LA SPERANZA

Autore: Drusilla
Genere: fanfic spuffy, assolutamente AU

Rating: per lo più ‘per tutti’ ci saranno alcuni punti un po’ hot.

Note: questa si può dire la prima storia fuori al buffyverse che ho scritto…infatti originariamente non era spuffy, ma l’ho adatta perché mi sembrava molto bella e poi presenta il rapporto da un altro punto di vista…non è sempre Spike a correre dietro a Buffy!!




CAPITOLO 1

Erano sei mesi ormai che quella storia andava avanti…la dinamica dei loro incontri era sempre uguale, ma le emozioni che lei provava continuamente più forti.


Così era successo anche una settimana fa...era un sabato come molti altri e Buffy era uscita di primo mattino per scaricare le tensioni di una settimana di duro lavoro e concedersi un po’ di tempo solo per lei…praticava jogging tutti i weekend, la faceva sentire bene e si teneva in forma.
Dopo un paio d’ore di corsa nel parco della città e la musica assordante che pompava nelle orecchie e le dava carica, fece ritorno nel suo appartamentino in periferia…
Quando era uscita il sole l’aveva scaldata con i suoi raggi primaverili, ma adesso il tempo era velocemente mutato e scuri nuvoloni minacciavano il cielo.
“Proprio in tempo!” esclamò guardando fuori dalla finestra, infatti lievi gocce di pioggia stavano incominciando a cadere.
Si concesse un bagno caldo con una marea di schiuma, e intanto ascoltava il rumore magico della pioggia contro le finestre…non sapeva perché, ma quel lieve suono le piaceva tantissimo, fin da piccola il temporale non l’aveva mai spaventava, si ricordava quando era bambina, nelle notti in cui i tuoni coloravano d’argento il cielo, sua madre la stringeva forte per infonderle sicurezza, ma a lei quello spettacolo della natura era sempre piaciuto.
Svegliandosi dai quei vecchi ricordi, si chiese che ora fosse e a malincuore si alzò dalla vasca e afferrò un asciugamano…


“Che strano” disse “dev’essere suonato mentre ero a fare jogging” infatti il telefono lampeggiava, il che indicava un messaggio in segreteria…Con un po’ di curiosità cliccò su un tasto e la voce di lui si diffuse nella stanza. “Ehm…buongiorno, non sei in casa vero? Bè è logico, altrimenti mi avresti risposto, no? Sì, certamente sì…senti ti và di vedermi domani? Potremmo passare tutto il giorno insieme…facciamo così, appena senti il messaggio chiamami…ah, dimenticavo! No nulla, lascia perdere…eh chiamami capito? Ciao”
Emise un profondo sospiro e riascoltò il messaggio un’altra volta e un’altra volta ancora, poi si decise e lo chiamò.
“Pronto? Chi parla?” chiese lui, “Sono io…ho sentito il tuo messaggio ed eccomi qui…”
“Pensavo non chiamassi più”
“Ho avuto molto da fare”
“Ah sì?”
“Sì”
“E tu che fai?”
“Adesso stavo leggendo un libro sugli sport estremi”
“Forte! Allora per domani?”
“Ti và di vedermi?”
“Dove?”
“Buffy, posso venire e casa tua?”
“Perché hai un’altra amante nascosta sotto il letto?” fece lei sarcastica.
“Ma che dici…è che il mio coinquilino è tornata dal viaggio in Messico e domani ha invitato dei colleghi per raccontare tutto e così…”
“Ho capito, ho capito…va bene sono felice di vederti, facciamo domani mattina alle 10 ok?”
“Sì certo…vieni a prendermi alla stazione?”
“No, prendi un taxi ho la macchina dal meccanico” mentì lei. Non voleva assecondarlo in tutto.
“Va bene, ciao”
“A domani”


Chiuse la conversazione e subito si pentì di aver accettato, ma quell’uomo più grande di lei di undici anni la faceva andare letteralmente fuori di testa…il loro era un legame fatto di attrazione, di emozioni forti…amore? Non era quella la parola adatta, forse non c’era una parola per definire quello che avevano costruito in quegli ultimi tempi.
Si diresse verso lo specchio e si scrutò attentamente… era una giovane ventenne piena di passione e vitalità…aveva un corpo molto bello, slanciato e morbido, i lunghi capelli biondi e gli occhi verdi erano una cosa di cui andava fiera e quella bocca, quella bocca che lui adorava, così golosa di baci e attenzioni…se la toccò di scatto e le vennero in mente i baci affamati di lui…
Lo squillo del telefono la riportò alla realtà e con un sussulto rispose: “Sì?”
“Ciao gioia! Sono io” esclamò la sua amica Willow.
“Ciao! Qualcosa di nuovo?”
“Perché? Devo avere un motivo per telefonare all’amica più cara che ho?” domandò con un disappunto.
“No certo! Scusami, sono un po’ nervosa…sai, ho appena parlato con Spike e domani ci vediamo” concluse frettolosamente.
“Di nuovo! Ma perché ti cedi così a lui? L’anno scorso per lui hai sbattuto la porta in faccia ad un ragazzo fantastico che ti amava e a un futuro certo e sereno, ti sei trasferita per lui, hai lasciato tutto per lui, ma ti sei chiesta che fa per te? Per dimostrarti i suoi sentimenti?” Willow sapeva che avrebbero litigato, andava sempre così se parlavano di Spike.
“Quello che dici non è vero, ho lasciato il mio ragazzo perché non ne me la sentivo di impegnarmi, ho vent’anni, Willow! Ho voglia di sentirmi libera e di flirtare con i ragazzi… Mi sono trasferita qui perché ho trovato subito lavoro e sono felice che sia nella sua stessa provincia, quante volte te l’ho detto?? Tu non capisci, quello che c’è con lui è…” non riuscì a terminare perché Willow le domandò “E dimmi c’è davvero qualcosa tra di voi? Vi piace andare a letto insieme, ma cosa c’è di più?”
“Willow, siamo compagni!!”
“Sì, compagni di letto!” concluse duramente.
“Senti Will, non ho voglia che tu mi dica se quello che faccio è moralmente giusto o sbagliato, tu non puoi giudicarmi e quando sto con lui, mi sento benissimo, nessuno mi ha mai fatta sentire così. Quello che facciamo mi piace e ci vogliamo bene, perché non dovrei vederlo più?”
“Scusami, io non ti giudico Buffy, come potrei? Ti voglio troppo bene, ma ho solo paura di vederti soffrire…capiscimi!”
“Sì ti capisco, adesso è meglio che io vada…devo sbrigare alcune cose”
“Ok, pensa a quello che ti ho detto. Ciao”
Buffy si sentiva così sola…Nemmeno la sua amica approvava fino in fondo il suo rapporto con quell’uomo, e chi lo faceva?? Per questo aveva deciso di non confidare a nessuno di Spike e di tenere quel segreto chiuso gelosamente nel suo cuore.
Guardò fuori, era smesso di piovere e decise di uscire a passeggiare…
Indossò un paio di jeans azzurri attillati, una camicia bianca e una giacca leggera.
Spense il telefonino e uscì.


Respirò profondamente e si trovò a riflettere su sé stessa…aveva un buon lavoro, non aveva problemi nella gestione del suo appartamento, economicamente era indipendente, ma il campo dei sentimenti era costellato da zone d’ombra.
Aveva smesso di credere al principe azzurro, quando aveva lasciato Angel, il suo storico ragazzo per Spike, che le aveva fatto scoprire mondi nuovi e sensazioni proibite…e “grazie” a lui non pensava che si potesse amare lo stesso uomo per tutta la vita.
Era una ragazza dolce, sensibile, disincantata e un po’ testarda e nella vita sentimentale voleva sentirsi preda e cacciatrice, posseduta, ma mai fino in fondo, le piaceva fuggire per essere inseguita, essere sexy per sentirselo dire…e tutto questo l’aveva trovato con Spike.
Era felice così? Qualche volta se lo chiedeva e sì, era felice…
Si ritrovò davanti ad una boutique molto costosa e rimase colpita da un vestito di raso rosso, con una profonda scollatura davanti e uno spacco vertiginoso dietro…si innamorò di quel capo al primo sguardo ed entrò.


Buffy era in camera sua ed indossava davanti allo specchio quel vestito stupendo, valeva davvero tutti quei soldi…se lo sfilò con delicatezza e lo appese nell’armadio, poi controllò l’ora: erano le otto…
Si preparò una tazza di latte con un pezzo di torta e dopo finì subito a letto.


CAPITOLO 2

Si stiracchiò piano piano e mugolando accese la luce della sua camera…erano le sette e mezzo e decise di alzarsi.
Per svegliarsi totalmente fece una doccia veloce e fresca, si sentiva piena di energie quella mattina, perché sapeva che tra poche ore lui sarebbe stato lì per lei.
Che gioia che le dava quell’uomo, anche se abitava a tre ore da lei e i loro rispettivi lavori non permettevano di vedersi spesso, i weekend che passavano insieme erano sempre grandiosi e nuovi.
Aprì tutte le finestre della casa e si rese felicemente conto che il sole era tornato a splendere e faceva abbastanza caldo.
Mise un po’ ordine in salotto e nella sua stanza, e si preparò per quell’incontro…
Indosso una gonna corta con un top nero. Si truccò un poco: lucidalabbra rosso e un po’ di mascara.
Sapeva che a lui le donne troppo truccate non piacevano e per questo lo accontentava.
Si sentiva sicura di sé e libera…lui la rendeva così: libera e felice…
Di solito trascorrevano i giorni di vacanza sempre insieme ed erano pure stati cinque giorni a Parigi. Era stata la vacanza più bella che Buffy avesse mai vissuto.
Quando iniziò la loro relazione lei l’amò con tutto il cuore, ma lui non se l’era mai sentita di istaurare una seria relazione con lei, aveva messo le cose in chiaro e l’aveva pure spronata ad allontanarsi da lui se quello che poteva darle non era abbastanza per lei.
Si ricorda di come era stato sincero e dolce con lei, di come le aveva parlato della sua infanzia, della sua vita prima di incontrarla…
C’era state numerose liti all’inizio, perché Buffy voleva sentirsi la sua donna a tutti gli effetti, voleva che lui le chiedesse di amarlo per tutta la vita, ma Spike un po’ cinico e materialista non le aveva mai fatto una proposta del genere, anzi rifiutava categoricamente queste cose…
Ma a lei piaceva così: tenebroso, disilluso dall’amore, sensibile, permaloso e soprattutto un amante come pochi…


E mentre lei lo aspettava, lui era in treno e la pensava, quella giovane donna che lo aveva fatto più volte confondere per la troppa dolcezza e l’amore incondizionato che li dimostra.
Era in uno scomparto da solo, in fondo, lui era sempre stato solo.
Quando i suoi genitori divorziarono aveva 11 anni e non capiva quello che stava succedendo, pensava che i suoi genitori lo stessero abbandonando e ne soffriva molto…non capiva cos’era il matrimonio visto la fine triste di quello dei suoi genitori, e crescendo capì che nulla è per sempre…ma Buffy, aveva fatto vacillare queste certezze, lei lo voleva continuativamente e comunque…
L’avevo preso così tanto, una creatura bellissima, così giovane e dolce, nonostante la differenza d’età non aveva mai conosciuto una donna tanto completa e buona.
Quando lei gli rivelò il suo amore, rimase sorpreso e un po’ angosciato…sorpreso perché non credeva che il loro rapporto fosse così importante per lei e angosciato perché lui non credeva nell’amore e quindi come avrebbe potuto ricambiarla?
Certo, le voleva bene e ci teneva a lei era protettivo nei suoi confronti, ma anche volendo non sarebbe stato capace di offrirle la sicurezza di un amore.
La voce del capotreno chiara e forte avvisava della prossima fermata, era la sua.
Si preparò in piedi lungo il corridoio e si guardò riflesso nel vetro e vide un uomo ancora avvenente e giovanile, gli occhi blu, il viso simpatico e i capelli tirati all’indietro di quell’assurdo biondo ossigenato, quelli che Buffy amava accarezzare.
La sua dolce donna aveva detto che aveva la macchina dal meccanico, così lui uscito dalla stazione chiamò il primo taxi che passò.
“Taxi!!”
E salendo “Europe Street, grazie”
“Subito!” rispose cortesemente l’autista.
Mentre sfrecciava nella città mandò un sms a Buffy “CIAO BELLISSIMA! SONO IN TAXI, TRA UN QUARTO D’ORA SONO DA TE…PREPARATI A SENTIRTI ESAUSTA…DI ME!”

Bip bip!! Il cellulare di Buffy suonò, un messaggino era arrivato…“Che bello! è lui” esclamò e dopo aver letto un sorriso malizioso comparve sul suo viso.
Si spruzzo un po’ di profumo e diede un’ultima aggiustata ai capelli.


Suonarono alla porta e se lo ritrovò davanti, i loro sguardi si incrociarono immediatamente e fu veloce come un lampo, nemmeno il tempo di dirsi ciao, che subito la porta si richiudeva dietro di loro e i corpi in un impeto di desiderio si unirono…
Lui conosceva la casa della sua giovane amante e prendendola in braccio e baciandola con tutto il desiderio represso che aveva accumulato, la portò nel suo letto…
“Quanto ti ho desiderato” disse lei in preda alla passione.
“Mai quanto me” rispose lui baciandola più forte.
Era in quei momenti che Buffy si sentiva completamente viva, quando faceva l’amore con lui.
“Sei sempre bellissima!” la lusingò lui.
“E tu sempre il solito adulatore” scherzò lei.
Risero, insieme.
Felici.
Uniti.
Tremendamente soli.
Le mani abili di lui la spogliavano con dolcezza e lei voleva che facesse più in fretta, aveva molta voglia di concedersi a lui, una voglia pazza.
Sentiva il suo corpo reagire alla sua bocca, alla sua lingua, alle sue mani calde.
Il respiro di lui si faceva affannoso e lei si sentiva molto eccitata ora che le dita di lui avevano raggiunto la zona più intima che lei avesse…
Sembrava tutto senza tempo, Buffy non capiva quanto fosse già passato, ma quelle sensazioni che la facevano tremare di voglia esplosero improvvisamente dentro lei, e lui le entrò dentro…e poi fu solo un turbine di passione.
Spike si svegliò rilassato e appagato, accanto a lui il corpo nudo di Buffy era bellissimo, scosto un po’ il lenzuolo che la copriva per poterla osservare meglio…come gli piaceva quel suo fisico giovane, rotondo, morbido…
La guardò ancora un poco e poi controllò l’orologio, erano le tredici; con un bacio la svegliò e lei felice gli disse “Buongiorno!! È tardi? Sono così tremendamente felice!!” e lo baciò ancora.
“E’ meglio alzarsi! Ti porto a mangiare fuori!!”
“Oh sì, che bello”
“Allora dai, preparati” disse lui impaziente.


Mentre camminavano per la città, sembravano proprio due innamorati, di tanto in tanto si tenevano per mano e si scambiavano qualche breve effusione…
In fondo da quando lei si era trasferita in quella città, non aveva fatto molte conoscenze, aveva stretto un buon rapporto con i colleghi d’ufficio, ma abitavano in paesi vicini e lei non era diventata profonda con nessuno…si sentiva estranea in quella città e questo le consentiva però di poter uscire alla luce del sole con il suo Spike.
Quando era lei che andava a trovarlo nella sua piccola città in collina, passavano molto più tempo tra le mura domestiche, ma a lei piaceva portarselo in giro e perciò era felice quando lui andava da lei.
Prima di trasferirsi Buffy aveva molti amici, ma con il trasloco parecchi di quelli che le giuravano amicizia eterna le girarono le spalle, e si accorse allora di quante persone false si era circondata.
Una delle poche amiche che ancora frequentava e sentiva spesso era Willow…era come una sorella per Buffy, le voleva un bene enorme e con lei ne aveva combinate di cotte e di crude, si conoscevano dai tempi dell’infanzia e Willow avrebbe fatto qualsiasi cosa per la sua amica.
Quando fu tempo di cambiare città, Buffy soffrì molto il distacco dall’amica e nei primi tempi stavano al telefono tutti i giorni almeno per due ore!!
Spesso parlava di questa sua speciale amicizia con Spike e lui era contento per lei, diceva spesso che i veri amici sono pochi e che chi li incontra può sentirsi davvero fortunato.
Improvvisamente Buffy gli chiese “Sei felice?”
“Sono felice sì, perché me lo chiedi?”
“Sai per me è sempre stato difficile capire quello che ti passa per la testa…”
“Sono così complicato?”
“Abbastanza” scherzò lei.
“Guarda siamo arrivati, entriamo!”
“Ho una fame..” gli disse.


Quando ebbero consumato una buona pizza, pensarono a come organizzare il loro pomeriggio.
“A che ora hai il treno del ritorno?”
“Domani non lavoro e perciò posso tornare anche tardi, vediamo un po’ come vanno le cose…”
“Come va cosa?”
“Quando ti stufi di me vado via…”
“Sarà molto difficile che io riesca a stufarmi di te!!”
“Guarda che so diventare davvero pesante in certe occasioni…”
“Senti se vuoi andare, non fare tanti giri di parole e dimmelo chiaramente” si spazientì lei.
“Ma dai, stavo scherzando” si difese lui.
Lei fece un sorriso compiaciuto.
“Sai ieri mia madre è tornata dall’Olanda e mi è sembrata un po’ turbata o forse era solo stanca.”
“Perché turbata?”
“Non so…una sensazione…ho notato che già da un paio di settimane prima che partisse non aveva sentito mio padre.”
“Ma di salute, come sta?” domandò lei.
“L’ultimo infarto l’ha lasciata molto stanca e debole, ma io e mio cugino facciamo il possibile per renderla serena…ho paura, alcune notti, mi sveglio improvvisamente e mi chiedo come potrei vivere senza di lei, come posso fare per starle vicino…Tempo fa mi ha chiesto di andare in Chiesa e di pregare per lei…mi sono sentito impotente di fronte a quella richiesta. Io in chiesa?? Io non credo in Dio o Gesù e simili. E mi sono sentito un incapace”
“Non sei un incapace, fai di tutto per lei…Spike, devi starle vicino e darle tutto il tuo amore.”
“Scusami, quando sto con te non vorrei parlare di cose tristi” e la abbracciò.
“Questa è la vita Spike, se non avesse anche momenti tristi, non sarebbe vera” e poi “Bè che ne dici se per rilassarci un po’ torniamo a casa?”
“Certo, va benissimo…Buffy?”
“Sì?”
“Grazie” le rispose con un sorriso.


Una volta a casa Spike appariva molto pensieroso e Buffy lo notò subito e gli chiese “Che c’è?”
“Eh? Nulla, nulla”
“Stai pensando a tua madre, vero?”
“…sì, a lei, al lavoro che non va bene e alle altre catastrofi della mia famiglia!”
“Wow…stare con me, ti infonde proprio pensieri positivi” rispose sarcastica.
“Eh…è che ho troppi impegni ultimamente!”
“Forse era meglio che tu non venissi qui” disse lei con sincerità.
“Cosa? Ma sei stronza, sai? Io sono qui per te e mi dici che potevo stare a casa?” disse lui alzando la voce.
Lei ribatté “Per me? O per dare sfogo ai tuoi istinti?”
“E’ questo che pensi, allora?”
Lei non rispose e lui continuò “Vorrei solo isolarmi dal mondo con te, vivere qualche ora da sogno per poi tornare alla realtà con più grinta e fiducia nel futuro…Buffy non ti capisco proprio. Stiamo bene così e perché vuoi sempre complicare tutto con i tuoi strambi sentimentalismi?”
“Vattene…esci subito da casa mia” gli urlò lei.
“Me ne vado, me ne vado, sai mi hai deluso!” disse affranto lui.
“Vattene, ti ho detto, subito!!!”
“Addio mia bella Buffy” disse con disprezzo.
Dopodiché la lasciò sola in salotto e si chiuse la porta dell’appartamento alle spalle.
Lei non riusciva nemmeno a piangere tanta era la rabbia che aveva dentro.


CAPITOLO 3

Erano passati due mesi da quel loro ultimo incontro e nessuno dei due aveva più telefonato all’altro, nulla era più successo.
Buffy si rodeva l’anima immaginandolo già con un’altra donna e lui pensava a lei che sicuramente soffriva e lo malediceva.
Willow era stata vicina a Buffy e l’aveva spronata a voltare pagina, a lasciarlo andare via per sempre, e fu quello che l’amica era intenzionata a fare.
La giovane si buttò a capofitto nel lavoro, usciva sempre più spesso a correre e cercava di stare il meno possibile a casa da sola. Le faceva troppo male stare in quella casa che lui così tante volte aveva riempito della sua presenza.
Decisa a farsi un’altra vita, prese anche ad uscire la sera con una collega di lavoro con cui aveva stretto amicizia.
Il venerdì sera frequentava un pub molto intimo e di buon ambiente e all’inizio si sentiva strana in quel luogo, ma piano piano prese ad andarci anche senza l’amica.
Il posto era frequentato da giovani coetanei e anche più grandi, le piaceva chiudersi lì e circondarsi di estranei era come se riempisse il vuoto che aveva dentro, perché anche se cercava di nasconderlo lui le mancava tantissimo.
Un pomeriggio telefonò a Willow “Ciao!!”
“Ciao Buffy, come stai?”
“Benissimo, grazie e tu?”
“Me la cavo, dai…mi fa proprio piacere sentirti!”
“Anche a me, senti sei libera questo weekend?”
“Mmmh…direi di sì, perché?”
“Allora fai la valigia e preparati a venire da me!!” disse felice.
“Wow, accetto con piacere, posso venire già domani, è venerdì pomeriggio!”
“Benissimo, tanto faccio solo venerdì mattina in ufficio!”
“Ok allora ci divertiremo come matte!!”
“Puoi starne certa” rise Buffy.
“A domani”
“Sì, non vedo l’ora!”


Il pomeriggio arrivò in un lampo e Buffy stava guidando verso la stazione per andare a prendere l’amica, la trovò già pronta fuori che l’aspettava e con il clacson segnalò la sua presenza, dopodiché Willow salì in macchina portando una valigia.
“Ciao tesoro!! Sono in ritardo?” le domandò Buffy.
“No, il treno era leggermente in anticipo!” la tranquillizzò l’amica.
“Bene, allora come stanno gli altri amici in città? Tutto ok? E la tua famiglia?”
“I miei ti salutano, sono felici che tu ti trova bene qui…e gli altri vogliono che la prossima volta sia tu a tornare per un weekend!!”
“Mah, ci penserò…stasera usciamo, va bene?”
“Certo, vedo che negli ultimi tempi esci più spesso…”
“Già, da quando non frequento più Spike, ho più voglia di uscire e fare nuove conoscenze.”
“Hai tagliato i rami secchi, Buffy. Hai fatto bene, adesso ti può sembrare tutto uno sbaglio e so che lo vorresti ancora, ma hai compiuto una scelta.”
“La scelta è arrivata da sola, io e Spike non abbiamo fatto nulla per impedirlo, forse non ero troppo importante per lui.” Si rabbuiò Buffy.
Lisa disse per cambiare discorso “Dove mi porti stasera?”
“In un pub niente male, lo frequento da un po’ ormai ed è pure pieno di ragazzi carini…”
“Bene bene!!” rise Willow.
Nel frattempo era giunte a casa di Buffy e il cielo volgeva all’imbrunire.


Il locale era proprio grazioso, Buffy aveva ragione, era quel tipo di posto che ti fa sentire circondata da amici e Willow si trovò subito a suo agio…
Quella sera tutte e due le ragazze si erano truccate e abbigliate in modo sensuale; infatti Buffy notò sguardi su di se che nelle precedenti frequentazioni non aveva minimamente percepito.
Erano sedute al bar parlavano, ridevano e sorseggiavano contente un analcolico alla frutta. Intanto nel locale si diffondeva musica dance e i ragazzi iniziavano a buttarsi in pista.
“Ah, come mi piace ballare” fece Buffy.
“Finisco il drink e poi ci buttiamo anche noi, ok?” propose Willow.
“Va bene!”
“Ehi, ciao! Sai che hai proprio un bel vestito?” disse un ragazzo sedendosi vicino a Buffy, e porgendole la mano “Piacere, mi chiamo Riley, posso sapere il tuo nome?”
“Ciao, mi chiamo Buffy” e girandosi verso l’amica “e questa è la mia amica Willol”
“Piacere” fece Willow.
“Piacere mio” rispose Riley.
Buffy lo stava osservando ed era proprio un ragazzo carino, alto, occhi scuri, capelli castani, ed era vestito molto bene.
“Ehi, vieni a ballare con me?” le propose.
“Ok…Willow io vado!” disse raggiante.
“Sì va pure poi vi raggiungo.” rispose complice Willow.


In mezzo alla pista ballavano vicini e lui iniziò a parlarle “Sai, è da un po’ che ti osservo, vieni regolarmente qui, vero?”
“Sì, tutte le settimane.”
“Ma sei nuova, prima non ti avevo mai visto?”
“E’ da un paio di mesi che vengo qui, è un posto molto intimo e carino.”
“Sì, hai ragione, piace anche a me.”
“Riley, parlami di te” gli chiese.
Lui la prese per mano e la fece sedere sui divanetti. “Qui possiamo parlare meglio, senza urlare troppo.” rise lui e poi riprese “ho 24 anni, e lavoro nell’ufficio di un avvocato, sono uno scavezzacollo e crescendo non sono migliorato…”
Lei rise e intanto cercò con lo sguardo l’amica che le fece cenno di non preoccuparsi e lei le sorrise di rimando.
Improvvisamente il cellulare di Buffy cominciò a vibrare e dicendo a Riley “Scusa, mi suona il telefonino, torno subito!” si allontanò di un poco.
“Pronto?” disse.
“Buffy?”
“Pronto? Non sento bene! Chi parla?”
“Buffy, sono io…Spike!”
Il cuore della ragazza sussultò e le tremarono le gambe “Che c’è?” chiese.
“Sei impegnata, chiamo in un altro momento?”
“Sì, per favore chiamami tra cinque minuti.”


CAPITOLO 4

Willow aveva notato Buffy cambiare espressione e farsi seria parlando al cellulare e quando ebbe finito la conversazione si precipitò da lei, la guardò un attimo e capì subito “Era Spike?”
“Sì”
“Bè che voleva?”
“Mi richiama tra cinque minuti, c’era troppo baccano…dai andiamocene” fece tutta agitata.
“E il tuo nuovo amico non lo saluti, nemmeno?”
“Non mi interessa, voglio parlare con Spike” fece risoluta.

Salirono in macchina e tra le due ragazze calò il silenzio…era evidente che Willow risultava contraria ad un riavvicinamento tra lei e Spike, non lo vedeva l’uomo adatto a renderla felice e non capiva perché la facesse soffrire così.
Buffy era tesa e quella telefonata l’aveva resa nervosa…dopo attimi che vennero percepiti come secoli dalle due ragazze, il telefonino riprese a suonare…
“Ciao Spike” gli disse prontamente.
“Ciao Buffy, come stai?”
“Benissimo…tu?” e si pentì di quella risposta.
“Potrebbe andarmi meglio…ma me la cavo!!”
“Perché mi hai chiamato?”
“Avevo voglia di spezzare questo silenzio”
“Contento? Ora l’hai fatto” rispose sprezzante.
“Buffy perché non ti sei fatta più sentire?” replicò evitando la provocazione di lei.
“Potrei farti la stessa domanda…!!” rincarò Buffy.
“Non ho voglia di fare giochetti, rispondimi!!” fece lui arrabbiato alzando improvvisamente la voce.
“Quando imparerai a trattarmi bene io potrò anche risponderti”
“Possiamo vederci?”
“No, ho chiuso con il restare chiusa in casa vicino al telefono aspettando una tua telefonata, ho smesso con il soffrire per un uomo che non mi ama come vorrei, ho smesso di illudermi e di farmi usare…basta, lasciami vivere, ti prego” e scoppiò in lacrime.
“Io non…” cercò di replicare lui, ma Buffy aveva ormai chiuso la conversazione.
Non ci fu bisogno di parole, Willow prese le chiavi della macchina dalla borsetta dell’amica e guidò verso casa.


La mattina seguente, Willow si era svegliata presto e dopo essersi fatta una doccia, entrò in cucina e cominciò a preparare la colazione per Buffy. La notte passata era stata così bella, fino a quando Spike non era entrato in scena rovinando tutto…
Willow rifletteva e mille domande le affollavano la mente, ma la prima su tutte era questa: cosa voleva ancora quell’uomo da Buffy?
Si rendeva conto che il sentimento che provavano tutti e due, non avrebbe potuto spegnersi facilmente, ma come diceva sempre “sbagliare è umano , perseverare è diabolico”.


Buffy nel frattempo si era svegliata, e giaceva nel suo letto, sentiva trafficare in cucina la sua fedele amica…com’era dolce e buona Willow, non aveva mai conosciuto una ragazza tanto onesta.
La finestra della sua camera era chiusa e in quel buio innaturale, si sentiva inquieta e debole, le parole di Spike continuavano a martellarle nella testa e più cercava di non pensarlo e più era presente in lei…non ce la faceva ad andare avanti così, senza anima, sì perché Spike era la sua vita.
Forse era stato questo lo sbaglio più grande, perché lei lo aveva sempre considerato come il suo ragazzo e purtroppo questa era rimasta solo una fantasia.
Si fece coraggio e si trascinò in cucina, lì inizio a parlare con l’amica “Ciao bella!”
“Ben svegliata!!” rise Willow.
“Vedo che ti sei subito messa all’opera, grazie!” disse sinceramente Buffy.
“E per che cosa?”
“Per tutto quello che fai per me, non mi hai mai voltato le spalle, sei una persona leale…”
Willow la abbracciò e le sussurrò nell’orecchio “Coraggio piccola, insieme supereremo tutto!”


Nel pomeriggio si rilassarono davanti alla tv, c’era la loro serie preferita: Ann l’ammazza vampiri, la loro eroina!! Durante la pubblicità a Buffy venne improvvisamente in mente di aver lasciato dalla sera prima in borsetta il suo cellulare.
Mentre lo cercava, si ritrovò in mano un biglietto da visita con su scritto : Riley F., studio legale e il numero di telefono.
“Willow, che ci fa questo biglietto nella mia borsa?”
L’amica lo afferrò e scoppiò a ridere dicendo “Ma non capisci? Te lo ha infilato mentre eravate seduti sui divanetti…!! Vuole sicuramente che lo contatti! Hai fatto colpo”
“Oh accidenti: Riley!! Come l’ho lasciato male ieri sera, non vorrà nemmeno più sentirmi…Sono stata una maleducata, devo chiamarlo, almeno per scusarmi!!” disse in modo agitato.
“Calmati, ma dimmi ti interessa?”
“WILLOW!!! Non lo conosco nemmeno…comunque è un tipo interessante” concluse felice.


Così Buffy si ritrovò con un appuntamento fissato per quella sera stessa…aveva infatti chiamato Riley e scherzosamente le aveva detto che poteva togliersi la colpa della sera prima, accettando di uscire con lui…all’inizio titubante aveva poi acconsentito con calore.
L’unica cosa che le dispiaceva molto, era che Willow sarebbe rimasta da sola a casa…
Comunque, senza farsi troppi problemi decise di indossare quel vestito stupendo di raso rosso, che aveva comprato tempo addietro per un’occasione speciale da passare con Spike, che però non si era più presentata.
Alle ventidue, lui la passò a prendere in macchina sotto casa…
Era a bordo e quando la vide rimase senza fiato, stava uscendo dal portone, ed era bellissima…con un vestito molto sexy, era carica di sensualità e allo stesso tempo dolcezza.
Riley ne era rimasto particolarmente colpito la notte prima, ma adesso ne era davvero folgorato…gli dava l’impressione di una ragazza sicura di sé e molto intelligente.
“Ciao!” disse lei salendo in macchina.
“Ciao! Complimenti sei bellissima” rispose Riley.
“Grazie, allora dove mi porti?”
“Volevo andare a ballare, ma se preferisci un altro posto non hai che da chiedere, davvero”
“Io adoro ballare, va benissimo così” fece con un sorriso.
Buffy si sentita attratta da quel ragazzo, ma prima voleva conoscerlo bene; non era il tipo di ragazza che si concede dopo poche ore con un semi-sconosciuto!!
“Però non mollarmi improvvisamente come ieri!!” scherzò il ragazzo.
“No, prometto di no!” replicò lei.
“Eccoci, scendi qui, posteggio la macchina e arrivo subito”


In mezzo alla pista si muovevano vicini e l’atmosfera stava facendosi calda.
Lei si muoveva sinuosa contro di lui e lo guardava fisso negli occhi, lui non poté che dirle “Sei la mia stella stanotte…” e sentiva solo il corpo eccitante di lei sotto le sue mani.
Buffy si sentiva serena e al sicuro tra le sue braccia, le luci intermittenti lasciavano largo spazio a movimenti sexy e provocanti…e lui prese a baciarle piano il collo, lei lo fece fare, ma quando iniziò a diventare troppo si scattò da lui e disse “Che ne dici se ci sediamo un po’?”
“Va bene” rispose capendo il suo gesto.
Seduti nei divanetti si guardarono e scoppiarono a ridere nello stesso momento…c’era una forte empatia tra di loro, oltre che ad una grande attrazione.
Era già un paio d’ore che stavano insieme, e tutti e due in quel momento, avrebbero desiderato ballare e guardarsi per molto altro tempo.
“Sai balli molto bene” fece Buffy.
“E c’è molto altro che so fare davvero bene” disse lui malizioso.
“Ah sì?”
“Fidati” rispose stando al gioco, e poi “parlami di te”
“Bè ho vent’anni, lavoro e vivo da sola. Mi piacciono le persone capaci di farmi ridere e sincere. Sono un tipo tranquillo e …vuoi sapere altro?”
“Al momento non sei sentimentalmente occupata, vero?”
“Vai subito al sodo, tu?” rise Buffy.


Parlarono per un’intera ora e mezza e si raccontarono delle loro rispettive vite, dei passatempi e delle cose più bizzarre e insolite…era un flusso continuo di parole tra di loro, non c’erano imbarazzanti momenti di silenzio, avevano sempre qualcosa di ancora non detto su cui discutere.
Buffy si rese piacevolmente conto che oltre ad essere un bel ragazzo era pure molto intelligente e simpatico; e Riley apprezzò in lei la capacità di sostenere qualsiasi genere di discorso.
Questo agli occhi del ragazzo la rendeva piena di sfaccettature e mondi da scoprire.
In una ragazza cercava il dialogo e l’affidabilità e in Buffy sembrava trovare tutto questo.
Quando decisero di tornare a casa, Riley la accompagnò e fermo davanti al suo portone iniziò a parlarle così “Sai Buffy mi è piaciuto tanto conoscerti meglio, ho scoperto che sei una giovane molto brillante e questo mi è piaciuto…”
“Anche tu sei un tipo in gamba e ti ringrazio perché ho passato davvero una serata spensierata, era da un po’ che non mi divertivo così con un ragazzo” disse lei.
“Spero che ci possano essere altre serate di questi tipo…”
“Penso proprio che ci saranno!” rispose allegra Buffy.
Riley la stava osservando ed era talmente bella, d’istinto si avvicinò per baciarla e frenare quella voglia che urlava dentro lui, ma lei si allontanò un poco evitando il contatto con quelle labbra invitanti, facendolo rimanere confuso.
“Scusami Riley…non me la sento di…”
“No! Non preoccuparti è stato tutto perfetto” la rassicurò lui.
Lei uscì dalla macchina e lui la osservò qualche minuto ancora e poi ripartì.



CAPITOLO 5

Erano passate due settimane da quel loro primo appuntamento e avevano preso ad uscire quasi tutte le sere…non avevano ancora pianificato nulla nel loro rapporto, si divertivano ad uscire e si piacevano, e col tempo erano arrivati a provare un forte sentimento l’una per l’altro.
Ogni tanto però Buffy pensava ancora a Spike, anche se non si erano più sentiti, lei lo sentiva ancora dentro il cuore, ed era estremamente confusa perché Riley non le era affatto indifferente e si sentiva in colpa, perché lui era un ragazzo speciale e non voleva giocare con i suoi sentimenti; tuttavia voleva essere sincera e gli aveva parlato, in modo superficiale e sintetico, di Spike…Riley era stato comprensivo ed era sicuro che la cosa fosse finita, ed era quello che pensava pure lei, ma sarebbe mai davvero finita??…
Buffy teneva molto al suo nuovo ragazzo, sì perché nel frattempo lui le aveva chiesto se le sarebbe piaciuto essere la sua ragazza e lei, dopo averci pensato per qualche giorno, aveva detto sì.
Insieme erano davvero felici, quello che provavano era dolce e semplice, un amore giovane e cortese…Riley era un perfetto cavaliere e Buffy si sentiva amata e coccolata.
Purchè gli volesse molto bene, non si era ancora sentita di fare l’amore con lui, non si sentiva pronta e Riley l’aveva capita e non aveva insistito, anche se il pensiero di lei nuda tra le sue braccia lo faceva impazzire…
Il ricordo di Spike la bloccava un po’…fare l’amore con Riley sarebbe stato dolcissimo, ma sulla sua pelle era ancora vivo il sapore e l’ardore dell’amante.


Spike nel frattempo stava affrontando un periodo davvero difficile, lavorava sempre molto duramente e nulla nella sua vita sembrava andare per il verso giusto…gli affetti che mancavano, i soldi che scarseggiavano e pure pensare a Buffy che non lo aveva più cercato lo faceva stare male…
Era un uomo semplice in fondo, ma estremamente sensibile e premuroso; aveva ricevuto molte delusioni dalla vita e arrivato al punto in cui era credeva che ci fosse qualcosa di sbagliato in lui, qualcosa che non gli permetteva di essere felice.
Con Buffy aveva parlato spesso del suo modo di vedere la vita, ma non corrispondeva a quello della ragazza; infatti lui era molto più realistico, non si perdeva in vane illusioni, invece lei vedeva tutto ancora in modo roseo e ingenuo.
Non voleva perdere Spike, perché gli voleva molto bene…e se nulla è per sempre, era sicura che i suoi sentimenti per lui non sarebbero mai cambiati, qualsiasi cosa lui avesse detto o fatto.
Dal canto suo Spike, si vedeva troppo solo e deluso al momento per tentare di istaurare un rapporto con lei, ed era sicuro che lei non l’avesse mai davvero capito.
Quando Buffy gli aveva detto che l’aveva solo usata, non era affatto vero e lei lo sapeva, non avrebbe mai fatto certe cose con una qualsiasi, ma con una ragazza speciale e quando aveva bisogno di sentirsi amato lei c’era sempre.
Ogni tanto pensava a Buffy con un altro e gli appariva pure logico, visto la sua giovane età e il tanto amore ancora da ricevere, ma non immaginava che lei si stesse innamorando.
Forse se lo avesse saputo, avrebbe preferito non rivederla più e cancellarla dalla sua esistenza; sarebbe stata un’altra delusione nella vita…


Più i giorni passavano e più i due amanti si percepivano lontani ed estranei, che scherzi fa a volte la vita: si erano tanto desiderati e adesso di quel fuoco non era rimasto che un mucchio di cenere…
La storia tra Riley e Buffy andava avanti e sembravano apparentemente felici, ma lei non si era rassegnata alla perdita di Spike, un pomeriggio ebbe il bisogno di parlarne con Willow e così la chiamò.
“Ciao!”
“Ciao Buffy, come va? Tutto bene con Riley?”
“Sto abbastanza bene, cioè dovrei avere l’umore alle stelle, perché con lui va tutto a gonfie vele, ma non ce la faccio…”
“Non riesci a fare cosa?”
“A non pensare a Spike, mi manca troppo, e questo non mi frena molto quando sto con Riley…”
“Forse avresti dovuto prendere più tempo per riflettere, non so, prima mi sembravi sicura della tua scelta”
“Sì, hai detto bene, prima, ma adesso mi sento solo male” rispose tristemente Buffy.
“Ne hai parlato con Riley?”
“E dovrei dirgli: scusa se non riesco a fare l’amore con te, ma penso ancora al mio ex?? Comunque ho detto solo che ci frequentavamo e nulla più…” concluse Buffy.
“E’ complicata la situazione adesso, però dimmi che pensi stia facendo Spike ora?”
“In che senso?” domandò Buffy incuriosita dalla domanda dell’amica.
“Per quello che gli hai detto l’ultima volta, hai cambiato idea su di lui?”
“Bè ero furiosa in quel momento, ho esagerato e ho detto cose che non pensavo al cento per cento, ma che posso fare ormai?”
“Ammetti di aver sbagliato, allora?” fece incalzante Willow.
“Ma dove vuoi arrivare? Comunque sì, ho anche io la mia parte di colpa…gli ho lanciato accuse pesanti, l’ho giudicato molto male!” ammise Buffy.
“Io ti conosco e tu sei molto presa ancora da lui, e se questo dura vuol dire che è un sentimento vero e non va perso…sai che non approvo molto Spike, ma da amica mi rendo conto che conta davvero tanto per te”.
“Allora aiutami Wilow, cosa devo fare?” chiese un po’ disperata Buffy.
“Ti consiglio di prenderti del tempo per pensare, per quanto riguarda Riley, non so proprio…senti, ti richiamo tra qualche giorno e mi dici come vanno le cose, ok?” le propose Willow.
“Va bene, grazie” concluse l’amica.
Una sera che Buffy non era voluta uscire con Riley inventando una scusa, aveva composto il numero di Spike e lui aveva risposto, ma appena sentita la sua voce lei riattaccò.
Accidenti, le bastava parlargli, avrebbe capito subito se era ancora interessato a lei…così si sarebbe tolta tutti i dubbi!
Che fatica, fare i conti con i sentimenti, sembrava tutto inutile e vano…e le venne in mente quello che avevano fatto insieme, l’indimenticabile vacanza a Parigi, le litigate, i baci, le carezze, i discorsi sul mondo, sulla musica, sul cinema, sulla vita, su tutto!!
Che enorme nostalgia dentro lei…quanto lo voleva ancora, lui non lo avrebbe nemmeno immaginato.
E Riley? Si era legata tanto a lui, non voleva spezzare il loro legame e sbattergli in faccia l’amore per Spike…
Ma non sapeva che cosa il destino le avrebbe riservato…

CAPITOLO 6

Il tempo passava e ormai erano otto mesi che stava con Riley e in un modo o nell’altro aveva cercato sopire il desiderio per Spike…perché aveva riflettuto molto ed era certa che loro due non avrebbero mai potuto vivere insieme e comunque essere una coppia…certo, Buffy questo in cuor suo l’aveva sempre saputo, ma quando pensiamo all’inevitabile mai ci rendiamo conto di come sia vero e vicino finché non ci sbattiamo il muso, per questo stava cercando di mettersi in testa che tra lei e Spike nulla ci sarebbe più stato.
Per lei non era semplice gestire tutte quelle emozioni, con Riley non aveva parlato di questo sentimento che ancora le riempiva la vita, perché era una cosa solo sua e da sola avrebbe dovuto superarla…le sembrava già tanto avergli detto che aveva avuto una relazione con quest’uomo, ma Spike era sempre stato sempre un argomento segreto e lei lo proteggeva con tutte le forze, far entrare pure Riley nella situazione avrebbe tolto tutto il magico e proibito che c’era…sarebbe stata un banale racconto di sesso e lei, consapevole che questo non era, soffriva in silenzio.


Spike nel frattempo in quei pesanti e silenziosi otto mesi, aveva viaggiato per lavoro, aveva conosciuto gente nuova, ma la mancanza di Buffy si faceva sentire in modo impressionante.
Mentre era al lavoro, controllava sempre se la ragazza l’avesse chiamato al cellulare e guardava tutti i giorni se nella buca delle lettere ci fosse qualcosa per lui…
Rifletteva in sé e credeva che qualsiasi cosa stesse facendo Buffy e qualsiasi persona stesse frequentando in quel momento, nulla le avrebbe mai fatto dimenticare quello che c’era stato e allora prese coraggio e la chiamò.


Buffy era in camera sua, stava riordinando un po’ perché aspettava il suo ragazzo, quando improvvisamente il telefono fisso prese a squillare…fece una corsa in salotto e rispose “Pronto”
“Ciao Buffy, sono io” fece Spike.
Lei sentì un sussulto al cuore e le mancò quasi la voce “Ciao…che…sorpresa!”
“Sì, è da tanto che non ci sentiamo…”
“Eh già, bè a cosa devo quest’onore?”
“Buffy, vorrei poterti parlare senza troncare in malo modo la conversazione, ho bisogno di spiegarti…”
“Va bene, sono qui…” fece lei.
“Sai, ho riflettuto tanto e sono passati molto mesi, quindi io non so che è successo nella tua vita privata in questi ultimi tempi, ma vorrei dirti che ti ho pensata molto.”
“Anche a me è capitato di pensarti…penso sia normale dopo tutto quello che c’è stato…”
“Hai ragione, è proprio per questo che mi sono chiesto per quale motivo non abbiamo avuto più dialogo…perché io ti voglio bene e ti devo pure delle scuse.”
Buffy era tanto soddisfatta a sentirlo parlare così e visto che era una ragazza impulsiva esclamò “E ce ne hai messo di tempo! Comunque, mi ha fatto molto male quello che mi hai detto e il modo in cui non siamo più riusciti ad avere una relazione, ma anche io ti devo le mie scuse…ti ho accusato ingiustamente e ti chiedo perdono.”
“Buffy, certo sono stato un po’ deluso da te, ma ti ho già scusata…abbiamo colpa tutti e due e ammetterlo mi sembra un buon punto d’inizio…”
“Sì, hai ragione, perché ho sofferto molto e avrei voluto telefonarti ma per orgoglio non l’ho più fatto e poi adesso c’è…..”
Lei stava per parlarle di Riley, ma Spike non la fece terminare e le propose “Vediamoci! Ho bisogno di averti vicina…”
“Per che cosa?” fece lei dubbiosa.
“Mi sembra che ci siamo chiariti adesso, no?” chiese ancora lui.
“Sì, più o meno…forse hai ragione dovremmo parlarci a quattrocchi per finire una volta per tutte questo litigio, cresciuto con il tempo su basi sempre meno vere…che ne dici?”
“Certo, è quello che vorrei, non vale la pena rovinare il nostro rapporto così…”
“Allora, puoi venire da me?” chiese lei raggiante e piena di nuova speranza.
“Sì, prendo il treno e vengo da te…per il giorno ti mando un messaggio sul telefonino, ok?”
“Sì, sì…aspetto, appena me lo dici, mi prendo la giornata libera al lavoro…Spike?”
“Cosa?”
“Io ti….” Stava per dichiarargli il suo amore, ma alla fine disse solo “…ti aspetto presto!”
“Contaci, ciao…mi ha fatto piacere chiarire, almeno in parte”
“Anche a me, ciao!”
Messa giù la cornetta, Buffy emise un sospiro lunghissimo e si sentiva così felice e finalmente soddisfatta…emise un urlo liberatorio e si mise a saltellare per la casa…tutti i dubbi improvvisamente sparirono e proprio quando stava cercando di cancellarlo, lui era riuscito a riaffiorare dentro di lei.
Era al settimo cielo e in quel momento di euforia avrebbe voluto correre giù in strada e gridare come una pazza, sì una pazza d’amore.


Spike invece era al lavoro e finita la conversazione, alzò il pugno al cielo in segno di vittoria e disse al collega più vicino “Forse è la volta che le felicità mi bacia!!” e sentiva dentro sé un vigore nuovo, qualcosa che gli dava la forza di tornare a sperare.


Nel frattempo però, lei si accorse con orrore che presa dall’entusiasmo, aveva completamente dimenticato di parlargli di Riley e lui sarebbe stato da lei a minuti.
Ecco, che sorgeva un nuovo problema: che dire a Riley? O forse sarebbe stato meglio tacere ancora un poco?
Mentre Buffy si arroventava in ragionamenti importanti il campanello di casa suonò e si ritrovò, nemmeno lei seppe come, seduta in soggiorno con Riley.
I due ragazzi ridevano e scherzavano.
Ad un tratto il ragazzo chiese “Perché non ci amiamo in modo eterno?”
Lei lo guardò stupita “Cosa, Riley??”
“Sì, Buffy al diavolo il lavoro nello studio legale, al diavolo tutto…vieni via con me…sposiamoci amore!”
La ragazza era rimasta a bocca aperta “Mi stai chiedendo davvero di sposarti?” fece frastornata e confusa.
“Sì, ti amo, ti amo alla follia” e si mise in ginocchio davanti a lei, prese dalla tasca della giacca una scatolina e l’aprì mostrando un anello bellissimo in oro bianco con una fascia di piccoli diamanti…
“Oh mio Dio, Riley, io…io…” iniziò a farfugliare lei.
“Dimmi solo sì” fece ancora in ginocchio il ragazzo.
“Non so…” fece lei spaventata.
“Immagina, una luna di miele lunghissima solo noi due e il mondo!!” fece lui.
“Sai, io non mi aspettavo una domanda del genere e Riley non so proprio cosa dire…!”
In quel momento Buffy non capiva più nulla…e un messaggio arrivò sul suo telefonino.
“Senti, io devo pensarci, ti prego..dammi tempo!!” fece lei.
“Va bene…tanto so che mi farai felice” e così detto la baciò sulla bocca felice...il telefonino riprese a suonare, un altro messaggio…
“Hai ricevuto due sms” le disse lui “Guarda chi è!”
Buffy aveva la certezza che fosse Spike e prendendo in mano il cellulare ebbe la conferma…diceva nel primo “DOMANI POSSO VENIRE E STARE TUTTO IL GIORNO CON TE, DOLCE STELLINA MIA!” e nel secondo “DIMENTICAVO DI DIRTI CHE TI VOGLIO TROPPO BENE…SEI MIA!”
“Chi è?” fece curioso Riley.
Lei cancellò immediatamente tutto…era stupita dalla dolcezza di Riley e allo stesso tempo provava sentimenti contrasti per la proposta appena ricevuta dal suo ragazzo.
“E’ solo…solo…Willow” mentì lei.
Quello non era certo il momento per mettersi a spiegare tutto!
“Willow? Bene, così puoi dirle subito del matrimonio” fece lui concitato.
“Prima vorrei pensarci e preferirei parlare a voce con lei” concluse lei.
“Ma non sei felice?” chiese Riley notando il pizzico di rammarico nella sua voce.
“Sì, sono felice, ma un po’ spiazzata, non preoccuparti di nulla, ok?” lo rassicurò lei.
“Va bene amore, adesso ti lascio da sola a pensare…vado a casa…” e detto questo la baciò e andò verso la porta.
“Sai, sei la cosa più bella che potesse capitarmi nella vita” disse lui e poi richiuse la porta alle sua spalle.
A questo punto Buffy, ancora con il cellulare in mano e l’anello al dito, scoppiò a piangere…e diceva così “Oh mio Dio, perché questo? Tutto insieme? Perché il dolore?…Spike e Riley…il matrimonio? Non voglio, non voglio…” e continuò a singhiozzare.

CAPITOLO 7

Era un po’ che Willow non sentiva la sua amica, un paio di settimane prima le aveva mandato un sms dicendo che tutto andava bene e che stava riuscendo bene a dimenticare Spike, ma Willow che la conosceva non era molto sicura di quest’ultima affermazione.
Decise di telefonarle. “Pronto, sono Willow!”
Dall’altra parte del telefono Buffy ancora disperata stava pensando a cosa fare e sentire l’amica le diede rassicurazione.
“Ciao, Will meno male che mi hai chiamata!” fece con una voce triste e singhiozzando ancora un poco.
“Che succede, che hai?” disse allarmata.
“Oh…quante cose…è una faccenda lunga, oh Willow…aiutami!”
“Si tratta di Spike, vero?” aveva intuito qualcosa.
“Sì…e anche Riley e il matrimonio, e poi vieni qui…domani” Buffy era agitata e si espresse in modo sconnesso.
“COSA? Il matrimonio, Spike si sposa? E cosa centra Riley…Oh, spiegami con calma” fece Willow preoccupata.
“Ok” ed emise un respiro “Allora, mi ha chiamata Spike e abbiamo fatto pace, ma visto che abbiamo ancora dei punti da chiarire domani viene da me. Dobbiamo cercare di dissipare i problemi che restano…perché non vogliamo rovinare tutto, e credimi ho capito che per quanto posso sforzarmi a dimenticarlo, lui è sempre dentro il mio cuore…Comunque, immaginami, felice e piena di speranza, ma dopo arriva a casa mia Riley e mi chiede di sposarlo con tanto di anello di diamanti e promessa eterna…!!”
“Oh santo cielo…e che hai detto?” chiese Willow.
“Che sono confusa e non so…”
“Gli hai parlato dell’arrivo di Spike?”
“No! E non ne ho neppure intenzione”.
“Ma cosa ti ha detto Spike?” chiese interessata.
“Che gli manco, che è contento di rivedermi e mi vuole ancora troppo bene…e io gli ho risposto che io provo le stesse cose. Insomma, con il passare del tempo ci siamo accorti che è inutile portarci rancore, soprattutto in una situazione come la nostra!”
“Ma non gli hai detto che attualmente hai un ragazzo?”
“Ho tentato, ma mi ha interrotto e poi tutti presi dall’euforia abbiamo parlato solo di noi…” concluse tristemente Buffy.
“Eh…voi due non la finirete mai di inseguirvi a vicenda!! Ho capito la situazione, hai intenzione di parlargli di Riley domani?”
“Assolutamente sì devo essere sincera…almeno con lui!”
“E il tuo ragazzo?” chiese Lisa.
“Non saprei…prima voglio vedere che effetto mi fa rivedere Spike e stare con lui, poi penserò Riley. Che ne dici?”
“Guarda, è una situazione molto delicata…io non so proprio cosa consigliarti, posso dirti solo di seguire il tuo cuore, e poi sta a te la scelta.”
“Mi dispiace tanto per Riley, ma non potrei accettare di sposarlo se effettivamente desidero ancora un altro, no?”
“Bè, sì…ma perché, non sai ancora chi sceglierai?”
“Per adesso non voglio dire nulla, dipende tutto da come andrà domani…”
“Va bene, allora chiamami appena puoi, ok?”
“Contaci Willow, grazie!”
“E di cosa? Ti voglio bene”


Nel frattempo Spike era in ufficio e aspettava una risposta da Buffy, ma per il momento ancora nulla. “Che ci abbia ripensato?” si chiese.


Riley era al settimo cielo, adorava la sua futura moglie e nonostante la giovane età desiderava farla sua…in tutti i sensi…non riusciva più a sopportare il fatto di non poterla possedere a letto…


Buffy era in casa e rispose subito a Spike: “PER DOMANI VE BENISSIMO, NON VEDO L’ORA DI VEDERTI, MI MANCHI TANTO…”

CAPITOLO 8

Il faccia a faccia tanto atteso da tutti e due era finalmente arrivato.
Buffy e Spike erano l’uno di fronte all’altro, lui aveva appena varcato la porta dell’abitazione della ragazza e la fissava negli occhi; lei per spezzare quell’imbarazzo si avvicinò a lui e lo abbracciò stretto stretto, Spike colto alla sprovvista fece lo stesso rilassandosi un po’ di più.
“Sei sempre la ragazza più bella che io abbia incontrato” le sussurrò all’orecchio lui cullandosela tra le braccia.
Lei si staccò da lui e rispose “E tu sei sempre l’unico uomo che mi fa impazzire”.
Si sedettero sul divano e Spike iniziò a parlarle così: “Che hai fatto di bello in questi ultimi tempi? Hai conosciuto l’uomo della tua vita e l’hai sposato?” scherzò lui.
Lei era diventata rossa e gli disse “Sai non c’è molto da scherzare su questo…in questi mesi che non ci siamo più tenuti in contatto, ho preso ad uscire spesso e ho conosciuto un ragazzo…”
Lui la guardava con un sorriso beffardo sulle labbra e le disse in tono canzonatorio “Wow..ti sei fidanzata, da quanto state insieme? E’ uno ricco? A quando le nozze?”.
Lei si arrabbiò molto e replicò “Ma la finisci? Odio il modo in qui fai di tutto uno scherzo…io ho un ragazzo e per quanto può sembrarti divertente, ieri mi ha chiesto di sposarlo!!”
Lui la fissava e quando capì che non si trattava di uno scherzo rimase di ghiaccio…“Cosa? Devi sposarti? E mi hai fatto pure venire fin qui?”
“Me lo ha detto dopo la tua telefonata e poi io non voglio sposarlo…” fece lei per difendersi.
“Wow…è un colpo grosso per me, sarà l’uomo più felice del mondo con te accanto, i miei complimenti!!”
“Ti ho detto che non so se lo sposerò!!” replicò Buffy.
Spike si sentiva tradito dentro, ma non voleva farlo vedere a lei e alzandosi dal divano le disse “Bè credo che qui non abbiamo altro da dirci…” e si avviò verso la porta “buona vita…spero che io futuro tutto ti vada nel modo in cui hai sempre sognato…”.
Buffy lo raggiunse e lo bloccò con una mano “Ti prego non andare, io non voglio sposarlo, perché nel mio cuore c’è un altro uomo, sei tu”
Spike sentiva la sincerità nelle sua parole e si stupì della forte gelosia che provava per quel ragazzo che desiderava la sua Buffy.
“Tu lo ami?” chiese lui.
“Io gli voglio molto bene, mi sono attaccata a lui come se fosse per me un’ancora di salvezza, ma parlare di matrimonio è follia!!”
“Sai Buffy, lo so quello che provi per me…e ti credo, ma non scegliere per il tuo futuro pensando a me, nel senso che magari potresti perdere un ragazzo che ti ama e vuole darti il meglio…”
“Ma se io vedo te, se solo ti tocco, ti sento…io so chi davvero voglio” concluse lei.
Lui la baciò e lei ricambiò con tutte le sue forze, non ci fu bisogno di dire altro…i loro corpi dicevano già tutto.
Spike era pazzo per lei e continuava a baciarla sulla bocca, sul collo…Buffy lo condusse nella sua camera e lì si adagiarono sul letto.
La mano del ragazzo toccava la pelle liscia e profumata della ragazza, Spike le sfilò dolcemente la maglietta e le slacciò il reggiseno, poi le sue labbra esplorarono il suo seno ardente e pieno, con la lingua le lambiva i capezzoli…intanto lei sentiva scoppiare dentro una marea di sensazioni.
Lo teneva stretto e lo baciava, come a ringraziarlo del piacere che le stava dando; Spike si accorse della crescente eccitazione della ragazza e lo sfilò i pantaloni, mentre lei gli toccava il torace nudo e forte…come le piaceva il fisico di Spike, quanto la prendeva.
Buffy ebbe un fremito quando lui le sfilò le mutandine e lo aiutò a spogliarsi…nudi, uno accanto all’altra, si sentivano completi.
Spike sentiva il corpo di lei come un fuoco da domare e non smetteva di toccarla, Buffy disse “Continua dai…” e prese a baciarlo sul torace…voleva che non smettesse più di prendersi cura del suo piacere…
Il ragazzo prese a baciarle il ventre morbido e scese fino ad affondare la sua lingua esperta nell’invitante profondità di lei…
Buffy rispose con un gemito di piacere e in preda all’esaltazione riuscì a dirgli “Con lui non ho mai fatto l’amore”.
Spike che continuava a leccarla capì il significato di quelle parole, si era serbata per lui e questo lo riempiva di gioia e faceva crescere in lui ancora più la voglia…
Buffy sentiva di poter morire in quel momento e quando stava per raggiungere l’apice del piacere lui si staccò veloce da lei, lasciandola per un attimo stupita, ma lui riprese subito e questa volta la penetrò forte e la prese per mano…si stringevano l’uno con l’altra la mano in segno di crescente libidine.
Spike muovendosi su di lei la fece andare in estasi e pure lui raggiunse il massimo dell’eccitazione…
Poi sfiniti si baciarono ancora per un po’ e si rotolarono tra le lenzuola, fino a quando Buffy non fu sopra di lui e si rilassò fino ad addormentarsi nelle sue braccia…


Erano in vasto campo pieno di fiori, lei e Spike, in una giornata estiva…correvano felici tenendosi per mano, improvvisamente la prese in braccio e baciandola le disse “Ti amo”.


“Ehi piccola, svegliati…” le stava parlando e lei si accorse di aver sognato…
“Mmmm…stavo sognando!!” rispose lei.
“Ah, sì? E cosa?” chiese curioso lui.
“Te!” fece lei felice.
“Bè, meno male che non sono solo un sogno, vero?”
“Sì” rispose lei e incominciò a baciarlo.
“Ehm…forse è meglio che ci alziamo…”
“No! Perché? E’ sabato e nessuno di noi lavora, no?”
“Certo, ma il tuo ragazzo…potrebbe venire qui?”
“No, gli ho chiesto di non vederci in questo weekend…”
“Per me?” chiese lui.
“Per pensare alla proposta e per te…ma adesso basta parlare, baciami!” gli ordinò lei.
“Sei insaziabile piccola”.
“Lo so”.
“E questo mi piace troppo di te” disse Spike.
Passarono ancora qualche lunga e indimenticabile ora a coccolarsi e poi Buffy si accorse che Spike si era addormentato accanto a lei.
Lo osservò e avrebbe voluto che il tempo si fermasse in quell’attimo per poterlo avere per sempre…
Con un sospiro si sdraiò nuovamente accanto a lui e notò che il cellulare del ragazzo era per terra…“Deve essergli caduto con i vestiti” pensò lei.
Lo raccolse e senza pensare lo accese…voleva solo guardare se non si fosse rotto, ma in fondo sapeva che quella era solo una scusa per dare una sbirciatina…
Andò a colpo sicura sulla cartella dei messaggi…c’era un unico suo sms ed era quello del giorno prima, poi ce n’erano altri tre di una certa Harmony datati tutti di circa tre mesi prima…
Quando lesse il primo sentì un sussulto al cuore: SPIKE MI E’ PIACIUTO TROPPO TRASCORRERE QUESTI GIORNI INSIEME. SEI SPECIALE.
Il secondo era più accettabile secondo lei: GRAZIE DI TUTTO…SENZA DI TE NON AVREI MAI CAPITO!
Il terzo però la turbò: A VOLTE PURE UN BACIO NON SI DIMENTICA, E IL TUO...
Buffy era rimasta di sasso, non voleva pensare subito al peggio, ma non ce la faceva a stare ancora in quel letto con lui.
Si alzò piano per non svegliarlo, si vestì ed uscì…

CAPITOLO 9

Quando Buffy rientrò in casa, c’era Spike in soggiorno che la stava aspettando.
“Ma dove sei andata? Potevi almeno lasciarmi un biglietto”
Lei non rispose e appoggiò con violenza la borsetta su tavolo.
“Mi vuoi dire che c’è?” chiese ancora lui.
Senza troppi giri di parole gli domandò subito quello che le premeva “Chi è Harmony?”
Lui rimase stupito e mentì “Harmony? Non conosco nessuna con questo nome”
“Ah sì, eh? E i messaggi sul tuo telefonino?” fece lei sicura di sé.
“Ah, hai iniziato ha mettere il naso nelle mie cose?”
“Mi sentivo in diritto” rispose lei.
“E dove sei stata tutto questo tempo, hai pure spento il cellulare”
“Sono andata al parco per pensare un po’…”
“Guarda che io non ho avuto altre donne, non sono quel tipo d’uomo, cosa credi?”
“Ma lei parlava di tempo passato insieme, di baci…”
“Sono messaggi vecchi di tre mesi e più, Buffy non essere arrabbiata con me”.
“Io non lo sono, ma mi sento solo molto dispiaciuta perché non so che c’è stato tra voi…”
“Ma no! Hai frainteso tutto…Tre mesi fa sono andato per lavoro una settimana a Los Angeles con altri due colleghi e uno si è portato dietro la ragazza, cioè Harmony.
In viaggio mi guardava spesso, ma io non ci avevo fatto caso, e poi una sera mi si è dichiarata…ma a me non interessava proprio per nulla e ho cercato di farla ragionare e di farle recuperare il rapporto con il suo ragazzo!!”.
“E per questo che ti ringraziava?”
“Sì certamente…”
“E il bacio di cui parlava?”
“Me lo ha strappato la notte in cui mi ha detto che le piacevo, ma ha fatto tutto lei, infatti poi mi sono duramente arrabbiato, le ho detto di lasciarmi in pace e che non ero per nulla interessato”.
Spike non stava mentendo, i fatti erano realmente andati così e si rese conto che i messaggi di quella tizia potevano venire male interpretati.
“Buffy io sono interessato a te, hai capito?” e la prese per mano.
“Scusami, sono stata una stupida a pensare subito al peggio, ma è tutta colpa della lontananza. Vorrei poter passare più tempo con te.”
“Anche io” rispose lui sinceramente.
“Allora tutto ok?”
“Sì” rispose lei.
Spike si rese conto di volerle davvero bene, ma pensava che dicendoglielo avrebbe influito nella sua scelta con il ragazzo e così decise di tacere. Doveva lasciarla libera.
“Sai, sono stata benissimo con te” e lo baciò.
“Idem”
“E ho pure deciso una cosa”
“Cosa?” chiese curioso.
“Che non ci sarà nessun matrimonio”
“Non vuoi sposarlo?”
“Mi sembra logico, no?” disse lei.
“Perché lo fai?”
“Perché non lo amo così tanto da poter rinunciare a te, io ho sempre amato solo te…anche se per me non è stato facile capire quello che volevi e accettare senza compromessi il tuo modo d’amare. Senza una relazione, senza potermi considerare la tua ragazza…”
Spike la stava guardando negli occhi e Buffy stava per piangere…
“Mi dispiace tanto non poterti dare quello che vorresti!” rispose lui.
“Ma tu puoi!!! Tu puoi amarmi, che c’è che non va in me, perché non mi ami???” chiese lei trattenendo le lacrime.
“Non è colpa tua, tu sei semplicemente perfetta…sono io che non mi sento”
“Ho capito, è sempre la solita storia…cambiamo discorso!!”
“Mi dispiace tanto…bè allora io avrei pensato di tornare a casa, vado in stazione”
“Va bene, ci sentiamo presto” gli disse lei baciandolo sulla bocca.
“Certo, adesso che ci siamo ritrovati non voglio perderti più” la rassicurò Spike.
“Mi mancherai!” fece Buffy.
“Appena posso tornerò, stanne certa.”
Si guardarono intensamente negli occhi, nessuno dei due avrebbe voluto davvero lasciare l’altro, ma il destino imponeva questo, così Spike andò via da lei.


Erano passati sette giorni da quando si erano visti l’ultima volta e Buffy aveva affrontato Riley gli aveva rivelato che si sentiva ancora legata a Spike, gli aveva reso l’anello e in tutti i modi aveva cercato di fargli capire che non aveva sbagliato nulla nel gestire il loro rapporto.
Riley era rimasto sconvolto, non volle sapere oltre la salutò e le disse che gli aveva spezzato il cuore e che non avrebbe mai più amato nessuna donna…Tentò inutilmente di riportare la ragazza dalla sua parte, ma fallì.
Quel giorno al parco fu l’ultima volta nella sua vita che vide Riley, non lo cercò più per non illuderlo e smise di frequentare il pub dove l’aveva conosciuto.
Willow era corsa nel frattempo a consolare l’amica che comunque soffriva per come erano andate a finire le cose.
Così passarono due mesi e mezzo in cui per motivi di lavoro e organizzativi Buffy e Spike non si videro, ma si sentivano quasi ogni settimana per telefono.
La ragazza aveva sperato invano che lui le dicesse che l’amava, ma questo non successe…e forse non sarebbe successo mai…

Un pomeriggio che Buffy era in ufficio, il cellulare prese a squillare ed era lui, Buffy rispose un po’ preoccupata perché non era solito chiamarla mentre era impegnata al lavoro.
“Ciao!” gli disse allegra.
Ci fu una pausa di silenzio interrotta dal singhiozzare di Spike.
“Mia madre è morta” riuscì a dirle.

CAPITOLO 10

Buffy teneva per mano Spike che piangeva sommessamente…
Era una mattinata nuvolosa e qualche goccia di pioggia stava cadendo lieve, il cimitero aveva un’aria triste e trascurata.
Poche persone si stringevano accanto alla bara della madre di Spike, il sacerdote stava dando la benedizione alla cara salma e tutti i presenti erano stretti in un’angosciante dolore.
Buffy era vestita a lutto, come del resto tutti gli altri…
Appena Spike le aveva comunicato la notizia aveva mollato il lavoro, era tornata a casa, aveva buttato qualcosa in valigia e aveva preso il primo treno che l’avrebbe condotta da lui .
In quel momento non poteva mancare a consolarlo e lui l’aveva ringraziata per essere presente in quel giorno infausto.


Dopo la funzione, solo Buffy e Spike rimasero al cimitero, egli aveva infatti chiesto agli altri familiari di precederlo…i due ragazzi che non si erano parlati per tutto il tempo dell’estremo saluto alla madre, si guardarono negli occhi e subito dopo si abbracciarono forte, Buffy in quel gesto pieno di disperazione sentiva tutto il dolore di lui e questo la straziava…
Adesso Spike piangeva forte e sembrava così fragile…lei gli accarezzò i capelli e gli disse “Mi dispiace tantissimo, non ci credevo quando mi hai telefonato”.
“Grazie Buffy, avevo bisogno di averti vicina…”
Adesso si erano staccati l’uno dall’altra e Spike la guardava, com’era bella e buona…sua madre sarebbe stata orgogliosa di sapere che lui AMAVA quella ragazza.
“Mi spieghi come è successo?” fece lei.
“Era da un paio di giorni che era in ospedale, in terapia intensiva…ieri sera come al solito sono andato a trovarla e lei…” e non riuscì a proseguire senza continuare a piangere.
“Se non te la senti, non raccontare” lo tranquillizzò lei.
“No! Ce la faccio…ieri sera lei mi faceva strani discorsi, sul funerale, suoi fiori che avrebbe desiderato avere sulla bara, immagina il mio dolore…e poi mi ha parlato dell’amore”.
“Dell’amore?” chiese Buffy stupita.
“Sì, mi ha detto che la vita è breve e che molto spesso la lasciamo scorrere senza cogliere le cose belle…e l’amore è la cosa più bella secondo lei, mi ha detto di amare e lasciarmi amare che solo in questo modo un giorno potrò morire felice…”
Buffy era rimasta ad ascoltarlo e le venne da piangere, che parola sagge aveva pronunciato la madre di Spike.
“Ha detto anche che Dio mi protegge, anche se io non lo riconosco e che dal cielo avrebbe pregato per me fino al momento in cui ci ricongiungeremo…e ha aggiunto che mi lasciava felice, perché tutto l’amore che poteva me lo aveva donato e mi ha chiesto di dare tutto questo bene ad una persona speciale e di crederci davvero”
Buffy non sapeva cosa replicare e perciò rimase in silenzio con il suo dolore.
“Piccola, guardami, non piangere, mia madre mi ha lasciato un insegnamento che vale più di qualsiasi cosa: dare amore. E sai una cosa? Io sono capace ad amare, ma ho sempre avuto paura di sbagliare, di finire come i miei genitori, non credevo alla tipica frase degli innamorati -per sempre-, ma quando lei mi ha parlato ho capito che mi sono comportato come uno stupido e che la donna della mia vita era più vicina di quanto pensassi…”
Buffy adesso lo guardava e il cielo si stava schiarendo, un raggio di sole li illuminava…Spike prese il viso della ragazza tra le mani e le disse “Io posso amare e voglio farlo…il divorzio dei miei mi segnò, ma questo non vuol dire che succederà pure a me, anzi non voglio assolutamente che succeda”
Così dicendo la baciò con passione.
“Ti amo, e ti ringrazio per aver creduto da sempre in me…ti amo Buffy, e anche grazie a te che ho capito il vero valore di queste parole…ti prego, io TI AMO!”
Lei piangeva e questa volta di pura gioia e disse così “Spike non posso crederci, finalmente hai capito…anche io ti amo con tutto il mio cuore e tutta l’anima”
Lui continuava baciarla e disse “Mia madre sarebbe orgogliosa di vederti, di vedere sua nuora, la mia futura sposa!”.


EPILOGO
La morte della madre aveva cambiato alcune idee di Spike e passato un anno i due giovani si sposarono con cerimonia civile, perché ancora Dio doveva entrare in profondità nell’animo di Spike, ma dopo tre anni si unirono, per la gioia di tutti gli amici, in rito religioso.
Il matrimonio fu un momento indimenticabile, i due sposi erano finalmente insieme e tremendamente innamorati e il frutto del loro amore fu una stupenda bimba.


FINE