.:: Tutto il mio mondo per te... ::.

Parte 22

24 Ricominciare insieme

Il tintinnio della campanellina d’entrata avvisò l’ex demone dell’arrivo di un visitatore improvviso. Sistemandosi i capelli e dando una veloce pulita alle mani impolverate, si diresse subito ad accoglierlo con il suo sorriso smagliante da venditrice ormai esperta.

Anya: Buon giorno!!! In cosa posso esserle ut... Sam!!! Non pensavo venissi a trovarmi!!! – corse subito verso di lei facendosi largo tra gli innumerevoli scatoloni della nuova merce in arrivo. – Qual buon vento??? – con un bacio enfatico immobilizzò la ragazza ancora stordita dal grido di benvenuto.

Finse una risatina simpatica, cercando di non darle troppo a vedere la sua avversità nei suoi confronti. Nulla riusciva a toglierle dalla testa tutte le cose accadute e soprattutto il carattere snervante della ragazza.

S: Nulla... - sorrise cercando di guadagnare spazio – Buffy è al lavoro, Down è a scuola, i vampiri giacciono nelle loro tombe fatte di lenzuola candide e cuscini di piume d’oca ed io, sinceramente, non sapevo che cosa fare per impiegare la giornata...

Anya: Sono felice che tu sia venuta qui!!! – le diede una fortissima pacca sulla spalla che la fece impallidire – Io e te non abbiamo mai avuto il tempo di parlare un po’...

S: Già... - annuì – Peccato non abbia tutto questo interesse a parlare con te tesoro – sorrise allontanando la repulsione a pelle, che le solleticava le mani.

Anya: Non ho mai nemmeno avuto il tempo di ringraziarti – le porse una sedia dirigendosi alla macchinetta del caffè solubile – Vuoi un caffè vero??? – non badò alla risposta limitandosi a servirlo nelle tazze – E’ merito tuo se io e Xander abbiamo rivalutato la nostra storia, è così bello stare insieme, e tu ce lo hai fatto ricordare – La bruna cercò di parlare, ma fu interrotta da un nuovo fiume di parole – Abbiamo deciso di non sposarci, almeno per il momento se no lo uccido – ridacchiò ancora di spalle, non al corrente della faccia già sfinita dell’interlocutrice in silenzio – Per ricominciare a conoscerci, per darci una nuova possibilità... Comunque sono felice, e il merito è tuo, quindi saremo amiche per sempre!!!

Sam rabbrividì solo all’idea. Ma come le era venuto in mente di andare al Magic Box quella mattina??? Aveva preso la decisione più assurda di tutta la sua vita e in quel momento si scoprì a preferire mille diavoli assatanati e urlanti, a tutto quel chiacchierare acuto.

S: N... Non ho fatto nient...

Anya: Non hai fatto niente???? Per me hai fatto tanto!!! E nemmeno lo hai fatto apposta – rise – per non parlare di quello che hai fatto per Buffy e Angel!!! Down è molto cambiata da quando ti ha conosciuta, e non parliamo del caro vecchio Spike!!! Figuriamoci!!! Ora arrossisce anche!!!

Sam si passò una mano sul viso sfinita, cercando di coprire il gesto con lo spostamento casuale di una ciocca di capelli. E se avesse bloccato il tempo??? Probabilmente sarebbe riuscita a scappare senza dare nell’occhio...

Anya: Sono anche sicura che grazie a te salveremo la bella addormentata – la bruna strinse i denti per evitare di saltarle al collo e strangolarla... La sua lingua era ancora più biforcuta di quanto ricordasse – A proposito... Io conosco tutti i demoni, i miei trascorsi millenari mi hanno riservato una vita sociale niente male nell’elite infernale, ma quello che hai fatto non l’ho proprio capito. – le porse la tazza in maniera frenetica portando la sua alle labbra per bere un sorso di caffè caldo. –  Non credo tu sia una specie di demone – continuò a raffica soffocando ogni tentativo dell’altra di interagire – La tua faccetta levigata non è cambiata nella trasformazione – ridacchiò osservandola – certo che non sei di compagnia però eh!!!

Sam si portò la mano alla tempia snervata, se solo avesse potuto lottare contro la razionalità e vincerla, in quel momento ci sarebbe stato un ex demone di meno sulla terra. Rimpianse la stanza in penombra, e il viso rilassato di William. Vinta dalla veglia, era rimasta un po’ ad osservarlo, respirando piano e cercando di non muoversi per non strapparlo via al sonno sereno. Quello era il momento in cui anche esseri potenti come i vampiri giacevano inermi. Sapeva che Spike da tempo aveva capovolto le sue abitudini, rinunciando al sonno ristoratore delle calde ore diurne, ma sapeva anche quanto fosse sbagliato.

In quelle poche ore, il corpo gelido si rifocillava, traendo energia dal riposo profondo... Le cellule ringiovanivano sotto l’influsso rilassato del sangue nuovo in circolo nelle vene, riportando al massimo stato di turgore le membra centenarie. Era quel sonno che li rendeva potenti e indistruttibili... Era quel breve momento della giornata che ridonava forza a quei corpi esanimi.

Si era alzata dopo un bel po’, troppo vinta dalla voglia di muoversi e di allontanare il torpore nelle gambe. Osservando le palpebre chiuse sotto le ciglia finissime, aveva controllato che lui non si fosse destato per colpa sua.

Si era diretta alla finestra, per serrare accuratamente la tenda, e in un ultimo atto di protezione verso colui che amava, aveva ordinato alle imposte esterne di chiudersi ermeticamente. Nulla e nessuno avrebbe scalfito quell’attimo di pace, che lo vedeva sorridere serenamente nel baratro di un oblio ovattato.

Si era vestita e con lievi passi si era accucciata accanto a lui per osservarlo un ultima volta prima di andare. Lo aveva accarezzato dolcemente e baciandolo sulla guancia fresca, gli aveva sussurrato per l’ennesima volta il suo amore. Come un bambino avvolto nei sogni, si era rannicchiato sospirando. Ogni cosa torna al suo posto prima o poi...

Chiudendo con uno scatto leggerissimo la porta alle sue spalle, aveva attraversato il corridoio avvolto nella penombra. In quella casa due vampiri riposavano le membra mentre la vita dei così detti esseri umani brulicava per le strade della città in pieno fermento.

Anya: Si... - ridacchiò – non sei di grande compagnia, ma deduco che sarai ancora stanca dalla traversata di ieri – Ecco... Era finita lì proprio per seguire la scia di quella città svitata... Nella ricerca di qualcosa da fare... Si maledì per quello, per non essere rimasta sul divano con Tabata a seguire qualche fiction in tv... – Mi dici si o no che razza di entità sei??? Dai!!! Vuoi che provi ad indovinare??? – la mora sbuffò disperata appoggiandosi al tavolo con i gomiti e nascondendo il viso nelle mani

S: Qualcuno direbbe che sono la reincarnazione di un elfo di un’antica dinastia – sospirò – ma quel qualcuno qui non c’è quindi lo dico io per lui – sospirò ripensando alla prima volta che aveva udito quella storia così assurda... Giulian, così lontano ma ancora così presente nella sua vita.. James... Chissà cosa stavano facendo in quel momento...

La ragazza la osservò perplessa con la tazza appoggiata sulle labbra. Sbattè le palpebre un paio di volte poi cominciò a guardare il soffitto assorta nei suoi pensieri.

Anya: Ecco... Qualcuno mi era sfuggito... Mai conosciuto elfi in tutta la mia vita... - la osservò titubante allungando una mano per scostare il lunghi capelli dall’orecchio celato.

S: Quelle sono stronzate di Tolkien!!! – si scostò di scatto per sfuggire alla sua mano curiosa – Dio almeno possono risparmiarsi i blateramenti di Anya!!! – alzò gli occhi al cielo in un gesto disperato

Anya: Ahhhhh Volevo ben dire!!! Non ti avevo mai paragonata a Mr. Spok – rise discolpandosi da un probabile pensiero appena articolato e rischiando di rovesciare il caffè ancora bollente sulla camicetta di seta rosa – Hai il mal di gola??? – si soffermò sul foulard azzurro che spiccava da dentro il colletto bianco – Ancora non ci si capisce niente da queste parti – si allontanò noncurante e facendo rilassare il corpo contratto dell’altra, vistasi quasi scoperta... - Una volta fa freddo, una fa caldo, oggi c’è il sole e domani piove – scosse le spalle – Mi dai una mano con questa roba??? Ho una marea di nuovi arrivi e se siamo in due facciamo sicuramente prima.

Sam annuì storcendo la bocca divertita... Era nella bocca dell’inferno, e l’unica cosa a cui era riuscita a pensare, era di andarsi a rinchiudere in un negozio di magia, con l’ex demone più logorroico dagli albori della storia del mondo. Pazza!!!

Dopo l’apertura del quarto scatolone stracarico di cianfrusaglie apparentemente inutili, il telefono del negozio cominciò a squillare, strappando una sospiro di sollievo dalle labbra di Sam. Per tutto il tempo, aveva ascoltato la voce stridula di Anya, cercando di chiudere i contatti con il mondo con però veramente scarsi risultati. Pronta a raccontarle ogni cosa, anche nei minimi particolari era riuscita a riempire ogni singolo secondo di quella giornata insieme. Si mise a sedere tenendosi il collo con una mano assaporando estasiata il brusio delicato della sua voce al telefono. Ringraziando il cielo, Xander l’aveva chiamata per sapere come andassero le cose e nelle loro effusioni, aveva preferito abbassare il tono per non essere sentita.

Osservò il locale. Le miriadi di scaffali raccoglievano una biblioteca fittissima di testi di tutti i generi e di tutte le età... Amuleti, sfere di cristallo, statuine magiche, facevano gran mostra nelle vetrine e sui mobiletti intarsiati. La mano dell’osservatore... Il suo tocco inglese ovunque....

Scorrendo lo sguardo in lungo e in largo fu attirata da una porta in disparte... Dalla fessura semischiusa degli scalini scendevano in un sotterraneo... Si alzò per andare a curiosare, indicando ad Anya i suoi spostamenti, con un lieve cenno del capo. La ragazza staccando la cornetta dall’orecchio articolò le labbra in un movimento leggero, dicendo qualcosa senza proferire parola... Lì giù c’è Willow... Un tuffo al cuore. Non si era nemmeno curata di chiedere dove fosse stata portata la strega. Troppo vinta dall’emozione per i presenti, aveva dimenticato completamente di preoccuparsi di lei. Lentamente aprì la porta e cominciò a scendere le scale respirando appena. Nell’ampio salone in cui una volta si era allenata una cacciatrice, ora risiedeva un letto candido con delle tendine delicatamente ricamate. Migliaia di peluches inondavano di colore la stanza illuminata da centinaia di candele, allontanando solo un po’ il tetro grigiore di quel baratro di morte apparente. Con il battito del cuore nelle tempie, attraversò la stanza con passi incerti, fino ad arrivare davanti alla tenda tirata. Nel suo interno la sagoma sfocata del corpo inerme giaceva nella sua tragica immobilità.

A: La cosa più di pessimo gusto che io abbia mai visto!!! – la sua voce la fece sobbalzare – Ti pare normale??? Sembra l’emulazione di una morta!!! Sta solo dormendo Dio mio... Ma che ci vuoi fare queste sono le fisse di Xander...

In tutto quel silenzio la sua voce diede un tocco di vita, allontanando il senso di nausea dal suo corpo. Tutto così tetro da far rabbrividire anche un morto.

Anya: Oltretutto non credo che lei sarebbe contenta di questo baldacchino... Ho pensato di fare delle foto per poi farle vedere come l’avevano conciata – scostò di scatto la tenda lasciando Sam qualche attimo senza fiato.

Il letto immacolato, faceva ancor più risaltare i lunghi capelli rossi della strega e le gote rosee segno sincero della vita che ancora scorreva in lei. Giaceva completamente rilassata nel centro del grande letto, con in dosso una tunica di un azzurro delicato... Effettivamente proprio di pessimo gusto...

S: E’ solo addormentata... - fece un passo per accarezzarla ma l’ex demone la fermò

Anya: Abbiamo creato un campo di forza... Ci abbiamo studiato su un bel po’ tutti insieme, ma alla fine abbiamo avuto i risultati sperati – sorrise soddisfatta

S: E perché???

Anya: Per allontanare il rischio che qualcuno le faccia del male in questo stato, ma soprattutto per evitare che lei ne faccia a noi al suo risveglio. - Samantha rise e scostando la ragazza sbalordita, si sedette sul letto accarezzando la mano tiepida della giovane strega.

S: Ciao piccola – le baciò l’arto inerme come avrebbe fatto con una bambina

Anya: C... Come hai fatto??? – la additò terrorizzata

S: Prova ad entrare... - la sfidò con uno sguardo divertito. La ragazza avanzò sicura, ma fu rispedita indietro da una barriera invisibile. – peggio dei bambini dell’asilo – rise ancora – Ma come avete fatto senza osservatori e streghe, a difendervi in tutto questo tempo???

Anya: Non ci sono serviti veramente... Nulla di più delle solite scorribande notturne... - si portò l’unghia alla bocca e cominciò a mordicchiarla in maniera nervosa

S: Ringraziamo Dio – sospirò lasciando il letto e riprendendo la strada per l’uscita – Avete creato una barriera contro uomini e demoni... Una specie di incantesimo simile a quello che obbliga l’invito per i vampiri, solo un po’ più complesso – sentì i passi lievi dietro di lei e uscì definitivamente dall’ex palestra. – Solo che vi siete dimenticati di una cosa... Quando lei si sveglierà, non sarà né un vampiro, né un’umana, né tanto meno un demone... Sarà il primo male incarnato in una strega...

Anya: E tu come hai fatto ad entrare??? – la osservò ancora più divertita... In pochi istanti era riuscita a far tacere la parlantina della ragazza

S: Come??? Sono qualcosa come il primo bene incarnato in un’altra strega – Con una scrollata di spalle si diresse di nuovo agli scatoloni ancora chiusi.

Verso le cinque e un quarto decise di abbandonare Anya ai suoi scatoloni e di tornare a casa. Il pomeriggio era proseguito piuttosto in tranquillità, forse, complice proprio la soggezione messa in dosso all’ex demone. Erano rimaste sole tutto il tempo ed erano riuscite a sistemare quasi tutto. Osservò il lavoro fatto con soddisfazione, proprio come se avesse obbedito agli ordini di massima precisione del caro buon vecchio Giles... E’ si... Dopotutto continuava a vedere quel negozio stracolmo di oggetti magici di sua proprietà...

Anya: Scusami Sam... - avanzò verso di lei rigirandosi fra le mani una strana sfera di granito nero – Secondo te questa che roba è??? – la ragazza la osservò alzando le spalle

S: Sinceramente non lo so, ma ammetto che per me ogni cosa chiusa in questo posto ha dell’inverosimile – sorrise gustandosi ancora il volto paffuto di una dea detta della prosperità

Anya: Certo è strana – portandola vicino al naso osservò bene le striature cangianti incise dai secoli sulla roccia

S: Ma che c’è scritto sulla targhetta???

Anya: Sfera di collegamento... Mah... Sempre troppo evasivi in queste cose... - si guardarono cercando di capire insieme il significato di quella frase senza senso.

S: Senti... Io ora vado a casa... Qualcuno sta per svegliarsi – sorrise dolcemente – Ci vediamo dopo e ti do una mano a scoprire cos’è quell’affare ok??? – Inconsciamente in quella giornata aveva acquistato una nuova amica... - Ma non diciamo cazzate!!!! – scosse la testa inorridita attirando l’attenzione dell’ex demone su di se

Anya: Cos’hai?? – chiese osservandola con il naso storto in una smorfia preoccupata

S: Nulla – abbozzò una risata falsa quanto i mille amuleti raccolti nelle innumerevoli scatole di cartone – Vado – in pochi passi raggiunse la porta facendo di nuovo tintinnare il campanello.

Anya: Sono contenta che stia con te... - Sam si voltò a guardarla con un sorriso di ringraziamento sul volto delicato – E’ un bravo ragazzo... E io lo so molto bene – sospirò – Anche un ottimo amante direi – gli occhi di Sam si sgranarono uscendo quasi dalle orbite – Oddio ti prego non lo dire a Xander altrimenti mi uccide davvero sta volta!!!!

S: E se ti uccidessi io??? – Non aveva pensato prima di parlare... Non ci era riuscita... Aveva dato solo spazio alla sua gelosia incondizionata. Ogni volta che riviveva quella scena frutto solo delle bastardate di una cacciatrice morta e mai risorta almeno allora, il senso di nausea la faceva vacillare.

A: Oddio scusami... - cercò di giustificarsi – Tu sai anche quello vero???

S: So tutto Anyanka... Più che altro ho visto tutto... – ruggì incenerendola con uno sguardo cattivo – Non vi ho mai giudicati, anzi, forse vi ho addirittura capiti... Ma per favore avita di ricordarmi certe cose che ho cercato di dimenticare ok??? – l’altra annuì sommessamente distogliendo lo sguardo dai suoi occhi furiosi – Ci vediamo dopo... - sbattè la porta alle sue spalle fermandosi poco dopo la soglia e stringendo i pugni per allentare la rabbia. Se solo quella ragazza non fosse stata così idiota, probabilmente avrebbe anche potuto farsi voler bene. – Magari tra altri mille anni – sbuffò incamminandosi per la strada del ritorno.

Appena entrata il corpicino di Down corse in sua direzione, sbracciandosi e facendo un tale baccano da risvegliare un morto nella tomba. Con un gesto istintivo l’afferrò portandole una mano alla bocca e costringendola a tacere.

S: Shhhhh!!! – la lasciò andare solo quando fu sicura che l’attimo di follia fosse scemato – Vuoi svegliare tutti???

D: Ma tutti chi??? – la guardò aggrottando le sopracciglia

S: Non vi ha mai detto nessuno che i vampiri devono, e sottolineo devono, riposare fino al tramonto???

D: Ahhhh Parlavi di loro!!! Angel è già in giro da un bel pezzo cara – rise – Pensavo anche Spike... E’ in casa???

S: Oddio lo spero bene se no lo uccido!!!

D: Ma perché questa mania di farlo dormire??? Non l’ha mai fatto!!! Poi perché parliamo sottovoce???

S: Downy... I vampiri devono dormire... So che dai due diurni non ce lo si può aspettare, ma dovrebbe essere così...

D: mah...

Sam osservò l’orologio, appena in tempo per guardare i suoi occhi schiudersi. Spinta da un istinto irrefrenabile, si diresse al piano di sopra lasciando Down inebetita a guardarla...

D: Ma dove vai??? – nessuna risposta – Ecco... - scosse la testa frustrata – Ora ci si mette anche lei a non degnarmi di uno sguardo... Si innamorano e ti mollano

S: Non dire cazzate!!! Dammi il tempo e arrivo!!! – il sussurro arrivò diritto dalla curva della scala facendola sorridere... Considerando che probabilmente sua sorella non l’avrebbe nemmeno sentita, quello era un buon motivo per scusarla di ogni cosa – Ok!!! Io e Tabata aspettiamo qui... - alzando gli occhi al cielo si sedette sul divano e accese la televisione. Le piccole mani ad accarezzare il pelo candido del gatto stravaccato sul grande cuscino di fianco.

Entrò lentamente nella stanza in penombra. La poca luce rimasta a filtrare dalla finestra, le permise di avanzare sicura verso il corpo ancora disteso sul letto. Il suo profumo nell’aria della stanza le regalò un brivido di piacere, direttamente proveniente dai ricordi della notte precedente.

Osservò gli occhi ancora chiusi, e gioì del fatto di essere arrivata in tempo. Il loro primo risveglio insieme... Sorrise... Patetica e sdolcinata come mai avrebbe creduto di poter essere... Come mai era riuscita ad essere con nessuno prima di lui.

Spostando lievemente una ciocca scomposta dal suo viso sereno, si distese accanto a lui, in modo tale da poter osservare ogni movimento del suo viso. Con il gomito ripiegato e la mano a sorreggersi la testa, rimase in silenzio ad osservare la causa di tutta la sua gioia... Se solo qualche tempo prima le avessero detto che questo sarebbe stato possibile, avrebbe atteso senza soffrire, pregustando solo il momento che li avrebbe rivisti insieme. Ma forse la gioia era stata più grande e l’amore era disperatamente aumentato fino a renderla folle, proprio per quel senso di solitudine che la rassegnazione le aveva dato...

Ad ogni tramonto, da quella dannata notte che glielo aveva strappato, si era racchiusa negli ultimi raggi del sole immaginando qualcosa di speciale. Un dolce risveglio pieno di vita e forza... Aveva assaporato lo schiudersi dei suoi occhi immaginandolo dettagliatamente fin nel più piccolo particolare, registrandolo nella sua mente, come un film da rivedere ogni sera, e ogni sera ancora, per riuscire a lenire quel dolore che era stato così grande da rischiare di ucciderla. Ora, avrebbe potuto toccare con mano ogni cosa, assaporare il suo viso etereo rinascere sotto i suoi occhi innamorati... Avrebbe potuto rivivere quelle scene, costatando finalmente in quanto aveva sbagliato e in quanto invece aveva visto giusto... Respirando piano, assaporò il lento spegnersi della luce del giorno abituando i suoi occhi al buio sempre più pesto.

Lo sentì muoversi accanto a lei e rimase immobile, con il battito del suo cuore nelle orecchie e gli occhi fissi sugli occhi in procinto di aprirsi. No, si era sempre sbagliata... Ogni suo pensiero non era in nulla pari a quella meravigliosa realtà. Osservò il suo viso contrarsi in una smorfia infantile, sentendo il cuore lacerarsi di netto nel suo petto. Bello come mai avrebbe creduto potesse essere, dolce come mai avrebbe creduto il suo vampiro sanguinario... Si voltò in sua direzione ancora con gli occhi chiusi e la cinse con il forte braccio. Sam si sentì morire dall’emozione quando vide le labbra incresparsi in un sorriso felice.

Spike: Dio ti ringrazio – gli occhi le si inumidirono nonostante la disperata lotta per ingoiare l’emozione spasmodica che l’aveva avvolta senza possibilità o voglia di fuga.

Non parlò, limitandosi solo a cingergli la testa e a sdraiarsi accanto a lui... Finalmente nacquero le stelle... Due astri luminosi illuminarono il buio di quella stanza apparendo lentamente come la prima stella della sera stava facendo davvero nel cielo. Osservò rapita il lento dischiudersi delle palpebre, respirando a fatica con un nodo in gola pronto a sciogliersi... Prima un tremito, poi un lento battito d’ali di farfalla sulle ciglia poi finalmente il primo bagliore di luce. Furono due finestre che si aprono sul sole caldo del mattino... Due piccoli fuochi incandescenti che inondano la notte strappandola all’oblio dell’oscurità... Rinacque con lui, assaporando il tramonto come se fosse l’alba... Amando la notte, come se ne avesse fatto parte da sempre... Assaporando l’ultimo attimo di torpore stampato nelle sue pupille chiarissime.

S: Buon giorno – un sussurro roco attraversò il poco spazio che li divideva riallacciando quel contatto interrottosi durante tutta la giornata

Spike: Buon giorno – Un sorriso ed un bacio leggero per stringersi di nuovo con nuova passione. – Sei rimasta qui tutto il tempo??

S: Con il cuore sicuramente – sorrise schernendosi per la troppa melensa enfasi

Spike: Dove sei stata?? – la osservò per un po’ in attesa di sapere ogni cosa

S: Al Magic Box... Ho fatto la commessa non retribuita e ho subito le logorroiche parodie di Anyanca – risero insieme – Alla fine sono scappata per tornare a farti compagnia...

Spike: Grazie – la baciò di nuovo facendole assaporare il fresco sapore delle sue labbra vellutate

S: Ti avevo immaginato un sacco di volte... - cercò di non dire le sue piccole follie serali ma il cuore parlò per lei facendola sentire ridicola – Ogni sera ero qui con te a darti il buon giorno – arrossì prima di chiudere gli occhi scotendo la testa divertita

Spike: Davvero??

S: Si... - sospirò vinta dalla sua irrefrenabile sincerità verso quell’uomo. Si guardarono per un po’ in silenzio, per immortalare ogni attimo di quel loro sentimento così vero e indispensabile per continuare ad andare avanti... Due parti della stessa medaglia... Il sole e la luna... Diversi ma così vicini da rimanere spalla a spalla tutta l’eternità.

Spike: Sto morendo di fame – il suo sorriso invase il buio illuminandolo a giorno

S: Biscotti o sangue caldo??? – ridacchiò storcendo il naso...

Lui la osservò per un po’ cercando di decidere, fin quando non reimmerse i suoi occhi blu in quelli verdissimi di lei, trasfigurando in un istante nel terribile demone massacratore di centinaia di persone. Scoppiando a ridere Sam gli si buttò fra le braccia ansiosa di farlo suo, ma soprattutto bramosa di concederglisi  completamente un’altra volta.

Spike: Ho scelto la signorina per cena... Vuole uscire con me??? – la serratura della porta si chiuse per magia sotto indicazione del dito sottile della ragazza - Cos’è un si??? – La squadrò famelico con le labbra inclinate in un sorriso strampalato

S: Si!!! - risero di nuovo, stringendosi e lasciandosi andare come la sera precedente, avvolti in quella nube di passione sconvolgente che li fece fluttuare su nell’infinito del cielo, fino a farli perdere ancora l’uno dentro l’altra...

D: Ora non cercare di giustificarti – si alzò spazientita oltrepassando le due figure imbarazzate che la guardavano immobili sulle scale – Non venirmi a dire che ti ci è voluto tanto a svegliarlo... Andiamo Tab... Qui o ci pensiamo noi o ci fanno morire di fame...

Il vampiro si passò una mano sui capelli cercando di capire, quando la mano di Sam lasciò la presa dalla sua, per seguire la ragazzina offesa appena sparita dietro la porta. Rimase ancora stordito ad osservare la porta basculare a vuoto e con sguardo vacuo seguì il corpicino della gatta entrare senza problemi dalla fessura intermittente. Perplesso, decise di entrare.

Spike: Non ho capito niente – irruppe interrompendo un discorso già iniziato

D: E che vuoi capire??? Volevo fare due chiacchiere con lei, solo che come al solito aveva di meglio da fare – osservò di sbieco la ragazza alle sue spalle, tornando a cercare nel frigorifero il necessario per la cena, con una scrollata della sua chioma fluente.

S: Ma non è vero!!! – abbozzò qualcosa al volo sentendosi un bel po’ in colpa – Sta sera starò con te promesso...

Spike: Ma non avevi detto che saremmo dovuti andare al Magic Box?? – la compagna lo incenerì con un’occhiataccia fulminea.

D: Appunto... - scosse la testa dando ampio spazio alle sue già effettuate conclusioni.

S: Si, ma questo non vuol dire che tu non verrai con noi no?? – abbozzando un timido sorriso prese a tagliare una gigantesca cipolla.

Spike: Amore, non credi che dopo ti puzzeranno le mani??? – ridacchiò non curante dell’ennesima fulminata della ragazza

D: E cosa dovremmo andare a fare??? – finse distacco per non far trasparire l’effettiva contentezza che le aveva trasmesso quell’invito.

Sam la osservò e sorridendo si dedicò alla triturazione dell’ortaggio, asciugandosi la prima lacrima.

S: Anya ha da sistemare degli scatoloni un bel po’ ingombranti  - fu interrotta

Spike: Bene, tu fai la commessa e noi ne subiamo le conseguenze

S: Ohhhh Ti sei appena alzato ma che vuoi!!! – sbuffò – Comunque non ci costa niente andare a darle una mano... Poi mi fa piacere stare lì

D: Ero convinta che Anya non ti andasse a genio – le sorrise con fare complice, facendo annuire anche il vampiro seduto poco distante

S: Uff... Questo non vuol dire che non abbia voglia di far compagnia a Willow!!!

Spike: La rossa??? – la guardò un po’ preoccupato – ma non è presto???

D: Si ma sta lì... In una specie di altarino orribile che Xander le ha creato – ridacchiò trascinando anche Sam

S: Certo non si può dire che il ragazzo abbia del gusto eh – strizzò un occhio cercando di allontanare le lacrime causate dal siero della cipolla

Spike: Amore??? Ma stai piangendo??? – alzò il sopracciglio in maniera scettica

S: Si piango perché ho deciso di essere qui, invece che in un circolo sfarzoso, a preparare la cena ad un vampiro rompi palle!!!

D: A me sembra più una che si è fatta qualche droga – ridacchiò

Spike: Oddio... Effettivamente con quegli occhi rossi... - sorrise

S: Ma lo sapete che c’è??? Ma andatevene tutti e due a fanculo!!! – risero tutti insieme, come una vera famiglia riunita per cena.

Ogni cosa torna al suo posto...

La campanellina trillò distogliendo i due ragazzi dalla lettura di alcuni libri. La ragazza con gli occhi arrossati dalla stanchezza alzò lo sguardo sorridendo felice all’ingresso delle tre persone appena arrivate. Scattando dalla sedia si gettò dietro il bancone e sparì dalla loro vista.

Spike: Sta giocando a nascondino??? – Osservò esterrefatto le due ragazze accigliate

X: Anya??? Sei impazzita??? – non vi fu risposta, solo un rimestamento confuso e frenetico – Buona sera ragazze... Buona sera riccioli d’oro – Sam lo incenerì immediatamente facendolo sorridere imbarazzato.

Anya: Eccola!!!! Dio quando metto una cosa al sicuro è come perderla per sempre – scattò fuori dal bancone, allungando un pacchetto adornato verso Sam. – Questo è per te – in un gesto scomposto continuò a tendere le mani verso la ragazza attonita.

S: Stai bene??? Non è il mio compleanno... - si guardò intorno sconcertata

Spike: Ti starà pagando per oggi no??? – sussurrò cercando di non farsi sentire dai due ancora distanti

D: Magari si – annuì movendo appena le labbra – Tu fregatene e apri che sono curiosa!!!

Stringendosi dubbiosa nelle spalle si accostò al bancone prendendo delicatamente il pacchetto. Osservò la scatola, ma soprattutto si stupì del peso elevato del suo contenuto.

Anya: E’ per farmi perdonare per oggi... - sorrise

X: Cosa è successo oggi??? – fu la stessa domanda che si stampò sugli occhi degli altri presenti.

S/A: Nulla!!! – si guardarono stringendo il patto solidale

S: Mi ha fatto lavorare come una filippina – rise mentre con delicatezza cominciava a sciogliere il fiocco dorato.

Scartando la deliziosa scatola intarsiata, osservò l’espressione curiosa dei presenti e mantenendo ancora per un po’ quel divertente stato di mistero, si gongolò nell’osservare il coperchio.

D: Dio come sei lenta!!! Apri!!!  - la strattonò per un braccio facendola ridere

Sentì la testa di William posarsi sulla sua spalla e voltandosi piano, posò un bacio sulla sua pelle fresca. Quel profumo così buono l’avrebbe fatta morire prima o poi.

Tolse il coperchio e trasse dalla scatola il contenuto.

S: Mi hai regalato la palla??? – scrutò con circospezione l’oggetto rigirandoselo più volte nelle mani – Carina... - cercando di nascondere il disagio provato abbozzò un sorriso stentato.

L’ex demone osservò gli sguardi stralunati della mora e degli altri presenti  e si affrettò a spiegare.

Anya: Allora... - si sgranchì la voce prima di proseguire – oggi ho chiamato quelli che l’anno spedita e ho chiesto cosa fosse – sorrise felice lasciando gli altri ancora più sconcertati – All’inizio si sono limitati a dirmi che era una sfera di collegamento – sgranò gli occhi arricciando il naso – non immaginate gli urli che ne sono seguiti!!! Li ho divorati vivi!!! – sbattè un pugno sul tavolo facendo accigliare la ragazza ancora stordita dalla strana sorpresa – Beh alla fine mi hanno spiegato – rise – Allora... Ti premetto che io non la posso usare, né tanto meno gente normale

D: Dio come la fai lunga!!! – Il vampiro poco distante alzò gli occhi al cielo già sfinito dalla valanga di chiacchiere inutili.

Anya: Uff!!! Un attimo devo spiegarle no??? – storcendo la bocca la ragazzina tornò a tacere sedendosi sulla prima sedia trovata – Ok... Dicevo – sbuffò – La può usare solo qualcuno in possesso di poteri naturali... Io non ce li ho più – scrollò le spalle delusa

X: Anya a che serve!!!

Anya: Dio che rompi scatole!!! A comunicare con gente in qualunque posto si voglia, non ha limiti né confini!!! – sbattè le mani estasiata osservando il viso attento della strega – Puoi comunicare con chi vuoi Sam... Basta che tu lo voglia!!!

Spike: Una specie di telefono??? – alzò di nuovo il sopracciglio nel suo modo tutto speciale

Anya: Di più!!!!! Un video telefono magico!!!!

Sam rimase interdetta con il cuore in gola, ad ascoltare la valanga di commenti che seguì la rivelazione. Soprattutto cercando nel suo cuore la persona con cui avrebbe voluto poter parlare di più in quel momento.

S: E c.. come si attiva??? – il vampiro la osservò socchiudendo gli occhi, come per leggere tutti i pensieri che parevano trasparirle dai lineamenti contratti

Anya: Basta che tu la tocchi e chieda... - sorrise

Vi fu silenzio... Ognuno cercò di immaginare a chi potesse essere diretto il suo interessamento in quel momento. Attesero qualche minuto, osservando il suo viso concentrato, fin quando la ragazza non scosse la testa sconfitta.

S: Anya non funziona – posò la sfera nella scatola cercando di non far trasparire la delusione provata. E dire che di delusioni nella vita ne aveva avute a bizzeffe, ma forse quella volta l’assenza di qualcuno, aveva reso quella sconfitta simile a quella che aveva provato per mesi, ogni volta che aveva cercato di tornare lì.

Anya: Non è possibile!!!! - Afferrò il pesante oggetto e praticamente glielo rigettò fra le mani – Riprova!!! Magari con qualcun altro!!!

S: No lasciamo stare... - rimise il dono nel suo alloggio – Cosa stavate cercando???

X: Qualcosa per appesantire la barriera di Willow... Anya mi ha detto

D: Cosa??? Non funziona??? – sgranò gli occhi portandoli da un viso all’altro dei due interlocutori

S: No Down... Avete sottovalutato la potenza che avrà Willow quando si sveglierà

X: Non ho capito bene il motivo che ti ha permesso di oltrepassarla però... - la scrutò di sottecchi

S: Semplicemente perché io sono molto simile a lei... Ricordate la donna bionda in cui mi sono trasformata??? Beh... - cercò di ridurre ai minimi termini una spiegazione che avrebbe dovuto ricevere molta più attenzione e tempo. – E’ una maga potentissima nata più di quattrocento anni fa... - osservò gli sguardi stupiti ma finse di non accorgersene – In poche parole io sono la sua reincarnazione fisica

Spike: Mi stai dicendo che sei molto più vecchia di me??? – lei rise per l’ennesima uscita fuori luogo del ragazzo.

S: Moooolto più vecchia, ma solo nell’anima tesoro – rise – il vecchiardo rimani sempre tu – lo prese sotto braccio per allontanarsi dal bancone e raggiungere il tavolo dove giacevano aperti una montagna di libri, quando una mano la trattenne.

Anya: Ti prego riprova...

X: Anya!!! – cosa non avrebbe fatto per contrariare quell’uomo così indisponente. Sorrise beffarda e annuì. Dopotutto non le sarebbe costato nulla riprovare. Il sorriso felice dell’ex demone, fu meno soddisfacente della faccia contrariata del perbenista di turno.

Chiuse gli occhi, allontanando il primo pensiero... Dopotutto sarebbe stato difficile affrontare le urla di suo fratello davanti ai suoi amici... Oltretutto non ne aveva mai parlato, e la cosa avrebbe occupato dell’ulteriore tempo prezioso...

Si concentrò, chiudendo gli occhi e cominciando a materializzare un viso fin troppo noto. Sorrise.

J: Ma che cazz... Sam??????

La mascella si serrò in una spasmodica contrazione nervosa, rendendo difficile anche il deglutire il minimo rimasuglio di saliva rimasto in gola. Con gli occhi ridotti a piccolissime fessure di un azzurro intenso, infranse la superficie della sfera diventata magicamente trasparente. Respirando appena scorse i lineamenti del volto del ragazzo, rimanendo in silenzio ad ascoltare la conversazione appena cominciata.

D: Ma sei tu??? – un sussurro leggero da sotto di lui. Non rispose completamente ipnotizzato dalla scena.

S: Ciao piccolo – sorrise dolcemente mettendosi a sedere su uno sgabello. L’involucro trasparente nelle mani, come il più prezioso dei trofei.

J: Sam!!! Ma allora sei tu!!! Oddio!!! – il suo grido di gioia la fece ridere quasi con le lacrime agli occhi. Osservò Anya con un dolcissimo sguardo di ringraziamento, che la ragazza ricambiò con un lieve cenno della testa. – Ma dove sei??? Ho praticamente mobilitato la protezione civile!!!

S: Non preoccuparti – mantenendo il più dolce degli sguardi cercò di tranquillizzarlo – Sto benissimo Jimmy. – Dei lievi passi la fecero voltare e poi spostare per fare spazio a Down.

J: ma che stronzate hai scritto su quella lettera??? – Il vampiro si irrigidì... Lettera??? Non c’era stato il tempo per nessuna lettera, solo un breve attimo che l’aveva vista decidere e partire. Socchiuse gli occhi rimanendo sempre più concentrato sulla conversazione. – Magia vampiri viaggi dimensionali... Ma ti sei presa qualcosa??? – il suo viso stralunato rispecchiava tutta l’agitazione delle ultime ore trascorse – pensavo ti avesse rapito quel pazzo sulla spiaggia!!!! Pensavo fosse qualche svitato pronto a rapirti per farmi del male – Spike avanzò di un passo serrando ancor più saldamente i denti. In quel momento si stava parlando di lui, e nessuno poteva parlare di lui... Se non lei...

S: Ti ho detto tutta la verità Jim... - si mise più comoda per rilassarsi un po’ – Quello era il vero Spike... E’ venuto a prendermi – e pensare che era stata certa che le avrebbe creduto al primo colpo

J: Dove cazzo sei finita!!! Qui stiamo uscendo di testa!!! Sei finita anche su Missing!!! – la risata della ragazza fu seguita da quella dell’ex demone ancora non in grado di guardare. Si avvicinò poco dopo cercando di guardare il viso del misterioso interlocutore. Con un gridolino tirò a sé Xander che esterrefatto si avvicinò alla sfera entrando nel campo visivo del ragazzo dall’altra parte dell’universo.

J: Nicholas??? Ma siete impazziti??? Se questo è uno dei vostri scherzetti divertenti... Beh non è divertente proprio per niente – Sam si chiuse nelle spalle, lui non riusciva a credere ai fatti e soprattutto stava quesi per scoppiare dalla rabbia.

Anya: Ma lui sta qui?? Ma con chi stai parlando??? Ma chi è?? L’attore che fa Spike??? – la guardò strabuzzando gli occhi

J: Ma chi è che ha parlato??? – Anya entrò nella sua visuale e cominciò a salutarlo in maniera amichevole – Emma??? Ragazzi siete una massa di teste di cazzo!!!! Chi altro c’è???? – Sospirando Sam fece fare una panoramica della sala alle sue mani, tenendosi a debita distanza però, dal punto in cui William si teneva ancora in disparte. – Michelle??? Magari anche Sarah??? Dov’è Sarah??

D: Ma di cosa sta parlando??? – osservò titubante il viso furioso che pareva fuoriuscire dal globo illuminato

J: Potevate fare una telefonata intimidatoria no??? Voi siete completamente fuori di testa ragazzi!!! Oltretutto mi apparite così??? Stavo cercando di contattare Priscilla per sapere se almeno lei sapeva qualcosa e puf mi parte la cam. Ditemi dove siete e vi spacco di calci nel culo uno ad uno!!!

X: La cam??? Ma cosa sta dicendo questo?? – Sam lo osservò un istante capendo che alla fine nessuno era riuscito a mettere veramente a fuoco la situazione.

S: Jimmy è tutto vero!!! Non sono con i tuoi amici!!! Sono  a Sunnydale!!!

J: Ora brutta stronzetta bastarda ti spezzo davvero le ossa!!! Non ti permetto di farmi morire come hai fatto ieri!!!! Dimmi dove cazzo sei!!! – un ruggito fece girare tutti i presenti. Il vampiro ormai stanco di tutte quelle offese si era gettato nel gruppo strappando la sfera dalle mani della strega.

Spike: Ora parla con me – si udì un gemito venire da dentro il masso granitico – Non ti permetto di trattarla così idiota!!! – le fauci schiuse in un ringhio furente scoprivano le zanne apparse dopo la trasformazione. Sam rabbrividì... Gelosia... Follia... Qualunque cosa fosse, faceva davvero paura. Annaspò aria cercando di parlare, ma una nuova cascata di urla sovrastò il suo flebile tentativo di calmarlo.

J: Ora sono stanco!! Ditemi dove siete o davvero oggi faccio una strage!!! Sam sei una ragazzina!!!

Spike: No!!! Le stragi le ho sempre fatte io, e ti assicuro, che chip o non chip, se ti raggiungo in qualche modo ti distruggo con le mie mani

J: Ma tu chi cazzo sei!!!! Dove lo avete trovato questo testa di cazzo??? Al mercatino delle comparse???

Down afferrò tra le mani un lembo della camicia della ragazza, la situazione stava crollando vertiginosamente... Probabilmente in quel momento se fossero stati l’uno davanti all’altro si sarebbero davvero distrutti a vicenda.

S: William.. – si sollevò ancora tremante posando una mano sulla spalla del compagno – Ti prego non ci crede... - Il suo sguardo infuocato la fece però immediatamente ritrarre.

Spike: Tu dimmi per quale cazzo di motivo hai chiamato proprio lui – ringhiò avanzando minaccioso – Ma dovevo aspettarmelo giusto??? – lei sentì il cuore scoppiarle nel petto. Follia... Gelosia... Amore... - Chissà perché io già lo sapevo – rise scoprendo i denti acuminati

X: Hei! Cerca di calmarti vampiro!!! – lo sguardo di Sam lo azzittì all’istante richiamando l’attenzione di Down, che si strinse a lei cercando di darle man forte in quella situazione così assurda e pesante.

S: Ho provato a contattare qualcun altro prima – abbassò gli occhi non riuscendo a resistere a quelli di lui – Ma non ci sono riuscita...

J: Ditemi dove cazzo siete!!! Ti prego Samantha il gioco è bello quando dura poco!!! – implorò la sua voce. Non potè osservare i suoi occhi, la sfera risiedeva nella mani di Spike, ma fu cosciente di quanto dolore si riversava in quel tremolio sommesso.

Spike: Non sei felice di essere qui vero??? – rilassò i tratti del volto facendolo tornare al suo stato naturale. – Avresti voluto rimanere con lui...

J: Oh mio Dio!!! – dalla facciata rivolta verso il viso marmoreo del vampiro aveva assistito alla trasformazione rimanendone scioccato – Sam cosa sta succedendo!!!

S: Jimmy... Non ti ho mentito... Sono a Sunnydale... Quello è Spike, e gli altri non sono gli attori con i quali hai per tanto tempo girato le scene della fiction...

J: Ma cosa stai dicendo???

Spike: Ho sbagliato a credere di poter ricominciare... - lo bloccò con uno schiaffo che gli bruciò la pelle. La squadrò con gli occhi sgranati cercando di capire.

S: James... Io sono a casa, con l’uomo che amo – afferrò la sfera e riportò la figura dell’amico davanti ai suoi occhi – Sono felice Jimmy – sorrise cercando di allontanare le lacrime

J: Samantha dimmi che stai scherzando... Non è possibile quello che dici lo sai??? – i suoi occhi chiari apparivano seri e profondamente preoccupati

S:  E’ possibile eccome, fatto sta che io sono qui... - sospirò osservando il viso sconvolto dell’uomo che amava – Te l’ho detto – sorrise senza distogliere lo sguardo da lui – E’ venuto a riprendermi...

J: Ma se anche fosse vero... Che cazzo c’è da ridere!!! Saresti sulla bocca dell’inferno!!!

S: Ovvero nel posto migliore dove prendere il sole – rise cercando di sdrammatizzare. Sapeva bene dove si trovava. Aveva già subito la furia di quel luogo dimenticato da Dio, portandone indelebili le conseguenze. Il posto più arduo da vivere... Ma l’unico posto in cui avrebbe mai voluto essere.

J: Tu sei completamente fuori di testa... Ti prego torna a casa...

Il vampiro avanzò di qualche passo cercando con lo sguardo, qualcosa di cui nemmeno lui sapeva capacitarsi. Rimanendo sospeso in un angolo di tempo infinito attese.

S: Uno non posso – sorrise mentendo a tutti... Nel viaggio di ritorno aveva attinto alla schiuma lasciando aperto un varco di fuga per tutti, nel caso le cose fossero andate male durante la prossima battaglia – Due mi spiace, ma questa è la mia famiglia – scrollò le spalle

J: Demoni e vampiri??? Torna a casa!!!!! – fu un ordine

S: E io sono una strega te l’ho detto – rise non curante del viso paonazzo del ragazzo

J: Giulian ti sta cercando disperatamente da ieri... Mi ha chiamato un milione di volte Sam.. Non ha chiuso occhio... – fu un sussurro che la colpì come un tornado violento

Anya: Chi è Giulian??? – Sam le intimò di tacere

S: Ecco... Lui saprà darti le risposte che cerchi...  - strinse gli occhi per non cedere alle lacrime di nostalgia, che la bruciavano fin dentro la gola

J: Di cosa stai parlando???

S: Ti racconterà tutto di me... Digli di non tenerti nascosto nulla e saprai... Soprattutto ora... - sospirò posando una mano sulla testa della ragazzina che le cingeva la vita affettuosamente.

J: Dimmelo tu!!!! Oddio Sam, mi manchi già ora!!! Come farò dopo???

Spike: Non sai quanto è mancata a me... - il ragazzo in un altro stato di tempo e di cose, deglutì riconoscendo la voce di chi aveva parlato.

J: Proteggila o ti impaletto lo giuro – ringhiò parlando a qualcuno che non riuscì a vedere – Hai capito!!! – gridò con quanto fiato aveva in gola obbligando disperatamente l’altro a rispondere

S: Non ti preoccupare... Sono al sicuro...

Anya: Io non ne sarei proprio conv..

D: Anya!!! E sta zitta!!! – la fulminò di scatto con un’occhiata che riuscì a raggelarla

J: Voglio una risposta da lui... Se quello è lo Spike che conosco mi deve dare una risposta!!!

Il vampiro avanzò di qualche passo rientrando nel campo visivo dell’altro.

Spike: Sono o non sono William The Bloody??? – sorrise

J: Non lo so, dimmelo tu... - aspettò impassibile

Spike: Le vuoi bene??? – domandò oltrepassando lo schermo con sguardo serio e profondo

J: Più di quanto tu creda... Se avessi potuto scegliere mia sorella, avrei scelto lei – di nuovo il lieve vibrare della commozione nella voce. William annuì

Spike: Beh... Io la amo... - sorrise – e morirei per lei...

J: Posso dire che non mi basta???

S: No!!! Perché basta a me!!! – lo rimproverò – Sto bene e sono a casa... Cerca di stare tranquillo

X: Poi non c’è solo lui – si avvicinò per farsi vedere

J: Posso dire che ora sono seriamente preoccupato??? – scoppiarono tutti a ridere noncuranti del volto offeso del ragazzo. – Comunque – si rivolse di nuovo a Spike – Se sei quello di cui ho calzato i panni... Beh... Sono contento per te... Un po’ di luce te la meritavi davvero amico

Qualcosa all’interno dell’anima del demone si sciolse definitivamente, capendo che qualcun altro, lontano e sconosciuto, aveva capito le sue sofferenze

Spike: Grazie...

J: E lei brilla più della stella polare credimi – osservò il dolcissimo viso della sua migliore amica

Spike: Lo so – incrociando i suoi occhi con quelli della ragazza sorrise veramente felice

J: Posso sapere se le cose lì si sono svolte come qui???

Sam tacque per un po’, indecisa su cosa dire, fin quando non decise di raccontare solo buona parte della verità.

S: Fin quando sono arrivata qui la prima volta – vide il ragazzo scuotere la testa ancora sconvolto dalla cosa e ridacchiò divertita – tutto è andato come da copione... Poi non so perché ma la storia è cambiata... Non mi chiedere il motivo...

J: Cambiata in che senso??? – socchiuse gli occhi concentrandosi sul racconto

S: Cambiata nel senso che non è andata come da noi – sospirò quando vide il ragazzo in attesa del resto – Il The First ha fatto un casino ma è stato battuto

D: Si, si – battè le mani – Lo ha battuto proprio lei – James sgranò gli occhi incredulo

Anya: Si ma.. – un calcio su uno stinco la fece gridare di dolore - Down ma sei impazzita!!!!

D: No!!! – un sibilo sommesso per non farsi sentire – Tu piuttosto!!! Impara a tenere quel forno chiuso!!!

X: Anya... Zitta!!! – la ragazza sbuffò incrociando le braccia spazientita

J: Tu hai battuto il The First?? O Signore Dio del cielo!!!

S: Non proprio io... Si... Io... Ma è un po’ lunga... Davvero Jim, chiedi a Giulian, su questo sarà molto più esauriente...

J: Non ci sto più capendo nulla... Comunque ora è tutto a posto?? – un’occhiataccia comune incenerì l’ex demone che indietreggiò impaurito

S: Solita routine...

D: A parte che mia sorella è incinta – rise battendo euforicamente le mani

J: Buffy??? E di chi??? – osservò Spike dubbioso

Spike: Non di me!!! – alzò le mani per giustificarsi – Di Angel!!!

Il viso del ragazzo divenne paonazzo fino a scoppiare in una fragorosa risata

J: Di trippo panza???? – rise disperatamente rischiando di cadere dalla sedia su cui era seduto – Ho sempre detto io che quella cacciatrice non ha mai capito un cazzo!!! – rise ancora più forte

S: James!!!! – impallidì dal terrore

D: Non parlare così di mia sorella!!!! – inveì infuriata

J: Scusa Downy, ma trippo panza è trippo panza!!! – si piegò per recuperare una boccata d’aria.

Spike: Trippo che??????

J: Ahahahahaha Chiedetelo a Samantha ahahahaha - Tutti si voltarono a guardarla interrogativi – Dai Sam!!! Diglielo!!!

S: Ok è ora di chiudere eh...

X: Scusa che male c’è – le sorrise – spiegaci no???

Il viso terrorizzato della mora divenne velocemente purpureo, aumentando ancora di più la curiosità dei presenti.

J: Lo dico io???

S: Io ti sbrano attoruncolo!!! – sibilò non placando assolutamente la risata scomposta dell’amico. – David l’attore che interpreta Angel nella fiction è un po’ ingrassato... E io lo ho chiamato così... - Spike sbottò a ridere trascinando anche gli altri

D: Che c’è da ridere??? – aggrottò le sopracciglia offesa

X: Che veramente anche qui non scherza

Anya: Sarà un’altra delle controindicazioni della curetta di Sam – mise una mano sulla bocca per non ridere troppo sguaiatamente

D: Xander non è che tu sia proprio un figurino sai??

S: Ha ragione – lo squadrò da cima a piedi

J: Si si... Anche tu – continuò nel suo spasmodico tentativo di riprendersi  - Ma a Sam di te non è mai interessato... - respirò – Solo di uno – sospirò – e pensare tesoro che ti ho anche presa in giro a morte – La ragazza annuì fingendosi offesa – Va beh ma tu non me l’avevi mica detto!!!

S: Si... Infatti mi avresti proprio creduto!!! – lui rise di nuovo

J: No hai ragione – sorrise – E va beh... Non ti rivedrò più vero??

S: E chi lo sa – sorrise adocchiando il viso preoccupato del vampiro – Sicuramente non sarò da sola però – gli diede una gomitata complice che lo rassicurò

J: Il mio alter ego è il ben venuto qui, l’importante è che non decida di farmi la festa – sorrise in direzione di Spike che si limitò a scuotere la testa per rassicurarlo.

S: Ora chiudo tesoro – sospirò – Mi raccomando pensami eh

J: No bella!!! Guarda che ora che hai trovato un computer che ti permette di parlarmi anche da lì devi tenermi al corrente di tutto!!!

D: Ma non è un computer!!! E’ una sfera di contatto!!! – Il ragazzo strabuzzò di nuovo gli occhi azzurrissimi

J: Che cos’è???

S: Parla con Giul... Ciao piccolo... Prometto che ci sentiremo presto...

J: Ok – annuì tristemente – Ciao ragazzi... Trattatemela bene... Spike mi hai strappato un pezzo di cuore... Curalo gelosamente o il chip sarà la tua rovina – Portandosi la mano alla testa in uno stentato saluto militare svanì nel nulla, all’interno della massa granitica ancora stretta tra le mani della ragazza.

D: Mi piace!!! – sorrise – Come sono io di là???

S: Lascia perdere piccola – rise – non mi sei piaciuta per niente

Anya: E io???

S: Volendo ti scambierei con Emma – il broncio che seguì la fece ridere di nuovo – Dai che scherzo!!! Solo parla molto di meno di te!!!

Ripose con cura la sfera all’interno del suo involucro osservandola ancora un po’ prima di rimettere il coperchio al suo posto. Senza tornare di là, sarebbe riuscita a tenere i contatti con le persone care e a non sentirle così distanti da lei.

Spike: Scusami – un po’ titubante le si era avvicinato alle spalle e ora la sovrastava con il capo chino. – Ti amo talmente tanto che la paura di perderti mi fa sragionare

Lo osservò. Si, quello era l’unico posto in cui avrebbe voluto essere, nonostante le persone lontane, nonostante il vuoto che loro le avevano lasciato. Lievemente posò la mano dietro la nuca ossigenata e lo portò a pochi millimetri dal suo viso.

S: Non dubitare mai di me ti prego... - un sussurro lieve diretto proprio al centro di quel cuore così inesistente da riuscire a sentirlo battere all’impazzata – Sono felice di essere qui... Sono felice di essere con te... - accarezzandogli la guancia si fuse con lui in un bacio dolcissimo

Spike: Hai ragione scusami

S: Scusami tu per lo schiaffo... Ma sinceramente me lo hai tolto dalle mani

Spike: Me lo sono meritato – sorrise

S: Ti amo...

Spike: Anche io...

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