.:: Tutto il mio mondo per te... ::.

Parte 2

5 Chiacchiere

Arrivarono a casa Sunders, e ognuna si diresse verso i propri compiti…

Buffy andò in cucina a preparare la cena, Will si mise al suo pc per continuare le ricerche sul caso di Sam, Down andò in camera sua a fingere di fare i compiti che le erano stati assegnati. Sam dal suo canto non sapeva che fare e girovagava per la casa alla ricerca di qualche cosa da fare. Si diresse verso la cucina e si offrì di dare una mano, ma la risposta di Buffy fu che, un ospite rimane un ospite fin quando la sua permanenza in un luogo non diventa più duratura di alcune settimane, e, visto che Sam era arrivata solo da poche ore, rimaneva un ospite e non avrebbe dovuto fare nulla se non riposarsi.

Oggi stranamente Buff era di buon umore… la cosa la rendeva ancora più bella di quanto la ricordasse. Il suo viso era più rilassato, e splendente del solito e questo faceva sentire Sam, un po’ meno un’intrusa di fronte ai suoi occhi.

Questa era la Buffy che le piaceva, ma che purtroppo aveva visto solo poche volte, non sapeva cosa le desse quell’aria di rilassatezza, ma si limitò a pensare che era meglio così.

Poi si girò di scatto e gettò un’occhiata di sottecchi alla cacciatrice..

S: A meno che tu nn abbia rifatto sesso con il mio Spike!!!!!!!!!!!!! Oddio non ricordo, più sto qui e più mi vengono a mancare dalla memoria i pezzetti letti nelle anteprime… Oddio ti ammazzo…. Prima si … ora no!!!!!!!!!

La scrutava, e cercava di ricordare come sarebbero andate le cose nelle prossime puntate. Si scervellò per un po’ fin quando non ricordò che il primo contatto decente tra lei e il vampiro ci sarebbe stato dopo l’arrivo di Faith… Ringraziamo Dio!!!! Non posso sopportare proprio ora che sono a due passi da lui una cosa del genere…

Ma cosa avrebbe potuto fare??? A pochi giorni sarebbe cominciato il casino, lei era lì, ma il copione era già stato scritto… Quindi era solo un personaggio di secondo piano… a meno che il Boss non avesse cambiato idea e l’avesse catapultata lì, proprio per dare una scossa alla situazione… Si va beh… sogna…

Si diresse, uscendo dalla cucine, verso Will. Il ticchettio dei tasti sulla tastiera era velocissimo, quasi le ricordava lei quando il giorno in ufficio chattava impunemente… ahahahaha se il capo lo avesse saputo… rise fra sé. Si accostò al monitor e vide la strega persa nei meandri di una ricerca di Google… era anche il suo motore di ricerca preferito… era lì che aveva preso sempre tutto il materiale sulla fiction… e se avesse cercato ora??? Cosa avrebbe trovato??? Si ripromise di farlo prima o poi… curiosità femmina… fece una smorfietta e si sedette accanto a Will.

S: Come procede??? – chiese timidamente – Google ti da qualche aiuto??? Di solito è il migliore per cercare delle cose…

W: Mah… non fa riferimenti di nessun genere a una cosa come quella che è capitata a te… non so proprio cosa dirti… - disse passandosi una mano tra i capelli rossi – Ci sto provando, ma la vedo davvero una cosa complicata… non vorrei che tu fossi costretta a rimanere qui…

S: Certo!!! Come se mi dispiacesse eheheheh – si sforzò di non far trasparire il suo pensiero e finse una faccia preoccupata – Non che non mi piaccia stare con voi… ma la cosa mi preoccupa un po’…

W: Beh… non è il massimo essere catapultata nella bocca dell’inferno – le disse posandole una mano sulla spalla per confortarla – vedrai che arriveremo ad una soluzione..

B: Abbiamo sventato duemila apocalissi, ci mancherebbe che non riusciamo a mandare una ragazza a casa eheheheh – esordì Buffy uscendo dalla cucina – Vedrai che la Scooby farà miracoli anche sta volta

S: Ne sono sicura!!! – disse – Oddio sperem di no!!!!!!! – pensò… ma questo lo seppe solo lei

Intanto Down al piano di sopra rifletteva… i compiti rimanevano non fatti, ma la sua testa vagava altrove. Era rimasta colpita dall’uscita della nuova arrivata, e anche se osservandola si era convinta del fatto che non fosse pericolosa, ripensando ai vari atteggiamenti della giornata trascorsa e della notte precedente, era sempre più sicura del fatto che la sua pseudo ospite le nascondesse qualche cosa…

D: Ma cosa???

Avrebbe voluto parlarne con Spike,  soprattutto sapere cosa ne pensava di tutta questa storia, se poi storia era, visto che solo lei era a conoscenza del fatto che qualcun altro la chiamava Briciola… Ma non lo aveva ancora perdonato per quello che aveva fatto a sua sorella nel bagno… Lo avrebbe ucciso volentieri… Non è vero…

D: Ricapitolando conosce Spike… o quanto meno la sua fama… ieri sera ha sentito qualcuno… o era solo stanca… mah – ovviamente la notte precedente non aveva creduto alla storia della stanchezza  -  ha degli atteggiamenti strani… praticamente da fuori di testa… non che questo non mi piaccia – ridacchiando – mi fa ridere!!! E, comunque, dulcis in fundo… mi ha chiamato Briciola… mmmmm

Mentre rifletteva ad alta voce sentì qualcuno bussare alla porta della sua stanza.

S: Down???

Si riprese dal suo farfugliare e finse di essere impegnata con i suoi compiti…

D: Entra Sammy, scusami stavo studiando – si sbrigò a chiudere il quaderno per non far vedere che ancora era completamente bianco.

Sam entrò, e si diresse verso di lei sorridendo.

S: Cosa studi?? – le chiese – posso darti una mano???

D: Matematica… - finse di stiracchiarsi – il mio incubo peggiore, mai nella vita riuscirò a capirci qualche cosa eheheheh

Si alzò dalla sedia e si diresse verso la finestra, doveva cambiare discorso, altrimenti Sam avrebbe potuto chiederle di dare un’occhiata.

S: Allora cara la mia signorina… mi spiace ma davvero non posso darle una mano – rispose – ma nonostante i milioni sprecati in ripetizioni… di matematica non ho mai capito un tubo!!!!

D: Vedi un altro punto che ci accomuna  cara!!! – disse mentre le dava una pacca sulla spalla – La matematica, per le menti speciali, rimarrà sempre un opinione ahahahha

Si sedettero sul letto e cinguettarono un po’ sulla serata che le aspettava:

Down non usciva molto con gli altri, e proprio grazie a lei, questa sera, si prospettava una serata diversa dalle altre…

D: Demoni permettendo ovviamente… altrimenti solita routine --- sbuffò

S: Solita routine??? Ma dai!!! – finse di essere preoccupata dalla cosa, ma in cuor suo non aspettava altro che un po’ di azione… Nel suo mondo… quel mondo che non le mancava affatto… la vita era tutta routine davvero, e quello in cui era piovuta dal cielo, era il più bello dei mondi… Forse sottovalutava un po’ la situazione, da una parte lo sapeva… ma sicuramente era meglio morire mentre cercava di salvare il mondo, piuttosto che morire per mano di Saddam!!! Cazzo!!! Ognuno ha i suoi demoni, e anche se questi erano cattivi da vendere, era sicura che sarebbe stato molto meglio che nel suo mondo…

S: Tu sei completamente pazza… guarda che questi mozzicano!!! Poi salvare il mondo… e chi sei tu??? Non fai parte della Scooby, non hai poteri paranormali, e con i tuoi calci nemmeno gli fai il solletico… aoh!!!! Non stai davanti al televisore!!! Lo so!!!! Evviva!!!! E’ pazza….

D: Tutto bene??? – le chiese ridestandola dai suoi pensieri – ti sei imbambolata… pensavi a qualcuno??? – sghignazzò

S: A qualcuno???? - Chiese aggrottando le sopracciglia – Perché proprio a qualcuno???

D: Beh… ehehehe … eri molto assorta – le disse con sguardo complice – Poi hai 25 anni, sei una bella ragazza, simpatica… ce l’avrai un ragazzo da qualche parte no?????? – ridacchiò

Sam sgranò gli occhi… pensò a quello che aveva lasciato a casa, e meno male!!!! Si stava per sposare con uno che non amava e ancora non sapeva bene il motivo, e si stava per impelagare in una famiglia di pazzi, che dal giorno alla notte avevano cominciato ad ignorarla senza un motivo apparente… Oddio!!!! Grazieeeeeeeeeeeeeeeee qualunque cosa tu siaaaaaaa!!! –riferendosi alla cosa che la aveva trasportata fin lì

S: No no, nessun ragazzo, eheheheh io sono uno spirito liberosicuramente da ora fin quando Spike non mi dirà che mi ama… Sogna scema… Prrrrrrr – ridacchiò

D: Davvero??? Bello!!! Praticamente sei come mia sorella… o vampiri.. anzi diciamo nemmeno quelli… o nulla. Rimarrà zitella a vita di questo passo - disse abbassando il tono della voce e controllando che la porta non si aprisse all’improvviso – sai… non è che abbia molta fortuna nelle scelte…

S: Si??? – sospirò… dio come avrebbe voluto essere al suo posto invece… praticamente tutti i fighi della storia… esclusa la passatella con Riley… da dimenticare… erano stati i suoi… va beh… era la protagonista… la cacciatrice… - Cazzo che fortuna Buff… Ci voglio stare io al tuo postooooooo!!! – Beh magari ha altro a cui pensare, e bella come è, sicuramente prima o poi uello giusto lo troverà

D: Ma no è lei che se li sceglie tutti sbagliati… mmmm… - abbassando ulteriormente la voce – mi raccomando tu non sai nulla…

S: Eccome se so… sig sig

D: Per alcuni anni è stata con un vampiro…

Sam finse di rimanere scioccata dalla cosa

S: E che vampiro!!!!!

D: Ne sono successe di tutti i colori, la storia è un bel po’ complessa… dovrei stare ore a parlare..

S: Che è successo???Salta le cose stupide che tanto so più di te passerò

D: Beh in poche parole… Lei ed Angel si sono amati… quando erano al culmine della felicità lui ha riperso l’anima ed è impazzito… Quando la ha ripresa era troppo tardi perché aveva aperto un portale e stava facendo avvenire l’apocalisse e lei lo ha dovuto uccidere disse tutto d’un fiato

S: Oddio!!!!ragazzina chiacchierona – sorrise - Ma Angel è quello che mi diceva Buffy quando ho detto che Spike era il vampiro con l’anima???– finse – Storia vecchia...

D: Si appunto… Ma non finisce qui!!! Lui è tornato per ucciderla, ma lei lo ha aiutato, lui è diventato umano proprio nel momento sbagliato, e per aiutarla è tornato vampiro. Quando il pericolo è scampato… lui ha deciso di trasferirsi a Los Angeles ed è finito tutto – proseguì a bassa voce e tutto d’un fiato

S: Dio mio che casino poveraccia!!! – continuò la parte, ma non potè far a meno di pensare a quanto Down era stata brava a raccontarle tutto in poche parole eheheheh… lei non ci sarebbe mai riuscita!!!

D: Poi dulcis in fundo è arrivato Spike…

S: Ecco mo me devo incazzà!!! Che faccio rifingo di fare Yoga??? Oppure faccio come Carlo Verdone e mi tappo le orecchie e canto??? Che palleeeeeeeeee!!! – Spike??? Che ha fatto??

D: Beh… Lei si sentiva sola… Era appena tornata dalla morte… sai con una magia Will e gli altri la avevano strappata dal paradiso…

S: Che teste di cazzo… no va beh era inevitabile… ma povera stella!!!

Sam la osservava fingendo di appassionarsi ai suoi discorsi e la faccetta della ragazzina, aveva un aspetto compiaciuto di fronte a quella sua attenzione.

S:  Che le ha fatto???Down tu non lo hai ancora perdonato… vacci piano ti prego!!!

D: Beh… le è stato molto vicino all’inizio… la ha consolata e capita… fin quando…

B: Down!!!! Sam!!! – il richiamo salì dalle scale appena in tempo… - E’ pronto in tavola!!!! Scendete!!!

Sam la ringraziò di tutto cuore, le aveva risparmiato una marea di insulti verso il suo Spike, o quanto meno qualche cosa del genere. Sapeva che Down voleva molto bene a Spike, ma sapeva anche che ce l’aveva a morte con lui per via del fattaccio nel bagno… E come poteva biasimarla??? Alle volte rivedendo la scena lo avrebbe strozzato anche lei… Ma lui si poteva davvero biasimare???

S: Tu tanto lo giustifichi sempre si sa… Aoh ma te da che parte stai??? Dalla sua ovvio ehehehe era tanto per dire!!! Beh zitta allora, che la voce fuori campo non mi serve!!!

Si sentiva una matta a parlare con sé stessa… ma erano le emozioni contrastanti che parlavano in lei, e soprattutto la consapevolezza di essere l’unica a sapere delle cose e di doverle tenere nscoste… una parte di lei glielo faceva notare ogni istante… magari proprio per non farla cadere in fallo chissà…

S: Mah…

D: Arriviamo!!!! Comunque… lei non ha mai dimenticato Angel… e secondo me non lo farà mai eheheheh

Sam le rivolse un cenno con il capo e si apprestarono a scendere.

S: Lo spero bene!!! La cacciatrice, ha bisogno del suo angelo… E sinceramente anche io del mio eheheheh

Mentre scendeva le scale buttò uno sguardo alla finestra… Era scesa la sera… tra un po’ lo avrebbe rivisto..

S: Spike…

D: Ma che vai a pensare!!! Sembra di conoscerla da una vita e con le stai bene!!! Staremo a vedere… ma secondo me ti sbagli.

-o-

6 La lunga notte delle anime

Down le diede un vestitino nero ed un soprabito di pelle, le calzavano a pennello. In quell’ambiente così dark, vestita in questa maniera, si sentiva un po’ meno un pesce fuor d’acqua. Si perché un po’ ci si sentiva, bene o male non era il suo mondo, anche se in buona parte lo sentiva tale, e soprattutto nella sua vita non era mai stata una darkettona ehehehhe, anzi amava vestire con abiti classici, e di un certo tipo. Ma sinceramente non si dispiaceva con quella roba in dosso… la notte è diversa dal giorno, e lei la avrebbe vissuta in ogni piccolo attimo… Non sapeva quando e se qualcuno, la avrebbe strappata dal suo sogno meraviglioso… Quindi più passavano le ore e più si rendeva conto che ogni attimo avrebbe potuto essere l’ultimo.

Si truccò un po’, su quello non aveva dubbi, odiava farlo e lo avrebbe fatto solo per essere in ordine, più che altro nella speranza di farsi notare dal biondo vampiro. Sapeva che lui era solito andare al Bronze, quindi, a meno che, proprio sta sera, non avesse deciso di fare altro…. Solita e proverbiale sfiga Samanthiana … lo avrebbe visto.

Ma che fare??? Non poteva scoprirsi, e soprattutto, Buffy ancora non aveva deciso bene che cosa voleva dalla sua vita di supereroina-salva-popoli-afflitti-dal-male, quindi più di tanto non le era concesso. Ci mancava solo il fatto di fare ingelosire la cacciatrice… brrrr!!! … Aveva dalla sua solo la bugia che aveva sentito molto parlare di lui… Un’altra delle sue cazzate eheheheh,  quindi poteva almeno fingere curiosità. Poi le aveva salvato la vita!!! Sarai molto riconoscente Sammy hihihih…

Certo gli animi degli altri, verso Spike, non erano dei migliori, quindi probabilmente si sarebbero tenuti a distanza… Ma a lei non sapeva nulla di nulla, no????

S: Ok ragazza, un modo lo troveremo, per ora preparati.

Finì di passarsi un po’ di rimmel sulle ciglia, e si pettinò i lunghi ricci neri. Beh non era sicuramente da buttare via, quindi magari qualche chance… Seeeeee… Uff ok, staremo a vedere…

B: Io vado tra qualche minuto arriverà Xander per accompagnarvi al Bronze, Down!!!! Mi raccomando non fare tardi che domani vai a scuola!!!! E soprattutto fai la brava… - alzando gli occhi al cielo

D: Non ti preoccupare uff – disse in tono scocciato la ragazzina – starò con Willow e Sam. Non farò nulla di male… - si girò con il broncio e si diresse al piano di sopra. Doveva ancora finire di prepararsi.

S: Non ti preoccupare, ci saremo noi – le disse per rassicurarla

B: State attente anche voi, mi raccomando… io vado – si incamminò verso la porta con fare sicuro

S: Sei proprio la cacciatrice, mia cara Buff… sei grande ragazza… - Buona caccia Buffy

La cacciatrice aprì la porta, fece un passo nella strada buia, poi si voltò a guardarla. Era seria, sicura di sé, piena di quella forza che la contraddistingueva. Era bella e fiera con i suoi capelli biondi raccolti in una coda e il suo giacchetto di pelle nero.

S: Ora capisco davvero perché tutti ti amano Buff

B: Grazie – le sorrise entrò nel buio della notte definitivamente e chiuse la porta alle sue spalle.

S: Sei grande cacciatrice…

Si sentiva sicura a sapere che c’era lei a vegliare su di loro, l’unica al mondo e in tutti i mondi che avrebbe potuto farlo. Magari Bush al suo fianco avesse avuto gente come lei… da molto tempo tutto sarebbe finito nel migliore dei modi. Gente che lotta con la fierezza nel cuore, e con la forza di un ideale giusto… Salvare e proteggere dal male, le persone che ami.

La teneva nel cuore, tutte le cose che aveva passato la avevano resa una persona migliore. Buffy era cresciuta di fronte a mille avversità, e le aveva sempre superate nel migliore dei modi. Era cambiata, vero, ma rimaneva sempre e comunque, la “migliore amica” dei suoi sogni.

S: In bocca al lupo Buffy, anche se so bene che non hai bisogno di fortuna – disse sottovoce e si incamminò verso la stanza al piano di sopra.

D: Sempre la solita – parlava da sola mentre si infilava un paio di orecchini e si guardava allo specchio – mai una volta che si fidi di me!!! Sempre le solite figuracce!!!

Sam la osservava, e si mordeva la lingua per non farle una ramanzin, avendo dalla sua mille giustificazioni sul comportamento della sorella. Ma lei non doveva sapere niente…

S: Si dio mio… ma come è difficile!!!!

S: Down?

D: Ah scusa Sammy, stavo parlando da sola. – le disse voltandosi a guardarla – E’ che mia sorella non perde mai occasione di farmici rimanere male!!!

Aveva il muso tipico, della ragazzina arrabbiata. Sam le sorrise e le si avvicinò.

S: Dai non fare così, è perché si preoccupa per te!per tutte le volte che ti sei messa nei guai!!!! Tipo quando molto candidamente ti stavi per far mordere da un vampiro scemo… era pure brutto dio mio!!!!! Almeno un signor-figo-denti-aguzzi che ne so!!! Per poi non parlare di tutte le altre…Uff

Le si accostò e la osservò da vicino, mentre finiva di prepararsi. Era molto bella… Chi avrebbe mai pensato che non era umana, ma solo frutto di un rituale di qualche pazzoide???

S: Che ne dici se diamo una ritoccatine qua e là?? – le disse con fare complice

D: In che senso??

S: Aggiustiamo il trucco e tiriamo su i capelli eheheheheh, ti faccio diventare miss universo!

D: Wooow!!!! Siiiii,! Alla svelta, prima che arrivi Xander – le sorrise raggiante all’idea e si sedette di fronte allo specchio.

In qualche modo era riuscita a ridargli il buon umore, e se ne compiaceva. Mentre la truccava e le sistemava i capelli, non riusciva a far a meno di immaginare che quella potesse essere sua sorella. Si la avrebbe voluta proprio come lei. Con quella voglia di vivere, e quella luce tutta speciale negli occhi. Non si era mai resa conto di quanto avessero reso piacevole il suo personaggio, era troppo impegnata a stare dietro ai mille casini di Buffy, e soprattutto agli occhi tristi di Spike, doveva ammetterlo, per accorgersi di lei. Praticamente Down era stata trascurata, non solo dalla Scooby, ma anche da tutto il mondo che li aveva sempre osservati dal teleschermo. Lei, era stata la capobanda, e solo ora si rendeva conto di quanto si fosse sbagliata.

D:  Vorrei che mia sorella avesse un po’ di tempo per fare queste cose con me – i suoi occhi erano lucidi, si sentiva sola

S: Quando tutto sarà finito, vedrai che potrai stare in santa pace e goderti tua sorella – cercò di confortarla, ma sapeva che non ci sarebbe riuscita.

D: Si… Ma quando? – la timida domanda non era diretta a lei, ma a tutto quello che accadeva ogni giorno… probabilmente Down stava parlando con Dio…

S: Non lo so …. Mi space tanto piccola.

Sam, riprese a sistemarle i capelli e decise, che nonostante tutto, non aveva le risposte da darle.

Nella notte il suono del clacson dell’auto di Xander, fu provvidenziale per ridonarle il sorriso. Willow apparì poco dopo sulla porta sorridente e rimase colpita di fronte alla vista di Down.

W: Ma come siamo belle!!! – disse facendole un inchino

D: Vero??? Tutto merito di Sam!!! – la baciò sulla guancia e la strinse forte, poi si diresse verso la strega per osservarla un po’.

Sam arrossì e camminò  verso le ragazze. Erano bellissime tutte e due, e Willow, anche senza un filo di trucco, rimaneva la più dolce faccetta piena di lentiggini che avesse mai visto al mondo.

W: E brava Sam… vorrà dire che la prossima volta penserai anche a me – rise – oramai non ricordo quasi più come si fa

S: Non ce n’era bisogno per Down, e non ce n’è per te, siete bellissime al naturale… Tout Nature ahahahah tipica ideologia Wicca – fece una linguaccia

Corsero giù per le scale, spensero tutte le luci, e frettolosamente si infilarono nella macchina di Xander.

Quando il ragazzo le vide, tutte e tre insieme, belle come non mai, si sentì il più fortunato al mondo, e si compiacque del fatto, che probabilmente sarebbe stato il ragazzo più invidiato di quella serata.

X: Ok!!! Io sta sera sarò la vostra guardia del corpo, immagino che avrò un bel da fare – disse in tono austero, poi si girò sorrise e ingranò la marcia. – Andiamo a prendere Anya prima che decisa di farmi qualche incantesimo di vendetta…. Non si sa mai con lei ehehehe

Il clima era allegro, la serata si prospettava una delle migliori serate di tutta la sua vita, e Sam, continuava, immersa nella conversazione, a ringraziare l’entità che aveva permesso tutto questo.

A: Era ora!!! Oramai sono sempre quella che deve aspettare! Xander non cambierai mai!!! – disse con il broncio, mentre buttava un occhio sulle altre ragazze all’interno dell’auto.

Il suo sguardo si posò al lungo su Down, quella sera era davvero bella, e stava crescendo alla svelta.

Freneticamente si fece spazio sul sedile di dietro, causando un po’ di scompiglio tra le passeggere.

S: Ahi!!! – toccandosi il punto della testa che aveva sbattuto – demoniessa deficiente!!!

D: Sei sempre la solita!!! E fai piano no!!!

A: Praticamente mi state dicendo che sono ingrassata vero??? Comunque non è vero assolutamente, mi sono pesata oggi e ho perso anche qualcosa! - Disse con il suo solito fare da pazza

Sam a quella scena, ripensò a quando nel musical la aveva vista impazzire e dare la colpa ai coniglietti, per il fatto che cantavano tutti, e non potè fare a meno di scoppiare a ridere, era stata una delle poche volte in cui, aveva visto Anya sotto una luce positiva, di solito la detestava per la sua idiozia e per i suoi capricci.

A: Perché ridi??? Non ci credi??? Poi che ne sai tu di quanto peso o non peso io??? .- disse alterata

Più la guardava e più le veniva da ridere. Down a sua volta aveva seguito l’amica e non riusciva a smettere.

A: Che c’è da ridere!!!!!

S: Nulla!! – ma non riusciva a smettere – Scusami!!! – le scendevano le lacrime dagli occhi – Non è per te… ho ripensato ad una cosa che abbiamo visto in tv con Down prima – sempre in preda alle convulsioni gettò un’occhiata complice all’amica che avvalorò la sua giustificazione squotendo la testa in modo frenetico.

A: Ah!!! Ok Allora… - stizzita si sistemò sul sedile e diede un calcio al sedile di Xander per farlo ripartire.

Down non sapeva per quale motivo Sam ridesse, ma non potè fare a meno di sghignazzare con lei per tutto il tragitto. Willow osservava la scena divertita mentre Xander cercava di non far vedere che anche a lui le risate facevano effetto. Anya, molto innervosita dall’atteggiamento delle altre passeggere, diceva al ragazzo di guidare più velocemente.

Parcheggiarono la macchina, e quando scesero tutto apparve davanti agli occhi di Sam come il più bello dei sogni realizzati. Era tutto perfetto, tutto come lo aveva sempre osservato al di là di un tubo catodico. Si diede di nascoto un pizzicotto .. Ahu!!!… ma tutto rimase lì, così stupendamente vero davanti ai suoi occhi. C’era una fila infinita di gente davanti all’entrata, e Xander dovette farsi strada a spintoni per arrivare a parlare con il buttafuori.

Lo videro parlare con il ragazzo di colore, praticamente un armadio a quattro ante, e quando Xander indicò nella loro direzione, videro l’energumeno annuire.

X: Ok, è un mio amico, ci farà entrare superando la fila – disse mentre tornava nel gruppetto – andiamo. - ripartì

Si diressero verso la porta ed a fatica la raggiunsero. La gente si fece subito sentire per quell’ingiustizia, ma loro entrarono indisturbate all’interno del locale.

Magico! Poteva sentirne l’odore, poteva toccare quei tavoli ai quali avrebbe tanto voluto sedersi solo il giorno prima, camminò in mezzo alla folla frastornata da quella musica assordante. Tanta era la meraviglia che, si dimenticò di quanto detestasse le discoteche. La Sam di Roma, stava lasciando il posto alla Sam di Sunnydale, e questo le piaceva. Si fermò al centro del locale in mezzo alla folla che ballava, e assaporò ogni odore. La birra appena spillata, i profumi delle ragazze, l’odore aspro del sudore. Tutto era perfetto. Quello che stava vedendo era reale.

Proseguì al piano di sopra, e si trovò proprio lì, dove mille volte aveva visto i suoi attuali compagni, passare le serate. Si girò per guardare tutto e si accorse del tratto di locale, dove un giorno aveva visto Dru, convincere Spike a riprendere a bere sangue. Il pensiero la fece trasalire e si costrinse a proseguire verso il tavolo che gli avevano riservato.

Down e gli altri la aspettavano già seduti, e la osservavano mentre prendeva confidenza con il posto.

D: Ti piace??? Abbiamo solo questo ma è carino

A: No veramente c’è anche un altro locale..

X: Anya… non credo che…

A: Certo!!! Giusto troppo raffinati per quello vero???

X: No è che… - cercò di giustificarsi

W: Anya, qui si sta un po’ più tranquilli ehehehhe – disse cercando di calmare gli animi – Credo che Xander volesse solo dire quello…

Sam sapeva di cosa stavano parlando, e ammetteva in cuor suo che avrebbe voluto vedere anche quel posto, ma per il momento dovette tacere.

A: Certo certo… Un Bloody Mary per favore -.e cambiò discorso.

Sam cercava tra la folla la testa bionda di Spike, e si augurava che non avesse deciso, proprio quella sera, di fare compagnia a Buffy nella caccia. Tanto era assorta nella ricerca che non si accorse della ragazza che aspettava la sua ordinazione.

D: Sam?? Cosa vuoi?? – le chiese toccandole una mano

S: Eh?? – ritornando dai suoi pensieri – Scusa non avevo sentito c’è tantissima confusione – balbettò.

Down le sorrise e Sam ordinò un succo d’ananas… Avrebbe voluto prendere del Bourbon, più che altro per fare onore ai gusti inglesi di Spike, ma non era convinta che il suo stomaco, avrebbe potuto sopportare una cosa del genere.

W: Neanche tu bevi Sam???

S: No, alle volte ho provato, ma sinceramente il mio approccio con l’alcool non è dei migliori, poi quando sei una sportiva di professione, te ne tieni alla larga… - coatta!!!!

X: Woow!!! Che tipo di sportiva??? – le chiese incuriosito

S: Ho fatto molta Kick, molta nel senso, che ho anche gareggiato diverse volte, anche con risultati piuttosto buoni…

D: Wooow!!! – disse entusiasta – da queste parti serve sempre una buona dose di muscoli eheheheh

X: Allora, alla fine, nemmeno per sta sera posso fare io da guardia del corpo -  disse fingendo un muso

S: Hemm – ridacchiò – non lo so mica eheheheh, ieri quando sono caduta dal cielo,  - continuando a pensare alla figura di merda della sera precedente – il primo impatto è stato dei peggiori – arrossì

D: Cosa??? – le chiese curiosa

Spike: Nulla molto semplicemente, ha dato un calcio in faccia ad un mio collega ed è caduta a terra come una pera cotta. Ahahahaha – La sua voce le sfiorò le orecchie come una melodia… Era dietro di lei, e non aveva il coraggio di voltarsi. Il cuore le stava scoppiando nel petto.

D: Eccolo, sempre il solito arrogante!!! – lo guardò la ragazzina contrariata

Sam cercò di riprendersi e si girò, lottando disperatamente contro la sensazione di smarrimento e timidezza che la stava assalendo… Non devo arrossire!!!!

S: No ha ragione – rise forte per esorcizzare la vertigine che le provocava la sua figura – ha dovuto venirmi a recuperare, in mutande, fra le lapidi ahahahahaha – cercò di essere il più normale possibile, e di alleggerire la tensione. Fece l’occhietto al vampiro, che le sorrise. – Buona sera Spike!!!

X: Poteva essere sicuramente una buona serata… - disse contrariato - … prima…

D: Giusto!!!

L’aria era irrespirabile, nessuno sapeva cosa aveva fatto… la sua anima… né tanto meno lo avevano perdonato ancora…

Spike: Va bene sto andando… - fece per andare via – volevo solo controllare che Sam stesse bene e bere qualche cosa – li guardò di nuovo – lei sta bene, ho bevuto quindi posso levare le tende

X:  Da quando ti preoccupi dello star bene della gente??? – gli si rivolse in un modo che mise a dosso a Sam la voglia di dargli uno di quei pugni che aveva imparato a dare in palestra.

Spike : Ok ci si vede Sam.. – si girò nuovamente verso la scala, lei lo avrebbe afferrato volentieri per un braccio e lo avrebbe costretto a sedersi accanto a lei, già gli aveva fatto lo spazio necessario. Spike: Buona serata e fate i braviSammy ripara quel bel culetto, se si rovinasse sarebbe un peccato… mmmmm – fece due passi per andare via.

Sam arrossì e scoppiò a ridere… Tutti si voltarono a guardarla, Spike compreso.

S: Sicuramente Spike, ci tengo al mio culetto d’oro ahahahahahah

Lui sgranò gli occhi e la scrutò, gli altri, non capirono ma lui si. Lei, fu la prima a non capire, pensava che tutti avessero sentito quelle parole, ma avessero preferito non commentare per far si che se ne andasse il prima possibile.

Spike: Noi dobbiamo parlare… - fece per prenderle il braccio quando Xander lo fermò mettendosi tra loro.

X: Hai parlato abbastanza per sta sera… Sei pregato di andartene

Dio lo avrebbe ammazzato volentieri!!!! Lei voleva parlargli!!! Non desiderava altro che passare un po’ di tempo con lui!!!

S: Xander – disse alterata – non ci sono problemi – cercò di calmarsi

Spike: Un’altra volta… Ok – ringhiò in faccia a Xander con la sua faccia da demone e scese le scale di corsa. Probabilmente stava andando al cimitero da Buffy.

S: Xand… - cercò di darsi una calmata, ma le sue parole furono sibilate – quando avrò bisogno di qualcuno che mi controlli la vita ti chiamerò, promesso… ora non ne ho bisogno GRAZIE!!!

X: Tu non sai chi è quello!!! – cerco di spiegarsi lui

A: Una che non da ragione a Xander!!!! Comincia a piacermi!!! – battè le mani estasiata

D: Sam – le disse fredda – il mio racconto di oggi non era finito, Spike non è la bella persona o vampiro che sia, che credi

S: Io so solo che so cavarmela abbastanza bene, specialmente con gli uomini – proseguì indignata la ragazza. Si teneva dallo sbraitare, ma la cosa, sta volta sul serio, le risultava quasi impossibile.

W: Sam, qui la situazione è un po’ diversa… - cercò di aiutarli la strega

Sam si alzò e impietrì tutti con lo sguardo, la sua parte di donna innamorata stava saltando fuori, nonostante non volesse.

X: Quello è un demone non un uomo!!! Ha fatto del male a molte persone, anche a noi!!!

S: Ok – sempre più dura in volto – ma sono convinta che non volesse sbranarmi, e fino a prova contraria sono io che decido con chi parlare

A: Siiiii!!!! Vai ragazza fallo nero!!!! Chiedimi qualsiasi cosa!!! Ragno??? Calamaro??? Verme??? No verme no meglio lasciar perdere…

S: Non ho nulla da chiederti Anya – la fulminò con un’occhiataccia che la ammutolì - se mi scusate un momento, vado in bagno – si alzò di scatto e sventolando la massa di boccoli, si diresse verso il bagno… Se solo avesse avuto la pallida idea di dove fosse in quel marasma… Cazzo non ho mai un’uscita migliore???? Mi prenderanno per un’incontinente!!!

Mentre scendeva le scale, passò di fianco ad una coppietta che saliva al piano di sopra… stavano amoreggiando…

Ragazza: Mi piace quando mi mordicchi – disse fremente

S: anche a me piace quando mi mordicchiano eheheheh – ridacchiò

Ragazzo: Ora potremo farlo senza tutta questa confusione – e con un cenno della testa indicò il punto dove Dru aveva dato i due ragazzi in pasto a Spike… Sam rabbrividì, quella scena la aveva fatta stare male…  Dio come detestava Drusilla!!!! Stronza pazzoide criminale!!!!

Ragazzo: Un po’ di pazienza – proseguì lui – e anche per sta sera la cenetta è assicurata – ghignò macabro

Sam lo stava guardando quando lui pensò quella cosa, e rabbrividì. Lo aveva sentito, ma lo aveva anche visto tacere. Aveva ascoltato i suoi pensieri… Quello era un vampiro e voleva cibarsi di quella ragazza. Come poteva averlo sentito?? Si girò di scatto a trovare gli sguardi dei ragazzi al tavolo, e vide che stavano discutendo proprio di lei. Li guardò terrorizzata, e Willow quasi percependo il suo stato d’animo si voltò di scatto. La strega vedendo il suo sguardo si alzò di scatto

W: Cosa succede??? – Urlò per farsi sentire nella musica a tutto volume

I ragazzi si voltarono verso il punto che stava guardando Willow e videro anche loro lo sguardo spaventato di Sam.

D: Cosa sta succedendo??? – disse preoccupata alzandosi a sua volta

S: E’ un vampiro!!! La vuole uccidere!!! – gridò forte

Il ragazzo si voltò verso di lei in preda al panico, e si trasformò.

Xander senza nemmeno pensare si catapultò per le scale e prese uno sgabello per difendersi. Sam diede uno strattone alla ragazza che lui aveva tra le braccia e la scaraventò lontano. Lei gridò alla vista del mutamento dei lineamenti del suo compagno e, rialzandosi dopo essere caduta, fuggì via. Down scattò verso i suoi amici e Willow bloccò il tempo intorno a loro.

A: Will – disse riparandosi – non salteremo per aria vero???

W: Anya finiscila, ci starò attenta!!! – disse palesemente frustrata da quell’uscita infelice della ragazza – poi ora abbiamo altro a cui pensare.

Sam diede una spinta al vampiro di fronte a lei e si allontanò mettendosi in guardia. Sapeva che la sua forza non sarebbe bastata ma sicuramente avrebbe fatto il possibile. Sferrò un calcio potentissimo alla faccia del demone, e questo barcollò, poi cominciò con una combinata di calci e pugni. Mise in pratica tutti gli insegnamenti di Flavio, lui la aveva resa quella che era… come la chiamava lui, la sua “dolcissima macchina da botte”. Mentre combatteva sorrise a quell’idea, e perse il controllo della situazione. Il vampiro, che era fino a quel momento in difficoltà, le saltò addosso alla velocità di un fulmine. Si trovarono aggrovigliati, lei poteva sentire il suo odore di morte, sapeva che avrebbe dovuto essere scaltra e forte, altrimenti non avrebbe più rivisto il sole. Xander da dietro, prese lo sgabello e lo diede sulla schiena del vampiro, facendo si che questo precipitasse rovinosamente su Sam

S: Xaaaand!!!! Non sai fare di meglio??? – urlò lei, quando si sentì crollare tutto quel peso addosso

X: Oddio!! Scusami!! – disse imbarazzato

A: Sempre il solito!!! – disse la bionda strappando da dosso a Sam il vampiro e tirandolo su in piedi. Gli diede un pugno fortissimo, ma non fece altro che farlo barcollare un po’

A: Ahi!!! – disse mentre sventolava la mano dolorante.

Il vampiro la prese e la sbattè al muro facendola cadere su di un tavolino, che si spaccò sotto il suo peso. Down corse verso i pezzi di legno e ne afferrò uno, ma quando si voltò per prendere parte alla lotta si trovò di fronte un secondo vampiro che sogghignava e avanzava lentamente verso di lei.

Willow prese un calice di birra da un secondo tavolino e lo spaccò in testa al secondo demone, che barcollando si girò a guardarla. Sam nel frattempo, si era diretta verso Anya, la ragazza era svenuta, prese una gamba del tavolo rotto e corse ad aiutare Xander, terribilmente in difficoltà.

Nella corsa cadde, ma sentì una mano rialzarla, si voltò e vide Spike… Anche lui era lì!!! Li aveva osservati, ma si era reso conto che il suo aiuto era necessario, considerato il fatto che oramai i demoni erano arrivati a quota tre.

Si guardarono un attimo e si fecero un cenno di assenso con la testa. Sam ancora stava bene, dovevano aiutare gli altri.

Spike: Stai attenta! – ledisse saltando addosso al demone che stava attaccando Down e Willow. Le ragazze cercavano di difendersi e la strega stava quasi per usare la magia, quando vide arrivare Spike. Il vampiro biondo si gettò sul demone, che le stava assalendo, con un bastone appuntito in mano, e cominciò a lottare.

Sam in tanto si era gettata sul nuovo arrivato e stava disperatamente cercando di fare qualche cosa. Le ragazze osservavano la scena, e si sorpresero della foga e della forza della ragazza. Presero coraggio e si buttarono nella mischia. Down andò da Sam, Willow, cercò di aiutare Xander che appariva seriamente in difficoltà.

S: Ahhhhhhhh!!!! – urlò con quanto fiato aveva in gola quando il demone la morse al braccio sinistro. Il sangue le uscì copioso e il demone rise forte.

Spike si voltò a guardare cosa stesse succedendo e quando vide il colore del sangue sul braccio di Sam, attaccò con ancora più violenza il vampiro con il quale stava combattendo.

D: Oddio Sam!!!! – urlò nel vedere la sua amica in una pozza di sangue.

Si voltarono tutti a guardare e quello che videro fu Sam, dare un calcio fortissimo al vampiro che venne scaraventato via. La videro alzarsi correre verso di lui e trafiggerlo al cuore, con una violenza  terribile. Di lui, rimase solo cenere. Nel frattempo Spike era riuscito ad eliminare il suo demone, e si era gettato su quello di Xander riducendo anch’esso in cenere.

Sam rimase a terra, tremante, con il paletto ancora tra le mani. Il braccio le faceva malissimo e continuava a sanguinare. Era lì, in ginocchio, e respirava affannosamente. Lo sguardo perso, sul mucchio di cenere che le stava di fronte. Cosa era successo??? Non ricordava nulla del genere in quello che aveva letto! Ma, soprattutto, come aveva potuto sopravvivere ad una cosa del genere!!!! Istinto di sopravvivenza??? Forza di volontà??? Rabbia??? Cosa!! Sapeva solo che in qualche modo era riuscita a fare una cosa che fino a poco tempo fa, vedeva fare per finta a degli attori di un serial tv… Ma qui era tutto vero, e fuori dal copione che era stato scritto. Rimaneva lì, in ginocchio, a fissare i resti del vampiro e, a parte respirare, non riusciva a fare altro.

Gli altri la guardavano esterrefatti. La avevano vista impugnare il paletto con una forza e una determinatezza che, anche loro, nonostante avessero partecipato mille volte a cose del genere, non possedevano. Quasi come se tutto le fosse familiare.

D: Sam… Stai bene??? – le chiese la ragazzina con voce ancora tremante

Lentamente la ragazza a terra mosse la testa, un lieve su e giù. Lo sguardo fisso e stralunato, a fissare il mucchietto di fronte a lei.

Dei passi le si mossero dietro, li sentì avvicinarsi lentamente. Erano passi sicuri, decisi verso di lei.

Una mano fredda le si posò sulla spalla nuda, ma lei non si mosse. Continuava a rimanere così, immobile ed a farsi mille domande.

La mano rimase lì forte e fredda sulla sua spalla, quasi volesse darle conforto.

W: C… Come hai fatto a capirlo??? – le chiese balbettando la strega. Era anche lei ferita ad una mano ma non poteva vederla. Xander nel frattempo stava cercando di svegliare Anya, poteva sentirlo mentre la chiamava. Tutti la guardavano aspettando una risposta.

Il paletto le cadde dalle mani, ma non seppe proferire parola, in quel momento avrebbe solo voluto tacere e riposarsi.

Spike: Hai sentito i suoi pensieri vero??? – le disse la voce dietro di lei – lo hai fatto anche con me… - attese una risposta chiandosi alle sue spalle.

Sapeva che era lui, aveva riconosciuto il profumo uguale a quello dello spolverino, che le aveva prestato la sera prima.

Attesero qualche istante la risposta…

La sua testa si mosse ancora lievemente su e giù, mentre con la mano si asciugava la fronte. Rabbrividì ad una fitta di dolore, e la mano sulla sua spalla la strinse di più. Si stava cercando di riportarla lì, stava cercando di farle sentire che c’era.

D: Ma come è possibile??? – chiese a Willow, che guardava tutta quella scena e seguiva il discorso ad occhi spalancati.

W: N… Non lo so… - rispose la strega, cercando di capire cosa potesse averle dato questo potere

X: Forse avresti dovuto dircelo… - le disse sollevando Anya, ancora svenuta.

Sam si alzò lentamente, e Spike la sorresse. Fece qualche passo e alzò lo sguardo verso Xander

S: Forse avrei voluto saperlo in un altro modo anche io… -Si teneva il braccio con l’altra mano, mentre cercava di arrivare ad una sedia rimasta indenne. – Che mi crediate o no, non ho mai letto nel pensiero di nessuno – ora piangeva – e figuriamoci se immaginavo di poter leggere nella mente di un vampiro, - tacque un istante – Considerando poi,  che nella mia vita, fino a ieri, non ne avevo mai visto uno… - Questo fino a ieri era solo il mio telefilm preferito… - si mise le mani sul viso e cominciò a singhiozzare. Si sentiva piccola e indifesa, mai nella vita aveva avuto una scarica di emozioni così forte. Le scoppiava la testa, ed aveva paura.

Spike: Sei piovuta nel posto sbagliato bambina – le accarezzò una mano.

Il suo modo di fare colpì gli altri, aveva una dolcezza che in Spike, non avevano mai visto… Le si accostò e le scoprì il viso. I capelli le ricadevano davanti agli occhi ed era scossa dai singhiozzi. Con un lieve gesto della mano, fece si che lei potesse guardarlo negli occhi.

Spike: Sei stata grande… davvero… - le sorrise lievemente e le accarezzò una guancia spostandole una ciocca di capelli. Lo sentiva vivo accanto a lei, si perse nel suo sguardo dolce e comprensivo. Era unico nel suo genere, e una forza irrefrenabile la spinse ad abbracciarlo ed a rannicchiarsi, piangendo, sul suo petto.

Down si avvicinò lentamente all’amica, e le posò una mano sulla spalla, mentre osservava il braccio lacerato che continuava a sanguinare.

D:  Sammy, tesoro, cerca di calmarti - le accarezzò i capelli e cercò di riportarla lì tra loro. Poi rivolgendosi agli altri – Dobbiamo medicarla …

Sam non la ascoltava, stava cercando di sfogare, quell’infinita rabbia e forza che le era scoppiata dentro pochi minuti prima, e che ancora le pulsava nelle tempie.

S: So che puoi sentirmi… come ieri sera… - le parlò senza muovere le labbra

Lei annuì lievemente, e gli altri, capirono che Spike stava comunicando con lei.

Spike: Cerca di calmarti… hai dato spettacolo di coraggio Sam… poche ce l’avrebbero fatta…

S: Come vorrei che anche tu potessi sentirmi… vorrei che leggessi dentro di me. Sono poche ore che sono qui, e mi sembra un’eternità… Non capisco più nulla, ho paura di impazzire.

Annuì lentamente, porgendo il braccio a Down per far si che la potesse fasciare con un pezzo di stoffa che aveva rimediato nella cucina del Bronze.

Il tempo continuava ad essere fermo intorno a loro, Willow, preferì aspettare che si fossero allontanati dal locale prima di rimettere le cose a posto.

Spike: Ce la fai a muoverti? – la scostò dal suo petto lentamente, e lei ne sentì subito il distacco, lo guardò un po’ triste, perché quell’attimo di contatto tra loro se ne stava andando via.

S: Si… Ce la faccio – si asciugò il viso e si mise in piedi.

Si guardò intorno e vide i ragazzi che le sorridevano. Down le era accanto e la prese per il braccio sano, aiutandola a camminare, e mentre cominciarono a scendere le scale, Sam cercò ancora una volta gli occhi di Spike, che le rimanevano ancora incollati a dosso, guardavano fieri. Il suo sguardo era paterno, non proprio quello che avrebbe desiderato da lui, ma si convinse che dopotutto, non poteva chiedere nulla di più di quello che le stava già regalando. Le era stato vicino in quel momento difficile, il primo… e chissà quanti altri ce ne sarebbero ancora stati. Oramai, era parte di quel gruppo e di quel mondo, e fin quando non l’avessero riportata alla sua realtà, quella era la sua vita. Pensò a casa sua, al suo letto, alla televisione. Era tutto lontano, ma stupendosi, nonostante l’accaduto non le mancava niente… Solo la sua gatta… L’unica cosa che pensò fu, che sperava che stesse bene anche senza di lei, e le mandò un bacio attraverso lo spazio e il tempo. Scusa Ginny, ma spero di non tornare…

Xander riprese in braccio Anya, che lentamente si stava riprendendo e scese le scale con loro. Willow li seguì, ma non prima di aver regalato un sorriso a Spike. Forse lei aveva cominciato a capire, o almeno era riuscita a percepire qualche cosa di buono nel vampiro. Lui abbassò gli occhi per non far trasparire la gioia datagli da quel sorriso, e li seguì.

Uscirono dal Bronze e la strega rimise le cose a posto, e tutto, a parte qualche tavolino rotto e un po’ di cenere sparsa, proseguì come se nulla fosse successo.

Bip Bibip

D: Oh no ci risiamo!!!

I ragazzi corsero in macchina e Sam li seguì senza capire, poi ricordò la storia del cerca persone… Buffy era nei guai.

X: Questo significa che sono in più di cinque vero??? – chiese preoccupato, la serata lo aveva già messo fin troppo alla prova, e tutti erano abbastanza messi maluccio.

W: Si.. Dobbiamo darle una mano.. – sospirò sfinita – dobbiamo chiamare anche Giles???

Spike: Non credo…- rispose - per questa sera siamo abbastanza

A: Non contate su di me… ho un gran mal di testa – farfugliò la ragazza ancora intontita

D: Sicuro che non serva??? – lo sguardo di Down verso il vampiro era cambiato, e anche lui aveva capito che gli era riconoscente per quello che aveva fatto quella sera.

Spike: Sicurissimo – le sorrise

S: Io ci sono – disse passandosi una mano sugli occhi e gettando la testa sul poggiatesta del sedile posteriore

D: Ma non diciamo sciocchezze!!! – le disse seria – tu rimarrai in macchina con Anya, lontane dal cimitero – guardò Xander per vedere se aveva capito dove doveva parcheggiare l’auto, e il ragazzo annuì.

Sam alzò la testa, guardò Down, e la ragazzina capì che non era il caso di contraddirla…

S: Ok??

D: Ok… ok… ma stai attenta… sei ferita – le rispose rassegnata e tornò a guardare la strada.

S: Non preoccuparti – tornò a massaggiarsi il collo e chiuse gli occhi

Spike: Cerca di stare attenta… per sta sera ne hai avute abbastanza…

S: Tranquillo… - si portò il braccio sugli occhi e si rilassò.

I ragazzi la guardarono, Spike continuò a rimanere girato verso il finestrino ma scosse la testa in senso di dissenso…. Se dovevano avere quel dialogo speciale, perché farlo capire agli altri?? capirono perfettamente che stavano comunicando in qualche modo.

S: Molto semplicemente perché tu non mi senti biondone – sorrise e Spike la mandò a fare in culo cordialmente nel silenzio dei suoi pensieri e la cosa le strappò una risata.

Spike: potresti essere peggio di Buffy… Dio un’altra no!!!!

Gli diede un pugno sul torace, a fargli vedere il suo dissenso a riguardo, e tutti e due si lamentarono doloranti.

Spike: Peggio!!!!

S: Se lo ridici ti impaletto giuro!!! – lo guardò fingendosi offesa ma tra i due ci fu complicità di sguardi e scoppiarono a ridere.

Il battibecco divertì l’abitacolo, che alleggerì la tensione accumulata pocanzi.

Arrivarono al parcheggio dietro al cimitero, e scesero di corsa dall’auto. Anya rimase nell’auto, ma non chiuse le sicure. Lei era al sicuro, praticamente era immune a queste cose nonostante si fosse redenta. Xander corse al portabagagli e lo aprì. Ne tirò fuori ogni sorta di arma, balestre paletti, una strana pistola con i paletti inseriti come pallottole, archi, frecce  e distribuì l’armamentario. Non rimase scioccata più di tanto da quello che vide, ma non ricordava roba del genere nelle puntate precedenti…

Le capitò la balestra, e quando Spike vide la sua faccia preoccupata, le porse la sua pistola, per fare a cambio ridacchiando. Lei si limitò a guardarlo facendogli una boccaccia.

Down li osservava, e non potè far a meno di notare, che la sua amica stava decisamente meglio, nonostante la lacerazione al braccio, sanguinasse ancora. Notò che fra di loro, era nata dell’intesa, un po’ ne fu gelosa, lei non era mai stata così speciale, tutti avevano qualche cosa, e nonostante fosse la chiave, era destinata ad essere solo utilizzata dagli altri… Sospirò piano e sperò che quella che vedeva negli occhi della sua amica fosse solo simpatia verso Spike… non voleva che la ragazza si trovasse nella situazione di sua sorella…

S: Ok… - e senza ragionare nemmeno, cominciò a correre verso l’entrata del cimitero. Solo Spike la seguì immediatamente, gli altri invece rimasero turbati da quel comportamento. Pareva animata da qualche cosa di sovrannaturale, come se non avesse alcun timore di cosa l’aspettava.

W: C’è qualcosa di speciale in lei – li seguì

D: Si… - prese Xander per un braccio e si diresse verso i compagni.

Quando arrivarono non ci fu nemmeno il tempo di pensare, quello che si trovarono di fronte, assomigliava più ad un salone per banchetti che ad un cimitero. Erano una quantità indefinita, e si gettarono alla cieca nella lotta. Buffy era in difficoltà davvero, e Spike colpì alle spalle il vampiro che le stava sopra. Le tese la mano e la rialzò appena in tempo per evitarle un altro corpo a corpo.

Sam sparava senza paura i paletti e fece fuori in pochi minuti cinque non morti, ma finì presto le munizioni e dovette passare, a malincuore, al classico paletto di legno.

Willow dirigeva come al solito, con la telepatia, l’azione, da sopra al monumento più alto, e sventava tutti gli agguati rivolti ai compagni. Down era diventata molto più brava da quando Buffy l’aveva istruita, e se la cavava piuttosto bene.

Spike: Ma cos’è una convention??? – chiese urlando, mentre lottava

S: Parlano di una riunione – rispose senza pensare… sentiva tutti i loro pensieri – qualcosa di grosso dicono!!! Ouhff!! – evitò un colpo ed incenerì l’aggressore.

B: Parlano??? Io li sento solo ruggire!!!– chiese frastornata – A proposito tu che ci fai qui???? – gridò mentre faceva a pugni.

S: eheheheh non ci pensare attentaaaaaaaa!!!! – urlò

Un vampiro attaccò Buffy alle spalle, ma Xander lo incenerì appena in tempo

B: Tempismo perfetto!!! – si abbassò ed evitò l’attacco di un altro demone alle sue spalle – ufffff… questa sera straordinari… zanna bianca mi hai stufato!!!

Willow li avvertì che alcuni stavano scappando, e li guidò nella loro direzione.

Un vampiro piuttosto grosso si gettò su Sam, e le diede una gran botta al braccio ferito. La ragazza urlò dal dolore e barcollò all’indietro, fino a cadere in una fossa scavata da poco. Le fu subito sopra, e cominciarono a lottare furiosamente. Il dolore la accecava, ma lo spirito di sopravvivenza le dava la forza necessaria per continuare.

D: Saaaaaaaaaaam!!!! – corse verso di lei, ma fu attaccata alle spalle. Cadde a terra nella ghiaia che le ferì il viso.

B: Down arrivo!!!!! – si sbrigò a concludere e incenerì il vampiro con il quale stava facendo a pugni, gettandosi immediatamente in aiuto della sorella, in difficoltà.

Spike era asserragliato da tre vampiri lottava con tutte le sue forze e cercava di tenere la situazione sotto controllo. Ma per la prima volta si vide in difficoltà e la rabbia e la violenza crebbero a dismisura dentro di lui, facendo scattare la molla del demone che ancora risiedeva nel suo interno. Si trasformò e ruggendo forte si scagliò con il triplo della violenza su quelli che intralciavano la sua strada.

Xander, disperatamente, si batteva con un demone molto forte per lui. Mentre Willow cercava di tenere a bada un altro vampiro che la aveva raggiunta.

Dalla fossa, in cui era caduta, uscivano urla e ruggiti ferocissimi, la lotta alzava la terra, e Sam pensò che davvero questa volta non avrebbe potuto farcela. Si maledì per non essere rimasta con Anya. Aveva perso il paletto da qualche parte lì dentro, e a malapena riusciva a muoversi per raggiungerlo. Il dolore al braccio era fortissimo e solo l’ultimo barlume di forza la spinse a provare il tutto per tutto. Riuscì a piegare le gambe e ad incastrare il vampiro tra lei e la parete di terra, si gettò sul paletto con la furia di un’animale, ma si ritrovò immediatamente attaccata alle spalle.

S: Ahhhhhh ora bastaaaaaaaaaaaaa!!!!! – prese il paletto e mentre il demone le lacerava il collo, si girò con tutta la forza che le rimaneva e con tutte e due le mani, gli conficcò il paletto nel petto. Lo vide incenerirsi sopra di lei. Sfinita chiuse gli occhi, e con la faccia nel terreno freddo della tomba appena scavata, cadde nel profondo dell’oblio.

Fuori da dove era, sotto le stelle, la lotta continuava, si potevano udire urla e colpi, ma lei oramai non poteva ascoltare più nulla di quello che stava accadendo.

Buffy era a cavalcioni di un nemico, e lo colpiva con tutta la forza che aveva in corpo, cercando di riprendere il controllo della situazione. Cercava con lo sguardo, il paletto che le era stato strappato dalle mani, ma non riusciva ad individuare dove potesse essere. Spike, in preda alla furia del demone, distruggeva senza pietà i suoi avversari, ma pareva non finissero mai davanti ai suoi occhi. Quella sera, la bocca dell’inferno, aveva vomitato più anime di quante ne avessero mai viste tutte insieme.

Xander cercava di sfuggire gli attacchi furiosi del suo aggressore, ma la sua forza non era abbastanza per eliminarlo, quindi cercava disperatamente di prendere tempo, e di trovare una soluzione. Tutti erano impegnati e non potevano aiutarlo. Corse con quanto fiato aveva in corpo verso una cripta lì vicino e si chiuse la porta alle spalle ansimante.  Cercò di bloccarla con una lapide, ma presto si rese conto che la violenza dei colpi, del vampiro dietro di essa, era troppa per far si che il marmo potesse reggere. Si diresse verso una tomba la scoperchiò, e con una paio di colpi, distrusse la cassa di legno al suo interno. L’odore nauseabondo che ne uscì gli provocò un conato di vomito, ma si obbligò a non vomitare. In quel momento doveva salvare la propria vita vita… Forza Xand!!!

Allungò la mano dentro al sepolcro e ne trasse fuori un legno acuminato, finse di non avvertire l’odore acre del corpo putrefatto, e la sensazione viscida tra le mani, mentre si girava in direzione della porta che stava per cedere.

Willow, intanto, cercava di difendersi senza usare la magia, era terrorizzata da sé stessa, più di quanto lo fosse dall’attacco del morto vivente.

W: Ti prego tieniti!!! – si disse

Lottava con tutte le sue forze, ma sapeva bene che da sola sarebbe stato impossibile farcela, quindi invocò aiuto telepaticamente a Buffy. La ragazza avvertì subito il richiamo, ma non potè correre in suo aiuto.

B: Resisti Will!!!!! – la supplicò, e attaccò con ancora più violenza i suoi assalitori.

B: Adesso bastaaaaaa!!!! – gridò con tutto il fiato che le rimaneva per parlare, intimorendo il vampiro che le diede il tempo, lasciando un po’ la presa, di radunare le forze per toglierselo di dosso. Scattò verso il punto dove aveva individuato il paletto, lo afferrò e quando fece per girarsi lo conficcò all’interno del costato del morto vivente. Il colpo era stato un po’ debole, quindi lo sentì latrare, ma non lo vide incenerirsi. Qualcosa nello sguardo di lei cambiò, i suoi occhi si accesero d’odio e con uno scatto lento, lo trafisse definitivamente. Gettò uno sguardo intorno, proprio mentre la cenere finiva di scendere sulla terra, e vide che bene o male i suoi amici se la stavano cavando. Poi, si accorse della mancanza di Sam e Xander e li chiamò a gran voce mentre correva in soccorso di Willow.

B: Xaaaaaaaaaaaaand!!!! Saaaaaaaaaam!!! Non mollate sto arrivando!!!! – corse con quanto fiato aveva ancora in petto, e raggiunse la sua amica strega… - Oddio No!!!! – gridò terrorizzata

Quello che vide la pietrificò, la sua migliore amica era in preda nuovamente alla magia, i suoi occhi erano vitrei, i capelli neri. Teneva sollevati tre vampiri e lentamente li stava dilaniando. Lo sguardo che vide sul volto di Willow la terrorizzò… Era compiaciuta… si stava divertendo a vederli urlare.

Li vide andare in polvere uno alla volta, molto lentamente, vide la sofferenza nei loro occhi, ed ebbe paura come quando Willow per amore di Tara, aveva quesi distrutto il mondo.

Spike cercava di mettere fine alla lotta, oramai i cattivi, erano rimasti in pochi, ma la stanchezza cominciava a farsi sentire, e la notte stava volgendo al termine. Era ferito, ma lo sentiva a malapena, cercava di chiudere il discorso per poter tornare a casa e dormire.

Spike: Ora basta idiota!!! – disse furente al suo simile che lo attaccava senza sosta – E’ ora di andare a nanna!!!! – lo trafisse e si diresse verso Down. La ragazzina fuggiva da un demone il doppio di lei, e cercava di liberarsi dai suoi attacchi sferrandone altri, ma tutto era troppo grande per quel giovane corpo. Lui arrivò da dietro e lo afferrò scaraventandolo in dietro. Corse verso di lui e con sicurezza lo disintegrò.

Xander era lì ad aspettare… la porta cedette e si trovò di nuovo, faccia a faccia con il demone. Si ritrasse e con un salto fu dietro la tomba, il vampiro balzò e vi cadde dentro. Il ragazzo prendendo coraggio, gli si scagliò sopra e lo trafisse alle spalle.

X: Hai finito di fare il gradasso!!! – Urlò mentre la cenere si depositava sul corpo in decomposizione, all’interno del sepolcro. – Rest in Peace – disse mentre rimetteva la lapide sopra al sepolcro – Oggi non è un buon giorno per morire… ma per te non fa differenza…

Si voltò e si diresse zoppicante verso la luce della luna, che splendida illuminava la notte. Assaporò l’odore buono dell’erba, e vomitò fuori tutto se stesso.

Down, libera, cercava Sam… Con lo sguardo percorreva il campo di battaglia, ma non riusciva a vedere l’amica. Cominciò a correre, i vampiri erano finiti, ed ora aveva tutto il tempo per cercare.

D: Dio fa che non le sia successo nulla!!! – disse piangendo, mentre cercava tra le lapidi

Spike la raggiunse e capì subito cosa stava cercando.

Spike: La troveremo vedrai…  - sperava con tutto sé stesso di non doverla vedere morta. Quella ragazza gli era particolarmente simpatica.

D: Dio fa che non le sia successo nulla!!! – ripetè singhiozzando e continuando freneticamente a cercare.

Buffy osservava, quella che era la sua amica del cuore, mentre era invasa dalla magia nera, incredula, e insicura sul da farsi.

W: Era un bel po’ di tempo che non mi divertivo così tanto – rise

Buffy ebbe un brivido che le attraversò la schiena, quando la ragazza si voltò a guardarla con il suo sguardo nero, gelido, avrebbe voluto poter scappare lontano.

La bionda indietreggiò, sapeva che Will in quei momenti era peggiore di mille demoni messi insieme, cercò una via di fuga ma la voce della strega la fermò.

W: Ciao Buffy – sorridendo – come vedi posso cavarmela anche da sola

B: Lo vedo… - rispose titubante – ora però torna tra di noi! – La supplicò

Xander apparve alle loro spalle, e non credette ai propri occhi. Avanzò lentamente verso l’amica di sempre, e le si avvicinò con uno sguardo dolce.

X: Torna Will – le chiese sottovoce

La strega si girò di scatto e lo guardò sperduta… Urlò forte e la terra cominciò a tremare sotto i loro piedi, poi, lentamente tutto si fermò e lei cadde a terra svenuta.

X: Lo ho detto già prima – disse guardando Buffy – Questo non è un buon giorno per morire… - si chinò e a fatica raccolse il corpo privo di sensi di Willow.

Buffy li guardò andare via, e non potè far a meno di rannicchiarsi a terra e cominciare a piangere sottovoce. Quella era stata una notte lunghissima… Da sotto … ti divora

Le grida di Spike e Down rimbombavano tetre nell’aria del cimitero. Caddero entrambi quando la terra tremò sotto i loro piedi. Continuavano a chiamare. Sam, ma lei non poteva rispondere… Era lontana da lì. Quando poterono rialzarsi, ripresero la ricerca.

Ad un certo punto Spike si fermò. Senza nemmeno pensarci si gettò in una buca e scomparve nella terra. Down lo raggiunse, davanti alla fossa, esausta e quando si fermò ansimante con le mani sulle ginocchia, quello che vide la fece urlare a squarcia gola. La sua amica giaceva esanime in una pozza di sangue, con il collo squarciato.

D: Noooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! – chiuse gli occhi e gridò forte, la voce parve strozzarlesi  in gola, mentre si gettava anche lei nella terra fredda.

Uno Spike pallidissimo, la fermò

Girò delicatamente il corpo della ragazza mora, e la tirò tra le sue braccia. Piano piano risalì alla luce della luna, e la depositò sull’erba.

Down singhiozzava e guardava incredula la scena che le si parava davanti agli occhi.

D: Ti prego no!!! – non poteva credere che fosse finita così

Il vampiro le spostò i riccioli sporchi dal viso, e aspettò un po’… Poi un lieve movimento nel corpo apparentemente esanime, gli restituì il suo bellissimo sorriso. Dentro di sé, aveva ringraziato quel Dio in cui non credeva, per aver risparmiato questo dolore a tutti.

Spike: E’ viva… - sospirò

Gli altri erano arrivati e avevano aspettato silenziosamente una sentenza nefasta. Ma quelle parole diedero luce, nei volti spenti dalla lunga notte.

X: Gli indiani sono un grande popolo – disse alzando gli occhi verso le stelle – Oggi non è un buon gorno per morire… Per nessuno. - Strinse a sé Willow che ancora giaceva tra le sue braccia, priva di sensi.

Buffy si mise a sedere con il viso rivolto alla luna e tirò su con il naso. Quella notte era l’inizio, lo sapeva molto bene, ma per una volta, davvero, non si sentì sola. Guardò tutti i suoi amici lì, e ringraziò il cielo di averli mandati nella sua vita. Guardò Spike, che ferito stava prendendo in braccio Sam, e gli regalò un sorriso.

Spike: Sei stata grande cacciatrice… - pensò mentre la sua nuova anima gli ribolliva nel petto – Andiamo… - fu l’unica cosa che disse mentre girava le spalle e si dirigeva verso l’uscita del cimitero.

Gli altri lo seguirono in silenzio…quella lunga notte era finita… era ora di riposare un po’.

-o-

Continua…

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