avrebbe sposata … Ma come poteva sposare lei se amava Buffy? Si era ripromesso di ricominciare… di andare per la sua strada, ma tutto lo riportava indietro … >
**********
Esco sul portico … Angel scende dalla macchina e viene verso di me . Mi abbraccia e poi abbraccia Dawn … E’ passato un altro meseda quando sono tornata da Los Angeles … Questa è la seconda volta che Angel torna a trovarci dopo aver firmato i documenti del divorzio … La scuola per me è cominciata da solo un paio di giorni e l’asilo di Dawn ha fatto lo straordinario per farmi un favore. Angel ha portato un regalo … Un’ orsacchiotto di peluche … Dawn adora i peluche … Lo prende e va in camera sua … Io e Angel rimaniamo soli e ci sediamo in cucina… Lo guardo e mi torna in mente il giorno che abbiamo parlato …
“ -Come hai fatto a … Il suo sguardo non era accusatore, ma io mi sentivo malissimo .
I suoi occhi sembravano sereni … in quel momento ... - Cordelia aspetta un bambino e voglio che tu la conosca … “ -Come vanno le cose ? Gli chiedo; Angel mi sorride .
Gli sorrido . Sempre impossibile che parliamo davvero del suo prossimo matrimonio … Ma siamo stati sempre buoni amici in fondo e io sono felice che lui lo sia …
Dico finalmente. So che Angel lo aspettava da tempo.
Angel annuisce.
Lo guardo e ci penso. A che pro aspettare ancora … questa settimana parlerò con Dawn e le dirò come stanno le cose … -Va bene! Angel mi abbraccia felice e prende il cellulare per avvisare la sua Cordelia. Guardo su per le scale … Quante cose stanno cambiando nella tua vita … amore mio … Penso sospirando … Ma Dawn è una bambina intelligente … capirà!
I giorni a seguire sono duri … non trovo mai il momento giusto … Poi le dico che andremo di nuovo a Los Angelese sedendomela accanto prendo coraggio e le racconto tutto … Parlo piano e le spiego tutto dettagliatamente … voglio che capisca … Alla fine mi guarda e si allontana prendendo l’orsacchiotto tra le braccia. Alza gli occhi su di me un piccolo secondo e io sto ad aspettare.
Mi abbasso sgranando gli occhi e le prendo il viso fra le mani. Una lacrima le riga il viso e bagna il dorso della mia mano.
Scuoto il capo con fermezza.
Mi chiede. Io le sorrido e annuisco.
Io sento il mio cuore comprimersi.
Mi chiede ancora; Sentendo il suo nome trattengo a stento le lacrime. Annuisco.
Allora Dawn abbassa il capo e guardando il suo orsacchiotto si alza.
La piccola si avvicina alla finestra e guarda il cottage. Mi sento come svuotata. Con le lacrime agli occhi mi avvicinò e guardo anch’io il cottage.
Mia figlia si volta a guardarmi e annuisce convinta.
Io rimango a fissare il cottage. Devo avergli fatto così male … penso … Ha rinunciato persino aDawn pur di non vedermi mai più …
******************
Siamo da Angel da due giorni … Cordelia èadorabile … È dolce, comprensiva, divertente e … perfetta per Angel… Ha legato subito con Dawn e non le fa pesare i cambiamenti. La fa partecipe di tutto e Dawn non vede l’ora di diventare la sorella maggiore. Adesso so per certo che Angel è felice e che è diverso da come pensavo che fosse … mi sembra di rivedere il ragazzo spensierato dell’università, ma più maturo e innamorato della vita… In quanto a me … nulla è cambiato … Ho pregato Angel di non dire a Spike che siamo qui … So che si vedono spesso per lavoro … Lo aiuta nella firma dei contratti … e so che presto inciderà un disco suo … senza più locali da girare … Dawn mi ha rivelato di aver chiamato l’orsacchiotto “Spike” … Doveva essere un segreto ma alla fine me lo ha detto … la mia bambina non è brava quanto me evidentemente! Intanto aiuto Cordelia con la festa d fidanzamento… Vuole farla adesso… prima di diventare enorme e non entrare più in abito da sera …
La strada è gremita di gente … rodeo drive non è quello che volevo, ma Angel ha insistito … Vuole fare un regalo a me a Dawn … I primi tre negozi che ho visitato sembravano musei … ma in questo mi ci trovo bene … Guardo fra gli abiti da sera e …. Una voce … che conosco bene …
Mi volto di scatto. Harmony! Mi abbraccia come se fossimo amiche di vecchia data e mi sorride.
Rispondo impacciata; Lei ride con la sua aria svampita.
Le chiedo immaginandomi l’arrivo di Spike a momenti. Lei fa spallucce e passa una mano fra gli abiti.
Non credo alle mie orecchie…
La guardo ancora sorpresa e poi mi riprendo. Non chiedo altro… non c’è nient’altro da sapere … Harmony mi aiuta a scegliere un’ abito e poi mi da il suo numero…
Mi dice salutandomi; Quell’incontro mi ha cambiato la giornata… Soffrivo sapendolo fra le sue braccia e invece …
So che non dovrei essere felice della sua solitudine, ma non posso farne a meno … Voglio che anche lui si rifaccia una vita e che riprenda a vivere, ma non con la persona sbagliata! Compro un vestito anche per Dawn e torno da Cordelia … manca poco alla grande serata!
Casa di Angel improvvisamente si trasforma in una specie di pub … la gente brinda e fa gli auguri ai piccioncini e qualcuno si sorprende di vedere me e fa strane domande … Non vedo l’ora che finisca, ma poi guardo Cordelia raggiante col suo pancione e Angel felice nel suo abito di sartoria e sorrido … No … meglio che continui … tanto per vedere quei bei sorrisi sui loro volti….
La sua voce mi blocca istantaneamente . Mi volto piano, credendo di sognare e i nostri occhi s’incontrano … Spike! Dio … da quanto ho sognato di rivederlo … Mi si avvicina piano sbalordito quanto me…
Mi sorride imbarazzato…
Mi chiede . Faccio spallucce e lo osservo. I capelli sono di nuovo biondi … come è sempre stato il mio Spike. -Io e Angel abbiamo firmato le carte del divorzio da un po’ … Lo stupore cresce sul suo viso … Ci guardiamo senza sapere cos’altro dire e poi mi accorgo di Dawn … Sta seduta sul divano e ci guarda, ma non si muove… Spike l’ha delusa … Lui segue il mio sguardo e appena vede la mia piccola s’illumina …
Mi dice raggiungendola, ma Dawn lo guarda un’ attimo e scappa via. Spike rimane fermo …. Mi guarda e triste abbassa il capo … Io mi avvicino col cuore colmo d’amore e di sofferenza e gli sfioro una mano … Ci guardiamo …
Lo fissò scioccata;
Cerco di trattenere le lacrime e abbasso lo sguardo in terra.
Mi giro piano e lui fa lo stesso per un ultimo sguardo … Lo vedo allontanarsi e poi vedo una ragazza avvicinarglisi … lui la prende per mano e insieme escono… Rimango lì inebetita a guardare la porta … Del mio cuore ormai non rimane più un solo pezzo intatto … ma devo andare da Dawn e non ho il tempo di compiangermi … La trovo in camera nostra addormentata col viso bagnato … Mi infurio e scoppio anch’io a piangere … Spike non può fare questo, lei non c’entra nulla con noi … Corro nello studio dove Angel tiene i suoi documenti e il suo archivio personale e lì trovo l’indirizzo di Spike … Anche se dovessi trovarlo con quell’altra, non m’importa … Ma devo parlare con lui e farlo ragionare …
Il taxi si ferma sotto un palazzo di vetro … salgo al suo piano e busso … Ho il cuore in gola e la bocca secca… La porta si spalanca con forza… Uno Spike trasandato con una birra in mano mi si piazza davanti e appena mi vede mi fissa stordito.
Dico senza aspettare risposta. Lui si sposta per farmi passare… E’ solo grazie a Dio … penso guardandomi in giro. Appena entro per non perdermilo aggredisco subito.
Mi guarda un attimo e non si muove. Io continuo imperterrita.
Lo guardo negli occhi e vedo dolore. Mi calmoe la mia voce si addolcisce.
Lui mi si avvicina .
Sussurra. Siamo così vicini adesso che posso sentire il calore del suo corpo e mi sento debole.
Opto per distrarmi. I suoi occhi inchiodano i miei e con la mano improvvisamente mi accarezza una guancia. -Come stai? Mi chiede. Non riesco neppure a rispondere… E poi inconsapevolmente gli getto le braccia al collo … -Mi manchi così tanto … Le sue braccia si stringono a me e questo è il paradiso … non potrei voler essere da nessun’altra parte … solo li … fra le sue braccia …
*************
Alzo il viso ormai consapevole solo che non voglio andare via … voglio lui … Spike mi fissa negli occhi e sospira…
La mia mano segue i mie pensieri e gli accarezzo il viso piano, dolcemente … Lui chiude gli occhi e assapora il contatto … Mi stringe più forte e poi piano scende su di me … Le nostre labbra si sfiorano … Il suo torace si appoggia al mio seno e io mi sento esplodere … Mi è mancato come potrebbe mancarmi l’aria … La sua bocca si avvicina ancora di più e a fior di labbra … prendendomi il viso fra le mani, dice:
Appoggio la fronte alla sua e chiudo gli occhi … E’ la sola che cosa che desidero … E per l’ennesima volta sono io che mi avvicino … quasi con disperazione lo invito a baciarmi a farmi sua … Con un ringhio disperato Spike mi sostiene dalle braccia e mi bacia … Sembra che un vulcano sia esploso in noi … Ci stringiamo, ci baciamo con foga e il tempo sembra essersi fermato …
Tra i baci e i sospiri mi prende in braccio e mi porta in camera sua … Io lo guardo sognante … Mi appoggia delicatamente sul letto … Lenzuola rosse di seta incorniciamo il mio corpo semi nudo e le sue mani mi spogliano.. Mi fissa e i suoi occhi mi dicono ciò che mille parole non potrebbero mai rivelare … Si toglie i jeans e poi scivola su di me … Le nostre labbra si sfiorano e le sue mani mi cercano … Un gemito esce dalla mia bocca e lui lo soffoca con un bacio viscerale … E’ tutto perfetto adesso … io sono qui con lui e niente può rubarmi questo momento …
La notte è trascorsa … mi volto a guardare Spike addormentato accanto a me … Il suo braccio mi imprigiona come se non volesse farmi scappare … Lo amo così tanto … Abbiamo fatto e rifatto l’amore e ogni istante è stato pieno di noi … pieno di passione e tenerezza … Sento quanto sono forti i suoi sentimenti per me e sono felice …
Mi alzo piano dal letto …vedo una maglia scura e la indosso … adesso ho il suo odore addosso … L’appartamento di Spike è molto carino … vedo una porta finestra e esco fuori … Ha trasformato la veranda in una specie di giardino … Mi siedo sulle scalette che precedono le aiuole fiorite e comincio a pensare …
Non voglio perderlo ancora … non adesso che l’ho ritrovato … Il campanello nella mia mente mi dice cosa devo fare e il mio corpo comincia a tremare … So che non mi perdonerà … so che verità mi distruggerà e spazzerà via tutto di noi … Ma so che non posso più tacere … lui ha il diritto di sapere cosa ho fatto e ha il diritto di scegliere … Copiose lacrime mi rigano il viso e io lo nascondo fra le ginocchia …
La sua voce mi fa rialzare la testa … I suoi occhi sono preoccupati e pieni di ansia … Lo guardo …
Il fiume in piena che straripa dai miei occhi non si ferma … Mi passo le mani sui capelli per togliermeli dal viso e …
La smorfia di dolore che compare sul suo viso mi lacera il cuore… Fa un passo indietro sconvolto …
Scuote il capo con forza e si allontana da me. Mi alzo come a seguirlo …
Mi prende per le braccia e mi scuote. Ormai devo continuare …
Mi lascia con le lacrime agli occhi.
Mi fissa come se volesse trafiggermi con lo sguardo.
Il pianto mi scuote con violenza e mi inginocchio a terra.
La sua domanda mi fa alzare il viso. Annuisco colpevole.
Spike scuote la testa e si passa una mano fra i capelli …
Lo sguardo eloquente di Spike mi fa sbarrare gli occhi. E’ così … lui non capiva …
La sua voce sofferente mi blocca.
Le ultime due parole sono detto con orgoglio e tristezza … Lo guardo e lui si volta di spalle. Sono fuori dalla sua vita … lo sento …
Alzo una mano … Dalla bocca non mi esce alcun suono …
Prendo le mie cose e piano mi dirigo verso la porta stravolta dalle lacrime … Mi giro un’ultima volta e incontro i suoi occhi feriti. Addio amore mio … Ho fatto quello che dovevo e adesso continuerò a pagarne le conseguenze!
*****************
Mi sono buttata a capofitto nel lavoro per non pensare ma …. Non ci riesco… Ogni mio gesto, ogni cosa che guardo mi riporta a lui … Ai suoi occhi feriti e al male che ho fatto … Perché sono stata così stupida? Se solo avessi capito i miei sentimenti quando era giusto farlo … Se solo non fossi stata così codarda da nascondere ogni cosa… forse adesso …
Dawn è rimasta con lui … Non stava più nella pelle e mi manca … Sono già due settimane … ed è il minimo che io possa fare … Lasciarla con suo padre… Ha detto che vuole essere lui a dirle la verità …. Non mi sono opposta … perché avrei dovuto? Lui è suo padre! Suo padre dannazione … come diavolo ho fatto ad essere così cieca?
Alzo la testa e incontro la faccia di Willow . Sembra preoccupata …
La guardo attonita … Willow si siede vicino alla mia scrivania e mi sorride.
Le lacrime mi scendono senza che io abbia il potere di fermarle … Ho tanto bisogno di confidarmi con qualcuno e lei è lì … La mia compagna di università … ci conosciamo da una vita e posso fidarmi … come lei si è fidata di me raccontandomi di Tara…
*********
< LOS ANGELES
Spike guarda Angel e quest’ ultimo incredulo comincia ad infuriarsi …
Spike si passa una mano fra i capelli.
Spike si volta di scatto a guardarlo.
Angel si alza dalla sua scrivania e va vicino a Spike. Spike annuisce.
Si guardano con un lungo silenzio. Poi Spike scuote il capo e avviandosi all’uscita, dice:
Angel guarda la porta chiudersi affranto. Subito dopo la porta si riapre e Cordelia entra e lo fissa.
Angel si avvicina alla donna che ama, la prende fra le braccia e sospira.
Cordelia lo guarda negli occhi e poi annuisce.
**********
Willow ascolta tutta la storia in silenzio … mi lascia sfogare e piangere e poi mi abbraccia.
Io annuisco sperando … Le sue parole mi confortano e mi lascio cullare dal suo abbraccio.
Quando rientro a casa … Mi sembra deserta, desolata … La spia della segreteria lampeggia. L’ accendo … è la voce di Angel …
Il cuore mi scoppia in petto … Dawn … Scappo di sopra e preparo la mia borsa … chiamerò Angel da fuori …
La telefonata che faccio ad Angel mi allarma … lui non vuole dirmi nulla per telefono, ma verrà a prendermi alla stazione. Si è fatto buio … Angel sembra non arrivare mai e la strada comincia a svuotarsi … Oddio perché non ho preso un taxi… mi chiedo spaventata …
Improvvisamente mi sento osservata … Mi vengono i brividi …. Mi assale il panico e mi volto sentendo un rumore… Oh mio Dio …
***************
< CASA DI ANGEL. Il telefono suona ripetutamente…
Cordelia scuote il capo come se lo avesse davanti.
Cordelia riattacca e si allontana … Passa una mezz’ora e il telefono suona nuovamente … Guarda l’orologio … sono le 22 …
Cordelia si porta una mano alla bocca sconvolta … >
************
< Dopo la telefonata confusa di Cordelia, Angel si dirige all’ ospedale … Preoccupato … corre nel corridoio e arriva nella sala d’aspetto che gli hanno indicato. Lì Cordelia alza lo sguardo appena lo vede con le lacrime agli occhi e lo raggiunge. Angel la stringe fra le braccia.
Cordelia scuote il capo triste .
Angel si allontana un attimo … Cordelia lo segue e toccandogli una spalla, lo guarda.
Angel annuisce.
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Sono sdraiata e terrorizzata, quando vedo entrare Angel. Ho dei punti sul braccio e lividi sul viso. Dopo essermi voltata in quel parcheggio, un’ uomo mi ha aggredito e se non fosse arrivata una guardia mi avrebbe anche violentata. Con le lacrime agli occhi lo guardo. Lui si siede accanto a me e mi prende una mano fra le sue. Ho dimenticato il motivo per il quale sono qui e il sonno sta vincendo le poche forze che mi rimangono. Mi addormento, adesso che so che non sono più sola …
Mi sveglio sudata urlando … Ho paura, e tremo … Cordelia si avvicina e mi guarda preoccupata.
Non ho detto una parola da quando è successo. Rifiuto persino di pensare. Ogni volta che chiudo gli occhi vedo quell’uomo con il coltello in mano.
La guardo senza quasi vederla. L’unico pensiero che ho è Dawn. Angel non mi ha detto nulla del motivo per cui mi ha chiamata … Cordelia è sulla porta e la fisso.
Il nome di mia figlia mi esce dalle labbra in un sussurro. Cordelia si volta a guardarmi triste e poi esce. Mi manca così tanto …… Ma non voglio che mi veda così … ha già sofferto abbastanza …
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Sento tornare Cordelia, ma non ho la forza di aprire gli occhi … Sono così stanca … Le lacrime che mi scendono sul viso e bagnano persino il cuscino …
Il sole che ha inondato la camera d’ospedale mi sveglia completamente … mi sembra di aver dormito un’eternità. Ho il corpo dolorante ma cerco di tirarmi su a sedere … Appena lo faccio la testa comincia girarmi …. Improvvisamente mi sento osservata … una figurata si stacca dal muro e il panico s’impadronisce di me … L’immagine di quell’uomo mi torna alla mente e caccio un urlo da far rabbrividire … Chiudo gli occhi per non vedere … La paura mi attanaglia l’anima, quando sento due mani prendere le mie … Apro gli occhi spalancandoli.
Sbatto ripetutamente gli occhi e metto a fuoco l’immagine… Spike! Lui si siede sul letto e mi fissa … tenendomi per le mani dolcemente… Mi osserva … guarda le parti del mio viso piene di lividi e poi scende sul taglio al braccio e io abbasso la testa.
Mi chiede lasciandomi. Io annuisco appoggiandomi con le spalle al cuscino. Lui mi guarda negli occhi … ha il viso tirato e preoccupato.
Lo guardo addolorata. A casa? Mi chiedo…. Quale casa? Ormai mi sento così sola, da non sentire di avere più una casa … Si alza dal letto e apre l’armadietto dove Cordelia ha riposto le mie poche cose.
Lo guardo scioccata e gli occhi mi si riempiono di lacrime. Lui si volta a guardarmi e poi continua a fare ciò che stava facendo. Non riesco a parlare … Anche se apro bocca, la voce mi si strozza … e mi vengono in mente solo le mie urla nel buio …
L’appartamentodi Spike è al buio … Quando entro e lui apre la luce, mi guardo intorno alla ricerca di mia figlia . Ma sento subito che non c’è … Spike mi fissa e mi si avvicina.
Io sbatto gli occhi e stringendomi le braccia la petto mi allontano da lui . C’è qualcosa che non va in me … Non è più niente come prima … Spike mi porta in una camera con bagno annesso e appoggia la mia borsa sul letto.
Senza guardarlo mi infilo in bagno e mi appoggio contro la porta … Riesco a respirare solo quando sento l’altra chiudersi… Sono sola e posso dare libero sfogo alla mia frustrazione …
Mezz’ora più tardi sono vestita … Spike mi ha fatto trovare la piccola valigia che avevo con me per il viaggio in camera. Rimango seduta sul letto … Ho la testa che mi scoppia e non ho il coraggio di oltrepassare la porta e andare da lui. Sento bussare e alzo il viso in attesa. Spike entra piano e mi guarda.
Mi chiede allarmato avvicinandosi. Quel movimento fa scattare qualcosa in me … Mi alzo di colpo e mi allontano spaventata. Spike mi guarda scioccato …
Abbasso gli occhi … Non ce la faccio aguardarlo … Mi si avvicina piano cercando di non spaventarmi e io rimango in ansia. So che è Spike, so che è l’amore della mia vita … ma ho paura … non voglio che mi tocchi, non voglio che nessuno mi tocchi … non più … La sua mano mi scosta i capelli dal viso e mi guarda.
Io chiudo gli occhi cercando di trattenere le lacrime e con un passo indietro mi allontano. Spike sospira e alza le spalle.
Annuisco solamente e lui esce dalla mia camera.
Quando la mia bambina arriva sento i suoi passi correre nel corridoio e mi volto nello stesso istante che lei mi si getta fra le braccia. La stringo a me … oddio quanto mi è mancata … Dawn piange di gioia e mi stringe forte.
La guardo scostandole i capellie le sorrido. Lei mi guarda i lividi sulla guancia e il taglio al labbro e preoccupata mi passa una manina sulle ferite.
Mi chiede pronta a piangere. Io ritrovo al voce e sorridendo scuoto il capo.
Lei mi abbraccia di nuovo e io guardo verso la porta e vedo Angel e Spike …
Non so perché, ma sento rancore verso di tutti … Soprattutto verso me stessa… La mia vita è distrutta e io vorrei sprofondare nel vuoto… I due sulla porta ci lasciano sole e io passo un po’ di tempo col mio tesoro … lei è la sola pace della mia anima …
Sento bussare e poi vedo Angel entrare …
Dice a Dawn venendo a sedersi accanto a me. Io mi scosto un po’ e lui mi guarda. Dawn esce in punta di piedi ma prima mi guarda preoccupata.
Mi chiedeansiosa. Io faccio segno di no e sorrido. Perché mia figlia ha paura che io me ne vada? Mi chiedo spaventata…
Angel fissa lo sguardo su di me e io mi alzo.
Angel mi guarda stranito . Le mie risposte sono frettolose e quasi sgarbate, ma non riesco a fare meglio …
Non mi sono dimenticata … Voglio sapere … Angel si volta sorpreso. Io sostengo il suo sguardo seria.
Sono irremovibile. Angel sospira e si passa una mano fra i capelli.
Ho sparato a zero … adesso Angel mi guarda colpevole. Annuisce e abbassa lo sguardo.
Non posso credere a ciò che sento..
Domando sperando … Angel scuote il capo. Io rimango di sale … e sento lo stomaco comprimersi.
Sussurro . Angel si alza e avvicinandosi mi guarda.
Chiedo senza starlo a sentire. Angel mi prende per le spalle e io mi allontano di scatto.
Urlo con orrore. Spike sentendomi urlare accorre in camera e io li guardo entrambi scossa e sull’orlo di una crisi isterica.
Urlo ancora. Spike mi si avvicina con l’intento ti toccarmi e io sguscio via. Poi lui guarda Angel arrabbiato.
Prendo il poco coraggio che mi resta e lo fisso dritto negli occhi.
Spike guarda scioccato prima me e poi Angel … Io mi porto una mano al viso e vedo la stanza girare… Li sento litigare appena e poi più nulla, sento solo il tonfo del mio corpo in terra e due mani forti che mi rialzano …
Non so per quanto tempo ho dormito … Mi sento malissimo e mi accorgo di essere nella camera che Spike mi ha sistemato. Mi metto a sedere lentamente e solo allora mi accorgo che Spike è seduto in un angolo e mi osserva. I suoi occhi s’inchiodano ai miei e io lo guardo con rancore. Non gli permetterò di portarmi via mia figlia… Si alza e mi viene vicino. Sembra distrutto, preoccupato e adesso non riesco a sentirmi più in colpa … sento solo timore… Ho paura che lui riesca davvero a portarmi via Dawn e…. La sua voce mi arriva da vicino.
Alzo il viso sconvolta e lo guardo. Le parole mi muoiono sulle labbra e il cuore mi batte forte. Aspetto un bambino ……
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Dopo aver sganciato la bomba Spike è sparito per tutto il girono con la scusa del lavoro … Io e Dawn non ci siamo mollate 1 secondo … mi mancava così tanto la mia piccolina … Quando la metto a letto lei mi guarda con occhi sognanti e mi dice:
E’ lì che ho capito … Oltre tutto quello che è successo, oltre l’aggressione e la sofferenza di questi pochi mesi … io devo cercare di riprendere le redini della mia vita … Lo devo a Dawn e alla creturina che porto dentro …
Spike ritorna molto tardi, lo sento rientrare verso mezzanotte … Esco dalla mia camera e indosso la vestaglia di seta … Lo vedo davanti al frigorifero che si prende una birra… Le cose sono così difficile adesso…. Una volta non mi era tanto difficile avvicinarmi a lui e parlargli … Adesso invece non so cosa dire … Lui si volta sentendo la mia presenza.
Mi domanda preoccupato.
Mi guarda e annuisce incamminandosi verso la veranda. Usciamo fuori e lui si siede sulle scalette bevendo la sua birra. Io passo oltre e guardo le luci della città. Los Angeles è bellissima di notte … poi i miei occhi vengono attratti da un sobborgo buio e un brivido mi sale lungo la schiena . Ho nostalgia di casa … A Sunnydale non mi sarebbe mai capitato nulla di brutto e io voglio che Dawn cresca lì …
Spike si accorge del mio turbamento e mi si avvicina.
Annuisco e lo guardo.
Spike scuote la testa e sospira.
Lo fisso ammutolita. L’ho desiderato così tanto … Ma adesso detto in quel modo e per quel motivo, mi fa sentire solo in colpa. Non posso oppormi però … non posso ferirlo nuovamente nè voglio farlo … I nostri rapporti sono così freddi … Dov’è finito il mio Spike? La persona sempre sorridente e piena di vita? Lui si volta a guardarmi e io alzo il viso. Come vorrei che mi prendesse fra le braccia …
Chiedo sbalordita.
La notizia mi ferisce anche di più. Lo guardo rattristandomi e faccio per andarmene. Spike mi prende per un polso e mi fa voltare avvicinandomi a lui . Si avvicina al mio viso e chiude gli occhi.
Quella sua richiesta è come una pugnalata … Alzo il viso e lo guardo negli occhi .. Non ho più paura adesso che lui mi tocchi … Mi lascia andare e io mi avvicino a lui … I nostri corpi si toccano appena e lo sento fremere … Avvicino la mia bocca alla sua e la sfioro. Spike alza gli occhi al cielo e alza le mani come a volermi fermare, ma non lo fa … Getta la bottiglia in terra e poi mi prende per la vita. Scende sul mio viso e la sua bocca s’impadronisce della mia… Un bacio infuocato ci avvolge… Ci stacchiamo respirando a fatica e lui mi guarda negli occhi …
Mi dice quasi in un sussurro … Lo guardo tremante di desiderio e di tristezza e abbasso il viso. Non m’importa … adesso voglio soltanto lui … Rialzo il viso e lui mi avvicina ancora di più a sé … poi si scaglia sulla mia bocca, su di me selvaggiamente … come se fossi acqua nel deserto … Ti amo Spike … ti amo…. Urla il mio cuore mentre mi aggrappo a lui e lo sento gemere di piacere … Voglio essere sua, adesso e per sempre … Spike mi prende in braccio e mi porta dentro, va verso la sua camera … Chiude la porta con un calcio e mi stende sul letto … I nostri occhi s’incontrano e non c’è più molto da dire …. Noi ci apparteniamo anche se solo per questa notte … o per qualche momento fugace …
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Siamo tornati a casa … da quella sera Spike non mi ha più toccata con un dito … non fa che evitarmi… Se rimaniamo soli in una stanza trova sempre altro da fare … Sto perdendo le speranze che io e lui possiamo un giorno essere felici … Ho lasciato il lavoro … Non mi sento molto bene, la gravidanza dopo la mia aggressione mi porta molti fastidi … e la mattina non riesco ad alzarmi senza rimanere nel bagno a dare di stomaco … Dawn è felicissima di avere un altro fratellino … non vede l’ora … Ha ricominciato la scuola e racconta a tutti che presto diventerà una sorella maggiore … Mentre io passo quasi tutto il mio tempo ad aspettarla seduta sul portico … Lui esce dal suo cottage solo quando la nostra piccola rientra a casa …
Ieri siamo andati all’ospedale per un controllo e per farmi togliere i punti dal braccio … Lui è sempre iperprotettivo con me, non mi fa mancare nulla … Mi ha detto che sta aspettando che Angel lo avverta e poi preparerà le carte per il nostro matrimonio… E io sono in ansia … Voglio questo matrimonio? Ne ho portato avanti uno fra le menzogne e adesso ne dovrei portare avanti un’altra basato sul rancore? Sono così stanca … Perché le cose non si possono sistemare? Perché devo continuare a soffrire in questo modo?
Lo vedo uscire con la sigaretta in mano … Mi fa un cenno col capo e io lo guardo… Rimaniamo così … lui da una parte e io dall’altra … Evidentemente il male che gli ho fatto è più forte dell’amore che dice di provare per me … Penso …. mi alzo piano. Spike mi fissa cercando di capire i miei movimenti … Forse ha paura che vada da lui ... dico a me stessa scuotendo il capo . Ma non vado da lui … rientro solo in casa a preparare la cena … Dawn rientrerà fra poco …
Il telefono suona proprio nell’istante in cui Spike entra in cucina . Va a rispondere e lo vedo sorridere e annuire …
Lo guardo interessata e quando riaggancia si volta verso di me.
Lo guardo e lo interrompo annuendo.
D’un tratto sembra scendere fra noi il nostro solito silenzio . Spike mi guarda e scrollando le spalle, dice:
Mi volto scioccata.
Spike mi guarda in silenzio. Esasperata esco dalla cucina … non ho più appetito e sono stufa.
La sua risposta mi fa andare in collera ancora di più.
I suoi occhi mi dicono che sta tentando di restare calmo. -Il dottore ha detto che devi stare a riposo e che non devi …. -Non m’importa un bel niente di quello che ha detto il dottore Spike … io sono un’ essere umano, e gli esseri umani sbagliano, si arrabbiano …. Spike ruota il capo e guarda il soffitto nervoso.
Mi intima. Io non lo ascolto.
Appena dico quella parola uno Spike fuori di sé mi prende per le braccia dimezzando la distanza fra noi. I suoi occhi bruciano e i miei sono spaventati . -Tu non capisci … non hai mai capito … -Cosa? Cosa devo capire … Spike … ti prego … Lui mi guarda e la sua stretta si addolcisce un po’. Scuote il capo e sospira…
Sbarro gli occhi e lo vedo allontanarsi … Mi rimane davanti ma non mi tocca.
Si volta e piano s’incammina alla porta … Il mio cuore piange … le gambe mi cedono … a fatica mi sorreggo. Le lacrime iniziano a rigarmi il viso e io in un sussurro esplodo… dico ciò che non ho mai detto per paura che fosse vero …
Lo vedo fermarsi a metà strada … Come bloccato non si muove … La speranza si accende in me … ma lui non si ferma … riprende il passo e sbattendo la porta va via … Sento lo stridere delle ruote sull’asfalto e vado alla finestra mentre la pioggia comincia a sbattere sui vetri …
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Tara ha chiamato … Dawn rimane da lei … si è addormentata sul divano e lei è felice di stare con la mia bambina per un po’ … La pioggia continua a sbattere contro le finestre … Si è fatto tardi e Spike non è ancora rientrato … L’ho perso per sempre … lo sento … Un fulmine squarcia il cielo e io rabbrividisco … D’un tratto la luce va via … Sembra scatenarsi l’inferno là fuori … Il buio comincia ad opprimermi… Ricordi di quella sera … dell’uomo che mi ha aggredita … Tutto mi torna alla mente e ho paura … Sento ogni tipo di rumore amplificarsi … La porta del portico comincia a sbattere … Oddio … Sono in confusione, non riesco a muovermi … La paura mi blocca e il buio mi inghiotte … Sento le lacrime rigarmi il viso e penso che sarà sempre così … Sarò sempre sola … Sola ad affrontare tutto … La porta sbatte di nuovo e un fulmine illumina il sentiero. Corro di sopra urlando … Mi getto sul letto tappandomi le orecchie … Quando finirà tutto questo?
Un’ombra …. La mente mi fa brutti scherzi … Dico a me stessa … Non può esserci nessuno in casa … qui non siamo a L.A. Poi l’ombra si stacca dalla porta e io chiudo gli occhi urlando. Due mani prendono i miei polsi e mi sento morire …
La voce di Spike … Scioccata e in lacrime mi getto fra le sue braccia …
Mi stringe e mi accarezza i capelli … Piango stretta a lui …
Lo guardo fra le lacrime singhiozzante.
Mi guarda triste un’ attimo … Poi mi prende il viso fra mani e con le lacrime agli occhi scende sulle mie labbra e mi bacia.
Un altro singhiozzo mi scuote e lui mi strinse di nuovo a sé.
Ci guardiamo negli occhi e vedo i suoi velati di lacrime quanto i miei.
Spike mi guarda e mi prende le mani fra le sue.
Mi domanda in un sussurro. Una lacrima mi riga il viso e finisce sulle sue mani. Lui guarda la goccia che l’ha bagnato e poi di nuovo me.
Mi sorride … allora io sento accendersi la luce della speranza fra noi.
Lo guardo felice..
Mi avvolge nel suo caldo abbraccio e io so che finalmente smetteremo di soffrire … finalmente ho ritrovato l’amore della mia vita e le catene del mio “piccolo “ segreto si sono spezzate …
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E’ passato del tempo … William sta per nascere, mentre il bambino di Cordelia e Angel è già nato … Guardo Dawn e Spike giocare fuori e ridere felici e finalmente so che il futuro è radioso e pieno di ogni felicità … Ci sposiamo dopo la nascita della mia creatura.. Spike ha già scelto il suo nome e io lo adoro … Lo amo da star male … adesso so che questo amore durerà per sempre perché da sempre ha lottato per vivere … Lui si volta un’ attimo e mi guarda … Con le labbra da lontano mi dice: “ Ti amo”… Sorrido e li raggiungo … Il passato è ormai lontano da noi ….
Mi fermo un’ attimo sulle scale … Guardo Spike che mi guarda preoccupato … Mi sostengo il pancione e poi lo riguardo. Sorrido e lui corre verso di me … “ e’ ora …” William viene alla luce e completa ciò il futuro riserva a tutti noi … Solo un po’ di amore in più!
Fine SpikeJem 2 agosto 2006
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