.:: Tutto il mio mondo per te... ::.

Parte 5

9 Svelando un segreto

B: Finalmente mi posso mettere a letto – disse la cacciatrice sfinita dal sonno – non ne posso più…

Mentre attraversava le strade buie, già pregustava, il dolce tepore del suo letto. Sognava di mettere a riposare le membra, ormai fin troppo provate, dalle lunghe astinenze dal sonno. Questa notte era stata, ringraziò il cielo, meno faticosa delle altre, ma, aveva da recuperare anni di riposo perduto… e in cuor suo sapeva che nemmeno dormendo un mese di fila ce l’avrebbe fatta davvero.

D: Chissà se Sam si è svegliata – osservava le finestre di casa sua in lontananza… la facciata risultava tutta spenta, probabilmente anche Xander stava dormendo. – Beato lui… - sospirò tra sé, mentre stanchissima si massaggiava un fianco dolorante.

Willow le seguiva un po’ a distanza, le era stato detto della sua scenetta della notte precedente, e si sentiva davvero malissimo. Aveva nuovamente messo a repentaglio la vita dei suoi cari… Avrebbe davvero voluto ritornare in Inghilterra… ma sta volta per chiudersi definitivamente in un convento di clausura… lontana dal mondo e da tutte le persone alle quali avrebbe potuto fare del male.  Si sentiva sola, nessuno poteva riuscire a  colmare quel vuoto che Tara le aveva lasciato nel cuore… Solo la magia nera, le dava quella forza necessaria per gioire ancora della vita… ma sapeva che tutto questo era sbagliato… Profondamente sbagliato e pericoloso.

Avanzavano stanche verso la porta di casa, non rendendosi conto che un’ombra, dietro di loro, le seguiva. Spike, protetto dal buio, vegliava il loro cammino fino a casa. Era diventato davvero il cane della cacciatrice. Il suo demone immortale lo lacerava da dentro, ferendolo ogni istante. Lottava senza sosta, nella speranza di riportarlo dalla parte buia della barricata, ma nulla era paragonato al dolore rovente che, quell’anima che gli era stata ridonata, gli infliggeva ogni istante. Lo strazio lo faceva morire dentro ogni giorno, e forse, a modo suo, cercava di espiare le colpe del suo passato, obbligandosi a fare del bene. Ma le ombre lo torturavano ogni notte…

Salirono il primo scalino della veranda, quando qualcosa attirò l’attenzione della cacciatrice. La porta era socchiusa, ed lamento sommesso, attraversava l’interno della casa per arrivare sino a lei. Si arrestò di scatto e senza voltarsi, fece cenno alle altre di non far rumore e di fermarsi.  Down fece un gridolino, mentre Willow, piano le cingeva la vita.

W: Sento qualche strana energia… - sussurrò

Buffy la guardò fissa, si fidava del sesto senso della sua migliore amica, dopotutto era diventata una strega potentissima… sospirò. Annuendo fece un altro passo in avanti a cercare la maniglia della porta. Spike da lontano aveva visto tutto e si teneva pronto per dare una mano. Se solo fossero entrate però, tutto sarebbe stato vano… Il suo invito era stato revocato ormai da tanto tempo… Da quella maledetta notte nel bagno… Si portò una mano al cuore… credette di sentirlo battere veloce…. Poi scosse la testa. Il vuoto. D’un tratto senza nemmeno pensarci pensò a Sam, e qualche cosa dentro di lui cominciò a tremare… Le era successo qualche cosa. Avanzò di un passo.

Buffy, con la maniglia tra le mani, osservò l’esterno della casa, e finalmente notò, che alcune finestre erano scoppiate. Sgranò gli occhi e si preparò al peggio. Sapeva che i suoi amici erano lì dentro, e che probabilmente qualcosa di potente li aveva attaccati alla sprovvista. Aprì lentamente la porta. Spike trasalì quando la vide entrare… Non poteva fare nulla per lei… ora.

Willow e Down attesero di fuori. Il vento soffiava tra i loro capelli e le faceva rabbrividire. Si strinsero ancora di più l’una all’altra e lentamente avanzarono. Buffy accese la luce.

Quello che aveva davanti le risultava inspiegabile. La casa era in un disordine totale, alcune cose erano cadute dagli scaffali, e le altre vi si riversavano confusamente. Quando girò lo sguardo, incontrò gli occhi strabuzzati di Andrew, che la supplicavano. Poco più avanti, una poltiglia melmosa molto scura, giaceva immobile a terra.

A: Buffy!!! Ringrazio Dio!!! Sei arrivata!!! – gli disse ricominciando a piangere. Il viso del ragazzo era provato del terrore. Non sapeva per quante ore fosse rimasto lì legato, a tremare nel buio.

Voltò lo sguardo e subito si dimenticò di lui. I suoi amici, erano riversi a terra, privi di sensi… Almeno in cuor suo sperava che non fossero morti. Corse verso Alex e cercò di sollevarlo.

B: Down!!!! – gridò forte e chiamare la sorella che era rimasta di fuori.

Le ragazze entrarono trafelate nella casa, ma rimasero impietrite di fronte alla scena che poco prima, aveva lasciato senza fiato anche la cacciatrice.

La strega si diresse verso la ragazza svenuta, e cercò subito di prestarle soccorso.

A: Warren… - disse tra le lacrime – lei lo ha chiamato The First – farfugliando tra i singhiozzi – Hanno parlato… Oddio!!! – gridò scotendo a testa.

D: Stai zitto!!! – le gridò rabbiosa la ragazzina, mentre cercava di fare qualche cosa per i suoi amici.

Lui abbassò la testa e ricominciò a fringnare.

Spike era corso fino alla finestra più vicina, e da fuori osservava la scena terribile che gli altri stavano vivendo. Vide Sam a terra e rabbrividì. Le era successo qualche cosa di molto brutto. Le guardò il viso pallido, mentre veniva sollevata da terra. Osservò le ombre tetra che le rigavano il volto e maledì sé stesso per non poter essere lì con lei. Quella ragazza gli piaceva, aveva qualche cosa di speciale… Lo riusciva a capire… Afferrò lo spigolo del muro con forza e continuò a guardare fisso la scena.

Le ragazze portarono i compagni sul divano e cercarono di rianimarli dolcemente. Tabata, sorniona, osservava la scena da uno scaffale.

D: La gatta di Sam!!! – disse quando incrociò gli occhi della gatta

Buffy si voltò verso la cosa che guardava sua sorella e rimase senza parole ad osservare lo sguardo fiero di quella palla di peli bianchi che spadroneggiava per casa sua.

B: Da quando abbiamo un gatto in casa??? – chiese in tono di rimprovero alle ragazze che la osservavano divertite.

Anya odiava i coniglietti, probabilmente Buffy non sopportava i gatti…

W: E’ un po’ lunga da spiegare… - balbettò arrossendo

D: E’ apparsa dal nulla questa mattina – disse cercando di giustificarsi, ma si capiva che anche lei non sapeva dare una risposta alla sorella

B: Cosa vuol dire… che è apparsa questa mattina??? – le guardò frustrata – i gatti non appaiono!!! – alzando gli occhi al cielo… Nemmeno lei ne era convinta veramente… tutto poteva succedere purtroppo… specialmente da quelle parti.

W: Eravamo in camera di Sam… - proseguì impacciata – Quando è sbucata da sotto le coperte…

D: Sam ha detto qualche cosa ma si è riaddormentata - continuò la sorella – cerdo abbia detto qualcosa sul fatto che era andata a prenderla… - non sapeva cosa dire – non so più nulla Buffy

Buffy finse di non ascoltare e si disse che per ora la cosa più importante era riportare tra loro i ragazzi. Si diresse verso la cucina e la sentirono cercare qualche cosa nei mobili.

A: Per favore… - chiese piano – potete slegarmi??

Willow si voltò verso di lui… l’odio nei suoi occhi era ancora talmente visibile e grande, che il ragazzo si raggomitolò in sé stesso. Tacque di nuovo.

Tabata si voltò ad osservare una sagoma alla finestra… L’ombra si accorse dello sguardo e si rifugiò di nuovo lontano da quegli occhi, qualcuno avrebbe potuto accorgersene. Se uno di loro avesse osservato la gatta, probabilmente avrebbe capito che stava sorridendo.

Buffy rientrò velocemente e si diresse al divano dove erano tutti riuniti.

Si accostò con una boccetta al naso di Xander, poi a quello di Sam.

X: Oddio che schifo!!! – farfugliò cercando di capire dove fosse. Quell’odore stava mettendo a dura prova il suo stomaco già abbastanza messo male.

S: Bleahhhhh – si voltò di scatto dall’altra parte – ma che è sta puzza!!!!

B: Semplice aceto ragazzi – disse sorridente – che mammolette!!! – rise, felice di vederli riprendersi.

Mentre rinvenivano, gli sguardi divertiti degli amici, si riempirono di gioia… Se avevano la forza di commentare… probabilmente stavano abbastanza bene.

Si tirarono su a sedere e si guardarono in giro smarriti.

X: Sam stai bene??? – la guardò palesemente preoccupato il ragazzo – mi spiace di non esserti stato d’aiuto – disse amaramente abbassando lo sguardo.

S: Tranquillo Xand – si massaggiò il braccio – l’importante è che siamo ancora vivi

I ragazzi guardarono gli amici che li circondavano interrogativi e si chiedevano cosa avrebbero potuto dire.

A: Era venuto per lei… - disse piano – almeno così ha detto… - la guardò aspettando. Non aveva capito la logica dei discorsi, ma c’era qualche cosa che legava quella ragazza al The First.

Sam lo guardò piena d’odio, avrebbe voluto che il The First lo avesse incenerito, invece in quel suo stramaledetto regalo, così lo aveva chiamato il demone, c’era un’altra tara. Lui!!!

I ragazzi la guardavano seri, e lei abbassò gli occhi turbata da quegli sguardi interrogativi. Non sapeva cosa dire… Quantomeno non sapeva da dove cominciare.

S: Ok sono una bugiarda e voi siete tutte figurine di un telefilm – pensò

Davvero avrebbe voluto dirgli questo??? Ma cosa poteva dire di diverso??? Andrew aveva ascoltato tutta la sua conversazione con il demone e prima o poi avrebbe detto la verità a tutti.

S: Bastardo!!! Avrei dovuto ucciderti quando potevo… - si rimproverò mille volte mentalmente, per non averlo fatto.

Si sentiva osservata e cercò una scappatoia per togliersi d’impiccio. Vide Tabata… il suo angelo custode, che avanzava verso di lei in soccorso. Avrebbe tanto voluto piangere. Poco tempo prima, un demone gli aveva rivelato, che il posto dove era stata portata, non era frutto della sua fantasia. Le aveva detto che lei lo avrebbe aiutato, in qualche oscuro modo, a distruggerli… Che lei era lì per merito suo, e che quel sogno realizzato non era altro che una piccola parte del suo piano infernale.

B: Cosa sta dicendo Sam??? – le disse cupa – Voglio una spiegazione – lo sguardo freddo – subito!!!

La ragazza cominciò a piangere. La osservarono afferrare il corpicino della sua gatta, e nascondere il viso nel suo pelo candido. Tabata osservava la scena tranquilla.

Spike da fuori seguiva la situazione, qualche cosa di strano stava accadendo tra quelle persone che si erano riunite… ma non riusciva a sentire cosa dicessero. Vide Sam scoppiare in lacrime e piano, quasi come fosse un ladro, si spostò verso la porta che era rimasta aperta.

Xander si avvicinò a Sam che con le mani sul viso, non riusciva a parlare. Le mise una mano sulla spalla, e le portò la testa sul suo petto.

X: E’ rimasta da sola con lui… - disse accarezzandole i capelli, mentre lei gli nascondeva il viso sul petto – non credo debba essere stata facile per lei…

D: Cosa è successo Xand???

W: Alex… cosa…

X: Si è svegliata ed ha trovato quel cretino a girovagare per la casa – disse indicando il ragazzo legato sulla sedia – Poi, mentre lo stavamo interrogando – ebbe un attimo d’esitazione - è apparso Warren… - Willow si raggelò – e lei lo ha riconosciuto come il The First. – abbassò lo sguardo amaramente e proseguì – ho cercato di proteggerla… ma non è stato possibile… mi ha scaraventato via e sono svenuto…

Sam continuava a piangere… Il mal di testa le era tornato, e si sentiva girare la stanza intorno… Quella situazione era troppo grande per lei… davvero troppo grande

S: Hai fatto il possibile – singhiozzò cercando di dargli un po’ di conforto

X: Non abbastanza … – la strinse a sé – Comunque… – riprendendo il discorso da dove lo aveva lasciato – Non so cosa sia successo dopo…

A: Lo so io!!! – disse compiaciuto l’ostaggio, ma una forza devastante lo sbattè a terra. Gli occhi della gatta seguirono la scena attentamente. Quando il ragazzo cadde e gridò si richiusero.

Gli altri spaventati si allontanarono velocemente.

Spike continuava ad osservare la situazione, ma la barriera che lo separava dall’entrata non gli permetteva di sentire bene cosa stesse accadendo. Cercava di avvicinarsi, ma continuamente, la forza dell’incantesimo di Willow lo risbatteva all’indietro.

Spike: Maledetto!! Tutto per colpa mia!!! – pensò amaramente

S: Entra Spike… - disse sotto voce, con lo sguardo ancora basso - la cosa riguarda anche te… - lo aveva sentito

I ragazzi la guardarono spaventati.

Spike lottò di nuovo con la barriera, ma cadde sulla porta che si spalancò violentemente, facendolo ruzzolare nel mezzo dell’atrio. L’incantesimo si era rotto… Ma chi lo aveva invitato ad entrare??? Subito capì. Lo aveva sentito di nuovo…

Buffy si voltò di scatto e quando riconobbe la sua testa bionda, lo incenerì con lo sguardo. Sam aveva dato al vampiro il permesso di entrare di nuovo all’interno di casa sua e questo la fece rabbrividire. Lui di nuovo libero di circolare là dove, fino a quel momento, si era sentita sicura almeno da lui.

B: Sam!!! – gridò – questa è casa mia!!! – ma quando si voltò si rese conto che la ragazza non la stava ascoltando, il suo sguardo era perso negli occhi di Spike. Ne fu gelosa. Gelosa come mai era stata, perché anche lo sguardo del vampiro si era perso negli occhi della ragazza. – Esci immediatamente di qui!!! – gridò muovendosi in direzione del biondo, ma una forza la costrinse a tacere e a sedersi su di una sedia poco distante da lì. Rimase immobile a cercare di capire cosa stesse accadendo. Tabata richiuse gli occhi placidamente.

S: Quello che vi ho detto è quasi tutto vero – iniziò lasciando andare lo sguardo di Spike e ritornando a guardare i compagni – Mi chiamo Samantha, ho 25 anni e sono di Roma. Tutto vero escluso l’anno dal quale provengo… da me era il 2003… - nessuno parlò… si limitarono ad ascoltare.

Down si mise a sedere di fronte e lei, non aveva paura della sua amica… Ora ne era veramente convinta… non sapeva perché ma ne era straconvinta.

Lo sguardo di Willow era fermo sul muso della gatta che, appisolata, ronfava sulle gambe della padrona. Qualcosa in lei la turbava particolarmente… Il suo arrivo misterioso… i suoi occhi vigili… una strana energia che si sprigionava dal suo corpicino…

Spike nel frattempo si era rialzato e si era avvicinato alle persone che stavano assorte ad ascoltare. Osservava di nascosto Buffy che lo guardava pietrificata, mentre ascoltava attentamente la voce di Sam.

S: Ho mentito quando vi ho detto che una mia amica stava facendo un incantesimo mentre io guardavo la tv… - tacque un attimo – non è così che è andata… - abbassò di nuovo lo sguardo. Avrebbe dovuto dirglielo…. Ma dirgli cosa??? In questo momento nemmeno lei sapeva quale realmente fosse la situazione… si portò le mani al viso coprendolo e lentamente riprese a parlare.

S: La verità… - aveva paura delle reazioni degli altri, e disse quelle parole velocemente senza nemmeno pensarci su – la verità è che stavo guardando voi alla tv… ero nel mio letto a guardare la fiction di Buffy The Vampire Stayer… - tacque

Tutti la guardarono spaesati.

D: T.. Tu stai dicendo che da voi tutto questo, viene filmato??? – disse alzandosi in piedi barcollando

Quello che aveva detto era stato un colpo terribile per tutti, Willow aveva indietreggiato persa, mentre Xander si era messo una mano nei capelli, in un gesto quasi disperato. Stava stravolgendo le loro vite… e non sapeva nemmeno se lei fosse a conoscenza della verità.

S: Aspettate… - disse cercando di non piangere – io… io non lo so… – li guardò affranta – io… so solo che lì dove ero io voi siete solo degli attori famosi che recitano una parte.

B: Will – tremò – dimmi che quella è un’altra dimensione…

W: N… Non lo so Buffy… - abbassò lo sguardo per coprire gli occhi lucidi. In cuor suo sperava più di ogni altra cosa che lo fosse… ma non ne aveva la certezza.

D: Si!!! E’ sicuramente un’altra dimensione!!! – disse cercando di obbligarsi a crederci – ce ne sono tante!!! – si avvicinò alla sedia della sorella

Spike la guardava strabuzzando gli occhi, non riusciva a capire se la ragazza stesse mentendo o meno.

Buffy taceva con le mani nei capelli ed il capo chino disperata. Di nuovo la loro vita gli si stava sgretolando davanti agli occhi. Non sapeva perché… ma le credeva.

S: Non sto mentendo Spike – come al solito aveva sentito i suoi pensieri – sto dicendo che mentre guardavo la tv… mi sono alzata…. – si vergognava a dirlo ma si obbligò – ho toccato il tuo viso sullo schermo e ho fatto una richiesta.

Buffy la scrutò a quelle parole… la sua gelosia ricominciò a bruciare forte… capì che nel cuore di quella ragazza caduta dal cielo, c’era qualche cosa per Spike… Si irrigidì e si convinse che non le importava nulla…. Non è vero Buff e lo sai bene… pensò amaramente. Scosse la testa e cancellò tutta quella valanga di sentimenti in un istante.

W: Cosa hai chiesto… - balbettò la strega

Sam tacque, non voleva dirlo… si sentiva un animale in gabbia e fece per alzarsi quando gli occhi di Tabata la fecero fermare. Le stava dicendo di dire la verità… annuì lievemente senza saperne i perchè, e ricominciò.

S:  Ho chiesto di scambiare tutto il mio mondo con il vostro… - pianse piano – ho chiesto di venire qui da voi… - tacque ancora

La osservavano… stavano cercando una spiegazione alle sue parole, volevano non crederle, ma appariva così stramaledettamente sincera.

B: Qualcuno ci sta manovrando allora??? – chiese con gli occhi lucidi a Will – Qualcuno sta rendendo la nostra vita un inferno solo per far soldi??? – non sapeva perché ma la cosa che pensava ora era proprio questa… nessuna realtà parallela… solo un gigantesco e paradossale copione, scritto da qualcuno.

La strega non rispose… nessuno lo fece… non sapevano cosa pensare. Tutto era così terribilmente assurdo.

Sam piangeva… mille volte aveva pensato anche lei la stessa cosa, ma mai, nemmeno per un attimo, aveva immaginato che da qualche parte loro stavano soffrendo davvero. Per lei erano tutti a prendere il sole in California… Quante volte li aveva invidiati Dio mio… Invece qualcuno che soffriva c’era davvero.

S: Quel qualcuno si chiama Joss Whedon… - chiuse gli occhi e lo maledì per tutto quello che ogni giorno gli aveva fatto patire. Li aveva massacrati dentro e fuori, senza scrupoli.

Spike: N… Non posso crederci… - disse appoggiandosi allo stipite della porta – Tutto quel dolore… ogni male fatto e subito…. Tutto per mano di un bastardo… - si girò per non farsi vedere piangere.

S: Io non so quale sia la verità, se questo mondo è parallelo, o se siete solo frutto della fantasia psicotica di quell’uomo – proseguì – io so solo che in quel momento ero lì, a guardarvi, ho chiesto di poter vivere da voi, e mi sono ritrovata qui. Quello che per voi è l’inferno per me è il paradiso… Quello che ho sempre sognato… – piangeva – Non prendetemi per pazza…da me la vita non è rosa… i vampiri sono solo fantsie di scrittori, i demoni e le streghe solo leggende tramandate nei secoli, è vero… ma la guerra sta risconquassando i continenti. E la gente non si ama davvero come qui. Nonostante la bocca dell’inferno, probabilmente, non esista… il mio mondo non è meglio del tuo Buffy… Te lo assicuro – la guardò cercando di rincuorarla – E’ tetro e senza sogni, ideali e passione… un mondo morto che sta andando a seppellirsi lentamente. – chiuse gli occhi e respirò forte - So tutto di voi… - proseguì – delle vostre vite passate… - disse voltandosi a guardare uno per uno i ragazzi che la ascoltavano disperati – Amo alcuni di voi e detesto altri, come se vi conoscessi da sempre – la osservavano rapiti – So di voi cose che nemmeno tra di voi vi siete mai confessati ancora – Spike trasalì - So tutte le cose che sono successe fin ora qui a Sunnydale…

Poi si volse a sorridere a Down. Un sorriso doloroso per entrambe.

S: Conosco molto bene Sunnydale Downi… - chiuse gli occhi – conosco voi come nessun altro al mondo ragazzi… vi ho seguito ed amato per sei lunghissimi anni. Piano piano siete diventati la mia famiglia… - si strofinò le mani timidamente – La mia famiglia non c’è più… Ho solo voi ed ho chiesto di potervi raggiungere… - abbassò lo sguardo in silenzio

Sentiva l’aria soffocarla, mentre i respiri agitati di chi la stava ascoltando, di quelle persone che si trovavano a mettere in discussione ogni cosa, lentamente si placavano. Le sue parole avevano commosso tutti, e lentamente le si stavano stringendo intorno quasi a proteggerla. Non voleva far pena a nessuno, e cercò di sviare tornando al discorso. Li sentiva vicini più di prima e questo la faceva stare un po’ meglio.

S: Questa sera, quando Warren  è apparso, ho capito subito chi fosse – strinse la gatta a ricordare quei momenti… Tabata la guardò un po’ poi si riappisolò – Sapevo che sarebbe arrivato il The First… - la sua voce era sempre più bassa e gli altri a stento riuscivano a seguire le sue parole – Avevo letto qualche cosa delle puntate successive – alzò gli occhi quando sentì che Buffy si era alzata ed era avanzata verso di lei. La guardò negli occhi e capì che la stava ascoltando, e che purtroppo le credeva. Tutti le credevano, lo vedeva dai loro sguardi disperati, dalle lacrime sul viso di Down, Dalla testa di Spike che, girato di spalle, continuava a dire no… Guardava il viso di Xander e poteva leggere nei suoi occhi tutta la rabbia che stava accumulando. Willow taceva, ma i suoi occhi erano vuoti, qualcosa le si era spezzato dentro… qualche cosa che probabilmente parlava di Tara.

Avrebbe voluto fuggire via, ma si obbligò a continuare. Per la prima volta nella sua vita si sentiva carnefice di qualcuno… qualcuno che oltretutto amava veramente. Guardava le spalle di Spike, quelle spalle grandi che aveva sognato di abbracciare per tutta la vita… Quelle spalle forti, che ora racchiudevano l’anima fragile, dell’uomo che amava davvero.

S: Da quando sono arrivata, mi sono obbligata a non dirvi nulla, prima perché pensavo fosse solo un bellissimo sogno, dopo, proprio per non farvi del male – cercò inutilmente di asciugarsi le lacrime – Non so quale sia la verità, soprattutto dopo quello che mi ha detto il The First, sta sera…

Buffy si era inginocchiata accanto a lei e la guardava con quegli occhi verdi che le avevano da sempre fatto invidia.

B: Cosa ti ha detto Sam??? – la sua voce era triste, ma il suo sguardo era dolce come mai lo aveva visto.

S: Mi ha detto che è stato lui a portarmi qui!!!! – gridò con la voce nuovamente rotta dai singhiozzi – ha detto che è stato il suo regalo per me

La mano di Buffy le accarezzò la testa mentre piangeva nascondendo il viso tra le mani.

S: Ha detto che gli servo per fare qualche cosa… - cercò di calmarsi, ma gridò di nuovo – non è quello che doveva accadere nel mio mondo!!!!

B: Nessuno ti farà del male… - la prese tra le braccia – te lo prometto

Tutti la guardavano, anche Spike ora era vicino a lei, quella ragazza gli incuteva tenerezza, qualche cosa lo spingeva verso di lei, ma non riusciva a capirne il motivo. Sam finse di non sentire i suoi pensieri, in quel momento era tutto così sbagliato, tutto così paradossale che non gioì di quel pensiero dedicato solo a lei.

W: Che intendi con… - si avvicinò lentamente – No era così che doveva andare nel mio mondo???

Sam alzò lo sguardo e tutti videro i suoi occhi disperati.

S: Non so come spiegarvelo… - non sapeva nemmeno lei oramai cosa fosse vero e cosa no – quello che ho letto sulle puntate successive non parlava di niente di tutto questo… - poi sgranò gli occhi e Tabata si mise a sedere sulle sue gambe – Poi il sogno di sta notte!!!

Willow guardò la gatta e capì che in tutta quella storia anche lei aveva la sua parte. Il felino voltò verso di lei e la strega si irrigidì quando le sembrò che le stesse sorridendo.

S: Io mi sono mai mossa da qui???

Down la guardava interrogativa, aveva smesso di piangere, ma non di stare male.

D: No… Hai dormito per quasi ventiquattro ore filate – si sforzò di sorriderle

S: Io sono tornata a casa – tutti la guardarono spiazzati

W: No Sam… - cercò di dirle -Tu sei sempre rimasta qui – ma qualcosa le diceva che la ragazza non stava mentendo nemmeno questa volta. Gli occhi cristallini della gatta ne erano la prova.

S: Io sono tornata a casa… - abbassò lo sguardo e si sforzò di ricordare tutto – ho mandato a cagare Marco… - sorrise tra sé mentre gli altri cercavano di capire – Sono andata a lavorare e sono andata in palestra come tutti i giorni… - alzò gli occhi al cielo per cercare di mettere a fuoco tutti i particolari

Spike: Avrai sognato Sam… - abbassò gli occhi quando incontrò quelli di Buffy

S: No Spikey – il suo sguardo era sicuro – Io ci sono stata… e Tabata né è la dimostrazione – ora aveva la certezza che quello non era solo un sogno… Anche se in quel momento avrebbe voluto svegliarsi davvero.

B: Ecco lo sapevo anche il gatto con gli stivali ha una logica in tutta questa storia – alzò gli occhi al cielo – ditemi che non è vero…

Sam sorrise, non ricordava che Buffy non amasse i gatti.

S: Dicevo… - cercò di riorganizzare le idee – la sera sono tornata a casa ed ho navigato un po’… mentre aspettavo che voi andaste in onda – li guardò quella cosa non riuscivano proprio a digerirla, a quelle parole i loro visi sbiancarono nuovamente.

D: Dio mi sento male… - barcollò su di una sedia

Gli altri preferirono tacere ed aspettare il seguito del racconto. Gli occhi di Spike la tagliavano come lame affilate. Li poteva sentire mentre la ispezionavano in ogni angolo.

Andrew, che per tutto quel tempo aveva taciuto in disparte, cercò di rimettersi a sedere.

A: Praticamente siamo i personaggi di Nirvana… - ridacchiò

S: La tua stupidità non ha limiti nerd… - ringhiò mettendolo a tacere… quella cosa la aveva già pensata lei in precedenza… ci aveva anche riso su… ma ora rimaneva poco della situazione divertente..

Xander la osservò compiaciuto e capì anche per quale motivo avesse letto nei suoi occhi tanto disprezzo per il ragazzo, quando li aveva trovati…. Lei lo conosceva bene…. Sapeva ogni cosa.

S: Dicevo… - gettando uno sguardo di fuoco al ragazzo – navigando ho trovato… - si corresse – anzi ritrovato!!! Un sito che Googhelando mi era apparso la mattina, ma che mai nella mia vita avevo visto. Lì per lì ho trovato la cosa normale, visto che nella rete, ogni giorno, nascono centinaia di sitarelli.. – strizzò gli occhi mentre cercava di ricordare quello che vi aveva letto il ricordo rimaneva offuscato. – Poi però ho controllato do qua e di là sui siti dedicati a Buffy – la guardò mentre la cacciatrice cercava di non urlare – E l’anteprima riportata, non aveva nulla a che fare con le cose scritte, nei siti ufficiali. – cercò disperatamente di ricordare il soggetto della news – ricordo solo che parlava di un amuleto capace di evocare un’entità ancestrale. – li guardò – Penso possa esaudire un qualunque desiderio.

A: Il drago Shenron!!! – disse enfatico

S: Se ci sono le sfere giuro che te le infilo tutte su per… - tacque quando si rese conto che la sua uscita colorita, aveva ridestato un minimo di ilarità nella combriccola. Arrossì leggermente e rise a sua volta.

B: Ok – si alzò un po’ meno provata – chiamiamo Giles… - si diresse verso la finestra – lui saprà aiutarci in qualche modo…

X: Almeno potrà fare delle ricerche a riguardo…

S: Dio che rabbia non ricordo il nome… – disse mentre alzandosi a sua volta posava la sua gatta sul divano… - Solo che il percorso del sito, aveva qualche cosa a che fare con il The First

B: Ma tornando a casa… - disse guardando di sott’ecchi la gatta – proprio il pellicciotto dovevi riportare???

S: E’ la mia migliore amica, ed era tra le mie braccia, quando sono stata riportata qui – le sorrise – vedrai che è brava e non sporca – disse facendo un’occhietto a Tabata – La signorina è una vera lady inglese.

B: Un’altra inglese ci mancava – alzò gli occhi al cielo disperata – Posso morire la terza volta??? Sospirò allontanandosi e dirigendosi al telefono.

Spike si avvicinò a Tabata e guardandola negli occhi le accarezzò la testa.

Spike: Ok signorina… - disse mentre la gatta ronfava di gioia al tocco della sua mano – Credo che allora io e te andremo d’accordo – fece un’occhietto complice a Sam che invidiò la gatta con tutta l’anima.

Sam osservò i ragazzi e pregò Dio con tutta sé stessa che quella non fosse la fiction… perché tutto stava per finire per colpa dei capricci degli attori…

S: Ti prego fa che tutto questo sia reale – pensò mentre prendeva tra le braccia Down, la sorellina che avrebbe sempre voluto.

 

[1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] [19] [20] [21] [22] [23] [24] [25] [26] [27]

[Fanfiction] [Home]