DESIDERIO Continuazione

 

Autrice Pandora 79

SESTA PARTE

1.

Spike controllò la mano di Buffy: le ustioni provocate dall’acqua santa erano quasi del tutto guarite.
- Spike, non guardare la mia mano con compassione, non vedi che sta scomparendo ogni segno? – lei si ritrasse dalle attenzioni del vampiro per sdraiarsi sul letto – Non hai dubitato di me, vero? – gli chiese sospettosa, reprimendo a stento un sorriso.
Lui la raggiunse ed iniziò ad armeggiare con i suoi vestiti – Mai! – rispose.
Buffy sorrise incredula – Non eri preoccupato per me? –
Spike assunse quell’espressione strafottente che la sapeva conquistare, poi cedette e abbassò il capo, aggrappandosi ad una Buffy alquanto stupita – Ero pronto ad intervenire per rompere il collo a quella stupida se solo tu me lo avessi chiesto! – le scostò una ciocca di capelli – Non potrei mai…Buffy, se solo ti fosse successo qualcosa di grave…credo che avrei fatto una strage di innocenti a Sunnydale! –
- Un bagno di sangue – commentò lei baciandolo, poi gli accarezzò il viso dolcemente – Grazie di essere con me… -
gli occhi di Spike indugiarono ancora una volta sulla mano ferita di Buffy: la prese tra le sue e la baciò, poi si lasciò sprofondare nello sguardo della ragazza – Il grande cattivo ha trovato una buona ragione di non-vita e intende conservarla per l’eternità… -
Buffy lo afferrò per il colletto della camicia ed iniziò a sbottonargliela – Senti…potremmo dare tante altre ragioni al grande cattivo…magari adesso… -
Intuendo le “cattive” intenzioni della bionda, Spike la spogliò in pochi attimi, sentendo il bisogno di farla sua ancora e ancora…
Mettendosi a cavalcioni su di lui, Buffy estrasse un coltellino tagliacarte da sotto il letto e glielo mostrò sorridente: lui la fissò, incuriosito dal nuovo gioco e rise mentre lei percorreva il suo petto con la lama, tagliandolo in superficie per far uscire sangue e poterglielo leccare lentamente.
Quando Buffy terminò di percorrere la linea di sangue sul corpo di Spike, lui scivolò impaziente nel volto della caccia e l’afferrò per le spalle, baciandole il collo per poi subito morderla.
I loro gemiti e mormorii d’amore echeggiarono nella cripta fino alle prime luci dell’alba, quando, esausti per la maratona di sesso e sangue, si lasciarono andare tra le lenzuola chiudendo gli occhi, l’uno tra le braccia dell’altra.


2.

- Cosa? Buffy ha battuto Emma? – Xander picchiò i pugni sul bancone del Magic Box – E non l’ha uccisa? –
- Xander! – lo ammonì il Sig. Giles – Non dovresti parlare così! – poi si rivolse a Willow – Come sta Emma? –
la rossa sospirò – L’ho lasciata ridotta abbastanza male, ma sembrava non avesse nulla di rotto…è sicuramente un osso duro! – Giles annuì – Forse è il caso che vada a trovarla… -
- NO! –
una voce proveniente dall’ingresso la zittì: tutti si voltarono in quella direzione e videro Buffy, baciata dai raggi del sole pomeridiano.
Lo stupore generale la fece sorridere e la portò a mostrare l’anello al suo dito.
Giles, riconoscendolo, superò la sorpresa iniziale e parlò – Così hai battuto la cacciatrice grazie a quello… - nella sua voce c’era un’evidente punta di delusione per la scoperta – Tu lo possiedi, da quanto? –
Buffy si avvicinò al bancone togliendosi gli occhiali da sole e osservando il volto dell’osservatore seria – Non è solo mio, appartiene anche a Spike! E…non si preoccupi, non lo indossavo ieri notte per combattere contro Emma! – tenne precisare orgogliosa.
Giles sembrò rincuorarsi a quella notizia, perché prese le gelide mani di Buffy tra le sue e sorrise.
- Qualcuno mi vuole spiegare? – proruppe Xander che si sentì arrivare alle spalle una forte pacca da Anya.
- È la gemma di Amara, stupido! – spigò lei – Rende i vampiri immuni praticamente a tutto! –
- Cosa ti porta qui? – chiese il Sig. Giles, non curandosi dell’intermezzo creato dalla coppia.
- Non disdegno mai un giretto al sole…e poi, voglio andare io dalla cacciatrice! –
- Perché? – chiese Willow preoccupata.
Buffy si voltò – tranquillizzati Will, voglio solo vedere come sta…non credo che possa fare molto contro di me nelle sue condizioni – il suo sorrisetto malizioso non sfuggì alla rossa che la seguì fuori dal negozio.
La fermò appena chiusa la porta d’ingresso; Buffy si lasciò trattenere dall’amica pazientemente – Cosa c’è, non ti fidi di me, vero? – le chiese.
Willow si mordicchiò il labbro inferiore, evidentemente colta in flagrante – No…è che… -
- Ti ho sentita ieri sera Willow, hai mentito su di me alla domanda di Emma! –
L’amica abbassò lo sguardo colpevole – L’ho fatto per te! Ho paura Buffy, tu sei diversa ed io non so fino a che punto…e se gli altri sapessero… -
Buffy indossò gli occhiali da sole – Hai ragione, sono cambiata, ma non sono cattiva! Era inevitabile che qualcosa di me si modificasse da quando sono un vampiro…eppure… - non riuscì a terminare la frase che aveva in mente – Ti ringrazio per la tua menzogna, l’importante però e che la nostra amicizia non ne risenta! Io tengo molto a te Will…non ti obbligo però ad avere segreti con gli altri! –
Willow scosse il capo – Scusa Buffy…e che…mi trovo in una posizione precaria, nel mezzo…e non so ancora come devo pormi di fronte a tutti questi cambiamenti! –
Buffy si voltò, incapace di guardare negli occhi l’amica – Io sono cambiata… - sussurrò.
- Cosa conti di fare? – chiese Willow rapida, per evitare di farla scappare subito via.
- Se ti riferisci ad Emma, stai pure tranquilla – rispose Buffy voltandosi – Le parlerò soltanto! Sono stufa di lotte, voglio solo un po’ di tranquillità…per quanto la Bocca dell’Inferno ne possa dare… - detto questo si diresse verso la casa della cacciatrice.
Rimasta sola, Willow attese qualche istante prima di entrare: cosa stava succedendo alla loro amicizia? Era inevitabile che si perdessero anche loro?
Non voleva rinunciare a Buffy ma doveva capire fino in fondo quanto il suo cambiamento pesasse sulla sua vita.
Temeva che Buffy li stesse perdendo tutti piano piano…

Il sonno di Emma era agitato: il dolore delle ferite era forte, ma soprattutto il suo orgoglio soffriva.
L’odio per Buffy era passato in secondo piano, il suo passato era riaffiorato per mettere in luce i suoi incubi e le sue debolezze.
Le ferite al fisico sarebbero guarite, quelle allo spirito…ci sarebbe voluto più tempo.
Qualcuno bussava? La ragazza aprì gli occhi e ascoltò il silenzio dell’appartamento.
Toc…toc…
A fatica si alzò dal letto: chi poteva essere? E come l’avrebbe vista conciata? Si guardò allo specchio: il naso era gonfio e nero, le labbra nello stesso stato. Sangue rappreso le sporcava il mento e la fronte. Buffy picchiava duro…si passò rapidamente la mano per eliminare quelle tracce.
La schiena le doleva e anche il braccio sinistro. Come aveva potuto lasciarsi picchiare cosi in quel modo da un vampiro?
Bussarono di nuovo.
Indossava ancora i vestiti della scorsa notte, laceri e macchiati di sangue: non poteva presentarsi in quel modo; indossò la vestaglia appesa all’armadio e lentamente raggiunse l’ingresso.
Quando aprì la porta rimase di stucco – Buffy! – esclamò sorpresa.
- Posso entrare? – domandò la vampira con un sorriso – Vengo in pace Emma, voglio solo parlarti! –
La cacciatrice restò qualche istante in silenzio prima di invitare Buffy e permetterle di oltrepassare la barriera. Si osservarono a lungo le due, in silenzio, occhi negli occhi, poi Emma sentì le forze venirle meno.
Buffy fu rapida nel sostenerla e l’accompagnò al letto dove l’aiutò a sdraiarsi – Non sei molto in forze ancora… - la coprì con le lenzuola – non credevo di averti fatto simili danni…mi dispiace! –
Emma non reagì a quelle parole, ma per la prima volta scoprì di non provare istinti omicidi nei confronti di Buffy.
- Hai bisogno di qualcosa? – chiese Buffy.
Emma chiese soltanto un bicchiere d’acqua che Buffy fu rapida a portare – Perché sei qui? – le chiese poi la brunetta bevendo con avidità.
Buffy andò a sedersi accanto a lei e prese il bicchiere vuoto – Sono venuta per controllare il tuo stato di salute…non avrei voluto ridurti così… - Emma strabuzzò gli occhi.
- Tu credi che non cercherò più di ucciderti? – le chiese.
- Questo non lo so…di una cosa sono certa però, la tua preparazione di cacciatrice non è sufficiente per battermi! Questo mi da un certo margine di tranquillità! – sorrise e vide un lieve accenno di sorriso anche sulle labbra della ragazza.
- Sono così imbranata? –
Buffy rise mentre si alzava per riempire di nuovo il bicchiere – No, sono io che ho più esperienza di te! Non sottovalutarti, sei forte Emma! Ti manca solo una buona guida… -
- Perché fai questo? Mi stai aiutando…io ho cercato di ucciderti ieri notte! – scrutò il volto di Buffy – Perché mi hai detto quelle cose ieri? –
- Emma…quando ti ho vista combattere la prima notte ho capito cosa si celava nel tuo cuore: chiamalo sesto senso, affinità tra cacciatrici, non lo so! Quello che è certo è che io sento i tuoi sentimenti dentro di me come se fossero i miei! Avverto quando sei inquieta, sento l’odio e l’amore dentro di te…qualcosa ci unisce… -
La ragazza prese fiato, sommersa da tutte quelle parole che Buffy le aveva detto – Tu vuoi dire che siamo in…sintonia? –
Buffy annuì – Una specie! È per quello che ho saputo scoprire le tue debolezze! –
La cacciatrice si sentì risentita da quelle parole perché fissò Buffy stizzita.
- Aspetta, non arrabbiarti per quello che ti ho detto! Ormai sappiamo che ho detto il vero…credimi, sono qui per aiutarti perché credo che tu possa solo migliorare la tua vita! – Buffy si avvicinò alla finestra chiusa poi fissò Emma di nuovo – Ti lascio riposare ora, voglio che tu pensi a quello che ti è successo in queste ultime ore…e alla proposta che ti sto per fare… - la cacciatrice la interrogò con lo sguardo – posso prepararti alla caccia, allenarti e farti diventare più forte! –
Emma si portò le mani alla bocca, senza trovare le parole: non avrebbe mai pensato che Buffy le proponesse una cosa simile! Socchiuse gli occhi – In cambio vuoi che non ti dia più la caccia, vero? –
Buffy rise – Questo è scontato piccola, anche perché io sono comprensiva nei tuoi confronti, ma non toccare me o Spike, potrei non rispondere delle mie azioni! – le puntò un dito contro – Conosco le tue capacità, so che non puoi battermi…e poi…non credo che tu abbia ancora molta voglia di affrontarmi! –

Una volta uscita Buffy, Emma si rialzò dal letto e si buttò sotto la doccia per lavare via lo sporco della lotta e il sangue rappreso sul corpo.
Chiuse gli occhi, lasciando che il vapore e l’acqua bollente la investissero. I pensieri vagavano verso Buffy, Willow, Xander, Giles, Tara…fece un piccolo riassunto di quei pochi giorni trascorsi a Sunnydale, in cui le era successo di tutto.
Cosa ne farai della tua vita ora? Tu sei la cacciatrice…sei stata scossa dal tuo torpore, ti sei sfogata…non ti senti libera? Ora hai la possibilità di avere una guida speciale…Buffy ti può insegnare…

Buffy rientrò silenziosa nella cripta, il sole era quasi tramontato: Spike stava versando del sangue in una tazza con la buffa scritta “Bacia il tuo bibliotecario”.
- Quella io l’ho già vista! – gli disse togliendogliela dalle mani – Non bere amore… - gli disse.
Spike la interrogò con lo sguardo e Buffy sorrise – Sono stata in giro sola tutto il pomeriggio, ho parlato alla cacciatrice, trascurando il mio amore e…ora voglio che lui mi segue e venga a caccia con me… - mentre parlava le sue mani scivolarono sotto la sua camicia, accarezzando avide la pelle fredda e liscia del vampiro - …lascia che la fame ti divori…aspetta di perdere il controllo…la sai che rende più piacevole l’uccisione… -
Spike si compiacque di quelle parole perché l’avvolse in un abbraccio dopo aver riposto la tazza nel frigorifero – E non temi la cacciatrice? – le chiese in modo provocatorio.
- È fuori combattimento almeno per stanotte amore…non si è nemmeno resa conto che sono andata da lei in pieno pomeriggio! Stanotte saremo tranquilli e poi…ho voglia di affondare i miei denti nel collo di un ladro o di un assassino stanotte… -
- Non ti capisco a volte… - le disse lui, impossessandosi di nuovo della gemma che lei gli porgeva – Sembri comprendere la cacciatrice…vuoi aiutarla…però sei… -
- Un vampiro – terminò lei - …che ha voglia di cacciare questa notte… - lui la zittì con un bacio appassionato prima di portarla a letto.
- Prima il dovere… - le disse buttandola tra le lenzuola e tuffandosi su di lei un istante dopo.

FINE SESTA PARTE


SETTIMA PARTE


1.

Willow beveva un cappuccino al Bronze con Tara: era curiosa di sapere come fosse andato l’incontro tra Buffy ed Emma, ma non si azzardava ad andare da nessuna delle due.
Tara, accanto a lei, la fissava silenziosa, fino a quando spalancò gli occhi e indicò con un dito l’ingresso del locale; Willow si voltò e vide Emma, accuratamente truccata per nascondere i lividi che lentamente si stava avvicinando con un sorriso tirato.
- Sta sorridendo? – chiese Tara sbalordita all’amica.
Willow annuì, sorpresa anche lei di trovarsi di fronte la cacciatrice, dopo quello che era successo.
Al suo arrivo, la ragazza saluto entrambe e si accomodò al loro tavolo: il viso, nonostante il trucco, non era in ottimo stato.
- Sto attirando l’attenzione col mio viso da clown vero? – chiese lei imbarazzata.
Tara sorrise – Non farci caso, qui non si bada all’opinione della gente! –
- Come…come stai? – chiese Willow.
Emma ordinò una coca e si accese una sigaretta di fronte alle due stupite ragazze – Mai stata meglio! – fu la sua risposta.
- Da quando fumi? – chiesero le due in coro.
La cacciatrice rise di gusto prima di aspirare nuovamente il fumo dalla sigaretta – Era una vita che sognavo di farmi del male con le sigarette! - continuò a ridere mentre le altre due erano sempre più basite – Scusatemi ragazze….ma da questa sera le cose sono cambiate! –
- Direi che ce ne siamo accorte! – risposero di nuovo insieme le due, sorprese ma anche compiaciute per come Emma stava sorridendo. C’era qualcosa di nuovo in lei, una luce diversa da quella fredda che la illuminava fino al giorno prima.
- Buffy è stata da me… - disse poi – e mi ha fatto una proposta! – in quel momento la musica si fece più alta per via del gruppo dal vivo, quindi Willow e Tara dovettero avvicinarsi di più alla brunetta per ascoltare le sue parole – Ha deciso di allenarmi! –
Willow credeva di non aver sentito bene a causa del volume assordante, quindi si fece ripetere tutto da Emma: quando si fu convinta di aver udito le parole giuste rimase a bocca aperta – Io…non credevo… - era sorpresa, tutto avrebbe immaginato, ma mai una proposta simile da parte di Buffy.
- Accetterai? – domandò Tara.
Emma annuì – Ci ho pensato fino a pochi minuti fa, prima di entrare e mi son detta che in fondo non sono ancora abbastanza abile nel combattimento! Ho bisogno di un maestro che conosca le tecniche e sia forte! Buffy è la persona giusta, è una…era una cacciatrice! –
- Credi di poter accettare che sia un vampiro? – domandò Willow – La odiavi fino a ieri… -
La cacciatrice sorrise spegnendo la sigaretta – Non sono abituata a queste cose… - fece una smorfia – credo di poterlo fare, in ogni caso, se un giorno voglio batterla devo diventare più forte di lei, no? –
Le due ragazze ammutolirono a quelle parole: per il momento si era arrivati ad una pace che, anche se precaria, poteva diventare più stabile col tempo.
Willow tirò un sospiro di sollievo per la piega che stava prendendo la situazione.
- Tu sai… - ricominciò Emma rivolta alla rossa – quello che è successo ieri notte e ciò che Buffy mi ha detto…aveva ragione – ammise con serenità – le cose devono cambiare, altrimenti soffrirò io e chi mi sta accanto e…io voglio che voi siate al mio fianco! –
- Dici sul serio? –
Emma annuì – Non voglio più essere una ragazza sola e incompresa! La figura della vittima non mi si addice, per questo voglio ricominciare da Sunnydale la mia vita, fare la cacciatrice e avere una vita tutta mia con degli amici! –
Willow sorrise, rincuorata da quelle parole e strinse la mano di Emma come segno dell’inizio di un buon rapporto di amicizia e collaborazione.


Fuori dal Bronze, Buffy e Spike stavano decidendo se entrare o no.
- Dai…due salti in pista… - lo implorava lei tirandolo per lo spolverino.
Spike contrasse la mascella – Sei viziata piccola…ti lascio fare sempre quello che vuoi… -
Buffy fece una smorfia contrariata – Potrai punirmi a tuo piacimento dopo, prima fai contenta la tua piccola viziata… - si strusciò sensualmente contro il suo corpo – Ho il sangue di quel ladruncolo che pulsa ancora dentro di me…sono così…calda! – scoppiò a ridere.
Il vampiro annuì stremato ed eccitato contemporaneamente – Sarei volentieri passato subito alle punizioni…. – mormorò, prendendola a braccetto ed entrando.
Il locale era pieno, coppie ballavano sotto il palco la musica della rock band di turno, Willow, Tara ed Emma erano ad un tavolo, sorridenti.
Buffy attirò l’attenzione di Spike, facendogli notare il quadretto delle tre ragazze – Ha funzionato! – gli sussurrò ad un orecchio – Andiamo da loro! –
La coppia comparve alle spalle di Willow che si accorse della loro presenza dopo qualche istante; le due amiche si salutarono con un abbraccio mentre Spike prendeva posto accanto a Tara.
Emma aspettò che Buffy le dedicasse la sua attenzione e la osservò seria: la bionda le si mise accanto nella sedia rimasta vuota e la salutò con un cenno della mano. La cacciatrice rispose con un sorriso.
- Ti trovo meglio… - le disse Buffy – sei di costituzione forte… - la cacciatrice si tastò il naso.
- Ho circa due quintali di trucco e non riesco a nascondere il nero dei lividi! Sono un mostro! – esclamò ridendo.
Buffy si unì alla risata – Prometto che cercherò di non deturpare più il tuo bel visino in futuro!…sempre che tu accetti la mia proposta! –
Emma annuì – Voglio diventare forte e invincibile! Voglio essere la più longeva delle cacciatrici! – affermò – Tutti dovranno temermi! E poi…voglio essere la prima cacciatrice ad andare in pensione per anzianità! –
Il gruppo rise suo malgrado a quelle parole, mentre Buffy divenne seria – Ti sottoporrò ad un allenamento duro, stressante…sei pronta? –
Emma lasciò che Buffy le stringesse le mani e le due si guardarono negli occhi – Certo! E ti batterò, vedrai! –
Buffy rise – Aspetta…ne dovrà passare di tempo! –
Gli occhi della ragazza incontrarono quelli di Spike che si stava evidentemente annoiando – Ho capito amore…leviamo le tende! – gli disse poi.
Spike, grato per le parole di Buffy si alzò immediatamente dalla sedia e la raggiunse, cingendole la vita con un braccio; incontrò per qualche istante lo sguardo fiero della cacciatrice e si irrigidì, notando una strana luce nei suoi occhi.
Emma si affrettò a sorridergli – Non temere Spike, non cercherò più di farvi del male, è una promessa! –
Il vampiro strinse la mano alla ragazza per suggellare quelle parole, poi si avviò all’uscita, per nulla convinto di quanto appena detto dalla cacciatrice.
Il suo istinto lo metteva ancora in allarme da quella ragazza.

Buffy si trattenne ancora qualche istante – Cura le tue ferite in fretta cacciatrice, ti aspetto dopodomani al Magic Box, alle tre! – e detto questo si accomiatò dal gruppo.
Inizialmente, Emma annuì alle sue parole, poi finalmente realizzò quanto le aveva detto Buffy – Nel pomeriggio? Ma come… -
Stava per alzarsi dalla sedia quando Willow e Tara la trattennero per le maniche della camicia – Ferma! – le intimarono in coro ricacciandola giù – Ti spiegheremo noi…mettiti comoda! –

Fuori dal Bronze, Spike aspettava Buffy gustandosi una sigaretta: due mani lo cinsero da dietro e lo avvolsero in un abbraccio.
- Possiamo andare? – chiese serio.
Buffy lo interrogò con lo sguardo – Che ti prende? – domandò.
Lui si staccò dall’abbraccio di lei e camminò avanti di qualche passo, completamente assorto nei suoi pensieri: Buffy lo raggiunse, non comprendendo la sua reazione; Spike continuò a camminare senza proferir parola, fumando la sua sigaretta fin quasi al filtro.
Ad un tratto si fermò e prese per mano Buffy, restando però in silenzio fino alla cripta: solo quando furono dentro, i lineamenti del suo volto si distesero e accennò un sorriso tirato alla compagna, rimasta esterrefatta dal suo comportamento.
- Allora? Si può sapere che cos’hai? –
Spike prese dal frigo la tazza che aveva lasciato ore prima e la mise a scaldare – Non sono convinto Buffy… - mormorò.
- Di cosa? –
- La cacciatrice…non mi fido di lei! –
Buffy sbuffò e andò a sedersi sulla poltrona – Perché non vuoi darle una possibilità? – il campanello del forno suonò, Spike tirò fuori la tazza – Ho visto i suoi occhi – disse lui – c’era qualcosa di strano ancora… -
Buffy scosse il capo – Io non l’ho notato! –
Spike le fece cenno di spostarsi e lasciò che lei si mettesse sulle sue ginocchia – Io l’ho osservata mentre eravamo al Bronze. Allenala pure, ma stai in guardia! Tu sei troppo entusiasta per averle risolto i problemi esistenziali!! Ti senti ancora una cacciatrice che aiuta gli innocenti, ma non lo sei più! Non susciti più fiducia e sicurezza nel prossimo perché sei un vampiro! – il tono della sua voce si fece più alto – Non appartieni più al loro mondo… -
Buffy si risentì per quelle parole perché si alzò subito – Credi che non abbia la capacità di comprendere le persone? –
- Ti sto solo dicendo che non tutte le cacciatrici sono uguali, come del resto le persone! –
- Le persone possono cambiare! – rispose secca lei.
- Buffy, non tutti cambiano in bene e…tu non sei più la stessa di prima! – si riscaldò lui.
- Tu sei cambiato! –
Spike si accese un’altra sigaretta – Io sono cambiato solo con te e per te! Non sono poi tanto diverso da quello che ero prima! Chi ti ama è sempre un vampiro, un assassino! –
Lei alzò le braccia al cielo – Perché non vuoi credere ai suoi buoni propositi? –
- Perché ho più esperienze di te in fatto di cattivi! – detto questo, Buffy si allontanò da lui e andò al livello inferiore della cripta per non sentire più le sue parole.
Lo detestava quando faceva il saccente, lui aveva più di cento anni, aveva visto e compiuto più orrori di lei.
Perché non poteva più aiutare il prossimo?
Non susciti più fiducia e sicurezza…
Willow e gli altri si fidavano di lei, o forse no?
La sua amica in fondo le era vicino, nonostante tutto quello che sapeva sulla sua nuova vita…eppure forse Spike aveva ragione…
Sentì i passi di lui mentre scendeva.
Buffy si addentrò nelle profondità della cripta, in cerca di qualche indumento da indossare per dormire: in realtà lo stava facendo solo per non affrontarlo ancora, lei dormiva nuda solitamente!
- Scusa per le mie parole! – sentì dirsi alle sue spalle.
Non si voltò subito, lasciò che lui la raggiungesse per afferrarla per le spalle e voltarla. Le sollevò il viso per guardarla negli occhi – Non volevo essere duro, ma non voglio assolutamente che tu corra rischi inutili per un’estranea! –
Buffy si scostò da lui – Demonio! Perché hai ragione? Lo so che le tue parole sono giuste, ma credevo di saper ancora valutare le persone! –
Lui le fu di nuovo accanto – Emma non è una persona come le altre! E non assomiglia a te! È un’altra cacciatrice, con una testa indipendente! Potrebbe essere cattiva fino al midollo per quanto ne sappiamo! – Buffy annuì e questa volta lasciò che lui l’abbracciasse in segno di pace – Allenala, ma tienila d’occhio e non appena cogli una qualsiasi stranezza nei tuoi confronti…uccidila! –
Lei strabuzzò gli occhi – Ucciderla? –
Spike annuì, guardandola serio – Preferiresti morire tu? – lei si affrettò a negare col capo.
- Ti dimostrerò che non è malvagia! –
- Va bene, dimostramelo, sarò felice di essermi sbagliato…ma tu…promettimi che la ucciderai se solo… -
- Lo farò! – promise lei – Ora però… - il suo tono di voce, da serio divenne languido – dobbiamo entrambi farci perdonare per quello che ci siamo detti…giusto? – tamburellò con un dito sui suoi denti, passandosi poi la lingua sulle labbra.
- Io so come farmi perdonare…e come tu puoi fare… - rispose lui sornione, prima di afferrarla di peso.

FINE SETTIMA PARTE


OTTAVA PARTE

1.

Emma si ritrovò col sedere per terra per l’ennesimo colpo di Buffy – Sei debole nel parare i colpi allo stomaco, rialzati! – le ordinò la bionda.
Si allenavano da due ore, Buffy era sempre riuscita a mettere al tappeto la cacciatrice che si era però dimostrata un’allieva tenace e volenterosa.
- Devi essere più rapida! – Spiegò Buffy, aiutandola ad alzarsi – Quando attacchi sei veloce, devi affinare i tuoi riflessi in difesa! Il corpo a corpo è essenziale per una cacciatrice! –
Emma si passò la mano sulla fronte per levarsi il sudore, ascoltando attentamente i consigli dell’insegnante.
- Per ora fermiamoci qui! – riprese Buffy – Non vorrei stancarti troppo per la ronda di questa notte! – la cacciatrice afferrò la bottiglia d’acqua mentre Buffy tornava dagli altri che li aspettavano in negozio.
Emma la osservò mentre usciva, soffermandosi sulla mano dove risaltava la Gemma di Amara.

Il sig. Giles stava catalogando dei libri appena arrivati ma si fermò quando vide Buffy tornare dal retro del negozio.
- Come va? – chiese Willow, chiudendo il libro sul quale stava studiando.
Buffy fece spallucce – Direi che c’è da lavorare un po’ sulla tecnica! La forza indubbiamente non manca! –
Emma uscì in quell’istante dal retrobottega con un asciugamano avvolto intorno al braccio: quando lo scostò, Willow vide subito una profonda abrasione che sanguinava; lei e Giles spalancarono gli occhi e accorsero da lei preoccupati.
Anya, rientrata in quel momento, notò subito la ferita e corse a prendere la cassetta del pronto soccorso – Chi è quel pazzo che ti ha fatto quella brutta ferita? – chiese ad alta voce.
Willow si voltò, scura in viso, verso Buffy che si domandava in quale momento Emma si fosse procurata quell’abrasione.
- Andateci piano! – intimò Anya prendendo il disinfettante – Non è una vera battaglia! –
Buffy si scusò con Emma, che le rispose con un cenno del capo: era sicura che tutto quel sangue non ci fosse quando era uscita dalla palestra poco prima.
…appena noti qualsiasi stranezza…
Le parole di Spike le affiorarono alla mente ma le ricacciò subito nei recessi del suo cervello: forse era stata realmente lei a farle del male…involontariamente.
Anya fasciò la ferita di Emma che si lasciò docilmente coccolare dalla ragazza: si stava ambientando bene finalmente, l’amicizia con Willow e gli altri sembrava mettere delle solide basi per crescere forte.
Chissà perché Buffy si risentì per queste sue osservazioni: gelosia? Forse…
- Farai la ronda con me? –
Buffy si scosse dalle sue divagazioni mentali per tornare alla realtà: Emma le stava chiedendo di fare la ronda insieme.
Perché le faceva quella domanda? Come poteva chiederle questo?
Rifiutò gentilmente l’invito e si congedò dal gruppo, uscendo dal negozio per tornare da Spike: si sentiva confusa per via di Emma, ma forse era lei che interpretava male il suo comportamento!
Non era il caso…o forse doveva andare con lei per controllarla?
- Potrei andare… - si disse. Rientrò al negozio e prese accordi con Emma per darsi appuntamento al cimitero.

La ronda con la cacciatrice fu piacevole: Buffy si limitò d osservarla mentre lei faceva fuori i vampiri. Non se ne fece scappare nessuno ed in totale ne polverizzò quattro.
Buffy si rese conto che nemmeno per un istante aveva sentito la mancanza del suo vecchio lavoro: Emma era indubbiamente forte e ne diede prova, non trovandosi mai in difficoltà nella lotta.
- Sei stata molto brava! – commentò lei mentre l’accompagnava a casa.
- Ho ancora molto da imparare! – spiegò Emma – Il mio addestramento a Londra è stato troppo teorico forse…tu mi stai aiutando molto! -
Girò la chiave nella serratura del portone esterno di casa – Domani potremmo allenarci con qualche arma…bastone, spada…quello che vuoi – le propose Buffy.
Emma annuì, illuminandosi in volto – La spada? Wow! Sarà eccitante! –
Buffy rise mentre la cacciatrice chiudeva il portone alle sue spalle.
Quando si ritrovò sola nel suo letto, Emma rise di gusto, addormentandosi col sorriso sulle labbra.
Era tutto appena iniziato…

Buffy rientrò nella cripta a notte inoltrata: non vedeva l’ora di farsi coccolare da Spike, aveva sentito la sua mancanza durante quelle poche ore di separazione. Lui stava comodamente seduto sulla poltrona, le mani giunte, gli occhi fissi su di lei: quella posizione gli dava un’aria da principe delle tenebre che bastò a far eccitare Buffy.
- Mi sei mancato… - gli mormorò andando ad abbracciarlo e affondando il viso nel suo collo, con un mugolio sommesso.
- Non andrai più a fare la ronda, vero? – le chiese lui stringendola – Non vorrei che in un impeto di pazzia quella lì tentasse di polverizzarti! -
Buffy rise nervosa suo malgrado, appoggiando la fronte alla sua.
- Prometto che cercherò di non andarci più! – rispose – Me lo ha chiesto lei…sai…sono la sua allenatrice… -
- Si è comportata bene? – domandò Spike.
Buffy gli raccontò l’intera giornata trascorsa con Emma, l’allenamento e la ronda insieme attendendo in silenzio i commenti del vampiro.
- Sei dubbioso? – gli chiese.
- Anche tu lo sei, non negarlo! Ti conosco… -
Buffy sospirò – A volte credo che sia solo frutto della mia immaginazione… - mormorò – Tu hai insinuato il dubbio in me…così mi ritrovo a riflettere su ogni suo gesto! –
- Vorrei che tu non avessi più nulla a che fare con la cacciatrice e i suoi amici! – affermò sincero Spike.
- Sono i miei amici! -
Lui scosse il capo – Ti accorgerai che non è così.. – le accarezzò con possesso il viso – Io sono l’unico che vive per te dolcezza! –
Buffy mise il broncio – Li perderò? –
- È inevitabile, piccola… - la baciò teneramente e l’attirò a se per coccolarla - …rimarremo solo io e te un giorno… -
Buffy chiuse gli occhi, appoggiando la testa al suo petto, una lacrima le rigò il volto: Willow, Tara, Xander e Anya sarebbero diventati gli amici della nuova cacciatrice, l’avrebbero sostenuta ed aiutata come avevano fatto con lei in passato.
- È il prezzo della tua scelta amore…io non ti basto? – le chiese lui sollevandole il viso con un dito.
Buffy lasciò che lui le asciugasse le lacrime, poi sorrise – Tu sei tutto per me…il distacco da quello che ero però è difficile…perché… -
- Perché hai ancora un’anima…ti allontanerai da loro, è inevitabile! Loro invecchieranno, moriranno...tu sarai sempre la stessa, giovane, bellissima, immutata! Non torturarti per questo, è la nostra natura! I nostri cari muoiono, chi ucciso per nostre mani, chi invecchia…chi si ammala…noi restiamo! Ma tu hai me… -
Buffy lo circondò con le braccia per non lasciarlo scappare via – Non mi lasciare mai… -
- E chi ci pensa a questo passerotto? – rispose lui baciandole il collo, salendo fino all’orecchio dove iniziò a leccarla e mordicchiarla lentamente, risvegliando in lei istinti molto, molto cattivi…
La ragazza si lasciò sfuggire un gemito mentre Spike scivolava nel volto della caccia ed iniziava e graffiarla con i canini sul collo, lasciando che poche gocce del suo sangue gli bagnassero le labbra.
- Hai sempre nuove idee amore… - sussurrò Buffy baciandolo e macchiandosi la bocca con il suo stesso sangue.
- So come risvegliare il tuo demone tesoro – rispose lui tornando al suo volto umano.
Le sue mani scivolarono esperte sotto gli indumenti di lei, accarezzandole il seno. Lei sorrise e socchiuse gli occhi, lasciandolo agire indisturbato in quell’incursione.
- MI stai sgualcendo la camicetta amore… - sussurrò lei divertita bloccandogli la mano.
Spike ringhiò.
Come risposta, Buffy iniziò a slegarsi rapidamente i laccetti della camicia – Lo sai che ora il tuo demone deve soddisfare il mio…è molto esigente… -
Spike rise e l’aiuto con l’intricato intreccio della camicia che indossava, diventando sempre più impaziente.
- A volte detesto gli abiti femminili… - commentò lui.
Buffy abbandonò i suoi vestiti per armeggiare con i quelli di Spike, sicuramente più pratici e veloci da eliminare: quando il suo petto fu completamente nudo e alla sua mercé, iniziò a baciarlo, percorrendolo con la lingua fino a quando si soffermò alla base del collo.
- Ho fame….di te… - ringhiò poi, mostrando il suo vero volto e affondando i denti nella fredda carne di lui.
Spike rovesciò la testa all’indietro, lasciandosi cullare dall’estasi del morso, poi, quando Buffy si staccò da lui, lo baciò – Portami sotto e fammi tua…per sempre… - gli disse – Non ne ho mai abbastanza di te… -
Il vampiro ghignò soddisfatto e si lasciò scappare un ululato famelico che fece ridere a crepapelle Buffy.
- Vedrai come riderai fra poco…dolcezza… - minacciò lui, trascinandola verso il letto.


2.

Willow ed Emma erano sedute in un bar appena fuori dall’Università.
- Com’è andata la ronda ieri? – chiese la rossa.
Un giovane cameriere arrivò al loro tavolo portando le loro ordinazioni.
- Bene! – rispose Emma, giocherellando con la cannuccia del suo succo di frutta, poi il suo volto si incupì - …anche se… - Willow la pregò di spiegarsi – C’erano dei momenti in cui combattevo ed ero in difficoltà e cercavo il sostegno di Buffy…insomma… - era imbarazzata - …lei sorrideva senza muoversi, sembrava divertirsi! Ho visto una luce strana nei suoi occhi…mi ha quasi fatto paura! -
Willow sgranò gli occhi – Non è possibile… -
- Lo credevo anch’io – rispose subito pronta Emma sorridendo di nuovo – Infatti devo essermi sbagliata! Come potevo cogliere il suo sguardo mentre combattevo? –
Willow la osservò alquanto preoccupata e sospettosa. Quando si salutarono, la rossa passeggiò qualche minuto in un parco li vicino: perché Buffy si comportava in quella maniera con Emma? La ferita che le aveva procurato il pomeriggio prima, la ronda…non era da Buffy.
- Non era da Buffy quando era viva! – pensò ad alta voce – Perché non si può avere un attimo di pace in questa maledetta città? Emma potrebbe essere in pericolo! – decise che forse era il caso di parlarne con il Sig. Giles.
Corse al Magic Box ed espose all’osservatore il racconto di Emma e le sue impressioni.
- Buffy non ucciderebbe mai nessuno, è un vampiro con l’anima! – fu il commento di Giles.
Willow arrossì: la sua bugia sarebbe venuta a galla, ora lo sapeva, doveva dire la verità.
- C’è una cosa Sig. Giles… - mormorò imbarazzata – Non è esattamente vero quello che ha detto… -
Giles la fissò con sguardo interrogativo, aspettando impaziente che la ragazza trovasse le parole adatte – Buffy va a caccia nei bassifondi, uccide i mortali, ma solo i ladri e gli assassini! – ci tenne a precisare, come se fosse un punto a favore dell’amica.
Rupert Giles si tolse gli occhiali e iniziò a pulirli nervosamente: ecco, era in una situazione critica, non sapeva cosa pensare, lo si capiva da quel suo gesto.
La sua cacciatrice, Buffy, non poteva uccidere, aveva un’anima!
- Sig. Giles… - sussurrò Willow: non si sentiva meglio dopo aver rivelato la verità, anzi…
- Willow… - lui la prese febbrilmente per le spalle, stingendola forte – Ti rendi conto di quello che ci hai tenuto nascosto? È grave! Buffy è un assassina, è un vampiro a tutti gli effetti! Anche se uccide solo gli scarti della società, rimane un killer! Emma è in pericolo! -
La ragazza cercò di scansarsi dalla sua stretta – Potrei parlarle e chiederle di non uccidere più! –
- Non si può reprimere l’istinto di un assassino! – fu la risposta secca del Sig. Giles – Emma non deve più essere allenata da Buffy e…le parlerò io! – terminò sbrigativo.
- Io parlerò con Buffy! – propose Willow.
- Potrebbe essere rischioso… - commentò l’osservatore.
- Non lo sarà! Buffy non mi farebbe mai del male! Sig. Giles… - proseguì poi - …non mi dica che dobbiamo evitarla da oggi in avanti… -
Lui smise finalmente di tormentare i suoi occhiali e li indossò – Forse sarebbe meglio che lei e Spike se ne andassero…per la loro sopravvivenza… -
Willow si portò un mano alla bocca, estremamente preoccupata per la situazione – Non diamo a Buffy il beneficio del dubbio? Magari è Emma che mente… -
- Quello è un altro problema, io mi sto riferendo a quello che tu mi hai detto! Credevi di tenertelo per te? – la rimproverò lui.
- È che…volevo proteggerla dai vostri sguardi accusatori e dai vostri commenti! In fondo lei non è cambiata molto… -
Il Sig. Giles alzò le braccia al cielo – Dici che non è cambiata molto? Rifletti Willow, ne hai la prova! Il suo comportamento con Emma è solo una piccola cosa in confronto al fatto che Buffy si nutre di esseri umani! La cacciatrice potrebbe definitivamente decidere di ucciderla se dovesse sapere questo! –
- E lei non glielo dirà, vero? Non possiamo permettere che Buffy muoia! – gridò la ragazza allarmata.
- Buffy è già morta… – sussurrò lui sconsolato: si sentiva estremamente deluso da quella rivelazione. Aveva rinunciato alla migliore cacciatrice che fosse mai vissuta, ora doveva fare i conti con la sua natura vampiresca.
- Vai da lei… - riprese Giles – spiegale che è meglio per tutti che lei non veda più Emma…dille di stare alla larga dalla cacciatrice! A te darà ascolto sicuramente… -
- E con noi? Come si dovrebbe comportare? – chiese Willow.
- Dille che è meglio per tutti se si tiene lontana anche da noi…dovrà scomparire per tutti, è meglio per lei e per noi… -
Willow si asciugò le lacrime che scendevano copiose sul suo volto – Non dica nulla agli altri, la prego… - implorò – Non capirebbero…a fatica l’ho compresa io…lei non lo ha accettato…è meglio che gli altri non sappiano la verità! –
Il Sig. Giles annuì – È la cosa migliore da fare Willow, possiamo evitare che Emma le dia la caccia raccontandole l’ennesima bugia…poi basta, il capitolo Buffy sarà chiuso per tutti! –
- Non si può eliminare il ricordo di una persona con due parole! – fu il commento di Willow mentre usciva dal negozio in lacrime.
Si avviò verso il cimitero, sola con i suoi pensieri, mentre Giles si lasciava andare su una sedia, fissando il vuoto: entrambi pensavano a Buffy, al fatto che stavano per allontanarla dalle loro vite.
Come potevano? Dopo tutto quello che aveva fatto per loro…

Un’ombra si mosse alle spalle di Willow, iniziando a pedinarla.

FINE OTTAVA PARTE


NONA PARTE

1.

Il sole stava tramontando. Buffy e Spike dormivano beatamente, l’uno tra le braccia dell’altra; la prima ad aprire gli occhi fu lei, che baciò il compagno con un tenero tocco sulle labbra.
Spike aprì gli occhi, stiracchiandosi e voltandosi su un fianco per vederla meglio.
- Ciao amore… - mormorò lui sorridente.
Buffy si alzò dal letto e sparì qualche minuto, tornando poi con due tazze colme di sangue.
- Cin cin… - gli disse porgendone una a lui.
Bevvero fino alla fine, appoggiando poi le tazze a terra: Buffy si lasciò trascinare di nuovo sotto le lenzuola.
- Che dolce risveglio… - le disse lui – un tuo bacio ogni notte quando apro gli occhi è il massimo che possa desiderare… -
- Puoi avere altro se vuoi… - sussurrò lei.
- Non hai allenato la cacciatrice oggi… - mormorò Spike divertito mettendosi a sedere nel letto.
Buffy spalancò gli occhi allarmata, poi rise – Sai che la cosa non mi mette certo in allarme!? Andrò domani…sai, quello che abbiamo fatto al mio ritorno ieri mi ha spossata… - sospirò lei.
- Allora non dovremmo farlo più? – chiese Spike, reprimendo a stento una risata.
Buffy scattò subito e gli rispose con una cuscinata in faccia che lo stordì e lo mise fuori combattimento, permettendo a lei di salirgli sopra e inchiodarlo al letto.
- Ti ho forse detto che la spossatezza da sesso non mi piace? – domandò lei, in viso un’espressione perfida – Ho affilato le unghie ieri…potrei punirti, lo sai? –
Il vampiro mugolò fingendo spavento.
L’unghia dell’ indice destro della ragazza iniziò a descrivere piccoli cerchi intorno all’ombelico di Spike, lasciando fuoriuscire il sangue; Buffy iniziò a giocare con la lingua, leccando fino all’ultima goccia.
- Mi stai facendo il solletico… - mormorò lui.
Buffy alzò la testa e lo guardò – Allora vado più in alto… - e dicendo questo iniziò ad accanirsi sui suoi capezzoli, baciandoli, succhiandoli finché scivolò nel volto della caccia e li morse, uno ad uno, strofinandosi poi il viso nel sangue.
Spike, estasiato, lasciò che lei terminasse, poi la prese per le spalle e sorrise per il suo splendido volto imbrattato da quel dolce liquido vermiglio.
Rapidamente fu sopra di lei e si incollò al suo viso, baciandola in ogni punto toccato dal sangue – Demone tentatore… - le disse cambiando i lineamenti; iniziò a scrutare attentamente ogni centimetro del suo corpo, cercando forse un nuovo punto dove morderla.
- Sei indeciso? – chiese lei, incantata dai suoi occhi color ambra.
Lui le baciò l’ombelico ed iniziò a scendere senza mai staccare le labbra dalla sua pelle: arrivò all’interno cosce, appena sotto la sua femminilità e lì decise che era il punto giusto.
Buffy si lasciò sfuggire un gridolino eccitato e lasciò che lui continuasse a bere, affondando le mani nei suoi capelli platinati – Non fermarti – gli disse, guidando il suo viso poco più sopra, conoscendo di nuovo l’abbinamento sangue e sesso che le faceva raggiungere ogni volta l’apice del piacere.
Furono interrotti da un insistente sbattere alla porta della cripta: Spike si lasciò sfuggire un’imprecazione irripetibile e Buffy mise il broncio.
- Spero che la persona che ci interrompe abbia un ottimo motivo per farlo…altrimenti giuro che le strappo il cuore e me lo mangio! – si vestirono sommariamente e salirono mano nella mano.
Spike spalancò violentemente la porta e si trovò di fronte Willow che li fissò interdetta: Buffy indossava la maglietta nera del compagno, il viso ancora sporco di sangue, il vampiro aveva indosso solo i jeans, sul petto i segni del passaggio dei canini di Buffy.
La bionda si affrettò a passarsi una mano sul viso per eliminare i segni della passione così bruscamente interrotta – A cosa dobbiamo la tua visita? – chiese, evidentemente risentita per quell’intromissione.
Willow entrò imbarazzata e Spike sbuffò, scendendo sotto e brontolando.
- Scusalo ma… - si affrettò a dire Buffy.
- Non ti preoccupare…sono arrivata in un momento…delicato! -
Buffy la fece accomodare su una sedia recuperata chissà dove mentre lei si mise sulla poltrona; Willow ebbe qualche difficoltà ad iniziare, forse per paura di ferire l’amica.
Dopo un breve tentennamento però, riuscì a vuotare il sacco, spiegandole con estrema calma tutto ciò che era accaduto con Emma e la discussione con il Sig. Giles.
Buffy si intristì per le parole dette da Giles, ma si arrabbiò quando scoprì le menzogne di Emma – Quella…non è assolutamente vero quello che ti ha detto! Non le crederai…spero… - il suo viso si incupì alla reazione di Willow – Hai dei dubbi sulla mia sincerità? Non potrei mai mentire a te! – si alzò dalla poltrona ed iniziò a camminare nervosamente per la cripta.
- Buffy io…mi sento confusa! Non so più cosa devo fare, chi ascoltare! – si portò nervosamente le mani al viso – Il Sig. Giles parla per il bene di tutti! Tu devi lasciare in pace Emma…e tutti noi… -
- Non posso credere che tu sia d’accordo con lui! Will…non vi farei mai del male! -
- Io non so più a chi credere! – gridò la rossa gesticolando – Da una parte tu, la mia migliore amica che diventa un vampiro con l’anima che però uccide…dall’altra gli altri, la loro incolumità e la cacciatrice che se venisse a sapere questo ti ucciderebbe senza riserve! -
Buffy tornò a sedersi e si prese la testa tra le mani esasperata – Per il vostro bene e per il mio dunque dovrei lasciarvi in pace o meglio lasciare la città? –
Willow mormorò un “si” tra i denti, asciugandosi le lacrime – Emma è la cacciatrice, noi seguiamo lei, l’aiutiamo nella lotta contro il male, come abbiamo fatto con te…tu hai scelto la tua strada…ci hai abbandonati per amore… -
- Io vi ho abbandonati? – di fronte a quelle parole Buffy non ci vide più – Io non ho mai avuto diritto ad una vita mia, c’è sempre stato qualcuno che ha scelto per me! Prima il famigerato destino, poi Giles e anche Angel…ora voi? Solo perché per una volta ho deciso per la mia felicità? No, questo non è giusto! Non si voltano le spalle in questo modo! Non potete farmi pagare in questo modo la mia scelta!-
- Tu sei un vampiro Buffy! – esclamò la rossa.
Willow tremò guardando gli occhi di Buffy che mandavano bagliori ambrati: la rabbia si stava impadronendo di lei, poteva darle torto? No, forse…però aveva paura dell’amica per la prima volta.
Spike, che aveva assistito a tutta la discussione nascosto nell’ombra, raggiunse Buffy rapidamente e la circondò con le braccia per calmarla: lei si scostò violentemente da lui e tornò a fissare Willow.
- Vattene! – le disse puntandole un dito contro – Prima che il mio demone decida di farvi fuori tutti quanti! Sparisci dalla mia vista! – gridò.
Willow uscì di corsa dalla cripta, correndo a perdifiato fino a mettere una ragionevole distanza tra lei e Buffy.

Le braccia di Buffy caddero pesanti lungo i suoi fianchi, chinò il capo e scoppiò a piangere: Spike fu rapido nell’abbracciarla nuovamente e questa volta lei non sfuggì.
- Avevi ragione…dannato! – disse tra i singhiozzi.
Spike la tranquillizzò con le carezze e dolci baci sulla fronte – Calmati amore…non ti si addicono le lacrime… -
Buffy smise di singhiozzare e appoggiò la testa al petto di lui, chiudendo gli occhi – È successo così in fretta…il distacco, l’abbandono degli amici…non ero preparata! – disse sconvolta – Mi ha assalita con le sue parole, sentivo che avrei potuto aggredirla! Come hanno potuto… -
- Emma è… - stava per proseguire quando bussarono ancora alla porta, questa volta con tocco delicato.
Spike e Buffy si guardarono stupiti – Questa sera abbiamo troppe visite! – commentò acido lui, andando ad aprire: era Tara.
La giovane strega notò subito gli occhi rossi per le lacrime di Buffy e si affrettò ad andarle incontro per abbracciarla – Come, tu non hai paura di me? – le chiese lei.
Tara scosse lentamente il capo, non perdendo mai l’espressione dolce che la caratterizzava – Non potrei mai aver paura di un’amica! –
Quelle parole bastarono a risollevare l’umore di Buffy che sorrise lievemente.
- Ho ascoltato di nascosto la conversazione tra Willow e il sig. Giles al negozio, poi l’ho seguita fino a qui! Non sapevo che tu abitassi in questo posto… - si guardò intorno per fare una rapida carrellata degli oggetti nella cripta – Sono rimasta nell’ombra qui fuori ma non mi sono persa nemmeno una virgola di quello che vi siete dette tu e Will… -
Buffy le posò una mano sulla spalla – Tu le credi? –
- Sono dell’idea che ognuno segua la sua natura…io so che tu non sei cattiva, sei un vampiro con l’anima, ecco tutto! Sono convinta invece che Emma stia mentendo! La sua aura è ben celata da un velo di finta bontà. È piena di invidia, quella non sei riuscita a guarirla! -
Spike si accese una sigaretta e si accomodò alla poltrona – Quella lì è maledettamente complicata! –
Tara lo ascoltò poi sorrise – Credo che non si possa fare molto con un’indole come la sua…ci hai provato ma ti si è rivoltata contro! Non tutte le cacciatrici evidentemente sono buone e votate al sacrificio come te Buffy! –
- Ma Willow… -
Tara scosse il capo – Willow non percepisce quello che sento io perché vuole aiutarla senza comprenderla nel profondo. Non vede quello che vedo io… -
La strega le accarezzò dolcemente i capelli e Buffy si sentì finalmente calma e serena – Mi stai facendo qualche incantesimo Tara? – chiese – Mi sento già meglio… -
Tara ammiccò e si voltò, uscendo dalla cripta – Io sarò sempre disponibile per te Buffy… - e si incamminò verso l’oscurità.
Spike chiuse la porta – Dobbiamo aspettare qualcun altro? – chiese sarcastico.
Buffy sollevò il capo in tono di sfida e lo raggiunse, circondandolo con le braccia – Avevamo qualcosa in sospeso…giù di sotto… -
Spike sollevò il sopracciglio – Non sei scossa per quello che ti è appena successo? –
Buffy rise lasciva – Prima…ora sono eccitata…al pensiero di quello che ti farò ora e a quello che sto pensando… -
- E a cosa stai pensando? – domandò lui, mentre Buffy lo accarezzava sul petto scendendo a slacciare i suoi pantaloni.
- …la cacciatrice… - sussurrò infilando la mano sotto i suoi boxer - …è una morta che cammina… -
Spike cercò di ridere di quelle parole ma lei gli tappò la bocca con un bacio e lo trascinò bruscamente a terra.

Giacevano a terra da qualche minuto, dopo aver giocato e fatto l’amore molte volte: c’era del sangue per terra e un bicchiere rovesciato era rotolato di fianco alla poltrona. I loro corpi nudi erano ancora avvinghiati l’uno all’altro, sporchi di sangue in ogni parte.
Buffy riaprì stancamente gli occhi – Nessuno ci ha disturbato più questa notte… - sussurrò baciandolo e pulendogli il viso – mancano almeno tre ore all’alba… -
Spike l’attirò a se – il pavimento ci mancava ancora passerotto… - mormorò lui.
Buffy annuì e si rialzò, raccogliendo il bicchiere e andando a riempirlo – Secondo round? – chiese maliziosa.
Il vampiro la raggiunse – A volte ti immagino in una vasca da bagno piena di sangue… -
- Non è mia abitudine fare il bagno nel sangue di vergini… - commentò lei – ma l’idea in fondo non sarebbe male… se ci fosse anche quello della cacciatrice poi…sarebbe più eccitante! -
Spike sorrise – Allora amore il nostro nuovo divertimento sarà uccidere la cacciatrice? –
Buffy sollevò il capo per guardarlo negli occhi – No! Quello è un divertimento tutto mio amore! – la sua determinazione soddisfò estremamente Spike.
- Brava la mia piccolina…ora sei un vero assassino…lo leggo nei tuoi occhi! –
Buffy sorrise amaramente – Non sarei mai arrivata a questo punto ma…ora è inevitabile! – i suoi occhi si illuminarono di una luce che Spike aveva visto in lei solo nei momenti in cui cacciavano. Si sentì inevitabilmente soddisfatto; le prese una mano e la baciò lentamente, poi si mise sopra di lei per bloccarla.
- Ora amore….abbiamo ancora qualche ora di divertimento prima della nanna… - recuperò solo i suoi pantaloni, abbandonati lì a fianco e prese da una tasca il loro tagliacarte preferito – Ti sto per rendere quello che mi hai fatto stanotte…. –
Buffy spalancò la bocca emettendo un finto grido di spavento e cercò di protestare come una fanciulla indifesa, cercando di colpire con piccoli pugni il petto dell’amante, pugni che presto diventarono avide carezze.
Spike si passò la lama sulla lingua, tagliandosi, poi prese i polsi di Buffy, che senza un lamento si lasciò bloccare al pavimento: lui la baciò, esplorando la sua bocca e lasciando che il sangue entrasse in lei.
Ben presto i suoi polsi furono liberi perché le mani di Spike erano impegnate ad esplorare nuovamente il suo corpo.
Quando si staccarono, sfiniti per il bacio, Spike prese dolcemente Buffy in braccio con un sorriso demoniaco dipinto sul viso e la condusse a letto, dove avrebbe messo in atto a tutti i cattivi propositi di “vendetta” a cui si riferiva pochi minuti prima.
Il sole si faceva strada nel cielo, alcuni si svegliavano, altri facevano l’amore con passione ardente pensando all’omicidio che li aspettava, altri, come Willow, piangevano rintanati nel sottoscala della propria cantina, sopraffatti dai rimorsi di coscienza e dai dubbi.

FINE NONA PARTE

DECIMA PARTE

1.

Willow si svegliò bruscamente: dove si trovava? Era ancora nel sottoscala, doveva essersi addormentata, sfinita dal lungo pianto della notte precedente.
Le bruciavano gli occhi: si ricordò cos’era successo poche ore prima e ricominciò a disperarsi.
Aveva realmente fatto la cosa giusta? Era poi convinta che Buffy fosse un pericolo per loro tutti? Ma come poteva Emma mentire ancora? L’aveva vista così piena di buoni propositi!
La confusione l’aveva condotta a casa dei suoi genitori, in quel sottoscala che tanto temeva da bambina.
- Buffy… - sussurrò.
Raggiunse la sua stanza al campus dove si preparò per andare a lezione nel pomeriggio: avrebbe incontrato sicuramente Emma.
Infatti, con sorpresa, la trovò ad attenderla appena fuori la sua stanza, sorridente come non mai.
La cacciatrice notò subito il viso tirato dell’amica e cercò di scoprirne il motivo.
Willow sviò l’argomento, giustificandolo con un brutto sogno fatto durante la notte. Emma fece spallucce ma la rossa non notò la strana luce nei suoi occhi.
Si incamminarono.
Qualcuno seguiva le due ragazze, senza farsi notare: Tara non aveva perso di vista un solo istante la cacciatrice, scrutando ogni sua espressione o movimento. Si sentiva in dovere di aprire gli occhi a Willow, per il bene di tutti e di Buffy.
Quella mattina, percepiva in Emma un’insolita eccitazione: forse aveva in mente qualcos’altro per screditare Buffy?
Non sapeva ancora il danno che aveva già provocato?

Emma seguì la lezione distrattamente, continuando a scarabocchiare sul blocco degli appunti le armi che potevano uccidere un vampiro: alla fine della lezione una splendida balestra spiccava in mezzo ai segni della penna.
Il comportamento di Willow le era sembrato strano, forse aveva già raggiunto il suo obbiettivo?
Uscì dall’aula per andare a mangiare, rimuginando sul prossimo passo da fare, che si stava delineando nella sua mente poco a poco.
Che strano, le sembrava che un’ombra incombesse su di lei: si sentiva osservata.
Sai guardò intorno ma incontrò solo gli sguardi di studenti intenti a fare la fila alla mensa o che mangiavano col capo chino sui libri.
- Io vi difendo tutti… - sibilò.
Eppure, le sembrava così palpabile la sensazione di due occhi puntati su di lei.
Si alzò dal tavolo con fare nervoso, raccattando i suoi libri e gettando i resti del pasto: si incamminò lungo il corridoio che portava all’ingresso principale ma la sensazione perdurò.
Aumentò il passo, poi si bloccò di scatto voltandosi: nessuno.
- Ciao! – si sentì dire da un lato.
Emma cercò la proprietaria della voce: Tara era di fronte a lei, sorridente come sempre. La salutò rapidamente. Che strano, ora non avvertiva più quella presenza!
- Vai al negozio? – le chiese la strega.
La cacciatrice annuì ed iniziò a camminare.
- Ti accompagno, anch’io sono diretta lì, ho appuntamento con Willow per una ricerca! –
Il sorriso che Emma le elargì era evidentemente tirato, ma lo mascherò abilmente all’istante – C’è qualcosa che non va? – le chiese Tara.
La ragazza scosse il capo – No, tranquilla…sono solo un po’ nervosa per il mio primo esame…non ho avuto molto tempo per studiare ultimamente… -
Voleva andare sola al Magic Box per parlare con il Sig. Giles: sicuramente Willow gli aveva parlato dei suoi dubbi su Buffy e l’osservatore doveva essere giunto ad una conclusione…definitiva.
Abbandonare Buffy o ucciderla!
Magari lui avrebbe colto l’occasione per parlare liberamente dell’ex cacciatrice anche davanti a Tara, mettendola così di fronte alla vera natura della vampira.
Non avrebbero più potuta accettare di averla vicina dopo quello che aveva detto su di lei: Buffy non riusciva a controllare il suo istinto di assassina e quindi era un pericolo per gli Scoobies.

Quando raggiunse il Magic Box trovò il Sig. Giles sommerso da una montagna di libri relativamente vecchi, naturalmente di magia e antiche culture tribali.
Scrutava uno strano manufatto, somigliante ad una mano mummificata; quando si accorse dell’arrivo delle due ragazze, lo abbandonò sul tavolo – Siete arrivate giusto in tempo per salvarmi da una forte emicrania! Sono ore che cerco di capire la provenienza di questo oggetto e capire se ha poteri di qualche sorta ma nulla! –
Tara lo osservò – Non potrebbe semplicemente essere una reliquia? Non avverto nessuna magia! –
Il Sig. Giles sorrise – Forse mi sto accanendo per niente… - Emma attirò la sua attenzione.
- Va tutto bene Giles? – chiese lei, accomodandosi sul bancone con un salto.
L’osservatore tossì – Ti ho già chiesto di non sederti in quel modo lì sopra! – la rimproverò.
Emma fece spallucce e sorrise, estraendo una mela dalla sua borsa ed addentandola – Ci sono novità? Demoni, vampiri assetati di sangue o altre catastrofi da sventare? – chiese masticando rumorosamente.
Il Sig. Giles si tolse gli occhiali per pulirli: era nervoso.
Tara si avvicinò ad uno scaffale ed iniziò a sfogliare dei libri sulle erbe medicinali, fingendo disinteresse per le altre due persone nel negozio.
L’osservatore si avvicinò ad Emma, indossando nuovamente gli occhiali – Ci sarebbe una cosa…ma vorrei che mantenessi la massima discrezione con gli altri… - iniziò a bassa voce.
Emma annuì aggrottando la fronte – È accaduto qualcosa, vero? – chiese, fingendo preoccupazione e sorpresa.
Giles le spiegò con brevi parole la discussione avuta con Willow il giorno prima, esponendole la risoluzione a cui erano arrivati, cioè emarginare Buffy senza farle alcun male.
- Sono stupita da quello che mi sta dicendo! – esclamò la cacciatrice – Non posso credere che Buffy sia in realtà cattiva! Vi state sbagliando! –
Il Sig. Giles scosse il capo sconfortato – Vorrei che fosse così e…apprezzo la tua bontà, ma anche tu hai espresso dubbi su di lei! –
- Ma ho anche detto che forse mi ero sbagliata! –
- Forse… - ribatté Giles.
Emma rimase senza parole – Lei è stato il suo osservatore per anni, non può lasciarla così su due piedi! – strinse con forza la mela che ancora aveva in mano, facendo cadere sul bancone un po’ di succo.
- Forse hai ragione, dovrei andare da lei per chiarire… - suggerì lui, lo sguardo perso nei suoi pensieri.
- Andrò io! – lo bloccò subito Emma – Forse da donna a donna riusciremo a chiarire la situazione! Io la posso comprendere meglio di chiunque altro! – si affrettò a spiegare – Willow è troppo coinvolta emotivamente per sostenere una discussione, chissà come le ha parlato, povera Buffy! A me darà ascolto, si tranquillizzi! –
- Ma tu non sai dove trovarla! –
Emma pensò un istante – Non si preoccupi, la troverò durante la ronda al cimitero…si fidi di me…. - saltò giù dal bancone.
Il Sig. Giles non ebbe tempo di ribattere a quelle parole, Emma si avviò all’uscita, dove trovò Tara.
Non aveva colto tutte le parole del dialogo tra i due, eppure sentiva che si preparava qualcosa di grosso! Si avvicinò alla cacciatrice – Vai via? – le chiese.
- Vado a studiare – rispose Emma evasiva – Oggi il mondo sembra non sia sull’orlo di un’apocalisse, quindi posso dedicarmi ai miei esami! –
La strega la seguì con lo sguardo mentre usciva: dove andava in realtà? Si avvicinò a Giles che nel frattempo era tornato a tormentarsi con altri oggetti sconosciuti e arcani.
- Dove andava Emma così di fretta? –
Il Sig. Giles non alzò nemmeno lo sguardo per rispondere – Andava a studiare… -
Perché le mentiva anche lui? Ma cosa stava macchinando la cacciatrice? Aveva preso in giro tutti quanti così abilmente?
Doveva scoprire la verità.

Willow camminava lentamente in direzione del Magic Box: aveva appuntamento con Tara ma in realtà non aveva molta voglia di affrontare l’amica. Avrebbe dovuto fingere o dirle tutto su Buffy?
Entrò silenziosamente e trovò Giles che beveva un tè, sfogliando un libro.
- Buona sera… - disse timidamente.
Giles le fece un cenno col capo, ustionandosi la lingue due secondi dopo e reprimendo un’imprecazione.
- Tara è andata via da quasi un’ora! – le disse Giles dopo essersi ripreso dall’incidente con la classica bevanda inglese.
Che strano, pensò la ragazza, non era da Tara.

Nel frattempo, la strega bionda era sulle tracce di Emma, che era realmente andata a casa sua, ma stava studiando?

All’interno dell’abitazione, la cacciatrice aprì il suo baule con le armi e ne estrasse una balestra, la stessa che aveva disegnato a lezione quella mattina: l’ammirò , come si ammira un uomo e la baciò sorridendo – Stasera avrai l’onore di trafiggere il cuore di colei che ti ha posseduta prima di me… -

FINE DECIMA PARTE


UNDICESIMA PARTE

1.

Spike aprì gli occhi ma non si mosse, temendo di svegliare Buffy; restò immobile per qualche istante ad osservarla: dormiva beatamente, il suo freddo corpo era semiscoperto, invitante e perfetto.
Lunghe ciocche di capelli le ricadevano sul viso rilassato; le labbra schiuse come per ricevere un bacio lo chiamavano, e chi poteva resistere?
Spike sfiorò la sua pelle, percorrendola sensualmente dalla schiena al collo; Buffy si mosse lentamente, continuando a dormire. Lui allontanò il lenzuolo dal suo corpo, scoprendo finalmente l’intera bellezza della compagna.
- Spike… - sussurrò Buffy, probabilmente immersa in qualche sogno. Lui sorrise e la baciò lievemente sulle labbra: istintivamente, Buffy lo circondò con le braccia e si incollò a lui, rispondendo al bacio.
Quando si staccarono, lei era completamente sveglia e con un sorriso malizioso stampato sul viso.
- Eri così indifesa mentre dormivi…sembravi un angelo… - le mormorò lui.
Buffy rise – Si…un angelo nero… - rispose - …il tuo angelo nero! –
Spike la strinse a se – Questa notte… -
- Sono di ronda! – terminò lei seria.
Spike si allontanò per guardarla negli occhi – Non scherzare piccola! –
Buffy lo catturò nuovamente in un abbraccio – Non sto scherzando amore… - gli passò una mano tra i capelli – Questa notte vado a caccia di cacciatrici! –
Spike sbuffò, poi si sfilò la Gemma di Amara dal dito, porgendola a Buffy: lei scosse il capo rifiutandola.
- Indossala! Dannazione! – sbottò lui – Buffy, questo non è un gioco e quella maledetta non è una sprovveduta! Non si tratta di andare a combattere lealmente con la cacciatrice! Una delle due deve morire e non devi essere tu! –
Buffy si lasciò sfuggire una lacrima e si lasciò stringere al petto del compagno – Non sopporterei che ti venisse fatto del male! – continuò lui – Tu sei parte di me, morirei se… - lei lo zittì con un bacio.
- Non succederà! – lo rassicurò poi – Indosserò la Gemma se questo ti farà stare tranquillo ma… -
- Ma cosa? – domandò lui.
Buffy si coprì col lenzuolo, come se avesse freddo – Non è da me giocare slealmente! –
- Credi che lei lo farà? Tu sei più forte di Emma e questo lei lo sa! Cercherà di batterti in ogni modo questa notte! –
Buffy si lasciò catturare dalle forti braccia di Spike e chiuse gli occhi, lasciando che lui le infilasse la Gemma al dito.
- Uccidila, fallo in fretta, poi festeggeremo la tua prima cacciatrice… - le sussurrò all’orecchio.
Buffy non poté fare a meno di ridere a quelle parole provocatorie – Tu mi tenti… - rispose – Io non volevo diventare una…”sanguinaria” come te… -
Spike rise – Ma sai che chi va con lo zoppo… -
Buffy riaprì gli occhi e lo spintonò – Stupido! – esclamò lei tra le risate – Però…riesci quasi a convincermi…quando mi parli così… - lo graffiò sul petto – sei un demone tentatore…porti fuori il mio lato più oscuro… -
- E non ti piace? – chiese lui aggrottando un sopracciglio.
Buffy scese fino al suo ombelico ed iniziò a stuzzicarlo con la lingua – Lo trovo eccitante… mio sire… -


Emma terminò di caricare la balestra e la ammirò un’ultima volta prima di alzarsi dalla sedia dove aveva lavorato ininterrottamente per due ore.
Era pronta? Quella era una ronda speciale.
Avrebbe eliminato tutto ciò che riguardava il passato e ciò era impersonato da una bella vampira bionda.
Si vestì per uscire.

Fuori dalla palazzina dove abitava la cacciatrice, Tara aveva ormai smesso di attendere l’uscita della ragazza e si stava recando al cimitero. Era inutile aspettare che Emma uscisse di casa, era meglio mettere in guardia Buffy da un quasi certo attacco da parte della cacciatrice.

Willow stava riponendo della biancheria pulita nei cassetti: si portò improvvisamente la mano al cuore. Perché tutto ad un tratto sentiva che stava per succedere qualcosa di pericoloso a qualcuno a lei caro?
Forse uno dei suoi amici si stava cacciando nei guai? Emma? Era la più esposta al pericolo dopo tutto! La sua mente elaborò immagini di lotte contro i vampiri e anche contro Buffy.
Emma poteva essere vittima della vendetta di una Buffy infuriata con i suoi vecchi amici? Ma perché era così disfattista? Fino a due giorni prima non avrebbe mai pensato queste cose su Buffy, eppure…ora che il dubbio si era insinuato in lei come un cancro che le divorava l’animo, non riusciva più a pensare a mente lucida e oggettiva.
Con il cuore ancora in subbuglio uscì dalla sua stanza in cerca dell’aiuto di Tara.

2.

Buffy stava indossando la giacca, Spike era ancora sdraiato tra le lenzuola, gli occhi chiusi, il volto appagato dalle ore d’amore appena trascorse con la compagna. Non poté fare a meno di accarezzargli il volto con dolcezza prima di uscire: aveva ragione lui, non si sarebbe fatta uccidere dalla cacciatrice anzi…
In cuor suo assaporava già l’uccisione di quell’insipida ragazza che aveva portato solo guai e complicazioni nella sua vita! Godeva immaginando il momento in cui l’avrebbe presa, i denti affondati nel suo collo, il sangue che entrava in lei, la forza della cacciatrice!
L’aria della notte appena nata risvegliò completamente i suo sensi di vampiro: le piaceva così tanto lasciarsi cullare dalla luce della luna e dalle stelle in cielo: ogni notte erano come un dono tutto per lei e il suo amore.
Sarebbe tornata presto.

Emma camminava lentamente: da quando era entrata al cimitero dove era certa dimorasse Buffy, la sua spavalderia aveva iniziato a cedere. Ogni piccolo rumore, ogni passo falso potevano costarle la vita. Buffy doveva morire quella notte, aveva il motivo buono. Con gli altri non ci sarebbero stati problemi: la vampira l’aveva attaccata, dimostrando la sua vera natura e lei era stata costretta a difendersi.

Willow non sapeva dove cercare Tara: nella sua stanza al campus non l’aveva trovata, il Magic Box era chiuso, il Bronze avrebbe aperto tra qualche ora. Dove altro poteva essere? Il suo cuore era in subbuglio, aveva una strana sensazione che la opprimeva.
Senza rendersene conto si stava recando al cimitero, proprio nei pressi della cripta di Spike e Buffy.
Che stupida, pensò, era buio ormai, poteva fare incontri poco piacevoli, del tipo vampiresco. Non si sentiva per nulla tranquilla me decise di continuare a cercare Tara.
L’inquietudine cresceva ad ogni suo passo, poi fu al centro del cimitero e si fermò.
Il cuore sembrò per un attimo smettere di battere: cosa le succedeva?

Buffy passeggiò languidamente all’interno del cimitero, aspettando l’arrivo della cacciatrice; arrivata in un punto tranquillo, a nord della cripta, si accomodò sfacciatamente su una lapide, dondolando le lunghe gambe e contemplando il cielo. Sembrava distratta dal firmamento, ma le sue orecchie erano tese a carpire ogni rumore, il suo olfatto cercava l’odore della cacciatrice, odore che lei conosceva molto bene.

Emma tolse la sicura alla balestra: sapeva che Buffy era vicina. Aveva cercato di sentire quello che l’ex cacciatrice provava, la vicinanza tra di loro, come la aveva detto quel giorno a casa sua.
La sintonia: Emma poteva avvertire la presenza di Buffy e viceversa.

Sarebbe stato un combattimento all’ultimo sangue che lei doveva vincere.

Buffy la sentì avvicinarsi: il cuore della cacciatrice aveva aumentato i suoi battiti nonostante la ragazzina si imponesse calma.
Buffy si passò la lingua tra i denti.
- Vieni piccola… - sussurrò.

Emma spezzò un ramoscello sul terreno e si maledisse per il rumore provocato.
Imprecò a denti stretti ma ormai poco contava: quando alzò lo sguardo di fronte a se la vide, accomodata su una lapide che le sorrideva dolce e innocente.
- Ciao Emma! – le disse però in tono glaciale – Sei di ronda vedo…posso farti compagnia? –
La cacciatrice abbassò la balestra per qualche breve istante, poi, al minimo movimento della mano di Buffy gliela puntò contro, diretta al cuore.
- Perché punti quell’arma contro di me? – chiese la bionda: pareva che fosse realmente sorpresa dal gesto di Emma, poi invece scoppiò in una fragorosa risata – Sei divertente piccola, con la mia vecchia arma preferita! Consente di colpire da una distanza più che ragionevole! Niente pugni o calci in faccia, ottima per evitare antiestetici lividi! Sei stata brava, potrai eliminarmi senza sporcarti le mani! –
Emma s’incupì – Buffy, lo faccio per il bene di tutti! –
Buffy rise ancora. Accavallò le gambe – Si certo, e io sono la strega cattiva di Biancaneve! Piccola Emma, credi che sia nata ieri? So perché vuoi uccidermi! –
Emma non smise mai di tenere puntata l’arma contro Buffy – Tu sei un vampiro, i tuoi istinti potrebbero nuocere ai tuoi amici! –
Buffy si passò una mano tra i capelli, perfettamente rilassata – Avanti piccola, siamo sole, io e te…sii sincera fino in fondo per una volta! –
La cacciatrice sputò a terra in segno di disprezzo nei confronti di Buffy – Sincera? Dovrei esserlo io quando tu sei stata la prima a non esserlo? –
Buffy alzò gli occhi al cielo – Ancora con questa ramanzina? Le prediche non ti si addicono cacciatrice, lasciale al Sig. Giles, lui vive di quello! Si stava parlando di te poi, non della mia vita! –
- E va bene! – esclamò Emma – Vuoi la verità? Io ti odio con tutta me stessa Buffy Summers, odio la tua vita, la tua presenza mi urta, il ricordo che hanno i tuoi amici di te…tutto ciò che hai toccato o amato mi disgusta! –
- Quindi è per quello che hai cercato di screditarmi agli occhi di Willow e gli altri? –
Emma annuì sorridendo – E ci sono riuscita, così ho avuto un pretesto ottimo per venire ad ucciderti…o almeno…io ho cercato di farti ragionare, tu mi hai attaccata e sono stata costretta ad eliminarti per sopravvivere! Semplice ma efficace come piano, vero? –
Buffy si compiacque per quel piano – Degno di una creatura malvagia come te! –
- Io non sono malvagia! Voglio che tutto sia perfetto! –
Buffy la fissò incredula – Sei pazza… - sussurrò – …questo rende tutto più divertente! – si mosse rapidamente, Emma non riuscì a percepire alcun movimento finché non se la trovò a pochi centimetri dalla faccia.- Sai di morte piccola…non la senti? – le disse e la baciò sulla bocca, stordendola; la spinse a terra con violenza, facendola ruzzolare sull’erba. La balestra cadde, abbandonata e incustodita.
Come pensi che ti potrei far fuori cacciatrice? – chiese la bionda – Morderti subito e prosciugarti non avrebbe senso! Pensavo che se devo impersonare il vampiro cattivo, allora devo farti soffrire… -
Emma si rialzò, Buffy fece qualche passo avanti – Che ne dici di picchiarci un pochino? Hai perduto la balestra, potremmo ammazzare il tempo con un corpo a corpo! –
La cacciatrice lanciò un urlo ed estrasse un paletto dalla tasca interna della giacca, correndo verso Buffy che lo schivò senza problemi.
- Cosa pensi di fare piccola? Non noti i particolari? – mostrò la gemma che portava al dito.
- Tu giochi slealmente! –
- E tu cos’hai fatto fino ad ora? Vuoi combattere lealmente? Piccola, non mi freghi più! – le si avvicinò e le diede un calcio allo stomaco, mandando la cacciatrice a sbattere con la schiena contro una lapide che si spezzò – Emma, tu morirai questa notte, non lo sentivi? Ricordi, la sintonia? –
La ragazza alzò gli occhi verso Buffy e si asciugò il sangue che le colava lungo la bocca.
- Forse le parole di Willow non erano sbagliate – proseguì poi Buffy – In fondo, sono un po’ cattivella…ma solo con chi voglio io. I miei amici sono sacri e tu li hai messi tutti contro di me! Questo non lo posso sopportare! – Buffy si scagliò nuovamente contro la cacciatrice e la colpì in pieno viso.
- I tuoi amici? Ti hanno voltato le spalle appena hanno avuto il minimo dubbio su di te! Rapporti profondi! –
Buffy s’infuriò ancora di più.
- Ti arrabbi Buffy? Credi che abbia torto? La tua amichetta, la povera Willow, ha mentito per te, ti ha coperta e ora? Si sta struggendo perché sei un’assassina! Ma non ti preoccupare, dopo la tua morte, andrò a consolarla e lei crederà alla mia versione dei fatti, come l’ingenua che è! -

Willow era arrivata dove si combatteva, aiutata dai rumori provocati dalle due parti: non aveva sentito nulla di quello che si erano dette le ragazze ma intuiva che stavano combattendo.
Si acquattò dietro ad una piccola siepe e restò in ascolto: ormai le due combattevano senza dirsi nulla, spinte da un odio profondo che avrebbe portato una delle due a morte certa.
Doveva intervenire?
Emma era palesemente in difficoltà, soccombeva sotto i colpi di Buffy, anche se cercava di difendersi.
Buffy del resto sembrava divertirsi immensamente in quella situazione, godendo della sofferenza della cacciatrice.
Questa è la conferma che è cambiata? Pensò la rossa affranta.
Doveva in qualche modo salvare Emma, aiutarla.
Conosceva qualche incantesimo che avesse effetto contro i vampiri? No, ma forse sarebbe bastato uscire allo scoperto per distrarla e permettere ad Emma di riprendersi.
Si mosse rapidamente ed uscì dal cespuglio, parandosi tra le due contendenti.

Buffy si bloccò all’istante, perdendo quasi l’equilibrio per la sorpresa di vedere Willow in quel posto.
- Will…che ci fai tu qui? – domandò la bionda incredula.
- Buffy… - sussurrò la ragazza impietrita – Cosa stai facendo? –

Buffy rovesciò gli occhi all’indietro: Willow aveva frainteso la situazione, poteva capirlo dai suoi occhi – Willow, non è come può sembrare… -
La rossa guardò la cacciatrice, e con fare protettivo le si avvicinò – Perché Buffy? Lei voleva forse farti del male? –
- Fatti da parte Willow! – intimò una voce da dietro un cespuglio – Non sono cose che ci riguardano! La questione è tra Emma e Buffy! –
quando Willow si voltò per scoprire a chi appartenesse la voce, rimase stupita: era Tara, seria in volto come non l’aveva mai vista. La sua determinazione era impressionante, lei che era sempre un angelo dolce e comprensivo.
- Tara…perché sei qui? –
Buffy si rilassò, concentrando la sua attenzione su Willow e Tara – Voi due non dovreste essere qui! –
- Buffy ha ragione, Willow – proseguì la strega bionda – La sfida tra loro due deve concludersi questa notte, senza l’intromissione di nessuno! – avanzò di qualche passo verso l’amica – Ma non hai capito ancora nulla? –
Willow inclinò il capo, guardando Tara confusa – Cosa dovrei capire ancora? Non è chiara la situazione? –
Buffy scosse il capo – Non sai Willow? Le apparenze a volte ingannano! La situazione non è come sembra! Emma non è quella che credi! –
- Vuoi dire che non è la vera cacciatrice? –
- Voglio dire che non è cambiata per niente, anzi! Vuole uccidere Buffy per eliminare il suo ricordo! L’ha screditata agli occhi di tutti con le bugie! Ha mentito a te e al Sig. Giles! – esclamò Tara.
- Questa sera è venuta con l’intenzione di uccidere Buffy! – disse con voce grave la ragazza, avvicinandosi al punto dove giaceva la balestra.

In quei minuti di tensione tra le tre amiche, Emma si era ripresa, arrancando verso la balestra che però era stata presa in custodia da Tara: cosa poteva fare? La parola di Tara contro la sua. Willow non le avrebbe più creduto? Aveva perso tutto?
Non poteva…c’era ancora una speranza forse?

FINE UNDICESIMA PARTE


DODICESIMA PARTE

1.


Il silenzio era calato sulle quattro ragazze, nessuna osava aprir bocca. Tara fissava Willow, gli occhi colmi di tristezza per l’amica che non capiva la realtà dei fatti; Buffy cercava con lo sguardo di convincere l’amica di sempre, senza mai perdere di vista Emma che era accasciata al suolo dolorante per le ferite.
L’atmosfera era spettrale, il solo rumore dell’aria notturna che muoveva le foglie degli alberi era il sottofondo musicale di quella scena.
Fu Tara a spezzare il silenzio – Willow – disse pacatamente – credi a Buffy, è sempre stata sincera con te! –

Perché Tara credeva a Buffy senza remore? Si chiese Willow confusa.
- Ti è sempre stata vicina e anche se ha scelto una strada diversa non vi ha abbandonati! – lo sguardo della strega bionda si addolcì, un timido sorriso le colorò le guance. Fece qualche passo in direzione dell’amica.
- Il mio animo…è confuso… - balbettò con un filo di voce. I suoi occhi vagarono per un istante da Buffy ad Emma.
Buffy avanzò verso l’amica – Will…credimi, non potrei mai farvi del male! –
Willow puntò un dito verso la cacciatrice che nel frattempo si era avvicinata alla balestra – Ma a lei lo stai facendo! –
La bionda si incupì a quelle ennesime parole – Lei deve morire questa notte! – disse decisa – Il suo animo è malvagio, è divorata dall’invidia e dalla cattiveria…non può essere una cacciatrice! –
- Ma chi sei tu per giudicare? Ti credi al di sopra di tutto e pensi di poter elargire diritti di vita o di morte su di noi? –
- No… - sussurrò Buffy spiazzata – Lo faccio per proteggere voi… -
Willow scosse il capo delusa – Non abbiamo bisogno di questo da te…non più ormai! –
- Willow… - Buffy avrebbe voluto ribattere a quelle parole ma non ne ebbe il tempo: Emma si era rialzata con la balestra in mano, pronta a colpire.
Puntò al cuore della vampira.

La freccia partì dall’arma, rapida e letale; Willow reagì d’impulso, spinta dal bisogno di difendere l’amica. Fu rapida nei movimenti, spingendo Buffy a terra e ferendosi lei stessa alla spalla sinistra.
- No! – gridarono Tara e Buffy all’unisono.
- Non era necessario! – singhiozzò Buffy inginocchiandosi per soccorrere l’amica.
Emma sorrise amaramente.
Tara sosteneva Willow che era pienamente cosciente – È stato un riflesso incondizionato… - sorrise stringendo i denti – In fondo la ferita non è grave! –
Buffy le accarezzò amorevolmente il viso – Non era necessario – si trovò a ripetere, mostrando la gemma che portava al dito.
- Sono stata una sciocca a comportarmi così…non dovevo dubitare di te…avrò modo di farmi perdonare? – Willow sorrise e Buffy la imitò: in fondo la ferita non era realmente grave, provocava solo molto dolore…forse più all’animo…

Buffy alzò lo sguardo per fissare la cacciatrice negli occhi: quando si accorse del sorriso stampato su quel volto, l’odio in lei divampò. Una luce ambrata le illuminò gli occhi.
- Perché ridi? – chiese –Sapevi di non potermi fare male con quella freccia, perché l’hai scagliata? –
- Sapevo che una delle tue amiche si sarebbe sacrificata per salvarti in qualche modo! A dire il vero avevo pensato alla biondina con la testa che vaga sempre tra le nuvole! – rispose riferendosi a Tara.
- Tu…volevi che si facessero del male? – domandò Buffy esterrefatta.
Emma annuì silenziosa.
- Lo sai che hai firmato la tua condanna a morte? – la cacciatrice ebbe un fremito – Non puoi uccidermi, Emma, sei destinata a diventare carne morta… -
Ci fu un istante di silenzio – Non dovevi ferire Willow… - Buffy le sorrise – Che hai cacciatrice…paura? Non ti si addice, sai? Ti avevo detto di agire con la logica con i nemici più forti di te! –
Il volto demoniaco di Buffy prese il sopravvento su quello angelico, incutendo nella cacciatrice una crescente sensazione di angoscia e terrore: era ipnotizzata dai suoi occhi color ambra, da quel volto crudele e mortale che suscitavano in lei uno strano fascino.
Il fascino della morte…
- Cosa…cosa… - balbettò la ragazza impietrita.
Buffy si avventò su di lei, colpendola ripetutamente in volto, poi le assestò un calcio al ginocchio che probabilmente si ruppe, inchiodandola a terra.
La cacciatrice incontrò lo sguardo di Willow e implorò il suo aiuto ma vi lesse solo muta rassegnazione, poi quello di Tara che la fissava fredda e impassibile.
Un calcio la colpì allo stomaco – Ragazze…vi prego…fermatela…aiutatemi… - implorò.
- Come osi chiedere il loro aiuto? – sibilò Buffy, afferrandola per il collo e sollevandola da terra.
…è finita…
Buffy le era addosso, il volto vicinissimo al suo – Una volta sono stata generosa con te, ho cercato di capirti…ma ora… - le mostrò i lunghi e appuntiti canini - …la mia bontà ha raggiunto il limite! – e detto questo affondò nel collo della ragazza, iniziando a bere il sangue della sua prima cacciatrice.

Willow e Tara osservarono la scena immobili: Emma le fisso entrambe, gli occhi colmi di terrore per la fine ormai vicina.
Ad un centro punto la voce di Willow interruppe Buffy – Non ucciderla…ti prego… -

FINE DODICESIMA PARTE

Continua....

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