.:: Tutto il mio mondo per te... ::.

Parte 27

29 Il gioco del male

X: Will… - con la schiena sul pavimento, cercava di strisciare lontano da lei – Ti prego…

La strega inclinò ancor più la testa… Una tigre affamata… Negli occhi un potere infinito, che si muoveva in nubi fittissime e serpeggianti all’interno delle iridi annerite dal male… I lunghi capelli corvini, lisci come lucidissimi paramenti funerei, le incorniciavano il viso, dando al suo pallore rifulgente, ancora più quello spettrale tono di supremazia. Sorrise spavalda, avanzando senza toccare il terreno… Paragonabile ad uno spettro, aleggiava a pochi passi da loro con il suo ghigno malefico e fiero… Padrona delle loro vite, conscia del suo potere, giocava con il loro terrore beandosi dell’adrenalina che sentiva affluire ai loro cuori impazziti, sotto l’influsso del folle terrore…

W: Non pregarmi piccolo uomo – rise facendo tintinnare i vetri delle piccole finestre – La fine è vicina e tu… - alzò un dito in sua direzione tagliando l’aria come con una spada affilata – Tu sarai il primo a godere della grandezza del primo male – Rise di nuovo gettando la testa all’indietro..

La ragazza rabbrividì… In silenzio raggomitolata dietro il tavolo, osservava il precario indietreggiare del fidanzato… Il cuore lanciato all’impazzata in un battito isterico, la feriva nel petto, facendole rivolare dagli occhi lacrime talmente calde, da farla lacrimare ancora di più… Lava sulla pelle, pronta ad ustionarla e lacerarla senza magnanimità. Tremante, chiusa in sé stessa e  completamente annebbiata dal panico, singhiozzava senza riuscire ad articolare pensieri… Solo un turbinio di frasi sconnesse e grida disperate nel caos della sua mente confusa. Lo vide sollevarsi da terra.. E quando la risata della strega divenne ancor più assordante, si tappò con forza le orecchie… Chiuse gli occhi per non dover guardare… Per non dover assistere a quella fine terribile che a breve sarebbe toccata anche a lei.

W: Piccoli stupidissimi esseri… - di nuovo il suo ghigno macabro su quel viso una volta appartenuto ad un’anima pura e incontaminata – Mi avete dato solo il tempo di radunare i miei eserciti… Avete permesso che tutto fosse fatto e disposto a perfezione… Ogni cosa… Il sonno indotto è stata solo la quiete prima della tempesta – sollevando il palmo della mano, trasportò il corpo paralizzato di Xander ancora più su, verso il soffitto del locale poco illuminato – Una tempesta così terribile e potente che vi inghiottirà uno ad uno!!! – con uno scatto velocissimo lo scagliò di nuovo a terra, squittendo divertita delle sue grida disperate e del suo dolore alla rottura delle ossa per il colpo inferto.

Il tracollo del ragazzo fece tremare il terreno, facendo di nuovo sgranare gli occhi alla compagna. Lo vide rantolare e, senza dare spazio alla paura, si gettò su di lui per cercare di soccorrerlo… Si voltò quando la sentì schernirla. Gli occhi inondati di lacrime, nell’interno il bagliore di un odio sopito, risvegliatosi in un istante.

W: Il demone!!! – rise – Il demone redento… Una dei componenti della piccola compagnia dell’anello, che porta avanti il ridicolo emblema della redenzione – lo sguardo vitreo, di quel nero sempre più profondo e vorticoso… Nell’interno di quegli occhi tutto l’infinito male ancestrale, vomitato dalla terra. – Cosa pensi di fare??? – di nuovo il suo sguardo fiero… Quella sicurezza che avrebbe distrutto chiunque… Anya se ne sentì inghiottita e lottò contro il disperato bisogno di piangere di nuovo… Di fuggire… Di allontanarsi da quell’essere millenario, che vestendo i panni di colei che era stata un’amica, una compagna amata e vezzeggiata, stava portando il mondo verso la nuova apocalisse.

Forte… Troppo forte per chiunque… Tutto il male accumulato nelle viscere del mondo, concentrato in un corpo già potente e ricco di energia distruttiva… Una bomba ad orologeria pronta per esplodere… Ma con tanta voglia di giocare con il dolore e la paura…

W: Vuoi combattere con me??? – sorrise quando la vide sollevarsi imperterrita – Cosa vuoi fare piccolo insulso demone della vendetta??? Tu che non hai avuto nemmeno il coraggio, di esporti davanti a coloro che chiami amici… Tu che non hai avuto nemmeno la forza di confidare il tuo segreto all’uomo che ami… Tu… - di nuovo il suo dito affilato puntato verso di lei – Tu piccola Anyanka, che hai camuffato le tue vesti, che hai finto di essere umana, cercando di nascondere ciò che sei, per rubare un amore che non meriti…

Un brivido lungo la schiena… Il gioco più subdolo, verso quel topolino che cercava di contrastare la tigre pronta a divorarlo…. Stava usando la verità per farla crollare… Per allontanarla dalla sua sicurezza, da quella forza che aveva cercato di darsi in quel momento così terribile. Si voltò verso Xander ancora disteso a terra… Incontrò i suoi occhi stupiti… Scoperta… Messa al bando di fronte all’unica cosa importante nella sua vita. Di fronte a colui che era stato l’unica fonte di forza in quella sua disperata ricerca di redenzione e di normalità. Abbassò lo sguardo e asciugando una lacrima annuì.

X: Perché??? – un lievissimo lamento da quel corpo martoriato.

W: Perché un demone non cambia, – sorrise di nuovo scoprendo delle zanne acuminate – Un demone rimane tale, anche quando finge di non esserlo.

Con le mani ancora protratte a reggere il vuoto, il vampiro osservava con lo sguardo sgranato, il punto nel quale fino a qualche istante prima era stata Sam. Gli occhi persi nel terrore, nella silenziosa disperazione di chi sa, senza ancora averne la certezza. Immobile, completamente pietrificato dalla nube di pensieri che vorticava nella sua mente, tremava fin dentro le ossa. L’aveva vista di nuovo svanire… I suoi occhi… Quegli occhi terrorizzati erano stati un segnale inconfutabile di pericolo imminente. Era andata di nuovo da sola…

Con lo sguardo ancora fisso in un vuoto che non riusciva a vedere, sentiva il panico pompargli nelle tempie… Sola… Come ogni volta, aveva scelto di andare avanti e gettarsi a capofitto nella lotta… Una lotta che inconsciamente sapeva di conoscere, ma alla quale ancora non osava dare un nome. L’aveva ancora lasciato indietro… Ad aspettare cosa??? Forse era stato l’ennesimo gesto protettivo nei suoi riguardi… Ma perché!!! Perché, se tutto quello che desiderava al mondo era rimanere al suo fianco, spalla a spalla, nel bene e nel male, fino alla fine dei tempi… Fino alla fine di quella non vita che oramai li vedeva legati per sempre…

Imbambolato, nel suo turbine di sensazioni soffocanti, osservava i palmi delle mani ormai vuoti, ancora rivolti verso l’alto… Quelle mani che con amore avevano cercato di sorreggerla l’ennesima volta, che l’avevano tenuta al sicuro in quell’ennesimo cedimento… Quelle mani che ora formicolavano nell’affluire isterico dell’adrenalina nelle vene, sentendosi sole e abbandonate.

Accanto a lui, il mago caduto a terra in ginocchio, nascondeva le mani nel viso scotendo la testa in un rinnego perpetuo della situazione disperata. Non in quel momento… No proprio ora che forse, in qualche modo, avrebbe potuto convincerla a sfuggire a quel terribile avvenimento. Tremante e in preda al terrore più profondo, gemeva evitando gli sguardi altrui… Una sentenza nefasta… Di morte… Da dare alla gente al suo fianco… Una notizia terribile da dare all’uomo che aveva appena cercato di capire… Colpa di quel maledetto vampiro… No, non sua… Di sua sorella, della sua testardaggine… Di quell’amore cieco che l’aveva spinta di nuovo sull’orlo del precipizio… Di quel baratro infinito che, probabilmente, l’avrebbe ingoiata di nuovo. Più nessuna speranza, era andata da lui, percorrendo le vie invisibili della magia. Si era scagliata in aiuto di qualcuno, ancora allo scuro della gravità della situazione.. Di quel terribile mostro che la stava attendendo a braccia aperte… Colpa di sé stesso e del suo non voler svelare a pieno quell’infausto segreto… Colpa del suo timore, della sua continua e stupidissima iperprotettività… Come al solito aveva sbagliato… L’ennesimo errore della sua vita, e anche questa volta la persona a pagare, sarebbe stata l’unica davvero importante… L’aveva cercata per riaverla, e inconsciamente gliel’aveva servita su di un piatto d’argento…

Terrore, sgomento nelle persone raccolte in silenzio… Un silenzio palpabile, scandito dai respiri affannosi di tutti i presenti… Una trepidante attesa di spiegazioni, racchiusa negli sguardi intensi di ognuno.

Osservando il vampiro cadere a terra, la cacciatrice capì… Stava di nuovo crollando quel piccolo atollo di pace… Quel mondo che con i denti e la forza della disperazione aveva cercato di costruire. Si voltò a guardare il pallido viso di sua figlia… Un regalo del cielo, che mai avrebbe saputo aspettarsi… Che mai avrebbe creduto di poter ricevere… Osservò il suo viso contratto nell’agitazione e lo stomaco le si strinse nel petto… Un dolore sordo che la fece gemere  qualche istante, prima di voltarsi di scatto verso il fratello della vampira… Solo lui era davvero a conoscenza di ogni cosa… Solo lui aveva le risposte da dare a tutti, se poi non fossero già così nitidamente scritte in quelle lacrime che repentine, cominciavano a defluire dalla piega delle sue mani.

J: Perché ha fatto di nuovo Houdinì??? – mugolò cercando di alleggerire almeno un po’ quel freddo devastante che sentiva tagliargli la pelle… - Vi prego…

Nessuna risposta, nessuna reazione… Tutto come se nessuno avesse interrotto quel silenzio terribile… Solo il respiro accelerato della cacciatrice, il fruscio della discesa della piccola Down dal letto e i singhiozzi sommessi di quell’uomo che ben conosceva, ma che ora appariva solo la fioca ombra di sé stesso. Cominciò a capire… Da prima una leggera sensazione di oppressione nello stomaco… Poi piano, piano il terrore di una sottile e inaspettata conoscenza. Un tuffo al cuore… Non solo il magico viaggio sulla bocca dell’inferno… Quel viaggio, che dopotutto gli aveva permesso di riabbracciare la sua migliore amica… Negli sguardi attoniti dei presenti una rivelazione silenziosa, ma talmente forte da apparire ed essere avvertita come un grido disperato… La bocca dell’inferno si stava aprendo in qualche modo… Qualcosa di terribile e troppo potente anche per loro… Aveva vissuto in prima persona le loro storie… Assaporando sulla sua pelle, la stoicità di quel vampiro, che ora a pugni serrati, sedeva a terra come un fantoccio di cartapesta…

La cacciatrice… La donna più forte mai conosciuta… Mille volte si era detto che avrebbe amato davvero una donna così… La sua forza, la sua temperanza… La sua piena padronanza di sé stessa anche di fronte all’abnegazione dei suoi desideri più reconditi… La osservò avvertendo di nuovo quella stretta dolorosa nello stomaco… Una bambina impaurita… Lei che non aveva mai mollato, nemmeno quando aveva visto morire l’uomo che amava… Di colpo lo sguardo verso Angel… Dio come erano cambiate le cose da quel copione rassicurante… Nulla di tutto quello che aveva vissuto nella finzione scenica si stava rivelando realtà… Spike non era morto… Spike non era mai riuscito a sentirsi dire ti amo da quegli occhi così verdi… Non ne aveva avuto bisogno… Una fanciulla stupenda lo aveva salvato da una fine terribile… Una fine che forze però stava comunque arrivando a prenderli tutti… Era scritto nei loro occhi.

W: Non fare quella faccina da cerbiatto tradito – lo schernì giocando con un tono melenso impostato nella voce – Alexander vero??? – si colpì la fronte scuotendo la testa corvina – Scusami, con i nomi di voi umani ho sempre avuto dei seri problemi – alzò le spalle avanzando ancora un po’ nella sua levitazione – Ho qualche vago ricordo di questa ragazzina insulsa che mi ha prestato il suo corpo…

X: Non permetterti di parlarne così – cercò di risollevarsi ma una fitta al costato lo fece di nuovo crollare a terra gemente.

W: Ohhh – rise – Abbiamo un altro eroe!!! – battè le mani in segno di scherno – Vuoi venire a prenderla??? La rivuoi??? – con l’unghia affilata si lacerò il volto facendo defluire un rivolo di sangue. Rise di nuovo quando vide Xander iniziare a piangere… - Sai… Io ricordo bene i nomi dei miei figli… - roteò lentamente su sé stessa voltandosi a guardare il demone ancora immobile nella sua disperazione – Uno ad uno… Anche quando questi mi rinnegano – sorrise con un ghigno agghiacciante – Sono un po’ come il vostro Dio… Migliore del vostro Dio… Non abbandono i miei figli… Li cerco… Li bracco… Li inseguo fino a riportarli a me… Tutti… Nessuno può dimenticarsi di me… - rise osservando il tremito sommesso che percorreva il corpo della ragazza – Ma loro non mi dimenticano… Sono pieni del mio “amore” , saturi del mio abbraccio infernale…

Anya: Io non sono quella che dici – con uno scatto la donna oscura fu su di lei e le sollevò il viso.

Il gemito sommesso del ragazzo a terra, fece scoppiare in lacrime Anya, ormai definitivamente scoperta. Il suo viso era mutato in quello del demone che aveva voluto celare a tutti… Nel volto di quel mostro che aveva deciso di dimenticare…

W: Sai Alexander… Andrew non è scappato… - la donna si irrigidì cercando di voltare lo sguardo, per non far vedere ancora, il suo volto trasfigurato all’uomo che amava – Cosa c’è… - rise – Non vuoi far sapere all’uomo che dici di amare, che non sei stata in grado nemmeno di fare una semplicissima magia??? – rise ancora più forte, facendo tremare le mura del negozio… La ragazza fu strattonata e lanciata a terra come un fuscello… Lacrime, solo lacrime di disperazione infinita… Cercò rifugio negli occhi di quell’uomo che pochi minuti prima aveva detto di amarla, e il cuore si infranse di nuovo… Il gelo… Il pregiudizio… La collera… Anche quando il mondo stava per crollare, non c’era spazio per un forse… Per un po’ di comprensione…

W: Vedi figlia mia??? Questi sono gli uomini… Esseri inetti e privi di spina dorsale… - Si voltò verso il ragazzo – Esseri pronti a rinnegarti… A dimenticare… - levitò verso di lui – Non puoi negare che un demone da grandi soddisfazioni – storse la bocca in un’espressione sarcastica – Odo ancora i tuoi gemiti di piacere, quando ti scaldavi nel letto a quel corpo dannato… - Xander si voltò disgustato… - Vedi figlia mia…

Anya: Basta!!!!! Non sono figlia tua!!!! – il ghigno sardonico la fece chiudere in sé stessa – Sono cambiata… Ho provato a cambiare…

W: Ohhh!!! Certo che ci hai provato… Ma sei comunque mia figlia e capirai…

S: Certo che è figlia tua… Ma sarai tu a capire qualcosa… Capirai ben presto, che i figli possono arrecare tanto dolore – in un istante due fiere si fronteggiarono, erette nella loro forza e determinazione, sfoderando le zanne acuminate in un ghigno di sfida…

G: Sai cosa sta succedendo vero??? – un lieve movimento della testa, che portò i suoi occhi ad infrangersi in quelli ancora sgranati del vampiro. Lo stesso suo sguardo terrorizzato, la stessa consapevolezza profonda. L’altro annuì. – Si è risvegliato… - Il gemito del biondo in piedi alle loro spalle fu solo in parte avvertito. Solo loro, legati da quel profondo amore per la stessa donna… Così diverso, ma così infinitamente grande da stringerli nella stessa disperazione – E lei si è gettata tra le sue braccia…

B: Willow… - un leggero sussurro rotto dai tremiti – Willow si è svegliata, allora non avevo sbagliato…

Angel osservò il pallidissimo viso della cacciatrice e sentì un gran freddo accapponargli la pelle… La lunga attesa era stata spezzata, e ora, davanti a loro, si prospettavano momenti terribili.

Down chiuse gli occhi cercando di non scoppiare a piangere… Forse in qualche modo aveva cercato di cancellare quel giorno nefasto… Aveva cercato in ogni situazione di esorcizzare la paura di quel risveglio, tenendolo in un angolo della sua vita, lasciando il tutto alla stupida speranza che forse tutto avrebbe potuto risolversi in un altro modo.

G: Lei non sa… Non sa che sta facendo il suo gioco… Non sa che lui la cerca da almeno quattro secoli… - il vampiro dai capelli biondi, strinse i pugni emettendo una muta domanda con quegli occhi velati di terrore

Sophie: Non possiamo rimanere qui!!! – gridò balzando giù dal letto – Se è vero che Willow ha ripreso vita, allora sappiamo già dove andare!!! – Gli occhi del mago la gelarono lasciandola ammutolita

G: Ci sono cosa che forse non sapete… Cose che nemmeno lei sa… Ci sono cose che vanno dette prima di fare qualsiasi cosa… In modo tale da riuscire ad avere piena coscienza della situazione disperata…

J: C’è qualcosa che può rendere più disperato il risveglio del The First??? Dio!!! Una volta ci ridevo su queste scene!!! – osservò il vampiro ancora immobile nel suo stato di disperazione

G: Non sono scene… E’ stato soltanto un gioco ben architettato… - ora guardava quegli stessi occhi blu, che nell’altro si erano calati a guardare il terreno… Gli occhi dello stesso uomo, solo con un’altra vita alle spalle, un’altra anima e un’altra personalità…

J: Odio quando fai la sibilla Giul… Comincia ad essere chiaro!!!! Non abbiamo tempo da perdere!!! – sbraitò serrando la mascella in uno scatto d’ira… Paura… Terrore profondo negli occhi di qualcuno calato in una situazione non completamente sua… Trascinato per sbaglio, in una dimensione terribile che avrebbe potuto risucchiarlo per sempre e soprattutto distruggerlo… Un uomo forte, pieno di vita, ma sull’orlo del crollo di fronte all’assurdità in cui era stato catapultato.

G: Queste dimensioni sono state legate perché qualcuno lo ha fatto di proposito… Quel qualcuno è un male ancestrale, che una donna quattrocento anni fa ha relegato lontano dal mondo al quale apparteneva – silenzio e respiri accelerati.. Attesa di una rivelazione che probabilmente avrebbe finalmente diradato tutta la nebbia che era calata sulle loro vite. – Quella donna era mia sorella…

Angel: Sam??? – chiese ad un filo di voce vincendo il blocco che l’agitazione aveva messo alle sue corde vocali.

G: Non Sam… Arial… - Spike si riscosse dal torpore con un colpo della testa… Un’altra assurdità… Un’altra follia che avrebbe ulteriormente intricato le cose.

Spike: Non riesco a capire… Avete sempre asserito di essere fratelli!!! Quattrocento anni??? Cosa sei tu!!! – protratto in avanti a carponi a terra, sovrastava il ragazzo ora raggomitolato in sé stesso come un bambino indifeso… Ancora lacrime… Tante, calde e sincere…

G: Sono un fratello disperato, che vaga da quattrocento anni nella sua immortalità… So cos’è la solitudine… So cosa vuol dire non essere capito dalla gente che ti circonda – queste parole erano per lui – So cosa vuol dire camminare da solo alla ricerca di qualcosa… Di qualcuno… Un affetto incondizionato… - abbassò la testa nascondendo il viso nelle ginocchia ripiegate sul petto…

Spike: Cosa sei…

G: Sono l’unico discendente di una dinastia di maghi… Una dinastia di un popolo immune alla morte naturale… Quello che voi chiamereste un elfo… - gli sguardi stralunati e sconvolti degli altri lo fecero sorridere divertito.

J: Non basta essere nel set della mia fiction!!! Ora anche sul set del Signore degli Anelli!!!! – alzò gli occhi al cielo frustrato

G: Questa battuta l’avrò sentita un milione di volte - sorrise – Anche la piccola Sam cercò le orecchie a punta fra i miei capelli – tristemente asciugò una lacrima malinconica – Questo comunque non conta… Quattrocento anni fa, persi mia sorella nello scontro con un demone… Il primo demone, Azaroth…

B: Che nome è Azaroth??? – alzò gli occhi al cielo completamente afflitta

G: Ha tanti nomi cacciatrice… Qui ama farsi chiamare The First…

J: Cosa??? – con le mani alla testa cominciò a camminare avanti e dietro – No vi prego non ci capisco nulla!!! Il mio mondo non ha queste cose!!! Le recitiamo e basta!!!

G: E’ qui che ti sbagli amico mio, - in un rapido movimento del viso infilò i suoi occhi verdissimi, ormai arrossati dalle lacrime, in quelli così azzurri dell’altro – La magia… I demoni… Nel nostro mondo sono sempre esistiti, almeno fin quando mia sorella, sacrificando sé stessa, è riuscita a far risucchiare da un vortice dimensionale la causa di tutto…

D: Mandandolo qui??? – disse ancor più leggermente. Il lento annuire di Giulian, fece scoppiare il finimondo.

B: Avete liberato il vostro mondo infettando il nostro??? Siete stati voi la causa di tutto il male subito per anni!!!! – roteò su sé stessa infierendo sull’uomo con uno sguardo disperato e crudele – Avete rovinato le nostre vite per salvare le vostre!!!

G: Non… - cercò di proseguire

Sophie: Gesto eroico!!! Allora faremo in modo di mandare le cose al contrario!!!

Angel: Non voglio crederci…

Odio, rancore… Una massa di sensazioni che cominciarono ad assalirlo in sproloqui furenti ed indignati… Fu come smettere di respirare… Attaccato come un mostro, da coloro che ancora non sapevano la verità.

G: Non è così!!!! – gridò chiudendo gli occhi – Questa dimensione era vuota!!! Una landa di desolazione e priva di vita… - abbassò la voce quando capì di essere di nuovo ascoltato – E’ stato lui a creare ogni cosa… E’ stato il vostro Dio…

Spike: L’inferno…

G: Si… L’inferno… Tutto il vostro mondo nasce da un subdolo gioco del male… Un male intenzionato a vendicarsi… - osservò l’attore immobile davanti a lui – Anche voi siete state sue pedine… Non so come, ma ha sentito la rinascita di mia sorella in Samantha… Ha atteso e macchinato in modo tale da riuscire a creare un varco tra i due mondi, per muovere dei sosia speculari e agire in modo da attirarla…

D: Tutto questo è assurdo!!!

G: Non è assurdo, almeno non secondo i canoni di potenza del primo demone… Quando lei ha fatto il salto, stava cominciando a riacquistare i suoi poteri… E’ stato il suo amore per Spike a far scattare la molla… - Il vampiro lo osservò attentamente con tristezza – Si… E’ stata lei a voler venire da te…

J: No… Ditemi che non è vero…

G: Si… E questo spiega anche perché le due realtà si sono distaccate… Voi non eravate più importanti, almeno non per ora… Il gioco era fatto e lei aveva la chiave per liberarlo da questo mondo che lo imprigiona…

B: Si ma lei ha vinto…

G: No Buffy… Lei non ha vinto la guerra, solo la una semplice battaglia… E questo a lui è andato più che bene, perché ora sa che tramite lei può liberarsi e ritornare padrone degli universi…

Sophie: Io non c’ero ancora… Ma da quello che ne so è stata davvero grande… Ce la farà anche sta volta e nessuno di noi si tirerà in dietro per darle una mano!!! – un veloce sguardo a tutti per avere conferma

G: Non sarà così… Contrastarlo prima per lei era molto più facile… Ora no… - Di nuovo quegli sguardi attenti e disperati. Nascose nuovamente il viso fra le ginocchia – Oramai è infetta del suo sangue dannato… L’amuleto non le risponderà…

Un turbinio di nuove sensazioni… Poteva sentirle scorrergli sotto pelle, come tanti piccoli serpenti di elettricità. Il suo potere era aumentato a dismisura e ora, il contatto con le auree dei presenti era inevitabile. Paura, panico che riuscivano a mischiarsi con la sua disperazione, invadendolo e soffocandolo disperatamente. Strinse la presa sulle gambe sentendosi afflitto da quel nugolo di sentimenti impazziti nelle vene, fin quando non avvertì una forza e determinazione talmente forti da lenire quel dolore asfissiante che lo stava lentamente distruggendo.

B: Noi ci saremo… Se non ce la farà da sola i saremo noi… Aiuteremo lei e chiunque sarà in pericolo… - di nuovo la cacciatrice, accanto a lei due vampiri si ergevano potenti e determinatissimi. – Ci riprenderemo anche la nostra Willow… Abbiamo sventato mille apocalissi, lo faremo anche sta volta…

Il braccio rassicurante del vampiro lo aiutò a rimettersi in piedi e si trovò di fronte la squadra al completo pronta a partire… Tanto potere in quegli sguardi, amore, forza, determinazione… Delle sensazioni che riuscirono a ridonargli almeno un po’ delle speranze perdute… Avrebbe taciuto il seguito… D'altronde nulla era più importante di quella sorella che aveva aspettato per secoli.

B: Tu James rimarrai qui con Down… - i ragazzi provarono a parlare ma fu interrotto dalla sua espressione ferma – Hai impersonato Spike, ma come potrai ben capire non sei lui… - sorridendo sarcasticamente inclinò la testa ad indicare l’altro che ancora sorreggeva Giulian – E anche tu sorellina sarai molto più al sicuro qui… - Di nuovo il tentativo di ribattere – No… Non ho intenzione di perdere altro tempo.

Li videro correre giù per le scale e udirono il tempestivo tonfo della porta. Entrambi contrariati si guardarono all’unisono.

D: La figlioletta se la sono portata però!!! – sibilò indignata

J: Beh… Lei è un vampiro…

D: Si ma non credo possa fare miracoli nemmeno lei – sbuffò ancora

J: E io che sono un uomo??? Cosa dovrei dire??? Mi hanno trattato alla stregua di una ragazzina sedicenne!!! – alzò le braccia al cielo avvicinandosi alla finestra per guardare fuori

D: Beh… Non ti offendere – ridacchiò – Ma non è che tu sia molto avvezzo a queste situazioni… - di nuovo la sua risatina argentina da dietro la mano.

J: Briciola!!! Non è il caso di infierire su un pover’uomo già abbastanza screditato no???

D: No, no, per carità – di nuovo quel lieve suono di divertimento

J: Ok… Lasciamo perdere – roteò gli occhi – In questa casa c’è un po’ di nutella???

Anya: Sam!!! – finalmente una luce di speranza in quella situazione così terribilmente tenebrosa

S: Tranquilla bambina – sorrise – Uscite… Io e la signorina faremo quattro salti…

La ragazza provò a risollevarsi, ma il gesto meccanico del primo male, la spedì contro il bancone del locale. La vampira si voltò di scatto quando la udì gridare.

W: Nessuno andrà da nessuna parte – sorrise con il suo ghigno infernale – Siamo una grande famiglia figlie mie…

S: Io sicuramente non sono figlia tua – rise – Ho una bella storia alle spalle signorina sfregiata, e dalle ultime scoperte, anche un paio di famiglie ben proliferate…

W: Veramente da quello che ben ricordo, entrambe le tue famiglie, stanno marcendo sotto terra – rise quando vide il bagliore di odio negli occhi della vampira – E un fratello praticamente acquisito, non lo chiamerei famiglia – di nuovo quel ghigno terrificante di supremazia. – Soprattutto quando questo fratello non racconta le cose come stanno davvero…

S: Non ti permetto di nominarlo!!! – con uno colpo nel vuoto schiaffeggiò il viso della strega che si voltò di lato, per il gran colpo infertole con la magia… Questa rimase immobile non mutando espressione… Sempre quel terribile sorriso stampato sulle labbra.

W: Vedi Samantha… Ci sono persone che nascondono segreti – lentamente tornò a guardarla attraverso quei vorticosi pozzi neri – Segreti alle volte inconfessabili, dettati dall’egoismo… - Sam strizzò le pupille già ridotte ad uno spiraglio felino, cercando di capire – Persone come il nostro demone della vendetta, che ha tenuto nascosto ai suoi amici e all’uomo che amava il suo piccolo e tragico segreto… - Sempre quel maledetto sorriso…

S: Tenuto nascosto??? – rise – Forse a gente che non l’avrebbe capita – strizzò un occhio in direzione della ragazza di nuovo in lacrime –  A quelli che l’avrebbero additata come un mostro… Io già sapevo tutto… - alzò le spalle osservando il viso stupito di Anya e godette dello sguardo contrariato della strega nera – Io non ho pregiudizi mio caro demone impiccione – rise di nuovo del bagliore d’odio negli occhi dell’altra – Io me ne frego dei pregiudizi… So guardare oltre…

W: Anche oltre il fatto che tuo fratello avrebbe potuto anticipare la tua ricongiunzione con il tuo adorato vampiro??? – osservò il mutamento d’espressione della vampira e si avvicinò di un po’ cominciando a levitarle attorno, come un felino con la sua preda – Sai guardare anche oltre la sua gelosia e possessività??? – con un’espressione scettica strinse la distanza che le divideva – Anche oltre le sue menzogne per dividerti dal tuo Spike??? Non credo… – abbassò la testa continuando a guardarla… - Quante menzogne mia piccola Sam… Quante cose dette solo a metà…

Samantha non capì… Rimanendo immobile, seguiva con la testa le parole che il demone le faceva fluttuare attorno… Stava giocando con lei, con il suo amore per quel ragazzo di cui si era sempre fidata…

S: Ti ho detto di non nominarlo… - ringhiò a testa bassa

W: Non lo sto nominando… Mai fatto il suo nome vero??? – si voltò a guardare Xander ancora disteso a terra… Questi non rispose. – Vero???? – con un movimento della mano lo scaraventò contro una libreria… Il gemito del ragazzo echeggiò nel frastuono di libri e scaffali caduti, come il grido disperato di un animale agonizzante – Uomini… Esseri inferiori…

Anya corse nuovamente verso di lui, ma una forza invisibile la immobilizzò all’istante. Volteggiando nell’aria, ricadde a sedere sul bancone, completamente paralizzata.

W: Sto parlando con le mie figlie – sorrise in direzione del demone – Non voglio essere interrotto da nessuno…

S: Forse non mi sono spiegata – alzò la testa di scatto tramutando il volto in quello del vampiro – Io non sono tua figlia!!!!

Sophie: Non posso crederci… - alzò le mani al cielo in un gesto di frustrazione – Non è possibile che vada tutto storto!!!!

B: Non è colpa mia se questo trabiccolo fa i capricci!!! – gridò dando un calcio all’auto ferma sulla strada – Andremo a piedi!!!

Spike: Ma così ci metteremo un anno!!! – ringhiò furibondo

B: Non possiamo nemmeno cercare un meccanico no??? – con un’espressione sarcastica indicò il cielo buio – Dovremo correre… - afferrata la lunghissima spada lucente dal sedile posteriore, si lanciò sulla strada buia, finendo immediatamente inghiottita dall’oscurità che la notte aveva indotto.

Angel: Al massimo moriremo di infarto per strada – ridacchiò

Spike: Se muori d’infarto preparati a subire una raffica di calci nel culo ok??? – rise – Muoviamoci!!! – di corsa i tre vampiri seguirono senza altre esitazioni la cacciatrice.

Giulian rimase immobile avvolto nei suoi pensieri… Solo, nel bel mezzo di quella cittadina ormai deserta, che dormendo beata, non immaginava nemmeno lontanamente cosa stava accadendo… Qualcosa di grande e terribilmente malvagio si era svegliato… Un male oscuro e ancestrale, pronto a divorare con le sue fauci fameliche, ogni cosa… Soprattutto ogni anima…

Avvertiva chiaramente nell’aria la nefasta energia distruttiva pronta ad esplodere, in qualunque momento il demone avesse voluto.

Si guardò intorno… Quel mostro era riuscito a creare un mondo tutto suo, nel quale scorazzare e seminare terrore… Quel terrore del quale si nutriva avidamente e senza scrupoli… Aveva dato a quel mondo una storia, una vita sua… Proprio come il loro Dio… Li aveva spinti a credere anche in quel Dio, in quel Dio così lontano da quel luogo fatto solo di finzione… Un gioco architettato fino nei dettagli… Un gioco fatto solo per richiamare lei… Sua sorella… La causa della sua prigionia…

Si chiese in quale modo fosse riuscito ad interagire con il loro mondo, scegliendo le persone giuste da ricreare e soprattutto da muovere in quel telefilm scritto a due mani con quell’ignaro sceneggiatore… Troppa perfezione, troppa cura nei dettagli… La solita vendetta da servire fredda??? O solo il puro gusto di vederla schiacciata sotto l’influsso dei suoi sogni più puri???

Mille domande… Milioni di domande alle quali non avrebbe potuto dare risposta se non parlando con lui… Lui… Quel demone maledetto che voleva ancora strappargliela… No… Non l’avrebbe permesso. L’avrebbero distrutto insieme, anche se questo voleva dire distruggere anche il suo teatrino di fantocci di cera… Sam sarebbe stata libera, e a consolarla ci sarebbe stato James…

Con tutte le forze radunate anche per merito della magia, la vampira sferrava colpi al volto della strega fra le sue gambe. Accecata dall’ira, dalla furia, colpiva senza tregua il volto di quel demone terribile, che si stava prendendo gioco di lei.  Le sue risate incessanti, nonostante il supplizio inferto al suo corpo, le davano ancora più energia… Uno sfogo smisurato, dettato dalla rabbia e la repulsione verso quel qualcosa che giocava impunemente con le loro vite.

S: Cosa hai da ridere!!!! – di nuovo un pugno… Più forte di tutti gli altri… Avvertì lo schiocco della rottura del naso e godè, ma solo fin quando non avvertì ancora la sua risata.

W: Cosa vuoi fare uccidermi??? – il rivolo di sangue scuro dal naso, annebbiò ancora di più la vista di quella vampira che ancora non si era nutrita – Vuoi uccidere la tua amichetta strega??? – il bagliore di terrore negli occhi della ragazza lo fece ridere di nuovo. – Sai perfettamente che questo non è il modo per liberarti di me… Uccidimi dai… Avrò altro di cui servirmi – di nuovo la risata che le gelò la pelle.

Senza rendersene conto, stava solamente martoriando il corpo di quell’amica che invece dovevano a tutti i costi salvare. Saltò all’indietro trascinandosi disperata lontana da lui… Niente, non avrebbe potuto fare niente, almeno fin quando quel maledetto essere non fosse uscito dal corpo di Willow.

Lo vide risollevarsi con il suo ghigno sardonico, e distolse lo sguardo nel momento in cui vide la mano della strega posseduta, salire al naso e rimetterlo a posto. Lo schiocco dell’osso le fece stringere gli occhi e rabbrividire.

W:  Vedi mia piccola vampirella – sorrise con il suo fare melenso e accattivante – Ci sono cose che non si possono risolvere… Voglio raccontarti una storia… Lontana nel tempo… Una storia che forse sai, ma solo in parte piccola mia….

Il grido della strega riecheggiò nel negozio come una minaccia di morte, e quando avvertì le sue mani sulle sue tempie, chiuse di nuovo gli occhi e cadde nel buio.

Silenzio… Quel posto così familiare… Quella solitudine così profonda e devastante, che già conosceva a perfezione.

TF: Ci fu un tempo, in cui tutto questo posto era vuoto… - la voce del demone le parlò attraverso quell’oscurità profonda e melmosa - Solitudine… Buio profondo e inviolabile… La prigione che qualcuno decise per me… - Guardandosi intorno cercò di carpire il luogo di provenienza di quelle parole – Un qualcuno che tu conosci bene vero??? – Di nuovo quell’intonazione agghiacciante e perversa -  Silenzio per centinaia di anni… Quattro secoli per la precisione… Quattrocento anni, che in questo silenzio possono contare un’eternità… - Sam strinse gli occhi cercando di capire, cercando di far suo quel momento e stringere un qualsiasi legame, con quell’entità sconosciuta – Poi d’un tratto il silenzio fu rotto dal vagito di un neonato… Qualcosa di lontanissimo, paragonabile ad un sogno nella follia della solitudine…  - avvertì quel lieve suono provenire da molto lontano – Carponi in questo buio asfissiante, l’ho seguito… Ho camminato tantissimo, rischiando di impazzire… Di dimenticare il mio nome, la mia forza, la mia essenza… Mi sono trascinato in questo baratro oscuro per moltissimo tempo, tanto che il vagito lentamente si era trasformato in una risata argentina di bambina – Sam scosse la testa… Nulla di quello di cui stava parlando aveva un senso per lei – Ho continuato, imperterrito nella mia curiosa follia… La risata si è tramutata in lacrime, grida… Non più una bambina… Un’adolescente, una donna… Il suono sempre più vicino… Poi d’un tratto un piccolo spiraglio di luce… Un buco in quel nero ossessionante… Da principio non ho capito… Mille congetture, domande silenziose in quel baratro di pazzia che mi aveva avvolto… Ho deciso di capire… Scoprire chi fosse e soprattutto dove portasse quel microscopico passaggio… - Ancora più buio – Ho tagliato una vena del mio polso e ho lasciato che il mio sangue defluisse copioso e si insinuasse in quel microscopico spiraglio… Una parte di me ha attraversato il varco e ti ha trovata… - di nuovo quella risata lugubre e potente che le fece tremare le membra – Sei stata tu ad aprire il varco piccola strega… O meglio… Quella parte di te che non ti appartiene completamente… Quella parte di te che ha sconfitto la morte per tornare… Quella maledetta strega bionda che ha deciso di vivere di nuovo, non pensando così di darmi una seconda possibilità… - La ragazza finalmente capì, cercò di parlare ma le parole le morirono in gola strette dalla morsa dell’angoscia… Quel demone chiamato Azarot… Quel mostro che quattrocento anni prima era stato la causa della morte di Arial… Di nuovo la maledetta risata colma di gioia – Una seconda possibilità capisci??? Quella che non avrei avuto se lui non avesse fatto in modo che lei tornasse – Di nuovo le domande silenziose nella testa di Sam – Quello che chiami fratello - rise – E’ lui, che ha permesso tutto questo… Facendo un giuramento magico di fronte al mare…

S: C… Cosa… - Giulian la causa di tutto…

TF: Ha giurato di non fermarsi… Di continuare a vivere… Di lottare contro qualsiasi cosa pur di riaverla al suo fianco…

S: Non vedo cosa ci sia di male… - sorrise commossa – Ha fatto una cosa bellissima…

TF: Certo… Se non fosse che era completamente a conoscenza, che il ritorno di Arial e dell’amuleto, avrebbero lentamente indebolito la barriera che mi costringeva qui – di nuovo la risata nefasta.

Giulian era a conoscenza del pericolo??? Suo fratello sapeva ogni cosa e non gliel’aveva detto…

TF: Già… E’ per questo che non ti ha permesso di tornare – rise – Ed è anche per questo che voleva riportarti via… Ed è anche per questo che ora finge ancora… - Una sibilla infernale, che si divertiva a giocare con lei e la sua mente – Ci fu un tempo in cui questo luogo non aveva forma né vita… Poi un giorno mi fu data una seconda possibilità…

S: Questo lo hai già detto – ridacchiò cercando di esorcizzare quel momento terribile che la vedeva completamente in balia di quell’essere ancestrale.

TF: Ho studiato la tua vita… L’ho resa un inferno… - rise quando la ragazza gemette finalmente a conoscenza della verità

S: Sei stato tu!!! Tu hai giocato con i miei cari!!! Tu li hai fatti morire!!!

TF: Ho scoperto le tue debolezze, e ho creato qualcosa di talmente bello e grande da farti perdere la testa… - Di nuovo quella sensazione di gelo di fronte alla cruda verità – Ho mosso una pedina per fare in modo che ogni tuo desiderio fosse messo su pellicola… Ho scelto personalmente i miei burattini, ricreandoli fedelmente in questo mondo… Dandogli una vita, una storia – rise beffardo delle lacrime dolorosissime della ragazza, quelle rivelazioni stavano facendo crollare tutto quel piccolo mondo nel quale era riuscita a ricominciare la sua vita… – Piccoli esseri insignificanti, completamente ignari dei miei giochi… Amo giocare con i miei figli… Perché qui, bene o male, lo sono tutti… Chi più e chi meno…

S: Spiegati!!!! – gridò fra le lacrime già a conoscenza della risposta

TF: Questo posto si è popolato solo sette anni fa… Quando ho capito che era il momento di muovermi… Ho preso quei personaggi che avevi cominciato ad amare per via della tua solitudine, e li ho resi veri… - Gemendo la ragazza si coprì gli occhi – Bambina mia… Ho creato uno Spike tutto per te – rise – Una Down da vezzeggiare e coccolare… Gli ho dato la stessa vita che nel tuo mondo era solo finzione e tu hai seguito il mio piano, attivando i tuoi poteri e catapultandoti di qua… Sei stata portentosa…

S: Smettila ti prego!!! – il viso racchiuso tra le mani, e il corpo sconquassato dai singhiozzi

TF: Finalmente sei arrivata, e ho lasciato andare il tuo mondo… E’ per questo che le due storie si sono distinte – sospirò – perché oramai avevo la certezza che tu fossi la chiave per liberarmi, e il mondo dal quale provieni in questo momento non ha importanza… Me l’hai confermato definitivamente quando hai attivato l’amuleto… Non pensare… Ho dormito sogni tranquilli perché sapevo perfettamente che saresti tornata… - Tacque un attimo come per riflettere su qualcosa – Ammetto di non aver mai per nemmeno un attimo pensato, che sarebbe stato quell’idiota di vampiro a fare il grande passo…

S: Non parlare così di lui!!! – ringhiò riemergendo dalla nicchia delle mani – Non ti aiuterò mai a fare nulla!!! Sia chiaro… Io ti combatterò fino alla morte!!!

TF: Oh… E’ qui che ti sbagli vampirella… Il tuo legame con lui ti ha indebolita – rise ancora più forte lasciandola di nuovo senza fiato – Il tuo legame con il tuo bel principe azzurro, ti ha completamente allontanata dalla luce – ghignò nella sua invisibilità – L’amuleto non ti risponderà più…

S: NON SFIDARMI – digrignò i denti ringhiando in un sorriso di sfida

TF: Distruggeresti il tuo Spike per distruggere me??? – la ragazza sgranò gli occhi finalmente capendo ogni cosa – Oh… Perché è così che andrà – rise – Io e lui siamo una cosa sola… Io e tutte quelle persone con le quali ha trascorso momenti magnifici – rise – Giulian lo sa…

Uno scossone terribile la fece crollare prima di poter rispondere. Di nuovo la caduta vorticosa, poi il viso tanto amato… Stordita si guardò intorno… Loro… La sua famiglia era giunta per venirle in soccorso… La sua famiglia… Il suo amore… Cercò il volto niveo dell’ex amica e lo trovò ghignante ad un lato della stanza… Qualcuno l’aveva colpita e scaraventata lontano, interrompendo così quel contatto mentale che l’aveva imprigionata… La fissò stringendo le pupille e riducendole a due fessure feline…

S: Io farò di tutto per aiutarli…

J: Biscotti al cioccolato… - mugolò con il boccone in bocca – non saranno paragonabili ad un buon barattolo di Nutella, ma sicuramente fanno il loro effetto…

D: Non pensi che dopo esserti divorato una scatola di quelli, prenderai una decina di chili???

J: No… Cmq ho carenza d’affetto e la cioccolata è un buon antidoto alla depressione – le sorrise

D: Si ma dopo non potrai dire che Angel è grasso – rise

J: Piccola – tacque assumendo un espressione fiera – Il giorno che David avrà il mio fisico… Il mondo finirà per la vera apocalisse…

D: Mmmm… Allora potresti cominciare a preoccuparti – storse la bocca – Ne sta scoppiando una proprio ora… – osservò lo sguardo stralunato del ragazzo e scoppiò a ridere di nuovo quando lo vide ripiegare con cura la busta dei biscotti e allontanarla da sé.

J: Pensi che non ce la faranno??? – osservò il volto della ragazza divenire serio e aspettò una risposta – Sinceramente…

D: Non lo so… Hanno vinto un sacco di volte, ma il fratello di Sam… Giulian… Mi ha messo una strana agitazione addosso…

J: Ammetto che c’è riuscito anche con me…

D: Non deve essere stato bello scoprire di essere stato una pedina del primo male vero???

J: Ci credi che ancora non ho capito nulla di tutta questa storia??? Cioè… Io dovrei ringraziare quel mostro famelico per avermi fatto diventare un sex simbol??? Naaaa Non credo che lo ringrazierò mai…

D: A stare a sentire è merito suo però…

J: Allora lo dovrei strozzare per lo stuolo di ragazzine urlanti che cerca di strapparmi i vestiti per strada!!! – storse la bocca disgustato

D: Si chiamano fans – ridacchiò – Sono quelle che ti fanno vivere in una bella casa e con una bella macchina lussuosa…

J: Si ma sono anche quelle che mi gridano nelle orecchie ogni giorno, e mi assalgono quando vado a farmi una passeggiata al mare – scosse la testa – Non che non le capisca… - soddisfatto si guardò i bicipiti statuari facendo ridere di nuovo Down – Che c’è da ridere!!!

D: Da queste parti non faresti effetto – ridacchiò – abbiamo già il nostro biondone palestrato…

J: Sinceramente??? Rivoglio le mie fans… - abbassò gli occhi tristemente – Anche Sam era una di loro… Poi è diventata un’amica insostituibile…

D: Quando ne parli ti brillano gli occhi… – sorrise - Come vi siete conosciuti??? – il ragazzo ricambiò il sorriso ad occhi bassi passandosi timidamente una mano nei capelli un po’ arruffati

J: A questo punto potrei dire per magia… E’ entrata nella mia vita portando quel soffio di allegria in più… Una ragazza stupenda che mi ha insegnato che anche a quaranta anni si può fare i ragazzini…

D: Quaranta anni??? Tu hai quaranta anni???

J: Per la precisione ne ho quarantuno – sorrise arrossendo per lo sguardo d’ammirazione della ragazza… Quello stesso sguardo che aveva visto mille volte negli occhi delle ragazze che lo seguivano ovunque nel mondo.

D: Spike è un vampiro… Ma tu hai davvero dell’incredibile…

J: Il successo aiuta anche in questo, e magari la vecchiaia è stata clemente con me…

D: Io non parlo solo del tuo aspetto James… Anche del tuo modo di fare… Sei ogni minuto di più una bella sorpresa – sorrise – Mi spiace solo di aver scoperto una bella persona come te, in questo momento così terribile… - abbassò lo sguardo per non far trasparire la sua disperazione…

J: Deve essere brutto dover rimanere sempre ad aspettare vero??? – le posò una mano sul braccio

D: Si… Specialmente quando sai che forse non li rivedrai più… - si voltò per non far vedere una lacrima che stava nascendo dai suoi occhi.

J: Al diavolo!!! – si alzò di scatto facendola sussultare con l’inaspettato rumore della sedia – Non siamo degli eroi come loro, non abbiamo facoltà al loro pari, ma come porta attrezzi possiamo essere utili!!! – inforcò la strada della porta

D: Scusa, cosa vuoi fare??? – chiese timidamente appropinquandosi dietro di lui

J: Voglio partecipare quando prenderanno a calci nel culo quel burattinaio pazzo… - si voltò facendole l’occhietto – Ho qualcosa in sospeso con lui anche io… - le sorrise

D: Buffy ci ucciderà…

J: Alla cacciatrice ci penso io… - proseguì fuori dalla porta entrando nel fresco della notte

D: Cosa farai le batterai le ciglia e cercherai di incantarla con il faccino da bravo bimbo??? – rise affrettandosi dietro di lui

J: Credi che non funzionerà??? – arricciò il naso

D: Non credo… Già ci ha provato Spike – rise scuotendo la cascata di capelli castani

J: Mmmm… Ci sono chitarre al Magic Box??? – la ragazza sgranò gli occhi allibita

D: No perché???

J: Ok, troveremo qualcos’altro da spaccarle in testa – risero insieme proseguendo il loro cammino sulle strade ormai deserte.

D: Sai cosa stiamo facendo vero??? – seguì con la coda dell’occhio, il viso determinato dell’uomo che proseguiva imperterrito al suo fianco – E se dovessimo non farcela??? Bene o male questa è una guerra non tua…

J: Questo non è proprio esatto… – sospirò increspando le labbra in un sorriso un po’ incerto – In questo momento, ci sono persone alle quali tengo davvero, che stanno sfoderando le unghie senza risparmiarsi… E dopotutto… - scosse la testa in una lieve risata – Vorrà dire che per una volta nella vita, non avrò solo recitato nel fare qualcosa di buono….

Il primo male rimaneva a terra, con il suo ghigno terribile stampato sul volto e con sguardo fiero, osservava tutte le persone radunatesi per contrastarlo. Tutti piccoli esseri temerari, che speravano invano di arrestare il suo potere smisurato. Il corpo di quella piccola strega insulsa era per lui un rifugio sicuro. Non avrebbero mai fatto nulla per ferirlo ancora, anche se la cosa era comunque poco importante per un essere come lui, fatto solo di energia mistica. In caso di dipartita del suo ospite, avrebbe semplicemente migrato altrove…

TF: Ci siamo tutti… - guardandosi meglio intorno scosse la testa divertito – Scusate… Anche io posso sbagliare – rise – Manca qualcuno, ma avverto i suoi passi nel buio… Presto non ci sarà più da aspettare nessuno… - si mise a sedere sfidando con il suo sguardo fiero i vampiri e la cacciatrice – Avrò tutto il piccolo drappello inquisitorio al mio cospetto…

Buffy rabbrividì… Terribile osservare il rivolo di sangue sulla pelle bianchissima della sua migliore amica… Come un serpentello purpureo, nasceva dal naso tumefatto, fino a morire sulle sue labbra carnose. Osservò attentamente anche il taglio ancora sanguinolento sullo zigomo… Volse lo sguardo quando avvertì il suo ghigno soddisfatto, come una gelida lama sulla pelle.

TF: La cacciatrice – sorrise – Colei che porta sulle spalle tutto il male del mondo… Colei che si erge sulle forze del male per contrastarle… – ridacchiò - Come ci si sente ad aver creato una creatura diversa dai canoni prefissati per tutta una vita??? Come ci si sente ad aver creato un piccolo ibrido dannato, pronto a divorare il mondoin qualsiasi momento???

Sophie: Sta parlando di me??? – sorrise beffarda – Dovrei sentirmi onorata vero??? – la gomitata severa del padre l’azzittì di nuovo.

TF: Oh si cara… – il suo sorriso gelò l’aria sulla pelle dei presenti – Parlo di te e di quella madre terrorizzata dalla tua situazione – si asciugò un po’ di sangue e ne assaporò avidamente il gusto salato, davanti agli occhi disgustati degli altri – Di quella madre indecisa su cosa fare della tua vita… Di quella cacciatrice continuamente in lotta con sé stessa per cercare di non distruggerti.

B: Zitta!!! – gridò brandendo la lunga spada. Di nuovo la sua risata agghiacciante pronta a schiacciarli in ogni momento… Quel terribile senso di supremazia, che pareva non abbandonarlo mai… Gli occhi di Buffy si empirono di terrore e voltandosi di scatto all’indietro, cercò disperatamente il volto di Sophie. Un segreto mai rivelato, se non a qualcuno giunto in un momento di profonda debolezza… Scoperta e messa al muro da qualcuno di così subdolo, da volere la sua fine, lontana da coloro che giuravano di amarla e si fidavano di lei…

Madre e figlia si guardarono socchiudendo gli occhi… Un dubbio che per tanto tempo le aveva tenute a distanza… Lo sguardo della ragazza si indurì, avvertendo la veridicità delle parole di quell’essere maledetto… D'altronde ne era sempre stata a conoscenza… Sua madre non si era mai fidata a pieno di lei… Aveva sempre visto in quella figlia inaspettata un’eventuale nuovo problema, un nuovo nemico solo momentaneamente addormentato, da combattere e distruggere alla prima occasione… Aveva lottato per conquistarsi la sua fiducia ogni istante di quel poco tempo che aveva avuto a disposizione, cercando disperatamente uno spiraglio in quel cuore indurito dagli eventi… Aveva combattuto per quell’amore incondizionato di madre, che lei non aveva mai avuto il piacere di assaporare… Aveva cercato di essere come quella maledettissima madre aveva sempre desiderato fosse, sbattendo ogni volta però, contro quel muro di sospetti che le aveva comunque tenute a debita distanza l’una dall’altra. Nonostante il loro indissolubile legame di sangue, erano sempre rimaste la cacciatrice e la vampira…

Chiuse gli occhi serrando la mascella per non esplodere dalla rabbia che quella nuova certezza le aveva indotto, quando avvertì il contatto di una mano rassicurante sulla spalla. Si voltò e incontrò gli unici occhi che erano sempre stati pieni di amore e comprensione… Suo padre… Quel vampiro con l’anima che aveva sempre creduto in lei, nonostante i rimbrotti e le battute sarcastiche… L’unico che davvero l’aveva sempre trattata come una figlia e non come un mostro, anche quando l’aveva schiaffeggiata davanti a tutti… In quegli occhi scuri e profondi, lesse tutta la comprensione e l’amore che sin dal primo giorno li aveva legati… Esseri simili, rinnegati dal mondo, e alle volte, troppe volte, anche da quella donna che avrebbe dovuto amarli più di ogni altra cosa…

TF: Oh si… - sorrise rimettendosi in piedi e accentuando il tono falsamente comprensivo – Un piccolo drappello di persone che fingono di amarsi – il gemito della cacciatrice accentuò l’increspatura soddisfatta sulle sue labbra – Tanti piccoli guerrieri ricoperti di luridi stracci…

Angel: Cosa stai cercando di fare!!! – gridò avanzando in maniera incerta, verso quella donna dagli occhi vorticosi e terribili.

TF: Il mio principe oscuro!!!! – battè le mani estasiata di fronte al viso mutato del vampiro – Il mio adorato Angelus – l’uomo si bloccò di scatto avvertendo un dolore sordo nello stomaco – Il mio povero piccolo demone dannato… - rise – Quanto male può fare una maledizione – scosse la testa amareggiato – Può ridurre un condottiero impavido ad un povero relitto sofferente…

Spike: Ho capito a quale gioco stai cercando di giocare – sorrise alzando il sopracciglio – Ma non credere che ci riuscirai…

TF: Eccolo lì… L’altro capitano d’armata ridotto all’ombra di sé stesso per amore di una donna – osservò il viso candido della ragazza ancora tra le braccia dell’uomo – Non tu vampira – rise – Un’altra donna… - sorrise – La solita impavida cacciatrice pronta a calpestare chiunque pur di apparire pulita agli occhi di pochi insulsi amici – Sorrise in direzione di Xander ancora riverso a terra… - Quegli amici pronti addirittura a rinnegare un amore, solo perché incapaci di accettare la diversità – rise

B: E’ ora di farla finita… - ringhiò avanzando con la spada protratta verso il corpo dell’ex amica, ma fu rispedita immediatamente indietro da un gesto della mano di Sam. La cacciatrice si voltò furente – Perché!!!!

S: Perché non servirebbe a niente… - il demone proseguì il suo discorso a Spike, come se nulla l’avesse interrotto.

TF: Avresti potuto conquistare il mondo – sorrise – Ma siamo ancora in tempo…

S: Non hai più tempo – sorrise arricciando il naso – Il tuo tempo è finito da un pezzo…

TF: Parli proprio tu??? – rise forte facendo scuotere nuovamente le mura del negozio – Cos’è, un nuovo gruppo di comici d’avanguardia??? – indicò ridacchiando uno ad uno tutti i presenti. – Un demone che finge di non esserlo… - Tutti si voltarono in direzione di Anya che immediatamente nascose il viso tra le mani, per non dover assistere ai loro sguardi interrogativi – Un gruppo ben assortito di vampiri che fingono di essere dei buoni samaritani e una cacciatrice talmente intrisa di male da non riuscire ad amare nemmeno sua figlia??? – di nuovo la risata, ancora più forte – Permettetemi di dirvi che potreste tirare su un bellissimo spettacolino… - si voltò di scatto verso la porta – Ohhh… - battè le mani contenta - Ora ci siamo davvero tutti… Anche l’ insulso mago pronto a calpestare tutti per giungere al fine ultimo del suo unico scopo – fece un inchino di fronte all’apertura della porta. Il tintinnio familiare della campanellina d’ingresso, fece voltare gli altri che immediatamente incrociarono gli occhi vitrei di Giulian – I miei ossequi mister O’Neill…

Le due persone camminavano a passo spedito nelle strade buie della città… Uno stranissimo freddo pareva avvolgerli, rendendo il loro respiro palpabile… Piccoli agglomerati di vapore acqueo che li anticipavano di qualche centimetro ad ogni passo…

D: Fa troppo freddo… - il ragazzo annuì impercettibilmente proseguendo senza parlare – Ho uno strano presentimento…

J: Io lo chiamerei più un sentore di morte imminente – il gemito della ragazza lo fece sorridere – Dovresti essere abituata a queste cose piccola…

D: Si ma preferisco sempre vederla in maniera positiva…

J: Allora guardala così… Stiamo dimagrendo e facendoci i muscoli delle gambe, con un bel freschetto sulla pelle mentre facciamo footing – scosse la testa schernendosi da solo per la terribile idiozia appena detta

D: E il nodo allo stomaco??? – chiese timidamente

J: Mmmmm indigestione da biscotti al cioccolato??? – risero insieme

D: Spero di poterne mangiare una scatola domani mattina!!! – alzò gli occhi al cielo come in un’ipotetica preghiera verso quel Dio, che ora appariva così lontano.

J: Prometto di farti compagnia – le cinse le spalle massaggiandola per allontanare il freddo che pareva essersi impossessato della sua pelle

D: Ok… Poi palestra e sauna – risero ancora accelerando il passo… Qualcosa stava per accadere, e loro sarebbero stati lì per aiutare in qualunque modo possibile, le persone che amavano.

La scarica di energia luminosa attraversò la stanza come un fulmine, passando a pochi centimetri dal corpo di Sophie, prontamente balzata all’indietro. Il corpo del demone attese con il suo solito ghigno il colpo e, senza neanche cercare di reagire, venne scagliato con una potenza mai vista, contro il muro alle sue spalle. Il riverbero dell’esplosione fece chiudere gli occhi a tutti i presenti del negozio, che cercarono in qualche modo di ripararsi dall’energia sprigionatasi dalle mani del mago.

G: Sono stanco di giocare… Tu verrai distrutto e questa volta per sempre…

Silenzio… Un silenzio fatto solo di respiri affannati ed incerti. Lentamente riaprirono gli occhi e quello che videro li lasciò ancora più senza fiato. Il primo male, sedeva con le gambe incrociate a poca distanza dal muro sul quale era stato scagliato… Il sangue scendeva copioso da una nuova ferita inferta al sopracciglio, rendendo ancora più mostruoso il sorriso soddisfatto delineato dall’increspatura innaturale delle labbra…

TF: Finalmente ho il piacere di rincontrati – si passò una mano tra i capelli arruffati come per cercare di rimettersi in ordine – Sai perfettamente che tu non sei in grado di contrastarmi – rise – Non lo sei mai stato, e il nuovo potere che hai rubato ai tuoi simili, non ti aiuterà…

Giulian con passo sicuro avanzò nel locale sorpassando senza degnare di uno sguardo il corpo di Xander… Superò la cacciatrice e la sua famiglia, arrivando di fianco a sua sorella e al suo compagno…

G: Io no… Ma c’è chi può farlo per me… - sorrise indicando senza guardarla la vampira ancora abbagliata dal fascio di luce precedente

TF: Sai perfettamente che nella sua condizione non può più fare nulla – rise sarcastico – Poi sai… - alzò le spalle – A scanso di equivoci un uccellino l’ha messa a conoscenza sui rischi dell’impresa – alzò i palmi al cielo come per indicare un’eventuale falso errore commesso.

G: E tu pensi che questo mi fermerà??? – sotto di lui un lieve ringhio cercò di attirare la sua attenzione senza risultato…

TF: Io no… Ma forse qualcun altro – rise indicando qualcosa sotto di lui

Il mago si voltò di scatto e rimase pietrificato dallo sguardo d’odio stampato sul viso trasfigurato della sorella. Indietreggiò di qualche passo e portandosi una mano al petto cercò di parlare…

S: TU!!!! – il bagliore furente degli occhi della ragazza gli strozzò qualsiasi parola in gola – Chi sei tu per decidere per me!!!!

TF: Amo il lato oscuro dei miei figli – sorrise adagiando il mento sui palmi delle mani

S: Chi sei tu per decidere per tutta questa gente!!!!

B: Posso sapere cosa sta succedendo!!! – gridò rimettendosi finalmente in piedi

Spike: Sam!!! – la chiamò con gli occhi fuori dalle orbite… Qualcosa in quello sguardo pieno d’odio lasciava trasparire un terribile segreto

G: Io sto decidendo per il bene di tutto l’universo!!!! – balbettò indietreggiando ancora

S: Sacrificando le persone che amo??? No piccolo insulso stronzo!!!! Non ti farò fare il condottiero delle cause perse!!!! Non fin quando sarò in vita io!!!

Angel: Sacrificando chi??? – guardò terrorizzato la compagna e la figlia

TF: Sacrificando voi… – squittì sarcastico

G: Tu non capisci!!!! Non sono reali!!!! Sono sue creazioni infernali!!! – la cacciatrice vacillò pericolosamente.

S: Ah si??? Allora io avrei fatto sesso con un fantasma???? OK!!!!! Mi tengo il mio fantasma!!! E tu vai a fare il prete da un’altra parte!!!!

G: James è reale!!!! Spike non esiste!!!

Sophie: Oddio!!! Non ci sto capendo più niente!!!!

TF: Mio piccolo ibrido – rise – c’è poco da capire…

Sophie: Non chiamarmi così!!!!! – si scagliò su di lui ma il semplice gesto di un dito la scaraventò all’indietro. La cacciatrice fu subito su di lei per soccorrerla, ma la figlia la scansò con un calcio. – Tu stai lontana da me!!!

B: Sophie!!! – gridò con gli occhi imperlati dalle lacrime

G: Avrai di nuovo la tua vita… Ogni cosa tornerà al suo posto!!!!

S: Questo è il mio posto!!!!! – si scagliò su di lui con tutta la rabbia accumulata. Caddero a terra, cominciando a lottare senza sosta. – Non nel tuo cazzo di congrega prosciugata!!!

G: Ahhhh Sam ti prego ragiona!!! – l’afferrò per i capelli cercando di allontanarla da lui

S: Sto ragionando verme!!! Ora farò ragionare te!!!!

Spike: Oh mio Dio!!! Cosa stai cercando di fare!!!! – ringhiò verso il demone ancora nella sua posizione di spettatore soddisfatto…

TF: Sto rimettendo le cose al loro posto – sorrise inclinando la testa di lato.

Con un balzo il vampiro fu sopra di lui, sferrando un attacco micidiale al corpo della giovane donna posseduta.

B: Sophie, ti prego non crederle!!! – con lacrime caldissime che le rigavano il volto avanzava verso la figlia ancora riversa con la schiena a terra – Non è vero!!!

Sophie: Oh si che è vero!!! – le fauci spalancate in un ringhio crudele – Tu non ci hai mai accettati!!! Non hai mai capito nulla di noi!!!

B: Angel ti prego!!! – quando si voltò a guardarlo morì dentro l’ennesima volta… Uno sguardo freddo e privo di emozioni, ad enfatizzare le parole di quella figlia che la stava rinnegando.

Angel: Abbiamo fatto qualsiasi cosa pur di farci amare da te… Abbiamo mutato le nostre vite, cercando di sopire la nostra natura ogni singolo istante, solo per te – la cacciatrice scosse la testa come per allontanare anche solo il suono di quelle parole così dure

Sophie: Ti abbiamo servita e riverita cacciatrice!!! – di nuovo quel profondo roco rigetto di bile – Nella speranza di essere anche solo per un attimo accettati!!! – raggomitolata su sé stessa, con la testa racchiusa fra le ginocchia e le mani, Buffy singhiozzava disperatamente.

X: Non ti permetto di parlare così a tua madre!!! – cercò di risollevarsi contrastando il dolore sordo delle ossa spezzate – Non sei nemmeno degna di chiamarla così!!! - La vampira si voltò accecata dall’odio..

Sophie: E chi può dirmelo??? Tu??? – rise – Chi sei tu??? Solo quel ragazzo inutile nemmeno in grado di amare la sua compagna???

X: La mia compagna non è un demone – guardò con crudeltà il volto paonazzo di Anya – Quella che ho sempre amato, non ha a che fare con queste cose…

Anya: Io sono quella che ti è stata accanto per tutto questo tempo… - l’uomo scosse la testa gelido come una montagna

X: No… Tu sei quella che mi ha mentito in tutto questo tempo…

La risata terribile del primo male riecheggiò tra le mura del Magic Box come un grido di vittoria. Il corpo di Spike fendette l’aria venendo scagliato con forza sulla porta del negozio. Tutto tacque, solo la sua risata gracchiante e piena di gioia a martoriare le loro anime.

TF: Ci sono momenti in cui ogni muro di bugie cade, e il veleno si riversa sul mondo come un’epidemia… - senza toccare il suolo si tirò in piedi ergendosi davanti ai loro occhi in tutto il suo potere – Un’epidemia di verità… Pronta a distruggere i falsi reggimenti del bene – di nuovo quel fragore metallico dalla gola dannata – Nessuno è immune da me… Perché tutti sono intrisi del mio sangue… - alzò una mano in direzione del ragazzo che atterrito sentiva scoccare la sua ora.

S: No… No no no!!!! – si alzò di scatto dal fratello, cercando disperatamente di batterlo sul tempo

TF: Ci sono momenti in cui le barriere cadono e un semplice pensiero viene ascoltato – il grido di Anya si sollevò sulle loro teste come un’ultima sentenza di morte.

Tutti si voltarono e quando Sam ricadde a terra abbrancando il vuoto, il primo male riapparve accanto a Xander con il suo ghigno sadico.

TF: Non sarai una gran perdita – lo afferrò per una gamba trascinandolo a sé.

B: No ti prego nooooooo!!!! – Sophie chiuse gli occhi cominciando a gridare dal terrore. Spike immobile allungò una mano per cercare di afferrare la donna, ma questi con un colpo deciso, fece vibrare il corpo inerme del ragazzo fra le sue mani. Un colpo secco accompagnato da un terribile e indimenticabile frantumarsi d’ossa.

Anya cadde a terra gridando con tutte le ultime forze rimaste e il vampiro dai capelli neri ringhiò al cielo il suo grido di vendetta.

Gli occhi puntati sul corpo esanime, e sulla smorfia di dolore stampata sul suo viso ormai spento… Di colpo un bagliore e il fuoco divampare sulle sue carni… L’ultima cosa fu la corsa disperata della cacciatrice e la risata terribile del demone.

Dal nulla un bagliore purpureo invase il locale rendendo ancora più innaturale quel momento già talmente assurdo, da sembrare un allucinazione perversa di qualche mente malata.

G: Si bambina, si!!!! – si gettò su di lei, allontanandola dall’amuleto appena emerso dal suo corpo. La frustrazione, la rabbia, quell’ira cieca che l’aveva avviluppata scatenando in lei quella folle tempesta di sentimenti impazziti, aveva sciolto il nodo che lo teneva relegato all’interno della sua anima. La ragazza ricadde a terra, riemergendo dal suo stato di trance appena in tempo per riuscire a capire. Lo vide afferrare la croce di Auron e mutare il purpureo bagliore contaminato in un candido fascio di luce accecante. Capì… Capì purtroppo di aver fatto il gioco di suo fratello… Quel fratello di cui si fidava più di ogni altro, ma che alla fine l’aveva tradita nel modo peggiore… Approfittando di lei e della sua fiducia così pura e profonda…

S: Fermatelo!!!! – gridò cercando di correre in direzione del primo male, ora completamente ammutolito di fronte al bagliore accecante del bene – No, Giulian no!!!! Ti prego!!!!!

La cacciatrice si risollevò scagliandosi sul mago, con la spada alta sulla testa, questi sorrise e chiuse gli occhi prima di scagliare il fascio di luce, contro la sagoma immobile della strega dai capelli rossi. Tutto sarebbe finito come per incanto, e ogni cosa sarebbe tornata al suo posto, lasciando quel vago sentore di sogno…

Spike: Nooooooooo!!!! – il suo grido disperato si innalzò nell’aria come una freccia. – Samantha!!!!!

Giulian sgranò gli occhi, e gridò di orrore quando vide il corpo di sua sorella soccombere sotto la forza dell’energia prodotta dalle sue mani. Incrociò gli occhi terrorizzati dell’amico di Los Angeles e avvertì il contraccolpo spedirlo indietro.

D: Oh mio Dio!!!! – gridò portandosi le mani alla bocca in un gesto disperato

J: Sammy Perché!!!!!!!

Il corpo di Willow ricadde a terra in maniera scomposta, oltrepassando quello della bruna come attraverso l’impalpabile materia di un fantasma. Fu allora che la luce svanì…

S/TF: Ci sono errori che si pagano piccolo elfo da strapazzo… Quattrocento anni non ti sono serviti per capire che di fronte all’amore non si vince mai??? – la risata di Sam fu cupa e macabra – Quante idiozie si fanno per amore – ridacchiò – Avresti dovuto giocare meglio le tue carte – il corpo fu scosso da un tremito e l’espressione mutò

S: Giulian… Io mi fidavo di te…  – una lacrima e di nuovo il sussulto di quel corpo in lotta contro sé stesso

S/TF: C’è un po’ di affollamento qui dentro – rise allontanando con un colpo deciso il tocco della mano di James – ma conviveremo bene…

Spike: Oddio Sam… No scricciolo, no!!!

S/TF: Sta per nascere il sole – sorrise beffardo – I piccoli problemi dati dai corpi presi in prestito – sorrise osservando ancora i presenti sconvolti – Ci vedremo il prima possibile… Ho ancora voglia di fare due chiacchiere – storse la bocca in un ghigno sarcastico. – Andiamo cuccioletto – ridacchiò mellifluo in direzione di William – Noi siamo una cosa sola non te ne dimenticare

Il vampiro ipnotizzato dalle parole del demone si risollevò a stento, avvicinandosi lentamente a quella che era stata la sua compagna…

B: No Spike fermati!!! – cercò di avanzare ma una forza invisibile la costrinse all’immobilità

J: Spike no!!!! Non muoverti da lì!!! – la stessa forza, la stessa immobilità

Sophie: Vi prego fate qualcosa!!!!

Il lento avanzare dell’uomo lasciò tutti senza fiato, ma ad un passo dall’afferrare la mano protesa di Sam, un nuovo tremito colpì il corpo della vampira ripiegandolo all’indietro.

S: No!!! – lo scagliò lontano con un gesto malfermo della mano – Hai promesso ricordi??? – Di nuovo quelle lacrime tristi che parlavano di lei – Qualunque cosa accada, tu non devi permettergli di giocare con te – un lieve sorriso e di nuovo quel tremito disperato – Vi voglio bene!!!

Svanì nel nulla lasciando solo lacrime negli occhi di quelle persone, che in una sola notte avevano subito due perdite incolmabili.

Spike: Qualcuno l’aiuti!!! – gridò gettandosi carponi a terra – Qualcuno le dia una mano!!! Là dentro c’è ancora la mia bambina!!! – James lo cinse stringendolo e piangendo con lui un pianto disperato e senza possibilità di sosta.

Anya riversa a terra, osservava tra le lacrime i resti carbonizzati di colui che poche ore prima aveva giurato di amarla. Tutto era crollato in poche ore… In quel breve lasso di tempo che divide il tramonto dall'alba, ogni più piccolo sogno e speranza erano stati spazzati via da un alito di nefasta crudeltà.

D: Perché!!!! Che cosa è successo!!!!

Immobili e senza parole i presenti sfuggivano alle richieste disperate di quella ragazzina all’oscuro di ogni cosa… Nulla, solo il silenzio rotto dai singhiozzi disperati di quelle povere anime, ormai messe l’una contro l’altra dal gioco subdolo del male.

Spike: Perché!!!! Giulian!!! – un ruggito rotto dal pianto, sotto lo sguardo disperato di un uomo distrutto dal dolore sordo della perdita…

G: Ha preferito voi a sé stessa – sorrise amaramente rifuggendo agli sguardi – Ma questo dovevo aspettarmelo…

J: Cosa hai fatto???? Cosa hai fatto ancora!!!! – rabbia, rancore, forse addirittura un odio che non si sarebbe mai spettato da quell’amico con il quale aveva condiviso tanti bei momenti di gioia e complicità…

G: Ho cercato di distruggerlo… - disse a voce bassissima

Angel: E questo avrebbe distrutto anche noi – un sibilo di frustrazione. Il mago annuì lentamente.

Di nuovo quel gelo profondo che invase il locale… Tutto perduto… Nessuna possibilità di uscita da quella situazione terribile… Distruzione del male e morte per loro…

Spike: Io mi fidavo di te… - chinò la testa lasciandosi andare di nuovo

G: Anche lei si fidava di me…

Un debole gemito li fece voltare. In tutta quella desolazione qualcuno stava tornando alla vita…

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