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Proposte indecenti

by Ligeia

Ecco un’altra serata alla Buffy Summers, appena conclusa la ronda si era diretta al Bronze. Fortunatamente la serata si era rivelata meno pesante del previsto, c’erano pochi vampiri in giro ed era ancora presto per tornare al campus.

Aveva iniziato  a frequentare il College di Sunnydale da circa due mesi, e, come previsto, il suo inserimento non era stato indolore. All’inizio aveva trovato difficoltà anche in quello che sapeva fare meglio: uccidere i vampiri. Inoltre la speranza di capitare con una compagna di camera normale era felicemente sfumato dopo qualche giorno di convivenza. Ora però la situazione era tornata stabile, divideva la stanza con Willow, i vampiri non erano più un problema e le lezioni la interessavano. Tutto normale fino a quando aveva fatto la sua comparsa…Parker. All’inizio le era sembrato un ragazzo per bene, simpatico ed estroverso, con una grande capacità di manipolare le persone…tanto che erano finiti a letto insieme dopo il primo appuntamento. La cosa non sarebbe stata poi tanto tragica se le valutazioni iniziali sulla sua buona fede fossero state corrette…peccato che non avesse un briciolo di sesto senso per stare alla larga da uomini frustrati e da idioti. Lui si era rivelato una creatura della seconda specie, che non aveva nessunissima intenzione di far proseguire la loro pseudorelazione un minuto più tardi da quando era sceso dal letto. Ora però aveva superato anche questo, dopo quello che era successo con Angel la situazione poteva solo migliorare, almeno questo l’aveva scaricata dopo una notte, senza aspettare di rimanere insieme per tre anni.

Arrivò all’entrata del locale, sperava di trovare Willow e Xander,così si diresse al solito tavolo, dove era sicura di trovarli. Sfortunatamente però nessuno dei due si fece vedere per tutta la serata.

-evviva! Non bastava passare la serata ad uccidere vampiri demoni e quant’altro, nemmeno gli amici riesco più a vedere-

si alzò stancamente dal tavolo dirigendosi verso il bar, indecisa sul da farsi. Lanciò un’occhiata tra i giovani sperando di incontrare qualche compagno di corso con cui sedersi a chiacchierare, ma, grazie alla sua inarrivabile capacità di cacciarsi nei problemi, riuscì solo ad adocchiare…Parker.

- a quanto pare ne ha già trovata un’altra, è incredibile che vertici tocchi la perversità maschile.-

si diresse velocemente verso l’uscita, decisa a evitare in tutti i modi anche solo di salutarlo. Si fece largo tra i ragazzi che stavano entrando, nella speranza di raggiungere l’uscita prima che si accorgesse di lei.

“Buffy…ehi Buffy!-

si voltò pregando ardentemente di non trovarsi il pervertito davanti, ma, la sfortuna che la contraddistingueva non si era ancora decisa ad abbandonarla.

Lo vide sbracciarsi nella sua direzione, chiamandola ad alta voce.

-di bene in meglio, adesso mi inviterà a bere con loro, presentandomi la sua nuova conquista, chiedendomi chiaramente se mi vedo con qualcuno. A questo punto ho due opzioni, numero 1: salutarlo velocemente e allontanarmi in modo che lui pensi che mi struggo ancora per lui e che sto male a vederlo con un’altra o, numero 2, sedermi con lui e dargli l’impressione di essermi dimenticata di lui e della sua bastardata.-

si voltò dirigendosi velocemente verso il ragazzo

“Parker, quanto tempo – lo salutò esibendo uno dei suoi sorrisi migliori (in fondo  era stata una reginetta del liceo!)- come stai?”

“Buffy, sono contento di rivederti. – le si avvicinò lentamente- sei sempre bellissima”

-e bravo il bastardo, due volte però sono un po’ troppe-

“Allora…non mi presenti la tua accompagnatrice?”

lui si scostò un po’ deluso, rivolgendo però un sorriso a trentadue denti alla ragazza vicino a lui

“Lei è Jessica, frequenta il college. Ci siamo conosciuti al corso di filosofia orientale” disse circondandole le spalle con un braccio e stringendola a sé

“molto piacere, io sono Buffy…ci siamo conosciuti qualche settimana fa. Parker mi ha aiutato ad…inserirmi nel campus.”

- e questa dove diavolo l’ha trovata? Dovrò ricordarmi di chiedergli se parla oppure se si è dimenticato di accenderle l’interruttore-

la ragazza continuava a fissarla sorridente, lasciandola solo per posare lo sguardo adorante su Parker

“e..dimmi Buffy, sei qui da sola oppure ti vedi con qualcuno?”

-perfetto, è ora di passare alla seconda fase. Pronti a sganciare la balla più colossale del secolo-

“sì, sono venuta con il mio ragazzo, ora è seduto al bar” disse indicando un punto indistinto dietro di loro

lui la guardò un attimo con sospetto, indeciso se crederle o meno, ma la sua espressione tornò quella ottusamente gioviale di sempre quando si voltò verso il bancone

“sono proprio contento per te, sapevo che vi sareste rimessi insieme. Si vedeva proprio che lui non era per niente preso da quella bionda dentona! Chiamalo, così gli presento Jessica e beviamo qualcosa insieme”

 - alt, cosa diavolo sta dicendo? Ma soprattutto, di chi diavolo parla?-

lentamente guardò verso il bar, per capire chi era il soggetto di tutto quel parlare. Un’espressione inorridita comparve per qualche istante sul volto di Buffy. Al bar si poteva scorgere una familiare testa bionda.

- oddio…adesso vado in iperventilazione…cosa diavolo ci fa lui qui?, passare al piano B. fuga rapida e immediata-

il suo sguardo passava continuamente dal viso inespressivo di Parker e la testa bionda di Spike

- perfetto, tra tutti gli ubriaconi di questo posto proprio lui doveva trovarsi lì- ripensò al disastroso incontro avuto con Spike e Harmony la notte in cui era andata con Parker

“Mah…non credo che abbia molta voglia di rimanere qui, siamo passati solo per bere qualcosa e vedere se c’era Willow…ma non l’abbiamo trovata così…ora devo proprio andare…Jessica è stato un piacere, Parker stammi bene…ciao”

 

si alzò frettolosamente nella speranza che, tra tutto quel balbettare, l’avesse bevuta. Chiaramente però lui non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare

“sono sicuro che sarà felice di farci compagnia anche lui…dai Buffy, vai a chiamarlo”

-ok, stiamo calmi…ho superato di peggio. Ricapitoliamo, lui vuole che io chiami Spike qui, se non lo chiamo capirà che ho bluffato tutto il tempo con la storia del fidanzato, Spike è probabilmente ubriaco spolpo. Domanda: cosa diavolo faccio per evitare di perdere quel briciolo di dignità che mi resta? –

“va bene, adesso vado” disse continuando a sorridere

con passo deciso si avviò verso il bancone dove era seduto il vampiro, lo afferrò per un braccio conducendolo verso il fondo del locale dove Parker non avrebbe potuto vederli.

Lui la guardò con aria interdetta, poi con voce ferma disse

“scusa Cacciatrice,ma credo che tu abbia sbagliato persona” si liberò dalla sua stretta

-fortunatamente regge bene l’alcol, credevo di trovarlo peggio-

lei si portò una mano sulla fronte, sfregandola con fare disperato, poi prese un lungo respiro e cominciò a parlare

“Spike, ascolta…so che ti sembrerà la cosa più idiota di questo mondo contando cosa è successo l’ultima volta che ho avuto bisogno del tuo aiuto, però…che dici di fare la pace diciamo…per una sera?”

lui la fissò sempre più stupito

“per fortuna che credevo di essere io quello che aveva bevuto…Dio santo ma  cosa diavolo stai dicendo?”

 non poteva crederci, la cacciatrice chiedeva di nuovo il suo aiuto! Chissà quale ex doveva ammazzare questa sera

“sinceramente credevo che la prendessi peggio…adesso ascolta, non abbiamo molto tempo”

lo disse con una tale serietà che lui fu sul punto di credere che lei facesse sul serio

“di cosa si tratta questa volta? Chi dobbiamo uccidere? Demoni, vampiri…ex fidanzati?” disse sorridendole

la vide sporgersi oltre il muro che li separava dai tavoli, stupito si scansò per guardare anche lui…e quello che vide non gli piacque affatto.

Un ragazzino idiota…doveva essere quello che stava con la Cacciatrice l’ultima volta che l’aveva vista…lo salutava con fare ebete.

Interdetto ricambiò il saluto, voltandosi poi verso la ragazza

“non dirmi che è quello che penso” disse sorridendole malignamente

lei, sconsolata annuì lentamente

“ascolta adesso, lui crede che io sia venuta con un ragazzo, gli ho detto che stava al bar sperando che non indagasse ulteriormente ma quando si è girato a visto te. Allora si è messo a blaterare qualcosa sul fatto che era sicuro che ci saremmo rimessi insieme e che voleva presentarti alla sua nuova ragazza. A questo punto la domanda è una sola: quanto vuoi per far finta di essere il mio ragazzo per una sera?”

lui la guardò raggiante, la serata si prospettava decisamente interessante

“vediamo se ho capito bene…lui crede che io e te stiamo insieme e tu non gli hai detto la verità per evitare di fare la figura dell’idiota che gli sbava ancora dietro. Di conseguenza tu mi stai chiedendo di mettermi con te?”

“mettila pure così se ti fa piacere basta che ti sbrighi”

continuava a lanciare occhiate al tavolo dove li stavano aspettando

fece finta di riflettere attentamente sulla proposta, anche se non aveva nessuna intenzione di lasciarsi scappare un’occasione del genere

“uhm…direi che questa piccola bugia ti costerà circa un centinaio di dollari più le spese”

lei ci pensò un attimo poi finse de allontanarsi dicendo “perfetto, hai firmato la mia condanna a morte, andrò a dirgli che abbiamo litigato perché ho scoperto che sei un ladro che vuole spillarmi 100 dollari per fare qualcosa che sospetto lo diverta”

lui la afferrò per la vita prima ancora che potesse voltarsi

“e va bene Cacciatrice…il mio buon cuore ha avuto il sopravvento. Per cinquanta dollari sarò tuo per una sera”

“credo di non aver mai speso tutti questi soldi per un prodotto così scadente ma affare fatto. E vedi di comportarti come si deve, parla poco e tra esattamente un’ora tutto questo sarà ufficialmente finito. Così poi mi spiegherai il perché della tua improvvisa felicità” lo guardò storto

-perfetto, dalla padella alla brace! Dovrò ricordarmi di non uscire più la sera e di invitare Xander e Willow a giocare a Monopoli…si fanno tanti brutti incontri a Sunnydale-

“ma come siamo acide cacciatrice, ricordati che da adesso sono il tuo fidanzatino e quindi dobbiamo comportarci come tali”

detto questo non aspettò un secondo di più, non aveva smesso di tenerla stretta e si avvicinò maggiormente a lei, baciandola sulle labbra con passione

inizialmente la cosa non le suscitò particolari emozioni, o meglio non si era resa conto di cosa stava succedendo, Spike la stava baciando come se niente fosse! A quel punto lei gli poggiò le mani sul petto nel tentativo di staccarsi da lui ma ciò non fece che accentuare il contatto. Lui continuava a stringerla e lei aveva finalmente smesso di opporre resistenza…forse perché aveva visto Parker alzarsi per dirigersi verso il bar, dove poteva vederli.

Noncurante dello sguardo sbigottito di alcuni ragazzi nelle vicinanze lui la spinse contro il muro, impedendole di sottrarsi, per tutta risposta lei gli circondò il collo con le braccia, lasciando che il bacio si facesse ancora più appassionato.

Dopo alcuni istanti lei si voltò, ancora avvinghiata a lui, per vedere se Parker era tornato al tavolo.

“direi che la cosa ha sortito l’effetto desiderato non trovi?” le sussurrò lui all’orecchio, facendole correre un brivido freddo lungo la schiena.

“decisamente” concordò lei soddisfatta

“allora è il momento di entrare in azione” disse lui prendendola per mano e dirigendosi verso il tavolo, incontrando però il suo sguardo deciso ma ironico

“basta solo che sia chiara una cosa: il bacio di prima sarà il primo e l’ultimo”

lui la fissò malignamente

“che sia il primo non ho dubbi, ma credo che dovremo fare qualcosa di più per convincerlo che stiamo veramente insieme. Ricordati che mi paghi per uno scopo preciso…adesso lasciami fare il mio lavoro” concluse con sarcasmo

i due finti amanti arrivarono al tavolo dove l’altra coppia li aspettava

“Spike, piacere di rivederti” lo salutò Parker gioviale

“il piacere è mio” disse, circondando poi la vita di lei con un braccio e avvicinandola maggiormente a sé

-perfetto…credo proprio che questa sarà una lunga notte-

*     *     *

i due si sedettero al tavolo, di fronte a Parker e alla ragazza, che venne subito presentata a Spike

“bene, ora che abbiamo fatto le presentazioni…dimmi Buffy, come mai vi siete rimessi insieme?”

lo sguardo di Buffy si posò un attimo su Spike, che la stava fissando curioso

“be…direi che…che non riuscivamo a stare separati, così…”

- in fatto di scuse mi merito un quattro, non sono più nemmeno capace di inventarmi qualcosa di decente-

fortunatamente però si accorse che i cinquanta dollari erano stati spesi bene

“ci siamo incontrati ad una festa…è stato un po’ come tornare indietro…sai, abbiamo frequentato lo stesso liceo – le passò un braccio intorno alle spalle –abbiamo ballato e così…”

“sono proprio contento per voi, anche io e Jessica ci siamo incontrati in circostanze simili” i due si scambiarono un dolce sorriso avvicinandosi maggiormente

Buffy li guardò disgustata

- mio Dio sono stomachevoli, ancora un attimo e vomito-

inconsciamente però si avvicinò a Spike, rilassandosi nella sua stretta

dopo qualche minuto si accorse che Spike non staccava gli occhi di dosso alla ragazza di Parker, che però non sembrava nemmeno accorgersene, intenta com’era ad osservare adorante il fidanzato

tra i quattro era calato un silenzio imbarazzante, che però nessuno sembrava voler rompere

-sembriamo quattro zombie…ok, troviamo un argomento di conversazione che mi faccia sembrare una perfetta frequentatrice del college…quanto vorrei che Willow fosse qui, lei si che si ricorda di cosa parliamo a lezione-

fortunatamente fu Parker a prendere la parola “Ragazzi…avete sete? Io vado un attimo al bar”

Spike stava per ordinare una birra ma fu bloccato da una decisa gomitata di Buffy

-ci manca solo che si ubriachi, si è già scolato mezzo bar prima-

quando il ragazzo si allontanò i due tirarono un sospiro di sollievo, avvicinandosi maggiormente l’una all’altro per non farsi sentire da Jessica, che però non sembrava particolarmente interessata ai loro discorsi, era troppo impegnata a non mollare un attimo Parker, tenendogli gli occhi puntati sulla schiena

“è stato veramente disgustoso” commentò Buffy

“cento dollari per questa faticata sarebbero stati più che meritati…senza contare quella gomitata, mi hai rotto qualche costola sai?”

“ma io lo faccio per te, guarda che ci tengo al mio ragazzo” disse riservandogli uno dei suoi sorrisi migliori

“va beh…piuttosto,  i sembra che la serata qui si stia…come dire raffreddando…”

“effettivamente…”

“poteremmo sempre andare nel nostro angolino e riprendere…”alzò un sopracciglio in segno allusivo e questo gli costò una seconda gomitata

“ti pago per…-lui la guardò trionfante- e va bene, ti pago per essere il mio ragazzo ma non per sbaciucchiarci dietro i muri!”

tirò un lungo sospiro “gli adolescenti di oggi non sanno divertirsi…ai miei tempi era divertente nascondersi dietro i muri” altra occhiatina ammiccante, che questa volta però rimase impunita, lasciando il posto ad un sorriso

“allora vedi che non sei proprio di ghiaccio” disse stringendola maggiormente nella stretta

senza ulteriori commenti Spike si voltò verso la ragazza seduta all’estremità del tavolo, che non staccava mai gli occhi da Parker

“ma secondo te parla?” le sussurrò all’orecchio

“dubito fortemente che il suo QI le permetta di svolgere più di una mansione per volta…” rispose stancamente

Spike picchiettò leggermente sulla spalla della ragazza, tentando di attirare la sua attenzione

“scusa…ma parli?”

questa volta però Buffy non gli risparmiò una bella gomitata

i due avevano ripreso a questionare animatamente quando Parker si sedette al tavolo, portando con se le ordinazioni. Circondò immediatamente le spalle della ragazza

“allora, che mi sono perso?” chiese con il suo solito sorriso

-Spike che domandava alla tua ragazza se era in grado di parlare…ma non mi sembra un buon argomento di conversazione-

“le ha chiesto se le andava di…raccontarci del corso di filosofia orientale” rispose invece Buffy

“precisamente, mi interesso di filosofia e speravo che mi potesse dare un parere sul corso che segue” precisò serio Spike, questo fu l’inizio della fine

Parker iniziò a snocciolare ogni singolo argomento discusso durante il corso, cosa che diede a Buffy l’estrema certezza che non si sarebbe mai iscritta

dopo circa un’ora di riflessione sui principali esponenti della filosofia orientale Spike era praticamente collassato sotto il tavolo, e Buffy sembrava stesse per addormentarsi seduta. Solo Jessica, continuava a fissare sorridente Parker.

“direi insomma che il corso è veramente interessante…e se vuoi Buffy, posso chiedere al professore di farti partecipare ad alcune lezioni”

lei si ricosse immediatamente dal torpore, tentando di sollevare Spike che tentava di ricomporsi

“ti ringrazio davvero per l’invito…ma sai, in questo momento della mia vita non mi sento ancora emotivamente pronta per frequentare un corso che probabilmente mi sottoporrà ad un notevole stess psicologico…”

1)      Buffy e Spike se ne vanno perché stanchi di parlare con Parker

2)      Buffy e Spike, nonostante tutto rimangono

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