DIARIO…
Autore: Spike's lips

Questa notte ho voglia di scrivere, non lo so il perché, forse il poeta che è in me non è poi morto come voglio far credere a tutti…

Ma in fondo a pensarci bene, non ho mai smesso di scrivere, eh si a te lo voglio dire, nascosti in cantina conservo un centinaio di diari di pelle nera, circa uno all’anno…e…e quando ho visto questo libro nel negozio di Rupert, non ho potuto fare a meno di prenderlo, portarlo con me ed iniziare a riempirlo di parole.

La grafia di William era lieve ed elegante, come solo pochi uomini potevano vantare.

Alcune piccole macchie rompevano l’eleganza delle parole, a ben vedere, si sarebbero dette aloni di lacrime, ma era il diario di un vampiro, chi poteva credere che fossero salate gocce di dolore?

Sono passati pochi giorni da quando lei, il mio personalissimo sole, è tornato nelle nostre vite, non sono ancora sicuro che abbiamo fatto la cosa giusta, lei è così…triste, io so che vuol dire ricevere l’oblio della morte, io capisco il dolore, lo sconforto, la paura che ha ritrovato qui. Forse se glielo avessimo chiesto non sarebbe voluta tornare. Tornare per chi, o per cosa poi? Questo mondo le ha dato solo dolori e dispiaceri, gli uomini che ha amato sono fuggiti da lei a gambe levate, anche Angelus, è fuggito a gambe levate e allora per chi è tornata? Solo per far star meglio noi? Anzi loro, di certo non lo ha fatto per me, al massimo per Briciola. La piccola Dawn, Dio, quanto bene voglio a quella ragazzina, lei è stata la sola a darmi del vero calore…o forse no, in fondo anche Buffy, mi ha voluto bene, a suo modo, mi ha compatito, mi ha odiato, ma in fondo ci teneva a me. Ma aveva paura dei suoi sentimenti, proprio come me…

Si alza di scatto, levandoci tutti i dubbi sul suo pianto, con gesto meccanico si asciuga gli occhi, accende una sigaretta e si lascia scivolare di nuovo sulla sedia, gli occhi chiusi, con la mano sinistra accarezza un paletto di legno.

Cavoloccio mi faccio pena da solo, si è mai visto un vampiro carezzare con dolcezza il paletto che lo ha quasi ucciso? Ho bisogno di uscire, devo camminare, devo lottare, ho bisogno di fare qualcosa, qualsiasi cosa, non posso pensare a lei, al suo disprezzo, a quello che ci siamo fatti e detti, ho solo bisogno di sfogarmi, per non impazzire, avrei fatto bene ad uccidermi appena lei se ne è andata, eppure…sapevo che quel poco di considerazione che aveva per me sarebbe scomparso se non fossi rimasto a proteggere i suoi amici e la sua sorellina…io…io avrei dovuto trovare il modo per salvarla, avrei dovuto proteggere meglio Dawn, avrei dovuto…maledizione, non avrei mai dovuto permettermi di amarla, mai…e forse ora sarebbe tutto a posto…ora esco…

 

William si avvia sconsolato fuori, verso il cimitero, con la testa bassa, come se avesse un macigno appeso al collo, pochi istanti dopo che lo abbiamo visto allontanarsi, una figura con i capelli biondi si intrufola nel suo rifugio.

“Spike, Spike…ehi non c’è nessuno?” silenzio totale, pian piano, come se si sentisse una ladra, entra, vede la lampada, il tavolo ed il libro, si avvicina, cerca di leggere sulla copertina, non trova nulla, apre, quello che vede, la lascia a bocca aperta, i suoi occhi cominciano a muoversi in modo frenetico, salta da una parola all’altra, gli occhi si fanno lucidi. Si siede, reclina il capo all’indietro, sospira, prende la stilografica che fino a pochi minuti prima aveva in mano William, inizia a scrivere.

 

Certo che a confronto con la tua, la mia sembra una grafia di una ragazzina, ma che scrivo, io sono una ragazzina, se penso alla tua età…comunque volevo dirti che non ho mai visto tante scemenze tutte insieme, come nelle righe che hai scritto prima, saranno belle a prima vista, ma se le leggi…mamma…avresti fatto meglio a tenere per te tutte quelle cose…anche se qualcosa di vero c’è…io ho effettivamente paura, paura perché ho capito di essere di nuovo innamorata, paura perché so che è ancora una volta la persona sbagliata, paura perché ancora una volta, colui che amo potrebbe non solo spezzarmi il cuore, ma anche MANGIARSELO…a buon intenditor poche parole…ora me ne vado, scusa se ho insozzato il tuo diario con la mia orrenda grafia, buonanotte, dormi bene almeno tu…io non faccio altro che sognare cose orrende…spezzoni della mia vita con su scritto THE GIFT chissà poi perché? Buonanotte William…sai preferisco chiamarti William è più umano…

 

Ancora un po’ incerta su quello che aveva fatto uscì fuori, nelle narici l’odore di cuoio e inchiostro fresco, avrebbe associato quell’odore a lui per sempre, lo sapeva, anche se non capiva perché.

 

Una figura oscura rientra furtiva, sappiamo chi è senza porci troppi interrogativi, Spike si infila nella sua “casa”, ha ancora voglia di scrivere, va al tavolo, alza la testa di scatto, ha sentito il profumo di lei, ma non la vede, non avverte la sua presenza, il diario è aperto, ci sono delle parole nuove, con una grafia da ragazza…

Si siede ed inizia a leggere, uno, due, tre volte, non riesce a credere di aver letto giusto. Impugna la stilo, con forza, le nocche si sono fatte più bianche del solito, non sa cosa fare, poi inizia a scrivere.

 

Io, io non riesco a credere a quello che i miei occhi leggono, non solo abbiamo trovato un modo per comunicare, ma tu, insomma tu hai dei sentimenti per me? IO non ci credo, no, non è possibile, ti devo parlare…ORA…

 

Si alza, prende il diario e si butta verso la pota, corre, corre come un forsennato, ad est inizia ad albeggiare, ma lui non ci fa caso, deve parlarle, ORA.

Giunge di fronte a casa sua, scavalca veloce e con furia tutto quello che lo divide dalla sua finestra…arriva, sta per aprire…poi la vede dormire, con quella espressione serena da bambina che le ha visto solo mentre dormiva…e cambia idea, entra in silenzio, prende una penna dalla sua scrivania…apre il diario…

 

Se hai voglia di parlarmi sono nel tuo salotto, se non vorrai farlo, almeno scrivi qualcosa, ti prego, non puoi lasciarmi con questo dubbio…Buffy, io TI AMO in un modo che non credo tu possa capire, non ho bisogno di un’anima per sapere che sei la cosa più bella che abbia mai visto, per sapere che ogni tuo insulto ha un suono celestiale. Non ho bisogno di un anima per morire dell’amore che provo per te…abbi almeno il coraggio di dirmelo in faccia se quello che hai scritto era solo per prendermi in giro…ti aspetto sotto…

Appoggiò il diario vicino al capo di Buffy, poi uscì facendo rimbombare nella casa vuota i suoi passi, la cacciatrice si sarebbe destata di sicuro con quel rumore…scese le scale e si mise a sedere in salotto, accese un’altra sigaretta…

****************************************************************************

I minuti scorrono lentissimi, non so ancora cosa fare, quello che ho letto, mi ha lasciata senza fiato, devo ammetterlo, ero convinta che la tua fosse solo una stupida ossessione, che saresti scappato come gli altri se ti avessi confessato i miei sentimenti e invece…apro gli occhi e ti trovo qui, eh si, ero sveglia, ma non ho voluto fartelo capire, avevi un’espressione tanto dolce, che non volevo rovinarla con le parole, noi non siamo mai riusciti a parlare sul serio, e non credo che ci riusciremo ora, ti prego vieni su da me, lasciami dormire tra le tue braccia, sono stanca di sognare il giorno della mia morte…

 

Buffy uscì lieve dalla sua camera, scese le scale con passo felpato, ed entrò in salotto, dove Spike stava fumando l’ennesima sigaretta, gli occhi chiusi la mano sinistra tra i capelli. Si avvicinò senza far rumore, anche se sapeva bene che a causa della sua essenza di cacciatrice l’aveva già scoperta, appoggiò, il diario vicino alla sua coscia e tornò di corsa in camera sua, con il cuore in gola.

 

Spike apre il diario con furia, poi si blocca, ha timore di vedere quello che ha scritto, inizia a sfogliare le pagine, legge tutto di nuovo, dall’inizio, dalle sue prime parole, poi…finalmente arriva al punto in cui compare per la seconda volta la grafia della SUA Buffy, legge e rilegge, gli occhi si fanno lucidi, si porta una mano al cuore, come se potesse sentirne il battito accelerato dall’emozione, si alza ed inizia a salire le scale, mentre rilegge per l’ennesima volta le righe scritte da Buffy.

 

Arriva alla sua porta, la apre, l’attraversa come fosse un ragazzino di 15 anni, poi la vede, è seduta su letto, guarda fuori dalla finestra, si gira verso di lui.

<<Stavolta ero proprio convinta che te la saresti squagliata!>>

<<Non lo farei mai, a meno che tu non me lo chiedessi…no forse non lo farei nemmeno in quel caso!>>

Buffy si scosta per lasciargli posto.

<<Ho sonno, e tu?>>

<<Un po’, stamattina ho dormito poco, ma se vuoi resterò semplicemente qui a guardarti dormire, non sarebbe di certo la prima volta.>>

Sorride, anche lui, il sorriso di William questa volta è dolcissimo.

Buffy alza le coperte e ci si infila dentro, lui si distende al suo fianco sopra al piumone, appoggia la testa sul cuscino, vicino a lei, le loro guance si sfiorano.

La cacciatrice si gira verso di lui, abbassa il capo e appoggia la testa sulla sua spalla, le coperte scivolano dalla schiena e si scopre.

<<Forse sarebbe meglio se ti levassi un po’ di quella roba che indossi e venissi dentro, così prendo freddo!>>

<<Ehm, non credo che con me al fianco staresti molto meglio, non sono proprio una borsa dell’acqua calda!>>

<<Non fa nulla, è la suggestione quella che conta!>>

Così dicendo lo spinge giù dal letto, Spike cade in modo goffo, tutti e due scoppiano a ridere, lui si rialza e lei esce dal letto, gli sfila il cappotto nero, poi la camicia, inizia a scendere e gli slaccia la cintura dei jeans…poi si allontana…

<<Forse è meglio se continui da solo.>>

<<Si, lo credo anch’io.>>

Si leva i jeans, lasciando scoperti un paio di boxer neri attillati, con disegnato davanti un tenerissimo coniglietto bianco…

Buffy si infila di nuove nel letto, sotto le coperte, poi si gira di schiena, trattenendo a stento una risata.

<<Non credo che riuscirò mai ad aver paura di te, dopo aver visto la tua biancheria intima, nemmeno se il chip smettesse di funzionare!>>

William si sfila la t-shirt, ha l’aria un po’ offesa.

<<Scusi signorina, se non ho fatto in tempo ad indossare un perizoma di metallo, ma se avessi avuto il cuore che batte si sarebbe fermato dopo aver letto quello che aveva scritto.>>

E così dicendo si infila nel letto insieme a lei, le sfiora una spalla con il dorso della mano, lei sussulta, un brivido freddo lungo il corpo.

<<Vedi, te lo avevo detto che ti avrei fatto prendere più freddo.>>

Fa per scendere, ma lei si gira, lo guarda con gli occhi lucidi.

<<Non è per quello.>>

<<Ho capito brutti ricordi, forse è meglio che me ne vada.>>

<<Hai sbagliato ancora, ci sarebbe un altro possibile motivo, ma ora è passato!>>

Lo tira giù con forza, chiude gli occhi e si appoggia al suo petto.

<<Buona notte, piccola.>>

<<Notte? Buona mattina vorrai dire, ehi, sai una cosa? C’è qualcosa che io adoro fare la mattina e poi tornare a dormire.>>
William chiude gli occhi, le prende con dolcezza il mento e alza il suo viso verso di lui, la bacia, come se le sue labbra fossero delicati petali di rosa, poi il bacio acquista passione, con una mano inizia ad accarezzarle i capelli, con l’altra cerca la sua mano e intreccia le dite alle sue…passano minuti, senza che nessuno dei due accenni a staccarsi, poi Buffy si sposta quel tanto da permetterle di parlare, sfiorando comunque le labbra di Spike.

<<William, ho voglia di te.>>

<<Non sai quante volte ho sognato questo momento.>>

La mano che accarezzava i capelli di Buffy, corre alla camiciola da notte, la scosta, scoprendo una spalla, poi l’altra, l’attaccatura del seno è ora ben vedibile, mentre lui continua a farla scivolare, ad un certo punto si blocca.

<<Ma come cavolo si leva ‘sto coso?>>

<<Ah, ah, ah hai un secolo di esperienza con le donne e ancora non lo sai fare?>>

<<Drusilla e Harmony non hanno mai indossato queste cose a letto.>>

<<Queste cose si chiamano sottovesti…possibile che tu non le abbia mai viste…oddio, tu non hai avuto altre donne oltre Dru e Harmony?!?!?!>>

<<Dillo ad alta voce e io mi ti mangio.>>

Scende veloce al suo collo, come se la volesse mordere, Buffy geme.

<<Ehi, così non vale!>>

Geme di piacere, è ovvio!

Buffy si tira a sedere, si sfila dalla testa la sottoveste, resta solo con le mutandine di pizzo, mentre Spike sembra non sapere dove volgere lo sguardo…alle sue grazie, o al suo stupendo viso, i suoi occhi vagano dall’alto al basso, poi decide, la fissa negli occhi.

<<Buffy, io…bhe ecco…ti sembrerà strano…non vorrei pensassi male…capissi cose sbagliate…tu…tu…sei fantastica e io ti desidero da impazzire…ma c’è una cosa che…che mi piacerebbe molto…dormire tra le tue braccia, sentire il battito del tuo cuore…lasciarmi cullare dalla dolcezza del tuo respiro…potremo fare l’amore mille e più volte, ma ti prego lasciami gustare questo momento, voglio che sia indimenticabile, così…se tu deciderai di aver fatto l’errore più grande della tua vita…potrai sempre dire di non aver fatto del sesso con un mostro…ma io avrò un ricordo bellissimo…sai…sono diverso da Angel, non mi serve fare l’amore per essere completamente felice, mi basta dormire con te…per toccare il cielo con un dito…>>

La cacciatrice era a bocca aperta, prese un profondo respiro e rispose.

<<Quello che hai detto è stupendo, dormirò tra le tue braccia, ma non ti fare strane idee, io voglio fare l’amore con te…non credere che ti lascerò uscire da qui prima di averti avuto…>>

Si mise giù, attirò il capo del vampiro biondo verso il suo seno nudo, chiuse gli occhi.

<<Spike…>>

<<Si, piccola?>>

<<Tu non sei un mostro…>>

<<Ti amo>>